In difesa di Benedetto XVI. Benedetta De Vito.

20 Luglio 2023 Pubblicato da 29 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione questi sentimenti verso Benedetto XVI. Buona lettura, e meditazione.

§§§

Sì, verissimo – lo ammetto e lo so – anche Benedetto XVI, il mio amato Benni (con il quale prego, in comunione spirituale, sotto le stelle sarde) è stato tra quanti, nella Chiesa, si sono adoperati per il Vaticano II.

Ahaaa, bellina mia, allora se lo ammetti – sento la voce maligna di quell’altro – dimmi, come fai a considerarlo l’ultimo Papa cattolico e a venerarlo come sembri fare dal dì a notte fonda?

Tiè, presa in castagna, povera sciocchina, hai visto che sei tutta una contraddizione? E vedo gli occhi serpentini di chi mi attacca e si fregano le mani, in gran soddisfazione. Sicché, rispondo, ma con una piroetta e usando un ombrellino rosa a mo’ di mite paracadute e spiego.

Spiego che se è vero come è vero che il cardinale Ratzinger fu convinto assertore del Vaticano II, divenuto poi Pontefice, col dolce nome del Santo di Norcia (pilastro della fede) illuminato dallo Spirito Santo, sentì nel cuore la catastrofe che s’era prodotta e cercò di rimediare. Lo fece contro tutti i mastini che intorno a lui ululavano e che chiamò lupi. Apro una  parentesi tonda: ricordo, con dolore, un filmatino in cui parecchi cardinali, alti papaveri, gli negavano – che vergogna immensa – anche la mano del saluto e chiudo parentesi tonda… Fece, ad esempio, un regalo sublime a Roma, istituendo la Parrocchia della Santissima Trinità dei Pellegrini, dove il Rito Romano m’accarezza l’anima alla domenica mattina, mentre chi mi ama sguazza in piscina…

Regalò le sue catechesi vibranti di fede, vestì i santi panni del Pontefice, comprese le scarpe rosse che sono simbolo stesso del sacrificio di Cristo in croce. E, finché visse,

fu un baluardo e il “Kathekon” contro la chiesa stravagante, arcobalena, blasfema e falsa che gli premeva addosso. Visse, il dolce Benni, come “Pater Ecclesia”, il dolce Cristo in terra nel convento chiamato non a caso Mater Ecclesia, mentre il nuovo papa della nuova chiesa quindici minuti, in blue jeans e col dubbio gusto addosso nei suoi vestiti ostili, viveva a Santa Marta e tutti sanno che cosa disse il Signore alla sorella di Maria, Marta, che s’agitava tutta, prendendosela con sua sorella, secondo lei, indolente e pigra. Invece Maria pregava. Come Benni negli anni di solitudine, con il suo caro “don Gioggio” (che qui saluto)…

Da quando il dolce Kahekon è salito in cielo e ci guarda da lassù, il papa della nuova chiesa (che somiglia a un berretto a sonagli messo su San Pietro) ha messo il turbo e infila i suoi emissari dove vuole, premia quanti disubbidiscono alla Santa Legge del Signore (ad esempio chi benedice le coppie omosessuali…) e punisce i santi sacerdoti fedeli a Cristo e alla sua Legge Eterna. E’ arrivato a dire che il Vangelo è “squilibrato” e si intrattiene con un gruppettaro di Padova (che conoscevo, per la nomea, fin ai tempi del Gazzettino). Ahi, che dolore!

Concludo con un episodio calzante di vita quotidiana. Per vie che non sto a dire ho risentito, dopo tantissimi anni, uno scrittore amico, famoso in gioventù ed esperto di musica. Gran comunista fin da sempre, mi ha detto che il papa della nuova chiesa gli piace un frego e quando gli ho detto che cosa ne pensavo io, invece, le sue parole sono state le seguenti: “Strano: a te cattolica no e a me che sono ateo sì”.

E lo ho lasciato nel suo dubbio che credo sia evaporato quando il cellulare ha fatto clic…

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29 commenti

  • Giampiero ha detto:

    Papa Benedetto fu un papa DEL Concilio , quello vero però, non quello immaginato da tanti, troppi. Lo fu da quando nel ruolo di Prefetto per la dottrina della fede, rilasciando un’intervista a Vittorio Messori dalla quale fu pubblicato un libro dal titolo RAPPORTO SULLA FEDE, ne prese le difese ma ne colse i tradimenti e le derive di tanti. “NON ERO CAMBIATO IO, ERANO CAMBIATI LORO”, così affermava al cronista parlando di coloro che lo additavano come un “conservatore”, un “tradizionalista” , solo perché si ostinava a difendere la LETTERA di quel Concilio del quale ormai in troppi cavalcavano un presunto “SPIRITO”. Vittorio Messori ci ha messo al corrente delle minacce , anche fisiche, che ha dovuto sopportare a causa di dar voce a quell’ inquisitore tedesco che insieme al papa polacco rappresentava un argine a certi avventurismi progressisti.
    Nel ruolo di pontefice poi , con la sua enciclica Dominus Jesus, cercò di incanalare verso il giusto orizzonte quanto il Concilio aveva sostenuto sulle religioni non cristiane, evitando in tal modo che si sminuisse il ruolo centrale di Cristo nella salvezza da Lui apportata. Che Dio non fosse cattolico e che l’evangelizzazione rappresentasse una ristrettezza da fondamentalisti fanatici e contro l’inclusione, insomma, cose del genere non sarebbero sostenibili né al lume del Concilio, né, e a maggior ragione, dopo le prese di posizione di Benedetto XVI.
    Oggi però è un altro giorno , anche se è la notte che vi ha fatto seguito a scandirne i ritmi.

  • Giuseppe Schieppati ha detto:

    Io, invece, concordo su tutto. Però si scrive Pater Ecclesiae: chi non se ne accorge è un vaticansecondista…
    Un caro saluto

    • don alessio ha detto:

      Sì certo, ma si dice anche “mater ecclesiae”. Cos’é chi non se ne accorge?

      • Giuseppe Schieppati ha detto:

        Ma io mi riferivo all’errore nel testo di Benedetta (Pater Ecclesia). Chi non vede e non capisce è un vaticansecondista (scherzo, si capisce…si capisce?)

      • Giuseppe Schieppati ha detto:

        Eh? Io mi riferivo al testo di Benedetta, dove è scritto erroneamente Pater Ecclesia, senza il genitivo; chi non vede o non capisce è un vaticansecondista (scherzo, si capisce…si capisce?)

  • Un frate laico ha detto:

    Ispirato da ciò che lei corretamente ha osservato: “premia quanti disubbidiscono alla Santa Legge del Signore (ad esempio chi benedice le coppie omosessuali…) e punisce i santi sacerdoti fedeli a Cristo e alla sua Legge Eterna”, propongo la lettura in parallelo del profeta Daniele cap. 11,21-31, da dove prendo solo alcune frasi. Daniele qui descrive per l’ennesima volta la situazione dell’anticristo che finisce con il capitolo susseguente dove descrive l’intervento apocalittico di san Michele Arcangelo. Ecco una fotografia della persecuzione attuale nella chiesa cattolica, redatto 2700 anni fa: “Gli succederà poi un uomo abietto, privo di dignità regale: verrà di sorpresa e occuperà il regno con la frode. … e sarà stroncato anche il capo dell’alleanza. Non appena sarà stata stipulata un’alleanza con lui, egli agirà con la frode, crescerà e si consoliderà con poca gente. … distribuirà alla sua gente preda, spoglie e ricchezze e ordirà progetti contro le fortezze, ma ciò fino a un certo tempo. … I due re non penseranno che a farsi del male a vicenda e, seduti alla stessa tavola, parleranno con finzione, ma senza riuscire nei reciproci intenti, perché li attenderà la fine, al tempo stabilito. Egli ritornerà nel suo paese con grandi ricchezze e con in cuore l’avversione alla santa alleanza: agirà secondo i suoi piani e poi ritornerà nel suo paese. …Si volgerà infuriato e agirà contro la santa alleanza, e al suo ritorno se la intenderà con coloro che avranno abbandonato la santa alleanza. Forze da lui armate si muoveranno a profanare il santuario della cittadella, aboliranno il sacrificio quotidiano e vi metteranno l’abominio devastante.” – “I due re” si possono bene interpretare nel senso della situazione passata dei due papi, essendo il papa un monarca.

  • Cristiana Cattolica ha detto:

    Rev D Alessio, lei non sa che Cristo stesso sebbene non visto, PRESIEDE e GUIDA i CONCILII della Chiesa*
    (cfr. Cyr. Alex., Ep. 55 de Symb; Migne, PG, 77, 293). PI9 XII – MYSTICI CORPORIS CHRISTI.

    O forse non crede al DOGMA DELL’INFALLIBILITÀ DEI LEGITTIMI PAPI POST CINCILIO? Ma riconosce papa l’ ERETICO JMBergoglio?
    Perché se così fosse, per il Catechismo Maggiore n.202, lei è ERETICO E SCOMUNICATO.

    O forse Lei è scismatico? Perché non riconosve il legittimo papa BENEDETTO XVI che mai ha abdicato?

    Perché questo è quanto insegna insegna la DOTTRINA di CRISTO al riguardo👇

    154. NON APPARTENGONO DUNQUE ALLA CHIESA DI GESÙ CRISTO tante società di uomini battezzati CHE NON RICONOSCONO IL ROMANO PONTEFICE PER LORO CAPO❓

    🔥 NO, tutti coloro che NON riconoscono il Romano Pontefice per loro capo, NON APPARTENGONO ALLA CHIESA DI GESÙ CRISTO.
    https://www.parrocchiariesepiox.it/component/content/category/32-catechismopiox

    Di conseguenza, tutti quelli che, trascinati dalla maggioranza apostata, riconoscono un massone come loro capo, fanno parte della sua setta luciferina e si rendono corresponsabili dei suoi piani malvagi. ( s Giovanni 2)

  • Tonino T ha detto:

    16 luglio 2023
    Luigi Bettazzi
    Al momento della sua morte era l’ultimo vescovo italiano che aveva preso parte al Concilio Vaticano II.

    Il suo nome fu citato da molte testate e notiziari televisivi per aver pronosticato la rinuncia di papa Benedetto XVI circa un anno prima della sua ufficializzazione, avvenuta nel corso del concistoro ordinario dell’11 febbraio 2013.[12] All’epoca, molti giornalisti e alti dignitari della Chiesa smentirono seccamente le dimissioni del pontefice.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Bettazzi

  • Massimo ha detto:

    Gent.ma,
    felicissimo di averLa “conosciuta”, sia pure solo da poco, attraverso le Sue piacevolissime riflessioni.
    Scrivo queste righe solo per toglierLe un dispiacere se, come credo possibile, l’episodio delle strette di mani rifiutate a BXVI sia quello che vidi anche io diversi anni fa.
    Ricordo una fila di personaggi ed un tale (mi perdonerà per non ricordare chi fosse) che lo presentava a quelli che però non… gli porgevano le mani.
    Guardata la scena e il viso del (nostro) Papa Benedetto mi rattristai tantissimo, da piangere.
    Presi allora carta e penna (al pc) e scrissi ad Antonio Socci per un suo parere.
    Lui mi rispose subito (anche a mo’ di rimbrotto perchè caduto nell’inganno) spiegandomi che era un filmato montato …all’indietro!
    Non so se riuscirei a trovare la mail di allora che potrebbe precisare di quale filmato si tratta ma tenterò.
    Spero sia lo stesso filmato cui Lei si è riferita.
    Un cordale saluto
    Massimo

    • Massimo ha detto:

      Aggiungo al mio commento:
      se il “filmatino” che Lei cita è questo: https://www.youtube.com/watch?v=I_lPl1rjLvc , Le confermo quanto scritto. E’ stato prodotto sviluppandolo a “ritroso”. E’ il Papa che fa gli onori di ospite. E’ lui che presenta i suoi.
      Un caro saluto
      Massimo

      • Tamina ha detto:

        No! Era la terza visita die Papa Ratzinger in Germania. Lui era l’ospite invitato. Naturalmente, non era suo compito presentare i superiori della Chiesa tedesca. Voleva salutargle, ma loro non volevano dargli la mano.

        • Massimo ha detto:

          Torno, con qualche giorno di ritardo, sull’argomento.
          Oltre ad Antonio Socci (il primo a cui mi rivolsi) leggasi anche le tre fonti qui di seguito.
          …………………………………………………..

          Quella bufala dei vescovi che non stringono la mano a …

          lastampa.it
          https://www.lastampa.it › 2013/04/05 › news › quella-bu…
          5 apr 2013 — Sul web circola un video su alcuni prelati che nel 2011, in Germania, non avrebbero offerto la mano a Benedetto XVI. Marek Lehnert.

          Nessuno vuol dare la mano al Papa – ilGiornale.it

          ilgiornale.it
          https://www.ilgiornale.it › news › interni › nessuno-vu…
          4 apr 2013 — Il giallo della papale «non» stretta di mano. Su internet gira un video (ripreso qualche giorno fa anche da Striscia la notizia) in cui, …

          Circola in rete un video che mostrerebbe alcuni vescovi che …

          tempi.it
          https://www.tempi.it › Chiesa
          5 apr 2013 — Il video che mostrerebbe i vescovi che si rifiutano di dare la mano a Benedetto XVI è una bufala. Lo ha spiegato in questi giorni il gran …

  • Claudio Gazzoli ha detto:

    Chissà perché oltre a tutte queste cose svenevoli, di nessun effetto pratico, non è stato un tantino “furbo”, come la situazione richiedeva e come Gesù richiede, ad esempio convocando, prima delle sue imbarazzanti “dimissioni”, un Concistoro straordinario, eleggendo una cinquantina di cardinali (ci saranno pur stati 50 vescovi o semplici prelati non contagiati dal coronavirus modernista, tra duecentomila consacrati !) che avrebbero potuto “blindare” il conclave in chiave antimassonica ?

    • gladio ha detto:

      Chissà perchè, sig Claudio, chissà perchè…
      Joseph Ratzinger : una dei più grandi teologi di tutti i tempi e una delle più grandi menti dei nostri non è stato abbastanza sveglio da capire ciò che la situazione e perfino Gesù Cristo richiedono in tali frangenti….
      Accidenti, sig Claudio, avessero fatto lei Papa, al posto del povero Ratzinger, non ci troveremmo certo a navigare in queste acque.
      Studi da prete, se ancor celibe, sig Claudio, e si candidi per il prossimo conclave

    • don alessio ha detto:

      Forse Papa Benni sapeva bene che a salvare la Chiesa ci pensa Cristo e non è certo un conclave o un papa a potlo fare. Che dici?

      • gladio ha detto:

        Eh no, don Alessio , non è proprio così.
        Papi e Conclavi possono benissimo salvare la Chiesa, se no a che servirebbero i Vicari di Cristo? Ed in questo momento ne servirebbe veramente uno, uno vero, intendo, canonicamente eletto, non un usurpatore argentino con la sua corte di disgraziati.
        Comunque, don Alessio, non vi è dubbio che, come sostiene lei, Cristo non lasciarebbe mai la sua Chiesa in balia dei demoni ,ma il suo intervento diretto sarebbe solo in ultima istanza, a fronte di una situazione di drammaticità tale che le sole forze umane non sarebbero sufficienti a fronteggiare.

  • don alessio ha detto:

    Mi permetto di precisare alla signora BDV, anzitutto, che l’essersi adoperato per un concilio della Chiesa universale è un titolo di merito e non certo qualcosa da “superare”.
    Poi, soprattutto, che Ratzinger da cardinale ha senz’altro confutato le assurdità di Lefebvre con rigore scientifico, ma da Papa ha dato il suo contributo maggiore enunciando, come magistero autentico, il principio della “ermeneutica della continuità” (nella riforma); il cui principale teorico è quell’Agostino Marchetto che a breve Papa Francesco farà cardinale (e che già anni fa, a ragione, aveva celebrato con il migliore interprete del Vaticano II)
    Alcuni aspetti “tradizionali” del pontificato di Benedetto non sono da intendersi come un tentativo di ritrattare il Vaticano II, ma come funzionali a confermare che la Chiesa è sempre la stessa e che ad essa – e ad essa sola – appartengono i simboli della tradizione.
    D’altra parte, cara signora, è ora che le persone come Lei lo capiscano: tra Ratzinger/Benedetto e il cosiddetto “tradizionalismo” c’è sempre stato un abisso. Le suggerisco di approcciarsi alla materia con un po’ più di serietà. Poi se anche smettesse di chiamare il Papa “Benni” farebbe un gran passo avanti….
    Grazie. Cordiali saluti.

    • Chedisastro ha detto:

      Don Alessio, don Alessio (che così parlando sembra davvero un prete), se la cara Benedetta le suscita così tanto nervosismo da insultarla ogni volta, lasci perdere e non la legga più.
      E se lo faccia dire: è questione di anime: ci sono quelle che si fermano a pelo d’acqua e quelle che scrutando in profondità scoprono meraviglie.

    • Davide Scarano ha detto:

      Faccio rispettosamente notare a Don Alessio che in privato, meglio nel segreto del proprio cuore, ognuno si rivolge a Dio ed ai Santi attraverso la preghiera come sa e come meglio gli aggrada, tanto più che l’autrice non sta scrivendo un documento ufficiale della Chiesa, semplicemente offre a noi la sua testimonianza di Fede. Se tra innamorati è frequente l’uso di nomignoli che esprimono a se ed al mondo l’intimità con colui ovvero colei che sola condivide tale segreto codice perchè l’autrice di questa pagina non dovrebbe essere libera di usare quelle stesse dolci parole che riservava in vita al papa amato anche dal giorno in cui la sua anima è salita in cielo?

      • don alessio ha detto:

        Scusami Davide, in privato effettivamente uno fa quello che vuole. Ma mi pare abbastanza evidente che qui non siamo in privato. O sbaglio?

        Detto questo, ad onor, del vero, fino a qualche anno fa si credeva che l’Unico a poter mettere un nomignolo a un papa fosse Cristo (Kefa). Nessuno credo avesse mai detto Zeffy, Ste, Ale, Tino, Giò, Rino, Cino ecc…
        Poi sono arrivati i tradizionalisti con “Berghy” e “l’Argentino”, quindi magari anche “Benny” ci potrebbe stare. Anche Nitto….perché no? E’ un approccio un po’ modernista, ma d’altra parte cos’altro sono i tradizionalisti?
        Ti saluto e ti benedico.

        • il Matto ha detto:

          Nitto? Cioè?

          • Maria ha detto:

            Nitto è il siciliano di Netto (seconda parte del nome). Molti siciliani si fanno chiamare Nitto da Benedetto. Il Craxi, invece, di famiglia siciliana, fu chiamato Bettino.
            La prima parte del nome ‘Bene’, è diventato Benni o Benno. Ma si chiamano Benno pure i Bernardo. Se ben ricordo dai racconti, il papà di Mattarella, onorevole democristiano siciliano, si faceva chiamare Benno da Bernardo.
            Divagazione estive.. mi scusi ..

          • 🙂 ha detto:

            Nitto : Benedetto. Hai presente Nitto Santapaola? È siciliano….

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Matto,
            cioè Benedetto.., ( ricordi Nitto Santapaola? ) Si vede che don Alessio è un cultore di un certo meridionalismo criminale.

        • Chedisastro ha detto:

          Oh mamma! In queste ultime righe sembra davvero un prete…

    • Adriana 1 ha detto:

      Infatti, che ci sia un abisso lo scrivono anche i tradizionalisti con cui, pare, lei vada molto d’accordo- anche se non lo sa-.

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