Perché a Qualcuno Ha Fatto Male, Potrebbe Farlo, o non lo Fara Mai. (Il Siero, Ovviamente…) Arrendersi All’Evidenza.
4 Ottobre 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Arrendersi Allì’Evidenza, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni da esperto sui vaccini a mRNA, e in particolare su quelli anti-Covid. Ne approfittiamo per condividere con chi è interessato una piccola antologia di articoli che Stilum ha pubblicato nel corso dei mesi passati su questo tema.
Buona lettura e diffusione.
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In tutto il mondo miliardi di persone hanno ricevuto una o più dosi di un preparato a base di mRNA modificato.
Per le caratteristiche emergenziali di autorizzazione all’impiego e per quanto si è poi saputo in merito all’incompletezza e inconsistenza dei dati clinici inizialmente forniti per permettere l’utilizzo (includendo le persone oggettivamente più fragili), chi ha dato il proprio “consenso informato” ha partecipato come cavia ad un esperimento.
La produzione diffusa ogni dove di proteina spike (giustificata dall’essere la molla che fa produrre anticorpi per immunizzare) sappiamo che non rende affatto immuni i sierati (che anzi si contagiano più facilmente di ogni sorta di infezione). Il green pass è stata una pura astrazione ideologica, senza scienza.
E’ certo e ammesso nei documenti desecretati che il grafene è utilizzato nella produzione dei nanolipidi e, ovviamente, può residuare come impurezza di processo.
Esperimento poi ulteriormente azzardato modificando il processo di produzione per poterlo rendere più rapido e riuscire a rendere disponibili rapidamente i miliardi di dosi necessarie. Giova ripeterlo: nel processo introdotto circa un anno dopo la comparsa dei primi “vaccini” la possibilità di quote residuali di dsDNA, superiori ai limiti consentiti, è divenuta molto probabile.
https://www.marcotosatti.com/
Pertanto abbiamo almeno cinque fonti di variabilità circa i rischi conseguenti all’esperimento:
A-il numero di dosi (c’è chi è già arrivato alla quinta sommando anche le antinfluenzali bivalenti)
B-il fatto che la proteina spike (l’obiettivo dell’inoculo) ha degli effetti infiammogeni sugli endoteli e che certi fattori genetici (ad esempio il fattore V di Leiden) riguardino un 5% della popolazione.
C-la contaminazione residuale da grafene presente nelle fiale (variabile da lotto a lotto)
D-la contaminazione da dsDNA (variabile da lotto a lotto)
E-la differente escrezione che caratterizza ogni organismo umano che riceva sostanze potenzialmente tossiche e accumulabili.
F-lo squilibrio indotto da questo tipo di terapia in termini di risposta immunitaria da caso a caso.
Il sistema immunitario risente negativamente di una plurima stimolazione con sieri mRNA modificato, sia perché si accumulano le problematiche, sia perché prima o poi si incappa in un lotto più pericoloso.
Inoltre gli anticorpi prodotti a seguito della stimolazione vaccinale possono diventare quelli sbagliati: innanzitutto inadatti per un virus e addirittura potenzialmente capaci di provocare una tolleranza immunitaria per lo shift dalle IgG3 alle IgG4. E’ utile tornare a un articolo del 2022 meritevole di lettura:
Booster-Caused IgG4 Immune Tolerance Explains Excess Mortality and “Chronic Covid”
Illustra la china che può prendere la stimolazione a produrre proteina spike con risposta anticorpale prevalente in immunoglobuline IgG4.
Nelle allergie le IgG4 sono la risposta agli allergeni (quindi non virus e non batteri): legano l’allergene e frenano un’esagerata risposta infiammatoria del sistema immunitario. Le dosi reiterate con mRNA modificato -inducenti la produzione di IgG4- è come se fossero interpretate dal sistema immunitario per degli allergeni, spingendo a produrre “immunoglobuline non infiammatorie”. Il problema è che mentre i pollini e gli altri allergeni NON si replicano, i virus e batteri lo fanno. Il sistema immunitario che reagisce come se fosse in presenza di qualcosa che non si replica sbaglia risposta!
Le IgG4 sono anticorpi con un effetto differente dagli altri e intervenendo in modo inappropriato, confondono anche gli altri anticorpi nell’interpretare la situazione.
Il cosiddetto switch anticorpale verso le IgG4 indebolisce il sistema immunitario nei confronti di agenti infettivi aventi facoltà di replicarsi.Se l’infezione (virale o batterica) è leggera, poco male: durerà solo un po’ di più, prima di guarire. Qualora la cosa fosse più seria, l’aver indotto una immuno-tolleranza può comportare dei guai.
Nei casi più sfavorevoli il sistema immunitario sollecitato dalla terapia genica sperimentale (priva di cliniche valide e ancor peggio sostenuta da dati clinici sapientemente taroccati, per così dire giudicati con benevolenza dalle autorità regolatorie preposte) mostra di indebolirsi fino a non riuscire a combattere nel modo dovuto e consueto i vari patogeni: non solo il famigerato coronavirus, ma qualunque altro sfidante che insidi la nostra salute.
Pertanto, anche senza ipotizzare un’ulteriore volontà sperimentale (ad esempio somministrando volutamente anche dei lotti placebo all’insaputa dei riceventi e degli obblighi vaccinali), i punti C e D bastano per spiegare il concentrarsi della maggior parte degli eventi avversi in un numero limitato di lotti e i punti A, B, E, F spiegano il fatto che per qualcuno l’esperimento sia comunque più rischioso che per altri (anche se i lotti non fossero i peggiori nei punti C e D).
Una terapia che non è quel che dice di essere, che non fa quel che dovrebbe fare e provoca effetti avversi in quantità maggiore di quelli riferiti dagli studi che portarono all’approvazione (condizionale ed emergenziale, negando l’efficacia di altre cure esistenti) adesso la si scopre responsabile di rendere il sistema immunitario incapace di agire come prima su tutte le altre patologie sempre esistite con o senza il famigerato Covid la cui diffusione e pericolosità è stata ingigantita da tamponi inaffidabili ed errori terapeutici.
Per contrastare l’equivalente di una brutta influenza (lasciamo stare scaturita da dove e perché) milioni di sani hanno compromesso la salute cardiocircolatoria e neurologica, hanno minato il sistema riproduttivo e sono più vulnerabili a batteri, virus e tumori!!
Questo tipo di terapia è tuttora sperimentale. Nessuno studio conclusivo autorizza a considerare oggi la loro somministrazione più sicura di tre anni or sono. In tanti iniziano ad ammettere di osservare situazioni fin qui taciute. E il loro numero potrebbe crescere, perché non è noto per quanto tempo gli organismi risentiranno dell’esperimento in atto.
Senza dimenticare poi problemi ulteriori quali l’eventuale cattiva conservazione delle fiale (una catena del freddo molto esigente) o la cattiva somministrazione (bucando un vaso sanguigno invece del muscolo).
Chi ha dato il proprio “consenso informato” avrebbe quanto meno diritto a conoscere un po’ di più il seguito della storia, silenziata più che mai coprendo i malori improvvisi attribuendoli allo stress, al clima, al cibo o allo stile di vita.
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Tag: arrendersi all'evidenza, covid, vaccini
Categoria: Generale
Peccato che la maggior parte dei sierati non abbia ancora aperto gli occhi…