Bergoglio Eretico? No, è più Semplice. Non è Cattolico. Mastro Titta.

9 Ottobre 2023 Pubblicato da 67 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il nostro Mastro Titta entra nella discussione aperta agli articoli di don Francesco D’Erasmo in tema di papa ed eresia. Buona lettura e condivisione…

§§§

MASTRO TITTA: FRANCESCO ERETICO? NO. IL PROBLEMA È PIÙ SEMPLICE E RADICALE

 

Seguo con interesse la disputa fra don D’Erasmo e padre Kramer. Succintamente: il primo parla di papa eretico, il secondo sostiene l’ipotesi dell’antipapa.

 

Sono d’accordo con il secondo – e con quel cialtrone di Cionci, come lo ha affettuosamente ribattezzato Zenone –, come può facilmente intuire chi ha letto alcuni miei contributi del passato recente. Alle tesi degli eresiologi, vorrei porre una questione contro deduttiva. Può un papa non cattolico essere eretico?

La risposta è no. Basilarmente il tema dell’eresia si pone nei seguenti termini: data per vera e accettata una verità di fede (per di più rivelata, come del caso), questa non può essere modificata.

Non bastasse si tratta di verità la cui formulazione è scarna, può essere compresa da tutti e non presta il fianco ad interpretazioni e illazioni.

Il cristiano crede che Gesù Cristo è vero Uomo e vero Dio, è risorto da morte e vive e regna in eterno. Il cattolico crede che il pane, all’atto della consacrazione eucaristica, diventi il corpo e il sangue di Cristo. La madre di Gesù, Maria, è sempre vergine e concepita senza peccato, e così via.

Nel momento in cui l’enunciato viene negato del tutto o in parte – se cioè la premessa viene minata nella sua integrità – si ha l’eresia. Semplice e cristallino.

L’eresia è un costrutto sleale. Anzitutto l’eretico ha esaminato e preso per buono e valido l’enunciato in premessa. In secondo luogo, lo ha distorto e confutato. In terzo luogo tipicamente afferma che la confutazione eretica è la vera interpretazione, il contenuto autentico del credo, e mira a propagarlo parassitando e cannibalizzando la verità originale.

Nulla di tutto ciò è ravvisabile in Bergoglio. L’eresia presuppone studio e sapienza di ciò che si nega. Lutero ne aveva, perfino Maometto pare non ne fosse digiuno. Bergoglio nulla sa di non sapere.

Non c’è dubbio che Bergoglio sia un uomo di grande fede. Nei suoi agglutinati mentali però. Racconta storielle maliziose, abbozza ragionamenti tronchi, rimpiazza il magistero componendo liriche mediocri e infantili come si dice facesse Nerone mentre Roma bruciava.

Niente di serio, niente che ricordi un pensiero o una fede coerente e matura. Gli eretici al contrario sono persone maledettamente serie. Bergoglio sghignazza, si adira, si spaventa e si commuove come un ragazzino al cinema.

Quello che interessa all’eretico non è distruggere il potere che discende dalla fede, ma sostituirne il contenuto originale per intestarselo. Lo ha fatto Maometto, lo ha fatto Lutero, ci hanno provato svariati eresiarchi con fortune molto diverse.

Se io avessi dubbi sulla divinità di Cristo o mi convincessi che l’ostia è solo una patatina, abbandonerei la fede cattolica. Con grande dolore, peraltro. Non mi passerebbe neanche per la testa di rifondare o rivoluzionare la Chiesa.

Me ne andrei. Non sono un uomo probo e onesto, ma sono vizioso e disonesto fino ad un certo punto. Conosco il limite acciò che la mia disonestà più oltre non si metta.

Bergoglio non è eretico perché non è cattolico, e nemmeno cristiano. Gli elementi a favore di questa tesi sono abbondanti come i funghi dopo la pioggia autunnale. Bergoglio non sta riformando o rivoluzionando la Chiesa. Non sta creando una Chiesa nuova, più inclusiva e adatta ai tempi che stiamo vivendo.

Se questo incontrasse il favore e l’unità dei cattolici in questo momento, si potrebbe persino giustificarlo sul piano culturale, sociale e persino politico e strategico. Sarebbe comunque un errore, ma fatto in buona fede, fondato, lealmente comunicato ai fedeli. Nell’interesse della Chiesa tutta e della verità.

Invece i cattolici o si allontanano da soli – nulla è superfluo come il cattoqualcosismo gassoso di Bergoglio, Spadaro e Ravasi – abbracciando tesi mondane presidiate da figure più abili e smaliziate di lui – e senza palle al piede come la storia, la tradizione e le Scritture – oppure li caccia lui a pedate. Perché Bergoglio odia i cattolici, quelli bergogliani come quelli fedeli a Cristo e alla Chiesa.

Non sa più come manifestarlo, poraccio. Fa quasi tenerezza. Ma i cattolici niente: lo prendono sul serio, amici e nemici, filialmente e rispettosamente. Immagino abbia frequenti crisi di pianto isterico al riguardo.

Ha quasi novant’anni: cosa volete che gliene importi. Fra poco andrà a concimare la terra, o si farà cremare e disperdere le sue ceneri sul campo del San Lorenzo de Almagro, la sua squadra del corazòn.

Sta distruggendo la Chiesa e basta. È lì per quello. Ha mentito e brigato tutta la vita – chissà quanti come lui e prima di lui non ce l’hanno fatta – per diventare papa. E lo è diventato al termine di un complotto, mai smentito e ampiamente dimostrato, che ne invalida l’elezione facendo di lui un antipapa a tutto tondo.

Adesso è lì vecchio, grasso e zoppicante, a dondolarsi davanti alle bare degli fratelli defunti con la faccia lunga sfigurata dal tedio per le cose dello spirito.

Il livore e la rabbia che tracimano dai suoi scritti contro la fede cattolica sono la rabbia e il livore di un uomo malvissuto, che ha recitato una parte da mestierante dell’arguzia sofista e rischia di arrivare sfiancato all’epilogo, cadendo sulla scena senza uno straccio di applauso – il suo pubblico, i suoi mecenati sono così: quando non servi più si sbarazzano di te senza nemmeno una pacca sulla spalla, lui lo sa bene perché lo ha visto fare e lo ha fatto lui stesso ogni volta che ha potuto.

Cosa volete che gliene freghi delle dispute canoniche sulla fattispecie del papa eretico. Mica si parla di lui. Non è cattolico, non è cristiano e non è nemmeno papa.

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

 

 

 

 

 

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , , ,

Categoria:

67 commenti

  • Louis Lurton ha detto:

    Merci pour ce texte bien clair, dont voici une traduction en français :
    MASTRO TITTA : FRANCOIS HÉRÉTIQUE ? NON.
    LE PROBLÈME EST PLUS SIMPLE ET PLUS RADICAL

    9 octobre 2023
    Publié par Marco Tosatti

    Je suis avec intérêt la dispute entre Don D’Erasmo et le Père Kramer. En bref : le premier parle d’un pape hérétique, le second soutient l’hypothèse de l’antipape.
    Je suis d’accord avec ce dernier – et avec ce gaucher de Cionci, comme l’appelait affectueusement Zeno -, comme le devinent aisément ceux qui ont lu certaines de mes contributions récentes. Aux thèses des hérésiologues, je voudrais poser une question contre-déductive. Un pape non catholique peut-il être hérétique ?
    La réponse est non. Au fond, la question de l’hérésie se pose dans les termes suivants : étant donné comme vraie et acceptée une vérité de foi (qui plus est révélée, comme c’est le cas), on ne peut pas la changer.
    De plus, il s’agit d’une vérité dont la formulation est nue, compréhensible par tous et qui ne se prête pas à l’interprétation et aux déductions.
    Le chrétien croit que Jésus-Christ est vrai Homme et vrai Dieu, qu’il est ressuscité des morts et qu’il vit et règne éternellement. Le catholique croit que le pain, lors de la consécration eucharistique, devient le corps et le sang du Christ. La mère de Jésus, Marie, est toujours vierge et conçue sans péché, etc.
    Dès que l’affirmation est niée en tout ou en partie – c’est-à-dire si la prémisse est minée dans son intégrité – l’hérésie s’ensuit. C’est simple et clair.
    L’hérésie est une construction déloyale. Avant tout, l’hérétique a examiné et pris la déclaration de la prémisse comme bonne et valide. En second lieu, il l’a déformée et réfutée. En troisième lieu, il affirme généralement que la réfutation hérétique est la véritable interprétation, le contenu authentique du credo, et vise à la propager en parasitant et en cannibalisant la vérité originale.
    Rien de tout cela n’est perceptible chez Bergoglio. L’hérésie présuppose l’étude et la sagesse de ce que l’on nie. Luther l’avait, même Mahomet n’en était apparemment pas dépourvu. Bergoglio ne sait rien qu’il prétende ne pas savoir.
    Il ne fait aucun doute que Bergoglio est un homme de grande foi. Mais dans ses propres agglutinations mentales. Il raconte des histoires malicieuses, esquisse des raisonnements tronqués, remplace le magistère en composant des textes médiocres et puérils comme l’aurait fait Néron pendant que Rome brûlait.
    Rien de sérieux, rien qui rappelle une pensée ou une foi cohérente et mûre. Les hérétiques, au contraire, sont des gens maladivement sérieux. Bergoglio ricane, se fâche, s’effraie et s’émeut comme un gamin au cinéma.
    Ce qui intéresse l’hérétique, ce n’est pas de détruire le pouvoir qui découle de la foi, mais de lui substituer son contenu original pour s’en emparer. Mahomet l’a fait, Luther l’a fait, divers hérésiarques s’y sont essayés avec des fortunes diverses.
    Si j’avais des doutes sur la divinité du Christ ou si je me convainquais que l’hostie n’est qu’un chips, j’abandonnerais la foi catholique. Avec beaucoup de peine, d’ailleurs. Il ne me viendrait même pas à l’esprit de refonder ou de révolutionner l’Église.
    Je partirais. Je ne suis pas un homme bon et honnête, mais je suis vicieux et malhonnête jusqu’à un certain point. Je connais la limite que ma malhonnêteté ne peut dépasser.
    Bergoglio n’est pas un hérétique parce qu’il n’est pas catholique, ni même chrétien. Les éléments en faveur de cette thèse sont aussi nombreux que les champignons après une pluie d’automne. Bergoglio n’est pas en train de réformer ou de révolutionner l’Église. Il n’est pas en train de créer une nouvelle Église plus inclusive et adaptée à notre époque.
    Si cela rencontrait la faveur et l’unité des catholiques en ce moment, on pourrait même le justifier culturellement, socialement, et même politiquement et stratégiquement. Ce serait toujours une erreur, mais une erreur de bonne foi, bien fondée, fidèlement communiquée aux fidèles. Dans l’intérêt de toute l’Église et de la vérité.
    Au lieu de cela, les catholiques s’en éloignent d’eux-mêmes – rien n’est plus superflu que le cathoqualcosisme gazeux de Bergoglio, Spadaro et Ravasi – en embrassant des thèses mondaines présidées par des personnages plus compétents et plus avisés que lui – et qui n’ont pas les couilles comme l’histoire, la tradition et les Écritures – ou bien il les met à la porte. Parce que Bergoglio déteste les catholiques, les bergogliens comme les fidèles au Christ et à l’Église.
    Il ne sait plus comment le montrer, quel malheur. Il en est presque touchant. Mais les catholiques, rien : ils le prennent au sérieux, amis et ennemis confondus, filialement et respectueusement. J’imagine qu’il a souvent des crises de larmes hystériques à ce sujet.
    Il a presque quatre-vingt-dix ans : que voulez-vous qu’il en ait à faire ? Bientôt, il ira fertiliser la terre, ou se fera incinérer et disperser ses cendres sur le terrain de San Lorenzo de Almagro, son équipe de corazòn.
    Il ne fait que détruire l’Église. Il est là pour ça. Il a menti et magouillé toute sa vie – qui sait combien de personnes comme lui et avant lui n’ont pas réussi – pour devenir pape. Et il l’est devenu au terme d’une conspiration, jamais démentie et amplement démontrée, qui invalide son élection, faisant de lui un antipape à part entière.
    Aujourd’hui, il se tient là, vieux, gros et mou, se balançant devant les cercueils de ses frères décédés, son long visage défiguré par l’ennui des choses de l’esprit.
    La rage et la colère qui débordent de ses écrits contre la foi catholique sont celles d’un homme mal dans sa peau, qui a joué le rôle d’un sophiste sans esprit et qui risque d’atteindre l’épilogue épuisé, tombant sur la scène sans une once d’applaudissements – son public, ses mécènes sont comme ça : quand on n’a plus besoin de vous, ils se débarrassent de vous sans même une tape dans le dos, il le sait bien parce qu’il l’a vu faire et l’a fait lui-même chaque fois qu’il l’a pu.
    Que voulez-vous qu’il fasse des querelles canoniques sur le pape hérétique. Nous ne parlons pas de lui. Il n’est pas catholique, il n’est pas chrétien et il n’est même pas pape.

  • Franz Schclagen ha detto:

    Grande Mastro Titta!
    Hai colto la “VERA ESSENZA” dell’Eresia, che è un ragionamento”lucido”, caparbiamente pensato. Viene infatti dal greco “AIREO”= SCEGLIERE, PRENDERE ciò che mi torna utile del dato rivelato ASSOLUTIZZANDOLO e USCENDO dalla Comunione ecclesiale.
    Gli ERETICI VERI erano così e per automatica conseguenza si sono infatti TIRATI FUORI dalla Chiesa Cattolica: marcioniti, ebioniti, patripassiani, modalisti, pneumatomachi, monofisiti, monoteliti, nestoriani, evangelici, catari, luterani, calvinisti, anglicani ecc ecc.
    Lui non è eretico nel senso classico del termine, perché se fosse DAVVERO ERETICO come Ario, Nestorio, Calvino, avrebbe già da tempo avuto i Coglioxx per staccarsi dalla Chiesa.
    Ma si sarebbe subito SVELATO e non l’avrebbe potuta distruggere DAL DI DENTRO.

    Il “Cattocosismo gassoso” è l’ideologia che più gli si adatta.
    Ed è più PERICOLOSA delle vere eresie. Anche perché a PROMANARLA è uno che non è CANONICAMENTE IL PAPA.

  • Boris ha detto:

    Mah secondo me invece, nel suo poliedrico eclettismo Bergoglio e’ tutto ed il contrario di tutto! E’ eretico e santo, papa e anti papa, cattolico e anti cattolico ! Lui e’ l’ esempio lampante della fluidita’ non di genere, me ben piu’ in alto nella scala di importanza, egli e’ fluido nella morale, nell’ etica, e’ fluido nella sua quintessenza ! Alla fine dunque egli incarna la possibilita’ di essere tutto ed il suo contrario … cioe’ il nulla.

  • francesco ha detto:

    Bergoglio non è il papa ma il discorso che fà cionci non fà molta presa perchè dà un’ immagine machiavellica di Benedetto ( cedo il ministero, mi tengo il munus…….così li frego) che non corrisponde a realtà; Benedetto nell’ ultimo anno è stato sottoposto a pressioni intollerabili per un uomo della sua età. non si è dimesso ma E’ STATO DIMESSO: il libro di socci- il segreto di benedetto racconta un paio di episodi significativi, ce ne sono degli altri, c’ è la confessione in punto di morte del card dannels che parla di trame per far dimettere benedetto. signori le cose sono piu’ semplici di quello che si vuol far credere PAPA CACCIATO SUCCESSORE ANTIPAPA

    • Paolo da Padova ha detto:

      Finché si ragiona di papa eretico e simili, non se ne esce: “Prima sedes a nemine iudicatur”, proclama il canone 1494 del Codice di Diritto Canonico.
      La Declaratio di papa Benedetto è invece la soluzione perfetta, perché combacia perfettamente sia col CDC sia con la costituzione “Universi dominici gregis”: l’uno dispone ‒ can. 332, § 2 ‒ che per abdicare il papa deve rinunciare al “munus” (che nella Declaratio Benedetto nomina, mentre rinuncia al “ministerium”, per dimostrare che non ignora i due versanti dell’investitura e che non li confonde affatto tra loro); l’altra stabilisce che se l’abdicazione non avviene a termini del CDC la elezione è nulla di pieno diritto e non conferisce alcun diritto all’eletto senza che per questo sia necessaria alcuna dichiarazione (e d’altra parte tale nullità è insanabile, perché in presenza del collegio cardinalizio un papa non può essere eletto altrimenti da come prescrive la UDG). La Declaratio, insomma, funziona come la chiave nella propria serratura, tanto essa corrisponde come atto personale del pontefice alle previsioni giuridiche in punto (che in effetti sappiamo essere state rielaborate con l’attiva partecipazione dello stesso card. Ratzinger, che le conosceva bene e le aveva predisposte per il caso che occorresse servirsene, si sia trattato di fortunata cautela ispirata da premonizione celeste oppure da semplice avvertenza tecnica). Questa è l’unica via CERTA sia per cacciare Bergoglio, che non è papa (ma ciò compete ai cardinali, sempre a norma della stessa UDG), sia per separarsi da lui e dai vescovi e presbiteri che sono in comunione con lui da parte del semplice fedele cattolico, il quale nel congegno giuridico-canonico allestito da papa Benedetto trova la autonoma legittimazione a non obbedire (dal momento che non c’è bisogno di alcuna dichiarazione ufficiale, ossia anche e soprattutto se i cardinali ‒ quelli, s’intende, di nomina bergogliana ‒ rimangono inerti per ignoranza o conflitto d’interessi) e anzi il dovere di disobbedire, in quanto cattolico consapevole della situazione ‒ se no, “supplet Ecclesia” ‒ che deve allontanarsi da eretici e scismatici quali sono Bergoglio e sodali). Carta canta, insomma; e chi arzigogola in contrario o ignora i dati completi della questione oppure mena il can per l’aia a difesa di propri assai poco devoti interessi.

  • Astore ha detto:

    Papa Benedetto ha detto che con la sua rinuncia era necessario un conclave, il conclave ha eletto Francesco e nessun cardinale ha avuto qualcosa da ridire.
    Benedetto ha promesso ubbidienza a Francesco e lo ha sempre riconsciuto come Papa, come testimonia Mons Georg Ganswein: dire che non è Papa significa che si crede quello che si vuole e a quello che fa comodo.
    Un giorno ci sarà una dottrina ufficiale della Chiesa chiara anche su questo, ma nel frattempo mi attengo ai fatti certamente veri.
    Con questo non difendo gli errori di Papa Francesco, come l’esprimere stima, come POLITICA, per la Bonino, o l’aver permesso la venerazione della Pachamama.
    Non so se un Papa possa essere ufficialmente eretico, ma so che Pietro rinnegò pubblicamente Gesù dopo essere stato “fatto” Pietro.
    Che come dottore privato, cioè quando pur essendo Papa non fa il Papa, il Papa può essere eretico? Al riguardo sul Catechismo non c’è nulla: vedremo.
    Ma se non credo a coloro per cui tutto quello che fa o dice il Papa è sbagliato, perché dice e fa anche tante cose giuste, considero sbagliata anche la posizione di padre Livio Fanzaga di Radio Maria, che da una parte è contro i modernismo, ma non lo collega a certe decisioni del Papa come quella di promuovere e fare cardinale Mons. Fernandez.
    Tanto che sospetto che se padre Livio fosse stato invitato alla processione della Pachamama in Vaticano, si sarebbe prostrato pure lui, se il Papa glielo avesse ordinato.
    E’ vero che, come dice padre Livio, i Pastori non vanno giudicati, ma non vanno giudicati per quello che non possono essere giudicati, a cominciare dalla loro buona fede o meno.
    In questo non può essere giudicato nemmeno Alessandro VI. Ma come Alessandro VI può essere criticato per i suoi errori, così anche i Papi. Con i termini giusti, ma senza cedere riguardo alla verità

  • Prov ha detto:

    Mi pare. Anzi, non mi pare, è proprio così, che molti sottovalutino una questione. Piccola, però, tranquilli, piccola piccola.

    Siamo tutti battezzati (presumo) e tutti incorporati nella Chiesa. Tutti praticanti (spero) e tutti ricorriamo si sacramenti (lo spero anche di più).

    Allora sussiste quella piccola questione alla quale accennavo e cioè al fatto che non possibile contestare apertamente, almeno, l’autorità del Papa.

    Certo, un Papa descritto come volete, forse nemmeno Papa, nemmeno cristiano (mi accontenterei, cattolico sarebbe chiedere anche troppo di questi tempi). Addirittura antipapa e anticristo, eretico, apostata e qualsiasi altra cosa si voglia dire. Non ultimo, anticipatico e imprudente oltre la misura tollerabile.

    Però è stato sostenuto in altri articoli, credo opportunamente e sensatamente, che nonostante tutto lui è il Papa! E non spetta a noi, ma semmai al collegio cardinalizio e ai vescovi in generale, mettere in atto le opportune iniziative.

    E, aggiungo io, finché il popolo lo riconosce tale è e continua ad essere Papa. Perché il popolo di Dio tutto non può sbagliarsi. Per inciso e’ stato così anche per il dogma dell’Assunzione.

    In ogni caso contestare non è cosa gradita a Dio. Specie quanto si tratta della SUA Chiesa. Specie quando la contestazione, di fatto, è rivolta alla Terza Persona della S.S. Trinità, che la governa: può aver sbagliato? O piuttosto, la butto lì, è una prova per la nostra fedeltà?

    L’argomento è delicatissimo, perché è chiaro che “qualcosa” non va… e tacere non è sempre possibile. I margini e tro i quali operare in libertà e secondo coscienza ci sono ma sono risicatissimi. Si tratta di quadrare il cerchio di conciliare ciò che apparentemente è impossibile unire. La vedo dura per le nostre misere forze. Per l’appunto la Chiesa ha una natura soprannaturale, non sarà un caso.

    Si, capisco… E’ ovvio che tutto ciò si presta alle più insidiose e pestifere strumentalizzazioni. E non ho soluzioni per questa cosa, la quale appare come un loop da cui non sembra possibile uscire.

    Ma la domanda è, possiamo, NOI, non lui, a questo punto, dirci ancora cattolici?

    Ho paura della risposta.

    Di certo se contesto lui potrei contestare anche il prossimo Papa o chiunque non la pensi come me. Alla fine (ma ben presto) potrei teorizzare anche che il miglior papa di me stesso… sarei io stesso… Ed ecco che in un lampo sarei io l’eretico e l’apostata.

    Attenzione…

  • Orso Garibozzi ha detto:

    ma qui nessuno ricorda che quest’uomo è stato battezzato , che Cristo è morto anche per i suoi peccati , che la Madonna a Fatima ,mi pare abbia detto che tanti sono i peccatori che vanno all’inferno perchè non c’è nessuno che prega e faccia penitenza per loro?
    Pochi trai “nostri” pregano per lui , il poraccio Bergoglio , e mi meraviglierei che qualcuno facesse un digiuno. per lui .
    Crediamo davvero di essere cosi migliori di lui e dei suoi amici ?
    Lo Spirito Santo lo “ha eletto” e Dio ,si dice “permette il Male sapendo che Lui , solo, può ricavarne il Bene ” cioè la nostra conversione alla Sua Volontà.
    Sarebbe meglio che pensassimo che Bergoglio nei suoi errori , sia il sale sulle ferite della nostre povere vite traditrici di Cristo e chiedessimo perdono per noi stessi , e facessimo noi per primi penitenza. Bergoglio passa ma noi cosi “belli e giusti” andremo in paradiso o finiremo per far compagnia a bergoglio all’inferno con tutta la nostra poca carità ? Io ho paura per me stesso di questo ultimo punto .

    • strozzapreti eretici ha detto:

      Basta con questo melenso paternalismo. È un uomo, è un povero pubblicano, non lo ha fatto apposta, è una vittima del clero corrotto che lo circonda, è un povero cristo.

      Uomo?? Ho 3 cani bastardi ebbene sono più umani lui del loro simile argentino.

      Sul pubblicano c’è da dire che purtroppo ne avrebbe bisogno di sganassoni ma l’adipe e la pelliccia sul cuore lo salverebbero.

      Tutto quello che sta combinando da 11 anni lo ha fatto con piena intenzione e deliberato consenso, e tutto grida vendetta a Dio!

      La vittima invece fa pastetta con il clero romano e non romano che se non è corrotto è invece vigliacco, il che è peggio

      Altro che poveraccio, è un orribile omicida di innumerevoli cattolici con l’atto d’amore vaccinale.

      È un uomo? forse lo è stato ora è un demone con parvenze umane, se Dio avrà pietà di lui, è impossibile chiedere a Dio di perdonare chi ha peccato contro il Suo Spirito e quindi mi permetto di dubitarlo a costo di passare al confucianesimo, quanto a me sono tenuto ad amare i miei fratelli, anche i nemici ma non le bestie.

    • Prov ha detto:

      Domande sagge e convenienti e timori leciti e opportuni.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    “Non è cattolico, non è cristiano e non è nemmeno papa”.

    Intende Cionci, vero?!! ….

    • FRANZ ha detto:

      Egregio OCCHI APERTI,
      potrebbe DIMOSTRARE perchè mons. Jorge Mario Bergoglio è Papa?
      Vede, il dott. Cionci ha portato tutte le prove a sostegno della sua “tesi”, Lei gentilmente porti le sue prove documentate che dimostrino che sia veramente il Papa.
      Danke

      • OCCHI APERTI! ha detto:

        ”La verità rappresenta la base dell’esistenza e il pane dello spirito; eppure nell’ambito della storia umana essa è superata dalla potenza. La verità vale; la potenza costringe.
        Alla verità fa difetto la forza immediata, e ciò tanto più quanto più essa è nobile.
        Le verità limitate hanno ancora forza in quanto sono convalidate dall’istinto e dalla necessità: basta pensare a quelle che toccano le nostre esigenze immediate dell’esistenza.
        Quanto più elevato è il grado a cui la verità appartiene, tanto più fragile è la sua forza nell’indurre ad una convinzione immediata; tanto più lo spirito deve schiudersi in libertà. Quanto più la verità è nobile, tanto più facilmente può venir messa da parte da realtà banali o posta in ridicolo; tanto più deve fondarsi esclusivamente sulla bellezza spirituale.” (Romano Guardini, “Il Signore”)

        Capito, Franz? Verità e coercizione sono incompatibili…

        Fraternamente.

  • Fabio Massimo Patricelli ha detto:

    1) Non è cattolico.
    2) Non è cristiano.
    3) Non è Papa (che è conseguenza (teo)logica della 1, checché ne dubiti quel giornalista fattosi poi sedicente ortodosso)
    4) E non è nemmeno antipapa: checché ne dicano “mastri” e dottori

  • Carlo ha detto:

    Che Berggy non sia cattolico è l’ ovvietà stessa, ma c’è di più: è violentamente anticattolico, vuole distruggere la sua odiata Chiesa e lo fa con metodo e studio, contando sulla pusillanimità dei conservatori.

  • Maria Paola ha detto:

    Sussignore il biancovestito non è cattolico, non è cristiano e neppure Papa. La questione ormai è nota, è il segreto di Pulcinella meno custodito al mondo poiché tanti prelati fanno il gioco delle tre scimmiette. Bergoglio è una persona profondamente ignorante, priva di profondità e spessore, è solo un abile attore che recita in copione scritto da altri. Onore a don Minutella che lo ha capito per primo diversi anni fa e onore a Cionci perché la sua inchiesta ha scoperchiato un mondo sommerso fatto di ipocrisia, connivenza e falsità. Ma si sa, i dittatori su questo si reggono, da che mondo è mondo, tutti sono stati falciati perché la morte e la resa dei conti arrivano per tutti. Nessuno lo rimpiangerà, soprattutto i cortigiani di cui si circonda, pronti a staccargli la testa dal collo quando verrà il momento.

    • gladio ha detto:

      Onore al dott. Cionci, su questo non c’ è dubbio , sta facendo un lavoro titanico per far conoscere la verità.
      Quanto a don Minutella….beh, io direi di andarci cauti; quanto al predicare predica bene, e questo è ineccepibile, quanto al resto…
      c’ è chi racconta brutte storie sul suo conto, calunnie? probabilmente si, comunque sono cose che andrebbero chiarite anche per il suo stesso interesse.
      Potrò anche apparire malfidente, questo è vero , però in quasi 70 di vita ne ho già viste di ogni colore per cui…S. Tommaso docet.

  • Alessandro ha detto:

    Stellare MastroTitta!!!
    Articolo da stampare e proporre come compendio al quadrato del catechismo! Bravo! E come lettura storica delle vicende attuali vaticane.
    SUPER!!!

  • gaetano2 ha detto:

    “Bergoglio Eretico? No, è più Semplice. Non è Cattolico”

    Meglio tardi che mai!

  • Matteo ha detto:

    In una parola apostata…

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Don Camillo raccontò questa favoletta:
    – Un feroce lupo, pieno di fame, girava per la campagna e arrivò a un gran prato recinto da una altissima siepe di rete metallica. E, dentro il recinto, pascolavano tranquille le pecorelle.
    « Il lupo girò tutt’intorno al recinto per vedere se, caso mai, qualche maglia si fosse allentata nella rete, ma non trovò buchi di sorta. Scavò con le zampe per tentare di fare un buco nella terra e passar sotto la rete, ma ogni fatica fu vana. Tentò di saltare la siepe, ma non riusciva neppure ad arrivare a metà. Allora si presentò alla porta del recinto e gridò: “Pace, pace! Siamo tutti creature di Dio e dobbiamo vivere secondo le leggi di Dio!”. Le pecorelle si appressarono, e allora il lupo disse con voce ispirata: “Viva la legalità! Finisca, una buona volta, il regno della violenza! Facciamo una tregua!”.
    « “Bene!”, risposero le pecorelle. “Facciamo una tregua!”. E tornarono tranquillamente a brucare l’erbetta.
    « Il lupo si accucciò davanti alla porta del recinto, buono buono, e stette lì, e passava il tempo cantando canzonette allegre. Ogni tanto si levava e andava a brucare l’erba che era ai piedi della rete metallica.
    « “Uh! Guarda, guarda!”, si stupirono le pecore. “Mangia l’erba anche lui, come noi! Non ci avevano mai detto che i lupi mangiano l’erba”.
    « “Io non sono un lupo!”, rispose il lupo. – “Io sono una pecora come voi. Una pecora di un’altra razza”.
    « Poi spiegò che le pecore di tutte le razze avrebbero dovuto unirsi, fare causa comune.
    « “Perché?”, disse alla fine. “Perché non fondiamo un Fronte Pecorale Democratico? Io ci sto volentieri e, anche se l’idea è mia, non pretendo nessun posto di comando. È ora che ci uniamo per far causa comune contro il comune nemico che ci tosa, ci ruba il latte e poi ci manda al macello!”.
    « “Parla bene!”, osservarono alcune pecore. “Bisogna fare causa comune!”.
    « E aderirono al Fronte Pecorale Democratico e, un bel giorno, aprirono la porta al lupo che entrò nel recinto e, diventato il capo del piccolo gregge, cominciò, in nome dell’Idea, la epurazione di tutte le pecore antidemocratiche, e le prime a cadere sotto le sue zanne furono naturalmente quelle che gli avevano aperta la porta. Alla fine l’opera di epurazione terminò, e quando non rimase più neppure una pecora il lupo esclamò trionfante: “Ecco finalmente il popolo tutto unito e concorde! Andiamo a democratizzare un altro gregge!” ».

    “La penitenza”, Don Camillo e il suo gregge, Giovanni Guareschi.
    Se non fosse per gli agnellini, verrebbe voglia d’augurare buon appetito al legittimo capo e a tutte le diversamente pecore.

  • Vittoria ha detto:

    Infatti lo sta’ facendo capire in tutti i modi che non è papa

  • Rossana zerbini ha detto:

    Mastro Titta tagliava teste, Pasquino invece i panni addosso ai Lor Siori Potenti. Si affilino le forbici dunque e si confezionino vestitini nuovi per l’imperatore bergoglio, che si merita tutto un intero nuovo guardaroba.
    Continui così Mastro Titta.

  • Giuseppina ha detto:

    Bravissimo mastro Titta, ce ne fossero di altri come lei! Sarebbe bello che altri abbassando la superbia e accettassero la verità! Che Don Minutella,ha detto prima e che poi Cionci da bravo giornalista a indagato insieme ad altri studiosi! Si butterebbe fuori un’ antipapa!

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Mastro Titta ha detto quello che sente ogni persona che lascia parlare il suo io interiore, dunque non solo cattolica: una grande repulsione.
    Ma è anche vero che questo individuo aveva una anima perfetta ed immacolata epperò ricordiamoci del suo libero arbitrio: Bergoglio non è una poveretta che ha perso la dignità perchè violentata e lasciata sulla strada costretta a battere. No! Lui si è venduto spontaneamente a Lucifero e ha fatto commercio con lui. Si è fatto sodomizzare dall’eterno nemico di Dio: Bergoglio stesso ha voluto questo scempio di se.
    SÌ, è vero anche lui ha un’anima ma la sua salvezza, e ce lo dicono le Scritture, è impossibile se in lui è entrato Satana.
    Giuda poteva solo pentirsi ma una volta entrato Satana in lui ha scelto la morte; pur avendo capito l’innocenza di Gesù ha obbedito al Male non a Dio.
    A nessuno è possibile intervenire. Pregare per lui? Si bisognava quando era solo un povero peccatore.
    Parliamoci chiaro: il Vangelo riporta forse che Gesù indicasse ai suoi di pregare per Caifa? Ha fatto fare a Pietro delle veglie di preghiera per il sinedrio? Amare è rispettare le scelte dell’amato, e se questo se ne strafrega, allora sia fatta la sua volontà.
    Occorre rispettare le scelte anche quelle dei demòni, e quindi anche di Bergoglio… se lo vuole allora perisca, e se non può più recedere, amen!
    Io pregherò solo perche venga il vero Vicario di Cristo e disponga l’impriglionamento di Bergoglio e ne decreti la esecuzione per ascia o ghogliottina. Ma preferisco la prima: mastro Titta si prepari: usi una pietra fine ben bagnata; se la Vergine schiaccerà il capo al Serpente, lei Titta staccherà la testa ad un falso papa! E che gioia essere liberi da tanta malvagità.

  • E.A. ha detto:

    Caro Mastro Titta, le sue parole schiette, sincere, dirette, in un certo senso rinfrancano il cuore e la mente, impregnate come sono di quella fede genuina, semplice, verace, che alimenta la ragione, e, con un tratto di penna, scalfisce quella patina marmorea che riveste i nostri cuori e permette loro di rispondere agli infiniti dubbi, alle tortuose domande, alle insidiose incertezze, con un semplice si, si ed un altrettanto semplice no, no, lasciando comunque spazio a quella pietas, a quel sentimento di commiserazione, che, d’altronde ,fa ancora di noi degli esseri umani!

  • Victoria ha detto:

    Congratulazioni. È così semplice. È un adepto di una religione gnostica anticristiana, e poteri oscuri lo hanno messo al posto per distruggere la Chiesa dall’interno. Diventa sempre più evidente. Lo gridano già le pietre e i semplici fedeli. La Gerarchia è ancora che guarda ma non vede.

  • Giampiero ha detto:

    Non sarà cattolico, non sarà cristiano, non sarà papa ma sa essere quello quello che Altri vogliono che sia.

  • Marco Matteucci ha detto:

    “L’Eucaristia e tutti i sacramenti sono istituiti divinamente, non sviluppati dall’uomo. L’Eucaristia è veramente il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità di Cristo, e riceverlo nella Comunione indegnamente (cioè in uno stato di peccato grave e impenitente) è un sacrilegio devastante per l’individuo e per la Chiesa.” (cfr. 1 Cor 11,27-29)

    Oltre a questa citazione biblica, il vescovo Strickland respinge il modernismo e le eresie che penetrano nella nostra cultura e nella nostra chiesa. Egli lancia un avvertimento per proteggere gli insegnamenti di Dio.

    1. Il sacramento del matrimonio è istituito da Dio.
    2. Ogni persona umana è creata a immagine e somiglianza di Dio, maschio o femmina, e tutte le persone dovrebbero essere aiutate e non sostenute in un tentativo disordinato di rifiutare la loro innegabile identità biologica e data da Dio.
    3. L’attività sessuale al di fuori del matrimonio è sempre gravemente peccaminosa e non può essere condonata, benedetta o ritenuta ammissibile da alcuna autorità all’interno della Chiesa.
    4. La convinzione che tutti gli uomini e le donne saranno salvati indipendentemente da come vivono le loro vite (un concetto comunemente indicato come universalismo) è falsa ed è pericolosa.
    5. Per seguire Gesù Cristo, dobbiamo scegliere volontariamente di prendere la nostra croce invece di cercare di evitare la croce e la sofferenza che Nostro Signore offre a ciascuno di noi individualmente nella nostra vita quotidiana.
    6. Il vescovo Strickland avverte i cattolici che durante il Sinodo sulla sinodalità, dobbiamo stare attenti a non abbracciare un’alternativa al Vangelo di Gesù Cristo o una fede che rimuove la paternità di Dio. Egli sottolinea l’importanza di attenersi saldamente agli insegnamenti perenni della fede e di non cercare di innovare ciò che Dio ci ha dato.

    Egli ci assicura che rimanere saldi sulla roccia della nostra fede cattolica non ci rende divisivi, ma coloro che propongono cambiamenti all’immutabile cercano di espropriare la Chiesa di Cristo e sono dei veri divisori e non caritatevoli. Egli ci esorta a rimanere saldi sulla fede cattolica di sempre, cercando Gesù in tutto ciò che facciamo, in quanto credenti abbiamo quindi il dovere di permettere alla Luce dello Spirito Santo di guidarci durante questi tempi difficili che stanno cecando di annientare per sempre la nostra fede, cultura, comunità, famiglia e vita.

    “La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi.”
    (Socrate)

  • andreottiano ha detto:

    Cionci da solo è spesso indisponente, con Biglino fa venire l’orticaria. Eppure quel che asserisce resta possibile, anzi probabile: la verità brilla di più dov’è buio.

  • luca antonio ha detto:

    92 minuti di applausi !… da affiggere in tutte le parrocchie del mondo.
    Finalmente qualcuno che dice la verità piana piana, questo pontificato è come la corazzata Potemkin di fantozziana memoria “una boiata pazzesca”, non se ne può più, è rivoltante. Ma ci sono ancora in giro sofisti che di fronte alla carne putrefatta, avvelenata e coi vermi. del cuoco assassino , discettano sulla sua commestibilità, sperando che ingurgitata quella tutto finisca per sistemarsi, ma è solo la fossa, dei corpi e delle anime, quello che li attende.

    • Catholicus ha detto:

      …ehm, caro Luca, il ragionier Fantozzi, a proposito del film “La corazzata Potemkin”, non si espresse proprio così, cioè “è proprio una boiata pazzesca”, ma usò un termino un po’ più colorito, cioè “una cagxxa pazzesca”

  • Niel ha detto:

    👍👍👍👍👍
    Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno.
    Ottima chiusura!

  • miserere mei ha detto:

    Bergoglio è un uomo.

    In un certo senso è il malcapitato incappato nei briganti sulla strada tra Gerusalemme e Gerico: gli hanno tolto la sua ricchezza, il senso della sua vocazione.

    In un altro senso Bergoglio è il Levita e il Sacerdote della medesima parabola, uno che non ha tempo per attardarsi con chi è di disturbo ai suoi programmi.

    Bergoglio si fa fatica nel vederlo nei panni del Samaritano, per la semplice ragione che il Samaritano è figura del Cristo e Bergoglio con Cristo (Dio incarnato, crocifisso e risorto) ha un brutto rapporto.

    Comunque lo si veda, Bergoglio è il mio prossimo e Gesù dice di farmi prossimo: non solo di “essere prossimo” (staticamente), ma di “farmi prossimo” (con un movimento volontario, verso).

    Non lo si può odiare.
    Non lo si può ignorare.
    Bisogna andare verso Jorge Mario, nel suo essere pesto e sanguinante, dolente e senza la gioia che gli è stata tolta. Bisogna fasciarlo e lasciarlo convalescente nella locanda, accordandosi per saldare il conto al ritorno.

    Saprò essere così solidale, specialmente nei confronti di chi a quelli come me non lesina quintalate di acidità?

    Non nel mio nome, ma nel nome di Gesù sì.

    Bergoglio è un uomo, malcapitato sulla strada del mondo. I briganti vogliono scucirgli di dosso la salvezza dell’anima, innescando tante cattiverie da poter scucire la salvezza anche dalle vittime del fare bergogliano.

    No: non è questo che vuole il Signore. Non è questa la volontà del Padre. Perciò bisogna avere pietà dell’uomo Jorge Mario, perché la misericordia di Dio possa contagiare la nostra volontà più del desiderio di una giustizia sommaria, che solo Dio sa quanto può far prudere le mani…

    • Enrico Nippo ha detto:

      Decisamente fuori dal coro.

      Sottoscrivo.

      • Andrea Cionci ha detto:

        sottoscrive uno che è d’accordo con Cionci? Eppur si muove…

      • ORGANUM ha detto:

        miserere mei : massì,dài,amiamolo, adoriamolo,coccoliamocelo mentre lui distrugge la Chiesa…che razza di smidollati, che gente priva di un minimo di dignità, cultori della melensaggine e dell’insulsaggine.Vergogna!

    • luca antonio ha detto:

      Mettere a riposo uno che ha manifestato in modo incontrovertibile di non essere all’altezza del proprio ruolo sarebbe “giustizia sommaria” ?.
      Io lo chiamo buon senso, e anche pieta’ , per il rimosso – un pugile ormai groggy per il suo bene va fermato – sia per le anime ( a proposito si e’ fatto mai il conto di quante volte B. abbia pronunciato questa parola, io non gliel’ ho sentita dire mai ) che egli dovrebbe amministrare.

    • gaetano2 ha detto:

      “…Perciò bisogna avere pietà dell’uomo Jorge Mario, perché la misericordia di Dio possa contagiare la nostra volontà più del desiderio di una giustizia sommaria…”

      Penso che nessuno voglia questo! E chi è capace ed in grado di farlo e prega per lui e per tutti i peccatori (tra cui miseramente mi trovo anche io) fa benissimo.
      La questione in atto, però, non riguarda “Jorge Mario” in quanto tale, ma il fatto che il trono di Pietro è usurpato da un NON cristiano, adepto di divinità sataniche (a cui pubblicamente rende culto), che NON è Vicario di NSGC (per fortuna), e il papato ne viene dissacrato, discreditato e se possibile distrutto con tutte le conseguenze del caso. Ovvio che i cattolici cerchino di difendere in tutte le maniere la Santa Madre Chiesa

  • Giuseppe ha detto:

    probabilmente è proprio così, purtroppo… come ho avuto occasione di dire in altre sedi, Bergoglio, negli anni 50, avrebbe avuto seri problemi a diventare catechista della Chiesa Cattolica.
    Invece siede sul soglio di PIetro, ahinoi

  • Giuseppe ha detto:

    probabilmente è proprio così, purtroppo…

  • Enrico Nippo ha detto:

    “la disputa fra don D’Erasmo e padre Kramer”.

    Disputare .. disputare … tutti si danno a disputare per giungere a niente.

    • stilumcuriale emerito quello vero ha detto:

      Di sputare sono capaci tutti….. Ciao.

    • strozzapreti eretici ha detto:

      Nipplo la conosciamo.
      Lei non mette niente di suo e borbotta su ciò che non è suo. Fa battute stupide su chi scrive un’opinione, ma come si permette?
      Sappia che anche questo articolo di Kramer serve perchè la verità, che non è la nostra versione delle cose o la sua che ben si guarda dal rivelare Nipples, brilli tra tanta accettazione passiva della manifestazione del Principe del Mondo.

      Abbiamo scoperto che il d’Erasmo, non solo ha diabolicamente usato Tosatti e il suo Blog (costringendolo chissà perchè e chissà come mai a pubblicare la Domenica mentre voleva riposarsi) a plagiare la gente propalando che Bergoglio poverino è eretico ma solo perchè glielo consente ‘la legge’ e per spingere proditoriamente le persone ad andare a messa con il vicario di Belzebù, tanto la cerimonia vale lo stesso.

      Abbiamo scoperto che imvece non vale niente questa falsa messa, anzi è diabolica e chissà cosa succederà a quei poveracci che riceveranno non in buona fede un falso sacramento invocato nel nome del Demonio.

      Abbiamo scoperto che d’Erasmo è eretico e scomunicato per scisma perchè seguace di Bergoglio e scomunicato per eresia per aver negato il Magistero della Chiesa.

      Ma lei, Nipples caro idraulico del blog, va a messa cum Bergoglio? Ci dica.

      • Enrico Nippo ha detto:

        A parte il fatto che non ci vede bene perché scrive NIpplo invece di Nippo, mi sa che uno strozzaprete le è rimasto sul gozzo e le impedisce di respirare con conseguente interruzione di ossigeno al cervello.
        Forse per lei è meglio il semolino. 😄

    • Susy ha detto:

      Infatti allora perché non dirlo più chiaramente con la,’aiuto di Cardinali affinché possano chiedere un vero conclave?Se non è cattolico oggi non lo era neppure nel 2013 quindi tutto ciò che ha fatto deve essere cancellato poiché non era e non è il Papa, vogliamo DECIDERCI……

  • Mimma ha detto:

    Qualunque cosa sia costui, stimabile Mastro Titta, è il segnompotente di Apocalisse : il falso profeta.
    Il dramma sono i cattolici che lo seguono.
    Falsi cattolici ? Interessati, ignoranti, baciapile?
    Boh!
    Qui io mi chiedo chi sono io per giudicare…
    Tempi drammatici, di pece, marci di falsità e impurità.
    Dio ci salvi!

  • MASSONE CARLO ha detto:

    Vedo con dispiacere che non avete pubblicato il mio commento precedente che non era e non voleva essere offensivo. Pazienza me ne farò una ragione.! Spero dottor Tassotti che non l’abbia fatto lei direttamente. Se così fosse, la mia stima che avevo di Lei sarebbe molto diminuita. Da ligure a ligure.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Perché dice che non è stato pubblicato? E mi chiamo Tosatti, non Tassotti.

      • Massone Carlo ha detto:

        Stimato Dott.Tosatti accetti le mie scuse.Apoena finito di scrivere il mio commento è apparso. A questo punto forse anche un mio commento di qualche tempo fa che non è stato pubblicato perché non l’ho visto, magari poi è arrivato anche se non mi sembra. Credo che i miei commenti non offendano nessuno, almeno questa non è la mia intenzione, anche se mi sembra di esprimere i miei convincimenti senza nascondermi.
        Forse allora non è piaciuto a qualcuno che io avessi usato la parola ‘una cum’ riferita a coloro che criticano anche aspramente il loro papa Francesco e poi vanno a messa dove si celebra in comunione con lui. A un vero papa si ubbidisce perché ‘ Ubi Pttus ibi Ecclesia’. Ma questo è quello che io penso e cioè che Bergoglio non è il papa , perché lui stesso non vuole essere il vicario di Cristo, come ormai è evidente a tanti.
        Comunque la mia stima nei suoi confronti non è cambiata.Poi anche Lei è ligure come me e noi liguri abbiamo un carattere un po’ spigoloso…

  • marzio ha detto:

    Quello che non possono capire i tanti stroncatori di Don Minutella e Cionci, nonché di tutti quelli che considerano Bergoglio non-papa, è che per noi del “popolo bue”, a digiuno di teologia e che cercano di parlare come mangiano, è inaccettabile che un cavillo di diritto canonico, interpretato in una certa maniera, contraddica la realtà dei fatti. Bergoglio può avere dalla sua tutte le ragioni giuridiche per essere considerato papa, ma se dicesse che Cristo è morto di freddo, o non è risorto, o che era un peccatore come tutti, figlio di una donna come tutte, o che i vangeli devono essere rapportati ai tempi, e che la pedofilia non è così grave se c’è amore (chissà cosa si deve intendere per amore) e che il rispetto per la natura è la prima preoccupazione per la Chiesa, come potrebbe essere considerato papa? Meglio sarebbe sperare che non lo sia e che si tratti solo del tradimento di un uomo con il quale ci dobbiamo confrontare e non con un malinteso che dura da due millenni .

    • Fabio Massimo Patricelli ha detto:

      “Se dicesse”, Marzio?
      Quindi, il fiume di bestemmie fuoriuscito dalla bocca di costui in questi dieci anni sette mesi meno tre giorni: ancora non le basta?

  • Carlo Massone ha detto:

    Egregio signor Mastro Titta ( non conosco il suo vero nome)
    Le faccio i miei complimenti. Come dice il dottor Cionci, un ragazzo, lo chiamo così perché sono vecchio, che però è un vero uomo con la schiena dritte ( ce ne sono pochi oggi purtroppo) Bergoglio fa di tutto per fare capire che non è il papa. Per le persone normoragionanti è talmente evidente che sta lì agli ordini di chi lo comanda a bacchetta per distruggere la Chiesa che fra un po’ lo grideranno anche le pietre!
    Che consolazione per me che sono vicino al giudizio di Dio data la mia veneranda età, sentire parlare Lei con tanta chiarezza! Grazie.

  • Donna ha detto:

    “…,«In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Dì, chi è colui a cui si riferisce?». Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose allora Gesù: «E’ colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto…Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte.” (Gv 13),

    Oggi è notte!La Chiesa oggi è a questo stesso punto.

Lascia un commento