A lezione di diavoliano, e una recente udienza del Papa….

8 Luglio 2023 Pubblicato da 7 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici  e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito oggi ci porta a lezione…buona lettura condivisione.

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Signore e signori, ben arrivati. A  grande richiesta vi presenterò oggi il professor Michele Santutti, laureato in diavoliano nella celeste università di Aracoeli e qui nostro ospite gradito e molto speciale. La lezione è gratuita e si svolgerà in Aula magna, vista la grande affluenza. Orbene, attenzione, ecco come arrivare alla meta: svoltate a destra, percorrete l’intero corridoio e lì si aprirà una porta azzurra dove vi attende l’esimio professore, ordinario di Lingua e letteratura diavoliana.

Presto, allora, andiamo, seguitemi. Svoltando a destra ci troviamo di fronte a un gran cartellone in cui si legge: “Al contrario di quanto insegnano alle pecore e agli agnelli, i cultori del diavoliano sono molto, molto spirituali. Dedicati al loro protettore (si fa per dire) Lucifero, amano confezionare tutte le loro parole ricordando il loro signore e padrone, tenendo sempre in mente la meta: la distruzione del Cristianesimo e il trionfo del cannibalismo”. “ Ma come – protesta una signora – non erano tutti illuministi, figli della Dea ragione?”. Il cartellone si anima e ne esce soltanto un piccola risata e un commento: “Questo lo fan credere a voi, che siete qui per imparare. Appunto”.

Percorriamo il corridoio dove sono sistemati tanti tavoli con su le diverse edizioni del dizionario di diavoliano che, come si sa, cambia con il mutar degli usi e dei costumi. Nell’Ottocento, ad esempio, c’era la “carboneria” che trasformava tutti gli uomini in uomini neri, cioè diavolacci. Ma ora il carbone non si usa più e chi capirebbe… Ora ci sono le drag queen che, in diavoliano, sono semplicemente “bad” queen ossia regine cattive, ma nell’Ottocento, ditemi un poco a chi sarebbe venuta in mente una simile orrendezza?

Eccoci, alle porte azzurre, e s’apre la gran sala la quale, oh che sorpresa, par sospesa tra le nuvole. Anche il professore, laggiù, sembra fluttuare. Tutti si siedono ad ascoltare la lezione e io, da cronista quale sono, prendo gli appunti che qui riferirò. Dunque, spiega il nostro professore angelico, le parole in diavoliano servono a far ripetere ad agnelli e pecore (ovverosia noi) le giaculatorie avvelenate dell’Arcinemico che si levano quindi come bestemmie ripetute (e inconsapevoli) al cielo. Sono proprio il contrario della preghiera (e molte pecore e molti agnelli non sanno neppure pregare oggigiorno, come i diavolanisti sanno bene…) Ed ecco che le povere greggi non fanno che ripetere, senza saperlo, atroci bestemmie quotidiane, le quali riempiono di gioia i diavoli e i loro seguaci.

Un esempio pratico, tratto dalle cronache di un giorno fa. L’orgoglioso vestito di bianco ha ricevuto due persone che portano due nomi in diavoliano fatti apposta per trascinare in basso chi li pronuncia. Bill Clinton in diavoliano si traduce Kill Chrisdom, mentre per Soros il significato tradotto in inglese sarebbe “sorrows”, cioè dolori. Insomma meglio non pronunciare mai questi due nomi che puzzano di zolfo e ripetere, al loro posto, quanto disse San Tommaso apostolo di fronte a Cristo risorto: “Mio Signore e mio Dio”.

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7 commenti

  • andreottiano ha detto:

    Sarò banale, ma perchè lo si chiama papa? Non lo è.

  • Chedisastro ha detto:

    Una delle bestemmie quotidiane detta a braccia e mani aperte da chi tutto trangugia credendolo nettare divino: “Non abbandonarci alla tentazione”.

  • Laura ha detto:

    Per la gentile signora De Vito:
    Avrà certo sentito la notizia di oggi che l’America, nella persona di Biden, ha approvato l’invio di altri 800 milioni di dollari in armi all’Ucraina, fornitura che comprende le bombe a grappolo (armi micidiali vietate dal 2008 nel mondo con un documento firmato da 164 paesi). Bene! (Se così posso dire!), pare che il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, abbia detto che le armi a grappolo già sono usate in questo conflitto sia dalla Russia che dell’Ucraina con la “differenza” che la Russia le usa per invadere e l’Ucraina per difendersi.
    La mia domanda a lei è, se ho ben studiato il diavoliano: il cognome del segretario generale della NATO, STOLTEN-BERG, significa per caso MONTE (berg) di STOLTEZZE (stolten)!?

  • Carlo Massone ha detto:

    Ringrazio il dott. Tosatti per l’eliminazione del mio precedente commento. È la prova che aspettavo.

  • Carlo Massone ha detto:

    Stimata signora De Vito,credo di essere uno della sua generazione, anche se probabilmente più anziano. La seguo con interesse come ho apprezzato per anni padre Livio e seguito anche personalmente Costanza Mirriano partecipando ai primi raduni.
    Quello che mi sconcerta però che ne Lei, né Loro vedano le macroscopiche, incredibili per un vero cattolico, assurde prese di posizione di quello che Voi continuate a chiamare.papa
    ..

    • Fritz ha detto:

      Devo ammettere di rivedermi nelle sue affermazioni, gentile Carlo… chi non ha ascoltato (e poi acquistato) via radio “il Falsario”? Chi non ha venerato per decine di anni il cd. direttore di una radio “Tutta Bella” ? Chi non ha fatto pregare i propri figli nelle “preghiere dei bambini” prima del Rosario serale? Ma tutto scorre e qualche volta esce dall’alveo e invade e uccide. E per questi omicidi consapevoli e ripetutamente segnalati dai tanti ascoltatori, quel prete ha il coraggio di farsi chiamare “padre”: lui, senza nessun dubbio, è responsabile e complice in omicidio, non solo dei feti dentro ai vaccini ma di quelli morti nel ventre delle vaccinate, che lui e il suo falso papa ha consigliato senza soluzione di continuità di farsi inoculare, Il caro direttore sa che i bambini col suo vaccino anche oggi muoiono, dei cristiani che agonizzano, per colpa diretta sua? Con che spudorato coraggio si fa chiamare “padre” se ogni giorno, alle nove del mattino, quando legge i giornali pagati dalla elite mondiale, uccicide Gesù Bambino nel seno di Maria? Che ipocrita o solo demenza senile… no! Ha perso la Grazia, è molto peggio, ha indurito il suo cuore, è come morto.
      Ehh, ma questo tizio che ha superato ben 100 pubblicazioni, logorroico e ripetitivo fino alla morte per radio, ma ne ha mai letto una? Venera un apostata per convenienza ammettiamolo, appoggia la campagna dell’atto d’amore per una manciata di segreti di cui non ne vedrà neanche uno, lo sappiamo, ma andare a tener compagnia per genocidio a Stalin nell’Inferno chi se lo aspettava? Tanta scienza in un cedro del Libano con la processionaria, non ti salva caro don Livio.

      ” A lezione di diavoliano, e una recente udienza del Papa….”

      Quanto a questo articolo il lessico incriminato “papa” mi sembra appaia solo nel titolo, forse neanche proposto dalla signora De Vito. Ma se così fosse, assolviamola questa volta.
      Ingentilisce un po’ l’ambiente questa cara amica e poi chissà forse un domani sarà più cauta: la parola “Papa”, qui sulla terra, è seconda solo a Dio ed è sacra!

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