Fare un Complimento a una Donna NON è Molestia. Aurelio Porfiri su Rocco Siffredi.

23 Marzo 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo post pubblicato dal maestro Aurelio Porfiri, che ringraziamo per la cortesia, sul suo sito. Buona lettura e condivisione.

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 In questi giorni tiene banco la notizia della giornalista che si è definita “distrutta” per commenti sessisti a Lei rivolti dal pornodivo Rocco Siffredi.

Ascoltando gli audio si può convenire che alcune frasi dette dall’attore hard fossero sopra le righe.

Io personalmente non esagererei troppo sugli effetti di quelle parole a cui mi sembra siano seguite delle scuse.

Del resto se intervisti Rocco Siffredi non ti sorprendi più di tanto se la conversazione, in bene o in male, assume una forte connotazione sessuale.

Devo dire che per quello che ho visto, quello che Siffredi ha detto si può dividere in due categorie: frasi triviali e complimenti un po’ maldestri.

Ora, sulle frasi triviali ci può stare che la persona se la sia presa, ma essere addirittura “devastata” mi pare veramente una reazione esagerata. I complimenti ti possono piacere o no, ma non equivalgono alle molestie.

Nel caso in questione l’attore hard si è fatto un poco prendere la mano, ma ho sentito di casi in cui una parola gentile, un invito a cena, un mazzo di fiori sono state considerate come molestie perché “attenzioni indesiderate”. Ora, uno lo sa dopo che le attenzioni erano indesiderate, non prima di compiere quelli che per molti sono gesti di attenzione verso una certa persona che può essere anche guidata, non facciamo i puritani, dall’attrazione fisica.

La giornalista ha detto che se fosse stata un uomo questa cosa non sarebbe accaduta: ma certo! Perché è ovvio che tra uomo e uomo, uomo e donna, donna è donna, c’è un interazione diversa, questa idea che si possa semplicemente mettere da parte il proprio sesso è del tutto folle e contro natura.

Il mio problema non è difendere Rocco Siffredi per cui non provo nessun tipo di ammirazione, ma quello di mettere in luce come si sta andando molto oltre alcune giuste rivendicazioni per instaurare rapporti umani che si basano sul terrore.

 

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6 commenti

  • Andrea ha detto:

    Allora poiché è una donna deve lasciarsi dire di tutto? Un conto è uno scambio di parole visto da fuori un altro è riceverlo in prima persona.

  • Davide Scarano ha detto:

    Mi scusi, dott. Tosatti, non mi è chiaro se e come i soggetti fotografati sono coinvolti nella vicenda. Nel merito osservo che vi è un confine sottile ma chiarissimo tra complimento e violenza psicologica, che non può essere compreso solo dalle parole ma dalle concrete modalità dell’incontro che non sempre sono conoscibili con certezza dall’esterno. Ricordo infine, con le parole di Mogol cantate da Battisti: “la paura inquina ed uccide il sentimento”. La direzione che sta prendendo l’Occidente, anche promuovendo attraverso i media e/o con norme di diritto positivo atteggiamenti e comportamenti volti a stigmatizzare sempre e comunque l’identità maschile, non può che portare a rendere più difficili le relazioni tra maschi e femmine, quindi a rendere per ciò stesso meno probabile la creazione di di relazioni stabili, capaci di divenire “famiglia”, cioè “società naturale fondate sul matrimonio”. E’ fin troppo chiaro che molti di coloro che comandano vogliono un mondo così, ed è altrettanto chiaro che tutto ciò è pericoloso per la vita di ognuno di noi.

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    È una tendenza generale, figlia del politicamente corretto, della cultura “woke” e del cosiddetto femminismo della terza ondata che vorrebbe, sostanzialmente, la cancellazione del genere maschile o comunque l’eliminazione di ogni rapporto donna/uomo.
    Ad esempio, anche la reazione al gesto stupido dello studente 17enne che ha mimato di sparare alla Meloni è stato gonfiato a dismisura. Negli anni 70, quando i 17enni sparavano per davvero o magari sprangavano, un’azione del genere sarebbe stata accolta con ilarità, appunto perché gesto piuttosto infantile. Invece, ciò che fa specie è l’infantilismo di sedicenti adulti eterni adolescenti che invocano sui social pene esemplari, quasi quasi la fucilazione alla schiena.
    Siamo in una società di m., caro Porfiri, di adulti/bambini e penso che saremo travolti, com’è giusto che sia, da altre civiltà che hanno ancora il senso della realtà.

  • G. ha detto:

    FARE UN COMPLIMENTO A UNA DONNA NON È MOLESTIA: la scoperta dell’acqua calda! Il problema è diverso e lo si trova esposto bene da Andrea Zambrano sul numero odierno de La Nuova Bussola Quotidiana.

  • Toh Aff ha detto:

    La donna risponderebbe al nome di Alisa Toaff.