Il Sinodo degli Alieni. Mastro Titta.

25 Ottobre 2023 Pubblicato da 6 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il nostro Mastro Titta si occupa di Sinodo…Buona lettura e condivisione.

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MASTRO TITTA: GLI ALIENI SONO FRA NOI

 

A tubare è il garrulo domenicano Timothy Radcliffe. “Il processo sinodale è organico ed ecologico piuttosto che competitivo. È più simile a piantare un albero che a vincere una battaglia”. Organico ed ecologico piuttosto che competitivo, come piantare alberi, no guerra: guerra cacca. Forse anche un po’ fresato ma senza fotocopiare la colla da mingere.

 

Aggiunge Radcliffe che il sinodo è un tempo di “attesa attiva”, “come una gravidanza”. Almeno in questo caso sappiamo chi è il padre. Chi deve nascere, il figlio di Satana? In caso fateci sapere.

 

Il teologo australiano Ormond Rush: “Ascoltandovi in queste tre settimane ho avuto l’impressione che alcuni di voi stiano lottando con la nozione di tradizione, alla luce del vostro amore per la verità”.

 

Lottiamo per la verità, simpatico e cortese amico. Non per la tradizione né per le nozioni. Sarei curioso di conoscere un lottatore per le nozioni: mai visto in vita mia, ignoravo che esistessero.

 

Non esiste il “nostro amore per la verità” o “il vostro”. Esiste la verità: che la si ami o la si odi, è una per tutti. Per finire non siamo rappresentati al Sinodo (qualche fortuna nella vita non guasta).

 

Non può mancare la presenza femminile, suor Maria Ignazia Angelini: “Gesù vede se stesso nell’infimo e nudo e spregevole seme, inapparente, abietto, senza bellezza”, finché, morendo, “attraverso la consegna alla terra si anima in un dinamismo imprevedibile, inarrestabile, ospitale”. Non ricordavo che Gesù si fosse consegnato alla terra. Mi pareva il contrario.

 

Il seme infimo, spregevole, inapparente, senza bellezza? Dinamismo ospitale? Ma come parla, madre? C’è più comprensibile onestà semantica nel nanerottolo verde Yoda, o nella pantegana Splinter che istruisce le Tartarughe Ninja. Dove avete imparato la difficile arte di non dire nulla manco per sbaglio? Mai viste personalità così terrorizzate dal significato.

 

La Rochefoucauld lamentava che Alessandro Magno e Cicerone avessero procurato all’umanità una quantità impressionante di mitomani e ciarlatani nei loro epigoni. Quale che sia il disturbo, credo che nella “Chiesa di Francesco” abbia rotto gli argini. Gli adepti superano in mediocrità il guru di parecchie lunghezze. Sembra facciano a gara a produrre sproloqui uno più sciabordito dell’altro.

 

C’è qualcosa di mortificante in questo linguaggio piagnucoloso da alcolisti cirrotici. Specie in un frangente drammatico e pericoloso come quello che stiamo attraversando. La volontà di non farsi capire mediante allocuzioni sugli asini volanti mi pare un mandato preciso.

 

Gli intellettuali cattolici vengono liscati come orate. Totalmente privi di colonna vertebrale. Anche l’espressività e il profumo che promanano sono simili ai miasmi di una rivendita di eucarioti.

 

L’inclinazione all’insensatezza dolciastra ha preso piede nella Chiesa da decenni. Oggi però viene esaltata e celebrata senza freni, è diventata dura e intransigente, legittimata da un pontefice logorroico che ha ben poco da dire, in compenso lo ripete come un disco rotto.

 

Il papa parla di sogni, non rubare il futuro ai giovani, di fratellanza e reddito universale, di vaccini, rispetto della biodiversità con slogan da centro benessere, ma il coro di voci bianche che lo circonda lo supera in zelo mille volte.

 

I casi sono due: o questa gente non è consapevole di vivere in una bolla psichiatrica incurabile – il che significa che sono dei pazzi Docg – oppure gli alieni sono già sbarcati. Qualcuno informi la Specola Vaticana: non serve scrutare il cielo. Il Senato Intergalattico di Guerre Stellari si dà convegno in Aula Paolo VI.

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6 commenti

  • Cristina ha detto:

    C’è sempre qualcosa da imparare e punte di genialità,come”il terrore del significato” leggendo Mastro Titta.Grazie

  • Adriana 1 ha detto:

    Sulle “Voci bianche” 2 bei film…istruttivi.
    Sinodo sulla Sinodalità…un Rave di vecchi che credono di essere giovani.

  • Astore ha detto:

    Pur essendo considerato un “tradizionalista”, per quanto riguarda il Vaticano II non lo sono affatto.
    Infatti non solo il Concilio ha permesso, a chi non fosse modernista, di rinnovare un rapporto personale col Signore al di là delle forme, pur necessarie, ma ha anche manifestato una sorta di “mistero dell’iniquità” nella Chiesa: infatti, se subito dopo il Concilio molte migliaia di sacerdoti e religiosi hanno “gettato la tonaca alle ortiche”, vuol dire che c’era già un malessere enorme che non si sarebbe manifestato. Chi è uscito, se fosse rimasti, in molti casi avrebbe moltiplicato gli scandali che ci sarebbero poi stati.
    Ma non tutti i “mondani” o chi non aveva la vocazione, sono usciti, anche, e forse soprattutto, tra gli omosessuali che, coperti dalla tonaca, potevano passare più inosservati.
    Non voglio giudicare persone che non hanno avuto la forza di uscire, ma quando non hanno vissuto il loro dramma in modo casto, hanno dato uno scandalo enorme. E il problema più grande è che, non di rado, non si sono limitati a cadere per poi rialzarsi, ma si sono adagiati nel vizio, come McKarrick, che per decenni ha abusato abitualmente di minori, come fosse normale, e nel frattempo celebrava Messe in modo sacrilego.
    Oggi sembra che addirittura si voglia proporre il vizio come normale, cosa che non era mai stata neppure ipotizzata ai tempi di Alessandro VI.
    Naturalmente la mia teoria può essere sbagliata, ma l’approvazione alla benedizione delle coppie omosessuali, sia avvenisse per eccesso di zelo, che per turpi fini, sarebbe uno scandalo enorme e ho fiducia che non avvenga. Occorre pregare.

    • Davide Scarano ha detto:

      Caro Astore, devo dire che non condivido le sue affermazioni sul Concilio Vaticano II, in particolare sulle concrete realizzazioni. Non volendo e non potendo discutere le intenzioni, anzi le buone intenzioni, di cui però un celebre proverbio ci preannuncia l’esito, passiamo ad esaminare brevemente, nei limiti delle mie capacità e del mio spirito di osservazione, gli esiti dello stesso. Ecco di seguito alcuni spunti di riflessione:
      1) Marcello Veneziani: “con il Concilio si è passati da una chiesa verticale e teocentrica una chiesa orizzontale ed antropocentrica”,
      2) Cardinali Bacci ed Ottaviani, “Il Novus Ordo Missae (omissis) rappresenta, sia nel suo insieme, come nei particolari, un impressionante allontanamento della teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella sessione XXII del Concilio Tridentino, fonte: “Breve esame critico del Novus Ordo Missae”. Si potrebbe dire che queste citazioni sono di parte, però proviamo ad analizzare le analogie e le differenze nella liturgia tra i due riti nel modo più oggettivo possibile, allo stesso modo di un antropologo che dovesse osservare i comportamenti di una tribù a lui sconosciuta. Credo che risponda a verità affermare che le differenze superino di molto le analogie, non tanto nelle parole quanto soprattutto nel “linguaggio non verbale”, che, come insegnano le tecniche di comunicazione e di propaganda, è potenzialmente molto più efficace del linguaggio verbale. Molto ancora si potrebbe aggiungere sul tema, però per brevità intendo concludere con una notazione personale: anch’io talvolta avverto la presenza del mio orgoglio e la fatica di essere “sottomesso a Gesù”, anche accettando h24 la Croce che mi ha donato, però, visti gli attuali chiari di luna, la ragione “costringe” a dire che è meglio essere sottomessi a Gesù che a questo mondo (ed al suo principe).

  • Giampiero ha detto:

    “MAI VISTE TANTE PERSONE COSÌ TERRORIZZATE DAL SIGNIFICATO” 👍 Grande mastro Titta.

  • Astore ha detto:

    Spero che il sinodo non a votare sull’approvazione della benedizione alla coppie omosessuali, ma se ci si dovesse arrivare, che i voti favorevoli da considerare validi siano solo quelli di chi fa “coming out”.
    Forse così, se passasse l’approvazione, si capirebbe il perché, e si capirebbe il perché tanta smania “pastorale”

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