Per capire che cosa succede in Francia. Silvana De Mari.

6 Luglio 2023 Pubblicato da 18 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Silvana De mari, che ringraziamo di cuore. Buona lettura e condivisione.

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Come per prima ha spiegato la scrittrice di origine egiziana Bat Ye’Or nei suoi libri Eurabia e Dhimmitudine, con il termine Dhimmitudine si intende la situazione di sottomissione all’Islam, dove i sottomessi pagano un tributo, pizu, in cambio di “protezione” cioè clemenza. Nella Sicilia che è stata araba continua la tradizione della mafia, dove il sottomesso paga il pizzo in cambio di protezione, cioè di clemenza. Il jihad o guerra santa si basa su uno schema preciso e intoccabile, che divide il mondo in tre parti:

il dar al islam o territorio dell’islam: il luogo dove l’islam regna, dove l’umanità ha accettato il suo ruolo di sottomessa. Una volta che una terra è dar al islam lo è per sempre. È chiaro? No? Chiariamo. La terra di Israele è stata occupata dall’islam quindi quando gli ebrei se la sono ripresa, sono stati considerati invasori. La stessa cosa vale per la Sicilia, per la Spagna, per parte del Portogallo e per Roma che, in quanto città santa dell’islam è dar al islam anche lei.

Il dar al harb o terra di guerra è la parte del mondo popolata degli infedeli. La terra degli infedeli è il luogo nella quale la guerra è obbligatoria finché essi rifiuteranno di riconoscere la sovranità islamica. Questo siamo noi.

Il dar al suhul è il nome delle regioni dove agli infedeli è concesso di vivere, purché paghino un tributo in denaro e in sottomissione, cioè accettino di essere Dhimmi e paghino il puzu. La superiorità dell’islam deve essere riconosciuta. ottengono, in cambio del pagamento, del tributo. Il tributo può essere costituito solo da denaro ma può anche essere costituito da figli. In Albania alle famiglie cristiane venivano sottratti i bambini più forti per trasformarli in giannizzeri. I giannizzeri erano soldati schiavi, come i mamelucchi in Egitto, sottratti bambini a famiglie cristiane, venivano addestrati in condizioni durissime. Quelli che sopravvivevano diventavano soldati disperati. Non potevano sposarsi, non potevano avere figli, nel caso fossero stati presi prigionieri nessuno avrebbe pagato un riscatto per loro. Erano canne da macello.  La cessazione delle ostilità è sempre da considerarsi provvisoria e deve essere immediatamente revocata non appena si abbia l’impressione o compaia il pericolo che questa popolazione possa opporsi in qualche maniera all’islam. Agli Armeni era concesso vivere, visto che pagavano un tributo: le loro tasse erano il doppio di quelle di un turco di pari reddito. Non appena la I guerra mondiale ha fatto presagire la possibilità che truppe Cristiane arrivassero a liberare gli Armeni dal giogo, la tolleranza alla sopravvivenza armena è stata revocata. Lo stesso vale per i Cristiani massacrati in Iraq: la presenza angloamericana e quindi cristiana rende la loro posizione problematica, non era più legalmente possibile chiedere un tributo maggiore e quindi è cominciato la mattanza. (Il fatto che nessuna delle vittime, armeni in Turchia, Cristiani in Iraq si fosse anche solo sognato di brandire un’arma, anche solo di possedere un arma, non dico sparare un missile qassam, non ha avuto nessuna importanza).  Chiunque si opponga all’espansione dell’Islam merita la guerra fino alla morte. Sua. Ovviamente. Il Jihad è il primo (anche il secondo, il terzo e il quarto) dovere di ogni islamico ed è una guerra permanente che può arrestarsi solo con la conquista del mondo: ne consegue che a un musulmano sono concessi con il mondo infedele solo trattati di tregua, non di pace. Una tregua può essere dovuta solo a un fattore: i musulmani sono in stato di inferiorità e necessitano di tempo per riorganizzare le proprie fila. Hamas, come l’Olp sono disposti ad accordarsi su tregue, mai sulla pace. Tutto il mondo è terra dell’Islam. Dio non permetterà agli increduli di prevalere sui credenti (Corano IV 141), da cui si evince il hadìth, cioè verità racchiusa in un detto L’Islam domina e non è dominato. Il 20 dicembre 1999 il tribunale della Sharia del Regno Unito ha emanato una Fatwa che proibiva ai musulmani di partecipare alle celebrazioni natalizie e per Capodanno. “È proibito ai credenti imitare i non musulmani (Noi, i non musulmani, siamo chiamati Kuffar, che non è un complimento, tipo i babbani di Harry Potter) nelle loro celebrazioni rituali o religiose, come la solennità del Natale o altre feste del calendario cristiano. Esistono numerose tradizioni attribuite la profeta Maometto che vietano ai musulmani di imitare i miscredenti”. I sindaci di sinistra si sono precipitati a vietare i presepi, mentre a tutta la burocrazia inglese e francese, oltre che ovviamente belga, è vietato l’uso delle parole buon Natale, bisogna dire buone feste. L’Islam non si adatta a nulla. Se si adattasse, se si integrasse tradirebbe il volere di Allah e la parola del Profeta. L’Islam non si integra mai. È il mondo non islamico che deve integrarsi. L’Islam è aggressione al mondo non islamico, per sua stessa ammissione. I Paesi europei si sono impegnati in una serie ci concessioni, le quali hanno garantito loro una discreta pace. Questo impasto di avidità e paura con la sua infinita serie di cedimenti prende il nome ben preciso di Dhimmitudine. Ci parlano di rabbia delle periferie francesi. Per quale incredibile motivo questa rabbia non coinvolge gli induisti? Qual è il livello di concessioni che bisogna fare perché la rabbia si cheti? C’è una sola concessione da fare: riconoscere la superiorità giuridica dell’Islam.

La rabbia delle periferie ha quindi due origini. La prima l’ho appena spiegata: un islamico può vivere serenamente solo in una nazione dove la superiorità giuridica dell’Islam sia riconosciuta. Seconda origine invece nasce dalla percezione della superiorità culturale di cristianesimo ed ebraismo. Nella Francia in fiamme sono bruciate le biblioteche. L’odio per la parola, l’odio per la filologia, l’odio per la scienza comincia con il rogo della biblioteca di Alessandria, l’unico libro che vale è il corano , gli altri sono inutili, quindi dannosi, le narrazioni sono menzogna quindi da vietare. Continua con il divieto della stampa. Quando Gutenberg inventò la stampa, in Europa il costo dei libri crollò e il loro numero si moltiplicò, creando la base dell’ingresso del libro in ogni casa. La stampa fu vietata  nel mondo islamico, in quanto l’unico libro che vale qualcosa è il Corano. Fu poi introdotta in Egitto dalle truppe napoleoniche, in Medio Oriente dall’impero Britannico, in Turchia alla fine dell’800, ma ormai il danno era incalcolabile, il divario tra cristianità e islam, tra filologia e mancanza di filologia era  incolmabile. La stampa fu vietata in terra islamica agli islamici, ma non ai non islamici. Ebrei e Cristiani poterono usarla, quindi vale per gli armeni la stessa regola che vale per i copti e: benché minoranza e quindi dhimmi sono più colti, quindi più ricchi. Tutto qui. Stesso discorso vale per gli ebrei: gli analfabeti non guadagnano denaro, gli alfabetizzati sì. Un analfabeta non è in grado nemmeno di usare i numeri, di calcolare che se risparmia 500 euro al mese in venti mesi può comprare un campo da 10000 dinari. Un analfabeta non è in grado di prendere un prestito in una banca. Questa è una delle cause dell’odio per armeni, già cancellati e cristiani copti che resistono, oltre che per gli ebrei che dal 1967 non esistono più in nessuna nazione islamica. Una delle teorie più in voga, soprattutto tra i cosiddetti progressisti, parola di origine etimologica ignota visto che si tratta di gente che il progresso lo odia, è che i musulmani siano arretrati e “quindi” arrabbiati perché a loro sono toccate le terre più arretrate e quando finalmente hanno messo le mani su terre migliori (Spagna e Sicilia) ne sono stati cacciati dalla “cattiveria” europea. Le terre su cui i musulmani hanno messo le mani, Egitto, Libia, Marocco, Giordania ( città carovaniera di Petra, siti romani tanto per dirne qualcuna), Impero Romano d’oriente, Costantinopoli, Mesopotamia, Impero persiano, fiorentissima civiltà azara in Afghanistan, Siria con Damasco, erano fiorenti al punto tale da essere le più ricche della loro epoca e dopo che i musulmani ci sono arrivati, tempo qualche secolo, sono diventate miserabili. Il Bangladesh è una delle culle dell’induismo. Era una delle culle dell’induismo. Diventato islamico con una spaventosa pulizia etnica che ha messo in fuga 10 milioni di induisti negli anni 70. Non è buffo che la maggioranza delle persone non ne abbia mai sentito parlare? La polizia francese, così eroica quando si trattava di manganellate in faccia gli attivisti della manif pour tous e i gilet gialli adesso sembra in una situazione di virginale timidezza. È ovviamente paralizzata dal terrore di poter fare un altro danno a uno degli appartenenti all’ Islam. Questa virginale timidezza ci spiega che siamo già stati conquistati.

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18 commenti

  • William Blake ha detto:

    Sostenere che i musulmani sono non-filologici e non-scientifici è una sciocchezza che non ritengo degna di confutazione.

    Argomentazioni fallaci come il cognome di quell’atea devota che la De Mari si picca di imitare.

    A proposito, un tipo niente affatto fallace è Khomeini, che ha scritto un libro sull’argomento. Andrebbe letto.

    La questione di Roma città santa dell’Islam è spazzatura made in USA, come l’ISIS stesso.

    Ad ogni modo, mi aspetto dalla De Mari una presa di posizione nei confronti dei giudei. Se vogliamo interpretare male le religioni e la giurisprudenza altrui, il giudaismo presta il fianco a moltissime più ambiguità. Negarlo equivale a essere faziosi, o stupidi, o entrambi

  • Turista per caso ha detto:

    Forse avrete sentito parlare dei monasteri delle Meteore, posti al di sopra di rupi all’apparenza inacessibili , nella regione greca della Tessaglia. A noi curiosi sfugge pero’ la data di costruzione dei monasteri , ovvero posteriore al 1453, data della caduta di Costantinopoli. Temendo infatti ,, cosa che poi avvenne, la prosecuzione della conquista da parte dei musulmani. I monaci greci scelsero quel luogo inaccessibile come rifugio, nella speranza di sopravvivere all’eventuale invasione.

  • Teĺevisionario ha detto:

    Abbiamo visto, nei giorni scorsi, la discussione della tesi di dottorato da parte di Patrick Zaki presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Tesi discussa non in presenza.
    Dai nostri validi telecronisti, in tutti i mesi di prigionia di Zaki non e’ stato sottolineato che Zaki era un cristiano. Copto, cioe’ ne’ cattolico , ne’ ortodosso. Avremmo dovuto capirlo da soli : Patrick e’ forse un nome musulmano ? La sua colpa ?Aver scritto un articolo in cui si descrivevano le limitazioni e le persecuzioni a cui erano soggetti i cristiani copti in Egitto.

  • Giampiero ha detto:

    E aggiungerei al mio precedente un altro aspetto del problema, anche se connesso alle premesse già esposte. Il fatto che la nostra società si connoti ormai come una società post (anti?)cristiana non dovrebbe farci tirare un respiro di sollievo rispetto alla minaccia, vera o presunta che sia, del “fondamentalismo islamico”. Anzi. Ricordiamoci che già dal primo espansionismo islamico solo i pagani vennero messi di fronte la scelta di o convertirsi all’Islam o morte. Non i cristiani, i quali considerati pur sempre “gente del libro” vennero messi in una condizione di ” cattività” in attesa di una loro “conversione”. Il neo-paganesimo da noi oggi imperante non dovrebbe quindi rassicurarci.

  • Maurizio Moro ha detto:

    Gentilissima Dr.ssa De Mari,GRAZIE di cuore per le sue preziosissime battaglie.Un commento velocissimo a questo suo intervento:come aveva ragione Oriana Fallaci.. .una GRANDE ITALIANA che non sarà mai abbastanza ascoltata…

  • Nicola ha detto:

    https://lanuovabq.it/it/17enne-ucciso-da-un-agente-la-francia-e-tutta-una-banlieue

    Articolo della Bussola dove risulta che:

    1] il povero ” ragazzino 17enne Nahel ” era stato arrestato 12 volte per diversi reati tra cui spaccio di droga.

    2) Aveva forzato ( senza patente) 5 posti di blocco della polizia

    3) la sera in cui è stato ucciso, precedentemente in due diverse occasioni aveva cercato senza riuscirci di investire un gruppo di pedoni ed un gruppo di ciclisti

    4) il giudice di Nanterre ha riscontrato la verità dei fatti attraverso le testimonianze: il povero ” ragazzino ‘ aveva cercato di forzare il blocco quella sera e di investire i poliziotti…….

    C’è altro da aggiungere ?….

    • Tecniche ha detto:

      Investire i passanti sul marciapiede o i poliziotti e’ una delle tecniche di guerriglia urbana messe in atto in Israele dai poveri palestinesi contro gli abitanti ebrei di Israele.
      A volte vengono investiti e uccisi anche degli innocui turisti. Mi sembra di ricordare quest’inverno , durante il periodo delle festivita’ natalizie, venne ucciso un giovane romano a Tel Aviv , giovane dal brillante curriculum accademico.

  • Mara ha detto:

    Questa vicenda, come tante altre, è la prova provata che con il laicismo e il relativismo di stampo illuminista ci si fa solo del male. A mio modesto parere, questo sarà solo l’inizio di tanti altri sconvolgimenti per il nostro continente pateticamente apostata, proprio perché apostata. E toccherà anche all’ex terra di santi come la nostra. Prepariamoci alla grande tribolazione e cerchiamo di abbandonare l’ordine di idee secondo il quale se fino ad ora ce la siamo scampata, allora ciò continuerà. “Io speriamo che me la cavo” è solo un film.

  • Anonimo verace ha detto:

    E’vero che armeni e copti siano piu istruiti delle rispettive popolazioni musulmane . Lo stesso vale per gli ebrei.
    Ma non so quanta liberta’ di stampa ci fosse in Grecia sotto la dominazione musulmana.
    Ricordo di aver visto un libro liturgico ortodosso scritto in greco, dell’800, stampato a VENEZIA.

  • Anonimo verace ha detto:

    E’vero che armeni e copti siano piu istruiti delle rispettive popolazioni musulmane . Lo stesso vale per gli ebrei.
    Ma non so quanta liberta’ di stampa ci fosse in Grecia sotto la dominazione musulmana.

    • Nicola ha detto:

      Verissimo. Nessuna libertà. Ho letto un articolo che citava gli scritti del governatore musulmano della Grecia in cui ammetteva le violenze atroci sulle donne greche, la spoliazione delle proprietà dei greci e la assoluta mancanza di libertà dei greci. Fu a quel punto che i greci si ribellarono violentemente e fu mattanza di musulmani e soprattutto fu l’indipendenza definitiva del popolo greco.

      • Anonimo verace ha detto:

        Ed e’ lo stesso motivo per cui oggi la Grecia spende molto in armamenti, perche’ non considera affidabille il vicino turco.

  • Mimma ha detto:

    Desidero commentare con le parole della Regina della Pace di Anguera:
    ” Piango per quello che vi aspetta “.
    Capiamo quello che ci aspetta?
    Credo di no.
    Intorno a me vedo gente spensierata, tatuata, vacanziera, dimentica delle recenti atrocità che tanto lutto hanno seminato e continuano a seminare.
    Era così anche prima del Diluvio…
    Ma che dico?
    Ancora con queste favole?
    Signora Mimma, la vuol smettere di spaventare i nostri figlioli?

  • Giampiero ha detto:

    E intanto però mi risulta che il Crocifisso in aula scolastica o in altre sedi sembra più un problema psicologico di certi laicisti che una esplicita richiesta partita dal mondo islamico. Anzi, dirò di più, certo buonismo multiculturalista pronto a imporci il politicamente corretto nel nostro rapportarci con chi segue l’Islam, o altro, più che gratificare gli islamici li sconcerta. Loro non metterebbero mai in svendita quello che noi “cristiani” ormai, forse , solo in senso crociano, siamo disposti a svendere. Insomma, sembrerebbe proprio che più rinneghiamo la nostra fede e/o le nostre radici e meno ci stimano.

  • Donna ha detto:

    l’Europa tutta ha rinnegato le proprie Radici cristiane e guarda caso da quando è stato fatto è iniziata inesorabilmente la sua parabola discendente.
    Negare Dio per mettersi al posto di Dio, l’Europa non può difendere ciò che per prima ha tradito, così come. La ‘chiesa Bergogliana” sincretista e modernista, tradisce il proprio mandato e si incammina verso l’autodistruzione.
    La Speranza è che ,come profetizza la Emmerich,, “…ma Dio aveva altri progetti .
    Se l’Europa non ritroverà presto la sua anima, temo dovrà prepararsi ad affrontare le conseguenze di tale “rinnegamento”.
    Dio non voglia.

  • Paolo da Genova ha detto:

    Dubito fortemente che gli spacca-tutto francesi siano tanto interessati alla loro cultura e alla loro religione islamica, semplicemente odiano una società che non crede in niente, fingendo ipocritamente di avere ancora dei valori. Inoltre la Francia è il paese della rivoluzione, la società moderna francese è nata dalla violenza, ed è inevitabile che lì le proteste tendano a degenerare più che altrove, serve solo un pretesto.

    • Giobatta ha detto:

      Ovvero lei pensa che la laicizzazione debba colpire , prima o poi, ançhe gli islamici . Personalmente ritengo che questo nòn sia possibile. La cosiddetta religione islamica e’ una religione totalitaria, da cui non e’ prevista la possibilita’ di uscita.
      Convertirsi ad altre religioni ? I convertiti verrebbero perseguitati, esclusi dalle loro famiglie, costretti all’emigrazione dai loro paesi.

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