Korazym. Un Vatican Mall, Centro Commerciale di Lusso. Ma non è Vaticano…

11 Agosto 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra opportuno offrire alla vostra attenzione questo articolo apparso su Korazym.org. 

Approfitto ancora una volta per avvisare che il sito funziona male, o non funziona; da settembre, se Dio vuole, cambierà tutto. Nel frattempo postare un articolo è diventata un’impresa, l’archivio fotografico e le funzioni media non rispondono, e per i commenti mi ripropone continuamente commenti già moderati. Un fatica di Sisifo. Resistiamo con pazienza qualche giorno. Vi avviso anche che da domenica vorrei andare in vacanza qualche giorno…Buona lettura.

§§§

Un “Vatican Mall”, che è un centro commerciale di lusso con i cagnolini robot, ma non è in Vaticano

Ho fatto un salto sulla sedia, quando mi è apparso davanti agli occhi il titolo di un articolo su Panorama dell’8 agosto 2022: «Ed il Vaticano apre il suo primo Centro Commerciale. Apre nel cuore di Roma un nuovo luogo cult dello shopping, tra brand prestigiosi, food, arte, etica e tecnologia». Mi sono detto: ecco, alla faccia della Chiesa povera per i poveri… Poi, sono andato a leggere l’articolo, non firmato (“di Redazione”, per sottolineare dall’inizio che si tratta di una marchetta e, infatti, il contenuto è in gran parte un copia/incolla dal sito Vaticanmall.net, con l’aggiunto di qualche virgolettato dell’Amministratore Delegato di Vatican Mall Gasak s.r.l.).

La prima cosa che abbiamo notato – dopo il titolo – è l’(ab)uso dell’inglese, ormai un malcostume del giornalismo in questo “Paese libero” occupato dagli Americani con lore basi militari e testate nucleari.

La seconda cosa che abbiamo notato è la presenza smodata della parola “Vaticano”: “Vatican Mall” (che apprendiamo è un “Smart Grid Mall”, una “Boutique Experience, dove l’utente si sentirà realmente al centro del Mondo e dove potrà vivere esperienze uniche in uno spazio aperto alle passioni dei grandi e alla fantasia dei più piccoli”, un “innovativo boutique Mall – certificato Covid Free”), “Terminal Vaticano” (ovvero il parcheggio multipiano sotto il Gianicolo del Grande Giubileo dell’Anno 2000), con “grande attenzione già rivolta al prossimo Giubileo Universale della Chiesa Cattolica del 2025, dove Roma e la Santa Sede si preparano ad accogliere oltre 35 milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo che potranno beneficiare dell’accoglienza e dei molteplici servizi del Vatican Mall”. Ovviamente, trattati da “clienti del terzo millennio”, se possano permetterselo in “un’epoca tra le più buie ed inquiete della storia contemporanea”, nonostante le guerre e le pandemie passate, presenti e future.

La terza cosa che abbiamo notato è l’elenco delle varie società coinvolte, per sostenere con la Vatican Mall Gasak s.r.l. questo miscuglio di “Arte, Etica e Tecnologia” (con la maiuscola): Wafer Studio per Gruppo COMUNICAZIONE, Studio Stimp e Envision.

En passant, abbiamo anche notato che manca nell’elenco degli enti coinvolti, è la Josas Immobiliare, che “gestisce la commercializzazione di Vatican Mall” (a cui rivolgersi per ottenere uno dei 50 spazi per i negozi).

Ma soprattutto, abbiamo notato che in tutto questa operazione di marketing manca proprio “il Vaticano”. Cosa ne pensate? Questo ci permetterebbe di concludere che lo Stato della Città del Vaticano non c’entra niente con questo mondo del lusso a due passi dai suoi confini? Comunque, come si può notare con un’occhiata a Google Maps, il Vatican Mall si trova fuori, non dentro i confini dello Stato della Città del Vaticano.

Quindi, attendiamo una nota di chiarimento dal Governatorato SCV per smentire la fake news nel titolo di Panorama e l’(ab)uso del nome “Vaticano” che hanno un solo scopo: attirare ignari pellegrini (visto che anche gli autobus ci fermano lì e i soliti “accordi” con le guide turistici). Inoltre, attendiamo una nota della Segretaria di Stato, sotto forma di Dichiarazione della Santa Sede o della Sala Stampa della Santa Sede, a piacere, anche se sarebbe meglio organizzare una Conferenza Stampa di presentazione del Vatican Mall, con la presenza di vaticanisti accreditato, che speriamo non si dimenticano di fare il loro lavoro (e non una marchetta).

Nel contempo, l’Avvocatura dello Stato vaticana potrebbe anche attivarsi per diffidare Tripadvisor (e simili) a pubblicizzare 20 negozi in una pagina “Shopping & Malls in Vatican / Borgo”, mentre nessuno di questi si trova nella Città del Vaticano (invece le guidi volentieri ingannano i gruppi di pellegrini/turisti, dicendo che si trovano “in Vaticano”).

Certamente, in un’iniziativa di gran lusso come il Vatican Mall, non può mancare l’attenzione per “gli altri”: “Avendo vissuto un’epoca tra le più buie ed inquiete della storia contemporanea, è forte oggi il bisogno di ritrovare un nuovo tempo ed un nuovo spazio da dedicare a se stessi, senza dimenticare di aiutare gli altri” ha dichiarato secondo Panorama l’Avv. Roberto Pacini, Amministratore Delegato del Vatican Mall. Attendiamo quindi la generosa accoglienza dei senza tetto che popolano la zona di Piazza San Pietro.

Intanto godetevi la pagina di pubblicità redazionale offerta da Panorama.

Ed il Vaticano apre il suo primo Centro Commerciale
Apre nel cuore di Roma un nuovo luogo cult dello shopping, tra brand prestigiosi, food, arte, etica e tecnologia
di Redazione
Panorama, 8 agosto 2022

Aprirà nel cuore di Roma, all’interno del Terminal Vaticano adiacente Piazza San Pietro Vatican Mall, il nuovo progetto retail dove lo shopping è solo uno degli elementi che lo rendono unico.

Un innovativo boutique Mall -certificato Covid Free e realizzato in ottica smart grid con l’applicazione della tecnologia più evoluta- che ospiterà grandi brand nazionali e internazionali offrendo servizi esclusivi per il cliente, arte, tecnologia innovativa, iniziative etico solidali ed enogastronomia di qualità.

Arte, Etica e Tecnologia sapientemente miscelate tra loro, sono le basi di un’esperienza a tutto tondo dedicata a fruitori esigenti e consapevoli, turisti e romani desiderosi di circondarsi del bello e del buono.

Il nuovo Smart Grid Mall aprirà al pubblico nell’autunno 2022, ed è frutto di un importante investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro da parte di un gruppo di solidi imprenditori italiani.

Situato a pochi passi da Piazza San Pietro e facilmente raggiungibile sia in auto che a piedi da più punti di accesso, il Vatican Mall nasce per essere un polo commerciale strategico all’interno di un importante nodo di scambio turistico, un parcheggio multipiano che smista un flusso continuo di Bus turistici provenienti da tutte le parti del mondo e diretti in Vaticano e nel centro di Roma. La sua superficie complessiva è di 11.000 mq – di cui 5.000 per la galleria e 6.000 per i parcheggi e magazzini – e dispone di circa 50 locali commerciali di varie metrature.

“Non sarà soltanto uno dei più importanti punti di riferimento per lo shopping del centro di Roma: quello che abbiamo voluto realizzare è un unicum che risponde alle esigenze attuali. Avendo vissuto un’epoca tra le più buie ed inquiete della storia contemporanea, è forte oggi il bisogno di ritrovare un nuovo tempo ed un nuovo spazio da dedicare a se stessi, senza dimenticare di aiutare gli altri” ha dichiarato l’Avv. Roberto Pacini, Amministratore Delegato del Vatican Mall. “Il centro sarà una “Boutique Experience”, “dove l’utente si sentirà realmente al centro del Mondo e dove potrà vivere esperienze uniche in uno spazio aperto alle passioni dei grandi e alla fantasia dei più piccoli”.

Il Vatican Mall può contare ad oggi su un bacino di utenza previsionale minimo, composto in parte da turisti (che secondo le proiezioni attuali per il 2023 saranno circa 4 milioni) e in parte dai romani, stimati in oltre 3 milioni l’anno.

Ma grande attenzione è già rivolta al prossimo Giubileo Universale della Chiesa Cattolica del 2025, dove Roma e la Santa Sede si preparano ad accogliere oltre 35 milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo che potranno beneficiare dell’accoglienza e dei molteplici servizi del Vatican Mall.

Il concept architettonico, firmato da Wafer Studio per Gruppo COMUNICAZIONE, è pensato per rendere lo spazio particolarmente accogliente e stimolante per i suoi visitatori, dando visibilità non solo al prodotto commerciale, ma coinvolgendo in modo parallelo i visitatori con emozioni e sensazioni inaspettate durante lo shopping.

Il progetto impiantistico all’avanguardia dello Studio Stimp, diretto dall’Ing. Sergio Giuseppini, ha consentito, tra l’altro, di certificare il Vatican Mall come “Covid Free”: grazie a sistemi di filtraggio e sanificazione costante dell’aria si garantisce agli ospiti del Vatican Mall il pieno godimento delle molte esperienze offerte in piena libertà e sicurezza.

Grazie all’accordo sottoscritto con Envision (società con focus su Smart City, Smart Building e IoT), il Vatican Mall sarà dotato di infrastrutture intelligenti e innovative, in grado di offrire agli utenti finali un intrattenimento mai così immersivo e fatto di esperienze ibride, fisiche e virtuali.

Inoltre, l’introduzione di innovativi sistemi di Intelligenza Artificiale e analisi predittiva, realizzati da Envision, consentiranno di limitare in modo considerevole l’energia necessaria alla gestione del centro, oltre ad aumentare l’efficienza gestionale e utilizzare modelli avanzati di analisi dei dati, molteplici ed eterogenei.

Eventi culturali, tecnologia, sostenibilità ed etica sono tra gli elementi distintivi che accoglieranno i clienti e li condurranno in un percorso di shopping unico al mondo. Gli utenti potranno apprezzare e godere di mostre d’arte diffuse in uno spazio dedicato all’esposizione di quadri e sculture e alla promozione delle Opere di selezionati artisti moderni e contemporanei.

Da non dimenticare le “leisure experiences” selezionate da Vatican Mall, declinate tra territorio, bellezza, buon cibo e l’attenzione speciale dedicata ai più piccoli, con i cagnolini robot d’intrattenimento Sony Aibo (in anteprima esclusiva in Europa) ed altre sorprese.

Questo e molto altro farà di Vatican Mall un punto di riferimento, un nuovo modo di reinventare l’esperienza dello shopping: nella città millenaria, per i clienti del terzo millennio.

§§§




I PADRONI DEI SOCIAL – E GOOGLE – CERCANO DI FAR TACERE STILUM

CURIAE.

SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:

IT79N0200805319000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae



viganò, tosatti,

Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti, con questo logo:

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag:

Categoria:

8 commenti

  • Milly ha detto:

    Il fatto che questo centro commerciale sia fuori dalle mura leonine non significa nulla. Le quote societarie non hanno confini e il nome stesso Vatican Mall suona sospetto!

  • acido prussico ha detto:

    I “servizi” offerti dal Vatican Mall:
    – Reward Card
    – VIP & Roving Concierge
    – Personal Shopper
    – Tax Free
    – International Shipping Service
    – Hands Free Shopping
    – Tourist Info Point
    – Easy Parking Slot”

    Tutto qui?
    E un servizio di “lupanare” per certi bisogni fisici?

    Eppoi, dai, considerata la vicinanza della Culla della Cristianità non avete pensato ad una manchette pubblicitaria in latino per attirare i turisti “tardocattolici”?

  • acido prussico ha detto:

    La “nota di chiarimento dal Governatorato SCV per smentire la fake news nel titolo di Panorama e l’(ab)uso del nome ‘Vaticano’” NON ci sarà.

    La “nota della Segretaria di Stato, sotto forma di Dichiarazione della Santa Sede o della Sala Stampa della Santa Sede…” NON ci sarà.

    NON ci saranno.
    Gli esperti “giuridici” dello SCV sono alle prese con la “difesa” nella saga 60SA (l’immobile di Londra in Sloane Avenue 60) (http://www.korazym.org/77648/linterminabile-saga-60sa-dalla-giustizia-britannica-una-nuova-batosta-per-laccusa-vaticana/?fbclid=IwAR3yiWHcNEY9T5DOSdsubIcZJ_hrDAtNblXIshTxT0oFaRbMFY112FQGgl8).

    Comunque il Ministero x la Comunicazione farà scrivere un po’ di Circolari
    “energiche” per non lasciare i fedeli nel dubbio di co-interessi mercantili di uno Stato Vaticano da 10 anni “francescano”.

  • Ezechièle ha detto:

    Nel 2000 si era parlato parecchio del parcheggio multipiano sotto il Gianicolo.
    A chi appartiene il parcheggio ?
    Chi e’ l’avvocato Pacini ?

  • don Z ha detto:

    smettiamola di pensare ai SOLDI generati da queste iniziative ( si tratta di bruscolini) , la posta in gioco è la dissacrazione della Chiesa che viene così protestantizzata sempre più.

    • Rolando ha detto:

      Non parlerei proprio di dissacrazione, bensì di consacrazione del “valore” di sempre: le ricchezze che si producono commerciando. Ed il tempio di Dio ne custodisce le cassette di sicurezza da sempre. Anzi la storia dei movimenti comincia da qui. Molto, molto prima dell’invenzione della pubblicità teologica ad ulteriore supporto! O della recita francescana.
      Fu proprio questo Papa a dire fin dall’inizio che i preti non devono chiedere soldi, perché il loro silenzio in merito avrebbe fruttato molto, molto di più. E ci sono tante forme di silenzi parlanti, pardon, fruttanti! E dove sta il male, lo scandalo? Ho conosciuto un sacerdote che celebrava la messa con addosso tutto il denaro per paura che nel frattempo entrassero i ladri in canonica. Ed una volta, che effettivamente entrarono e scassarono e non trovarono, il santo e pio sacerdote al termine della messa mostrò sorridente agli indignati presenti la cassetta di sicurezza del suo petto celebrante! Non è una barzelletta.
      E poi non è stato questo papa a dire che il più grande scandalo della Chiesa è il racconto dell’uccisione di Anania e Saffira da parte di Pietro per una questione patrimoniale sottratta alla Chiesa? E lo disse ai seminaristi lombardi, sottolineando che al confronto gli altri scandali son poca cosa!

  • Maria Giulia Scacchi ha detto:

    Dopo “Gelateria S. Maria Maggiore” questo è “niente”, ma credo che comunque la “misericordia” di Francesco non arrivi a tanto, specie se si parla di soldi, quindi sull’abuso del nome (“Vatican”) penso che come minimo ci sia un accordo “fruttifero” anche se non una vera e propria partecipazione nel Mall.

    • Rolando ha detto:

      Per la precisione, già l’uso del toponimo “Vaticano” per indicare la sede di Pietro, ivi stanziata, è un abuso. Anzi doppio abuso se lo stesso termine Pietro altro non indicasse che il tempio di Mitra, denominato Petreum, che ivi sorgeva ben prima di un tal Simone ….