Triduo Pasquale 2024: la Validità di Benedetto XVI contro l’Impostura di JMB. Quarracino.

30 Marzo 2024 Pubblicato da 18 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, era mia intenzione osservare qualche giorno di silenzio ma l’amico José Arturo Quarracino ha inviato queste riflessioni da portare alla vostra attenzione. Buona lettura e meditazione. 

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Triduo pasquale 2024: la validità di Benedetto XVI contro l’impostura di JMB

Nelle sue omelie da vero pontefice – costruttore di ponti – Benedetto XVI ci ha sempre messo alla presenza del Signore Gesù Cristo risorto, ci ha fatto incontrare con Lui. Il contrario del Vescovo di Roma, che parla di un Gesù che esiste solo nella sua immaginazione e quasi sempre lo lascia da parte per parlare di psicologia o di terapia spirituale.

A) L’impostura pasquale bergogliana

In questi giorni di raccoglimento e pietà, che accompagnano la settimana della Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, non avevo intenzione di scrivere nulla di estraneo a questa grande settimana, cioè di lasciare le analisi critiche per un altro momento. Ma sembra che l’attuale Pontefice insista sulla sua strada eterodossa anche in questi giorni, ma in modo molto rozzo e banale, presentando Cristo come uno psicologo o terapeuta “dolce”, “affettuoso” e “comprensivo”, quasi muto.

Come scrivemmo a suo tempo, quasi subito dopo la morte di Benedetto XVI, avvenuta il 31 dicembre 2022, l’attuale Vescovo di Roma ha iniziato a spostare Gesù Cristo dal centro della vita della Chiesa, attraverso un travisamento farisaico e gesuitico delle parole di Nostro Signore contenute nei Vangeli, facendone un’interpretazione che non corrisponde ai testi sacri. Un sottile colpo di Stato contro il Capo della Chiesa, perché non lo ha espulso, ma ha distorto le sue parole o lo ha messo da parte[1].

Prova di queste imposture sono le omelie che ha tenuto questo Giovedì Santo, sia alla Messa Crismale – con i sacerdoti, i vescovi e i cardinali di Roma – sia alla Messa dell’Ultima Cena del Signore, con le donne detenute in un carcere romano.

Nel primo caso, don Jorge Mario ha dedicato quasi tutta l’omelia al tema della… compunzione sacerdotale, quando in realtà il testo di Lc 4,16-21 parla dell’unzione di Gesù Cristo da parte dello Spirito Santo (citando il passo di Is 61,1-3a). Non dice praticamente nulla del brano evangelico letto, ma fa riferimento alla successiva discussione di Gesù con i farisei e al loro tentativo di linciarlo, per poi parlare dei rinnegamenti di Pietro, delle sue aspettative politiche messianiche, e infine parla del dialogo di Nostro Signore con Pietro alla fine del Vangelo giovanneo. Più che una riflessione esegetica, questa interpretazione bergogliana sembra una “riflessione” fatta con un mixer di parole o di testi sparsi, una libera interpretazione senza alcun tipo di rigore. Ma niente affatto delle parole di Gesù Cristo stesso, perché in realtà l’omelia è piuttosto un testo di terapia “spirituale e psicologica” per sacerdoti e clero.

Nel secondo caso, nella Messa serale nel carcere di Rebibbia (Roma), il testo biblico letto è l’annuncio del tradimento di Giuda Iscariota e la successiva lavanda dei piedi ai discepoli da parte di Gesù (Gv 13,1-5). Ma nella sua brevissima omelia, alludendo al tradimento di uno dei suoi apostoli, padre Jorge Mario dice solo che “Gesù perdona tutto, Gesù perdona sempre. Ci chiede solo di chiedere perdono”. E poi racconta l’aneddoto di una vecchietta che una volta gli disse che “Gesù non si stanca mai di perdonare: siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono”. Per Bergoglio, Nostro Signore non ci chiede di convertirci, non ci chiede di seguirlo, non ci chiede di portare la croce per seguirlo, non ci chiede di vivere una vita esemplare, non ci chiede di dare la vita per gli altri. Il “Gesù” di Bergoglio è uno psicologo, ci chiede solo di chiedere perdono (????). A rigore, le omelie del pontefice argentino non sono omelie, ma truffe liturgiche.

B) La pietà cristologica di Benedetto XVI

Ma grazie a Dio abbiamo a portata di mano le omelie che Benedetto XVI ha pronunciato nell’ultimo Triduo pasquale che ha celebrato come Papa attivo, nell’aprile 2012. In questi testi il Pontefice, da tempo scomparso, pone Gesù Cristo al centro della sua riflessione, evidenziando sia i fatti storici sia la realtà presente e operante del Risorto nella vita della Chiesa e di ogni credente. Attraverso le sue parole e le sue riflessioni rende presente Cristo, sottolineando che “la configurazione a Cristo è il presupposto e la base di ogni rinnovamento” nella vita di fede, e che il vero annuncio cristiano è quello che rende presente Gesù Cristo, affinché la testimonianza sia credibile.

Per poter celebrare degnamente questa Pasqua 2024, andiamo allora incontro alle parole di Benedetto XVI, che da autentico e vero Pontefice ci permette di ritrovarci davanti a Nostro Signore Risorto.

 

1) Benedicto XVI, Homilía en la Santa Misa Crismal, jueves 5 de abril de 2012

2) Benedicto XVI, Homilía en la Santa Misa de la Cena del Señor, jueves 5 de abril de 2012

3) Benedicto XVI, Homilía en la Santa Misa de la Vigilia Pascual, sábado 7 de abril de 2012

 

José Arturo Quarracino

30 de marzo de 2024

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18 commenti

  • Petrus ha detto:

    Si gira sempre intorno alla questione centrale che spiega tutto di Bergoglio e della sua falsa chiesa: BERGOGLIO NON È MAI STATO PAPA PERCHÉ BENEDETTO XVI NON HA MAI ABDICATO PERCHÉ ERA IN SEDE IMPEDITA…. SE AVESSE REALMENTE ABDICATO DOVEVA TORNARE AD ESSERE UN SEMPLICE CARDINALE INVECE HA MANTENUTO, NOME, STEMMA E BENEDIZIONI APOSTOLICHE…. IL PAPATO EMERITO NON ESISTE CANONICAMENTE!

    • A NANNA, TATO ha detto:

      BRAVO. ORA CHE HAI RECITATO LA FAVOLETTA DEL CIONCI VA’ A NANNA, CHE È TARDI

      • Paolo G ha detto:

        Non è la favoletta del Cionci… è di altre 15.000 persone (e sono solo le prime…), più quelli che sanno e tacciono, più i moltissimi che non vogliono vedere.
        Poi ci sono anche quelli che non vedono.
        Provi lei a dare un nome a ciascuna di queste categorie.

        • Biancaneve ha detto:

          Biancvaneve e i sette nani ha fatto di meglio. È la favoletta preferita di milioni e milioni di persone. Altro che 15.000!

  • Gabriela Danieli ha detto:

    S Pio X :
    “Se Gesù non avesse cacciato con la frusta i profanatori del tempio, non ci sarebbe stato di esempio….
    https://youtu.be/d0u3Sc34mj8?si=stA7lLU-1AA5HoBG

    Ma dove sono oggi i cardinali che hanno il coraggio di dichiarare canonicamente invalide le ELEZIONI A PONTEFICE DI JMB CHE FIN DA VESCOVO ERA UN ERETICO LUTERANO ? (vedi prova documentale dal min. 1,15 al min. 1,54) https://youtu.be/K_uHXROnWv4?si=kY7BjWCgT4TS8aOs

    Perché nessuno prende in considerazione il decreto pontificio sancito da papa Paolo IV che, attraverso la bolla CUM EX APOSTOLATUS OFFICIO – NULLITÀ DELLA GIURISDIZIONE PONTIFICALE DI TUTTI GLI ERETICI” ha già decretato NULLE e INVALIDE le elezioni del vescovo eretico protestante JMB? ⬇️

    _ 6…. se mai dovesse accadere in qualche tempo che un vescovo… prima della sua elevazione a Romano Pontefice, avesse deviato dalla fede cattolica o fosse caduto in qualche eresia.. SIA NULLA, NON VALIDA e SENZA ALCUN VALORE, LA SUA PROMOZIONE OD ELEVAZIONE, ANCHE SE AVVENUTA CON LA CONCORDANZA E L’UNANIME CONSENSO DI TUTTI I CARDINALI;…

    Bergoglio infatti, prima delle sue elezioni a pontefice, non solo era iscritto all’associazione filo-massonica Rotary Club dal 1999, ma, essendo seguace di Lutero, di fronte ai numerosi miracoli Eucaristici avvenuti nella sua diocesi di Buonos Aires e nella sua stessa chiesa di S Maria, anziché esporLi all’adorazione perpetua dei fedeli e diffonderne la notizia per accrescere la devozione eucaristica, nonostante le prove scientifiche ne ha fatto sparire le tracce.
    Un oltraggio che dimostra la mancanza di rispetto e di fede nella presenza reale e sostanziale del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo vero Dio nella Sacra Eucaristia (eresia luterana).
    (le prove documentali si trovano nel libro del giornalista Maurizio Blondet)
    https://www.lafeltrinelli.it/cuore-per-vita-eterna-fatto-libro-maurizio-blondet/e/9788885223738
    (Video testimonianza sul Cuore Eucastistico e sanguinante di Gesù nascosto dietro un muro)
    https://youtu.be/RC8QCtkAF7E

    Non solo, ma di fronte la possibile futura elezione a pontefice di un VESCOVO ERETICO, come prima e doverosa risoluzione, LA CHIESA HA IL DOVERE DI DISCONOSCERE L’ANTIPAPA ERETICO NON CANONICAMENTE ELETTO E DISUBBIDIRGLI. ⬇️

    _7. LA LICEITÀ DELLE PERSONE SUBORDINATE DI RECEDERE IMPUNEMENTE DALL’OBBEDIENZA E DEVOZIONE ALLE AUTORITÀ DEVIATE DALLA FEDE.

    Eppure ne basterebbero 3 cardinali della vera Chiesa per liberarla dalle mani dei nemici eleggendo il legittimo Successore dell’ultimo papa Benedetto XVI che mai ha abdicato.

    • paul ha detto:

      i cardinali sostanzialmente non stanno facendo azioni eclatanti per 3 motivi:
      1- alcuni concordano con Bergoglio mentre altri sono ancora più “avanti”
      2- molti hanno paura di perdere la “cattedra” o sperano in un successore più moderato
      3- parecchi vogliono evitare un altro scisma nella chiesa cattolica

  • Andrea Cionci ha detto:

    Sì ma spieghiamo perché Bergoglio è un impostore. Se non si spiega rimane sempre tutto appeso

    • Balqis ha detto:

      Le sarei davvero grata se mi fornisse il disegnino di cui lei parla così spesso. Rimango in paziente attesa.

      • Avv. Annibale Brindolo ha detto:

        Intende forse un diagramma? Nell’ultimo Annuario del C.R.E.P.A. “Signora del conte Pepoli” di Soriano nel Cimino ne può trovare diversi. Veda inoltre Artemio Brindolo, Ti cioncio per le feste: delirii munusministeriali e altre gonzerie, LaMazza, Perugia 2021, pp. 27, 32, 35, 74 e 98-102. Se non ricordo male, una discreta scelta di grafici si trova anche nall’edizione estiva del trimestrale «Lo sprovveduto» e in quella autunnale del bimestrale «Il credulone», entrambe curate dal comitato scientifico del C.R.E.P.A.

  • E.A. ha detto:

    “In questi giorni di raccoglimento e pietà, che accompagnano la settimana della Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, non avevo intenzione di scrivere nulla di estraneo a questa grande settimana, cioè di lasciare le analisi critiche per un altro momento. Ma…” Trovo questa premessa molto significativa, sofferta, ed emblematica di quella Fede, che continuamente sorretta ed assistita dalla Ragione, difronte a tale Abominio, non riesce, non si rassegna a tacere, e non si stanca di scavare, di cercare… e nell’infuriare della Battaglia, che coinvolge in primis la nostra coscienza, è proprio questa a ribellarsi, nei meandri più nascosti del nostro essere e sentire, dove il richiamo della/alla Verità, per quanto così spesso soffocato o inascoltato, irrompe impetuoso, come i flutti del mare, fintanto che, proprio nel superamento dei propri ed altrui argini, delle proprie ed altrui barriere, non riesce a riconciliarsi con quella Voce… e nella Verità trovare Pace! Al caro dott Tosatti, al dott Quarracino, e a tutti i fraterni amici del blog, dal profondo del cuore, una Santa Pasqua di Resurrezione in Cristo Gesù… Via, Verità e Vita, Nostra Forza, Nostra Speranza, Nostra Salvezza!

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Grazie!
      . . ♥️
      Nostro Signore e nostro Dio.
      Nostra forza, nostra speranza e nostra salvezza!
      Nulla ci manca.

  • R.S. ha detto:

    Ottimi spunti, come di consueto, da J. Quarracino.

    Poco fa, meditando in chiesa presso la croce, riflettevo su una catechesi di un esorcista che cerco di sintetizzare.

    Anche dopo la redenzione operata da Nostro Signore Gesù Cristo, il demonio resta il principe di questo mondo.

    Essendo una creatura spirituale, la sua intelligenza è superiore a quella umana, mediata dalla sensibilità.
    In altri termini, il demonio è superiore all’uomo nelle facoltà intellettuali e pertanto, senza un aiuto adeguato, l’uomo soccombe alla volontà di male del Maligno.

    Ovviamente questo aiuto decisivo viene da Dio e la redenzione ne è il vertice. Tuttavia il demonio è molto abile nelle sue suggestioni e tentazioni al male (ben prima di giungere a ossessioni e possessioni).
    Il suo trucco principale consiste nel far credere di non esistere.

    Così l’uomo diventa in competizione principalmente con se stesso: anche la religione diventa una morale, dovendosi vincere in certe debolezze o potendosene giustificare, dentro un contesto colpevolizzante o giustificante, misurandosi soprattutto con la psiche.

    Il cristianesimo in questo modo scade facilmente in psicologia o sociologia, in cui ogni aiuto è da assistenza sociale… Poi può capitare che l’uomo si senta abbastanza forte da salvarsi con i suoi soli mezzi, singoli o associati e quindi anche “dio” diventa di troppo.

    Così il suggeritore sotto mentite spoglie (il serpente in fondo fa parte della natura) ha buon gioco nel far sembrare logico il superamento di ogni riferimento esterno: l’uomo può farsi “dio”, ma senza Dio.

    Allora il problema di non fare i conti con l’esistenza e l’azione del Maligno mette l’uomo in competizione direttamente con Dio o solo con se stesso e gli altri.

    Gesù in croce ha vinto il mezzo più potente delle armi del Nemico: la morte. Ma dopo la Pasqua Satana resta il principe di questo mondo.
    Chi non ne tiene conto trasforma il cristianesimo in psico-sociologia e assistenzialismo. Da qui ne conseguono molti effetti, tra i quali quelli descritti nei diversi accenti di predicazioni che tengano conto della realtà oppure la rimodellino secondo una certa idea.

    Nella discesa agli inferi, dopo la morte, Gesù ha incontrato le anime dei defunti: mi piace pensare all’incontro con quella di San Giuseppe, ma anche con quella di Giuda, impiccatosi da poche ore. Gesù ha incontrato l’anima di Adamo, di Mosè, di Noè, di Abramo, dei profeti, della madre maccabea…

    Alla morte di Gesù il velo del tempio si è squarciato dall’alto in basso ed è stato tolta ogni separazione: in Cristo, la porta stretta, si è aperto l’accesso (per tutti i popoli) al Regno di Dio, che non è di questo mondo.

    Chi va oltre il velo squarciato lo stabilisce Dio. Nella discesa agli inferi ognuno ha ricevuto la luce che gli è propria, il fuoco necessario per la purificazione e (nel tempo di Dio, eterno, che scorre diversamente dal nostro, stare finalmente dove gli compete, in eterno).

    Preghiamo per ogni anima, nella comunione dei santi. Perchè il velo strappato (un velo che nella sua realtà storica era pesantissimo, impossibile da lacerare come faremmo con un fazzoletto) apra la porta al Regno dei Cieli, senza rimanere soggetti ai regni della terra, il cui principe vi regna in eterno, eternamente separato da Dio, ma desideroso di non restare lì da solo…

    • Balqis ha detto:

      Gentile R.S., apprezzo molto la chiarezza dei suoi scritti mai ambigui e la pacatezza con cui espone le sue riflessioni, sempre molto profonde, dove ogni frase a sua volta produce pensieri “a grappoli”. Ricordo, in particolare, il suo ragionamento sul tempo. Pur se in ritardo, spero lei gradisca il mio sincero auspicio di una Pasqua serenamente trascorsa.

      • R.S. ha detto:

        Sono debitore di tutto quello che riesco a scrivere, frutto dello stare davanti a Gesù e della lettura o dell’ascolto di persone capaci di suscitare interesse e meraviglia nel descrivere le loro conoscenze. Grazie. Buona Pasqua!

        • Balqis ha detto:

          È vero. Le riflessioni, inevitabilmente molto intime, suscitate da ciò che lei scrive derivano proprio da quella “meraviglia” che si percepisce davvero autentica, proveniente da un continuo dialogo interiore avulso dalle miserie del contingente. Continuerò a seguirla, commentando esplicitamente solo di tanto in tanto, perché certi “sviluppi” interiori (che, oltre tutto, vanno “sgomitolandosi” nel tempo) sono troppo personali per scriverne in un blog. Sappia, però, che la seguo con attenzione e che la ringrazio di questo arricchimento. Talvolta non sono d’accordo con lei, ma questo non cambia gli effetti descritti, che vanno oltre l’avere o meno “ragione” (cosa che non ha, evidentemente, alcuna importanza)

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Mi fa sempre molto piacere leggerla RS, soprattutto per la pacatezza e la dolcezza che sa mettere nei suoi scritti.
      Prendo uno spunto interessante: (correlato con l’argomento della discesa agli inferi) la salvezza/perdizione delle anime che rimanevano negli Inferi, prima della passione e morte redentrice di Gesù o per quelle che non lo conobbero e non poterono amarlo mai o quelle dei morti bambini o quelle tra le quali quella di Giuda, che non seppe e volle amare.
      Lei parla di “incontro con le anime dei defunti”… si tratta molto di più che di una visita ma di momento importante nella storia della salvezza. Anche a me piace pensare che quell’ “incontro” fu il perfezionamento della Giustizia verso gli uomini e simbolo di distruzione del potere del Male abbattendo le porte dell’Inferno aprendo le anime degne alla visione beatifica di Dio (Paradiso) e non di Misericordia poichè le anime dannate furono confermate nella loro pena eterna.
      S.Tommaso nella questione 52 della Summa, riprendendo S. Agostino ci dona una serie molto bella di spiegazioni sulla verità di fede dettataci dal Credo, che cita la discesa “ad inferos” di Gesù, appena morto.
      L’ “incontro” con le anime in realtà rappresenta la vittoria sulla morte spirituale e anche sul silenzio (la “notte”) di Dio che vissero e vivono ancora alcune anime di tutti i tempi, dei vivi e dei morti.
      Segnalo: “Inferi” di J.Ratzinger, preso da “Introduzione al Cristianesimo”, che magistralmente (Bergoglio, falso papa se le sogna queste profondità teologiche!) ci spiega cosa è il mistero della morte e la partecipazione stessa del Cristo a questo destino umano che tramite il Suo amore ci introduce alla Salvezza:

      “Nel più profondo della nostra esistenza perciò, s’anniderebbe l’inferno, la disperazione: la terribile solitudine insomma, che è tanto ineluttabile quanto raccapricciante…
      In effetti, una cosa è certa: esiste una notte, nel cui desolato abbandono non giunge alcuna voce; esiste una porta, attraverso la quale possiamo transitare esclusivamente da soli: la porta della morte. Ogni paura imperante nel mondo è in definitiva paura di questa tremenda solitudine. Si capisce allora perché l’Antico Testamento abbia una sola parola, per indicare gli inferi e la morte: la parola Sceol. In fondo, per esso le due cose sono identiche. La morte è la solitudine per antonomasia. Ma l’orrenda solitudine in cui nemmeno l’amore riesce più a penetrare, è davvero l’ ‘inferno’.”

      Ecco perchè l'”amore per Dio” per noi uomini è la discriminante fra morte eterna e la vita e perchè le anime di tutti i tempi faranno i conti non sul peccato ma su ciò che lo ha causato: il rifiuto dei cuori all’amore.
      Sempre aderente al Vangelo e alle verita di fede ecco Valtorta:

      “Tu sai, come io so, cosa voglia dire sentirsi separati da Dio.
      Io so, tu non sai, il giubilo che rapi in un turbine di amore i giusti quando io apparii un lontano venerdì e dissi: “L’attesa è finita. Venite a possedere Iddio”.
      Perché ogni venerdì i miei angeli possano dire a molti spiriti purganti questa parola, soffri e offri ogni venerdì. I beati sono le gemme nate dal Sangue che ho sparso sino all’estrema stilla il venerdì di Parasceve pasquale. Aprire ad un’anima il Regno e introdurla nella beatitudine è rendermi ciò che è mio.
      Giustizia dunque e amore per Me.”

      da Piccarreta:
      “Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi. Certo egli va a cercare il primo padre [Adamo], come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell’ombra di morte.
      […] A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu [Adamo] che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura. Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio.”

      • R.S. ha detto:

        Caspita, che filotto di giganti della nostra fede cristiana: Sant’Agostino, San Tommaso, Joseph Ratzinger e Luisa Piccarreta!

        Lì in mezzo i miei spunti diventano … spenti!

        La Pasqua è una formidabile occasione per interrogarci sull’al di là contemplando il velo del tempio squarciato al momento della morte del Signore e la sua vittoria sulla morte, lasciando sgonfi i teli funebri nel sepolcro.

        Credo la comunione dei santi… Le anime sono immortali, il giudizio di Dio è giusto. Chi non è più qui con noi, c’è ancora dov’è giusto che stia. Pregando possiamo intercedere per chi (nel tempo divino, differente dal nostro, è ancora nel pellegrinaggio purgativo verso il riposo della beatitudine. E’ un ulteriore mistero del poter pregare Dio.

        Tutta l’eternità è ancora velata, eppure dischiusa dalla luce della rivelazione cristiana. Scorgo la bellezza di una beatitudine che non stancherà mai, eternamente crescente nella sua meraviglia, impossibile da esaurire.
        Grazie e buona Pasqua.

      • Mic ha detto:

        Errata: falso papa / Corrige: bolso papa

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