Dignità Infinita o Bell’Apparenza? I Preti non Hanno Diritti Fondamentali nella Chiesa. Joachim Heimerl.

26 Aprile 2024 Pubblicato da 14 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Joachim Heimerl offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla mancanza di libertà, per le persone consacrate, e solo per loro, all’interno della Chiesa. Buona lettura e condivisione.

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Dignità infinita o bell’apparenza?

I preti non hanno diritti fondamentali nella chiesa.

Di Joachim Heimerl

Dopo che mi sono occupato recentemente del documento vaticano “Dignitas infinita” e della dignità umana, ha senso pensare oggi ai diritti fondamentali per coloro che nella Chiesa meno li hanno: questi sono i sacerdoti e tutte le persone consacrate.

Quando sono stato ordinato sacerdote il 1° maggio 2019, ho promesso obbedienza al mio vescovo e ai suoi successori. – Naturalmente lo fanno anche tutti i preti e i diaconi.

Naturalmente è chiaro a ogni candidato che non si tratta di obbedienza incondizionata, perché l’obbedienza sacerdotale non è fine a se stessa.

La nostra obbedienza è dovuta a Gesù Cristo e alla sua Chiesa e non all’arbitrarietà di un vescovo. – Questa è la teoria ed è esattamente ciò che dice l’insegnamento della Chiesa.

In pratica il tutto sembra completamente diverso:

I sacerdoti dipendono dal rispettivo vescovo. Ciò inizia dal fatto che loro, e sono l’unico gruppo professionale in queste condizioni, non hanno nemmeno un contratto di lavoro su cui poter fare affidamento. Ciò significa: in realtà non hai alcun diritto.

Fondamentalmente sono alla mercé del loro vescovo e delle disposizioni estremamente vaghe del diritto canonico, mentre – ad esempio in Germania – il diritto del lavoro ecclesiastico per i laici è stato esentato da tutto ciò che è anche lontanamente cattolico.

Al momento dell’ordinazione, il vescovo assume l’obbligo di provvedere materialmente ai suoi sacerdoti; Tuttavia, resta da vedere come ciò accadrà  effettivamente. Norme comparabili e trasparenti: nessuna!

Invece è puramente arbitrario, e non è raro che gli abusi di potere comincino da qui: i preti sono a carico e non possono difendersi dal loro datore di lavoro. La maggior parte delle volte non vogliono perché si sentono vincolati dalla loro promessa di “obbedienza”; abuso di potere e abuso spirituale si combinano per formare un mix tossico.

Chi ha un buon vescovo – come me – è molto fortunato. Nel frattempo, però, sempre più sacerdoti sono sfortunati, tanto più che la Chiesa di Francesco scivola sempre più verso uno scisma sinodale: ciò che oggi era cattolico domani è considerato “indietrista” nel gergo di Francesco che significa “arretrato”. O diciamolo in maniera  semplice: se non cambi atteggiamento come cambi la biancheria intima, le tue carte sono pessime.

Nello specifico, appare così: un sacerdote che oggi rappresenta gli insegnamenti coerenti della Chiesa è ora un vero problema. E se anche lui dovesse criticare la deviazione eretica del Papa, lui – come Padre Gesù Maria in Africa – dovrà aspettarsi conseguenze drastiche.

La procedura è sempre la stessa: questi preti “indietristi” sono condannati al silenzio e quindi privati ​​di un diritto fondamentale che tutte le persone possiedono in virtù della loro umanità. Nel peggiore dei casi, vengono minacciati di essere “riportati” allo status laicale, il che ovviamente trascura il fatto che l’ordinazione è un segno indelebile: una volta che sei sacerdote, sei sacerdote per sempre – certo, quando si tratta di questioni materiali, tipo l’esistenza, questa è poca consolazione.

Il fatto è, e purtroppo è lo stesso ovunque: i preti devono “obbedire” al loro vescovo e al papa; se non lo fanno, verranno presto messi a tacere. Per loro non esiste libertà di espressione, né appello a Cristo o alla coscienza personale. Ovviamente i diritti fondamentali finiscono con l’ordinazione sacerdotale, e la “giurisdizione” ecclesiastica generalmente non mantiene le sue promesse: i processi “canonici” contro i preti “indietristi” sono processi farsa, il cui esito non è mai pubblico.

Oggi probabilmente qualcosa di simile si trova solo in Russia o in Sud America, anche se la Chiesa ha recentemente scoperto i diritti umani, che ogni individuo dovrebbe avere come “dignità infinita”. Di tutte le persone che hanno l’altissima dignità del sacerdozio, qui si può sollevare un punto interrogativo, almeno se sono dalla parte ortodossa e lo confessano pubblicamente.

I presunti autori di abusi, come il controverso artista-gesuita Rupnik, godono invece della libertà di fare quel che più gli aggrada.

Lo scisma emergente che ora attanaglia gradualmente la Chiesa può essere visto innanzitutto nei sacerdoti. – Come disse la Madonna ad Akita in Giappone nel 1973: “Il diavolo penetrerà all’interno della Chiesa, i cardinali saranno contro cardinali e i vescovi contro i vescovi (….) I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e combattuti (. ..)”.

Probabilmente stiamo vivendo l’inizio di tutto questo proprio adesso.

Solo coloro che deridono e diffamano la fede tradizionale godono della libertà di espressione nella chiesa. I veri servitori della Chiesa, invece, pagano la loro difesa della verità con la persecuzione interna. La loro “infinita dignità” come persone e come sacerdoti è una cosa sola: è una bella illusione.

Ma come dovrebbero comportarsi i preti colpiti?

Innanzitutto ricordino che in virtù della loro ordinazione sono sacerdoti per sempre e che NESSUNO può togliere loro i poteri che hanno ricevuto con la loro ordinazione.

Allo stesso tempo, dovrebbero ricordare i loro diritti civili; lo ha recentemente dimostrato una suora “indietrista”, Marie Ferreol: dopo essere stata ingiustamente licenziata dal cardinale Marc Ouellet, ha fatto causa in un tribunale francese e ha ricevuto 300mila euro di risarcimento.

Anche se la sentenza non è ancora giuridicamente vincolante, mostra già una cosa: la Chiesa non ha diritti speciali sui sacerdoti e sulle persone consacrate e non può privarli di ciò a cui hanno diritto come esseri umani e cittadini.

Grazie a Dio, le opinioni opposte, a cui Ouellet fa riferimento in modo imbarazzante, appartengono finalmente al passato.

Grazie alla coraggiosa suora, questo sparo di avvertimento sembra essere stato udito anche a Roma.

Tutti sanno che quando si tratta di soldi, la Chiesa non è uno scherzo.

È quindi probabile che richieste di risarcimento danni comparabili diventino, con successo, la norma.

Vorrei dire a tutti i miei confratelli: abbiate coraggio! Non lasciate che nessuno vi intimidisca!

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14 commenti

  • E.A. ha detto:

    Se obbedire ad una “certa” gerarchia ecclesiastica equivale, come in questo caso unico nella storia della Chiesa, a disobbedire ai Comandamenti, quindi al Signore Stesso, non si impone almeno il dubbio che tale Autorita’ sia illegittima e che tutto quello che ne scaturisce sia un’Impostura religiosa, frutto di un’operazione ingannevole, perpetrata unicamente dalla brama di potere umano e dalla ribellione contro NSGC?! Non è d’altronde questa la prova finale che deve affrontare la Vera Chiesa, perseguitata e depredata da parte di un’Impostura dottrinale, morale, religiosa “ che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi al prezzo dell’apostasia dalla verità”?! E quell’immagine riflessa in uno specchio, apparsa a tre pastorelli, nell’immensa luce di Dio, oltre ad essere un’immagine invertita, rispetto alla realtà, non risulta anche “fuori” dalla luce di Dio?!!!

    • Balqis ha detto:

      Forse lei non lo sa, ma c’è già stato un Papa asceso al Soglio in un periodo storico talmente segnato da simonia e nicolaismo (e con le finanze della Chiesa in uno stato disastroso) da far dire che «la religione cristiana – ahimè – è quasi scomparsa, mentre è cresciuta l’arroganza degli empi». Insomma, una situazione che ricorda, in qualche modo, il clima venutosi a creare con l’imperversare di personaggi imbarazzanti – quali, ad esempio, alcuni indimenticabili Gentiluomi di Sua Santità (sic!) o quanti da troppo tempo svolazzavano come sciacalli intorno allo IOR – durante il pontificato del troppo debole teologo Benedetto XVI.
      Lo stesso Papa – descritto come uno per cui «non esistevano sfumature, ma solo degli aut-aut, bianco o nero», il cui carattere brusco «gli procurò pochi amici», o come un «ferro senza valore» – veniva fortemente avversato per le sue riforme, non ultima l’introduzione di innovazioni riguardanti il collegio cardinalizio che, riservato esclusivamente agli appartenenti alle famiglie nobiliari romane, venne aperto anche agli “stranieri” a dimostrazione del carattere universale della Chiesa e, nel contempo, sottraendo tali nomine a possibili compravendite.
      Non sorprende, quindi, che anche questo Papa sia stato oggetto di aspre contestazioni riguardanti proprio le modalità di elezione – avvenuta per acclamazione del popolo romano durante il funerali del predecessore e solo in seguito confermata dai cardinali – non prevista dal Decretum in electione papae, emanato pochi anni prima, alla cui scrittura aveva dato un notevole contributo lo stesso Papa neo-eletto quando era consigliere del pontefice precedente. Vale, poi, la pena ricordare che solo successivamente all’ascesa al Soglio il nuovo Papa, che era un monaco, ricevette l’ordinazione sacerdotale e la consacrazione episcopale.
      Nell’aspra contesa tra papato ed impero, quest’ultimo utilizzò ogni mezzo per screditare il Papa, anche utilizzando l’aristocrazia romana, ansiosa di recuperare l’influenza perduta, arrivando ad affermarne l’illegittimità, negando il dovere di obbedienza dei vescovi tedeschi ed insinuando che il Papa potesse essere perfino equiparato ai falsi profeti, richiamandosi proprio a quel passo della lettera ai Galati di san Paolo, in cui si sostiene che «se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!». Non potendo sostenere l’appartenenza a qualche loggia massonica, visto la Massoneria ancora non esisteva, si sostenne anche che il Papa avesse precedentemente giurato che non avrebbe mai accettato l’ufficio papale e che frequentasse intimamente alcune donne. Addirittura, mentre stava celebrando la messa in Santa Maria Maggiore, il Papa fu rapito da un tale del cui nome c’è traccia solo in alcuni libri di storia e fu liberato grazie all’intervento dei fedeli.
      In seguito il Papa, scomunicato e deposto da un Concilio dei cardinali tedeschi (timorosi di perdere i privilegi che l’Imperatore assicurava) perché accusato di eresia ed assassinio, venne abbandonato anche dai cardinali e dal popolo romano, che gli attribuivano la responsabilità del devastante sacco di Roma da parte dei Normanni, chiamati a liberare il Pontefice asserragliato in Castel Sant’Angelo.
      Tutto questo per dire che, in barba alle alte grida apocalittiche di alcuni, la Chiesa è sopravvissuta fino ad oggi e continuerà a sopravvivere anche in futuro, anche se i suoi Papi non saranno tutti santi (come sarà, dopo più di cinque secoli, quello in questione), ma semplicemente e fallacemente umani.
      Il Papa di cui sto parlando, un gigante della Chiesa, morto in esilio abbandonato ed esecrato dai molti suoi contemporanei, si chiamava Gregorio VII e, ironia della sorte, il suo rapitore, di cui soltanto pochi studiosi ricordano il nome, si chiamava… CENCIO!!! 🙂 🙂 🙂
      Consiglio vivamente la lettura di: Cantarella G.M. (2005) Il sole e la luna : la rivoluzione di Gregorio VII, Roma: Laterza.

      • E.A. ha detto:

        La ringrazio per questo excursus, ma non trovo alcuna attinenza tra l’elezione e la vicenda di Papa Gregorio VII e l’illegittimita’ del cosiddetto papa attuale! Che poi la Santa Chiesa sopravviverà e trionferà non è una speranza, ma solida certezza!!! Cordialmente.

        • Balqis ha detto:

          Le contestazioni sulla legittimità dell’elezione di S.Gregorio VII hanno caratterizzato, dall’inizio alla fine, il suo pontificato. Il suo antagonista (l’imperatore) invitava i vescovi tedeschi a non obbedire alle gerarchie romane. “Non obbedire alle gerarchie” non è quello che lei scrive all’inizio del suo commento? (solo per citarne una, di attinenza).

          • E.A. ha detto:

            L’Obbedienza al Papa, per un cattolico, è sacrosanta ed imprescindibile! Disobbedirgli riconoscendone la legittimità, oltre che inaccettabile, lo trovo molto ipocrita! La legittimità di Papa GregorioVII è e rimane incontrovertibile, la disobbedienza perpetrata nei suoi confronti risulta puro atto di ribellione e di calcoli umani! La Storia della Chiesa è costellata dalla presenza di Antipapi, sacrosanto dovere per un cattolico difendere e riconoscere solo il legittimo Papa! La prerogativa, più o meno marcata di santità Papale non ne inficia la legittimità, ma nessun Papa si è mai elevato al di Sopra del Signore, per combatterLo e sovvertire i Comandamenti ed il Vangelo! L’attuale momento storico ci annuncia e ci ammonisce, attraverso le Sacre Scritture, il Catechismo, e lo svolgimento/ compimento degli eventi stessi, di trovarsi difronte non ad un Antipapa “qualunque “, ma al Falso Profeta, in un contesto anticristico di assalto alla Santa Chiesa! Rimane ad ognuno l’assoluta libertà di scelta e di pensiero!

          • Balqis ha detto:

            Vabbè… Vedo che ancora non ha compreso quanto ho scritto, cioè che Gregorio VII è stato ritenuto illegittimo da una fazione per l’intero suo pontificato. È la terza e ultima volta che scrivo la stessa cosa. Se dovesse continuare a non capire cosa ho scritto ci rinuncio!

          • E.A. ha detto:

            Se (per assurdo!) e con grande stupore e meraviglia, ci si trovasse difronte ad un incompreso e “redivivo” San GregorioVII, in tanti, non muniti di investiture ed onorificenze, ma di “eccessivo” zelo e col capo cosparso di cenere, ci si incamminerebbe verso Canossa… al contrario, con lo stesso zelo e la stessa cenere, si prosegue il pellegrinaggio, senza soste e deviazioni, “ nell’attesa che si compia la beata speranza e Venga il Nostro Salvatore Gesù Cristo”!

    • Balqis ha detto:

      Gentile E.A., mi dispiace per la risposta un po’ brusca, ma c’è che, pur comprendendo la confusione che questo Papa ha finito per creare in molti credenti, sono molto turbata dall’accanimento con cui si critica quest’uomo trovatosi a svolgere questo difficile ruolo in un momento storico come quello che stiamo vivendo. Di fronte a spinte come quelle provenienti dalle Chiese che, per motivi storico-geografici, volenti o nolenti sono immerse da secoli in una cultura che è protestante, mi sono domandata cosa avrebbe potuto fare lui o chiunque altro fosse stato eletto al suo posto per evitare uno scisma di fatto con questi mondi. A me sembra che abbia cercato (furbescamente?) di tenere insieme istanze talmente diverse da essere incompatibili con l’equilibrismo di dire o ammiccare cercando di non toccare la dottrina. Anche il Sinodo, che viene molto criticato, mi sembra il tentativo di far uscire allo scoperto istanze che c’erano già (ad esempio: la questione delle donne, che so che in Germania è pacifica da un bel pezzo). Cosa doveva fare, scomunicarli in massa?
      Anche i tentativi di parlare ad un mondo che è sostanzialmente indifferente alla dimensione spirituale li interpreto per quel che sono: tentativi, magari non riusciti, di affrontare problemi che esistevano e che non si potevano più ignorare.
      Io penso che questo pontificato si potrà valutare quando sarà finito. Leggo, però, che, soprattutto in Asia, sono in aumento le conversioni, così come registro una certa vivacità della Chiesa africana, che fa sentire più di prima la sua voce. Tutto questo mi fa domandare se il nostro sguardo non sia troppo eurocentrico. Non sappiamo (non possiamo sapere) quale sarà il futuro.
      Il richiamo a Gregorio VII nasceva dal fatto che i contemporanei gli attribuivano un pessimo carattere, proprio come quello che certamente ha l’uomo Bergoglio (peraltro ormai ultraottantenne), che è cosa diversa da Papa Francesco.

      • E.A. ha detto:

        Gentile Balqis, nell’evidente e più completa dissonanza di presupposti e di vedute, ed al fine di non dovermi ripetere nel ribadire certe, per me, imprescindibili premesse e nel trarre altrettante inevitabili ed ovvie conclusioni, riguardo a questo falso ed aberrante pontificato, mi limito a dire che la storia, pur nel ripetersi degli errori e dei peccati, va avanti, scorre, ed ogni Tempo, compreso questo, deve compiersi, nella Volontà e nel Disegno Divino, che ci è già stato Annunciato da Cristo, ed è racchiuso nelle Sacre Scritture, e contempla anche la Santa Chiesa e la vita di ogni uomo, e la libertà che, fino alla fine/Fine, gli e’ stata donata, e su cui, fino all’ultimo, continuerà a spirare quel Soffio, da cui egli è stato Creato, affinché ogni scelta possa concretizzarsi in un mezzo di salvezza e non di condanna! In questa libertà di Figli e in un incessante Miserere Nobis la saluto fraternamente.

    • Franz ha detto:

      Ok ma farsi una chiesa a piacimento non e’anche una “soluzione apparente ai loro problemi”?

  • Cristina ha detto:

    Padre Joachim è veramente eroico,dice le verità che nessuno dice e testimonia che”la verità vi farà liberi”.Bergoglio si comporta come il peggiore dei tiranni, è palesemente eretico e i cardinali e i vescovi assistono imperterriti alla distruzione della Chiesa per conservare le loro laute prebende.Chi ha la fede viene perseguitato e rimosso.Nei secoli nessun dottore,teologo,santo ha affrontato questo problema perché la Chiesa è un sistema di potere totalitario.Nella Chiesa l’unica cosa da conservare è il Depositum Fidei non l’organizzazione umana.Il Papa infallibile è la più grande bestemmia al cospetto di DIO

    • Ermenegildo ha detto:

      Il Papa, come istituto giuridico, Vicario di Cristo e Successore di Pietro è infallibile per dogma. Ovviamente, occorre distinguerlo dal suo rappresentante pro tempore, le cui affermazioni non sono vincolanti se non rispettano delle condizioni: 1) esprimersi solo su argomenti di stretta pertinenza, ossia la teologia e la morale; 2) esprimersi conformemente a quanto nella Chiesa è stato creduto da sempre, ovunque e da tutti e altrettanto conformemente alla Scrittura ed alla Tradizione; eprimersi in maniera inequivocabile e aggiungere l’anatema delle posizioni contrarie a quelle espresse. A queste condizioni il Papa è infallibile.

  • Gabriela ha detto:

    Basta con questa ipocrisia.
    Scegliete: o Dio o mammona.

    I veri Sacerdoti della Chiesa di Cristo devono OBBEDIRE solo ai Vescovi in comunione col Papa Vicario di Cristo, oggi defunto.

    Ma chi, per non perdere il “Mensile”, ancora obbedisce ai vescovi in unione con l’antipapa impostore, è un pastore mercenario che non fa più parte della Chiesa di Cristo, perché delle Sue pecore abbandonate e private dei SACRAMENTI non gl’importa nulla..

    Dott. Marco Tosatti, la prego di postare anche questo mio grido accorato e disperato rivolto a tutti i Sacerdoti.
    Grazie.

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