Il rabbino capo di Gerusalemme censura gli oltraggi ai cristiani.

13 Giugno 2023 Pubblicato da 5 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Terrasanta.net, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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Insultare i religiosi cristiani che camminano per le vie di Gerusalemme è da irresponsabili ed è contrario alla Torah, scrive rav Shlomo Moshe Amar. Basterà questo nuovo intervento a porre freno a un fenomeno che va avanti da anni? Se ne parlerà in un convegno il 16 giugno.


(g.s.) – Una dichiarazione pubblica diffusa negli ultimi giorni, in ebraico e in inglese, dal rabbino capo sefardita di Gerusalemme, Shlomo Moshe Amar, bacchetta i giovani ebrei che oltraggiano – con insulti e sputi – i religiosi cristiani per le vie della Città Santa.

La breve presa di posizione reca la data ebraica del 25 Iyar 5783 – corrispondente al 16 maggio 2023 – e si apre così: «Ci ha rattristato sentire da religiosi non ebrei che un certo numero di giovani ebrei e taluni che si dicono timorati di D-o li perseguitano con maledizioni, bestemmie e altro ancora, mentre percorrono le vie della città. Senza dubbio, a comportarsi così sono persone irresponsabili e per nulla osservanti della Torah e delle sue vie. Dichiariamo che un simile comportamento è strettamente proibito. Non ci è permesso denigrare alcuna persona creata ad immagine di D-o» (clicca qui per il testo integrale del rabbino).

Leggi anche I rabbini: Quegli sputi un’offesa a Dio

Tra «i religiosi non ebrei» che negli ultimi tempi hanno apertamente denunciato il ripetersi sempre più frequente degli atti oltraggiosi c’è il neo-abate dell’abbazia benedettina della Dormizione, sul monte Sion, padre Nikodemus Schnabel. Gli sputi non sono un fenomeno nuovo. Se ne parla da anni e di cambi di rotta non se n’è visti, se non in peggio. Ormai, lamenta l’abate Schnabel, lui stesso è bersagliato quasi quotidianamente da queste manifestazioni di inciviltà, che, a suo dire, trovano terreno fertile nel clima d’odio alimentato da forze che ora sono al governo in Israele.

Simili sgradevolezze (in genere addebitate a giovani allievi di qualche yeshivà, ossia le scuole riservate allo studio del testo sacro e della letteratura rabbinica) non sono affatto tra i crimini più gravi commessi in Terra Santa contro la dignità umana, ma sarebbe ingiusto ignorarle.

Il 16 giugno prossimo al tema sarà dedicato anche un convegno presso il museo della Torre di Davide, intitolato Perché (alcuni) ebrei sputano sui gentili? (dove per “gentili” si intendono i non ebrei). Gli organizzatori sono lo stesso museo ospite – dedicato alla storia di Gerusalemme –; il Centro per lo studio delle relazioni tra ebrei, cristiani e musulmani; l’Università aperta di Israele (Open University of Israel). Il 31 maggio scorso il giornalista Barak Ravid ha riferito sul media elettronico statunitense Axios la contrarietà del ministero degli Esteri israeliano, che coltiva le relazioni del governo con le autorità religiose cristiane. Negli ambienti del dicastero, infastiditi, l’approccio del convegno sarebbe considerato unilaterale, benché l’evento sia organizzato da istituzioni ebraico-israeliane estranee ad ogni estremismo.

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5 commenti

  • Mara ha detto:

    Se leggete il Talmud, c’è da mettersi le mani nei capelli per quanto odio anticristiano viene lì espresso.

  • nicola ha detto:

    E’ doveroso ricordare ai cattolici presenti, da parte di un cattolico, che è del tutto legittimo per un ebreo osservante della Torah e seguace dei dettami del talmud, opera millenaria, alla stregua di una qualunque setta ebraica… E’ storia delle due religioni, non c’entra il rancore, l’odio, la paura dell’altro, l’errore delle interpr1etazioni bibliche ed evangeliche. Gli sputi e le condanne ci stanno tutte…
    Poi c’è l’ecumenismo e poi c’è il sincretismo e via discorrendo… Amen.

  • Mara ha detto:

    Cari “fratelli maggiori”, non mi sembra che in millenni di storia abbiate avuto un percorso tranquillo, soprattutto negli ultimi duemila: chiedetevi il perché. Siete un popolo intelligente, usatela bene questa intelligenza e abbandonate la “dura cervice” come è scritto nella Bibbia. Che Colui che tanto continuate a disprezzare possa farvi comprendere l’errore madornale che state perpetuando da secoli e farvi fare una virata come Saulo di Tarso.

  • Milly ha detto:

    Forse questi giovani ebrei così irosi verso i cristiani riproducono ” paro paro” gli stessi atteggiamenti che “gli ariani” riservavano ai loro nonni e bisnonni.
    Che strazio!

  • Pierina ha detto:

    Un sentito grazie al rabbino. Ovvero una autorità religiosa importante nel contesto ebraico. Non conoscevo la campagna di sputi fatta dagli haredim, cioè gli ebrei ortodossi, quelli con barba, cappello e ricciolini. A leggere l’altro articolo di Terrasanta.net si può leggere che, detta campagna vada avanti da diversi anni. Ovviamente detta campagna è molto negativa per l’amicizia ebraico – cristiana che molti cercano faticosamente di costruire.

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