Il Papa Vuole Depennare la Sodomia dall’Elenco dei Peccati. Mons. Viganò.

9 Novembre 2023 Pubblicato da 29 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e volentieri pubblichiamo questa dichiarazione dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò relativa alla risposta della Congregazione per la Dottrina della Fede in tema di trans e gay. Buona lettura e condivisione.

§§§

DICHIARAZIONE

dell’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò

a proposito delle recenti risposte

del Dicastero per la Dottrina della Fede

a mons. José Negri, Vescovo di Santo Amaro (Brasile)

 

 

Hæc est autem scriptura, quæ digesta est:

Mane, Thecel, Phares.

Dan 5, 25

 

Quando l’ultima dichiarazione di Jorge Mario Bergoglio non ha ancora finito di scandalizzare i fedeli e provocare divisione tra i Pastori, ecco aggiungersene una nuova, di medesimo segno, che apre un’altra ferita nel martoriato corpo della Chiesa.

Sono state recentemente pubblicate, con data del 31 Ottobre 2023, le Risposte ad alcune domande di S.E. Mons. José Negri, Vescovo di Santo Amaro in Brasile, circa la partecipazione al sacramento del battesimo e del matrimonio da parte di persone transessuali e di persone omoaffettive (qui). Aldilà della definizione ipocrita di «persone omoaffettive» – quasi si potesse separare l’identità omosessuale dall’esercizio intrinsecamente peccaminoso della sessualità contro natura che la definisce – questo documento rappresenta un ulteriore allontanamento dalla dottrina cattolica, non solo per le domande cui accetta di rispondere, non tanto per le risposte che formula, ma anche e soprattutto per gli effetti che la sua interpretazione mediatica avranno presso i fedeli; una interpretazione che significativamente risulta coerente con il cosiddetto metodo induttivo teorizzato dallo stesso Bergoglio in un altro documento sullo studio della Sacra Teologia (qui). Secondo questa teoria – condannata da Pio XII – occorre «partire dai diversi contesti e dalle situazioni concrete in cui le persone si trovano, lasciandosi seriamente interpellare dalla realtà, per diventare un discernimento dei segni dei tempi». Non a caso tutti i media, alla data di ieri, titolano «Il Vaticano apre a trans e gay», «Sì ai divorziati come padrini», «I trans potranno essere battezzati, svolta del Vaticano».

Il documento del Dicastero presieduto da Tucho Fernández – autore di Amoris lætitiæ e di Guariscimi con la tua bocca, l’arte di baciare (sic) – non è ovviamente mosso da zelo pastorale per le anime di chi vive in stato abituale e pubblico di peccato mortale perché si pentano e si convertano, ma dalla volontà di normalizzare i loro comportamenti, depennando la sodomia dai peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, o lasciandone la condanna alla teoria e di fatto ammettendo chi la pratica non solo ai Sacramenti, ma anche a quelle funzioni – come il padrino di Battesimo e Cresima o il testimone di nozze – dalle quali la Chiesa ha sempre escluso coloro che con la propria condotta di vita contraddicono pubblicamente l’insegnamento di Nostro Signore. Una funzione che, nel ruolo di padrino, diventa particolarmente eminente. Escludiamo quindi ogni possibile scusante, basata su un presunto fraintendimento delle parole di Bergoglio, anche perché il precedente del «Chi sono io per giudicare» valsogli la copertina della rivista LGBTQ The Advocate (qui) si era già dimostrato disastroso nei suoi effetti. Effetti voluti allora, ribaditi con le ripetute dichiarazioni e interviste, confermati con l’ultimo documento vaticano.

 

«Aprire un po’ di più le porte» è infatti la strategia di Bergoglio. Chi afferma che queste dichiarazioni inaudite siano frutto di improvvisazione e che non abbiano ripercussioni sul corpo ecclesiale si sbaglia o è in malafede. Esse partono da lontano – in questo caso dal 7 Dicembre 2014 – e dimostrano una pianificazione metodica, una intenzione dolosa e una pervicace volontà di nuocere alle anime, di screditare la Chiesa e di offendere la Maestà di Dio.

 

L’attacco alla famiglia tradizionale e l’aperto appoggio delle unioni e ai comportamenti peccaminosi di concubinari, adulteri, omosessuali e transgender parte dal Sinodo sulla Famiglia, prova generale dell’attuale Sinodo sulla Sinodalità. Fu in concomitanza con quell’assise che Bergoglio volle concedere un’intervista al quotidiano argentino La Nacion, anticipando le mosse che oggi lo vediamo compiere e che nessuno dei Dubia cardinalizi è riuscito a scongiurare.

 

Che facciamo con loro [i divorziati risposati], che porta si può aprire? C’è un’inquietudine pastorale: allora gli andiamo a dare la comunione? Non è una soluzione dargli la comunione. Questo soltanto non è la soluzione, la soluzione è l’integrazione. Non sono scomunicati. Ma non possono essere padrini di battesimo, non possono leggere le letture a messa, non possono distribuire la comunione, non possono insegnare il catechismo, non possono fare sette cose, ho l’elenco lì. Se racconto questo, sembrerebbero scomunicati di fatto! Allora, aprire un po’ di più le porte. Perché non possono essere padrini? “No, guarda, che testimonianza vanno a dare al figlioccio?” La testimonianza di un uomo e una donna che dicano: “Guarda, caro, io mi sono sbagliato, sono scivolato su questo punto, ma credo che il Signore mi ami, voglio seguire Dio, il peccato non mi ha vinto, vado avanti”. Ma che testimonianza cristiana è questa? O se arriva uno di questi truffatori politici che abbiamo, corrotti, a fare da padrino ed è regolarmente sposato per la Chiesa, lei lo accetta? E che testimonianza va a dare al figlioccio? Testimonianza di corruzione? (qui)

In queste parole, tanto fastidiose nella forma quanto ingannatrici nella sostanza, si racchiude il progetto eversivo di Bergoglio, che trova puntuale conferma nell’ultimo documento del Dicastero vaticano che ha sostituito nel nome e nelle funzioni la già compromessa Congregazione per la Dottrina della Fede; a capo del quale è stato nominato un individuo che non fa mistero della propria totale e assoluta identità di vedute col gesuita argentino, specialmente in materia di sodomia.

La speciosità degli argomenti tradisce l’assoluta inconciliabilità tra quanto insegna il Magistero cattolico e ciò che vuole ottenere Bergoglio, in esecuzione agli ordini che gli sono stati impartiti da chi lo ha fatto eleggere. Non dimentichiamo che tra i risultati da ottenere con la rimozione di Benedetto XVI e la promozione di una “primavera della Chiesa” le mail di John Podesta elencavano appunto una modifica della Morale con l’introduzione della “parità di genere”, ipocrita eufemismo dietro cui l’Agenda 2030 nasconde la normalizzazione del transessualismo, della sodomia e della pedofilia, oltre alla distruzione mediante il divorzio della famiglia naturale composta da uomo e donna.

Basterebbe questo, agli occhi di una persona onesta e retta, per evitare con la massima attenzione ogni minima variazione – anche solo disciplinare – su questi temi che dovrebbero vedere la Chiesa Cattolica e il mondo globalista su posizioni diametralmente opposte e inconciliabili. Se dunque un “papa” – espressione del più esasperato progressismo e apprezzato come tale dai nemici storici della Chiesa –decide di aprire la finestra di Overton sulla condanna della sodomia, del concubinato e del transessualismo, lo fa non solo a ragion veduta, ma con l’unico scopo di contraddire apertamente il Magistero e sovvertire nella sua essenza la missione della Gerarchia.

Questo «aprire un po’ di più le porte», perché secondo Bergoglio «la soluzione è l’integrazione» è una dichiarazione di intenti di nove anni fa che oggi trova puntuale realizzazione, nel silenzio attonito del Sacro Collegio e dei Vescovi, anzi con la loro sostanziale approvazione. Perché è facile piacere ai potenti della terra, a coloro che manovrano i governi e addirittura i vertici della Gerarchia per ottenere i loro scopi criminali. Molto meno facile affrontare con Fede e con coraggio il bonum certamen che da sempre la Chiesa combatte contro il Principe di questo mondo, per affermare con fierezza il Vangelo di Cristo e affrontare il martirio per difendere ciò che Egli ha ordinato ai suoi Pastori di insegnare fedelmente.

Una seria analisi del documento del Dicastero per la Dottrina della Fede non può e non deve limitarsi alla confutazione delle singole proposizioni eretiche, perché finirebbe con l’assecondare il metodo subdolo con cui esse sono state pensate e redatte: occorre al contrario considerare gli effetti immediati e a lungo termine, tenendo conto di come le Risposte si collocano rispetto ad altre dichiarazioni precedenti e soprattutto alla mens che le orienta verso una unica, chiarissima e inequivocabile direzione. L’affermazione di Bergoglio nell’intervista a Elisabetta Piquè, «La soluzione è l’integrazione», è rivelatrice di questa mens dolosa ed eversiva, che rende il suo autore non solo gravemente responsabile dinanzi a Dio delle offese e dei peccati che provocherà e della dannazione eterna a cui condannerà chi li compie, ma che mostra anche la indegnità e l’ostilità del gesuita argentino a ricoprire la funzione di Romano Pontefice e Pastore universale del Gregge del Signore.

Inimicus Ecclesiæ, ho detto nel mio intervento sul vizio di consenso (qui). Un nemico che agisce con coerenza e premeditazione nel compiere l’esatto opposto di ciò che ci si attende dal Vicario di Cristo e dal Successore del Principe degli Apostoli.

Dobbiamo confrontarci con una realtà dolorosa e terribile: Bergoglio si pone come ostile ai Cattolici fedeli al Magistero – che deride, condanna ed emargina – e complice di chi contraddice apertamente ciò che la Chiesa insegna immutabilmente da duemila anni. Non solo: egli vuole condurre i buoni Cattolici – e con essi i pochi Vescovi e sacerdoti che ancora professano la Fede nella sua integrità – a separarsi dalla setta che ha infiltrato e invaso la Chiesa, provocandoli con sfrontata arroganza perché si sentano scandalizzati ed offesi. L’inclusività a cui si ispira Bergoglio nella sua opera demolitrice è l’esatto opposto di quanto ci ha insegnato Nostro Signore, che nella parabola del banchetto di nozze (Mt 22, 1-14) non lascia dubbi circa la necessità di indossare la veste della Grazia per potervi essere ammessi. In quel passo evangelico il signore che trova un invitato senza veste lo fa legare dai suoi servi e gettare nelle tenebre esteriori, dov’è pianto e stridore di denti (ibid., 13). Le parole del Salvatore «Sarete miei amici se fare quello che vi comando», (Gv 15, 14) o «Non chi dice “Signore, Signore”, ma chi fa la volontà del Padre mio entrerà nel Regno dei Cieli» (Mt 7, 21) non danno adito a equivoci, e il fatto che un “papa” osi contraddirle è di una gravità inaudita che non può essere in alcun modo tollerata, per il bene delle anime e per l’offesa a Dio. Oggi ci troviamo dinanzi al paradosso di un autoproclamato “padrone” della Chiesa – perché come tale agisce Bergoglio – che caccia dal banchetto chi ha la veste nuziale e vi ammette indiscriminatamente tutti gli altri. Ma se la “chiesa” di Bergoglio non vuole i Cattolici, come può dirsi “cattolica”? Se chi esercita la propria autorità di “papa” lo fa contro l’autorità di Cristo, come può essere considerato Suo vicario?

Alla National Gallery di Londra è conservato uno splendido dipinto di Rembrandt, realizzato nel 1636: il festino di Baldassarre, che riprende il racconto del profeta Daniele (Dan 5). Il re babilonese Baldassarre, in pieno assedio da parte del re di Persia Ciro il Grande, aveva organizzato un sontuoso banchetto a corte, usando per le libagioni i vasi sacri del Tempio sottratti come bottino da Nabucodonosor. In quell’occasione, dinanzi a tutti gli ospiti e ai dignitari, apparve una mano che scrisse sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro (Dan 5, 5) delle parole incomprensibili. Fu Daniele a interpretare quelle parole oscure, Mane, Thecel, Phares (Dan 5, 25):

Mane: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine. Thecel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante. Phares: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani (Dan 5, 26-28).

Dinanzi alla contemplazione della passio Ecclesiæ per mano di Bergoglio e dei suoi complici, possiamo sperare e pregare che quanti non hanno creduto dinanzi alla silenziosa azione del Bene possano convertirsi per l’inquietante evidenza di ciò che gli si oppone. Prima che sia troppo tardi.

 

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

 

9 Novembre 2023

In Dedicatione Basilicæ Ss. Salvatoris

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29 commenti

  • PINCO PALLINO ha detto:

    È ormai una evidenza incontrovertibile che di fatto Bergoglio sia eretico, apostata e pure scismatico (perché divide la Chiesa).
    Allora i casi sono due:
    O Benedetto XVI è l’ultimo Papa della Chiesa cattolica, nel senso che dopo di lui la chiesa non è più cattolica (e questo di fatto è incontrovertibile).
    Oppure Benedetto XVI è l’ultimo Papa cattolico della Chiesa, nel senso che il papa dopo di lui non è più cattolico (anche questo è altrettanto incontrovertibile).
    Siccome “contra factum non est argumentum”, e tutti gli “argumenta” raccolti insieme in questi anni “adversus Franciscum” potrebbe superare in quantità pure la Summa di San Tommaso, allora che facciamo? Bisogna tradurre in azioni concrete le logiche conseguenze dei ragionamenti. Il diritto canonico offre delle soluzioni al riguardo. Ma servono quei cosiddetti “attributi” che finora nessuno dei nostri pastori ha dimostrato di possedere. Intanto chi divide impera!

  • Terminus ha detto:

    Dire ce qu’il faut faire, c’est bien ! – Faire ce qu’on a dit, c’est mieux !
    Voici un exemple d’action concrète :
    Une pétition de 11.500 signatures envoyée aux cardinaux d’avant 2013 pour leur faire prendre conscience de la réalité du faux conclave de mars 2013, et pour les inviter à faire leur devoir de cardinaux.
    https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/37470900/benedetto-xvi-firme-cardinali-sede-impedita.html

    • E.A. ha detto:

      Certo, appellarsi ed applicare il Canone 332.2 della UDG, che impone per una valida abdicazione la rinuncia al Munus, è e rimane l’atto pratico più giusto ed evidente da compiersi!

      • Terminus ha detto:

        Merci pour votre conclusion qui est identique à celle de Andrea Cionci et qui est inconstestable :
        https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/37500651/tradizionalisti-che-di-fatto-difendono-bergoglio-un-accordo-per-il-conclave-inciucio-.html
        ”Il EXISTE une seule voie canonique vraiment décisive, parfaitement réalisable, conçue spécifiquement pour éliminer Bergoglio et purifier l’Église , et c’est la reconnaissance du siège empêché de Benoît XVI avec l’application des dispositions combinées des articles. 76 et 77 de l’Universi Dominici Gregis . Dans ce schéma, l’évidence saute aux yeux : le pape Benoît n’a pas renoncé à son munus , il n’a pas laissé le siège régulièrement vacant, donc l’élection de Bergoglio est nulle et non avenue. Fin de l’histoire.”
        https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_22021996_universi-dominici-gregis.html
        76. Se l’elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione o non fossero state osservate le condizioni qui stabilite, l’elezione è per ciò stesso nulla e invalida, senza che intervenga alcuna dichiarazione in proposito e, quindi, essa non conferisce alcun diritto alla persona eletta.
        77. Stabilisco che le disposizioni concernenti tutto ciò che precede l’elezione del Romano Pontefice e lo svolgimento della medesima, debbano essere osservate integralmente, anche se la vacanza della Sede Apostolica dovesse avvenire per rinuncia del Sommo Pontefice, a norma del can. 332, § 2 del Codice di Diritto Canonico e del can. 44, § 2 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

        Même si on n’est pas d’accord avec Andrea Cionci, il faut bien reconnaître que ses articles sont correctement fondés et que personne d’intellectuellement honnête ne saurait les invalider.
        Évidement, il y a deux mille ans, certains tentaient de prouver – avec de faux témoignages – que Jésus de Nazareth
        n’était qu’un imposteur.
        Quoiqu’il en soit, les articles de Andrea Cionci font au moins apparaître la malhonnêteté intellectuelle de plusieurs prélats de l’Église catholique romaine. De faux prophètes et faussaires de Dieu qui génèrent le dénouement apocalyptique bien annoncé, partout avec de grandes affiches, par la Sainte Écriture.
        https://gloria.tv/post/crnxs3vcuCfp4LWh43QaBia1o
        Anne-Catherine Emmerich (01.06.1821) : ”J’ai vu les évêques du monde. Leurs fautes envers la religion se sont révélées à moi par des malformations externes. Seuls quelques évêques étaient parfait sains.”
        (Extrait de l’album ”La vie de François en image” : https://gloria.tv/fr.cartoon )

  • Terminus ha detto:

    Comme le précise bien MAX CROTTI dans son remarquable commentaire du 9 novembre 2023 à 22h36, Bergoglio peut se permettre n’importe quoi de contraire à l’enseignement de l’Eglise tout simplement parce que :
    ▪︎ il a accepté d’être élu pape uniquement pour détruire la sainte Eglise catholique romaine de l’intérieur, et la remplacer par une église judaïque, son désir d’être pape pour le bien de l’Eglise est donc vraiment nul,
    ▪︎ il sait bien que son élection n’est pas valide et qu’il n’est pas du tout pape,
    ▪︎ il sait bien qu’il n’a pas le munus puisqu’il n’est pas pape, mais il s’en moque éperdument puisque son objectif n’est pas du tout d’être un vrai pape mais au contraire de détruire la papauté.

    Et il y a deux solutions radicales qui pourraient mettre fin à ce cauchemar de la destruction de l’Eglise :
    1) La solution que propose Andrea Cionci :
    ▪︎ Benoît XVI n’a jamais déclaré renoncer au “munus”,
    ▪︎ il n’a donc jamais abdiqué valablement selon l’article 332.2 du code de droit canonique,
    ▪︎ il ne fallait donc pas convoquer de conclave avant qu’il ne soit décédé,
    ▪︎ le conclave de 2013 est donc sans raison d’être, entièrement faux, entièrement invalide, entièrement fantomatique
    ▪︎ Bergoglio est donc un pape fantôme, et tout ce qu’il a fait en temps que pape est FANTOMATIQUE, NUL, IRRÉEL, et les cardinaux qu’il a nommé sont des cardinaux fantômes.

    2) Selon les mentions figurant sur l’acte de baptême de Bergoglio :
    ▪︎ aucune mention n’atteste de son ordination DIACONALE qui est nécessaire pour l’ordination sacerdotale, et on ne trouve aucune preuve de son ordination diaconale nulle part dans le monde, ni au Vatican ni en Argentine,
    ▪︎ son ordination sacerdotale est donc illicite et vraisemblement nulle par défaut d’intention,
    ▪︎ son ordination épiscopale est tout autant nulle
    ▪︎ et forcément son élection pontificale est nulle ainsi que tous ses actes posés en tant que pontif.
    Voir les mentions figurant sur l’acte de baptême selon la photographie qui en a été faite et diffusée sur Internet, et dont il y aurait, depuis quelques années, une copie dans une chapelle de la basilique María Auxiliadora à Buenos Aires :
    https://comovaradealmendro.es/2023/02/02/no-hay-evidencia-de-que-jorge-mario-bergoglio-fuera-ordenado-diacono-analisis-de-las-gravisimas-consecuencias-i/

    Alors pourquoi Monseigneur Vigano continue-t-il de nous distraire avec de longs exposés de plus en plus lassants au lieu de “prendre le taureau par les cornes” et de soutenir l’une de ces deux possiblités ou les deux ?
    Pourquoi refuse-t-il de cautionner au moins une de ces possibilités ?
    Quelles sont ses raisons et ses objectifs ?
    Que va-t-il se passer si Bergoglio n’est pas démasqué, évincer avant qu’il décède ou qu’il abdique ?

    Finalement, on ne sait plus très bien discerner ce que cherche Monseigneur Vigano et cela va lui enlever tout crédit même si ce qu’il rapporte contre Bergoglio est vrai, car d’autres que lui nous en rapportent tout autant. On n’écoutera même plus ses jérémiades qui restent sans suite efficace. On a bien d’autres choses à faire.

    Car en attendant, le temps passe et des millions de baptisés sont trompés, conduits vers la perdition.

    Apparemment, personne ne veut vraiment faire ce qu’il faut faire pour sauver l’Eglise.
    Alors, il ne nous reste plus qu’à attendre le moment où Dieu décidera de s’en charger Lui-même.
    Car on peut être certain que Lui ne manquera pas de faire ce qu’il faut mais seulement après avoir donné aux responsables la possibilité d’accomplir leur devoir et de rendre témoignage à la Vérité. Il leur reste un peu plus d’un an.

  • Maria Antonietta Gaziano ha detto:

    Sperare e pregare per cosa,esattamente, monsignore?
    Che il Signore se lo chiami al suo giusto giudizio?
    E che poi i signori cardinali ci servano un Giovanni XXIV ancora peggiore?
    Non le viene in mente niente di più sensato? Un uomo della sua intelligenza ed esperienza, anche politica e diplomatica?
    Non ci posso credere!

  • gladio ha detto:

    Esimio Monsignore : il cardinal Bergoglio vuole depennare la sodomia, bene ( si fa per dire) , le ricordo che Lei, volendo, può giocare la carta risolutiva per depennare il cardinal Bergoglio , però, ovviamente, bisogna volerlo….
    La giochi, dunque , questa carta , Monsignore.

    • Marco Tosatti ha detto:

      E quale sarebbe, questa carta?

      • E.A. ha detto:

        La carta della Verità, mi permetto di rispondere anch’io dott. Tosatti, la quale carta, pur non garantendo immediati successi temporali e materiali, ne eroga a profusione dal punto di vista spirituale, in Giustizia e Verità, in Fede, Speranza e Carità, e soprattutto nella riconquista della Libertà, quella proclamata dal Signore! Riconoscere l’invalidita’ della rinuncia di BXVI, come abdicazione, è lampante e tanto evidente alla luce della Fede, quanto inoppugnabile ed eloquente alla luce della Ragione. Ogni virgola, ogni parola usata nella declaratio, ogni evento ad essa collegato, ogni attuale sviluppo, ogni azione, mezzo e fine perseguito dal cosiddetto successore, conducono ad un’unica ed ineludibile conclusione, Papa BXVI ultimo legittimo Papa regnante! La teoria di un suo cedimento o di un suo atto“modernista” lasciamola pure ai veri traditori di NSGC, e non offriamo il braccio a chi davvero, da dieci anni, ha diabolicamente preso in mano il potere con l’inganno e lavora, alacremente, per cancellare il Cristianesimo dalla faccia della Terra e per demolire, secondo miseri ed effimeri piani, la Nostra Santa Madre Chiesa. Ancora peggiore del loro intento risulterebbe, a mio avviso, riconoscere questi Malfattori e Mercenari come veri Pastori ed il Falso Profeta come legittimo successore di S.Pietro, espressione quindi della Volontà del Signore e da Lui scelto come Suo Vicario!

      • Enrico Nippo ha detto:

        Quale sarebbe l’ATTO PRATICO per giocare la carte della Verità?

        • E.A. ha detto:

          Innanzitutto proclamarla a gran voce, senza timore e senza tentennamenti.La Verità sostenuta dall’Alto Clero( ancora credente e fedele a NSGC), apre, anzi spalanca le Porte a Cristo ed al Suo salvifico, quanto sicuro Intervento, anche accellerando un immediato e valido Conclave. Inoltre darebbe ufficialmente inizio ad un necessario e fondamentale processo di separazione tra la vera Santa Chiesa Cattolica ed Apostolica e quella non legittima, guidata da un Antipapa!

        • Adriana 1 ha detto:

          L’ATTO PRATICO…difficile.
          https://www.youtube.com/watch?=voKsas9bFyjw
          Parole chiare sulla Chiesa: munus e ministerium.
          (Senza contare i Cardinali e i Vescovi).

  • nuccioviglietti ha detto:

    Da peccato anale a… veniale!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Giovanni ha detto:

    Nonostante l’ assidua richiesta di pregare per lui, credo abbia la strada segnata. Certo la conversione può avvenire fino all’ultimo, ma il disegno politico che persegue non si sposta d’un millimetro. Al wef e non solo, sta diventando un mito.

  • Nicola ha detto:

    ” Oh no…..cosa vedo …un Papa che nega le Verità di Fede. Non sia mai ….” dagli appunti del Veggente delle Tre Fontane, Bruno Cornacchiola…….

  • Franz Schlagen ha detto:

    Visto che c’è un’ ASSOLUTA INCONCILIABILITÀ tra il Magistero CATTOLICO di sempre e ciò che vuole ottenere Bergoglio, (cari Tosatti e Viganò) questa è la RIPROVA che il cosiddetto “Papa Francesco” che vi ostinate a chiamare tale per MOTIVAZIONI tutt’altro che limpide, NON PUÒ ESSERE un Papa CANONICAMENTE ELETTO. Perché ogni Papa canonicamente eletto possiede il MUNUS PETRINO (con la conseguente assistenza Divina dello Spirito Santo) che non gli consente assolutamente e minimamente di deviare dalla Fede, dalla morale cattolica e di confondere i fedeli. Ma siccome soprattutto lei Monsignor Viganò non la vuole dare vinta al “Papa apostata e modernista tedesco” che ha salvato la Chiesa non rinunciando a questo MUNUS PETRINO, allora preferisce criticare un “Papa” che non insegna “da Papa”= COSA MAI VISTA in 2000 anni di storia della Chiesa. Tanto ormai sappiamo quali sono i suoi giochetti. Buona notte Eccellenza.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Mi spieghi quali sarebbero le motivazioni “tutt’altro che limpide” per cui chiamare Jorge Mario Bergoglio papa, caro signore. Sono molto curioso di conoscerle. Fra l’altro, lo chiamava papa anche Bendetto XVI. Aveva ragioni tutt’altro che limpide anche lui?

  • Max Crotti ha detto:

    Commentare l’ennesimo intervento di censura verso Bergoglio proveniente da Mons Viganò rappresenta un esercizio logico sempre più faticoso… ma pur sempre meritevole e necessario.

    Innanzitutto la semantica, in particolare l’uso sistematico del termine [Bergoglio], riferito a colui che tecnicamente sta svolgendo l’incarico di Papa, accompagnato dal termine “Papa” messo sempre fra virgolette : logica vuole che lo scrivente esprima con ciò il suo distacco e il conseguente non-riconoscimento.

    A questo si aggiunge il giusto riferimento storico-politico delle trame operate dalla Cupola Clintoniana contro Benedetto XVI, in quanto irriducibile nemico da eliminare, e porre al suo posto un fido alleato, già funzionale ai piani degli apparati USA fin dai tempi in cui agiva come collaborazionista del feroce regíme militare Argentino.

    É del tutto evidente che Benedetto XVI era visto come un fiero ostacolo, non piegabile, da parte di quei “Signori delle Tenebre” che intendevano imporre le loro agende di perversione e oscurantismo… ed è pertanto logico concludere che esiste una netta discontinuità fra il magistero di Papa Benedetto e quello di Bergoglio, che quindi appartengono a due filoni (direi perfino due mondi) totalmente diversi.

    Le precise quanto motivate accuse a Bergoglio mosse da Mons Viganò appaiono ineccepibili, e si aggiungono ad una lista ormai kilometrica.

    Ma questa lista, per logica stringente, portano ad una sols conclusione : Bergoglio pensa e agisce così perché non ha alcuna assistenza dallo Spirito Santo , e non ce l’ha semplicemente perché non ha il Munus Petrino , e questo perché Benedetto XVI non lo ha mai riconsegnato.

    Tutto torna Eccellenza !
    Adesso attendiamo che lei faccia l’ultimo passo , si schieri apertamente , senza ambiguità e sottigliezze di stampo politico , nel dichiarare che Bergoglio nella realtà è solo un Usurpatore del Trono Petrino , e proprio per questo lui sta svolgendo (purtroppo anche bene) il suo vero incarico di distruttore della Chiesa Cattolica.

    Eccellenza dobbiamo fermarlo, e ripristinare i giusti diritti della Sede Apostolica , così come sancito a chiare lettere nella Universi Dominici Gregis.

    Sempre più fedeli stanno comprendendo la radice di questa enorme menzogna e la necessità di abbatterla con ls forza del Diritto sorretta dalla forza della Fede.

    Lei può dare un grande contributo , ancora maggiore di quello dato finora : si unisca a questi fedeli della Vera Chiesa, che non intendono cedere ad alcun prezzo né alla menzogna né alle manovre di Palazzo !

  • Margotti ha detto:

    Chiaro e ficcante come sempre l’intervento di Mons. Viganò.
    Dio non benedice e non può benedire il peccato.
    Punto.
    Lo spirito del tempo non richiede che sia la Chiesa ad adeguarsi a sodomiti, pederasti e transumanti, ma semmai che siano questi ad adeguarsi alla dottrina e morale cattolica.
    Punto.
    Siamo ai fuochi d’artificio di questo decennio nella Pampas vaticana.

  • alessio ha detto:

    Ringrazio il sempre Ottimo
    Mons. Viganò e penso che se
    fosse lui Pontefice invece di
    stare qui a maledire l’oscurità ,
    saremmo a benedire la luce
    come facevamo sotto Giovanni
    Paolo II e Benedetto XVI .
    Sono sicuro che i discorsi di
    bergoglio sdolcinati sulla pace,
    i bambini , gli omosessuali ,
    siano dei giochi di prestigio e
    come tali , ci distraggono con
    cose parole e gesti mentre viene fatto altro , ed il prestigiatore di Santa Marta
    in verità prepara nuove purghe
    verso i Veri Cattolici , visto che
    quelli di nome e non di fatto
    hanno di buon grado accettato
    le sue vili azioni contro i tradizionalisti , andrà a colpire
    il resto della Chiesa col
    silenzio complice dei signori
    Cardinali .

  • lucis ha detto:

    Che possa essere battezzato un trans non mi sembra uno scandalo o una novità. Il battesimo non è mai stato negato a nessuno, nelle dovute condizioni. E non c’è peccato che possa impedirlo, se c’è pentimento.. Secondo me invece una domanda fondamentale è con quale nome un tale trans dovrebbe essere battezzato: Quello del suo sesso alla nascita o del sesso riassegnato? Perché nel secondo caso, allora si, si sdogana l’ideologia lgbt.

  • Rossana zerbini ha detto:

    Bergoglio non conosce moralità, né vuole che altri la conoscano. Basta osservare il suo terreo volto, i suoi spenti occhi per captare come la speranza, che dà la vita, sia a conti fatti soltanto un’illusione priva di potere salvifico in questa falsa chiesa, semplicemente perché il Cristo non c’è più.
    Preti, monsignori e cardinali preferiscono assistere inerti al consumarsi dell’abominio della desolazione. Incantati dagli occhi del cobra, non vogliono uscire dal loro torpore, rifiutano di cercare scampo, rimangono impietriti e, a mala pena, riescono ancora a balbettare un qualche lamento;
    mentre il serpente si avvicina inesorabilmente per spalancare davanti a loro la sua orrida bocca.
    Per tutti costoro, arriverà la morte e avrà i suoi occhi.

  • gaetano2 ha detto:

    “Il Papa Vuole Depennare la Sodomia dall’Elenco dei Peccati” “Il Papa”??? OSSignùr! Ma ancora non si vuole capire che non è Papa, e tra l’altro i suoi atti lo dimostrano chiaramente. Si diverte a profanare e screditare “il Papato”, oltre che la Chiesa tutta, sia materialmente che spiritualmente. Se ne sono accorti tutti, a parte coloro che sono del mestiere (salvo raririssime eccezioni miserikordiate sul posto, ovviamente senza processo)

  • gaetano2 ha detto:

    “Il Papa Vuole Depennare la Sodomia dall’Elenco dei Peccati”
    “Il Papa”???
    OSSignùr! Ma ancora non si vuole capire che non è Papa, e tra l’altro i suoi atti lo dimostrano chiaramente. Si diverte a profanare e screditare “il Papato”, oltre che la Chioesa tutta, sia matrialmente che spioritualmente. Se ne sono accorti tutti, a parte coloro che sono del mestiere (salve raririssime eccezioni miserikordiate sul posto ovviamente senza processo)

  • Giampiero ha detto:

    Il papa “emerito” non avrebbe però usato lo sprezzante termine SODOMIA per descrivere il rapporto omosessuale. Si è mai chiesto Eccellenza quali implicazioni si accompagnino all’uso del termine SODOMIA? Fossero anche queste tra le cause di certe avventuristiche fughe in avanti?

  • Federico ha detto:

    Allora, perché non lo cacciate via?

  • Giuseppe ha detto:

    Dire che Bergoglio sia coscientemente colpevole o meno, sarà Dio a giudicarlo .
    Possiamo oggettivamente dire che, per il governo della Santa Chiesa Cattolica Bergoglio è oggettivamente una disgrazia;
    e noi che lo abbiamo (legittimamente o illegittimamente) come successore di Pietro, siamo ancora più disgraziati.
    Ciononostante confidiamo ,come anime sperdute, nella infinita Misericordia e Provvidenza di Dio.

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