Benedetto XVI. Rinuncia Invalida? Un Cul de Sac. Supplet Ecclesia. Mons. Schneider.

10 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, torniamo a parlare del libro di O’Reilly, di cui abbiamo pubblicato qualche estratto qualche giorno fa, per offrire alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, la prefazione all’opera scritta da mons. Athanasius Schneider, che non può certamente essere considerato un vescovo fan di Jorge Mario Bergoglio. Come d’altronde, chi scrive, che ha ben volentieri pagato di persona la sua opposizione alla persona, agli atti, e alla filosofia che li ispira. Buona lettura, e meditazione su quanto scrive mons. Schneider.

§§§

Il principio guida più sicuro nella questione cruciale per la vita della Chiesa sulla validità del pontificato di Papa Francesco dovrebbe essere la prassi prevalente nella storia della Chiesa, che include casi risolti di rinunce o elezioni papali presumibilmente non valide. In questa prassi prevalente è stato mostrato il sensus perennis ecclesiae (il senso perenne della Chiesa).

Il principio di legalità applicato ad litteram (alla lettera) o quello del positivismo giuridico non era considerato nella grande prassi della Chiesa un principio assoluto, poiché la legislazione dell’elezione papale è solo una legge umana (positiva), e non una legge divina (rivelata).

La legge umana che regola l’assunzione dell’ufficio papale o la destituzione dall’ufficio papale deve essere subordinata al bene superiore di tutta la Chiesa, che in questo caso è l’esistenza reale del capo visibile della Chiesa e la certezza di questa esistenza per tutto il corpo della Chiesa, clero e fedeli.

L’esistenza visibile del capo e la certezza su di esso sono richieste dalla natura stessa della Chiesa. La Chiesa universale non può esistere per un tempo considerevole senza un Sommo Pastore visibile, senza il successore di Pietro, poiché dal suo capo visibile dipende l’attività vitale della Chiesa universale, come ad esempio la nomina dei vescovi diocesani e dei cardinali, nomine che richiedono l’esistenza di un Papa valido.

A sua volta, il bene spirituale dei fedeli dipende da una nomina valida di un vescovo, poiché nel caso di una nomina episcopale invalida (dovuta a un papa presumibilmente invalido), i sacerdoti sarebbero privi di giurisdizione pastorale (confessione, matrimonio).

Da questo dipendono anche le dispense che solo il Romano Pontefice può concedere, e anche le indulgenze, tutto questo per il bene spirituale e la salvezza eterna delle anime.

Guidato da questo principio veramente pastorale, l’istinto della Chiesa ha applicato la supplet ecclesia o la sanatio in radice anche nel caso di dubbi su una rinuncia o un’elezione pontificia.

Concretamente, la sanatio in radice di un’elezione pontificia invalida si è espressa nell’accettazione pacifica e moralmente universale del nuovo Pontefice da parte dell’episcopato e del popolo cattolico, per il fatto stesso che questo Pontefice eletto (presumibilmente invalido) è stato nominato nel Canone della Messa praticamente da tutto il clero cattolico.

L’ipotesi della rinuncia invalida di Benedetto XVI, e quindi dell’invalidità del papato di Francesco, si presenta propriamente come un vicolo cieco, un cul-de-sac.

quindi dell’invalidità del papato di Francesco, si presenta propriamente come un vicolo cieco, un cul-de-sac. Per nove anni la Sede Apostolica sarebbe stata di fatto vacante, poiché Benedetto XVI non ha compiuto alcun atto di governo, nessuna nomina episcopale o cardinalizia, nessun atto di dispensa, di indulgenze, ecc. Per questo

per questo motivo, la Chiesa universale sarebbe paralizzata nel suo aspetto visibile. Tale ipotesi equivarrebbe in pratica a un atteggiamento di sedevacantismo. Negli ultimi nove anni tutte le nomine di nunzi apostolici, vescovi diocesani e cardinali, tutte le dispense pontificie, le indulgenze concesse e utilizzate dai fedeli sarebbero nulle, con tutte le conseguenze nefaste per il bene spirituale delle anime (vescovi illegittimi, giurisdizioni episcopali invalide, ecc.). Tutti i cardinali nominati da Papa Francesco sarebbero invalidi, cioè non cardinali, e questo varrebbe per la stragrande maggioranza dei cardinali attuali.

L’ipotesi che Benedetto XVI sia ancora l’unico Papa valido, e che quindi Papa Francesco sia un Papa non valido, contraddice non solo la prassi provata e ragionevole della grande tradizione della Chiesa, ma anche semplicemente il buon senso. Inoltre, in questo caso si assolutizza l’aspetto della legalità, cioè nel nostro caso delle norme umane della rinuncia e dell’elezione pontificia, a scapito del bene delle anime, poiché si crea l’incertezza della validità di un’elezione pontificia.

incertezza della validità degli atti di governo della Chiesa e questo mina la natura visibile della Chiesa, e così ci si avvicina alla mentalità del sedevacantismo. La via più sicura (via tutior) e l’esempio della pratica costante della grande tradizione della Chiesa devono essere seguiti anche nel nostro caso.

 Il timone della barca della Chiesa tiene in mano Nostro Signore Gesù Cristo anche nelle situazioni di maggiore tempesta, come quella che si verifica nel periodo di un Papa dottrinalmente ambiguo.

Queste tempeste sono relativamente brevi se paragonate ad altre grandi crisi durante i duemila anni di esistenza della Chiesa militante. Il caso estremamente raro di un papa eretico, o semi-eretico, deve essere sopportato e sofferto alla luce della fede nel carattere divino e nell’indistruttibilità della Chiesa e dell’ufficio petrino.

Papa San Leone Magno ha formulato questa verità, dicendo che la dignità di San Pietro non viene meno nei suoi successori, per quanto indegni essi siano: “Cuius dignitas etiam in indigno haerede non deficit” (Serm. 3, 4). Bisogna accogliere con favore l’iniziativa di Steven O’Reilly con la sua convincente analisi della questione della validità del papato di Papa Francesco nel presente libro.

Possa questo libro portare chiarezza in mezzo alla confusione tra i cattolici e convincerli ad assumere una visione più soprannaturale dell’attuale crisi del papato, credendo fermamente che anche ai nostri giorni la Chiesa è nelle mani onnipotenti di Dio.

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141 commenti

  • luca antonio ha detto:

    Per Adriana:
    cara Adriana, lei scrive “E però, Luca Antonio,
    questo tuo ragionamento pone sul medesimo piano il
    Cristianesimo col Buddismo, l’Islamismo, il Mazdeismo e, non ultimo, il Paganesimo.”
    Il Cristianesimo si differenzia in modo categorico, nel senso proprio di categoria, in quanto rappresenta un unicum tra tutti, essendo interamente basato, nella sua scaturigine, non su una idea, una filosofia, o una “rivelazione” spirituale di presupposta origine divina, ma su una singola vita, su una Passione
    e, sopra tutto, su una Resurrezione dai morti. Su un singolo fatto storico quindi, che poi trova la sua forza e legittimazione – inspiegabili con classificazioni strettamente umane – proprio nella sua debolezza e “assurdità” iniziale. E poi le vite, le opere e la Storia emerse da questa “assurdità”, ma di questo ho già detto.
    Per Rolando :
    solo un appunto, solo per il fatto che lei vi torna spesso, sulla geometria euclidea.
    Il fatto che nel tempo si siano sviluppate anche geometrie non euclidee – le quali, la informo, riconoscono 4 dei 5 postulati di Euclide ma non il 5, quello delle parallele- non inficia la validità della prima ed entrambe sono rigorosamente logiche e matematiche; il suo considerare la geometria euclidea appartenente al passato è errato, e il suo considerare la geometria non euclidea una geometria svincolata dai rigori della logica e dalle ferree leggi della fisica è, quantomeno, “romantico”.
    Cordiali saluti a Voi.

    • Adriana 1 ha detto:

      Luca Antonio caro,
      grazie della tua professione di Fede.( ma chi la metteva in dubbio?). Io mi riferivo alla tua dichiarazione precedente dove inviti a pensare a quante vicissitudini individuali, quanta civiltà, quante speranze…quanta umanità sofferente stia a fondamento di “questa” Fede.
      Bene…Ti ho risposto: se questo è il tuo criterio, allora, sappi che vale anche per le altre Fedi.- almeno per quelle più note-. Altrimenti, sforzati di scrivere in una maniera adeguata al tuo pensiero.

      • Luca antonio ha detto:

        Carino questo modus operandi, si prende una prima dichiarazione e la si pone a fondamento di una replica per poi ignorare la controreplica -che specifica in modo inequivocabile la differenza tra il Cristianesimo e tutte le altre religioni – per chiedere poi di scrivere in maniera adeguata al pensiero appena adeguatamente, per chi ha voglia di capire, espresso.
        Mah …

        • Adriana 1 ha detto:

          Caro Luca Antonio,
          lei- in buona sostanza- ha scritto che fondamento e controprova della verità del Cristianesimo è l’alto numero di persone che vi appartennero nei millenni, e che si distinsero sia per la Fede, sia per ogni tipo di straordinarie capacità ( dalla Fede dipendenti ). Ora è lei, punto dalla mia fraterna critica a smentire ciò che ha scritto.
          Il cambiare l’oggetto delle sue/tue affermazioni ripiegando sulla figura di Gesù e dichiarando che ha parlato solo di Lui e della Resurrezione sarà pratica avvocatizia corrente nelle aule di giustizia dove abbondano i legulei furbetti, ma non è certo una pratica cristianamente apprezzabile.

          • Luca antonio ha detto:

            Repetita iuvant, spero.
            “Il Cristianesimo si differenzia in modo categorico, nel senso proprio di categoria, in quanto rappresenta un unicum tra tutti, essendo interamente basato, nella sua scaturigine, non su una idea, una filosofia, o una “rivelazione” spirituale di presupposta origine divina, ma su una singola vita, su una Passione
            e, sopra tutto, su una Resurrezione dai morti.”

      • Rolando ha detto:

        OK

    • Rolando ha detto:

      È lei, caro Luca Antonio, che fonda il tutto su una “assurdità” per di più ” iniziale” come fatto storico!
      E tutto orienta a questo. Perché le “conviene”.
      Ma non c’è niente che va dritto. Né un piano.

    • Adriana 1 ha detto:

      Ferree leggi della fisica? Allora Rubbia,( come altri), che si occupa delle
      particelle sub-atomiche che a queste leggi sfuggono, chi
      è mai? l’Avatar di Chopin?

      • luca antonio ha detto:

        Da qui si capisce che le sue nozioni di fisica sono davvero scarsine. Non basta orecchiare una frase per costruirci sopra una teoria del funzionamento – anzi in questo caso, addirittura – della imprevedibilità delle leggi che regolano l’ universo.
        Mi creda, lasci perdere argomenti di cui dimostra di sapere, e capire, oggettivamente, troppo poco.
        Sempre cordiali saluti.

        • Adriana 1 ha detto:

          Lasci perdere lei le sue concezioni tolemaiche. A titolo privato, non andavano bene neppure al Bellarmino- che certo non era un “romantico”.

          • Luca antonio ha detto:

            Commento postato ma non pubblicato per un qualche disguido:
            Tolomeo non c’ entra nulla, mi creda Adriana, affettuosamente, lasci perdere.
            Lei confonde una problematica tutta umana – quelle di non riuscire a dare una rappresentazione mentale secondo la fisica classica di certi fenomeni – con una qualche aleatorieta’ e imprevedibilita’ degli stessi .
            Non esistono invece in natura fenomeni piu’ sottoposti a leggI fisiche stringenti e FERREE dei meccanismi atomici.
            La legge della gravità, l’unica della 4 leggi fisiche che sperimentiamo facilmente, e’ la piu’ debole di tutte, la piu’ forte e’ la nucleare forte, che assieme alla nucleare debole e all’elettromagnetica completano il quadro conosciuto ad oggi.
            Gli atomi, questi invisibili, infinitesimali, simpatici gnometti portano sulle spalle, da 15 miliardi di anni, l’ intero universo; incuranti di tutto, tanto meno dei voli pindarici, delle fantasie e delle ipotesi di effimeri esseri come noi.
            Sempre vive cordialita’.

    • Rolando ha detto:

      Caro Luca Antonio, tu scrivi quanto credi :
      “…essendo interamente basato, nella sua scaturigine, non su una idea, una filosofia, o una “rivelazione” spirituale di presupposta origine divina, ma su una singola vita, su una Passione
      e, sopra tutto, su una Resurrezione dai morti. Su un singolo fatto storico…”
      Proprio in virtù della tua affermazione reputo ciò una colossale menzogna, smentita proprio da un autentico monismo filosofico per cui tutto è Uno e Uno è tutto, l’opposto del dualismo; un autentico monismo dell’esistenza, che sostiene un unico Uno; un altrettanto monismo della sostanza, che sostiene che ogni cosa è costituita da un’unica sostanza; un autentico monismo prioritario che sostiene che a essere fondamentale è il tutto come unico Uno, mentre tutto il resto deriva da esso.
      Inoltre vi vedo una chiara conferma a sostegno, nel vangelo di Gv10,34, quando l’evangelista, o chi per lui, mette in bocca a Gesù, uomo del seme di David e di una donna, uno dell’umanità di sempre, la citazione del salmo 82 versetto 6, dove chiaramente, in un’assemblea che si svolge in cielo tra gli ELOHIM, ci si riferisce agli ELOHIM ed ai loro figli ELOHIM [ salmo che poi asserisce al versetto 7: “eppure come un uomo morirete”] , mentre il Gesù dell’evangelista equivoca ritenendo che il salmo parli o si riferisca ai figli degli umani. Ed anche qui, in questo equivoco, non si può non vedere il monismo di Is 45,7! Un chiaro monismo teologico.

      • Luca antonio ha detto:

        Rolando lei scrive: “…colossale menzogna, smentita proprio da un autentico monismo filosofico per cui tutto è Uno e Uno è tutto, l’opposto del dualismo.”
        Questo è un suo sentire, purtroppo per Lei sfornito da qualsiasi prova, il mondo risulta essere invece ostinatamente, inguaribilmente duale, dalle forze atomiche elettromagnetiche in su, sino al nostro mondo sensibile.
        Cordialità.

  • Adriana 1 ha detto:

    nella Chiesa: nel significato di “nell’animo degli uomini che sono a capo della Chiesa.”

  • Rolando ha detto:

    Cara Adriana1, la conclusione del libro di Massimo Viglione, che mi avevi indicato, è in linea con la sua Fede cattolica romana e cioè nettamente apocalittica.
    Nelle ultime tre pagine conclude con chiarezza fulminante: ritenendo che sia la vigilia della morte di Francesco Bergoglio, non serve più sapere se sia veramente valida la sua elezione a papa ed anche se sia caduto in eresia. Dinanzi a un’apostasia delle gerarchie della chiesa, vescovi ordinari, sempre più evidente, ed alla complicità silente della quasi totalità del clero e dei fedeli rimasti, Bergoglio Francesco sarebbe solo il tetto che cessa di coprire l’eresia secondo la regola dell’amore paolino nella lettera ai Corinti [l’amore tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto osa].
    Cosa resta da sperare per certe menti credenti fondamentaliste e tradizionaliste cattoliche romane se non l’apocalisse?
    E se invece fosse la fine del cattolicesimo romano determinata in extremis da un papa romano che scomunica tutti gli eretici ed invalida nomine e sacramenti da essi fatte e celebrati?
    Cos’altro sarebbe tutto ciò se non la fine di Roma papale ed imperiale? Questa la realistica apocalisse dell’evoluzione della cultura. Ed il mondo va avanti.

    • Adriana 1 ha detto:

      Caro Rolando,
      che il mondo vada avanti è cosa indubbia, dove vada non si sa, e sperare nell’Apocalisse- per me- è una vigliaccheria…Parafrasando Metastasio si potrebbe dire:
      ” E’ la fede nella Chiesa come l’Araba Fenice. Che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa. ” 🧐
      Comunque, a preoccuparsi dovrebbero- oggi- mostrarsi in primis le gerarchie che pensano di potersi gestire come negli antichi tempi del Guicciardini tenendo al sicuro, anche “coram populo”, il proprio potere ed i propri privilegi. A mostrarsi insofferenti sono ormai in tanti, non un unico Guicciardini, prodotto della élite del tempo:
      “Io non so a chi dispiaccia più che a me la ambizione, la avarizia e le mollizie de’ preti: sì perchè ognuno di questi vizi in sé è odioso, sì perchè ciascuno e tutti insieme si convengono poco a chi fa professione di vita dipendente da Dio; e ancora perchè sono vizi sì contrari che non possono stare insieme se non in uno subietto molto strano…”( Francesco Guicciardini, Ricordi, XXVIII
      ( 1530). ( avarizia= avidità; mollizie= in ogni campo: mancanza di nerbo, l’abbandonarsi alle comodità e/o ai piaceri ).

      • Rolando ha detto:

        Cara Adriana 1, proprio così! E nonostante Guicciardini, c’è ancora qualche Luca Antonio, che spera nell’apocalisse come prova risolutiva e nell’Orfeo disceso agli inferi tra il primo ed il terzo giorno.
        Così va il mondo. Unicuique suum non praevalebunt. Si spera almeno!
        Comunque è umano scambiarsi idee. Non progredi est regredi.

  • Enrico Nippo ha detto:

    ROLANDO
    15 Febbraio 2024 alle 14:23
    Ed allora non serve relazionarci come esseri razionali.
    Gli animali, i fiori e le cose sono un gradino più ” mistici”.

    Sono davvero contento di quest’illuminazione.

    Eh sì, la Luce se ne impipa della ragione.

    • Rolando ha detto:

      Bene. Enrico Nippo. E visto che intervieni in questo sito, intervieni per la mistica dei fiori o per chi, come te, contempla i fiori e le cose tutte come stanno e si chiede se un tal Gesù fosse uno di questi fiori o il solo unico fiore?

    • Adriana 1 ha detto:

      Enrico, ehm,
      perchè mai tu e Rolando fate a gara nel ricordare soltanto i fiori evangelici e biblici? Ricordo una bellissima aiola ai piedi della statua di Gerolamo Savonarola…era tutta costituita da fiori di cavolo e di carciofo. Una splendida armonia.

      • Enrico Nippo ha detto:

        😁😁😁

        Come mai mi fa questa osservazione sapendo che sono uno “zenista”?

        Cavoli, carciofi, cicoria, ortiche, rughetta: tutto ha la natura di Buddha!
        😂😂😂

        Anche la gallina, non solo l’aquila …

        • Adriana 1 ha detto:

          Enrico caro,
          era una “piccola osservazione” un tantino maliziosa nei confronti di un certo abuso di immagini…e immaginette
          usate esclusivamente perchè ritenute di aspetto “alto”, le uniche degne, perciò, di considerazione “devota”.
          A torto: quante immagini di Santi e Madonne sono aureolate da cetrioli, pere, mele, pesche, nonchè di primule, fiordalisi, ruchetta ecc…
          Soffrivo al vedere voi, proprio voi due atteggiavi come “dame” pre-raffaellite: tutto qua. 😊E tu sei più agevolmente raggiungibile…Inoltre…a questo proposito, mi piace ricordare una novella di H.Ch. Andersen dove un bravissimo giardiniere serve al castello di ricchi e nobili padroni che ne hanno una immensa stima per la sua capacità, il suo ingegno, la sua originalità…e il suo silenzio. Lo invitano perciò a decorare la tavola per il pranzo di nozze della loro figlia. Ottiene i complimenti di tutti gli augusti invitati per l’inconsueto e raffinato addobbo floreale, mai visto prima…ma quando egli, di fronte alle insistenze degli ospiti e dei padroni, rivelerà trattarsi di composizioni di carciofi,- ahimè-, i padroni scandalizzati lo licenzieranno, profondamente offesi nella loro banale “spiritualità”.

  • Enrico Nippo ha detto:

    ADRIANA,

    mi è sfuggito “reciproche” a proposito di incomprensioni. Scusa, non mi riferivo soltanto alle tue (se è questo che ho dato ad intendere)..

    Perché mi dici “se ti degni, dopo uno dei tuoi altissimi voli, di scendere a svolazzare accanto a mortali non del tutto comuni”? Se volassi soltanto senza mai atterrare non starei a coinvolgermi in questo blog.

    Ma poi, non m sembra di essere il solo a “volare”: qui tutti sanno, tutti dicono , tutti citano, tutti giudicano, insomma tutti … volano. Più precisamente, tutti voliamo.

    Non siamo tutti questo stormo di aquile che volano incontro al sole ognuna essendo la sola a sapere come si vola?🤠

    • Adriana 1 ha detto:

      Enrico caro,
      messo così, pare che questo blog sia veramente terra-terra. 😂
      E’ però verissimo che qua si faccia a gara a chi vola più alto…e a chi prima cade, -impallinato da qualche avversario piccione, mascherato da Santo Spirito-.
      ” Volo alto- senz’ali- perchè ho lavorato duramente al suolo”, disse Nureyev; ma anche: ” Chi vola tanto in alto
      ( come me)
      deve sopportare la propria solitudine. ”
      Concludo: “La condanna peggiore per un genio è di essere compreso da tutti” ( E. Flaiano ).

  • Rolando ha detto:

    Mio Stilobate caro. Sono come un fiume in piena. Tanti tanti anni fa quando cominciai la costruzione della mia casetta su una bella collina, in mezzo al verde, su un muretto di sostegno di difesa di un lato della casa dal monte, incisi queste parole : NON HABEMUS HINC MANENTEM CIVITATEM SED FUTURAM INQUIRIMUS.
    Tu sicuramente ne conosci l’autore al volo.
    Ebbene oggi su un libro di Heinrich Pass dal titolo “L’Uno” leggo che l’autore dice di sentirsi stranamente a casa nell’universo. Esattamente quello che provo anch’io da quando non sono più stato legato (!) da quelle belle parole sopra citate. Insomma, mi ero illuso di essere legato, proprio come un bambino quando scopre cos’è la favola. E si sente sciolto da quella sottile fantasia. Ma quell’UNO incombe. Da sempre. Mi sembra però che quell’Uno Paolo lo veda in UN uomo che non ha mai visto e conosciuto perché si predicava che era risorto, si era alzato (Mc), ed era convinto di andargli incontro da vivo sulla nube. E, poi, fu silenzio. Il silenzio di casa.

  • luca antonio ha detto:

    Ottimo intervento caro Stilobate, nel suo perfetto stile.
    Aggiungerei che una assolutizzazione della ragione isolata da un contesto di “buon senso”, dall’ Id quod plerumque accidit (molta osservazione unita al ragionamento portano al risultato giusto, molto ragionamento e poca osservazione a quello sbagliato, soleva dire il premio nobel Alexis Carrel) diviene ideologia e questa, come ogni monismo interpretativo, rischia di “accecare” anziché illuminare e finisce per far saltare passaggi chiave, e non porre solide basi ad ognuno di essi fa giungere spesso a conclusioni bislacche.
    La tipologia dei soggetti troppo “ragionatore” mi ha sempre ricordato una famosa dimostrazione matematica, scherziamo un poco :
    Siano a e b due numeri qualsiasi, diversi da zero. [Numeri reali non nulli] Uguali fra loro.
    a = b
    Moltiplico entrambi i membri per a.
    a² = ab
    Sottraggo b² a entrambi i membri.
    a² – b² = ab – b²
    Scompongo entrambi i membri dell’equazione. (Il primo membro è una differenza di quadrati. Nel secondo membro si può raccogliere una b.)
    (a+b)(a-b) = b(a-b)
    Divido entrambi i membri per il fattore comune (a-b).
    a + b = b
    Avendo posto come condizione iniziale a = b, segue che:
    a + a = a
    Ponendo a = 1, si ottiene che:
    2 = 1
    C.V.D.
    Cordiali saluti a tutti.

    • Rolando ha detto:

      Luca Antonio. Tu scrivi:
      “…come ogni monismo interpretativo, rischia di “accecare” anziché illuminare e finisce per far saltare passaggi chiave, e non porre solide basi ad ognuno di essi fa giungere spesso a conclusioni bislacche.”.
      Grazie d’aver spiegato la falsità della cosiddetta “Parola di Dio” recepita dall’uomo come dice lì salmo 62, 12 e Giobbe più volte citato ma in particolare Isaia 45,7. Sei tu che col tuo ragionamento conduci nella Babele di un vicolo cieco di un dualismo manicheo per liberarti dal quale inventi il Peccato causa di morte per i credenti e di schiavitù del Potere per i fessi. E così il tuo pensiero, apparentemente limpido ed ascettico come la geometria euclidea diventa falso ed ingannevole come tutta la geometria euclidea. Non ti capisco. Mi trascina ed è immensamente più illuminante Stilobate.

      • Luca antonio ha detto:

        Non mi stupisce, Stilobate parla il suo stesso linguaggio ed e’ meglio di me in tutto, rimane il fatto tuttavia che lei non vuole comprendere ,dopo infinite tornate, che il Cristianesimo non si basa solo su polverosi, incompleti e ambigui frammenti documentali ma su vite, miliardi ormai, che hanno intessuto la straordinaria Storia del mondo, e chiamare monismo interpretativo uno sviluppo storico variegato, stupefacente e complesso e’ errato; e nel suo caso colpevolmente errato, vista la sua intelligenza.
        Per conoscere un paese puo’ essere utile visitarne il cimitero, ma basarsi solo su quelle lapidi, pur conosciute a memoria, per scrivere la storia di quel paese indipendentemente dal suo territorio, paesaggio, architettura, organizzazione sociale, sviluppo economico, culturale, artistico, spirituale ecc…e’ improduttivo.
        Sempre vive cordialita’.

        • Adriana 1 ha detto:

          E però, Luca Antonio,
          questo tuo ragionamento pone sul medesimo piano il
          Cristianesimo col Buddismo, l’Islamismo, il Mazdeismo e,
          non ultimo, il Paganesimo.

        • Rolando ha detto:

          Caro Luca Antonio, anche da questo intervento capisco che la mia personale conoscenza dei codici attraverso i quali ci è pervenuta la divina Rivelazione scritta, come sancito dal tridentino, in scriptis et non scriptis traditionibus, e relative considerazioni hanno costituito per lei una spina pungente che le dà fastidio. Lasci perdere, non in ciò il cristianesimo è criticabile ma proprio in quanto lei scrive :”Cristianesimo non si basa solo su polverosi, incompleti e ambigui frammenti documentali ma su vite, miliardi ormai, che hanno intessuto la straordinaria Storia del mondo..”.
          Ma sta scherzando? Ha letto i dodici volumi della “Storia criminale del cristianesimo ” di quel tedesco? Ecco, forse, non si fa storia in questo modo, perché insieme al male c’è anche tanto bene da narrare. Ma basta il male, incontestabile e provato ivi narrato e documentato, fatto dalla Chiesa come Istituzione per cancellare quel bene che avrebbe fatto. Non mi insegni che se anche uno avesse fatto tutto il bene immaginabile possibile, ma commette un solo peccato mortale e non si pente prima di morire, va al fuoco eterno, senza se e senza ma?
          Ma non ti basta il caso Mortara di Pio IX? Son convintissimo che il cristianesimo sia stato un impedimento al progresso umano, così come tutte le culture derivate od imbastardate da dottrine di rivelazione.

        • Rolando ha detto:

          Caro Luca Antonio, da come esponi il tuo pensiero, more laico, mi sembri proprio il tipo che mena il can per l’aia.
          Però una cosa l’ho ben colta: sei un ferreo fedele credente in tutto ciò che la santa Madre Chiesa cattolica romana propone ( o proponeva?) a credere. Non solo hai di conseguenza a cuore la salvezza dell’anima del fratello, ma tutte le tue forze convogli in quest’unica via di vita, di verità e di salvezza. Perfettamente “convinto”, che non ne esistano altre e soprattutto per chi ha avuto la grazia ( o disgrazia?) di nascere da genitori che, per abitudine sociale, lo hanno battezzato.
          Tanto di cappello da parte mia. Certamente mi saprai dire cos’è, oggi come ieri, il peccato mortale. Questa cosa di cui i preti cattolici romani non parlano più. Anzi, mi è capitato di sentire un anziano sacerdote redentorista citare in predica il Paradiso dove andranno i buoni, ma accuratamente evitando di dire che i cattivi andranno all’Inferno, dicendo astutamente che “i cattivi si annulleranno”. Percui ad una fiaba, secondo me, ne ha aggiunta un’altra, ma eretica (scientificamente).
          Un altro sacerdote: “Non si prega più per i morti, ma per i vivi”. Ed un altro ancora: “Chi non ha Gesù nel cuore, ha la morte”, ed il suo ordinario redarguirlo severamente. Ascoltare cosa sia il peccato mortale, le loro specie e come si fa a farlo, oggi è passato di moda. Forse resti tu. Oltre ovviamente i vecchi manuali di teologia morale o per confessori del sette-ottocento di cui possiedo una buona raccolta recuperata da mercatini di antiquariato e la cui lettura non ha niente da invidiare alla peggiore pornografia. Ma come mai le cose sono così cambiate? Perché? Forse è cambiata la natura e la realtà del Peccato del mondo? O nulla è cambiato ed è tutto un’illusione?

  • Rolando ha detto:

    Caro Stilobate.. Ad esempio, in sintesi, come concilia questo (apparso già in un mio intervento del 12 h19;09) con tutto il resto degli scritti di Paolo contenuti nelle 7 lettere ritenute autentiche dalla maggioranza degli studiosi:
    ΗΑΓΑΠΕ]
    ΠΑΝΤΑCΤΕΓΕΙ
    ΠΑΝΤΑΠΙCΤΕΥΕΙ
    ΠΑΝΤΑΕΛΠΙΖΕΙ
    ΠΑΝΤΑYΠΟΜΕΝΕΙ

    (Η ὰγἀπη) 7. πάντα στέγει, πάντα πιστεὐει, πάντα ελπίζει, πάντα ὐπομένει. (1Cor13,7)

    7.omnia suffert, omnia credit, omnia sperat, omnia sustinet.

    – στἐγω, verbo greco da dove deriva tegola in italiano. Cioè ciò con cui si copre e si fa il tetto. Copro, difendo, nascondo, custodisco, tengo occulto, celo.

    – υπομένω, sopporto, tollero, sostengo, ammetto, ardisco, oso.

    La CEI traduce: tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

    Io invece traduco: tutto copre (cela, tiene segreto), tutto crede, tutto spera, tutto osa.

    E ciò mi sembra più consono sia alla semantica dei termini greci, sia al temperamento dell’ autore che li usa in uno slogan incisivo e totalizzante.
    Grazie.

    • Adriana 1 ha detto:

      Specie da un personaggio che si esprime in modo assolutamente particolare in Corinzi 1: 9,1-27.

      • Rolando ha detto:

        Cara Adriana 1, tu citi a dovere. E quello che qui mi colpisce (oltre il resto molto più importante per la “dottrina”) è la rivendicazione di avere il diritto, come tutti i maschi, ad avere con sé una propria donna!
        A parte il nauseante e repellente maschilismo ed ogni altra considerazione opportunista, io qui vi vedo un tentativo di umano innamoramento verso una donna reale. Una tra le tante che in Corinto non mancavano dimostrarsi in pubblico ed al tempio di Afrodite, dove si praticava la sacra prostituzione, o/e una di quelle che frequentavano, anche per ragioni di lavoro, la casa della signora che ospitava Paolo a Corinto.
        Ma Paolo non fu scelto, come uomo, da donna alcuna. Io infatti sono profondamente convinto che in Natura sia la donna a fare la vera scelta libera che attanaglia e conquista il maschio che poi vola ai sette cieli, come scrive anche Sant’Ambrogio di Milano nei suoi scritti.
        È innegabile che Paolo sentisse questo diritto. Ma le sue parole tradiscono una realtà umana diversa. Paolo non era amabile, non era empatico alle donne. Ed inoltre in conflitto con sé stesso. Un fallito da questo punto di vista. E la dimostrazione ci viene dalla testimonianza di un vangelo apocrifo ebraico che riporta di Paolo ebreo il giudizio di un uomo infelice, tormentato, miserabile, che fa pietà ed impostore: “o moktheròs”.

        • Adriana 1 ha detto:

          Caro Rolando,
          perfino Tertulliano trovò moglie. E tu pensi che sia stata la donna a sceglierlo? E che lui sia volato, per tale gioia, al settimo cielo?

      • Rolando ha detto:

        Ed ancora, cara Adriana, mi chiedo: come mai da parte del mondo e della cultura ebraica, nessun personaggio della storia è stato sempre e tanto aborrito come l’ebreo-romano Paolo di Tarso?
        Ci sarà pure un perché! Neppure Gesù regge al confronto! Anzi penso siano state le influenze di grandi menti del mondo della cultura ebraica che assiduamente Angelo Roncalli frequentava da prelato romano, ad es. Jules Isaac, ad ispirarlo da papa ad indire il grande Concilio Ecumenico Vaticano II; Concilio pastorale dei tempi moderni sul finire del XXmo secolo.
        Insomma chi è il vero traditore collaborazionista? Giuda o Paolo?
        Queste mie sono solo interrogativi cogenti.

        • Adriana 1 ha detto:

          Caro Rolando,
          lo sai che Cristoforo Gorno ha scritto un ” romanzo” il più possibile storico ed intrigante: ” E se San Paolo fosse stato Una spia? “. ( al servizio dell’Impero Romano ).

  • Rolando ha detto:

    Scusa, Stilobate carissimo, sono molto impulsivo, rimbalzo facilmente, ma altrettanto facilmente ritorno su ciò che mi ha fatto rimbalzare, mi avvinghio e non mollo non per il timore di un nuovo rimbalzo, ma per il piacere di saperne di più. Tu scrivi:
    “Colgo l’occasione per riconoscerLe un merito: i Suoi interventi mi hanno indotto a riconsiderare più meditatamente san Paolo e ad apprezzarne così più a fondo la straordinaria personalità e l’ancor più straordinario, eccellente, insegnamento”. A parte il merito, bontà sua, io so che “il sapere patendo”, ed allora sono a chiederle in che senso quello che per me in Paolo è anche una grande contraddizione per lei invece è un eccellente insegnamento?
    Gliene sarei immensamente grato come spunti, seppur sintetici, di riflessione.

  • Rolando ha detto:

    Questo tuo sopra è come se io l’avessi scritto a te. È proprio quello che mi dico.
    Grazie ancora.

  • Adriana 1 ha detto:

    Caro Stilobate,
    una personalità straordinaria…sottoscrivo. Quanto al suo insegnamento, ritengo che siano interessanti alcuni dati- anche se penso che lei li conosca- alquanto problematici.
    https://www.centrostudilaruna.it/lo-gnosticismo-in-paolo-di-tarso.html/

  • Rolando ha detto:

    Stilobate. È già da un tuo saggio intervento in risposta al mio, di diverso tempo fa – e proprio su Paolo di Tarso – che io avevo intuito una buona relazione di pensiero.
    Questo tuo sopra è come se io l’avessi scritto a te.
    Ti saluto caramente e ti ringrazio. Ma… posso farti una domanda? Secondo te, Paolo di Tarso potrebbe essere venuto a conoscenza degli scritti di Filone alessandrino?

  • Stilobate ha detto:

    filoloico => filolo*g*ico (persino il programma ci insegna qualcosa: è antifilologico, visto che rigetta le uncinate) 🥸

  • Stilobate ha detto:

    filolo[f]ico => filoloico 🧐

  • Stilobate ha detto:

    @ Rolando: Le parlo da monatto, perché è una peste che in anni ormai lontani ho avuto modo di vivere anch’io, ma il furor philologicus produce gravi effetti distorcenti. La catena dei dati letterali, scritturali nel senso più minuto e, appunto, filolofico, la piena delle glosse, degli scolii, delle cancellature, degli obeli, delle più o meno anodine amenità ermeneutiche finisce per condurre fuori strada. Anche solo perché inocula la senzazione/convinzione/presunzione di arrivare a vedere e comprendere ben oltre ciò che molti santi del passato (e forse del presente) hanno veduto e compreso, congestionando con una massa di sovrastrutture il campo visivo del cuore toccato dalla Grazia. Per questa via, Rolando, non si cava mezzo ragno dal buco e si finisce soltanto per confondere se stesso e, quel che è peggio, i propri fratelli, o per irritare inutilmente l’uno e gli altri. *** P.S. Colgo l’occasione per riconoscerLe un merito: i Suoi interventi mi hanno indotto a riconsiderare più meditatamente san Paolo e ad apprezzarne così più a fondo la straordinaria personalità e l’ancor più straordinario, eccellente, insegnamento.

  • Stilobate ha detto:

    @ Enrico Nippo: La ringrazio, caro Enrico, per non essersi sottratto – e in un momento di scambi fin troppo intensi – alla richiesta di spiegare cosa intenda per “io” e “spirituale”. Quello di definire i concetti di cui ci serviamo è un atto di cortesia, se non di carità, nei riguardi degli interlocutori (inclusi noi stessi nel nostro dialogo interiore) e risponde a un’istanza di chiarezza, di pulizia concettuale: vale per il Suo “io spirituale”, ma anche per “la ragione” di Rolando, e per molte altre espressioni cui evidentemente si assegna particolare pregnanza. Offrire una definizione consente agli interlocutori di capire se si sta parlando della medesima cosa o se con il medesimo vocabolo ciascuno intenda qualcosa di molto differente. ***

    Lei m’insegna, per esempio, che il buddismo, nella sua forma originaria, nega ciò che nel contesto indoeuropeo è detto “anima”, ossia il sostrato sostanziale (e immateriale) che va a costituire l’individuo: così quando ci troviamo di fronte a un buddista che si serva dell’espressione “anima”, l’equivoco è dietro l’angolo. Un altro esempio è il termine “coscienza”: anni fa mi capitò, conversando con un buddista colto e consapevole, di pronunciare la parola “coscienza” e di sentirmi da lui chiedere immediatamente: “quale?”. Un terzo esempio ,che forse ci riguarda più da vicino, sono espressioni come “etereo” e “sottile”, che io riconduco senz’altro all’ambito dello “psichico” (non inteso nel senso della moderna “psicologia”), il quale sta allo “spirituale” come il magico e lo spiritico stanno alla sfera noetica della metafisica, della matematica e, più ancora, dell’intuizione/ispirazione artistica. Su quest’ultimo esempio mi fermo. Del resto Lei stesso osserva come “etereo” e “sottile” (qualche fricchettone aggiungerebbe “astrale”) serbino una connotazione “ancora un po’ materiale”. ***

    La citazione taoista, infine, è, come molta parte del corpo taoista, suggestiva e piena di fascino. Ma anche qui: che intende Zhuāng-zǐ con “mente”, con “qì” e, soprattutto, con “vuoto”? C’è da scommettere che per la nostra mente greca (quella per cui, fra l’altro, Gesù era, è e sarà sempre Iēsoûs Christós, e non un esotico Yēšūa’) “vuoto” abbia una connotazione assai diversa da quella che gli assegna il saggio cinese: occorre, anche qui, definire. Magari – come Lei mi par suggerire altrove – definire operativamente, al di là della pura astrazione. ***

    Un cordiale saluto

    • Enrico Nippo ha detto:

      Il suo modo di porsi, assai prima ancora del contenuto, è per me molto istruttivo, ragion per cui lo apprezzo ringraziandola.

      Mi richiama alla mente (cos’è la mente? scherzo) il famoso “est modus in rebus”, che ultimamente (da parecchi mesi) mi si presenta sempre più con la sua preziosità e profondità, tanto da farmi sospettare che si tratti di una vera e propria arte.

      Quanto al contenuto, lei pone argomentazioni piuttosto ardue da chiarire attraverso il linguaggio, le quali, a mio avviso, non possono non rimanere in sospeso data la diversità non solo delle culture (e dei relativi linguaggi) ma anche dei soggetti che vi si accostano. Starei per dire che con nessun linguaggio può render conto di un altro linguaggio o addirittura di altri linguaggi.

      A mio avviso, ognuno ha da compiere il proprio pellegrinaggio più o meno accidentato, e poiché, volenti o nolenti, tale pellegrinaggio è “operativo” e non soltanto astratto, ognuno lo compie secondo che gli suggerisce la propria sensibilità interiore … ma già sto utilizzando, necessariamente, un certo linguaggio …

      Molto cordialmente.

    • Rolando ha detto:

      Totalmente condivisibile da parte mia questo tuo intervento di risposta ad Enrico Nippo.

  • Rolando ha detto:

    Ah, caro Enrico Nippo, tu, a mio modo di intendere, non dai risposte consone.
    Neghi perfino che ci possa essere “convinzione”, quando Nietzsche su questo termine fa un trattato più che convincente. Smentendo quanto asserisci tu.
    Poi dici che invece di spirito avresti potuto dire anima! E qui riveli che sei “molto convinto”.
    Anima? Cos’è? Spiegati. Io so che il termine deriva dal greco e significa “vento” la cui velocità si misura con l’anemometro, cioè letteralmente: misura dell’anima, pardòn, del vento. Leggi i codici evangelici maiuscoli greci e minuscoli più importanti del passo di Gv3,5-8! Vedrai quanto vento c’è. E quante aggiunte, raschiature incertezze per aggiungervi un paio di incerto “aghios” e farlo diventare “santo”! Ma Nippo io ti chiedo spiegazioni secondo ragione e conoscenze non pretendo affatto “convincerti”. Lo sei già!
    Che guadagno ne avrei io a convincerti? Dio tappa tutti i buchi. Tu sei più fortunato di me. Non ci capiamo. Amen.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Hai detto bene, anzi benissimo: “non ci capiamo”.

      Dopo di che tu continua nelle tue esposizioni mentre io continuo nelle mie.

      Abbiamo appurato (spero anche tu ne sia “convinto”) che i nostro rispettivi binari seguono direzioni incompatibili.

      Come si dice, la vita è bella perché è varia!

  • Enrico Nippo ha detto:

    Per STILOBATE

    a proposito dell’io spirituale, può essere utile questo:

    “Non ascoltare con le orecchie. Ascolta con la mente. No, non ascoltare con la mente, ascolta con il qi… Questo qi è il vuoto ricettivo a qualsiasi cosa. Il Tao (La Via) viene compreso attraverso il vuoto”
    (Zhuang Zi cap.4)
    😊

    • Rolando ha detto:

      Mi sa che non sai ben spiegare neanche questo pensiero, ammesso che tu lo abbia prodotto alla maniera di Zhuang Zi.

      • Enrico Nippo ha detto:

        “Spiegare” … “spiegare” … “spiegare” …

        e dopo che hai avuto la “spiegazione”?

        Ammesso che ci sia qualche “spiegazione” di chicchessia che ti … convinca.

        • Rolando ha detto:

          Ed allora non serve relazionarci come esseri razionali.
          Gli animali, i fiori e le cose sono un gradino più ” mistici”.

  • Rolando ha detto:

    Enrico Nippo caro….dimenticavo: non dire più “mi dispiace”!
    Questa valle di lacrime trabocca di tal liquido che tutti ne sommerge…
    “Come sul capo al naufrago l’onda s’avvolve e pesa / l’onda su cui del misero alta pur dianzi e tesa/ scorrea la vista a scernere prode remote invan “….
    In certi monasteri ortodossi l’ “alleluja” è il canto della sola Quaresima!

  • Rolando ha detto:

    Caro Enrico Nippo, nel giorno di San Valentino [ in martirologio se ne fa l’elogio di due in data odierna] hai questo messaggio PER ROLANDO
    “Mi dispiace: di più prezioso l’uomo non ha la ragione ma il proprio io spirituale che è sovra-razionale.”
    Io non te lo contesto il tuo prezioso “io spirituale” perché non riesco a comprendere cosa tu intendi con quel pronome personale qualificato come “spirituale”.
    Ho avuto l’onore di chiedere cosa significhi spirito/ spirituale ad alcuni scienziati famosi, uno in particolare che ne ha escluso ogni valenza scientifica. Tu potresti essere l’uomo più benemerito del mondo se sei in grado di darmene una razionale spiegazione spiegazione. Tenendo presente che ad arte (non penso malizia) mi sembra dimentichi che io non sono ateo e mi sono sempre difeso da questa gratuita accusa.
    Ma fammi capire cosa intendi per “sovra-razionale”? Fin che non me lo spieghi con le tue parole, tu sei solo un copione arazionale di una filosofia che non sai spiegare.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Sovrarazionale è quello che ti (ci) fa esprimere con la ragione. Perciò non può essere spiegato con la ragione e può essere solo intuito. E’ come per il silenzio da cui scaturiscono i suoni e a cui i suoni ritornano: anche il silenzio non può essere spiegato.

      Vedi , Rolando caro, nessun uomo ha mai convinto un altro uomo: potremmo stare giorni e giorni a giocare ad un ping- pong dialettico che non giunge a nulla, tanto ognuno continua ad andare per la sua strada.

      Lasciami, per favore, al mio “copione arazionale” ed alla mia incapacità di spiegare: mi ci trovo così bene!

      • Rolando ha detto:

        “Sovrarazionale è quello che ti (ci) fa esprimere con la ragione”. E che cos’è questo “quello”?

        • Enrico Nippo ha detto:

          Non te lo posso dire. Devi cercartelo tu.
          Anche se te lo potessi dire, rimarresti al palo.

          • Rolando ha detto:

            Enrico Nippo, ho capito molto bene. Grazie. Aveva proprio ragione papa Benedetto XVI quando in una allocuzione a sacerdoti religiosi disse chiaramente che un certo relativismo di Fede serpeggia anche nel cuore del più convinto credente quando cerca nell’altro la conferma di una medesima convinzione o gliela vuole inculcare.
            Il fatto che tu non sappia razionalmente spiegare cosa intendi con certi termini vuol dire che, essendo razionalmente alle strette, ti rifugi in ciò che neppure tu conosci. E ciò dimostra che “credo” e fede sono due concetti diversi. E la speranza che la fiducia sia ben riposta è l’ultima a morire. Per questo è umano dubitare. Cercare e dubitare. Scambiarsi opinioni non vuol dire fare proseliti, ma capirsi sulle ragioni che meglio fondano le speranze. Vedi, il concetto di religione in sé altro non è nell’uomo che il legame dell’istinto di sopravvivenza. Allora l’oracolo dice: “conosci te stesso”. E ciò stava scritto in lettere greche sul frontone del tempio di Apollo a Delfi. Subito dopo l’ultima lettera del motto famoso, c’era incisa una epsilon maiuscola inquietante. Si riferiva all’iniziale della voce della seconda persona del verbo essere: “Sei”. Tu sei, cioè Dio, il Mistero. Ciò che l’uomo cerca e non può capire È. Nient’altro.

          • Rolando ha detto:

            Quando io scrivo, come sopra: “Vedi, il concetto di religione in….” anch’io sbaglio. Intendevo infatti: “Sono convinto che….” . Una specie di assioma finché non intervenga una conoscenza che dimostri l’errore di quell’assioma di base. Ma tutto ciò ha a che fare col “credo” scientifico razionale …. Certo anche qui investo una certa qual quotidiana fiducia, ma ne passa un abisso di differenza.
            “Come le cose tutte stanno, è Dio.
            Dio è, come le cose tutte stanno.” (Quaderni 1.8.16)
            “Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.” (7. Tractatus logico-philosophicus). Ludwig Wittenstein.
            Mi convince. Ci credo. Ma non vi pongo alcuna fiducia: questa è una personale questione quotidiana.
            “Lahaman delimhar ablan jomaden” (Cito a memoria in aramaico. “Dacci oggi il pane di ogni giono”).

  • Enrico Nippo ha detto:

    Per ROLANDO

    Mi dispiace: di più prezioso l’uomo non ha la ragione ma il proprio io spirituale che è sovra-razionale.
    Mi guardo bene dall’introdurre altra confusione nella mia mente leggendo il De Dominicis.
    Perdona, ma sono saturo delle tue continue, dotte citazioni.
    Vai per la tua strada che io vado per la mia.

    Per ADRIANA

    “Riempire il vuoto in tal modo formatosi?” Esattamente!
    “Dove va a finire la tua libera scelta?” La libera scelta sta all’inizio della Via e durante essa. Quando “la Potenza”, o la Luce, o Dio, o chiamala come vuoi, mi ha … liberato (mil libererà) che altro mi manca (mi mancherà?).

    Salvezza o dannazione? Chi non risica non rosica. La “comfort zone” del pensiero che tutto discute senza giungere ad alcun punto fermo (e non lo può!) non fa per me.

    P.S. Strano che un’ammiratrice di Eckhart, come mi sembra tu sia, faccia questo tipo di osservazioni.

    • Adriana 1 ha detto:

      Caro Enrico,
      quindi, per te il “do” ( la via ) consiste nel fare le pulizie primaverili nella tua dimora in attesa che l’Altro vi irrompa come una valanga e la metta a soqquadro? ossia,
      incendi il tuo piccolo vuoto con il suo Grande Vuoto?
      Non capisco, allora, la tua affezione per la figura di Yeshua che, -da come appare negli scritti a Lui relativi-, è
      un “pieno” di spirito, ma anche di carne, di sangue, di legami umani, visto che la Sua missione consiste essenzialmente nel “solidificarli” attraverso l’invito all’imitazione del suo auto-sacrificio cruento.
      L’ammirazione per Meister Eckhart non esclude la constatazione che egli non conobbe il Buddha (e la sua eliminazione del culto delle divinità o/e di un dio personale e paterno),
      alla cui scuola si abbevera anche Milarepa e tutti i perfezionisti del pensiero ascetico orientale. Tale scuola in Occidente non ha trovato molta audience: le si è preferita una “salita” lasciata all'”orecchio musicale assoluto” di pochi o ad una scelta di pochi operata esclusivamente dalla imperscrutabile volontà divina.
      Dopotutto mi pare frutto di sapiente e greco equilibrio il rifiuto delle ali di Icaro: rosicchiare i propri resti carbonizzati non è detto che appaghi il desiderio di Assoluto e neppure quello di umiltà cristiana.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Perché “a soqquadro”? Al contrario: nel perfetto ordine.

        Io sto nel disordine, devo prenderne consapevolezza e buttarlo via, anzi LASCIARLO ANDARE.

        Caso mai il mettere a soqquadro tutto quello si è “capito” è il labor propedeutico, ovviamente per chi ha gli attributi. Più si “capisce” e meno si è. Tornare banbini: ignoranti e innocenti. Più si acquisiscono conoscenze e più alto è il rischio di diventare assassini.

        Il metodo è dunque quello del LASCIARE LA PRESA. Insomma: APOFASI.
        Ed è un’avventura … una difficile, splendida avventura.

        L’ “audience” non mi sembra un criterio di verità e/o validità.
        Sugli ottomila dell’Everest ci arrivano in pochi.

        Gesù è la perfetta umanità in quanto vuota di sé e piena di Divinità.
        Il “do” esige l’impresa del corpo non meno che della mente.
        Le idee sublimi hanno da diventare carne, sangue e ossa e non solo mero cerebro-intellettualismo.

        Ma ora non ho tempo per quel che ho scritto e lo dimentico, sennò mi fermo e addio ottomila …

        • Adriana 1 ha detto:

          Caro Enrico,
          con quella tua contradditoria definizione del vero uomo e vero Dio ti allinei semplicemente a qualcuna delle numerose dottrine cristologiche degli inizi, per es. a quella di Nestorio o di Apollinare di Laodicea.
          Niente di male, per carità: si tratta semplicemente di altre interpretazioni rispetto a quella dogmatica cattolica.
          Sconquasso: intendo una sostituzione di un ordine ad un altro precedente ordine ( che non è detto sia, per forza, disordine ). Se intendi, invece, che il dis-ordine umano è conseguenza del peccato originale, come la mettiamo con i tuoi precedenti dinieghi di una tale atroce sentenza?
          Si nasce soli e soli si muore e, in qualche caso, ci si salva. Allora tu “lavori” nella speranza della tua luminosa Eternità,
          -proprio come tutti qua, e ciascuno a suo modo- : libero tu e liberi gli altri…
          Io certo non so chi estrarrà la cartella vincente alla lotteria della salvazione…non lo sapeva neppure il “Gabbiano Jonathan Livingstone”. La mappa è il vero percorso…eppure mi piacerebbe incontrare uno come te nell’aldilà…chissà quante simpatiche discussioni e quante tue fughe con la giustificazione di un pressante bisogno di “apofasia”. 😂
          Bene: non arrabbiarti! Noto-fraternamente-🧐 la tua insofferenza per le citazioni latine o greche di Rolando.
          Posso anche capirti, però non ti è mai passata per la mente la -eventuale- insofferenza in molti provocata dalle tue (per me benvenute) citazioni in cinese o in giapponese?
          Suvvia: è l’Anno del Drago (benefico) e anche il giorno di S. Valentino…un abbraccio fraterno, non da Genesi -ma- affettuoso, Adriana.

          • il Matto ha detto:

            Ma non che non mi arrabbio! Però lasciami dire che la frequenza delle mie citazioni orientaliste (dimentichi quelle sufi 😄 ) sia enormemente inferiore a quella delle citazioni rolandesche, tra l’altro molto più dotte poiché espresse in varie lingue (delle quali io sono del tutto ignorante).

            Ma, a parte questo, se tu cerchi una perfetta coerenza in tutto quello che scrivo, devi rassegnarti a restare delusa. Anzi, ti dico che se tutto, ma prorpio tutto quel che scrivo fosse “incorniciato” – leggi ingessato, ingabbiato, ghiacciato – in un’aurea coerenza comincerei a preoccuparmi: non sarei più il Matto e ciò sarebbe per me una vera e propria disgrazia perché vorrebbe dire che sono rinsavito e che la Via non è più la rischiosa, meravigliosa avventura che mi eccita e mi gratifica. Dico la Via della Spada, dove ci si gioca la vita o la morte (e non per gioco o per modo di dire!).

            Eh sì, da un Matto che tira di Spada non puoi attenderti diversamente.

            Il tutto con immutata stima.🧡

          • Adriana 1 ha detto:

            Sinceramente…
            mi sono riguardata sul cd- per rallegrarmi un po’- quel piccolo/grande capolavoro filmico che è “Le tentazioni del dottor Antonio” di Federico Fellini. Nel finale anche il dottore diviene un Cavaliere con tanto di armatura e lancia ( che sostituisce la spada )r…ed è subito matto! Viva i matti, dunque, gli eroici difensori delle contraddizioni . 😊

          • Adriana 1 ha detto:

            e.c. la mappa NON è il vero percorso.

          • il Matto ha detto:

            Alle prossime … incomprensioni! (la faccina che sorride non mi funziona).

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Matto,
            incomprensioni…forse, e, forse, affinità ( se ti degni, dopo uno dei tuoi altissimi voli, di scendere a svolazzare accanto a mortali non del tutto comuni ). Perchè, nelle “Tentazioni del dottor Antonio” , se la straordinaria e sottile capacità espressiva di Peppino de Filippo sta “davanti” a Fellini e se dietro a Peppino sta Fellini- con le benedizioni di padre Arpa- dietro a
            Fellini e a Peppino, a reggerne le metamorfosi, sta il nostro grande scrittore e moralista della libertà: Ennio Flaiano. Uomo ed artista sempre più rimpianto, man mano che il tempo scorre, avvicinandoci a lui.

    • Stilobate ha detto:

      Cosa intende, Enrico, con “io spirituale” (ma anche con “io” e con “spirituale”)?

      • Adriana 1 ha detto:

        Bella e lecitissima domanda.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Mi chiama ad un compito esplicativo assai arduo, però ci provo, cercando di essere più breve possibile, dato che, a mio parere, non è il moltiplicarsi delle parole che rende più chiara una spiegazione, specialmente se riguarda un’intuizione.

        Avrei potuto scrivere “anima” ma mi sembra un termine abusato e comunque meno preciso. L’io è l’ente più intimo, originario, immortale; spirituale sta per “sottile”, “etereo”, ma forse tali termini sono ancora un po’ “materialisti”. Si tratta del punto indeterminato, senza forma, cui giungono dall’esterno, attraverso i sensi, le varie, determinate (in)formazioni. Potrei anche impiegare il termine “coscienza”, in cui tanto il mondo esteriore quanto quello interiore prendono vita, ma anche questo è un termine abusato.

        Con un cordiale saluto.

  • Enrico Nippo ha detto:

    ROLANDO
    11 Febbraio 2024 alle 15:04
    Non condivido e non credo in particolare negli scritti dell’apostolo Paolo …

    ROLANDO
    12 Febbraio 2024 alle 19:09
    È semplicemente strano che non abbia compreso che Paolo è lo scrittore che amo più di tutti in assoluto per queste sue immortali parole …

    Che facciamo?

    • Adriana 1 ha detto:

      Caro Enrico,
      mi prendo io l’onere di risponderti- prima che lo faccia Rolando-: cercati un Costantino! Fu straordinariamente bravo a imporre l’obbligo di accordo ai capi religiosi cristiani per ottenere una religione unica in luogo delle 50/80 interpretazioni cristiane precedenti Nicea.
      Naturalmente dovette ricorrere all’intimidazione armata , nonostante ciò, gli amorevoli “teologi” ebbero modo di abbandonarsi- durante i lavori- a lotte da trivio. Qui nessuno ricorre alla violenza…perciò…tranquillo.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Ma come sIg. Nippo, ho lasciato correre io che sono per R. la diretta interessata, per amore di pace, e lei perchè lo fa? Sa bene che so difendermi e non solo per aver frequentato corsi di difesa personale e di tiro.
      Se fra noi ci si volesse bene aldilà del nostro piccolo io, che ci fa tanto importanti… non direbbero di noi che siamo di Cristo?

    • Rolando ha detto:

      Come fa Dio, secondo la dottrina di San Pio X, che sa ricavare il bene anche dal male. L’esatto dall’errore.
      Se è difficile, o non conveniente, comprendere Is 45,7, almeno attacchiamoci all’amore perché come dice ancora Paolo, la fede e la speranza non durano in eterno (= per sempre), ma l’amore si! Solo l’amore è destinato a durare senza usura.
      Ed io chiedo perdono a tutti quelli che in questo sito con la mia personale “religione” ho contristato. Sono soggetto di una cultura cristiana cattolica che ha compreso questo Dio come non cattolico. E girando per il mondo. Non ditemi che sono succube di Martini e Francesco. Ho già spiegato in merito! E poi sono anche Monaco del Budda di Giada, là consacrato. Immenso Iddio nell’opre tue t’ammiro, ti riconosco in me.
      Noli foras exire; in te ipsum rede: in interiore homine habitat veritas. Aurelio Agostino.

      • Adriana 1 ha detto:

        A Shangai?

      • Adriana 1 ha detto:

        ” Totus meus es Augustinus”, scrive Francesco Petrarca nel suo “Secretum”. Grande pre-psicanalista Agostino e grandioso pre-paziente Petrarca. Mi ricordo di un corso specifico sul “Secretum” che venne tenuto dal mio illustre professore, molto “sinistrese e materialista” che però, davanti al testo di tale portata, tenne la fronte delle ginocchia “inchine”.

    • Rolando ha detto:

      Caro Enrico Nippo, come risposta di base e che tira in campo il Potere politico dell’Imperatore Costantino Magno, assassino dei suoi stessi familiari, e santificato dal suo “ruffiano” amico ed incantatore sant’Eusebio di Cesarea, che ha inventato il “sogno famoso”, basta citare ciò che scrive un padre conciliare che non condivideva e quindi rompeva le scatole a quelli della presunta “unanimità” con lo Spirito Santo, l’Imperatore ed i Vescovi. E cioè:
      “TΟ ΔΟΓΜΑΤΟΣ ΟΝΟΜΑ ΤΗΣ ΑΝΘΡΩΠΙΝΗΣ ΕΧΕΤΑΙ ΒΟΥΛΗΣ ΤΕ ΚΑΙ ΓΝΩΜΗΣ”
      “IL DOGMA NASCE DAL PENSIERO ED OPERA UMANE”.
      Marcello di Ancira (Ancara 285-374).
      Nominato vescovo prima del 314 quando presiede il Concilio di Ancira (314). Nel 325 partecipa al famoso Concilio di Nicea. Focoso nemico di Ario. Tuttavia egli riteneva che il Regno del Figlio e dello Spirito Santo avrebbe avuto un termine quando le due manifestazioni dell’unica Divinità, il Padre, si sarebbero consegnate e fuse in Essa insieme col Regno.
      Per questo pensiero, non accolto all’unanimità dai Padri, si inserì nel credo il “cuius regni non erit finis”.
      “Il dogma ha sempre divorato i suoi stessi padri!” (Adolf von Harnack).
      Importante era che i vescovi venissero riconosciuti ufficiali dell’Impero Romano e regolarmente stipendiati dalle casse del popolo.

      • Adriana 1 ha detto:

        Caro Rolando,
        infatti Eusebio di Cesarea nella sua “Storia ecclesiastica” come pure nella “Vita di Costantino” ( da poco defunto e, quindi, non in grado di smentire le sue “interpretazioni”),
        ebbe la “spudoratezza” di affermare che egli medesimo- Eusebio- non sarebbe arretrato di fronte alle
        “falsificazioni” pur di giovare alla supremazia della Chiesa cristiano/cattolica sulle altre.

      • Rolando ha detto:

        Esattamente. Tanti anni fa. Le loro cantilene mi avevano tanto affascinato quanto la laus perennis dei monaci dell’Esfigmènu sull’Athos [Aghiou Orouc] nella cappella dei Santi Costantino ed Elena del Katholikon. Dove mi sono lasciato battezzare, facendomi anche greco-ortodosso.
        Conservo ancora DIAMONHTHRION e relativa documentazione con quattro firme autografe.

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Seg. https://www.marcotosatti.com/2024/02/10/benedetto-xvi-rinuncia-invalida-un-cul-de-sac-supplet-ecclesia-mons-schneider/#comment-231979
    ——-
    In risposta ad un colloquio avvenuto per le vie brevi con un lettore di questo blog, desidero aggiungere qualcosa circa al commento cui faccio seguito, per il quale in questi spazi non si sono avute conferme o critiche costruttive, di natura canonica, negli ambiti delle “facultas” (dell’ “ordine” e della “giurisdizione”), sulla validità dei sacramenti celebrati in assenza di un papa valido ma regnante de facto e nella contemporanea negazione di una sede vacante.
    Un ulteriore punto oltre a quelli già evidenziati, sarà stato sicuramente individuato dai lettori nella particolare situazione, che riguarda non solo la validità della Comunione Sacramentale e della Liturgia Eucaristica ma che abbraccia tutti gli altri sacramenti: se siano validi e eventualmente quali sì e quali no.
    Poi si sarà notata, perchè accennata, una ulteriore difficoltà interpretativa nell’ambito della cd. “buona fede” (inconsapevolezza e irresponsabilità morale di sapere e di officiare cum papa nullo) o meno da parte del ministro officiante e anche del fedele, destinatario del Sacramento. Qui, direi che non più necessariamente soccorre la (banale) distinzione fra Sacramento valido ma illecito, sia nell’ambito celebrativo ( caso di scuola del cd. ministro “eretico” o impedito) sia di quello frequentativo (anche questo è un punto di perplessità fatto notare nella comunicazione in pvt) perchè ci si trova nella particolare fattispecie in cui la azione del celebrante avvenga non in una extragiurisdizione ma si posizioni in nessuna giurisdizione, perchè fuori della Comunione Ecclesiale e ciò finisce, come fu detto, per intaccare la liturgia sacramentale, che sempre debba richiamarla o che -se non la richiami espressamente- ha comunque in essa le basi fondanti. Superando la situazione di “extra communionem” non verificantesi, ma di Sacramento “extra Ecclesia” si aggiunge alla illiceità anche l’invalidità assoluta. Ecco perchè ogni Sacramento (a partire dal Battesimo sino alla confessione ed assoluzione e persino alla assoluzione “articulo mortis”) trova un impedimento gravissimo, simile o pari alla mancanza della Parola (che ha un riferimento intrinseco e correlato ad ogni Sacramento, cui si richiama): in ogni Sacramento abbiamo un elemento costituente anche se non esplicitamente richiamato: la “suprema Ecclesiae potestas”. Questa viene solo da un vero Papa e la sua assenza concretizza una carenza di comunione ecclesiale e di nullità sacramentale.
    L’esistenza di un antipapa da al problema sacramentale quindi una connotazione tutta particolare di validità, non potendo questa beneficiare della tradizionale risposta della giurisprudenza canonica che passa anche dal CJC del 1917, alla Lumen Gentium e al CJC del 1983, e sfocia in una problematica che sembra andare ben oltre la conosciuta potestas iurisdictionis e alla sacra potestas, in un ambiente in cui non si ha una “communio de facto” se questa non sia vincolata totalmente dalla esistenza di un pontefice valido.
    La “novità” canonica, chiamiamola così, della esistenza di un anti-papa in una struttura gerarchica dove a tutti i livelli si esercita la potestas iurisdictionis crea un problema non sanabile (e mai nel modo più assoluto col supplet ecclesia!), se non con il disconoscimento del falso papato a favore di una Chiesa, in una provvisoria sede vacante.

  • Rolando ha detto:

    Gesù nel santo vangelo secondo Matteo di e chiaro e tondo che insultare, cioè anche dire una parolaccia al proprio fratello si è passibili di Geenna.
    Quanti insulti al dolce Cristo in terra, il nostro caro papa Francesco! Basta. Lui chiede sempre di non dimenticarci di pregare per lui. Di pregare. La Madonna in tutte le sue apparizioni ha sempre chiesto di pregare per i peccatori. Ed il peccatore più è peccatore, più ha bisogno di chi preghi per lui. Non lo dico io, lo dice il Cielo. E qui non vedo altro che disprezzo per il dolce Cristo in terra, sicuri questi insultatori che lui non sia papa e perfino eretico! Ma questa gente non teme Dio? Ha forse la certezza assoluta di essere in grazia di Dio insultando Francesco papa? Sono sicuri che i loro pensieri sono i pensieri di Dio? Non avete minimamente terrore che l’ira divina non cada sulle vostre teste ritenendolo di fatto infallibilmente sicuri. O siete membri di un Concilio dogmatico permanente che si autodefinisce Infallibile? Se Dio lo vuole sulla cattedra di Pietro, avrà pure le sue buone ragioni! Queste adorate e rispettate senza ipocrisia. Solo Lui è Buono.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Rolando,
      non credi a san Paolo e credi a san Matteo?

      fammi capire.

      • Rolando ha detto:

        Caro Enrico Nippo. Beh, Matteo quando racconta le balle piegando alla convenienza della sua Fede la realtà, es. Mt2,23 ed anche 27, 16-18, è credibile, come anche nei parametri umani etsi deus non daretur del giudizio finale, ma uno come Paolo, che fin dagli inizi è stato definito “o moktheròs” [impostore, miserabile] , dagli stessi ebrei e che li volevano uccidere come profanatore del Tempio, uno che dice di essere stato al terzo Cielo a scrutare i segreti di Dio Padre che lo ordina seduta stante apostolo di suo Figlio Gesù, chiamato da Paolo stesso Krystos, Unto, uno che si autopropone a modello di imitazione, come lui si crede, di Gesù che non ha mai visto né udito per sua stessa ammissione e che secondo Atti non avrebbe avuto nessuna delle credenziali per essere scelto a sostituire Giuda, il traditore… beh, dimmi tu cosa c’è di credibile nel “suo” vangelo secondo Gesù Cristo! E pretende che solo il “suo” sia vero, nessun altro può essere vero, neppure quello scritto e deciso in Cielo che gli Angeli adorano come volontà di Dio. Per me Paolo è come quelle vecchiette che di notte sognano Padre Pio e dicono di aver ricevuto il miracolo e quando si svegliano e non lo vedono più i dolori ritornano a farsi sentire. Solo una cosa sto Paolo ha detto, la quale razionalmente ed intellettualmente, nonché metafisicamente e teologicamente, nega ogni altra asserzione di presunta verità. Proprio come l’ubriaco in una piazza di Milano, di cui parla Agostino: in vino veritas ac… felicitas. Ecco:
        ΗΑΓΑΠΕ]
        ΠΑΝΤΑCΤΕΓΕΙ
        ΠΑΝΤΑΠΙCΤΕΥΕΙ
        ΠΑΝΤΑΕΛΠΙΖΕΙ
        ΠΑΝΤΑYΠΟΜΕΝΕΙ
        (Η ὰγἀπη)  7. πάντα στέγει, πάντα πιστεὐει, πάντα ελπίζει, πάντα ὐπομένει. (1Cor13,7)

        7.omnia suffert, omnia credit, omnia sperat, omnia sustinet.

        – στἐγω, verbo greco da dove deriva tegola in italiano. Cioè ciò  con cui si copre e si fa il tetto. Copro, difendo, nascondo,  custodisco, tengo occulto, celo.

         – υπομένω, sopporto, tollero, sostengo, ammetto, ardisco, oso.

         La CEI traduce: tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

        Io invece traduco: tutto copre (cela, tiene segreto), tutto crede, tutto spera, tutto osa.
         E ciò  mi sembra più  consono sia alla semantica dei termini greci, sia al temperamento dell’ autore che li usa in uno slogan incisivo e totalizzante, proprio come l’ubriaco che in preda allo spirito alcolico vanifica ogni altro interessato ragionamento di convenienza politica, smascherandosi.
        Caro Nippo, prova tu a dire la tua partendo da questa buttata totalizzante, condivisibilissima senza se e senza ma. Provaci, dai!
        E che direbbe la SIGNORA DI TUTTI I POPOLI?
        Bisogna leggere e leggere e leggere le sacre scritture e possibilmente, almeno il NT, nelle lingue originali!
        La LXX per i’AT non è la lingua originale! Ma al cristiano basta leggere e rileggete il NT.

        • Enrico Nippo ha detto:

          La penso al contrario: bisogna buttare a mare tutto quello che si ha nella testa. Solo così uno non si fa una religione per conto suo. Come sta accadendo non solo per te.

          • Rolando ha detto:

            Mi spiace Enrico Nippo, ma così tu annienti l’uomo in ciò che di più prezioso ha: la ragione, che lo rende per dignità pari al suo simile. Tu, invece, non lo vorresti in relazione, secondo le leggi della natura, ma schiavo del suo simile [Potere]. Tu così annienti l’ “autòs”, cioè il “da sé” della ragione da cui deriva la parola “autorità” e ne costituisce il fondamento. Guarda che su questo argomento [Auctoritas/Potestas] perfino un arcivescovo cattolico, il De Dominicis, è stato scomunicato! Leggi la sua opera. Poi perfino Gesù nel vangelo di Matteo si esprime così rivolto ai discepoli: “Ma non avete un cervello con cui giudicare?”. Ma tu pensi forse che la professione delle parole fatta con la bocca o con lo scritto corrisponda allo stesso medesimo codice individuale di immaginazione (pensiero)? Saresti un illuso se lo pensassi.
            “Solo così uno non si fa una religione per conto suo”.
            Ma è questo che credi? Allora credi l’impossibile. Ad te omnis caro veniet: ognuno è solo ed unico davanti a Dio.
            “Solo così uno non si fa una religione per conto suo”. Chi c’è in questo sito, ad esempio, che non esponga il credo, peggio ancora le norme canoniche, col proprio cervello? Non è un legame [=religio] con l’interpretazione che della norma il singolo “sè”ritiene immagine (=pensiero) giusta?
            Ciò non accade solo per me e solo per te!
            Perfino i profeti scrivevano che Dio punisce il peccato sui discendenti del peccatore fino alla terza ed alla quarta generazione. Finché non arrivò quello che scrisse che Dio punisce ognuno per le proprie colpe. Cambiò criterio Dio o l’uomo? Ah Nippo caro, Crizia 43fr19 docet molto meglio!

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Enrico,
            “bisogna buttare a mare tutto ciò che si ha nella testa…”,
            ossia l’acqua e il bambino?
            Aspettando che La, o Una Potenza, o il biblico Signore
            venga a riempire il vuoto in tal modo formatosi? E,
            quindi, nessuna scelta per te è lecita, ma rimani unicamente in attesa che la tua vuota dimora, una volta ripulita, venga scelta dall'”Ospite”?
            Costui,-o questa Potenza- però, con il solo fatto di entrarvi le darà una forma a Essolui o ad Essalei confacente. Ti dominerà.
            A questo punto, si impone una domanda: dove va a finire da quell’istante in avanti, (l’istante dell’entrata dominatrice della Potenza) la tua personale
            libertà di scelta? Quella che hai più volte difeso e rivendicato come legittima e giusta per l’Uomo? Secondo la mia modesta opinione, entri inevitabilmente a far parte di una Religione, sia pure la più individuale possibile,- la tua-, e, sicuramente da essa non ti liberi, perchè, comunque, ti viene imposta da una Forza più grande della tua, qualunque Essa sia.
            Che poi sia una Forza buona o malvagia o entrambe al medesimo tempo è tutto da vedere. La strada di Milarepa portò alla salvezza…ma avrebbe potuto egualmente portarlo alla dannazione.

          • Rolando ha detto:

            Ecce Deus fortior me qui veniens dominabitur mihi.
            Fortis ut mors Mater aciebus terribilior.

    • Sara ha detto:

      Se Satana “vuole” che sulla cattedra di Pietro rimanga il suo vicario JMBergoglio, avrà pure le sue buone ragioni: distruggere la Chiesa di Cristo e condurre le anime all’inferno!
      È chiaro che questa è la “volontà” che tu adori Rolando, e con l’ipocrisia del travestito da cristiano, vuoi che sia rispettata da tutti.

      • Rolando ha detto:

        Tesoro, non voglio proprio niente. Niente mi aspetto dall’altro che non sia amore che mi trascina, che ci trascina.
        Cupio dissolvi et esse cum illo. Deus charitas est. Esprimo i miei pensieri non per convincere e tan meno per contristare chi la pensa diversamente, ma perché ho sete di Dio del Dio vivente e dopo tanto cercare non ho ancora trovato la fonte anelata dalla cerva… ma c’è!
        Ricordate “Il Viatico”, la bella poesia del Pascoli?
        “Ancor cerca, ancor pensa…”
        O felix hominum genus
        Si vostro animos Amor
        Quo coelitum regitur
        Regat!
        L’autore era un pagano che i cristiani a lui contemporanei han ritenuto santo e a San Pietro in Ciel d’oro a Pavia, se non vado errato, credo abbia ancora un altare a lui dedicato.

        • Adriana 1 ha detto:

          Posto qui, in assenza del- rispondi- a Rolando: “Vita Nova”, “Cantico dei Cantici”. Ma perchè Mater in luogo di Amor?#
          ## P.S. ____A Enrico/Matto: se sti senti confuso dalle citazioni ( in lingue a te straniere ) di Rolando, perchè non le clicchi pari, pari? Dalla ricerca ricaverai sorprese deliziose.

      • Rolando ha detto:

        O felix hominum genus
        Si vestros animos amor
        Quo coelitum regitur
        Regat.
        O felice stirpe degli uomini se quell’amore che governa l’ universo, governasse anche i vostri cuori!

  • Antonello ha detto:

    Articolo e conclusioni equilibrati e ragionevoli.

  • Chiamatemi papa me ne farò una ragione ha detto:

    🤣

  • Stilobate ha detto:

    Ho l’impressione che la questione non si possa dirimere (esclusivamente) in punta di diritto. Il quadro è alquanto confuso, sia per molte delle posizioni e dei comportamenti di chi oggi siede sul soglio pontificio, sia per il contesto in cui sono maturate le dimissioni di Benedetto XVI. L’unico dato chiaro mi pare il fatto che tali dimissioni hanno generato una condizione di grave disorientamento del popolo cattolico e che di tale disorientamento molti personaggi di dubbia onestà stiano approfittando.

  • Pio IX - Pastor Aeternum ha detto:

    Se qualcuno dunque affermerà che il beato Pietro Apostolo non è stato costituito da Cristo Signore Principe di tutti gli Apostoli e capo visibile di tutta la Chiesa militante, o che non abbia ricevuto dallo stesso Signore Nostro Gesù Cristo un vero e proprio primato di GIURISDIZIONE, ma soltanto di onore: sia ANATEMA. (Pastor Aeternum – Pio IX)

    • riflessioni conseguenti ha detto:

      Dunque, se “L’AUTORITÀ DEL ROMANO PONTEFICE NON È UMANA, MA “DIVINA”….. (Unam Sanctam-Bonifacio VIII)…

      e “IL SUO POTERE DI GIURISDIZIONE È IMMEDIATO, TUTTI PASTORI E FEDELI SONO VINCOLATI, NEI SUOI CONFRONTI, DALL’OBBLIGO DELLA VERA OBBEDIENZA.
      (Pastor Aeternum-Pio IX)

      Pertanto, sono rei di SCISMA tutti coloro che si rifiutano di sottostare al potere di GIURISDIZIONE del Sommo Pontefice San Giovanni Paolo II e di OBBEDIRE alle LEGGI “Divine” da lui stabilite attraverso la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis c. 76-77- 79- 81 che sanciscono l’invalidità delle dimissioni di Benedetto XVI e delle elezioni a pontefice di JMB, pluri-scomunicato già da vescovo:

      ◾Per elezioni programmate prima delle elezioni (Mafia S Gallo) (n. 1)
      ◾ perché seguace di Lutero (n.2);
      ◾Perché iscritto alla setta massonica del Rotary Club dal 1999; (n.3)
      ◾E per aver compiuto il SACRILEGIO di aver murato vivo il Cuore Eucaristico sanguinante di nostro Signore Gesù Cristo? (n.4).
      ———————–

      (1) Universi Dominico Gregis
      CAPITOLO VI
      CIÒ CHE SI DEVE OSSERVARE O EVITARE NELL’ELEZIONE DEL SOMMO PONTEFICE

      76. Se l’elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione o non fossero state osservate le condizioni qui stabilite, L’ELEZIONE È PER CIÒ STESSO NULLA E INVALIDA, SENZA CHE INTERVENGA ALCUNA DICHIARAZIONE IN PROPOSITO e, quindi, ESSA NON CONFERISCE ALCUN DIRITTO ALLA PERSONA ELETTA.

      77. Stabilisco che le disposizioni concernenti tutto ciò che precede l’elezione del Romano Pontefice e lo svolgimento della medesima, DEBBANO ESSERE OSSERVATE INTEGRALMENTE, anche se la vacanza della Sede Apostolica dovesse avvenire per rinuncia del Sommo Pontefice, a norma del can. 332, § 2 del Codice di Diritto Canonico e del can. 44, § 2 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

      79… proibisco a chiunque, anche se insignito della dignità del Cardinalato, di contrattare, mentre il Pontefice è in vita e senza averlo consultato, circa l’elezione del suo Successore, o promettere voti, o prendere decisioni a questo riguardo in”converticole” private.

      81. I Cardinali elettori si astengano, inoltre, da ogni forma di patteggiamenti, ACCORDI, promesse od altri impegni di qualsiasi genere, che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni. Se ciò in realtà fosse fatto, sia pure sotto giuramento, decreto che tale impegno sia NULLO e INVALIDO e che nessuno sia tenuto ad osservarlo; e fin d’ora commino la SCOMUNICA LATAE SENTENTIAE ai trasgressori di tale divieto.
      https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_22021996_universi-dominici-gregis.html
      ——-

      (2) Bergoglio è già scomunicato ipso facto da papa Leone X attraverso la Bolla “Decet Romanum Pontificem” del 3 gennaio 152, perché ERETICO seguace di Martin Lutero.
      https://www.ricognizioni.it/decet-romanum-pontificem-testo-della-bolla-con-cui-papa-leone-x-scomunico-martin-lutero/
      ——-

      (3) Bergoglio è SCOMUNICATO IPSO FACTO fin da vescovo per il delitto di APOSTASIA (can. 1364 & 1).
      Si tratta di una totale negazione della fede: è il caso di chi si apre ad altre DOTTRINE ANTICRISTIANE es.: la Massoneria, i ROSACROCE ….

      Joseph Card. Ratzinger Prefetto:
      “… l’iscrizione alle associazioni massoniche rimane “PROIBITA”.
      I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione…

      https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19831126_declaration-masonic_it.html
      ——-

      (4) Pertanto, essendo ERETICO fin da vescovo, le elezioni di Jmbergoglio sono “nulle” per decreto pontificio sancito da papa Paolo IV attraverso la bolla “CUM EX APOSTOLATUS OFFICIO” – NULLITÀ DELLA GIURISDIZIONE PONTIFICALE DI TUTTI GLI ERETICI”:

      _ 6…. se mai dovesse accadere in qualche tempo che un vescovo… prima della sua elevazione a Romano Pontefice, avesse deviato dalla fede cattolica o fosse caduto in qualche eresia.. SIA NULLA, NON VALIDA e SENZA ALCUN VALORE, LA SUA PROMOZIONE OD ELEVAZIONE ¡, ANCHE SE AVVENUTA CON LA CONCORDANZA E L’UNANIME CONSENSO DI TUTTI I CARDINALI;…

      ◾Non solo, ma di fronte la possibile futura elezione a pontefice di un vescovo ERETICO, (Jmb) la Chiesa impone a tutti i Pastori e fedeli il dovere di DISCONOSCERE il falso papa e di DISUBBIDIRGLI:

      _7. LA LICEITÀ DELLE PERSONE SUBORDINATE DI RECEDERE IMPUNEMENTE DALL’OBBEDIENZA E DEVOZIONE ALLE AUTORITÀ DEVIATE DALLA FEDE.

      Prove documentali :
      Antipapa Bergoglio di fronte ai numerosi miracoli Eucaristici avvenuti nella sua diocesi di Buonos Aires e nella sua stessa chiesa di S Maria, anziché esporLi all’adorazione perpetua dei fedeli e diffonderne la notizia per accrescere la devozione eucaristica, nonostante le prove scientifiche, ne ha fatto sparire le tracce.
      Un oltraggio che dimostra la mancanza di rispetto e di fede nella presenza reale e sostanziale del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo vero Dio nella Sacra Eucaristia (eresia luterana).
      Le prove documentali si trovano nel libro del giornalista Maurizio Blondet:

      https://www.lafeltrinelli.it/cuore-per-vita-eterna-fatto-libro-maurizio-blondet/e/9788885223738

      (Video testimonianza sul Cuore Eucastistico e sanguinante di Gesù nascosto dietro un muro)

      https://youtu.be/RC8QCtkAF7E

      • fra G Maria ha detto:

        “Un oltraggio che dimostra la mancanza di rispetto e di fede nella presenza reale e sostanziale del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo vero Dio nella Sacra Eucaristia (eresia luterana).” – Mancanza di rispetto, si, ma non di fede necessariamente. Chi avesse Gesù come nemico agirebbe esattamente in questo modo, perché ha fede e sa perfettamente che offende. Perché le ginocchia erano “malate” per spiegare la mancante genuflessione nelle sue messe, ma funzionavano sempre bene per inginocchiarsi davanti agli uomini? -Grazie per il contributo eccezzionale dell’autore degli articoli.

  • L'autorità di Pietro è Divina, non umana ha detto:

    E. R. Mons. Shneider, quando Lei afferma pubblicamente che la Legislazione sull’elezione papale, come ad la Costituzione Apostolica Universi Dominico Gregis al n 76-77 di San Giovanni Paolo II é una solo una legge UMANA e non una legge DIVINA Lei NEGA una grande Verità ribatita dal Sacro Magistero della Chiesa di Cristo:

    “L’AUTORITÀ di Pietro benché esercitata dagli uomini, NON È UMANA, MA SENZ’ALTRO “DIVINA”, ESSENDO STATA DATA A PIETRO PER BOCCA DI DIO e resa inconcussa come ROCCIA PER LUI E “TUTTI” SUOI LEGITTIMI Successori.

    […] Perciò CHIUNQUE SI OPPONE A QUESTO POTERE ISTITUITO DA DIO, SI OPPONE AI COMANDI DI DIO, a meno che non pretenda, come i MANICHEI, che ci sono DUE Principi; (Cristo e Pietro)

    il che noi affermiamo FALSO ed ERETICO, poiché (come dice Mosè non nei principi, ma “nel principio” Dio creò il cielo e la terra.

    QUINDI NOI DICHIARIAMO, STABILIAMO, DEFINIAMO ED AFFERMIAMO CHE È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO PER LA SALVEZZA DI OGNI CREATURA UMANA CHE ESSA SIA SOTTOMESSA AL PONTEFICE DI ROMA.
    (Vale a dire il legittimo successore dell’ultimo papa Benedetto XVI, attraverso il quale Gesù possa tornare a governare visibilmente la Sua Chiesa e liberarla dalle mani dei nemici)

    (Unam et Sanctam – Bonifacio VIII)

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Saluto il dott. Tosatti, ringraziandolo per la sua disponibilità a pubblicare le mie chiacchiere di povera donna ma riconoscente con una Ave piena della dolcezza materna di Maria.
    Poi mi rivolgo agli amici.
    Succede così nella vita, specie se incontri detrattori che sono privi di intelligenza, di cultura giuridica, di ricerca dottrinale, di onestà intellettuale e cattolici ( solo sul certificato di nascita), dimentichi che come l’uomo anche la donna, e ogni sua espressione razionale, è titolare di rispetto, ebbene costoro, nonostante siano in tutto carenti, ti rispondono con i tuoi stessi sforzi razionali, in economia dei loro (Rolando). Ho fatto un commento con argomentazioni (e non con opinioni personali) che non chiedeva risposte ma al limite confutazioni o conferme e invece gli incapaci, molto “fessi” solo nel significato etimologico, di dare un contributo all’argomento ti mettono nell’inferno al loro fianco e senza i loro meriti. Povero Paolo, doveva soffrire un po’ per la sua misogenia o era semplice resistenza agli istinti? Dio lo sa… ma almeno a lui non bruciava che una donna potesse dargli dei punti, avere una cultura vasta e profonda e amare con tutta se stessa Gesù… Paolo desiderava solo averli di nascosto perchè era maschio e la donna era …femmina. Ma i tempi sono cambiati ma non i rolandi e risponderanno anche di questa mancanza di carità.

    In questo anniversario dell’11 febbraio approfitto per salutare E.A. consigliando a tutti seguire il metodo Schneider continuando ad intossicarsi col pontificato “di fatto”, perchè tanto ‘lo fan tutti’ universalmente.

    Saluto la cara Adry 1 che non fa certo commenti senza ratio e pochi se ne avvedono, Grazie di esserci cara.

    Andreottiano che saluto, al solito centra il bersaglio.

    Poi Paradiso Romano dimostra un mens giuridica, naturale direi, molto efficace che mette a posto Schneider che confonde, poco saggiamente e dico poco, la UDG con una legge “umana”.
    Direi che sono d’accordo con Paradiso R. in tutto anche se non tiene conto nel primo vulnus che il Supplet Ecclesia ha dei principi che ne caratterizzano l’uso che io ho citato: non è un infuso magico e non crea legittimazione.
    Nel secondo vulnus Paradiso dice giustamente che l’istituto del S.E. va applicato nei precisi ambiti delineati dalla giurisprudenza e non ad cavolum nella materia elettiva papale come si inventa Schneider ( che evidentemete si avvale di giuristi e di teologi di poco valore).
    Adesso andiamo alla più cara di tutte, e pure, una delle più preziose voci del Blog: Sara. Ora lei cara mia ha trovato puntato un microscopio sui suoi commenti, di 2 alleati del momento, amici per forza di alleanza opportuna, perchè eretici, similes cum similibus, che leggono don Gobbi (Maria) senza estrapolare il vero significato che si attaglia alla loro indolenza. Sono quelli che pagano le decime della mentuccia ma trascurano la Legge del Signore ammettendo con le loro parole, nella Comunione Ecclesiale, il loro falso papa e con lui partecipano alla distruzione del Santo Sacrificio e allo scempio del Sacramento dell’Altare.

    Da piccola ero così monella che a volte mimavo un povero paraplegico, o peggio un minorato mentale e mia madre mi diceva: “attenta signorina: passerà l’Angelo, ti dirà e tu resterai così per sempre”… ecco che spaventata subito riprendevo a camminare o a gestire correttamente.
    Davvero non vorrei che questi traditori di Cristo, che lo provano nella Sua bontà e pazienza dopo aver tradito, le parole, l’esempio e l’amicizia di don Gobbi, sentano prima o poi, nel loro cuore, quell’ “Amen”: succederà che diverrà senza speranza… più duro di quello di granito che ora hanno.

    • Stilobate ha detto:

      @La Signora di Tutti i Popoli: Non se la prenda. A volte i commenti in coda a un post possono scivolare nell’intemperanza e le parole possono essere scritte senza che se ne siano pesate adeguatamente le ricadute più spiacevoli. I confronti che hanno per oggetto concezioni e convinzioni religiose sono tra quelli a maggior potenziale deflagrante, certo perché pongono in gioco pensieri e moti d’animo profondi, tali da orientare (o disorientare…) un’intera esistenza. Càpita così di fare qualche passo falso scrivendo frasi inopportune, insinuazioni, insolenze, persino a colpi di sentenze teologiche o sacre Scritture. *** Con alcuni dei commentatori, mi trovo a volte (in certi casi quasi sempre) in serio disaccordo, e su questioni di importanza capitale. Ma quando mi vien da imbracciare il lanciafiamme, riesco talvolta a considerare come per ovviare a una puntura di vespa sia più saggio adoperare un po’ di cortisone e una spruzzatina di semplice insetticida. *** Dobbiamo tener conto di molti fattori: leggendo fra le righe di certe frasi che appaiono inutilmente provocatorie, e dunque importune, non è raro indovinarle dettate da un animo turbato, afflitto, tormentato, e vien da domandarsi se non siano soprattutto manifestazioni di disagio, o persino richieste d’aiuto. Altre volte si tratta, a ben vedere, di motteggi mal riusciti, battute di spirito non troppo felici (magari scaturite da un sostanziale stato di infelicità). Altre volte ancora si è di fronte a prese di posizione meramente strumentali (per esempio per pubblicizzare un libro, un movimento, un’associazione…). *** Poi è anche vero che siamo umani e può succedere che perdiamo le staffe, mettendo mano al famoso lanciafiamme… *** A Lei, cara signora con il Suo bel nome di penna, un cordiale saluto.

      • La Signora di tutti i popoli ha detto:

        Grazie per la saggezza delle parole e ricambio.
        Sono in grado di percepire ma certo non di quantificare l’entità dei danni subiti da chi, con parole poco accorte e con evidenti contraddizioni potrebbe scegliere intelligentemente un dignitoso silenzio. Bisogna certo comprendere perchè una persona possa fare agli altri ciò che ha forse non ha mai desiderato subire. Infatti so bene ciò che subì mio cognato negli anni di seminario e come alla fine disse di no al sacerdozio e ne uscì completamente ateo eppure oggi, come allora, è una persona degna e onesta ma non gli si parli di preti e del loro esempio… Quindi capisco fin troppo ciò che si è passato in certi frangenti e ciò che ne è rimasto nel cuore: dopo esperienze tuttaltro che fondanti non stupisce che scompaia la carità cristiana ci si dimentichi -di fatto- dell’amore per Dio e per i fratelli.

        • Adriana 1 ha detto:

          Gentile Signora,
          la ringrazio dell’attenzione. Lei, in tutta evidenza, sa leggere. Però le sue rimostranze mi sembrano un po’ troppo ancorate a Codici e Codicilli frutto di un ingegno e di una ricerca squisitamente umana. Mettiamola così: è come far finta che la divinità della costituzione ecclesiastica trovi conferma nella “Donazione di Costantino”. Un celebre falso, smagato ” illo tempore “, dal buon Lorenzo Valla, senza che la Chiesa ne abbia voluto prendere legittima nota.

    • Sara ha detto:

      Grazie Signora di tutti i Popoli per la sua stima e il suo contributo nel difendere CRISTO-VERITÀ e la Sua Vera Chiesa, che non è certo quella massonica prolgbt dell’antipapa.

      E spero tanto che qualcuno tra i seguaci della sua setta, che si ostinano a dire che Cristo ha stabilito un vescovo “MASSONE” “ERETICO” e “SACRILEGO” come Suo Vicario in terra, si rendano conto che, non solo nominano il nome di Cristo-Dio invano;

      Non solo partecipano alle sue opere malvagie volte a distruggere Cristo, la Sua Chiesa e le anime;

      Non solo negano il DOGMA dell’infallibilita’ del papa stabilito da Cristo, dimostrandosi eretici e scomunicati (C. M. 202);

      Ma quel che è più grave, non riconoscendo Benedetto XVI quale unico e legittimo Pontefice fino alla morte, impediscono a Gesù Cristo di tornare a governare la Sua Chiesa e liberarla dal potere dei nemici, attraverso il nuovo Petrus Romanus suo legittimo SUCCESSORE.

    • Rolando ha detto:

      Cara SIGNORA DI TUTTI I POPOLI, intanto un atto di sincera riverenza ed un cortese saluto.
      E adesso veniamo a Paolo. Mi sembra abbia abbondantemente girato l’angolo alle mie precise domande. Di donne che amano ed amano Dio, certamente Paolo ne ha conosciute ed anche di ospitali che l’hanno accolto in casa, ad esempio a Corinto. Peccato che non ricordi la Maddalena, la prima ad aver visto il Signore risorto! Non è un torto da niente nei confronti della donna, non scriverla nel suo elenco!
      Proprio a Corinto dove sorgeva il tempio di Afrodite Pàndemos, rappresentata cavalcante un capro osceno. Tempio ufficiato da sacerdotesse bellissime che Le rendono un servizio sacro di liturgica prostituzione. Certo Paolo, che maligni cristiani definiscono in un loro vangelo “o moktheròs” cioè penoso, miserabile, fanatico, impostore, avrà certamente visto di persona!
      Questo Paolo tormentato che lamenta: “Chi mi libererà da questo corpo di morte!?”
      Ma Lei, SIGNORA DI TUTTI I POPOLI, non mi ha risposto.
      È strano! Non che non stia in argomento neppure Lei. Eppure mette (Rolando) tra parentesi. È semplicemente strano che non abbia compreso che Paolo è lo scrittore che amo più di tutti in assoluto per queste sue immortali parole ispirategli dal Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre delle misericordie e Dio di ogni consolazione, che tutti ci consola in ogni nostra tribolazione

      [ΗΑΓΑΠΕ]
      ΠΑΝΤΑCΤΕΓΕΙ
      ΠΑΝΤΑΠΙCΤΕΥΕΙ
      ΠΑΝΤΑΕΛΠΙΖΕΙ
      ΠΑΝΤΑYΠΟΜΕΝΕΙ

         (Η ὰγἀπη)  7. πάντα στέγει, πάντα πιστεὐει, πάντα ελπίζει, πάντα ὐπομένει. (1Cor13,7)

      7.omnia suffert, omnia credit, omnia sperat, omnia sustinet.

      – στἐγω, verbo greco da dove deriva tegola in italiano. Cioè ciò  con cui si copre e si fa il tetto. Copro, difendo, nascondo,  custodisco, tengo occulto, celo.

       – υπομένω, sopporto, tollero, sostengo, ammetto, ardisco, oso.

       La CEI traduce: tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

      Io invece traduco: tutto copre (cela, tiene segreto), tutto crede, tutto spera, tutto osa.

       E ciò  mi sembra più  consono sia alla semantica dei termini greci, sia al temperamento dell’ autore che li usa in uno slogan incisivo e totalizzante.
      E questa è l’agape umana: il vero amore che ingloba ogni altro.
      Che mi dice SIGNORA DI TUTTI I POPOLI, innamorata di Paolo che desiderava visitare TUTTI I POPOLI ?

  • R.S. ha detto:

    Lourdes…

    Santa Bernadette era una ragazzina di poverissima famiglia, con tante croci. In una delle prime apparizioni la Signora le chiese di scavare nel fango e di berne (il luogo era una porcilaia); le domandò anche di mangiare l’erba e lei -umile ed obbediente- lo fece. Le disse di essere l’Immacolata Concezione (25 marzo) e le ripeté tre volte Penitenza (a Bernadette, che pur giovanissima non poca ne aveva già fatta ed altra ne farà poi): era il 24 febbraio. Dopo aver chiesto penitenza, la Madonna dice: “Pregate Dio per i peccatori. Bacerete la terra in espiazione dei peccatori”.
    Il 18 febbraio parole non foriere di successi e riconoscimenti: “Non ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell’altro. Potete avere la gentilezza di venire qui per quindici giorni?”.

    Bernadette divenne suora, con non poche difficoltà in convento. Morì 35enne con un tumore osseo. Ringraziò il Signore dicendo che se al mondo fosse esistita una più stupida ed ignorante di lei, certamente il Cielo non l’avrebbe scelta per ricevere l’apparizione della Beata Vergine.

    Benedetto XVI nacque il giorno di Santa Bernadette (il 16 aprile) e scelse l’11 febbraio per annunciare la rinuncia al ministerium.

    Gli eventi di Lourdes accadono nel bel mezzo di un secolo fortemente ateista ed anticlericale, all’inizio della prima vera grande apostasia dell’Europa cristiana.
    Il mistero di Lourdes, incarnato nella povertà di Bernadette, è prima di tutto la singolare vicenda di quella ragazza che abbraccia la sua personale sequela della croce, e solo poi il miracolo delle guarigioni, dei pellegrinaggi e dei rosari per milioni di persone.

    La Chiesa è chiamata a fare Penitenza. Fatima ribadirà Lourdes. Oggi la Chiesa è molto recalcitrante su questo tema. Ma la Verità non cambia, anche se fa scandalo, disturba e mette in discussione la quiete perbenista di un mondo (inclusa la Santa Sede) che guarda all’apparenza, al non fare brutta figura, al positivo… Altro che bere fango e mangiar erba in un porcile!

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Forse sì, forse no. Ma noi dobbiamo fare come se.
    https://www.renovatio21.com/il-cardinale-muller-parla-di-eresie-materiali-di-bergoglio/
    -Alla domanda se fosse valida l’elezione del cardinale Bergoglio al soglio pontificio, ha chiarito: «È difficile giudicare, ma lui è stato eletto dalla maggioranza e non c’erano obiezioni che valide alla procedura. E anche se ci fossero delle carenze… esse verrebbero semplicemente corrette de facto dall’esercizio [della funzione]».
    Il cardinale Müller sottolinea che contestare l’elezione del Papa farebbe più male che bene e insiste che bisogna tenere presente il bonum Ecclesiæ (il bene della Chiesa).-

    Per l’unità e tranquillità dell’istituzione ci deve essere un Papa purchessia; resto e resti sono secondari.
    Gli uomini di apparato sono le colonne dell’edificio. Senza il loro “sopire, troncare, troncare, sopire” la Chiesa si sarebbe già spappolata mille volte. Sono i martiri del tempo ordinario, gli eroi del tiremm innanz e dell’ubi maior. Che nei tempi straordinari diventano pesci fuor d’acqua disposti a lasciar mettere in padella i minor.

    Se Bergoglio può essere Papa e Tucho prefetto alla Fede, noi possiamo insegnare il Vangelo ai vescovi.
    https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-08/videomessaggio-sulle-vaccinazioni.html
    https://www.maurizioblondet.it/el-papa-ha-incontrato-due-volte-bourla-in-segreto-e-melinda-gates-e-fauci/
    «Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?»
    https://www.renovatio21.com/il-film-di-natale-disney-ha-una-coppia-di-genitori-omosessuali-e-dialoghi-osceni-tra-bambini/
    https://www.renovatio21.com/il-papa-della-disney/
    «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.»
    https://www.maurizioblondet.it/linferno-e-vuoto-sancisce-el-papa-apud-fazio/
    https://www.maurizioblondet.it/bergoglio-una-nuova-rivelazione/
    «Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!»

    Come si chiama fingere di non sapere che la massa/gregge è conformista per natura, e i distinguo sono per le minoranze?
    La salute fisica e spirituale di quanti uomini, donne, vecchi e bambini è stata sacrificata all’unità e tranquillità dell’edificio?

  • Rolando ha detto:

    Non condivido e non credo in particolare negli scritti dell’apostolo Paolo e mi sembra pure che tante donne molto credenti, tradizionaliste e fedeli alle fondamenta, che qui intervengono con sicumera certezza in fatto di fede e morale, pure esse non credano integralmente. E mi spiego: la regola dell’apostolo, ispirato dallo Spirito Santo, è che la donna nell’assemblea ecclesiale tenga la bocca chiusa in pubblico e solo se ha qualcosa da chiedere nel merito, interroghi il suo uomo in privato ed a lui sia in tutto sottomessa come la Chiesa a Cristo.
    Adesso, per questa citazione che abborrisco, non mi si dica che sono contro l’intervento dell’esposizione del pensiero in materia delle donne! Anzi, direi che il vangelo (apocrifo?) di Maria [Maddalena] sia l’autentico vangelo canonico ispirato!
    Ma razionalmente ed umanamente almeno, da queste donne molto preparate nella parola di Dio e nelle leggi della vera Chiesa di Cristo, sarei curioso, umanamente curioso, di sapere come risolvono la chiara volontà divina in merito. Sempre se possono anch’esse! È bello star in ascolto della donna quando è bello, direi parafrasando il Manzoni.

  • P. Elmo ha detto:

    Mons. Schneider è dell’opinione che la polpetta avvelenata possa essere digerita, ma non è così. Per chi è convinto della posizione C2 (Cf. padreelmocorazza.blogspot.com/2024/02/posizioni-ecclesiali.html), il prof. Viglione è invece sostanzialmente vicino ad essa.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Verissimo: Mons. Schneider (vescovo ausiliare a vita di Astana, città centro della massoneria mondiale) sul quale grava la responsabilità delle anime di tanti suoi fedeli, non mangia certo lui la polpetta, ma la da agli altri rassicurandoli: “mangiatene, non morirete!
      …un atto di amore tris!

      Mi fa piacere che scriva caro don Corazza. Ho Ietto qualche suo commento nel suo sito e sicuramente non è lontano dalla verità ma dubito che la verità stia tutta nel C2, come dubito che il prof. Viglione sia vicino al C2. Dal libro e, da un attento ascolto delle spiegazioni dell’autore, dagli stralci consultati e dalla “profondità” dei ragionamenti addotti, concludo che il prof. si trovi più vicino al limbo, dei bambini non dei giusti, che alla laconica descrizione in C2. Rilevo peraltro strana la sua frase dal senso difficile:
      “Per chi è convinto della posizione C2 […] è invece [=avversativo/separativo] essenzialmente vicino ad essa”.
      Nel prof. Viglione, per professionalità tecnica dimostrata e dai discorsi e deduzioni non vedo maturare punti di arrivo logici sulla materia de quo, in un ambiente di inesperienza giuridica e con una sensazione epidetmica che egli parli di fatti e situazioni non perfettamente intelletti. Il libro è certo un elenco non esaustivo, al limite anche un bello sforzo di compendiare alcuni autori pregevoli del passato, ma non sembra sia stato capace di produrre idee originali oltre i luoghi comuni e affermazioni leggere e imprecise.
      Dal libro, a mio avviso, non avrei una migliore conoscenza della contingenza bergogliana, nè soluzioni operative (e non mi sembra ne voglia davvero trovare, anche se sono accennate quelle in voga) ma non lo ho letto per intero e le mie rimangono opinioni.

      Ma lei don Corazza, che richiama Viglione in O.T. rispetto alla fantasiosa idea del Supplet Ecclesia, perchè non ci dice cosa ne pensa? Ha letto il suo libro?

  • miserere mei ha detto:

    Il messaggio forte è arrivato, ripetutamente.

    Il generale Laporta, il prof. Viglione, Mons. Schneider, Mons. Viganò, Steven O’Reilly… tutti a spiegare che Francesco è il papa legittimo e che quanto accadde 11 anni fa, un 11 febbraio, è valido ed è inutile arrovellarsi cercandovi una qualche pecca decisiva, pur dovendo prendere atto dei successivi disastri originati da quel dì.

    Un vecchio e pusillanime Benedetto XVI è fuggito lasciando il gregge in pasto ai lupi e il collegio cardinalizio, per indicazione del Santo Spirito, nel conclave ha scelto J.M. Bergoglio quale pontefice.

    La raffica di stranezze veramente extralarge che sta verificandosi da almeno una dozzina d’anni andrebbe ricondotta a semplice cronaca, senza cercarvi di più di quello, indipendentemente da quanto ci consegnano le Sacre Scritture, il Catechismo, le profezie e i mistici.

    Se anche ci fossero state forzature ormai sono sanate, come accade per un qualsiasi usucapione.

    Ora, premesso che la Chiesa non è mia, ma del Signore (il quale legittimamente sta mettendoci alla prova dopo qualche secolo in cui, di generazione in generazione, molti dentro la Chiesa han fatto quel che gli aggrada), tutta questa insistenza non può che far sembrare fuori luogo chi mettesse in dubbio la faccenda come piace (chissà come mai) soprattutto fuori dalla Chiesa.

    Paura dello scisma? Vergogna nel dover spiegare alla casalinga vogherese che c’è stato un grosso problema mentre lei credeva che fosse tutto a posto? Timore di andare a pestare i calli di qualche potentato terreno che incute molta paura e ha gli strumenti per essere credibile? Poca fede? Buon gioco nel tiro al piccione, incolpando di tutto Benedetto XVI, o in genere tutto il post-concilio? Non lo so, ma so che, qualora ci fossero stati prima dei risvolti poco santi e poco cristiani, la situazione dal 2013 merita di una disamina non impedita dalla tutela del buon nome della Sede.

    La Chiesa è disposta da Dio per la Salus Animarum; si è sempre asserito che al di fuori non v’è salvezza. Non spetta all’uomo la salvezza della Chiesa, ma è compito d’ogni suo figlio di amarla e servirla.

    Data la situazione, “come”?
    Facendo finta che non c’è un elefante in cristalleria?
    Pensando che chi i cristalli li faceva brillare se n’è uscito sbattendo la porta e lasciando tutti gli scaffali in bilico?

    Oggi nell’ufficio delle letture, in uno di quei meravigliosi “casi” con i quali Dio cerca di fare luce nelle nostre tenebre, c’è una vera perla dai commenti sul Diatessaron, di Sant’Efrem. Invito a leggerlo.

    Chi dubita dell’attuale legittimità del ruolo principale all’interno del Vaticano non vuole “salvare la Chiesa” (caso mai a quello ci penserà il Signore), ma solo riconoscerne il grido di dolore, amandola più di prima.

    Non potremo evitare un passaggio cruciale, in senso proprio. Ma poi la Chiesa risorgerà. Chi avrà perseverato sarà salvo. Adesso è un tempo di abbandono fiducioso, anche in croce.
    Se Dio lo permette è perchè questo deserto sia fecondo per accorgermi che la distanza dalla Sua Verità equivale ad essere perduti. Benedetto XVI ha molto insistito sulla Verità, anche nella Carità. Con la Dominus Jesus ha spiegato cose smarrite da tanti. E il giorno della Madonna di Lourdes ha spiegato altro ancora.

    Molti hanno fatto le orecchie da mercante.
    Il tempio è pieno di mercanti.
    Però il pubblicano sono innanzitutto io…
    Gesù non vuole chi punta il dito in segno di disprezzo: preferisce chi si batte il petto, Finalmente.
    E non lo si fa senza capire. Capire è decisivo.

    sentirmi perduto senza di Lui.
    Allora sarò anch’io una pecora portata in spalla, per far festa in Cielo.
    Altrimenti resterò tra le novantanove per le quali non c’è nulla da festeggiare in cielo.
    Tra gli angeli la gioia è già massima: vedono Dio!
    Allora, se non si può aggiungere gioia al suo massimo, la gioia è proprio quella lì: la conversione dei dis-orientati. E nel deserto, nella fame e nella sete di Vero, lo capisci meglio, come quando condividi le ghiande con gli animali.
    Ecco Signore: è un tempo adatto a questa esperienza.
    Ci hai portati nel deserto.

  • Giovanni Maria ha detto:

    Ecc.mo Monsignor Schneider, lei ha preso strada sbagliata. Uno che in realtà si comporta come distruttore della Chiesa in ogni senso perché privo del munus, il privilegio “supplet ecclesia” applicato in modo kantiano, meramente ideologico non può rendere papa valido. Non vede che sta sforzando delle teorie dove è voluto di accettare il reale e il concreto che vediamo e tocchiamo, i quali parlano con evidenza della presenza dell’uomo empio che sarà distrutto, “distrutto” solo con la venuta di Cristo. Ma questo clero cosí abile e convinto di se stesso, purtroppo l’ultima ipotesi che volesse accogliere è quella della venuta del Signore Gesù. Che tragedia!

  • Paradiso Romano ha detto:

    L’ipotesi descritta da mons. Schneider, per cui nel giudizio sulla validità dell’attuale pontificato dovrebbe prevalere la prassi nella storia della Chiesa e quindi il principio della “supplet ecclesia” mi pare che soffra di due gravi vulnus.
    Il primo è quello della mancanza di un momento temporale certo per il “supplet ecclesia” che deve appoggiarsi sul consenso pacifico di accettazione della elezione. Questa mancanza comporta la possibilità che il consenso pacifico muti nel tempo (come effettivamente è mutato nel caso dell’attuale pontefice) e che quindi quello che inizialmente potrebbe essere dato per scontato (anche per mancanza di informazioni contrarie) nel tempo diventi per nulla scontato, a causa della mole di nuove informazioni e di approfondimenti sul tema concernente la validità del pontificato.
    Il secondo vulnus, ancora più radicale, è che il criterio della prassi storica della Chiesa può essere difficilmente evocato, dato che nella storia non si sono mai state regole tanto precise e dettagliate sulla elezione del Sommo Pontefice che ne definissero la validità. Non c’era la UDG, non c’era il CIC nella sua attuale versione, che per la prima volta prevede la rinuncia al munus, non c’era soprattutto la norma per cui, in caso di violazione delle norme “con la mia suprema autorità lo dichiaro nullo e invalido” (UDG, n.4).
    Tali norme dettagliate sono state dettate sicuramente con l’intento positivo di dare certezza della regolare elezione del Sommo Pontefice, ma costituiscono pure un limite invalicabile oltre il quale l’elezione potrebbe essere a ragione considerata nulla.
    In altre parole, il principio della “supplet ecclesia” può essere invocato nei casi non previsti dalle norme in vigore, ma non nei casi chiaramente previsti e normati.

  • Mario ha detto:

    “…incertezza della validità degli atti di governo della Chiesa e questo mina la natura visibile della Chiesa”. La natura visibile della Chiesa è minata soprattutto dalla mancanza di Verità, che la allontana da Cristo… “Io sono la Via, la VERITÀ e la Vita”. Il ragionamento del buon Schneider è speculare ai ragionamenti di Bergoglio e dei suoi accoliti, anche se con fini ovviamente diversi. Questi ultimi legittimano pastoralmente il peccato. Schneider sostanzialmente parla di una sanatoria per “il bene spirituale dei fedeli”.

    • giuseppina ha detto:

      Schneider è straordinario e estremamente pratico, si spera venga nominato papa.
      Schneider forse non propone una tradizionale sanatoria con articoli del Canone, però ammettiamolo: è geniale con la sua accettazione universale, una sorta di condono, perlopiù gratuito e senza sanzioni, all’abusivismo bergoglino; inventa una soluzione comoda e accettabile dal mondo e dai potenti che la validerebbero facilmente. Ottimo!
      Innanzitutto afferma un nuovo modo di intendere la normativa sulla elezione del Papa levandole un inutile orpello, il peso gravoso: la valenza primaziale e divina e giustamente Schneider che, con un colpo di nuova dottrina, trasforma in “umana” e poi con una ispirazione afferma che il capo visibile della Chiesa è chi vi è realmente di fatto adesso e non certo chi avrebbe un’investitura formale dall’alto, con quel cavolo di “munus”:

      “La legge che regola l’assunzione dell’ufficio papale o la destituzione dall’ufficio papale deve essere subordinata al bene superiore di tutta la Chiesa, che in questo caso è del capo visibile della Chiesa”
      E quindi introduce un nuovo modo, moderno e snello, di praticare la giustizia, quella che appara le situazioni e non scolvolge lo status quo.
      Come era un tempo? L’assassinio si condannava e si perseguiva l’esecutore…e si poteva graziarlo se occorreva. La menzogna si smascherava, si riaffermava la verità e si svergognava il mentitore… e si poteva perdonarlo se lo meritava. L’usurpazione si sconfessava, si ripristinava la legge e si imprigionava l’usurpatore… e si poteva convertire la sua esecuzione nel carcere a vita. Ma non si usa più!
      La macchinosa giustizia umana poteva trionfare dopo troppo tempo e poi, per amor di pace, convertirsi in pietà, in misericordia e perdono… ma che fatica e quanta onestà di intenti per chi doveva perseguirla! E daie! ad aspettare che si realizzi il “non praevalebunt!” che più di una promessa era una battuta d’occasione.
      Ha ragione Schneider: questo modo di attuare la Giustizia è anacronistico e troppo canonico. Così egli fa come si usa nel mondo, là fuori: mette una toppa comoda e politicamente corretta che, se mal si abbina con l’Evangelo o non raggiunge proprio il “benessere spirituale dei fedeli”, almeno fa un accomodamento celere e indica una nuova dottrina. Il vero evangelo possono scriverlo le persone in una dottrina più realistica e pratica per i fedeli, che sono tutti peccatori, così che chi fa il male, con un po’ di collaborazione di noi tutti ad nuovo tipo di carità fraterna, possa passarla anche liscia. Non solo ma è una sanatio è “in radice” così che Bergoglio sia anche legittimato sin dalla sua pregressa illegittimità, sanando atti, fatti, danni, eresie e nomine e abusi in una sanatoria che se, grida al cielo, però lascia tutti soddisfatti.
      Scheider non realizzerà forse la pace nei cuori onesti o un benessere spirituale dei fedeli che non accettano un papa invalido, che la lenta e vetusta Giustizia esercitata fino in fondo chissà quando permetterebbe… ma qua sta il bello: la accettazione universale sarà una nuova sincretistica soluzione per mantenere e non sconvolgere lo status quo, un pontificato che già c’è e che “conviene tenersi” ma con abùsi ed abusìvi sanati nelle seppur loro marce radici.
      Geniale!!

      • fra Giovanni Maria ha detto:

        Schneider per papam, perché no? C’è ancora un posto vacante, quello di Petrus Romanus, Martire. Sarebbe un immenso bene per la chiesa nella sua ultima battaglia, e il massimo trionfo personale del bravo vescovo. Aspettiamo solo che la crisi s’intensifichi e che venga l’Aviso, la luce dall’alto, allora si faremo tutti insieme un bel lavro, affianchati da san Michele, il vincitore del Dragone scelto, con tutti gki angeli e santi.

        • Mario ha detto:

          “Il ragionamento del buon Schneider è speculare ai ragionamenti di Bergoglio e dei suoi accoliti, anche se con fini ovviamente diversi. Questi ultimi legittimano pastoralmente il peccato. Schneider sostanzialmente parla di una sanatoria per “il bene spirituale dei fedeli”.
          Aggiungo a completamento di quanto scritto sopra, perché forse è stato frainteso, che entrambi i ragionamenti, sia quelli di Bergoglio e dei suoi accoliti sia quelli di Schneider sono entrambi fallaci, non improntati a Verità.

        • giuseppina ha detto:

          Fra G. Maria, che bravo e che bella soluzione e quanto è intelligente, i suoi commenti si commentano da soli!
          A farlo papa, abbiamo visto con Bergy che si fa facile, e facciamolo papa! Ma lei, a coronamento degli sforzi dottrinali di mezzo blog lei lo vuole pure martire, con una indigestione dell’ecclesia supplì. E martirizziamolo!
          Con quanta fatica il buon S. Aleppe aveva lavorato con la vanagloria e l’egoismo, per piegare a se chi aveva scritto col cuore il bellissimo “Dominus est!” e, dopo averlo vinto nell’orgoglio, con la promessa di un pontificato (la stessa fatta a viganò, Burke e C.), adesso lei sferra un colpo basso al latore di fotoni neri, spegnendogli la speranza di ospitare monsignore nella stessa suite papale di Bergy, affianco all’ospite di Keriot, l’appartamento più comodo e caldo vicino ai bruciatori della Geenna. Adesso glielo fa diventare un martire e puff!!, gli fa perdonare da lassù tutte le tutte le eresie che se ne vanno in gloria anzi a donnette del cerchio superiore.
          Infatti per diventare antiPapa, già monsignore aveva tutti i nuovi requisiti dell’elettorato passivo: ormai tutti si può esserlo, anche se non si è mai stati diaconi: per essere eletti, in vista del prossimo conclave, Bergy ha pure “esteso” le norme canoniche ammettendo assassini, bestemmiatori ed apostati ma per i martiri, caspita!! è ancora un po’ troppo difficile avere il nihil obstat del lord of underground.

  • Amleto ha detto:

    Con le stesse considerazioni si può arrivare a conclusioni opposte!
    Perchè ci si ostina a difendere un papa che …
    non guida i cattolici e non difende la fede!?

  • miserere mei ha detto:

    Avrete notato che nei centri urbani sta avvenendo una desertificazione dei piccoli esercizi, una parte importante del tessuto vitale delle comunità non rurali.

    Infatti i supermercati, le catene e i grandi marchi rendono invivibile l’attività, rituale, onesta e paziente, di chi si accontenterebbe solo di vivere dignitosamente, senza dover fare orari incompatibili con una vita familiare e relazioni non normate da turni.

    Nella città di Dio in terra sta avvenendo che certe grosse centrali stanno azzerando un sentire cristiano di popolo, per ricondurlo a marchi, catene e grande distribuzione. Questo vale tanto per il banale distinguere tra maschio e femmina, quanto per un più arduo distinguere un papa vero da uno farlocco.

    Ci sono ormai polarizzazioni invadenti anche tra le fila di coloro che potrebbero pensarla allo stesso modo. Così invece della parrocchia, trasformata in un centro commerciale, si sceglie il santuario più lontano, ricco di tutto, ma privo di quel tessuto che prima era normale vivere quasi di generazione in generazione.

    Bisogna ad ogni costo considerare altrettanto papi Benedetto XVI e Bergoglio?
    Distinguendosi solo tra chi li considera entrambi buoni o entrambi pessimi?
    Riportando ogni discussione agli anni sessanta del secolo scorso o a che cosa sarà di noi dopo il 2030?
    Come se il Signore Dio non avesse in pugno la storia e non avesse già stabilito come fare chiarezza?

    Dal punto di vista di Dio è più interessante, perchè Lui sa chi sono i santi e chi invece alla santità non pensa mai.

    • ex : ha detto:

      «nei centri urbani sta avvenendo una desertificazione dei piccoli esercizi»

      Desertificazioni? Direi cimitero… Nella mia città di circa 200 mila abitanti lunghe vie dedicate al commercio al dettaglio vedono, in uno squallore generale, quasi solo serrande abbassate. I mega supermercati invece, che ormai comprendono tutti i generi di merce acquistabile – tranne pochi – occupanti spazi enormi, sono affollati in quasi tutte le ore della giornata.

      Soldi che in gran parte parte vanno all’estero.

      Altra fonte di commercio. che ha contribuito a far fuori quello locale, è quello di elettronico, anche qui con forti quote di capitali che emigrano all’estero.

  • Carlo ha detto:

    L’ipotesi che Gesù di Nazareth sia l’ unico Dio valido contraddice non solo la prassi provata e ragionevole della grande tradizione della sinagoga, ma anche semplicemente il buon senso. (Caifa)

    • Rolando ha detto:

      Carlo, mi permetto di inserirmi. Non che Gesù di Nazareth sia Dio, ma che il Dio della casa (= Tempio) di Gesù di Nazareth sia l’unico Dio.
      Se dico che Dio è Buono, attribuisco a Dio un concetto di Bontà. Dio verrebbe a possedere “qualcosa”. Ma Dio non “possiede”, Dio è! Di Lui possiamo dire, come già insegnava Filone ebreo, solo che È. Per questo scrive che le due massime empietà umane sono: 1) che un uomo si faccia Dio [ quia cum homo sis te Deum facis, rivolto a Gaio Germanico 37-41, in lingua greca. Molto più tardi la stessa frase la troviamo nel vangelo di Gv come accusa che gli ebrei rivolgono a Gesù ebreo. E già ciò fa molto sospettare di falsità!] e 2) che il Dio si faccia uomo.

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

     COSTITUZIONE APOSTOLICA
    UNIVERSI DOMINICI GREGIS
    CIRCA LA VACANZA
    DELLA SEDE APOSTOLICA
    E L’ELEZIONE DEL ROMANO PONTEFICE

    art.76. Se l’elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione o non fossero state osservate le condizioni qui stabilite, l’elezione è per ciò stesso NULLA E INVALIDA, senza che intervenga alcuna dichiarazione in proposito e, quindi, essa NON conferisce alcun diritto alla persona eletta.

    Non si capisce: Schnider non dimostra come e perchè operi il “supplet ecclesia” e da quale insegnamento specifico prenda nell’inconsueto settore della elezione papale: cioè per quale argomentazione giuridica o precedente giuridico, tuttora valido, sia applicabile alla vigente normativa.
    E non fa esempi concreti e storici casi in cui un papa gravemente irregolarmente eletto venga accolto festoso e pienamente legittimato …Schneider dimentica che il Munus petrino viene da Dio e che “Ecclesia non supplet quod Ecclesia non habet”.
     Dunque quello che scrive Schneider non corrisponde al vero. E adesso nel mio piccolo cerco di dimostrarlo non esprimendo una opinione personale ma citando la giurisprudenza. Però nessuno impedisce agli amici del Blog di interrogarsi sul perchè il buon Schneider non voglia partire dalla verità.

    Le irregolarità nella procedura  elettiva papale NON sono componibili con l'”Accettazione pacifica universale” che, per una consolidata giurisprudenza,  non può riguardare le norme imposte da una Costituzione Apostolica che è “legge speciale” e su di essa non può influire nessuna altra norma o istituto previsti in via ordinaria, se non siano espressamente citati dalla legge speciale.
    In effetti la Universi Dominici Gregis è una Costituzione apostolica e come tale, fu richiesta dal can. 335 CJC e dal can.47 CCEO, e si pone al di sopra di ogni altra norma. La UDG, in via esclusiva, regola la nomina papale (lex specialis extra et supra codicem) senza siano possibili altri interventi, compresi il “supplet ecclesia”.
    La nomina bergogliana non è sanabile dalla “Accettazione [pacifica] universale” se nell’elezione (che è dichiarata invalida) ci siano state irregolarità nella procedura elettiva, ai sensi dell’art 76 UDG.
    L’elezione bergogliana, è invalida e nulla, sulla base del combinato disposto di cui agli artt. 76 e 77 UDG che non rinvengono la situazione contemplata dall’art 332 para 2 del CJC., ed è ulteriormente confermata invalida dal combinato disposto di cui agli artt. 76 e 81 UDG, per illiceità di accordi pre-conclave.

    Già in un articolo su questo blog, don. F. d’Erasmo dichiarò che papa Bergoglio (benchè eretico) è destinatario di una sanatio de facto. E a questo correttamente rispose il dott. Cionci che, ai sensi della vigente normativa, non sia possibile sanare una nomina che non è un atto “annullabile” che esplica efficacia fino all’eventuale annullamento, ma un atto nullo, già nullo ai sensi della UDG. 
    Tale nullità può essere anche razionalmente collegata a quella di cui alla Lettera enciclica Ecclesia De Eucharistia del 2003, in materia di validità sacramentale.
    Ma cosa dire di questa “sanatio” di cui don d’Erasmo e pure Mons. Schneider parla?  Cionci è stato chiaro: nessuna Sanatio è percorribile. Infatti:

    – – Bergoglio non è Papa, perchè la sua nomina è invalida, cioè nulla ai sensi del 332.2 del Cod.Can. per il già richiamato combinato disposto della UDG;

    – – la Messa celebrata senza la comunione con il vero papa (che deve essere nominato col nome preciso, riferito alla giusta persona canonicamente eletta) è invalida cioè nulla ai sensi del paragrafo 39, u.capov. della Eccl. de Eucharistia.

    Per queste due distinte invalidità, accumunate dal soggetto corrompente, un falso Papa, non è possibile avere nessun tipo “sanatio” che per l’argomento de quo ha una impossibile applicazione logica, oltre quella giuridica citata, poichè un papa invalido emette atti ( oltre che un magistero) invalidi de iure, cioè nulli ex se,  la cui nullità è tale ex tunc, cioè sin dal momento della loro promulgazione e non esplicano mai vera efficacia essendo nulli ed insanabili in modo assoluto. 
    Non può esistere alcuna sanatio di qualcosa che non esiste.

    Per un papa nominato in barba alla UDG, è impossibile accettarne la legittimità anche se, e non è così, tutto il mondo (ex-)cristiano lo volesse come se fosse leggittimo: Iddio non si piegherebbe al volere della maggioranza.
    Ammettere che vi sia un papa illegittimo e farlo legittimare da una Accettazione Universale è una assurdità giuridica, una contraddizione in termini: una carica invalida è nulla (inesistente ed incapace di produrre atti ministeriali validi): dunque non può sussistere una legittimazione tale che  consacrerebbe l’eletto obbligando Dio, obtorto collo a far discendere su di lui il Munus.
    L’ Istituto del “Supplet Ecclesia” non può assolutamente dare  “ciò che la Chiesa non possa e non voglia dare” [la Chiesa è di Cristo e ivi regna solo la Sua volontà], cioè conferire ciò che non ha ricevuto dal Cristo (ad es. il munus petrino: sarebbe una “sanatio” impossibile su una norma esplicita che la Costituzione Ap. Universi Dominici Gregis definisce una nomina invalida) e dallo Spirito ( es. la transustanziazione. Sarebbe una “sanatio” impossibile su una norma esplicita che l’Enciclica ‘Ecclesia de Eucharistia’ abbiamo capito definisca una Messa cum falso papa “invalida”).   
    Quindi non si tratta di applicare il “Supplet Ecclesia” per sanare una impropria epressione di un membro del concistoro elettivo che sulla scheda ha scritto Bergoglio con due zeta, o, nel caso della Messa, per supplire ad un dubbio di funzionalità liturgica o di correggere un mero errore dell’officiante.   Nel modo più assoluto si tratta invece di impossibilità di dar senso sanante ad una frattura fra ciò che il Magistero ha dettato nelle sue Leggi Divine (!) e la realtà dei fatti che le vìola, come la nomina di un antipapa in assenza di dimissioni valide). In una Messa nulla, assolutamente invalida, un “supplet” non può consacrare  (rendere valido) ciò che non è stato consacrato deliberatamente dallo Spirito fra le mani del sacerdote.  Un supplet ecclesia non può rendere MAI quindi valida nè la liturgia nè il sacramento per i quali il sacerdote,  ammettendo sia in buona fede, non ha saputo o potuto rendere efficaci, cioè validi e leciti,  per rifiuto dello Spirito di incontrare nel nome di  “Bergoglio” quella Comunione dei cattolici prevista con un vero Papa.

    • Rolando ha detto:

      La risposta è nell’articolo stesso:

      “Iddio non si piegherebbe al volere della maggioranza.”

      Continuate così!
      Se il vostro Dio non si piega al volere della maggioranza, si piega forse al volere di una minoranza divisa anche nell’interpretazioni di leggi umane fallibili? Quel Dio siete solo voi. La Chiesa romana si distrugge dal di dentro dimostrando in pari tempo che non ci sono forze infernali esterne ad essa che la demoliscono! Se questo non fosse vero, non resta che l’inferno sia il piccolo gregge in lite per verità di superbia.

  • E.A. ha detto:

    Se mi è ancora permesso in questo blog, per gentile concessione del dott Tosatti, che ringrazio sempre e comunque, esprimere il mio pensiero, vorrei dire che non condivido affatto quanto dichiarato da Mons. Schneider. Limitandomi a sottolineare che con questa logica, per restare su un piano il più possibile tangibile e reale, anche i famosi sieri, scoperta la loro “invalidità “ e “tossicità “, ognuno avrebbe comunque dovuto accettarli, usarli, consigliarli, perché “ufficialmente “ e “a maggioranza “ approvati! Togliendo quindi la possibilità ad ognuno di smentirli e denunciarli, affinché chiunque con i mezzi di cui dispone, le competenze, e nel ruolo che riveste, possa, per Grazia del Signore, intervenire e rimediare! Il Signore Sia Sempre la Nostra Forza e Maria Santissima Ci Assista e Ci Protegga!

  • Sara ha detto:

    Appello filiale a S. E. R. Mons. Athanasius Schneider,

    https://youtu.be/W2OroxyP3Qo?si=1tCcmTZsakzHOSeP

    Monsignore,
    … “Cosa oggi offusca la bellezza e lo splendore della Chiesa?

    È IL FUMO DEGLI ERRORI CHE “SATANA” HA FATTO ENTRARE IN ESSA.

    Essi vengono sempre più diffusi e portano moltissime anime alla perdita della fede.

    Causa di una così vasta diffusione degli errori e di questa GRANDE APOSTASIA SONO i PASTORI INFEDELI.

    ESSI FANNO SILENZIO quando devono parlare con coraggio per condannare l’errore e per difendere la Verità.
    NON INTERVENGONO QUANDO DEVONO SMASCHERARE IL LUPO RAPACE che è introdotto nel gregge di Cristo nascosto sotto la veste di Sommo Pontefice.

    SON CANI MUTI CHE LASCIANO SBRANARE IL LORO GREGGE.

    Voi invece dovete parlare con forza e con coraggio per condannare l’errore e per diffondere solo la VERITÀ.

    È GIUNTA L’ORA DELLA VOSTRA PUBBLICA E CORAGGIOSA TESTIMONIANZA.”

    Appello della Madonna ai sacerdoti Suoi figli prediletti
    8 settembre 1985

    • Tobia ha detto:

      Carissima SARA,
      la frase: “NON INTERVENGONO QUANDO DEVONO SMASCHERARE IL LUPO RAPACE che è introdotto nel gregge di Cristo nascosto sotto la veste di Sommo Pontefice.” è inventata.
      Nel Libro Azzurro dei messaggi di Maria Santissima a Don Gobbi, la frase è: “…smascherare i lupi rapaci che si sono introdotti nel gregge di Cristo nascosti sotto la veste di agnelli.”
      Comunque la si pensi di Bergoglio, NON E’ LECITO usare per argomenti false citazioni. Inoltre nel 1985 il Papa era Giovanni Paolo II: la Madonna gli darebbe del “lupo rapace”?
      Guardi che deformando il contenuto di un libro non solo commette un’azione moralmente e spiritualmente deplorevole, ma può andare incontro a conseguenze sul piano legale…
      Tobia

    • fra G Maria ha detto:

      La frase citata della Madonna”NON INTERVENGONO QUANDO DEVONO SMASCHERARE IL LUPO RAPACE che è introdotto nel gregge di Cristo nascosto sotto la veste di Sommo Pontefice.” nel originale è nel plurale, “i lupi rapaci”. La Madinna avrebbe secondo Sara fatto un lupo rapace di GPII, che sicuramente non crede nessuno.

  • 🙂 ha detto:

    Secondo me il vero papa è Tosatti. Eletto prima di Paolo vi

  • Adriana 1 ha detto:

    Non parteggio,
    ma…trovo abbastanza ironico che uno come Mons. Schneider riprenda- in buona sostanza- la famosa frase di Mosca de’Lamberti: ” Cosa fatta, capo ha ” ( Dante,
    Inf. xxviii, vv.106-111 ). Frase con cui Mosca indusse gli Amidei a vendicarsi di Buondelmonte uccidendolo; vendetta che fu causa della divisione tra i cittadini di Firenze e dalla quale avrebbe avuto origine la divisione tra Guelfi e Ghibellini. Straordinariamente “commendevole” anche il suo richiamarsi alla “realtà effettuale” cara al Machiavelli quando difende pragmaticamente la “sanatio in radice” e il suo valore di prassi esperienziale, quasi egli parlasse come un novello Galilei…Molta acqua è passata sotto i ponti dal tempo dei Papi medievali e sappiamo che l’acqua passata non macina più: non sarà perciò che l’antico Spirito Santo, soffocato dai suoi miasmi fognari, abbia finito per affogarvici?

    • luca antonio ha detto:

      Ma sì… “in fondo basta stare quieti, tranquilli e tutto si aggiusta, diventa calmo, sereno , … e il cagnolino sarà pure morto…” come recita un uno straordinario Marcello Mastroianni in Oci Ciornie alla fine del film dopo aver distrutto il matrimonio e per poco anche la vita della sua innamorata amante russa.
      Il reale è razionale, e il razionale è reale, sentenziava Hegel… poveri Giovanni Battista, sant’Atanasio e schiere senza numero di altri del cui sangue è intrisa la Storia, Cristo in testa.
      Viviamo nel migliore dei mondi possibili e, poverini, non lo sapevano.

  • Paola ha detto:

    Il buon senso ci dice che B. non è e non può essere Papa, perchè opera in contrasto con quanto Essa insegna, da sempre. Punto e basta. Il resto è arrampicarsi sugli specchi, con effetti spaventosamente ridicoli. Anche in questo, favorite il gioco di B.: mettere in burletta quanto resta di Santa Romana Chiesa, tentando di coprire l’orrore, ma finendo per apparire, in qualche modo, complici del disastro.
    Anche i nostri ex-eroi stanno perdendo di credibilità, e vien fatto di chiedersi per quale motivo.
    Che tristezza, che squallido carnevale….

  • andreottiano ha detto:

    Spiacente, ma non convince affatto…
    Il motivo è semplice: rifiuta l’ipotesi sgradita affibbiandole un giudizio che risiede solo in un pregiudizio.

    Il fatto che da quasi undici anni partecipiamo a delle messe celebrate nominando nel canone il nome del pontefice formalmente eletto non farebbe diventare sostanziale ciò che è solo formale, SE solo formale fosse.

    Così come un preparato medico non diventa scientificamente un buon rimedio solo perchè tutti i medici e le istituzioni lo vadano ripetendo efficace e sicuro e quelli non del mestiere un atto d’amore.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Più chiaro di così…

    Una piccola nota che vorrei sottolineare:

    Mons. Schneider – a differenza di molti altri – non ha MAI mancato di carità o rispetto nei confronti di Francesco I, anche quando è intervenuto per riaffermare senza mezzi termini i principi della nostra Fede.
    Mons. Schneider, per chi conosce le Scritture, non si è comportato diversamente da Davide nei confronti di Saul…

    • Vincenzo ha detto:

      Saul era re legittimamente….

      • OCCHI APERTI! ha detto:

        Avevo mica scritto “per chi conosce le Scritture”?

        • ex : ha detto:

          Non ha compreso l’intervento di Vincenzo, mirante a contestare il paragone David-Saul / Schneider-Bergoglio, in quanto manca la similitudine nei secondi mebri (rispettivamente Saul e Bergoglio) delle due coppie poste a confronto. Se Saul era legittimamente re – fa intendere Vincenzo – non altrettanto legittimamente è papa Bergoglio.