Un Prete in Marcia da Bergamo a Roma . La Tappa di Oggi, Sabato 26 Febbraio.

26 Febbraio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, don Emanuele Personeni #camminaeascolta continua il suo pellegrinaggio da Bergamo a Roma per portare al pontefice regnante una lettera, e in difesa della libertà e della giustizia.

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TAPPA DI OGGI SABATO 26 febbraio da AVENZA a QUERCETA

circa km 16,5 a PIEDI

PARTENZA ORE 8,30 AVENZA (MS) -Parrocchia di San Pietro

MASSA -Parrocchia di San Pio X

QUERCETA (LU) -Parrocchia S.Maria Lauretana

 

***

 

 

VANGELO DI SABATO 26 FEBBRAIO Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

Commento

Il termine bambini suscita in noi immagini romantiche ma ai tempi di Gesù non era così. I bambini erano insignificanti, contavano nulla, oggi diremmo che non erano considerati soggetti di diritto. Vivevano della magnanimità degli altri che a volte c’era e a volte no. Coerente con questa visione era la loro esclusione da una qualsivoglia attenzione da parte di Dio. Siccome nella cultura giudaica la relazione con Dio aveva nel rispetto rigoroso della legge il proprio fondamento, era evidente che i bambini, vista la loro condizione di minorità, erano estromessi da questa possibilità. Se Dio teneva le distanze dai bambini, la stessa distanza doveva essere tenuta da tutti i rappresentanti della legge, rabbini, scribi, farisei, sacerdoti. Lasciarsi avvicinare e toccare da un bambino era considerato da costoro persino offensivo. Abbracciarli poi, come faceva Gesù, era vista come cosa inaudita. Si capisce allora l’atteggiamento dei discepoli che li vogliono tenere alla larga. Ma ecco la reazione di Gesù che lungi dall’indignarsi coi bambini si indigna coi discepoli. Secondo Gesù infatti il Regno di Dio appartiene proprio a quelli che sono come i bambini, quelli che non contano nulla, gli indifesi, quelli che vengono comandati da tutti e la cui voce non é mai presa in considerazione. Se guardiamo Dio dal punto di vista dei farisei e degli scribi ne esce un Dio dal volto asciutto, severo, che non sorride mai, Se guardiamo Dio dal punto di vista dei piccoli ne esce un Dio felice, che é lieto di tenere in braccia le sue creature, un Dio che si commuove quando un prigioniero viene liberato, un povero viene consolato, un malato guarisce. Quando si tratta di Dio, non hanno ragione i sapienti e gli intelligenti ma i bambini. Costoro intuiscono che Dio é buono. Gesù lo sa.

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12 commenti

  • Don Dino ha detto:

    Piena solidarietà sotto tutti i punti di vista a questo confratello nel sacerdozio. Condivido in toto i contenuti della sua lettera al papa ma NON condivido affatto la forma, perché la trovo esageratamente ossequiosa nei confronti di Bergoglio; mi sembra inopportuna la riverenza filiale, quasi idolatrica, quando sappiamo che proprio Bergoglio è assolutamente connivente con i poteri forti e complice in negativo dell’attuale assurda situazione. Quindi bene i contenuti, male la forma, peggio ancora il destinatario. Comunque complimenti a don Emanuele per il coraggio. Memento!

  • Andrea ha detto:

    Meraviglioso commento al Vangelo di Marco sui bambini! Grazie don Emanuele Personeni per essere l’unico sacerdote d’Italia che sta facendo qualcosa di concreto e non solo virtuale per contrastare la dittatura sanitaria che ci e’ stata imposta!
    E non e’ ingenuita’ la sua ma semmai e’ la forza dell’innocente oppresso ingiustamente e che confida unicamente in Dio! Come dice egli stesso:”Quando si tratta di Dio, non hanno ragione i sapienti e gli intelligenti ma i bambini. Costoro intuiscono che Dio é buono. Gesù lo sa.”
    Buona marcia a don Emanuele, sperando che tante altre persone possano accompagnarlo fino in Vaticano, e l’aiuto di Dio non manchera’!

    • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

      ma perché “contrastare la dittatura sanitaria” lo devono fare i sacerdoti ? Ma non è altro il loro mandato, semmai si rendessero riconoscibili ?

      • CAGI41 ha detto:

        @ Claudio Gazzoli
        Concordo pienamente con Lei: i sacerdoti hanno un altro compito! Condivido la motivazione della “marcia” (Non si tratta certamente di un Pellegrinaggio).
        Purtroppo la quasi totalità dei sacerdoti vivono in totale anonimato: sembra che si vergognino di rappresentare/testimoniare la fede persino nel vestire! Se si pensa che le imprese di ogni tipo pagano molto profumatamente per essere resi “visibili” anche con una loro semplice immagine perché questo avrà un ritorno positivo in termini economici e non solo. Che dire?
        Domando: Chi di voi crederebbe a uno che si presentasse dicendo di essere un carabiniere ma è vestito come uno qualunque? Ogni divisa da autorevolezza a chiunque la indossa per rappresentare ogni tipo di appartenenza. Disse Gesù: “I figli, nelle loro azioni, sono più furbi dei figli della luce”. Non credo che Gesù abbia detto questo tanto per dire. Un’altra volta disse: “Chi si vergogna di Me, anche io mi vergognerò di lui”. Non vi sembra che questo abbia qualche attinenza con la non-divisa dei sacerdoti? Quando si dice che il sacerdote fa questo per stare … più vicino ai suoi fratelli laici, è una affermazione che non ha senso. Io vicino a un carabiniere in divisa – tanto per fare un esempio – mi sento più protetto, e vicino a un prete in divisa mi sento più vicino a Dio perché mi porta a pensare a Lui!
        A parte il mio pensare, il prete in divisa testimonia la dimensione soprannaturale senza dire una parola. Vi sembra cosa da poco?

      • Veronica Cireneo ha detto:

        @Claudio.

        La talare sarebbe ingombrante in bici, ma il clairgman che fastidio darebbe?

        • ex : ha detto:

          Mio zio prete andava sempre in bici (ovviamente in talare) che sembrava Gino Bartali. Naturalmente bici da donna…

    • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

      Scusi, ma il colossale Mgr. CARLO MARIA VIGANÒ non è iltaliano?….ed innadiritura, non vale per 1000 sacerdoti italiani inginocchiati a questo COLPO DI STATO VATICANO?

  • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

    Bello lo sforzo che fa Don Emanuele, ma per uno scopo inutile: arrivare a Roma per portare una lettera a chi è il primo complice di tutta questa distruzione schwaberORGOGLIO ICEberg, è di magna ingenuità.

    Partito da Bergamo…come partì da lì Angelo Roncalli per poi come GXXIII capovolgere il CV II lasciandolo in mano ai vescolupi massoni per arrivarci appunto a questo COLPO DI STATO VATICANO. La prego fratello D. Emanuele, arrivi a Roma, ma butti nel Tevere la lettera, ritroverà le pachaimmonde che l’ eroico Alexander buttò li, e fu una farsa poliziaca le false riportate allo stregone schwaberORGOGLIO, c’ erano molti in giro quei giorni a Roma. Così come ci riporta ogni giorno con suo pellegrinaggio le sue riflessioni, così come è partito ubbidiente ai lupi nel 2020 e pian piano cambiò idea, essendo chiara la messainscena da marzo 2020, pregherò perche si ravveda pure prima l’ arrivo a Roma: consegnare la lettera è dare importanza a quel delinquente: sì, assassino dell’ anime.

    Torni a Bergamo e preghi nella tomba della santa veggente Adelaide Roncalli, a chi da bambina pure sua curia bergamasca trattò infame; preghi nella parrocchia San Giovanni in Bianco, dove si conserva una Sacra Spina della CORONA DI NOSTRO SIGNORE, come sa, e fu ultima fino adesso nel 2016, quando Venerdì Santo cade in 25 marzo, Essa TORNA VIVA…io ci sono andato da tutte e due, ottenendo GRANDI MERAVIGLIE. La prego, arrivi a Roma, e la butti nel Tevere.

    Suo fratello Sacerdote Diocesano e Parroco.

    • maria ha detto:

      Io prego per lei, don Emanuele, la Regina dei Profeti perché l’assista e l’accompagni nella fatica della sua iniziativa.
      Solo “i puri di cuore” -oggi così rari- “vedranno Dio”.

    • Silvia ha detto:

      Sono felice, caro Padre Luis Eduardo, che Lei sia stato a Ghiaie e a San Giovanni Bianco, e che abbia ottenuto grandi meraviglie. Io sono stata questo pomeriggio a Ghiaie, è sempre un luogo di grazia e di pace. D’ora in avanti quando mi recherò là, ci vado abbastanza spesso, La ricorderò nella preghiera. Un caro saluto.

      • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

        Mi consenta dirvi “carissima” Silvia, GRAZIE INFINITE!!! Ed io contracambio questo regalo offrendo per Sue intensioni da domani 9 SANTI SACRFICI EUCARISTICI, come in questi giorni stò facendo per “RS”. È chiaro questo proviene da Nostra Signora attraverso Lei! Quel viaggio fu una maratona incredibile, invece così mi contracambia NOSTRA MADRE IMMACOLATA MADRE SEMPRE VERGINE ASSUNTA E CORREDENTRICE! Mi fa iniziare meglio l’ imminente Quaresima. Grazie carissima Silvia !

        • Silvia ha detto:

          Caro Padre, che grande grazia che mi fa!!! Che grande onore per me! Non trovo le parole per ringraziarla. Dio la benedica, la ricolmi di ogni bene e la protegga sempre. Un carissimo saluto.