Chi Ha Così Paura di Georg Gaenswein da non Farlo Parlare?

23 Ottobre 2023 Pubblicato da 31 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione due articoli di un sito amico, Infovaticana, che ringraziamo per la cortesia. I collegamenti agli originali sono questo e questo. Buona lettura e condivisione.

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La Comunità dei Lanceros ha commentato la decisione di monsignor Georg Gänswein di far rettificare al direttore della rivista Vida Nueva José Beltrán quanto scritto sull’Arcivescovo in merito alla sua visita annullata in Spagna per tenere una conferenza su Benedetto XVI presso la Fondazione Universitaria Spagnola.

Il sito web Infocatólica ha pubblicato il 19 ottobre che il quotidiano tedesco Die Tagespost ha fatto eco alle polemiche generate in Spagna per l’annuncio della conferenza. La pubblicazione cattolica tedesca ha sottolineato che la caccia contro Gänswein in Spagna è iniziata prima nella rivista Vida Nueva. Una rivista il cui comitato editoriale ha incontrato Papa Francesco in agosto e che si dice sia in costante contatto con il Papa e il suo entourage.

Die Tagespost ha commentato che “in un passaggio [di un articolo di Vida Nueva] si dice che Gänswein si era rifiutato di obbedire a Papa Francesco rifiutando l’offerta del Pontefice di dirigere una diocesi tedesca. Gänswein aveva anche rifiutato [secondo Vida Nueva] la proposta di assumere la guida di una diocesi in Italia, chiedendo invece una “posizione di autorità in Curia”. Questa “partita a poker” di Gänswein aveva infine portato il Papa a chiedere all’ex segretario privato di Benedetto di lasciare il Vaticano e tornare in Germania”.

 

 

Questi commenti di Vida Nueva sono stati definiti “gravi calunnie” in una rettifica che la rivista spagnola ha dovuto pubblicare legalmente, includendo però una serie di commenti sulla legge spagnola nel tentativo di far capire ai lettori che sono vincolati dalla legge, ma che questo non significa che quanto scritto dal direttore non sia vero.

La lettera di monsignor Gänswin è la seguente:

“Signor direttore di Vida Nueva Digital:

Ho appreso con grande sorpresa che su Vida Nueva Digital sono state fatte affermazioni su di me, che sono obbligato a commentare, dato che altri media le stanno già riprendendo.

In una notizia del 9 ottobre 2023 si legge: “Rifiuto di obbedire. Passata la tempesta, il Papa ha avuto diversi incontri con lui in cui gli ha offerto la carica di capo di una diocesi tedesca, seguendo le orme di Stanislao Dziwisz, segretario personale di Giovanni Paolo II, che dopo la sua morte è stato nominato arcivescovo di Cracovia. Gänswein rifiutò e Francesco gli offrì la possibilità di guidare una diocesi italiana. Anche lui rifiutò e arrivò a proporsi per una posizione di rilievo in Curia. Di fronte a questa sfida dell’arcivescovo tedesco, il Papa lo ha esortato a lasciare il Vaticano e a tornare in patria”. Lo stesso testo è ripetuto in una notizia del 16 ottobre.

Si tratta di affermazioni completamente false. Vi prego di essere consapevoli che tali affermazioni costituiscono una grave calunnia.

Per questo motivo, chiedo rispettosamente una rettifica immediata e ben pubblicizzata di queste affermazioni.

+Georg Gänswein”.

Il giornale cattolico tedesco aggiunge inoltre che Vida Nueva ha riferito che “Gänswein si trovava a Friburgo su istruzioni di Papa Francesco e che gli era “espressamente vietato” di viaggiare all’estero senza il permesso delle autorità ecclesiastiche”. Die Tagespot ha commentato a questo proposito che “se avessi effettivamente ricevuto un tale ordine da Roma, “i miei viaggi dello scorso settembre a Roma (dove ho partecipato al simposio del circolo studentesco del professor Ratzinger) o recentemente in Austria (dove ho preso parte a un incontro della fondazione “Kirche in Not”), così come il previsto viaggio a Madrid, sarebbero stati atti di disobbedienza da parte mia di fronte a tale divieto”. Tale divieto non esiste. “È semplicemente un’invenzione”, ha detto Gänswein. Gänswein ha lanciato un “forte” appello all’editore [della pubblicazione spagnola] affinché “rettifichi immediatamente e pubblicamente questa accusa”.

Almeno c’è un arcivescovo tedesco che non ha paura di Vida Nueva, la rivista spagnola fiore all’occhiello di Papa Francesco, del cardinale Omella e di alcuni vescovi spagnoli.

 

L’ex segretario personale di Benedetto XVI è stato vietato a seguito delle pressioni della Fondazione Universitaria Spagnola.

Mercoledì prossimo si sarebbe dovuto tenere un evento organizzato dalla FUE per commemorare la presentazione del Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica da parte del cardinale Joseph Ratzinger, avvenuta trent’anni fa presso la sede della Fondazione. Per questo motivo è stata ripubblicata la conferenza che egli tenne quel giorno. Il libro contiene, oltre alle fotografie dell’evento, un testo introduttivo del nostro presidente e un elenco dei corsi e delle pubblicazioni della Fondazione sull’ex Papa e grande teologo cattolico.

La Fondazione Universitaria Spagnola ha comunicato che l’evento è stato annullato “per motivi organizzativi”. Oltre a monsignor Gänswein, all’evento avrebbero dovuto partecipare il nunzio in Spagna, monsignor Bernardito Auza, e il cardinale arcivescovo emerito di Madrid, Rouco Varela.

Polemiche e clamore mediatico
Fin dal primo momento in cui è stata annunciata la presenza dell’arcivescovo tedesco a Madrid, diversi media hanno attaccato l’evento come una sorta di “conclave” antifrancescano a Madrid.

Quando è stata annunciata la presenza dell’ex segretario personale di Ratzinger a Madrid, alcuni media hanno riferito che l’arcivescovo Cobo non era a conoscenza dell’evento. Questo è stato smentito da Religión Confidencial. Cobo era a conoscenza dell’organizzazione di questo evento, ma si è rifiutato di parteciparvi.

Sebbene il cardinale Cobo si sia rifiutato di partecipare all’evento, la verità è che la presenza di don Georg a Madrid non lo entusiasma particolarmente, e ancor meno se dietro a tutto questo c’è il cardinale Rouco. Cobo ha addotto come scusa per la mancata partecipazione il fatto che aveva un’agenda fitta e che doveva già partecipare all’inaugurazione di una parrocchia.

Tuttavia, Religión Confidencial ha pubblicato che l’arcivescovo Cobo “è perplesso” per il fatto che due vescovi (Rouco e il Nunzio) partecipino a questo evento alla presenza dell’arcivescovo tedesco Georg Gänswein.

La perplessità del cardinale Cobo, sostenuta dai suoi satelliti mediatici, ha avuto effetto ed è riuscita a tappare la bocca a Gänswein. La pressione sulla Fondazione è stata a doppio senso, a quanto risulta a questo giornale. Da un lato, la recente campagna organizzata dal movimento ecclesiastico progressista e, dall’altro, le pressioni di Roma attraverso la nunziatura per paralizzare e sospendere l’evento. Da parte sua, la Fondazione ha categoricamente negato a InfoVaticana di aver ricevuto pressioni per cancellare l’evento, e difende che “sono state le nostre ragioni organizzative a costringerci a farlo”. Secondo InfoVaticana, nemmeno l’arcivescovo cancellato conosce le ragioni dell’annullamento dell’evento.

Monsignor Gänswein, che attualmente si trova a Friburgo senza alcun incarico pastorale, alla fine non parlerà a Madrid dopo che gli è stato vietato di farlo. Sembra che se qualcuno non diffonde eresie o proclami protestanti stantii, non sia degno di parlare. Siamo sulla strada per porre fine alla libertà di espressione anche all’interno della Chiesa come repubblica bolivariana?

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31 commenti

  • E.A. ha detto:

    Senza alcuna vena polemica, mi sento comunque di esprimere una mia opinione sulla posizione assunta da lei sign. Gladio, che ho spesso apprezzato nel suo impegno e coraggio mostrato negli interventi su questo blog. Stavolta però trovo questo suo atteggiamento incongruo e la sua polemica alquanto sterile ed inutile. Lei ha giustamente espresso il suo parere su Ganswein, ma come può imporlo a tutti? Decidendo addirittura chi, all’interno del mondo ecclesiastico, debba “parlare” e chi invece è “umanamente “ esonerato. Lei in alcuni post si è accanito contro mons. Vigano’ per ovvie ragioni, però vorrebbe impedire ad alcuni cattolici oggi di manifestare dubbi, perplessità e sbigottimento difronte alla figura di Ganswein, che tra tutti è colui che sicuramente è stato il più vicino e a diretto contatto con Papa BXVI. Certo anche Ganswein avrà le sue motivazioni, ma allora diamole a tutti, Cardinali compresi, e diamocele pure noi, scegliendo ognuno il silenzio tombale, se per lei è questa la soluzione migliore! Le ricordo inoltre che Ganswein ha rilasciato dichiarazioni e scritto un libro intitolato “Nient’altro che la verità”che oggi acquistano un sapore amarissimo per tanti cattolici,ai quali penso, si può concedere almeno un po’ di sdegno, forse anche per un’occasione persa, da parte di Ganswein, quella di assoluto silenzio, molto più dignitoso e rispettabile, e che avrebbe lasciato impresso in ognuno soltanto l’immagine del suo volto ai funerali di Papa BXVI. Cordialmente.

    • gladio ha detto:

      Accolgo con piacere le sue civili critiche E.A. e, per quel che ne son capace, cerco di chiarire certe mie ” posizioni”:
      Innanzitutto non è assolutamente mia intenzione imporre qualcosa a qualcuno , figuriamoci! Quando ” esorto ” o
      ” consiglio” non è certo per volontà di forzare il pensiero di chicchessia , è solo l’ espressione di una mia opinione che, nel caso specifico di un giudizio verso mons. Ganswain, è improntata a grande cautela in virtù della situazione molto poco chiara, direi torbida, in cui è ancora immersa questa vicenda.
      Se ha notato, infatti, io non ho nè condannato nè assolto mons.Ganswain, ho semplicemente sospeso il giudizio in attesa che le cose , ancora tutte in evoluzione, vengano chiarite.
      Quanto a manifestare dubbi e perplessità..beh è cosa legittima e sacrosanta, ci mancherebbe altro! Ma un conto è esprimere un dubbio e un conto è condannare con parole pesanti una persona solamente in base a impressioni personali o peggio a ” intuiti” , siano essi femminili o maschili, non le pare? un conto è esporre un dubbio un conto è emettere una condanna,
      peraltro a seguito di accuse infamanti, non è d ‘accordo?
      Qui non si tratta del pettegolezzi fra comari in lavanderia, qui si tratta di infangare pubblicamente la reputazione di una persona. Quante persone hanno sofferto e ancora soffrono perchè qualche donnetta ( o ometto ) da quattro soldi trincia giudizi in base ai propri ” Intuiti “?
      Quanto al caso Viganò..beh questa è tutta un’ altra storia.
      Qui ci troviamo di fronte ad un prelato con un curriculum accademico e professionale più che notevole e di conseguenza con sulle spalle responsabilità più che notevoli.
      Ho sempre apprezzato le omelie di mons.Viganò da cui emergeva il suo grande livello sia intellettuale che culturale.
      I miei commenti verso Monsignore sono cominciati a diventare un po’ ” acidi” quando ho notato certe incongruenze, stranezze e ambiguità nella sua persona. Faccio alcuni esempi:
      Chiama Bergoglio ” profeta dell’ Anticristo”, ne critica il magistero ogni 5 secondi, ma di fronte alle pacate, educate, deferenti e, aggiungo, accorate richieste di un giornalista che gli chiede di esaminare insieme un suo lavoro , il monsignore si è comporta con questo giornalista ( Andrea Cionci ) con una spocchia e una maleducazione che rasentano la cafonaggine, perchè?
      A monsignore sono stati posti innumerevoli volte quesiti tanto semplici quanto di vitale importanza a cui non ha mai risposto, perchè?
      Alla semplice domanda ” Monsignore , in comunione con chi lei celebra la Messa ? “-zero risposte
      Monsignore, come mai nonostante le sue posizioni estremamente critiche verso questo pontificato non è stato mai raggiunto, a differenza di altri prelati – da
      alcuna sanzione canonica “-zero risposte.
      E come mai si rifiuta ostinatamente di prendere in considerazione il lavoro del dott. Cionci”?-zero risposte…
      Ora , carissimo, o carissima E.A., lei sa benissimo che quando la truppa non riceve alcuna rispota sulle strategie di un comandante e per giunta ne constata le palesi ambiguità, questo comandane perde la fiducia della truppa, e con la fiducia anche il rispetto ed è per questa ragione che i miei commenti verso mons. Viganò via via sono sempre diventati più “pungenti: in poche parole ,E.A. la truppa non ha più rispetto per il suo comandante.
      Spero di avere chiarito la mia posizione, , la saluto con amicizia e cordialità, sempre pronto a un civile dibattito!

      • E.A. ha detto:

        @Gladio.Comprendo il suo ragionamento, ma ognuno ragiona con la propria testa e possiede sensibilità e approcci diversi anche nei confronti di uno stesso obiettivo, ma non per questo da biasimare o condannare, perché non coincidenti alla lettera con i propri. Se si esamina la causa per la quale tanti di noi cattolici, indegnamente, volenti o nolenti, stiamo combattendo, ognuno con i propri mezzi, i propri talenti ed i propri limiti, per denunciare un’Impostura Anticristica, e difendere il Trono Pietrino, ci sarebbe solo da tremare ed implorare al Signore, giorno e notte, Pietà! In un tale contesto non ritengo affatto giusto schedare come pettegolezzi, chiacchiere da bar o congetture azzardate il delineare e responsabilizzare anche una figura chiave come quella di Ganswein e le conseguenze della sua attuale scelta, quella di non schierarsi dalla parte della Verità, cosa che invece si continua a chiedere e a pretendere da tanti Prelati, a partire dai Cardinali, e che sappiamo benissimo quanto sia costata a sacerdoti come don Minutella e pochissimi altri. Pertanto qui non si tratta di condannare nessuno, ma di prendere atto, con dolore, con sofferenza e a volte con sdegno, per la caparbietà di molti, che la stragrande maggioranza di Ecclesiastici ha scelto, per ora, di non stare dalla parte della Verità, compreso Ganswein, e le motivazioni, per quanto variabili e variegate, non cambiano il risultato! In tutto questo, una “guerra fra poveri” non agevolerà l’esito della causa, ma servirà ad appesantirla di ulteriori fardelli, incomprensioni e divisioni, come se quelli già esistenti non bastassero! La saluto cordialmente e che il Signore ci Illumini e Maria Santissima ci Guidi e ci Protegga!

  • mastino1973 ha detto:

    @ Nippo alias il pazzo, come si è auto-definito, mi sembra anche come bipolare dalla Signora, che è più diagnostica.
    Davvero non mi sembra che lei abbia mai dato qualche apporto intelligente a una discussione. Quando lei scrive annoia compreso quel suo recente articolo autocompiacente su vagheggiamenti religiosi pseudoanalitici di una mente inquieta, e oggi scopriamo rabbiosa. Da lei si hanno solo critiche senza perchè, mezze frasi, allusioni, battute che fanno pena: lei è un ego che non ha pace, buono per distruggere e mettere in dubbio, senza mai spiegare niente, solo stizza e ironia banale. Banale anche nelle sue risposte di oggi, non richieste come al solito e senza un minimo collegamento (come al solito) sul tema di mons.Gaenswein. Lei è un intellettuale di quelli tipici, che pontifica sul nulla.
    Vada a rileggersi come è stato inquadrato e ben definito dalla Signora e, la sua ennesima perdita di stile che oggi leggiamo, non migliorerà la sua figura ben definita. La conoscono tutti, forse lo dimentica: se sente un “ciao Enrico”, non si monti la testa, la gente la tollera ma questo non basta per darle spessore.

    @ Gladio la sua perdita di stile, maschilista e volgaretto, dettata da una risposta da aspettarsi, è da aggiungere alla sua ignoranza dei 5 testi che le sono stati consigliati che lei non ha letto glissandovi su e, quello del dott. Cionci (se lo ha letto) lo ha sfogliato male, visto che lei deduce da quel testo un arricchimento “morale” dello scrittore. E lo dico non per muovere aria fritta come lei fa di solito o quando da consigli a chi non li ha chiesti (giustamente pure a casa d’altri, ma non si senta sminuito se glielo ricordano già in tre: ha i suoi limiti), ma perchè il geniale Cionci, che scrive bene e interpreta ancor meglio i fatti storici esaminati però non può essere positivamente giudicato nella sua “morale” (cristiana o non cristiana, laica o religiosa) da chi conosca cosa significa “morale” e lei Gladio non lo sa. Direi che, dei cinque libri citati, lei ha parlato ad cavolum sull’unico che ha letto male ed in fretta. Circa la “morale” di Don Minutella e del dott. Cionci ne ho accennato qui: https://www.marcotosatti.com/2023/10/18/aborto-maxi-cartellone-pro-vita-installato-a-pescara.

    @ Signora di tutti i popoli, lei parla chiaro ma ai signori di cui sopra non piace essere svelati nelle poco utili cosette intime, che forse li fa “maschi” (e bisogna vedere come) ma non certo “uomini’. E non solo lei ne ha accennata la pochezza argomentativa, sul tema “Gaenswein”, ma ha evidenziata quella relativa al loro modo di essere.
    Quello che lei ha detto, a me sembra che su mons. Gaenswein sia plausibile e confermato da molte opinioni già su questa pagina, espresse anche da Don Minutella in almeno una occasione.
    Ho letto il libro di Gaenswein, ma non credo che abbia fruttato molto guadagno. Non mi è piaciuto perchè mi è sembrato nelle prime pagine una storia banale su un Papa, come dice lei, aveva “gli attributi” e poi mi è sembrato un po’ meschino nella seconda metà, da pettegolezzo, modus a cui non dovrebbe scendere un Segretario, tenuto al segreto d’ufficio (anche delle sue carte sparse sulla propria scrivania) ma innanzitutto alla “moralità” di cui parla alla carlona il sig. Gladio.
    Quanto al libro di Seewald, per leggerlo ho impiegato mesi e per gli altri solo una manciata di giorni ciascuno. Quello di Cionci è appassionante e maledettamente vero o almeno fin troppo veritiero.
    Cara Signora non si curi di questi piccoli detrattori, è bello leggerla e sono sempre interessanti i suoi “intuiti”, razionali le considerazioni, intensamente cattolico il suo credo, bella e sconosciuta ai più la sua adesione pro-life, come quella del dott. Tosatti che è una persona che ama la vita umana, contagiato forse dalla meritata stretta di mano di Giovanni Paolo II.

    Gentile Signora, se ha sbagliato su Gaeswein, lo ha fatto per difetto. Costui, come tanti prelati ha dimenticato il dovere che ha verso la verità e l’amore dovuto all’ultimo vero Papa, Benedetto.

    W Cristo Re!!!

    • Enrico Nippo ha detto:

      Un vero “mastino” cristiano!😄

      Ai mastini di razza, però, preferisco i bastardi.

      Le consiglio una cura disintossicante dal livore bilioso che la consuma.

    • gladio ha detto:

      Perbacco, Enrico, hai visto? Hanno distribuito le pagelle ; io e te siamo bocciati.

  • Marco Matteucci ha detto:

    Quelli che hanno paura delle parole di Mons. Gaenswein sono gli stessi che hanno paura dei colpi di Trump!

  • gladio ha detto:

    La mia opinione su Mons. Gänswein è che per il momento… non è possibile farsi un’ opinone. Il prelato è chiaramente sotto forte pressione da parte dei vertici della Chiesa, e sappiamo tutti da che risma di personaggi sono composti tali vertici…Pertanto esorterei tutti a evitare di esprimere giudizi affrettati basati magari su personali ” intuiti” ( femminili o maschili che siano ) o su costruzioni che non tengono conto di tanti fattori ancora sconosciuti
    .Cosa è dunque stato Mons. Gänswein ? Fedele segretario o infido carceriere? Di sicuro nessuno lo sa ( per ora ) , la situazione è tutta in evoluzione, quindi sarebbe opportuno evitare certi giudizi lapidari, oppure serbarli, come semplice ” accademia” per una chiacchierata fra amici al bar.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Balle tipo ‘bergoglio’: parlare e non dire niente, caro Gladio. E sappia che sono più sicuri ed azzeccati i miei intuiti femminili che il suo apporto nella discussione che è stato pari a zero Kelvin.
      Se non le piacciono i commenti e non sa replicare argomentando per sue carenze personali almeno
      faccia il piacere di non dare consigli, non richiesti a casa d’altri, qui lei fa forse da moderatore?
      Intanto se non riesce a pensare e a fare due più due, cominci a leggere: el verdadero Francisco, il papa dittatore, il codice Ratzinger, nient’altro che la verità e Benedetto XVI una vita, giusto per incominciare: vedrà che comincerà anche ad avere anche lei gli intuiti ma non femminili purtroppo per quelli ci vogliono gli attributi.
      Quello che la sottoscritta scrive, se non le piace, faccia a meno di leggerlo ma se ha qualcosa da dire in merito che sia almeno un po’ intelligente

      • Enrico Nippo ha detto:

        Degli “intuiti” e della “femminilità” di una “signora” del genere se ne può fare a meno.

        Da come apostrofa i partecipanti a questo blog fa pensare più a un omaccione maleducato e presuntuoso.

      • gladio ha detto:

        Esimia signora dall’ altisonante nick: lusingato dall’ attenzione che la sua augusta persona ( una signora di tutti i popoli !) ha riservato al mio umile commento, ho ritenuto mio dovere non ignorare le sue pacate critiche nei miei confronti ( espresse peraltro con squisita delicatezza ).
        Pertanto, malgrado le mie carenze, vedrò di argomentare, per quel che posso e nella speranza che Lei non si adonti se involontariamente mi scappa qualche consiglio e perdippiù in
        ” casa d’altri “…( casa d’ altri?).
        Dunque, veniamo al sodo: Lei, sempre con fare signorile, mi esorta a leggere le opere del dott. Cionci, ebbene, l’ ho fatto già da un pezzo e debbo dirLe che sono state per me fonte di arricchimento sia culturale che morale. Da come parla, si evince che le abbia lette anche Lei, sebbene non mi pare che sua riuscita a farne tesoro…vede, Signora mia, il dott. Cionci, tutto ciò che sostiene e scrive, è frutto di minuzioso lavoro di indagine , cosa ben diversa dall’ aprire la ciabatta ( voglia perdonarmi ) muovendo accuse, anche pesanti e senza un’ attenta analisa della situazione in cui determinate persone stanno vivendo ( La rimando ad un altro mio commento poco sotto). E dal momento che mi sottopone il lavoro del Dott. Cionci colgo l’ occasione per invitarla ad esaminare anche la parte riservata a mons. Genswain : La faccenda della falsa lettera a don Minutella, il suo ( di mons. Genswein) intervento alla LUMSA, tanto per fare alcuni esempi, da cui non ne esce certamente il ritratto di uno ” sgherro Bergoglio”…si documenti gentile signora, si documenti, sprema un po’ le meningi e poi mi racconterà…
        Ed ora, signora, un altro consiglio non richiesto : ho notato che Lei, anche questa volta con squisita delicatezza femminile si occupa degli ” attributi ” del prossimo…Signora, creda a me restringai il campo di ricerca a quelli di suo marito …
        Bene, signora, memore della gentilezza da Lei riservata nei miei confronti, ricambio la cortesia mandandola cavallerescamente a soffriggere le cipolle.
        Le auguro salute .

  • Filippo ha detto:

    Mi sembra di ricordare che il monsignor segretario fu scelto personalmente da Ratzinger dopo averlo ascoltato fare una conferenza in uno dei centri dell’opus Dei.
    So che, all’inizio del pontificato di Bergoglio , gli aderenti all’opera si mostrarono entusiasti della sua elezione, per passare poi àd un silenzio che poteva essere interpretato in vari modi. Dai trattamenti riservati da Bergoglio ai vari gruppi dissidenti si poteva dedurre che il silenzio dell’Opus Dei fosse finalizzato a cercare di conservare i propri privilegi. Ma ora Bergoglio ha attaccato apertamente l’Opus. Perche’ còntinuare a tacere e a cercare di sembrare sòttomessi ? Per gli aderenti all’opera , forse, e’ giunto il momento di parlare. Ed e’ questo che teme Bergoglio.

  • Milly ha detto:

    Sembra esistere un certo ” fa-si-smo ” anche dentro l’organizzazione ecclesiale!

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Carissima E., molto elegante e saggio quel: “se avesse voluto parlare”, certo più eloquente di quel tacere strano di Mons Gaenswein che è stato affianco a Benedetto XVI.

    Io, sai chiamalo intuito femminile, non lo ho mai visto come una persona degna di stare affianco a B.XVI del quale non ha saputo prendere nulla di bello, di santo e di buono, per non parlare di capacità. Benedetto doveva prendere quello che gli passava il convento… una persona ambigua e forse doppiogiochista. Non dimentichiamo che dopo avere avuto questo onore con Benedetto poi lo si è visto spesso, troppo spesso, in molte occasioni con Bergoglio…
    Mi chiedo poi perchè Gaenswein e con quale diritto si aspettava un incarico importante nella curia vaticana? Bergoglio glielo aveva promesso? E perchè, gli doveva qualcosa??
    Gaenswein sa molte cose ma non parla… se fosse stato un segretario affidabile di “cose segrete” dovrebbe sapere qualcosa del testamento di B.XVI, ma credo che il buon Benedetto, non lo abbia affidato a lui, non credo che si fidasse fino a questo punto, o forse non si fidasse per niente.

    Gaenswein resta una incognita e una bocca chiusa, forse perchè conviene e gli fa comodo o aspetta un premio per questa sua strana e compiacente omertà? Se fosse così allora questo è un torto a chi lo ha preso con amabilità con se, sempre se -come si dice in giro- non sia stato costretto a tenerlo negli anni di sede impedita.
    Non andrei confessarmi da lui neanche… morta!
    Un caro saluto.

    • E.A. ha detto:

      Condivido pienamente, spesso poi mi torna in mente quella frase di Papa BXVI riguardo la decisione di Bergoglio di mettergli a fianco Ganswein, “ evidentemente non si fida più di me”… I tradimenti subiti da Papa BXVI sono avvenuti su e da tutti i fronti! Un carissimo saluto.

      • La Signora di tutti i popoli ha detto:

        Cara (e sono sincera) E., non solo la sento vicina al mio modo di pensare ma sono lieta di leggere nei suoi commenti sul blog la dolcezza cristiana della sua anima pur nella giusta intransigenza delle sue idee che per me sono punti fermi in questo caotico smarrimento generale.
        Approfitto per ringraziarla davvero per quello che ha fatto e sta facendo, anche altrove, e la abbraccio fraternamente, in Cristo Ns. Signore.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Ancora con questo “intuito femminile”.🥵

  • Claudia ha detto:

    Povero Mons.Gänswein, fedele segretario-amico del caro Papa Benedetto, quanto dovrà pagare ancora per la sua fedeltà, la sua onestà, la sua forte fede per la Verità.
    Quanto dovrà ancora soffrire per la Chiesa di Cristo, così “flagellata” soprattutto dall’interno, per mano degli apostati.
    Dèstati Signore! Fino a quando…?

    • lo strozzapreti eretici ha detto:

      Non lo facciamo santo prima del tempo e neanche dopo per piacere!
      Se fosse stato fedele, amico, forte nella fede e pure onesto, alla morte del suo vero ed unico (“amico” ma quando mai?) Papa, come minimo andrebbe per ogni città a dire la verità, a gridare cosa ha subito Benedetto, a dichiarare ai quattro venti il suo grande papato. Invece preferisce onori e incarichi prestigiosi alla corte del papa fasullo, dopo quello che ha fatto subire al suo “amico” Bendetto: complimenti, che amico “del bel tempo” (ma si legge con due zeta)!
      La verità non conviene dirla se poi ti tronca la carriera ma qualcuno ha letto, buttando via tempo e vista: “Nient’altro che la verità”? Testo scialbo e inconsistente, sarebbe cosa? Un chiacchiericcio bergogliano, una barzelletta, o qualcuno vuol considerare un libello come una agiografia di un papa da venerare, di un Magistero da adorare?
      No!! È solo un libro insulso e noioso, a parte le cattiverie riportate indegne, che perdita di stile per un segretario di Benedetto, ammesso che siano vere (già stiamo parlando di verità!), ma nel quale Gänswein però, contrariamente al titolo del libercolo, ha dimenticato di dire la vera verità sulla violenza fatta a Bendetto, ma si è limitato a riportare oltre a due baggianate i brani di discorsi che chiunque avrebbe potuto scrivere, prendendoli dal sito Vatican.va o dal web.
      E la verità dove sta? E l’amicizia fedele dove è andata: c’è mai stata?
      Se questo vescovo rivela così la sua amicizia e la verità, allora che figura misera che dal suo Papa (quello vero) non ha preso niente in 15 e più anni di esempi straordinari di una persona immensa come Ratzinger: ma dove li ha messi Gänswein?

      • gladio ha detto:

        Ma veramente lei crede che la B.B. ( la banda Bergoglio ) se ne starebbe con le mani in mano mentre il monsignore se ne va a spasso per ville e contadi ” a dire la verità, a gridare cosa ha subito Benedetto, a dichiarare ai quattro venti il suo grande papato” ?
        Penso, sig. Strozzapreti, che la strategia più intelligente da adottare, per chiunque si trovi nei frangenti di mons. Ganswein, sia quella di cercare di rimanere vivi, anche in funzione di battaglie future, e mons.Ganswein è senz’ altro persona intelligente.
        Sa sig. Strozzapreti, per le persone che devono fronteggiare determinate situazioni ” l’ essere vivi ” è una condizione molto più effimera e aleatoria di chi se ne sta tranquillo in casa propria: ci sono auto pirata che possono stenderti mentre attraversi la strada , fioriere che ti cadono in tasta dal balcone del quinto piano, o delle innocenti zuppe di verdura in cui un cuoco sbadato ha lasciato cadere del polonio radioattivo…
        Pertanto : come ho già espresso in un mio commento, sospenderi per ore il giudizio su mons. Ganswein…vedremo, chi vivrà vedrà.

        • lo strozzapreti eretici ha detto:

          Vede, lei non sa leggere bene. E, mi scusi, i suoi consigli se li tenga per il suo blog.
          Eppure le do ragione perchè alla fine lei dice quello che qui hanno detto in tanti. Bergoglio di questi mezzi segretari se ne fa un baffo e non ha bisogno di ammazzarli.. Bergoglio è un professionista non un idiota. Quandl troverà qualcuno disposto a morire per un uomo allora si che il pampero avrà paura e lo eliminerà, ma fino a quel momento campa cavallo!
          …da S. Paolo:
          ” Oggi [ora], a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene.”
          Stia tranquillo, caro Gladio, il bel George non rischierà niente, come ha detto una blogger qui: ‘se avesse voluto parlare -il pavido- avrebbe già parlato’…

          • gladio ha detto:

            Sig.Strozzapreti di, a suo personale ( e sindacabilissimo ) giudizio, eretici: Il mio giudizio su mons. Ganswain l’ ho già espresso in altri commenti , pertanto non ritengo sia il caso di ripetermi ; ribadisco solo che l’ abitudine di molti di crocifiggere il prossimo senza conoscerne nè storia nè circostanze, la ritengo una smargiassata da bulli di quartiere; per non parlare del malvezzo di molti che pretendono dagli altri virtù che loro spesso non possiedono.
            E a proposito di virtù… vedo che mi cita S. Paolo al nobile scopo di mettere in rilevanza la mancanza di coraggio di mons: Ganswain nell’ affrontare impavidamente il martirio…al che deduco che questo coraggio lei lo possegga appieno , o mi sbaglio, lei che dice ?
            Un ultima cosa, sig Strozzapreti : d’ ora in poi veda di
            ” strozzare” un po’ della sua spavalderia perchè sa , qualche volta al buon Dio può venire il ” ghiribizzo” di sottoporre le nostre virù, o presunte tali, al ” Test di Cooper “, sa, quello famoso , quello usato per la selezione delle truppe speciali e allora….e allora succede che magari, chi millantava di volare alle altezze dell’ acquila casca giù dimostrandosi un semplice allocco o, per dirla fuor di metafora : fa la figura del peracottaro.
            Bene , sig Strozzapreti, è stato un piacere, mi raccomando, si mantenga sano , cordiali saluti!
            Ps: Purtroppo non posso tenere i miei consigli nel ” mio ” blog per la semplice ragione che non gestisco alcun blog.

          • Enrico Nippo ha detto:

            “l’ abitudine di molti di crocifiggere il prossimo senza conoscerne né storia né circostanze, la ritengo una smargiassata da bulli di quartiere; per non parlare del malvezzo di molti che pretendono dagli altri virtù che loro spesso non possiedono”.

            Osservazione piccantissima e veritiera.

    • Bergoglie satan aleppe ha detto:

      Un papa per amico! Bella canzoncina per lo zecchino d’oro.

      Non lo facciamo santo prima del tempo e neanche dopo per piacere!
      “Povero” Gänswein, si ma a 5.000 mesili, e per non far nulla, in fondo lui pretende, lui vuole un dicastero al Vaticano, e già, per lui l’erba voglio esiste! Siamo nel giardino della Pachamama.
      Se fosse stato fedele, anche amico e mettiamoci forte nella fede e pure onesto, alla morte del suo vero ed unico “amico” (ma quando mai?) Benedetto, George come minimo andrebbe per ogni città a urlare la verità, a gridare cosa ha subito il suo amico Benedetto, a dichiarare ai quattro venti il suo grande papato. Invece il “povero George” preferisce onori e incarichi prestigiosi alla gran corte del papa fasullo, Bergoglio, quasi come premio, dopo quello che ha fatto passare al suo “amico” Benedetto: complimenti, all’amico “del bel tempo”!
      Caro George, la verità non conviene dirla se poi ti tronca la carriera.

      Stando al tema della “verità”, qualcuno ha per caso letto, buttando via tempo e vista: “Nient’altro che la verità”?
      Testo scialbo e inconsistente: e sarebbe cosa, un libro per prendere per i fondelli chi ama Benedetto?? Altro che libro, è un chiacchiericcio bergogliano, una specie di barzelletta fredda o qualcuno vuol considerare del pattume come una agiografia di un papa da venerare, di un Magistero da adorare?
      No!! È solo un libro insulso e noioso, a parte le cattiverie riportate indegne, che illustrano la perdita di stile di quello dovrebbe essere il segretario di Benedetto, ammesso che siano vere (già stiamo parlando di verità!), ma nel quale Gänswein però, contrariamente al titolo del suo libercolo, ha dimenticato di dirla la vera verità, quella sulla violenza fatta a Benedetto, ma si è limitato a riportare oltre a due baggianate da comari, dei brani di discorsi che chiunque avrebbe potuto scrivere, prendendoli dal sito Vatican.va o dal web.
      E la verità dove sta? E l’amicizia fedele dove è andata: c’è mai stata?
      Questo vescovo che figura misera fa se dal suo Papa (quello vero) non ha appreso niente in decine di anni di esempi straordinari vissuti a latere di una persona immensa come Ratzinger.

  • Fritz ha detto:

    Non so come si dice in Germania ma noi a Roma diciamo di George Gaenswein: non ce ne può fregà de meno!
    Rimane mia opinione, sia chiaro, ma tutt’altro che personale che mons. George sia stata la quinta colonna affianco al povero Benedetto; in questi anni ha lavorato su ordine di Bergoglio a tenere a bada il vero Papa facendo da segretario spia e riferendo costantemente a Bergoglio. Non che Ratzinger non lo sapesse: vecchio sì ma tuttaltro che stupido sapeva che è meglio uno delatore ingenuo che altri più abili, in fondo don George faceva parte del suo martirio: era nelle mani del falso papa e Gaenswein era in fondo il suo poco sgaio carceriere personale. Lo conosceva bene infatti perchè fu proprio mons. Gaenswein a lasciare incustoditi sulla sua scrivania i documenti riservatissimi che furono presi dal domestico di Ratzinger e dati alla stampa. Gaenswein per primo avrebbe dovuto andare in prigione e senza grazia e chissà se non lo fece apposta a fare lo sbadatino, per cercare invece di dare il colpo di grazia a Benedetto.

    Naturalmemente lo spione si aspettava chissà quali onorificenze dal tizio che lo blandiva da tempo dal trono di Pietro ed è chiaro che dopo 10 anni di fedele delazione (ben poco concludente in verità, se ne accorse persino Bergoglio, avendo a che fare con un Ratzinger notevolmente più furbo di lui) il bel George si aspettava come ricompensa un incarico succoso al Vaticano.
    Ma lo sanno tutti che da quel monello di un argentino che la si deve sempre aspettare la fregatura; Gaenswein, se avesse letto il libro quasi introvabile in cartaceo (ma che gira ancora nei siti giusti) “il Papa dittatore” avrebbe capito che il “papa” peronista prima sfrutta e corrompe e poi abbandona senza compenso non solo i suoi servi come Gaenswein, ma amici, parenti e persino la sua tata, e poi se lo ha fatto persino a Dio, possiamo capirlo!!
    Insomma chi ha detto che Bergoglio avrebbe paura di questo misero tedeschino? Ma se c’è l’ha in pugno da vari lustri e conoscendo bene la sua stoffa, poco tedesca e molto di Keirot, JMB sa che il bel monsignore è tutt’altro che coraggio e lealtà; continuerà quindi a metterselo in tasca come, quanto e quando vuole, se non lo fa arrabbiare, altrimenti lo distruggerà con uno schioccar di dita.
    Stia buono don George, faccia il bravo ed è meglio se sta zitto, lei sa cosa può farle “casualmente” il suo bel falso papa: si goda agratis il suo stipendio mensile di 5.000 euri che sono molti di piu di quei famosi denari d’argento. Similis cum similibus: in fondo don Dixan nell’imitare la sua firma non ha fatto grandi sforzi, era a suo agio quando si è perfettamente compenetrato nel suo ruolo, la falsità, la vigliaccheria e il tradimento.
    Incredibile come un grande straordinario Papa tedesco abbia avuto un piccolo segretario tedesco molto ordinario.

  • federico ha detto:

    spesso non compaiono i commenti

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Cancellare Benedetto. Nella scarsa memoria della gran parte del cattolicume odierno Giovanni Paolo II è già stato dimenticato, tanto conviene accelerare i tempi (ultimi) e fare tabula rasa , visto “morto un papà se fa ‘n altro”. Eppoi ” vuoi mettere quant’è meglio Francesco?Insomma.. “.
    Insomma 10 anni “enigmatici” e 10 mesi dal decesso, restano poche persone. La gran parte è vecchia ma G. è giovane e potrebbe diventare ,continuando la carriera anche cardinale. È tradizione l episcopato e per il segretario di GPII anche il cardinalato ( se non mi sbaglio ) che è comunque una eccezione. I segretari sanno troppe cose ed è meglio che tacciano dice la grammatica politica.

    Fa pensare il fuoco d interdizione preventivo visto che il super segreto sinodo trasparente inclusivo accogliente permeante… (posso aggiungere traspirante?) Ora giunto alla 4 a settimana la fine del primo ciclo. Torneranno a casa (?) i ( pochi ma dir di di qualcuno sempre troppi) vescovi , i barcaroli improvvisati, gli attivisti da convegno, gli intellettuali auto-illuminati. I pochi cattolici Non avranno applausi e neppure i pomodori “maturi “( che spreco!) Che si meriterebbero. I pochi cattolici troveranno chiese e parrocchie vuote , fedeli indifferenti, i soliti problemi non risolti. Gli altri ospitate da Mentana o da Fazio applausi e contratti.
    Si solleverà il polverone mediatico unidirezionale. Qualche loggia stapperà lo champagne .
    Ci venderanno decisioni che non esistono, insegnamenti ambigui o palesemente errati. Diranno “l ha detto il Sinodo !” come ora dicono del concilio vat II dimenticando tutto il resto, a cominciare dal Vangelo . Anzi dimenticando e censurando proprio il Vangelo, loro ,gli stessi, che ci hanno fatto una capa tanta sulla Parola per tanti anni. Prepariamoci e restiamo forti nella prossima tempesta.

  • slave of JMJ ha detto:

    Praise be to Jesus, Mary and St. Joseph! Ganswein slowly drugged and had Pope Benedict XVI then killed by injection last year by the orders of Pope Francis which killed Pope Benedict XVI on Dec 31, 2022. https://maryrefugeofholylove.files.wordpress.com/2023/04/private-revelation-posthumous-testimony-of-pope-benedict-xvi-in-february-2023.pdf

  • federico ha detto:

    bisogna pregare per i sacerdoti, specie per quelli perseguitati in quanto rimasti fedeli al magistero della Chiesa cattolica.

  • E.A. ha detto:

    Nessuno, a mio avviso, ha paura di Ganswein il quale se avesse voluto “parlare” lo avrebbe già fatto! Piuttosto la sua semplice presenza ne evoca un’altra, ben più ingombrante, ancora oggi, quella dell’ultimo vero Papa BXVI, lasciando emergere incontrastato, l’odio, l’astio, la ribellione, c’è ne fosse ancora bisogno, che il mondo, in buona parte compreso quello Ecclesiastico, gli ha riversato addosso, e che continua oggi a sprigionare in tutta la sua virulenza, a conferma e a sigillo del rifiuto indiscusso ed indiscutibile verso NSGC e della scelta , a squarciagola, di Barabba, sprigionato e oggi pure incoronato nuovo re, per una certa e sicura autodistruzione totale/finale!

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