Americo Mascarucci. Il Don Farinella Furioso “Messo in Tasca” da Bergoglio.

6 Luglio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Americo Mascarucci offre alla vostra attenzione questo commento alle recenti vicende legate a don Farinella, di cui SC ha scritto ieri. Buona lettura…

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Il don Farinella furioso messo in “tasca” da Bergoglio

E così abbiamo scoperto che l’arcidiocesi di Genova è guidata da una sorta di “associazione a delinquere” al vertice della quale c’è un vescovo francescano, Marco Tasca.

Chi lo dice? Ma naturalmente lui, l’indomito don Paolo Farinella, il sacerdote senza macchia e senza peccato, l’eterno censore della Chiesa, quello che vede il marcio ovunque, quello che guai a chi tocca il Concilio Vaticano II, quello che ha fatto parlare le madonne contro Berlusconi e a favore del “buon cattolico” Veltroni. Eh sì, è proprio lui oggi a guidare la protesta contro l’arcivescovo di Genova e i suoi collaboratori di Curia, accusati niente meno che di ipotetici reati penali e danni civili, come il don ha esplicitamente scritto in uno dei suoi interventi che sanno di chiamata alle armi. Farinella invita i confratelli sacerdoti a ribellarsi al vescovo, esalta la disobbedienza come virtù, elevandosi a novello don Milani che scuote le coscienze e con la durezza del linguaggio scandalizza l’opinione pubblica, denunciando quelle che ritiene essere le malefatte all’ombra del Vangelo.

Ora non ci interessa qui difendere l’arcivescovo di Genova, o assolverlo da eventuali responsabilità, e può darsi pure che don Farinella abbia ragione nel denunciare certe cose. Non ci interessa entrare nel merito di questioni che non conosciamo, e che se davvero dovessero rasentare rilievi penali o danni erariali sarà compito degli organi competenti perseguire.

Quello che ci colpisce è l’accanimento del parroco di San Torpete  nei confronti dell’arcivescovo, che ci ricorda tanto l’accanimento che mostrò nei confronti di Benedetto XVI, a suo tempo accusato di essere il responsabile di tutti i mali della Chiesa. Sono infatti almeno venti anni, o forse anche di più, che don Farinella urla contro la Chiesa corrotta, sporca, affarista, collusa con il potere, la Chiesa di Giovanni Paolo II e del cardinal Ruini prima e di Benedetto XVI poi, descritte come il simbolo della restaurazione pre- conciliare (ricordate le crociate del don contro la beatificazione di Pio IX) , dell’assolutismo clericale, delle trame oscure, dello Ior, degli scandali sessuali e via dicendo.

E quando l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco è stato sostituito dal Tasca, il nostro don Farinella ha scritto un articolo spumeggiante di felicità “perché” – parole sue – era finita finalmente l’era di Siri, e Bagnasco era troppo legato a Benedetto XVI e poco a Bergoglio”. Per don Farinella essere stati allievi di Giuseppe Siri, come lo fu Bagnasco, è un marchio di infamia, perché Siri fu uno dei più strenui oppositori delle riforme conciliari e formatore di generazioni di preti tradizionalisti. Tutti gli arcivescovi di Genova che sono seguiti al porporato, più volte candidato al soglio di Pietro e una volta si disse pure eletto ma obbligato a non accettare per evitare uno scisma nella Chiesa da parte dei modernisti, sono stati bocciati dal Farinella perché ritenuti incapaci di liberare la Curia dalle incrostazioni sirine.

Per non parlare dell’esultanza con cui salutò le dimissioni di Benedetto e l’elezione di Bergoglio, il papa che come da lui stesso auspicato in un libro, aveva scelto di chiamarsi Francesco. E che ti combina oggi il papa tanto amato? Nomina successore di Bagnasco un frate francescano, uno dei tanti che in questi nove anni sono passati dalla custodia dei conventi alla guida di prestigiose arcidiocesi, il quale non soltanto non si mostrerebbe dotato di autentico spirito francescano, ma per certi versi apparirebbe anche peggiore dei predecessori. E fa ridere che nel tuonare contro il proprio arcivescovo, don Farinella citi papa Francesco al fine di dimostrare come il Tasca (il riferimento al personaggio del film Don Camillo e l’onorevole Peppone è puramente casuale) starebbe disattendendo ciò che il pontefice vorrebbe.

Povero don Farinella, anche lui è nella schiera dei grandi illusi, dei “sedotti e bidonati” quelli che pensavano di vedere la Chiesa “rovesciata come un calzino” o “aperta come una scatoletta di tonno” per usare un linguaggio tipicamente grillino visto che Beppe Grillo è genovese.

Niente di tutto questo. E il bergogliano Tasca, scelto personalmente dal primo papa gesuita che ha scelto di chiamarsi Francesco, non soltanto non si comporterebbe da autentico francescano ma a detta del Farinella starebbe addirittura affossando la sinodalità tanto cara al pontefice.

E dopo che i vari Tettamanzi, Bertone, Bagnasco hanno tollerato questo prete, le sue invettive, i suoi attacchi furiosi conditi spesso da insulti e offese nei confronti di politici ed esponenti delle gerarchie vaticane, chissà se adesso il Tasca sarà altrettanto paziente e misericordioso? Se insomma farà finta di passare sopra agli attacchi del parroco di San Torpete o invece userà il pugno duro e la sua autorità per ridurlo al silenzio? Fossi nel Farinella mi preoccuperei non poco visto il declino toccato a certi euforici bergogliani della prima ora come lui, modello Enzo Bianchi e Julian Carron. Non è che gli toccherà di rimpiangere pure Siri?

Americo Mascarucci

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9 commenti

  • massimo ha detto:

    Faccio cortesemente sapere al signor j Juanuensis che il titolo john basket affibbiato al compianto Cardinal Canestri non centra nulla con noi Genovesi. Questo oltraggio vergognoso è stato fatto dallo stesso don farinella in una lettera aperta inviata inviata al principale giornale genovese e da questo prontamente pubblicata.Nella stessa lettera si definiva il Cardinal Siri “una barzelletta”E questo verso un uomo ormai ultraottantenne e gravemente ammalato,Una autentica pugnalata alla schiena, A merito di Siri posso dire che avendolo sentito con le mie orecchie Lui ha perdonato tutto.

  • Francesca ha detto:

    Bellissimo!!! Ma credo che il don non rimpiangerà Siri, è troppo ottuso. Comunque sia l’analisi è perfetta!

  • Antonello ha detto:

    Ottimo articolo e analisi. Concordo anche con molti commenti. Non ti curar di Farinella, ma guarda e passa.

  • Grog ha detto:

    Classico rottame clericale postsessantottino.
    Guarda e passa…

  • ex : ha detto:

    «Povero don Farinella, anche lui è nella schiera dei grandi illusi, dei “sedotti e bidonati” quelli che pensavano di vedere la Chiesa “rovesciata come un calzino” o “aperta come una scatoletta di tonno” per usare un linguaggio tipicamente grillino visto che Beppe Grillo è genovese»

    Beh! Mi perdoni Mascarucci, ma non è proprio quello che sta succedendo, ed è allo stadio finale dell’opera? La Chiesa (intendendola ovviamente nella sua materialità, nella sua natura umana, non nella sua natura divina) non sta per essere (e lo è a buon punto) «rovesciata come un calzino»? «Aperta [al mondo corrotto, materialista ed edonista] come una scatola di tonno»? Che poi Farinella non si accontenti neanche di questo, è un altro discorso…

  • Scatoletta di tonno ? ha detto:

    Qui Genova : siamo nei lontani anni 70 del secolo scorso.
    Istituto tecnico per geometri. Un manifesto grande , disegnato dai ragazzi su input della collega di lettere. L’Italia disegnata come una scatoletta di tonno parzialmente aperta. Piena dei suoi personaggi illustri e di tante persone comuni. Ovvero a Zena l’idea dell’Italia aperta come una scatoletta di tonno circolava molto tempo prima che scoppiasse il grillismo e i suoi problemi.

  • Januensis ha detto:

    Ha dimenticato tra i successori del Cardinal Siri il mite Johnny Basket , come lo chiamavano i genovesi, alias Giovanni Canestri.
    L’arcivescovo Tasca sembra che viva nel convento francescano di Albaro, dove vive, secondo internet, un gruppo di frati tutti ultrasettantenni.
    Non è un atto di carità di monsignor Tasca vivere con loro ?

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Fossi nel Farinella mi preoccuperei non poco”.

    Non sembra che la “preoccupazione” stia andando molto di moda. Ad ogni livello ed in ogni ambiente.

    Forse ci vedo male, ma quel che sta dilagando, e non da oggi, è l’individualismo più estremo.

    Ognuno tira dritto per quella che ritiene la sua strada e non guarda in faccia a nessuno, salvo, all’occasione, riempirsi la bocca con un pasticcio nauseabondo di altruismo e di colpe.. degli altri.

    Come tutti i marpioni, che ormai sono orda, il Farinella sta già escogitando come rimanere a galla, ignorando che tra i generi galleggianti …

    • Luciano ha detto:

      Aggiungerei che oggi oltre aí 15 min di notorieta’ molti sono alla ricerca ossessiva de 15-20.000 follower, inclusi i vari don….