MONS. ICS SPIEGA A CHI SI RIVOLGE GALLI DELLA LOGGIA, E PERCHÉ.

11 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ieri Pezzo Grosso ha commentato il commento di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere, centrato sul Pontefice e sulle critiche che gli vengono mosse. Un intervento, quello di Pezzo Grosso, che ha suscitato un dibattito vivace, così come Della Loggia ha provocato reazioni sui social. Oggi riceviamo da mons. ICS un’esegesi di quanto Della Loggia ha scritto, e voleva probabilmente intendere; e che Pezzo Grosso ha compreso…Buona lettura. 

 

§§§

Mons ICS a Tosatti.

Dopo il bellissimo commento dell’articolo di Galli della Loggia, scritto da Pezzo Grosso su Stilum Curiae di ieri son apparsi molti altri commenti. Alcuni originati nel mondo più “tradizionalista”, altri in quello “progressista”, taluni in quello qualunquista, ecc.

Ma la mia impressione è che tutti abbiano solo mirato al dito, senza vedere ciò che indicava. Una cosa è certa Galli si rivolgeva solo, o preferibilmente, al mondo dei cattolici tradizionalisti, di cui ha certo più considerazione che degli altri.

Saper provocare differenti interpretazioni di un suo articolo impegnativo e profetico è specialità di Galli della Loggia.

Galli sa inventare riflessioni che si prestano a interpretazioni più varie e lo fa con consapevolezza. Ciò è curioso; soprattutto stavolta mi son chiesto perché mai Galli su un argomento che riguarda la Chiesa ed il papa, scriva qualcosa di libera interpretazione, senza invece dare un messaggio chiaro, unico preciso e non interpretabile in maniere così diverse? Perché è il suo stile? Perché scrive ma non crede a ciò che è costretto a scrivere? Perché si augura di esser capito solo da chi lui vorrebbe?

Signori, non sopravalutiamolo, è uno storico che riceve suggestioni da trasformare in articoli sulle colonne di un ex grande giornale che non è più tale da quando il grande Montanelli se ne andò, sbattendo la porta.

E i tre giornali nati progressivamente dalle ceneri del Corriere (Libero, Il Giornale, La Verità) se fossero un unico giornale probabilmente peserebbero molto di più e venderebbero molte più copie del Corriere.

Ma torniamo a Galli e a chi l’ha interpretato, magari senza aver ben capito quello che voleva dire.

Come dicevo sopra, ho avuto impressione che molti abbiano guardato il dito e perso di vista ciò che indicava. Ciò che Galli ha cercato di indicare è rivolto al cattolici tradizionalisti; è un invito affinché smettanomdi attaccare il papa sul piano religioso, su argomenti di fede o di dottrina, perché è inutile e dannoso farlo.

Lo si attacchi su fatti reali, concreti, si dimostri che sta facendo del male a tutti. Si crei un consenso fondato sulla realtà oggettiva, che dimostri i danni pratici prodotti da questo pontificato.

Per esempio, sono sotto gli occhi di tutti i danni creati con la sua politica immigrazionistica e il suo appoggio alle ONG.

Sono evidenti i danni diretti e indiretti che sta facendo spiegando che la pandemia è originata dalla non tutela della natura e da fatti climatici.

E’ evidente il danno che sta creando alla prossima ripresa economica prendendosela con il capitalismo privato e implicitamente esaltando uno stato come più giusto ed equo in economia.

Dovrebbero esser chiari i danni che sta creando alla ripresa indicando, indirettamente, nella green economy (di cui peraltro non sa nulla) la soluzione della ripresa.

Sta cioè creando danni all’Occidente (Europa anzitutto), perché la green econmy specificamente nel settore principale, l’automobile elettrica, necessita batterie al litio, e le miniere di litio son quasi tutte in mano alla Cina.

In pratica sta supportando il potere cinese nel mondo, avverso a quello occidentale USA-Europa. Non ne è consapevole? Perbacco allora abbiamo un papa inconsapevole?

Ecco, si dimostri che sta facendo del male alla intera umanità, confondendo il concetto di bene e male, essendosi alleato col governo cinese reo di aver mentito sui contagi di coronavirus.

Personalmente credo che i danni prodotti da questo pontificato siano soprattutto danni morali, avendo troppe volte confuso e persino contraddetto la Verità di Cristo.

Ma a Galli e amici, non frega nulla della Verità, a loro interessano gli equilibri di potere che questo pontificato sta concorrendo a modificare.

Perciò Galli si rivolge ai cattolici tradizionalisti, avendo lui in un certo diplomatico disprezzo quelli progressisti bergogliani che probabilmente considera indegni persino di esser presi in considerazione, non essendo considerabili in quanto cattolici.

Così non se li fila neppure e va direttamente ai veri cattolici, a quelli che credono, e lui lo sa che forza hanno in conseguenza di ciò.

Perciò nel suo articolo dice: non sprecate tempo e risorse attaccandolo sulla dottrina perché in tal caso non vi farete noi alleati. Alleatevi a noi, gnostici, e attacchiamolo insieme sugli errori concreti, reali (economici magari) e ce lo leviamo dai piedi insieme e mettiamo su un bel papa un po’ più credibile.

Quello che Galli magari non ci dice è a quale Papa stanno pensando lui e i suoi amici, per trasformare la Chiesa cattolica, e come. Ma questo è un altro discorso…

§§§

 

 




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25 commenti

  • Enrico66 ha detto:

    La vera questione non è a chi si rivolgeva Galli della Loggia; il punto fondamentale è capire a chi si rivolge Bergoglio quando parla, chi sono i suoi interlocutori, quale è il suo magistero.
    Dubito si rivolga ai cristiani, visto che gli piace tanto bacchettarli e riprenderli, per ottenere il plauso del mondo laico ed ateo.
    Alla lista dei danni “politici” fatti da Bergoglio ne aggiungerei uno, ossia, dopo il massacro del Bataclan, aver affermato a gran voce che l’islam è una relogione di pace.
    Mai assis più improvvido di questo ed un insulto alla storia.

    • precisazione ha detto:

      C’è un vizio logico di fondo nel suo ragionamento, ossia l’identificazione tra “cristiani” e coloro che il Papa ama bacchettare. Alla seconda categoria appartiene in realtà una micro minoranza dei cristiani cattolici, la qual cosa rende la premessa del suo ragionamento inidonea a supportarne le conclusioni.

  • Iginio ha detto:

    Che Bergoglio vada criticato innanzitutto per le sue scelte e comportamenti pratici, lo dico sempre anch’io. Meglio ancora criticare i suoi consiglieri, i vari Spadaro e simili. Il trionfo della mediocrità.
    Mettersi a disquisire sull’eresia di Bergoglio è tempo perso. Anche perché non sempre dice eresie: p. es. a modo suo è davvero devoto della Madonna. Più che altro lui è vittima della tipica mentalità per cui il cristianesimo sarebbe una sorta di deismo moralistico terapeutico, come dice il grande Rod Dreher (non a caso inviso ai bergogliani e critico verso Bergoglio). Ma alla maggior parte della gente, anche frequentante di parrocchia, va bene così. Papa Francesco è “uno di noi”, tanto alla mano e simpatico, no? E allora pensiamo a star bene e a divertirci.
    Che però Galli prenda sul serio i cattolici tradizionalisti, non direi proprio. Anni fa scriveva che bisognava riabilitare i modernisti. Anche perché nell’ambiente dell’università di Roma gli unici cattolici presi sul serio sono stati solo i modernisti: rarissimi sono stati i cattolici ortodossi che hanno fatto carriera lì.
    Semplicemente Galli assiste con sconcerto all’evaporazione di una scuola di pensiero anche politico di matrice cattolica: ormai il cosiddetto mondo cattolico non ha niente di originale da proporre.
    Come del resto nemmeno il mondo proveniente dal comunismo, che si limita a svolgere il ruolo di lagnoso utile idiota del capitalismo finanziario globalista (globalizzazione = internazionalismo = comunismo), fingendo di contestarne qualche eccesso ma in sostanza condividendone la mentalità materialistica edonista (e persino individualista, con tanti saluti al mito del “collettivo”).

  • COSIMO DE MATTEIS ha detto:

    J’EN AI RAS-LE-BOL

    Si, ne ho decisamente abbastanza. Con tutto il rispetto per Mons Ics e per Pezzo Grosso (e ovviamente per Marco Tosatti) ma ora si sta dando veramente troppa importanza a questo aristocratico marchese del grillo che pare uscito, appunto, da un film di Alberto Sordi, presunto colto, forse massone, certo con la puzza sotto il naso al pari di quella che credo sia la moglie (una prezzemolina come ve ne sono tante a tutti i livelli ed in tutti gli ambienti).
    Ora basta. Che caspita abbia voluto dire, a chi abbia voluto dire e perché lo ha fatto non ci interessa!
    Stupisce, come già ho scritto (https://www.marcotosatti.com/2020/05/10/pezzo-grosso-commenta-il-commento-di-galli-della-loggia/#comment-117869 ) che persino la NBQ dia tanta importanza a questo pallone gonfiato (in molte accezioni. E, a tal proposito, nella provincia granda dicono “ma gavte la nata!”).
    E che la medesima Testata, improvvisamente, taccia su aspetti della vita ecclesiale e ignori del tutto un fatto di fondamentale importanza (mi riferisco all’Appello promosso da Mons. Viganò) mi lascia perplesso, assai perplesso.
    Il Porporato colorato l’ha fatta grossa stavolta e per quanto mi riguarda non glielo perdono: ma la cosa più grave di questo Africano è che TACCIA sulla scandalosa e blasfema pagliacciata che entrerà in scena fin da lunedì 18 maggio nelle chiese, con sacrilegi enormi.
    E lui, l’africano che non parla neanche tanto bene l’italiano (ma che si fa capire bene quando vuole), è Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e se tace su questo è meglio che si ritiri e se ne torni nel continente nero, para ponzi ponzi po’.
    Punto.
    E come dice lo spostato “io non dirò più una parola su questo”.
    https://ilbenevincera.wordpress.com/2019/02/15/io-non-diro-una-parola-su-questo-bergoglio-ha-fatto-scuola-la-vicenda-rai-di-virginia-raffaele-lo-dimostra/

  • Mac ha detto:

    Monsignor Ics ha assolutamente ragione, ma GDL non può sapere che il tesoro più prezioso della Chiesa è il “Canone” la ripetizione dell’unico sacrificio perfetto e gradito a Dio, quello di NSGC;
    Li è il vero Katechon che protegge gli uomini dalla desolazione finale.

    E’ una questione poco politica, sembrerebbe solo metafisica, ma così è.

    Faccio un esempio:
    un mio confessore mi diceva: “Dio non soffre per una cattedrale che crolli; soffre per i nostri peccati.

    Saluti.

  • Marco Matteucci ha detto:

    <OGNI DIGIUNO E PENITENZA COMPIUTO DA CHI NON MI AMA, RILASCERÀ COSÌ TANTE PESANTI CATENE DI PECCATO CHE VI PORRANNO NELLE GRINFIE DI SATANA

    OGNI DIGIUNO E PENITENZA COMPIUTO DA CHI NON MI AMA, RILASCERÀ COSÌ TANTE PESANTI CATENE DI PECCATO CHE VI PORRANNO NELLE GRINFIE DI SATANA

    https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/05/11/ogni-digiuno-e-penitenza-compiuto-da-chi-non-mi-ama-rilascera-cosi-tante-pesanti-catene-di-peccato-che-vi-porranno-nelle-grinfie-di-satana/

  • silvano ha detto:

    Se Galli della Loggia pensa di rivolgersi ai “tradizionalisti” accusando Bergoglio di essersi discostato dalla linea umanistica vaticansecondista, stiamo messi bene. Se poi Mons. X non comprende tale assurdità, stiamo messi meglio.

    • boh ha detto:

      stupefacente ! lei ha capito tutto . Complimenti !

      • silvano ha detto:

        Mons. X
        Una cosa è certa Galli si rivolgeva solo, o preferibilmente, al mondo dei cattolici tradizionalisti, di cui ha certo più considerazione che degli altri.

        Galli della Loggia
        L’accusa mossa al Papa da alcuni settori radicali della sua stessa parte di essere virtualmente uscito dal solco del cattolicesimo fa sorridere. È un dato di fatto, invece, che non appena oltrepassa l’ambito delle cerimonie e dei riti, il discorso pubblico di Francesco inclina a perdere ogni specificità di tipo religioso.
        -> Per Galli della Loggia, i tradizionalisti sbagliano nelle loro accuse di deviazione dalla dottrina cattolica. Il papa semplicemente ne prescinde.

        Certo, l’appello alla giustizia sociale, alla difesa dei deboli e degli oppressi, a una distribuzione più equa fra i popoli delle ricchezze naturali, l’invito a non manomettere irreparabilmente gli assetti naturali, tutto ciò che è la sostanza di quel discorso è in sintonia con la sostanza del messaggio cristiano.
        -> “Certo”, questi temi che per GdL sono autenticamente cristiani, sono proprio quelli che fanno arrabbiare i tradizionalisti -> i tradizionalisti non sanno neppure cosa rientri e cosa no nei binari del cattolicesimo

        Ciò che qui colpisce è il sostanziale abbandono di quella «dottrina sociale della Chiesa» che aveva tenuto il campo da Leone XIII fino a Giovanni Paolo II e che si connotava per la sua sempre ribadita posizione di centro tra capitalismo liberale e statalismo socialista.
        -> a parte l’errore di inquadramento della DSC tra capitalismo liberale e statalismo socialista, i tradizionalisti attuali propendono per il capitalismo liberale

        Altrettanto chiaro è l’abbandono sostanziale di un’altra declinazione tipica della pastorale pontificia: vale a dire di quell’universalismo umanistico così centrale nelle principali risoluzioni conciliari.
        -> Per GdL il Papa si discosta dall’umanesimo di matrice vaticansecondista, umanesimo che i tradizionalisti aborriscono

        Al posto di tutto ciò dominano viceversa il discorso di Bergoglio, insieme a una marcata noncuranza nei confronti della vicenda culturale dell’Occidente e a un’ostilità sempre allusa ma chiarissima per il capitalismo e per gli Stati Uniti, una forte simpatia per la dimensione dell’iniziativa spontanea dal basso e per l’autoorganizzazione popolare, l’avversione conseguente per tutto ciò che sa di istituzionalizzato, di ufficiale, di formale, nonché la generale condivisione delle aspettative e delle scelte fatte proprie da ogni gruppo marginale, e infine l’auspicio di una sorta di economia natural-comunitaria a base egualitaria, di cui è espressione esemplare la proposta avanzata di recente da Francesco stesso di un non meglio specificato «reddito universale».
        Sono tutte cose certamente più che compatibili, in certo senso addirittura connaturate al messaggio evangelico.
        -> Per GdL i temi su cui insiste il Papa sono connaturati al cattolicesimo, ma il Papa li propone senza opportuni agganci con la fede; per i tradizionalisti questi temi non sono connaturati e attaccano Bergoglio non perché ne abbassa la soglia religiosa, ma perché li tratta.

        Chi è che non ha capito?

      • silvano ha detto:

        Aggiungo: la chiave di lettura di GdL è questo:
        l’Unione europea è attraversata al proprio interno da una divisione-scontro Sud/Nord. Un gruppo di Paesi del Sud Europa (Italia, Francia, Spagna, Portogallo i principali) si contrappone a un gruppo di Paesi del Nord (Germania, Olanda e Finlandia in testa) su una serie di questioni che alla fine riguardano i valori sociali e politici fondamentali che devono prevalere in una collettività; e si dà il caso (un caso forse non del tutto casuale) che i Paesi del primo gruppo siano quasi tutti di tradizione cattolica. Secondo esempio: non da oggi (ma ancora una volta oggi più che mai) la base degli equilibri mondiali (non solo politici o economici) in vigore da oltre mezzo secolo sta mutando drammaticamente a causa dell’attivismo inedito e spregiudicato di due gigantesche aree politico-culturali: quella russa e quella cinese, entrambe indifferenti ai diritti umani e tanto più alla libertà religiosa. Ebbene, forse mi sarò distratto, ma su ognuno di questi due nodi di questioni, dalle implicazioni innumerevoli e decisive per l’avvenire del mondo, qualcuno ha notizia di una presa di posizione autorevole, di un gesto realmente significativo, di una iniziativa di rilievo, di un qualcosa qualunque da parte della Santa Sede o della Chiesa Cattolica?

        -> GdL vuole che si schieri in appoggio ai paesi europei di area meridionale, in chiave antiorientale. Tutto qui e nulla più.

  • Sherden ha detto:

    Mah…a Mons. ICS verrebbe da rispondere “Timeo Danaos et dona ferentes”.

    • truelie ha detto:

      dopo il cavallo di Troia a caval donato si guarda in bocca , e anche sotto la pancia. Stia sicuro

  • valentina ha detto:

    Cioè la lettura sarebbe: “parlare a nuora perché suocera intenda”? Ma perché non ci pensa il Galli con le sue galline a lanciare bazooka veri al Papa su questioni politiche?

  • P.G. ha detto:

    Bergoglio ha fatto e fa più danni della grandine, ormai è cosa manifesta a tutti. Ma la sua protervia costituisce un pericolo da cui difendersi con il dissenso unanime e altisonante.

  • PG ha detto:

    Bergoglio ha fatto e fa più danni della grandine, ormai è cosa manifesta a tutti. Ma la sua protervia costituisce un pericolo da cui difendersi con il dissenso unanime e altisonante.

    • Diana ha detto:

      Vorrei fare un tentativo di unire i puntini per ricavare il disegno generale, signor Pezzo Grosso. Sbaglio se unisco il puntino Galli Della Loggia al puntino Giulio Meotti che sul Foglio da mesi e con ogni buona ragione attacca forsennato la Cina e che da poco ha dedicato un libro all’ultimo papa d’Occidente, Benedetto ovviamente? E sbaglio ora se riesumo un articolo di Limes dell’anno IV dell’estenuante era Bergoglio, a firma di Germano Dottori, in cui si diceva che l’ultimo papa di cui sopra era stato fatto fuori da Obama, Clinton e orrida compagine “primaverile” perché orientato ad una riconciliazione storica con il patriarcato di Mosca? Non sarà che Galli, con quella frase strampalata sulla Russia di Puntin come la Cina in fatto di libertà religiosa (cheee?? !) ci sta dicendo che comunque Mosca dovrebbe restare fuori dall’eruv?

  • Adriana ha detto:

    Probabilmente Mons.IXS ha ragione .Ma l’uomo è un animale così strano da muoversi con energia solamente quando è spinto da un ideale , non solo da considerazioni economiche ,purtroppo o per fortuna .

  • Marco Matteucci ha detto:

    Visto che il Vaticano sta andando in bancarotta (in default come si usa dire oggigiorno), si potrebbe trasformare la CEI in SPA, magari quotandola in borsa, non mi sembra difficile, visto che gli azionisti di maggioranza ci sono …e sono parecchi!

  • Borghese pasciuto ha detto:

    Non essendo cattolico, tanto meno tradizionalista (si dice fondamentalista, o integralista, o sgranarosari …), non corro il pericolo di sopravvalutare Galli Della Loggia e il suo conservatore, ma contraddittorio, fondo di ieri: da una parte critica il papa per il suo populismo e sostiene che le sue prese di posizione sono prive di “significativa innervatura religiosa”, dall’altra lamenta che non abbia preso una posizione politica nella vicenda Covid e, in particolare, nello scontro Sud/Nord Europa.
    Non corro però nemmeno il rischio di sopravvalutare le “esegesi” sig. Mons Ics…

    • Borghese pasciuto ha detto:

      *le esegesi DEL sig. Mons. Ics

    • Sherden ha detto:

      un consiglio: non correre il rischio di farci sapere le tue elucubrazioni, vai a sproloquiare altrove.

    • Monica MS ha detto:

      Lei non conosce i termini italiani, né latini, e pretende di aver capito. Non é mai tardi per sgranare libri, un vivo incoraggiamento