Cionci: Amt (munus) e Dienst (ministerium) invertiti nella Declaratio in tedesco. Italiano, English, Deutsch.

3 Febbraio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’amico Andrea Cionci ci offre questa riflessione su un singolare errore – o comunque scambio di termini – apparso nella versione tedesca della Declaratio di Joseph Ratzinger in occasione della sua rinuncia. Buona lettura.

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Amt (munus) e Dienst (ministerium) invertiti nella Declaratio in tedesco

 

Se uniamo la pignoleria teutonica e l’odio antiratzingeriano del clero tedesco scopriremo perché il vero papa ha dovuto fare uno “scherzetto” ai suoi compatrioti nemici che volevano farlo abdicare.

Come ormai ben sapete, il “Piano B” antiusurpazione attuato da Benedetto XVI, si fonda sulla dicotomia-chiave in cui nel 1983 fu scomposto l’ufficio papale: il munus (titolo divino di papa) e il ministerium (esercizio del potere).

Se il papa rinuncia simultaneamente al munus, abdica. Se rinuncia  in modo differito al ministerium, vuol dire che è in SEDE IMPEDITA, (canone 412) dove è prigioniero, confinato, e non può comunicare liberamente. In questo caso egli, però, resta a tutti gli effetti IL PAPA: l’unico, sebbene prigioniero.

Come noto, Benedetto XVI nella sua Declaratio dell’11 febbraio 2013, ha rinunciato al ministerium, e non al munus, ergo si è auto-esiliato in sede impedita. Ecco perché Bergoglio è oggi antipapa.

MA ORA ATTENZIONE: come potrete verificare QUI https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130211_declaratio.html , sia munus che ministeriumvengono tradotti nelle altre lingue CON LA STESSA PAROLA: ministero in italiano, ministry in inglese, ministère in francese, ministerio in spagnolo, ministério in portoghese, posługa in polacco.

Nelle traduzioni, non c’è alcuna differenza fra i due enti, così, quando papa Ratzinger ripete che ha “validamente rinunciato al suo ministero”, i non-latinofoni e i non esperti di diritto canonico non immaginano che egli si riferisca al solo ministero-ministerium e non al ministero-munus. E così, Benedetto può dire bellamente che “il papa è uno solo”, senza mai spiegare quale dei due sia.

Ora, in tutte le lingue c’è questa parola unica, ministero, che confonde le idee … TRANNE CHE IN TEDESCO! Il munus viene infatti tradotto con la parola AMT (carica)  e il ministerium con la parola DIENST (servizio).

Ma sapete qual è la stranezza? Che la traduzione tedesca della Declaratio ha, nel testo, le parole INVERTITE RISPETTO ALLA VERSIONE LATINA. Confrontate voi stessi sul sito vaticano, non c’è corrispondenza: quello che nel testo dovrebbe essere l’Amt (munus) è al posto del  Dienst (ministerium) E VICEVERSA, in modo che la Declaratio in tedesco SEMBRI una vera rinuncia.

Cioè, in latino Benedetto dice: “Siccome il munus, mi è diventato faticoso, rinuncio al ministerium”. In tedesco dovrebbe essere tradotto: “Siccome l’Amt mi è diventato faticoso, rinuncio al Dienst. E invece nella traduzione tedesca della Declaratio c’è scritto il contrario: “Siccome il Dienst mi è diventato faticoso, rinuncio all’Amt. (Riportiamo in fondo il testo).

Così, in tedesco, la Declaratio è quasi credibile come una VERA RINUNCIA perché Benedetto dice di rinunciare al munus-Amt, al titolo di papa, a norma del canone 332.2. L’atto sarebbe comunque invalido, dato che manca la simultaneità della rinuncia, ma questo è un dettaglio.

Ciò che conta, infatti, è che L’UNICA VERSIONE A FARE GIURIDICAMENTE TESTO È QUELLA IN LATINO! Sia perché è la lingua ufficiale della Chiesa, sia perché Benedetto ha pronunciato la Declaratio in latino. Quindi papa Ratzinger resta di fatto in sede impedita anche se la traduzione tedesca può sembrare una rinuncia valida.

Perché è successo questo? Il clero tedesco, occhiuto e malevolo verso Ratzinger, non si sarebbe certo accontentato di una stessa parola per munus e ministerium. Occorreva una “polpetta” più raffinata per gabbarli.

Così, visto che in tedesco la Declaratio pareva una rinuncia corretta, i nemici del papa non sono andati a controllare sulla versione latina, l’unica che fa testo, per vedere se vi fosse UNA REALE CORRISPONDENZA. E se la sono bevuta.

Ecco dunque, per essere ancora più precisi, qual è stato lo scherzo del primo lunedi del Carnevale che Benedetto XVI ha giocato ai suoi più acerrimi nemici, i quali avete visto a che tipo di mezzi ricorrono per colpirlo. Infatti, la Declaratio è stata pubblicata (anche in tedesco) proprio nel giorno di Rosenmontag, il famosissimo Lunedi delle Rose che ricorreva proprio l’11 febbraio. Leggete QUI per conoscere il contesto.https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/28770635/-follie-di-papa-ratzinger-giochi-di-parole-per-dire-la-verita-sede-impedita-declaratio-sembra-rinuncia-ma-e-sede-impedita.html

In effetti, la Declaratio, di per sé, non si può dire che sia uno scherzo, nel senso che è un documento sincero e veritiero: l’annuncio di un auto esilio in sede impedita. Lo scherzo vero e proprio è stato, invece, AI NEMICI TEDESCHI, nel giorno DEL LORO CARNEVALE.

Questa, dunque, è l’ennesima ri-prova (di prove ne abbiamo già oltre il necessario) che il povero papa Benedetto si trovava in una situazione drammatica in cui i cardinali modernisti infedeli volevano forzarlo ad abdicare. Lui oggi dichiara che “non è stato pressato da nessuno a fare QUELLA scelta”: certo, nessuno lo ha forzato AD AUTOESILIARSI IN SEDE IMPEDITA. Ancora una volta è sincero.

Dobbiamo ammettere che, appena scoperta la questione, non abbiamo potuto frenare delle sonore risate. Come succede per gli scherzi meglio riusciti.

Per chi volesse leggere tutta l’inchiesta, Qui in fondo: https://www.byoblu.com/2022/01/07/papa-e-antipapa-linchiesta-fango-di-40-anni-fa-contro-papa-ratzinger-il-tragico-boomerang-dei-pro-bergoglio-parte-60/

Per i successivi aggiornamenti, su Twitter: @CionciAndrea

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Pope Ratzinger’s joke on his German enemies: “Amt” and “Dienst” exchanged.

 

In Germany, as you know, they are precise and fussy. Paradoxically, however, the German Catholic clergy is very ponderous about doctrine, so much so that it has now passed almost en bloc to a new worldly and globalist neo-religion that retains only its Catholic name (and the money it receives from the faithful).

For this reason, almost all the Klerus ferociously hates the real Pope Benedict XVI, as demonstrated by the latest media-judicial aggression, promoted by the turbo-modernist Cardinal Reinhard Marx: a flop, as we have seen, both for the inconsistency of the accusations, and for the doggedness against a 94-year-old. But the wave of mud on Benedict broke on the rock of general indignation and the undertow went back, to Bergoglio’s detriment. (Many, even among his legitimists, were astonished that “Pope Francis” did not stand up for his “wise grandfather”, as he called him).

If we combine, then, the Teutonic fussiness and the antiratzingerian hatred of the German clergy, we will find out why the real pope had to play a “trick” on his fellow enemies who wanted him to abdicate.

As you know by now, Benedict XVI’s anti-abdication “Plan B” is based on the key dichotomy into which the papal office was broken down in 1983: the munus (divine title of pope) and the ministerium (exercise of power).

Thus, according to canon law (Art. 332.2), to abdicate the pope must (simultaneously) renounce the MUNUS.

If, on the other hand, the pope de facto and deferredly renounces the MINISTERIUM, this means that he is in IMPEDITED SEAT (canon 412) where he is a prisoner, confined, and cannot communicate freely. In this case, however, he remains to all intents and purposes THE PAPA: the only one, albeit a prisoner.

As we know, Benedict XVI in his Declaratio of 11 February 2013, renounced the ministerium, and not the munus, ergo he exiled himself in sede impedita. This is why Bergoglio is now anti-pope.

BUT NOW BEWARE: as you can verify HERE https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130211_declaratio.html , both munus and ministerium are translated into other languages with the same word: ministero in Italian, ministry in English, ministère in French, ministerio in Spanish, ministério in Portuguese, posługa in Polish.

In the translations, there is no difference between the two entities, so when Pope Ratzinger repeats that he has ‘validly renounced his ministry’, non-Latin speakers and non-experts in canon law do not imagine that he is referring only to the ministero-ministerium and not to the ministero-munus. And so, Benedict can blithely say that ‘the pope is only one’, without ever specifying which it is.

Now, in all languages there is this single word, ministry, which confuses the ideas … EXCEPT IN GERMAN! In fact, munus is translated by the word AMT (office) and ministerium by the word DIENST (service).

But do you know what the oddity is? That the German translation of the Declaratio has, in the text, the words REVERTED IN COMPARISON TO THE LATIN VERSION. Compare HERE: there is no correspondence: what in the text should be translated as Amt (munus) is translated as Dienst (ministerium) AND VICEVERSA, so that the German Declaratio LOOKS like a true renunciation.

That is, in Latin Benedict says: “Since the munus has become tiring for me, I renounce the ministerium. In German it should be translated: “Since the Amt has become tiring for me, I renounce the Dienst. But in the German translation of the Declaratio, the opposite is written: “Since the Dienst has become tiring for me, I renounce the Amt. (We reproduce the text at the end).

Thus, in German, the Declaratio is almost credible as a REAL RENUNCIATION because Benedict says that he renounces the munus-Amt, the title of pope, according to canon 332.2. The act would still be invalid, since the simultaneity of the renunciation is missing, but this is a detail.

What matters, in fact, is that THE ONLY VERSION THAT, LEGALLY, MAKES THE TEXT IS THAT IN LATIN! Both because it is the official language of the Church and because Benedict pronounced the Declaratio in Latin. So Pope Ratzinger is in the impeded seat even though the German translation may seem a valid renunciation.

Why did this happen? Probably, the German clergy, wary and malicious towards Ratzinger, would not have been satisfied with the same word for munus and ministerium. A more refined “meatball” was needed to gull them.

So, seeing that in German the Declaratio appeared to be a correct renunciation, the pope’s enemies did not go and check the Latin version to see if there was ANY REAL CORRESPONDENCE. And so they bought it.

So, to be even more precise, here is the joke that Benedict XVI played on his most bitter German enemies on the first Monday of Carnival, and you have seen what kind of means they use to hit him. In fact, the Declaratio was published (also in German) on the very day of Rosenmontag, the very famous Rose Monday in Germany, which fell on 11 February. Read HERE https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/28770635/-follie-di-papa-ratzinger-giochi-di-parole-per-dire-la-verita-sede-impedita-declaratio-sembra-rinuncia-ma-e-sede-impedita.html  for the context.

This, then, is yet more proof (we already have more than enough proof) that poor Pope Benedict was in a dramatic situation where infidel modernist cardinals wanted to force him to abdicate. Today he declares that “he was not pressured by anyone to make THAT choice”: certainly, no one forced him TO SELF-EXILIATE IN SEDE IMPEDITA. Once again he is sincere.

We have to admit that, as soon as we found out, we couldn’t help laughing. As happens with the best jokes.

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Papst Ratzingers Scherz über seine deutschen Feinde: “Amt” und “Dienst” vertauscht.

 

In Deutschland, wissen Sie, sind sie präzise und pingelig. Paradoxerweise ist der deutsche katholische Klerus jedoch sehr schwerfällig, was die Lehre betrifft, und zwar so sehr, dass er nun fast geschlossen zu einer neuen weltlichen und globalistischen Neo-Religion übergegangen ist, die nur ihren katholischen Namen (und das Geld, das sie von den Gläubigen erhält) beibehält.

Aus diesem Grund hasst fast der gesamte Klerus den echten Papst Benedikt XVI., wie die jüngste mediengerichtliche Aggression zeigt, die vom turbomodernen Kardinal Marx vorangetrieben wurde: ein Flop, wie wir gesehen haben, sowohl wegen der Ungereimtheit der Anschuldigungen als auch wegen der Verbissenheit gegen einen 94-Jährigen. Aber die Welle des Schlamms auf Benedikt brach am Fels der allgemeinen Empörung und der Sog ging zurück, zum Nachteil von Bergoglio. (Viele, selbst unter seinen Legitimisten, waren erstaunt, dass “Papst Franziskus” nicht für seinen “weisen Großvater”, wie er ihn nannte, eintrat).

Kombiniert man also die teutonische Umständlichkeit und den antiratzingerischen Hass des deutschen Klerus, so erfährt man, warum der wahre Papst seinen Gegnern, die ihn abdanken lassen wollten, einen “Streich” spielen musste.

Wie Sie inzwischen wissen, basiert der “Plan B” von Benedikt XVI. gegen die Abdankung auf der zentralen Dichotomie, in die das päpstliche Amt 1983 aufgeteilt wurde: das munus (göttlicher Titel des Papstes) und das ministerium (Ausübung der Macht).

Nach dem kanonischen Recht (Art. 332.2) muss der Papst, um abzudanken, (gleichzeitig) auf das munus verzichten.

Verzichtet der Papst hingegen de facto und zeitlich verzögert auf das Ministeramt, bedeutet dies, dass er sich in SEDE IMPEDITA befindet (can. 412), wo er ein Gefangener ist, eingesperrt und nicht frei kommunizieren kann. In diesem Fall bleibt er jedoch in jeder Hinsicht DER PAPA: der einzige, wenn auch ein Gefangener.

Wie wir wissen, hat Benedikt XVI. in seiner Declaratio vom 11. Februar 2013 auf das Ministerium verzichtet, nicht aber auf das Munus, d.h. er hat sich in sede impedita verbannt. Aus diesem Grund ist Bergoglio jetzt ein Anti-Papst.

ABER VORSICHT: Wie Sie HIER https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130211_declaratio.html nachlesen können, werden sowohl munus als auch ministerium in anderen Sprachen mit demselben Wort übersetzt: ministero auf Italienisch, ministry auf Englisch, ministère auf Französisch, ministerio auf Spanisch, ministério auf Portugiesisch, posługa auf Polnisch.

In den Übersetzungen gibt es keinen Unterschied zwischen den beiden Entitäten. Wenn Papst Ratzinger also wiederholt, dass er “gültig auf sein Amt verzichtet” hat, können sich Nicht-Lateiner und Nicht-Experten im Kirchenrecht nicht vorstellen, dass er sich nur auf das Ministero-Ministerium und nicht auf den Ministero-Munus bezieht. Und so kann Benedikt munter sagen, dass “der Papst nur einer ist”, ohne jemals zu erklären, welcher der beiden er ist.

Nun, in allen Sprachen gibt es dieses eine Wort, das Ministerium, das die Vorstellungen durcheinander bringt … AUSSER AUF DEUTSCH! Tatsächlich wird munus mit dem Wort AMT (Amt) und ministerium mit dem Wort DIENST (Dienst) übersetzt.

Aber wissen Sie, was das Merkwürdige daran ist? Die deutsche Übersetzung der Declaratio enthält im Text die Worte UMGEKEHRT IM VERGLEICH MIT DER LATEINISCHEN VERSION. Vergleiche HIER https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/de/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130211_declaratio.html , es gibt keine Entsprechung: was im Text mit Amt (munus) übersetzt werden sollte, wird mit Dienst (ministerium) UND VICEVERSA übersetzt, so dass die deutsche Declaratio wie eine echte Entsagung aussieht.

Das heißt, auf Lateinisch sagt Benedikt: “Da das munus für mich anstrengend geworden ist, verzichte ich auf das Ministeramt. Auf Deutsch müsste es heißen: “Da das Amt für mich anstrengend geworden ist, verzichte ich auf den Dienst. In der deutschen Übersetzung der Declaratio steht jedoch das Gegenteil: “Da der Dienst für mich ermüdend geworden ist, verzichte ich auf das Amt. (Wir geben den Text am Ende wieder).

So ist die Declaratio auf Deutsch fast glaubwürdig als ECHTER VERZICHT, denn Benedikt sagt, dass er auf das munus-Amt, den Titel des Papstes, gemäß Kanon 332.2 verzichtet. Der Akt wäre trotzdem ungültig, da die Gleichzeitigkeit des Verzichts fehlt, aber das ist nur ein Detail.

Wichtig ist nämlich, dass die EINZIGE VERSION, die rechtlich von Bedeutung ist, die lateinische ist! Zum einen, weil es die offizielle Sprache der Kirche ist, und zum anderen, weil Benedikt die Declaratio in Latein verkündet hat. Papst Ratzimger bleibt also de facto auf dem verhinderten Stuhl, auch wenn die deutsche Übersetzung als gültiger Verzicht erscheinen mag.

Warum ist dies geschehen? Der deutsche Klerus, der Ratzinger gegenüber misstrauisch und böswillig war, hätte sich sicher nicht mit demselben Wort für munus und ministerium zufrieden gegeben. Um sie zu überzeugen, war ein raffinierteres “Fleischbällchen” erforderlich.

Da die deutsche Fassung der Declaratio eine korrekte Verzichtserklärung zu sein schien, haben die Feinde des Papstes die lateinische Fassung, die einzige, die zählt, nicht überprüft, um festzustellen, ob es EINE ECHTE ENTSPRECHUNG gab. Und sie haben es gekauft.

Um noch genauer zu sein, hier ist der Scherz, den Benedikt XVI. am ersten Montag des Karnevals seinen erbittertsten Feinden gespielt hat, und Sie haben gesehen, mit welchen Mitteln sie ihn treffen. Tatsächlich wurde die Declaratio (auch in deutscher Sprache) genau am Tag des Rosenmontags veröffentlicht, der auf den 11. Februar fiel. Lesen Sie HIER https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/28770635/-follie-di-papa-ratzinger-giochi-di-parole-per-dire-la-verita-sede-impedita-declaratio-sembra-rinuncia-ma-e-sede-impedita.html den Zusammenhang.

In der Tat ist die Declaratio an sich kein Scherz in dem Sinne, dass es sich um ein aufrichtiges und wahrheitsgemäßes Dokument handelt. Der eigentliche Witz jedoch galt unseren deutschen Feinden am Tag ihres Karnevals.

Dies ist also der x-te Beweis (wir haben bereits mehr als genug Beweise) dafür, dass der arme Papst Benedikt in einer dramatischen Situation war, in der die ungläubigen modernistischen Kardinäle ihn zur Abdankung zwingen wollten. Heute erklärt er, dass “er von niemandem gezwungen wurde, DIESE Entscheidung zu treffen”: gewiss hat ihn niemand gezwungen, sich selbst in den SEDE IMPEDITA zu exilieren. Auch hier ist er aufrichtig.

Wir müssen zugeben, dass wir nicht anders konnten, als zu lachen, als wir es erfuhren. Wie es sich für die besten Witze gehört.

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199 commenti

  • miserere mei ha detto:

    Vorrei porre una domanda al Dr. Cionci, ma anche a chi volesse rispondere. La domanda non è retorica: non lo so e mi piacerebbe che se ne ragionasse, perchè aiuterebbe a capire come è stato pensato l’inedito creato dalla decisione di Benedetto XVI.

    Premessa: assumiamo che Benedetto XVI ha rinunciato al ministerium, ma non al munus e così ha implicitamente dichiarato la sede impedita. Il papa, in senso proprio, resta lui e solo lui.

    Il conclave del marzo 2013 chi l’ha indetto? Intendo dire chi ne è il responsabile che avrebbe potuto porsi delle domande più di chi è stato semplicemente convocato a parteciparvi? I tempi di attivazione sono stati quelli tipici di un conclave post mortem, più rapidi o più lenti?

    • daouda ha detto:

      Non si può ammettere l’inammissibile. I criteri di sede impedita non sono soddisfatti e non si può rinunciare al ministerium senza rinunciare al munus.

      L’unica cosa interessante di Cionci, che non ha a che fare con la sua manomissione del canone 332, è che ci sia stato timore grave oppure violenza ma ciò appunto prevede fornire prove non congetture, su cui è stato sbertucciato.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Un’ottima e interessante domanda. Premettiamo che il fatto che Benedetto abbia rinunciato al ministerium non è un’opinione teorica ma fattuale, dato che il latino è una lingua chiara. Lui ha scritto così punto e basta. Sui tempi di convocazione c’è un’altra questione, relativa al motu proprio Normas Nonnullas, promulgato dal papa un giorno dopo che un cardinale indonesiano aveva dato forfait. E’ una questione complessa che ancora non ho pubblicato, sennò i nostri saccentoni sarebbero andati completamente nel pallone e avrebbero detto che siamo complottisti. Comunque per convocare il conclave occorreva aspettare più di 20 gg, e quelli, invece, siccome erano divorati dalla brama di potere, hanno fatto troppo presto. Un altro elemento di nullità, se ve ne fosse bisogno. Fu la collega Giovanna Chirri a sparare a tutto il mondo la notizia che BXVI aveva rinunciato, combinando un bel guaio. QUanto alla convocazione del conclave ci doveva essere un’apposita commissione cardinalizia, ma dovrei capire meglio da chi fosse composta…. Grazie

      • miserere mei ha detto:

        Grazie per la risposta e attendo curioso gli sviluppi dell’inchiesta.

        Il mio quesito sorge dall’impiego dei giorni tra l’undici e il ventotto febbraio 2013. Sembrerebbe che il Vaticano visse all’unisono un sospiro di sollievo (finalmente!) e tutti si dedicarono al papa prossimo venturo…
        Eppure finsero tutti sorpresa per la declaratio (nelle cui prime righe c’è una frase di grande umana solitudine di Benedetto XVI che matura la sua decisione al cospetto e con il conforto di Dio).

        Comunque in 17 giorni non trapelò un minimo ragionamento su nessuna delle oggettive problematiche poste dalla declaratio…

        Veramente sopraffina la strategia di Benedetto XVI, se “solo” (lui + Dio sono già maggioranza…)
        Sorprende anche, se c’è stato almeno qualcuno che ha capito, l’abilità di stare al gioco di quei pochi che lo sapevano.
        Sorprende comunque la leggerezza canonica con cui si sono mossi i più paludati pachidermi nello sfarfallare felici verso la nuova era, come se volessero asfaltare l’unico granellino di sabbia, vestito di bianco, che impedisce all’ingranaggio di stritolare la Chiesa.
        Però disarma

        • Andrea Cionci ha detto:

          In effetti ci fu un buon cardinale che sollevò obiezioni, ma non posso farne il nome. C’è anche da dire che chi poteva immaginare l’autoesilio in sede impedita? In effetti il Piano B di Benedetto è stato di una straordinaria genialità.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Andrea Cionci, storico dell’arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Ha scritto un articoletto su una questioncella relativa a due parole che sarebbero state scambiate di posizione in una traduzione dal latino al tedesco della Declaratio di Ratzinger.
    Prendetela per quello che è …… e continuate a vivere tranquilli, come faccio io. Buona notte!

  • Riccardo ha detto:

    Caro Marco Tosatti,

    Nonostante tutto, o grazie a tutta questa rissa sul ring, deve ammettere che Andrea Cionci le porta un’audience senza pari. Appena entra in campo, gli avversari, i compagni di squadra e gli spettatori riempiono a mo’ di rissa il padiglione e gli spalti esterni.
    Penso che tra un pop corn e l’altro si stia divertendo un mondo nel guardare i vari round!
    Almeno in questo Cascioli, Porfiri e Valli dovrebbero invidiarla alla grande. A volte i loro palazzetti sono desolatamente vuoti.
    Grazie di cuore!

    • daouda ha detto:

      Giusta ma grama considerazione…

      • Riccardo ha detto:

        È come quando una coppia che vive da anni in concubinato decide di regolarizzare la propria unione col sacramento del matrimonio: se prima le cose vanno bene, appena finita la cerimonia si scatena l’inferno. Allora povera coppia se non si fonda sulla preghiera e sulla Grazia!
        Oppure quando 2 fidanzati vogliono vivere in castità la loro promessa è sanno che il loro matrimonio è voluto da Dio: finché tengono la cosa per sé’ non ci sono problemi; quando danno l’annuncio ufficiale – questo l’ho sperimentato sulla mia pelle – tutti, a volte uomini di Chiesa compresi – si armano contro il progetto di Dio.
        Ma basta saperlo, così non ci si stupisce più di tanto.
        Così mi pare questa faccenda della rinuncia di Benedetto. Se non ce se ne occupa, nessuno si agita, ma appena la questione viene sollevata, le forze delle tenebre si agitano come un vespaio disturbato, ed ecco l’agone!
        Ma non tutto il male viene per nuocere. Il polverone sollevato cattura l’attenzione, e mentre i cattivi si lacerano le vesti, i buoni esultano, perché la liberazione è vicina

  • trilly ha detto:

    @ CIONCI
    Gentile Cionci, grazie per la risposta.
    Mi pregio di mettere a confronto due affermazioni:

    CIONCI, dal sito di Marco Tosatti:
    “Lo scisma non è il peggiore dei mali, anzi, in ottica di fede Dio ha consentito vari scismi per purificare la Chiesa”

    LEONE XIII da Satis Cognitum e citando Sant’Agostino:
    “non vi ha scisma che si possa giustificare. “Nulla è più grave del sacrilegio di uno scisma… non vi è mai giusta necessità di rompere l’unità”

    Mi pare che ci sia qualcosa che non funziona nei suoi ragionamenti.

    Mi permetto anche un’altra osservazione:
    Alessandro Minutella potrebbe anche aver indovinato il papa, come potrebbe aver fatto anche Lei; tuttavia è un eretico, perché insegna che la transustanziazione non avviene se ci si professa una cum Bergoglio (e questa è un’eresia). Non lo prenderei come esempio.

    • Gabriela ha detto:

      Signora Trilly, la prego gentilmente di rispondere a queste 3 domande:

      1) secondo lei anche s. GIOVANNI APOSTOLO è ERETICO quando parlando dell’ ERETICO (oggi Bergoglio) afferma: “CHI LO FA ENTRARE IN CASA E LO SALUTA PARTECIPA ALLE SUE OPERE MALVAGIE”❓

      2) Anche s Tommaso d’Aquino è ERETICO quando in Summa Theologiae conclude:
      Quindi non è lecito ricevere la comunione dai suddetti sacerdoti né ascoltare la loro messa.
      ?

      Ora, se il Sacro Magistero della Chiesa da sempre insegna che la Celebrazione Eucaristica è “VALIDA” solo se c’è La COMUNIONE col PAPA, in quanto solo nella COMUNIONE COL PAPA VI È COMUNIONE CON “CRISTO” e con i fedeli..

      3) Nella messa celebrata in COMUNIONE con L’ANTIPAPA ERETICO, CON CHI VI È COMUNIONE:
      CON CRISTO?
      O CON L’ANTICRISTO?

    • Luciano M. ha detto:

      Lei, Trilly, è affetta da una papolatria così radicata che se domani un conclave eleggesse un gatto, lei darebbe dell’eretico a chiunque osasse dire che le Messe in comunione con il felino non sono valide. Lasci l’accusa di eresia a chi è competente per formularla e cerchi di usare il buon senso.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Certo Leone XIII aveva ragione: ma si riferiva agli scismatici, ovvio, no? Cioè: gli scismatici sono colpevoli perché si sono separati dalla vera chiesa. Quindi se la prenda con Bergoglio, i modernisti, i neoluterani alla Enzo Bianchi e tutti quegli altri che si sono scismati da soli. Non è Benedetto che ha scismato dei poveri buoni cattolici: lo hanno costretto ad abdicare, lui li si è autoimpedito, quegli altri non hanno voluto capire e si sono scismati da soli. Se fossero stati buoni cattolici ai primi segnali, alle prime irregolarità, si dovevano subito mettere in discussione, correre dal papa per chiarire, capire. E invece se ne sono strafregati. E ora sarebbe colpa di Benedetto? Io non capisco. Secondo lei quando i luterani sono usciti era colpa del papa di allora o è stata colpa di Lutero? In secundis, su Don Mintella, finitela di impiccarlo a questa cosa che lui ha logicamente argomentato: 1) la consacrazione è valida se fatta con materia, sacerdote regolare e formula, ma è ILLECITA in quanto celebrata una cum un tizio qualsiasi che non è il papa. Secondo lei la comunione una cum Amadeus sarebbe lecita? No, ovviamente perché l’unione spirituale, interiore col vero papa è fondamentale. (Facendo salvi gli inconsapevoli per i quali vale il Supplet ecclesia) – Ma Bergoglio non solo è antipapa, non solo non è cattolico, ma è proattivamente anticattolico, per soprassedere sul resto. Quindi come si può pensare che lo Spirito Santo possa esservi in una consacrazione in comunione con un antipapa eretico e anticristico, demolitore della fede? Veramente questo povero Spirito Santo lo trattate come una pezza da piedi.

      • Luciano ha detto:

        Scusi Cionci, forse si è dimenticato che nella sua teoria Ratzinger avrebbe agito PROPRIO per provocare uno scisma. Un papa i modernisti li scomunica, mica si inventa una falsa dimissione per fargli fare uno scisma.

        • Andrea Cionci ha detto:

          Caro Luciano, un papa in condizioni normali potrebbe scomunicare i modernisti, ma non un papa impedito, vittima di un ammutinamento e a rischio di essere ucciso. Peraltro lo scisma non è attivamente promosso dal vero papa, ma è una situazione in cui si pongono gli stessi scismatici. E’ come l’inferno: non è Dio che ti ci manda ingiustamente contro la tua volontà, sei tu che vuoi stare fuori dalla porta. Quindi Benedetto quando svelerà la questione offrirà a tutti la possibilità di scegliere da che parte stare. E chi non vorrà stare con Cristo, si fonderà una sua chiesa con Fabio Fazio e la Pachamama. E questo è l’unico modo per salvare una Chiesa ormai semiputrefatta, in piena cancrena.

      • daouda ha detto:

        Don Minutella ne fa una questione di validità.

        Inoltre: ci sono due scuole , una ad eresia palese, un’altra a condanna dopo esposizione di autorità competente…ossia:
        – a negare la Rivelazione in quanto magistero straordinario, allora ognuno dovrebbe non compartecipare in “una cum” con chicchesia ( ma voi mistificate che il problema è prima dei sacerdoti e non dei laici )
        – quando invece si nega il magisterio ordinario universale c’è bisogno della condanna dell’autorità adibita a custodia della Rivelazione

        Inoltre c’è il problema che Bergoglio è furbo, in quanto ambiguo.

        “Quindi come si può pensare che lo Spirito Santo possa esservi in una consacrazione in comunione con un antipapa eretico e anticristico”

        mi fa ribrezzo. E’ il minimo che posso scriverle

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Oh Cionci, non gli basta fare il romanziere … e ora vuole fare anche il teologo? Le dico subito che se i suoi romanzi possono anche avere qualche apprezzamento, ma la sua teologia non è cattolica e ortodossa. È eretica degna di un esaltato ex prete

    • ex : ha detto:

      Cosa c’entra col tema della discussione?

      Io non sono né pro né contro Cionci, ma è anche per questi motivi che – come ha scritto qualcuno – Cionci porta al blog «un’audience senza pari». Un’«audience» per niente di qualità ovviamente. Forse ci vorrebbe un filtro della “moderazione” dedicato alla coerenza nei commenti – per non parlare dei continui commenti sempre uguali e quasi fotocopia dei contestatori, che richiedono risposte altrettanto fotocopie -; un filtro che se ci fosse forse i commenti in questo topic non sarebbero più di una ventina.

      Mi rendo conto però che il dott. Tosatti non può dedicare tutta la giornata (e forse anche parte della notte) a valutare questi aspetti. Avrebbe bisogno di un aiuto. Che potrebbe venire dall'”automoderazione” dei frequentatori il blog, se ci tengono a migliorarne la qualità.

      • ex : ha detto:

        Dove ho scritto “Un’«audience» per niente di qualità”, in realtà mi riferivo alla qualità di quel tipo d’interventi, e non alla «audience».

      • Marco Tosatti ha detto:

        Kyrie Eleison…anche la coerenza dei commenti…non credo sia umanamente possibile. :-))))

        • ex : ha detto:

          Certamente, ma purtroppo il termine “umanamente” tende a giustificare anche la mancanza di volontà, che invece ci si può sforzare “umanamente” di avere, da parte dei commentatori, di non essere ripetitivi e di non andare troppo spesso fuori tema. Almeno per rispetto del blog che li ospita e di chi vorrebbe capirci qualcosa dell’argomento proposto, e che è costretto a leggere tutto, prima di capire che molti non sono ad esso congrui.

          • Andrea Cionci ha detto:

            Trovo invece che certi commenti siano utili e necessari a definire gli schieramenti. Questa è una battaglia finale fra Logos e Pathos. Come ci si può aspettare che le obiezioni a un piano di ispirazione divina, messo in atto da uno dei più importanti intellettuali ecclesiastici del secolo possano avere coerenza? Sono infatti solo sberleffi, banalità, ripetizioni cicliche, commenti sprezzanti e clamorosi autogol. Lasciateli pure, che restino a documentazione storica e “vivente”. Mi torna sempre in mente quel tizio che per darmi addosso sbandierò di aver ricevuto da papa Benedetto una sua lettera in cui si firmava “papa emerito” e corredata da una sua immagine in vesti clamorosamente pontificali con la sigla PP Pastor Pastorum. Adoro.

  • Luciano M. ha detto:

    Caro Cionci,
    Mi ha convinto. E lo dico qui senza ironia dal momento che, per indole, sono sempre stato restio ad accettare spiegazioni che, anche lontanamente, abbiano il sapore di dietrologie non provate. Non proverò a confutare le sue conclusioni basate su di un’opera di ricerca ed approfondimento veramente ammirevole; non faccio per mestiere il giornalista d’inchiesta e non presumo quindi di farle concorrenza su questo piano.
    Mi concederà, tuttavia, di conservare ancora per me una piccola percentuale di dubbio, dal momento che l’interessato, Benedetto XVI, non ha ancora voluto o potuto (per sede impedita) esprimersi chiaramente in prima persona. Ciò ancora impedisce, lo ammetterà, che la ricostruzione, perfettamente logica, da lei proposta, sia coronata da una prova fattuale incontrovertibile, rendendo finalmente chiaro al gregge universale dei fedeli qual è la vera situazione della chiesa cattolica romana.

    Colgo qui l’occasione per metterla in guardia da un tranello, in cui cadono spesso le persone come Lei, così innamorate del proprio rigore logico: Il tranello dell’ipostatizzazione; la tendenza cioè a dare valenza di verità oggettiva a ciò che risulta solo vero-simile, sulla base di premesse ipotetiche e di conclusioni elegantemente logiche. La realtà, caro Cionci, sua Maestà la Realtà è molto più fantasiosa di quanto ci farebbe comodo. Cosa accadrebbe, infatti, se BXVI si decidesse finalmente di completare la famosa frase “Il Papa è uno solo…..”?
    Se dicesse “…e sono io” ciò avvalorerebbe sua ricostruzione, ma, se dicesse invece “…ed è Francesco”? Cosa accadrebbe della montagna di articoli che Lei ha scritto a sostegno delle sue tesi? Continuerebbe, forse, ad ipotizzare che l’abbia detto sotto costrizione?
    Ciò non pretende di essere una confutazione delle sue tesi ma un affettuoso invito ad essere più umile e a considerare che la realtà può sempre darci delle sorprese.
    Le confesserò una cosa, Cionci. La sua incrollabile sicurezza, la sua totale mancanza di dubbi mi ha fatto più volte sospettare che le tesi che lei difende siano in realtà sostenute da conferme provenienti in qualche modo dall’entourage di Benedetto XVI, se non dallo stesso Papa Emerito. Per carità, ogni giornalista che si rispetti ha il diritto di difendere la riservatezza delle sue fonti, quindi non la provocherò ulteriormente su questo punto.
    Che altro posso dire? Ok BXVI è il papa legittimo, se non altro perché l’altro è palesemente eretico, ma a questo punto nasce una questione. Che pensare di un Papa legittimo, un Pastore che, invece di parlare apertamente al suo gregge, confortandolo e confermandolo nella Fede, opta per un linguaggio enigmatico, accessibile solo ad una ristretta cerchia di volenterosi investigatori?
    Lei, Cionci, continuerà a ripetermi fino alla nausea che non lo può fare perché in sede impedita. Vero (anzi verosimile); l’essere, però, in questa condizione non gli ha impedito, in questi ultimi anni di esprimersi in vari modi, in libri e interviste, sui più diversi argomenti teologici e/o morali.
    Anche se impedito di parlare esplicitamente della sua situazione canonica, perché non parlare, ad esempio, della grande impostura della pandemia, della deriva idolatrica della Chiesa alla Vaccinara, delle chiese all’Amuchina, e di altre cose che così profondamente angosciano i veri fedeli disorientati? Perché lasciare questo ingrato compito a uomini come Viganò e Minutella che, rischiando e pagando di persona, si espongono agli strali di un potere mediatico infame per difendere l’onore di Nostro Signore Gesù Cristo?
    Il caro Don Alessandro Minutella, che io tanto stimo, ha recentemente definito “martire” Benedetto XVI. E ciò va a suo onore perché dimostra una lealtà nei confronti del Cattolicesimo che, purtroppo, il suo vero capo non ha. Ma in che situazione si troverebbe il povero Don Alessandro se BXVI si decidesse a completare la famosa frase “Il Papa è uno solo…” con un fatidico “…ed è Francesco” ? A chi spetterebbe, in questo caso, la palma del martirio? A Benedetto XVI o a Don Alessandro, che lo ha difeso così strenuamente?
    No, caro Cionci, ciò che lei dice non contribuisce ad aumentare la mia stima nei confronti di BXVI, anzi perché:
    “Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.”(Gv. 10, 11-18)
    Lascio a Lei il compito di dedurre chi è il lupo e chi il mercenario.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Caro Luciano,
      la ringrazio per il garbo e l’intelligenza delle sue obiezioni. E’ un piacere risponderLe. Veda, la mia sicurezza non deriva da una tracotanza caratteriale, né dalla sciocca imprudenza di giocarsi una pur misera carriera giornalistica propalando stupidaggini complottiste. La vicenda del Piano B è stata indagata con estrema prudenza, gradualità, montando mattoncino per mattoncino un enorme puzzle che solo pochi che si sono applicati con scienza e coscienza possono vedere nella loro interezza. Così, quando lei ha ricomposto un puzzle che raffigura poniamo, una fattoria nel verde, a un certo punto, sebbene ancora incompleto il puzzle, lei riconosce che l’immagine è indubitabilmente una fattoria nel verde e NON un panorama di grattacieli di New York. Ci siamo? Quindi la mia sicurezza deriva da una mole enorme di dati, documenti, dichiarazioni, fatti, testimonianze, questioni canoniche che ho ricostruito, riorganizzato e sintetizzato in minima parte in questa inchiesta di 60 capitoli che troverà qui in fondo. https://www.byoblu.com/2022/01/07/papa-e-antipapa-linchiesta-fango-di-40-anni-fa-contro-papa-ratzinger-il-tragico-boomerang-dei-pro-bergoglio-parte-60/
      Io mi sto sforzando di restituire in una estrema sintesi al pubblico tutta la questione, ma siccome non si può mettere il mare in un secchiello, chi non vuole vedere troverà sempre – non delle prove contrarie – ma delle cose che non conosce e sulle quali può straparlare. In due anni di lavoro non sono riuscito a trovare un intervento di BXVI che non potesse essere riletto all’opposto di ciò che sembrava. C’è poi l’oggettività del diritto canonico: doveva rinunciare al munus e non l’ha fatto. Punto. Hai voglia a dire che “ma no, in effetti lui voleva dire A anche se ha detto B”. Se Benedetto oggi, dopo alcune centinaia di messaggi in Codice Ratzinger dovesse dire “ed è Francesco” 1) sarebbe evidentemente qualcosa di estorto o falsificato, così come la famosa donna che ordina la pizza ai CC per farsi soccorrere dal marito violento, alla 200esima pizza ordinata, se dicesse ai CC che ha sbagliato numero, non sarebbe presa sul serio 2) non conterebbe nulla perché il diritto canonico va oltre quello che pensa BXVI. Cioè la Declaratio non è una rinuncia, che lui voglia o non voglia, perché anche il papa è sottoposto al diritto canonico, se non lo cambia prima.
      Poi, Vi prego smettetela con questa banalità dell’”umiltà”: non è che siccome uno afferma con assertività qualcosa è perché non è umile. Io affermo con decisione quanto noto perché ho dedicato fra le 3 e le 4000 ore di lavoro a ricostruire una faccenda che nemmeno se avessi il genio creativo di un milione di Dan Brown sarei mai riuscito a concepire. La mia umiltà si vede nella disponibilità a rettificare, limare, eventualmente correggere dei dettagli, non si vede certo nel dubbio onanistico e inconcludente o, peggio nella retromarcia di comodo. Questa è roba di Logica e la logica si monta pezzo pezzo. Nulla toglie che ci sia tantissimo ancora da scoprire e proprio per questo ho messo a disposizione del pubblico l’email codiceratzinger@libero.it perché tutti possano contribuire alla prima inchiesta partecipata della storia.
      Infine, sull’altra questione dell'”immolarsi” per l gregge, se BXVI si fosse fatto ammazzare, lei oggi avrebbe un vero papa Francesco. Sarebbe stato meglio per lei?

      • daouda ha detto:

        Tralasciando Ratzinger, se però fosse morto o si fosse fatto ammazzare, la probabile inelegiblità di Francesco o le macchinazioni anticanoniche riguardo la sua elezione sarebbero comunque riscontrabili giusto per ricordare che le due cose non sono coestensive.

      • LUCIANO M. ha detto:

        Caro Cionci, grazie per la gentile risposta. Mi dispiace che se la sia un po’ presa per il mio invito all’umiltà, ma le assicuro che non volevo essere banalmente moralista. L’umiltà, per me, non è semplicemente una virtù, ma anche un metodo di pensiero, che consiste nel non dare mai niente per scontato, anche quando i nostri ragionamenti ci sembrano perfetti. Sono assolutamente sicuro che, da questo punto di vista, l’umiltà non le manca. Un affettuoso saluto.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Nonostante tutto:

    “and I think to myself: what a wonderfufull world!”

  • acido prussico ha detto:

    Ieri, 03 febbraio, si commemorava San Biagio, protettore della gola.
    Franciscus P.P. ha disposto una nuova benedizione per i cattolici tradizionali.
    Dettagli in:
    https://gloria.tv/post/YwsQNwnG6NsT3ENjB6pVZUWhU

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Certo che per suscitare la reazione sprezzante di tanti significa che questo articolo è davvero una bomba.
    Una vera PERLA di VERITÀ che potrebbe creare guai seri a qualcuno.

    In effetti, in questo articolo è stato messo in luce un vero e proprio “REATO di FALSIFICAZIONE” di un documento ufficiale: la “DECLARATIO”, nella cui traduzione in tedesco, si sono ATTRIBUITE alle dichiarazioni del Sommo Pontefice, UN SIGNIFICATO “OPPOSTO” DA QUELLO REALE DELL’AUTORE.
    E questo per indurre i cattolici a credere ad una rinuncia al papato che in realtà NON è MAI AVVENUTA, a norma dell. ART. 77 della  Costituzione  Apostolica “Universi Dominici Gregis” e per il canone 332.2.

    “ATTO” di rinuncia compiuto volutamente per “PER ERRORE” dal Santo Padre, ONDE DAR LUOGO ALL’AZIONE “RESCISSORIA” DELLA STESSA, a NORMA del DIRITTO. (can. 126). (Annullamento del cotratto)

    Infatti, se Benedetto ha dichiarato: “Siccome il MUNUS (AMT) mi è diventato faticoso, rinuncio al MINISTERIUM (DIENST)…
    la traduzione tedesca, attribuendo alle dichiarazioni del Sommo Pontefice un SIGNIFICATO OPPOSTO: 
    “Siccome il DIENST mi è diventato faticoso, rinuncio all’AMT, appare chiaro il “REATO di CONTRAFFAZIONE” del documento!

    Ma oggi, di fronte a questi gravi REATI DI CONTRAFFAZIONE e FALSE ACCUSE da parte della “mafia” tedesca ai danni del Santo Padre, chi si preoccupa di difendere la Sua Causa?

    Inoltre, sembra che per la stragrande maggioranza dei presbiteri non sia affatto importante riconoscere l’UNICO PAPA che detiene del Munus Petrino.

    Che importa se Bergoglio non è papa?

    🙈🙉🙊L’IMPORTANTE è NON far la stessa “FINE” di chi, per fedeltà a Cristo e al Suo Vicario, VIENE SOSPESO o SCOMUNICATO dalla antichiesa dell’IMPOSTORE ERETICO-PLURISCOMUNICATO, IDOLATRA, BESTEMMIATORE, SACRILEGO e socio onorario del ROTARY CLUB dal 1999, e nuovo Erode…. che il MANDATO dell’ANTIPAPA lo ha ricevuto dai cardinali massoni, e quindi servi di lucifero❗️

    CARI SACERDOTI! Uscite da Babilonia per non associarvi ai suoi delitti!
    TORNATE ALLA VERA CHIESA DI GESÙ CRISTO.

    E RICORDATEVI CHE QUANDO GESÙ HA DETTO A PIETRO:
    TU SEI LA “PIETRA”…. E SU QUESTA “PIETRA” ERIGERO’ LA MIA CHIESA E LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO SU DI ESSA…
    non si riferiva solo alla SUA CHIESA, ma anche all’ultimo “PIETRO” = GLORIA OLIVAE❗️
    (Satis Cognitum – Leone XIII)

    ALLELUIA!
    MARANATHÀ!

    • Andrea Cionci ha detto:

      In effetti se la modifica fosse provenuta da altri rispetto al vero papa o al suo entourage, sarebbe una falsficazione. Sono più propenso a credere che la csa sia stata organizzata apposta per eludere il controllo occhiuto del clero tedesco nemico. Però anche la sua interpretazione è logica. In ogni caso, va sempre a svantaggio dei nemici del papa.

  • acido prussico ha detto:

    Ora che Franciscus P.P. mi ha convinto che TUTTI (apostati, etc.) facciamo parte della “comunione dei santi”, non ho timore di abbracciare il “credo” buddista e “credere” alla dottrina della ri-manifestazione fisica. Spero di ri-manifestrami in un leone marino giapponese per fare un sonoro e lunghissimo applauso con le mie enormi pinne al dr. Cionci.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Bastaaaaaaa!!!!

    Abbiate pietà!!!!!!!!!!

    👹👹👹👹👹

    • miserere mei ha detto:

      A me interessa,,,
      Se non le piace non ha di meglio da fare che leggere gli altri commenti? Come buddista mi pare un po’ troppo interessato a che gli altri non disturbino le sue certezze…

  • Don Pietro Paolo ha detto:

    Caro, sig. Cionci, io NON SONO UN PRETE BERGOGLIANO, MA UN PRETE DELLA CHIESA CATTOLICA CHE VIVE IN COMUNIONE CON I SUOI LEGITTIMI PASTORI. È lei che vivendo fuori di Essa e imbastendo teorie perniciose, sicuramente per motivi di prestigio, come tutto fa pensare, si è posto fuori della Chiesa. Poi, a me cattolico e prete, mi è richiesto di essere fedele al Vangelo di Cristo e alla dottrina della Chiesa e non rispondo dei peccati, fatti in buona o cattiva fede, dei miei superiori. Le chiedo di essere lineare nei suoi “ragionamenti”(?): un conto è il chiedersi chi è il papa vero e un conto è andare a scovare i peccati, le debolezze o anche le nefandezze di questo o di quel papa…Se hanno sbagliato volutamente, se la vedranno con Dio. A me nessuno h a imposto culti pagani o filosofie mondane e carnali. Quello che celebravo e predicavo 35 anni fa, quando sono stato ordinato prete, faccio anche ora…Di quale nuova Chiesa state parlando? L’unica chiesa nuova che vede nascere è la vostra: una chiesa senza papa, o con papa, che non lo è più e che non vi riconosce; una chiesa senza vescovi, con qualche sacerdote, per di più fanatico ed esaltato, con un seguito di persone ignoranti del dogma cristiano e autoproclamatesi visionarie e pseudomistiche e qui mi fermo.

    • daouda ha detto:

      Cionci si crogiuola in frammischiamenti sincrestistici di qualsivoglia tipo.
      Non capendo che la questione è soltanto giurisdizionale ne fa un principio per la salvezza dell’anima del tutto strumentale alla polarizzazione fra eretici modernisti ed eretici tradizionalisti.

      -La sede impedita non è soddisfatta nei criteri
      – il canone 332 è malintepretazto
      – il titolo e carica papale malcompreso e parasacramentalizzato relativamente allo stesso ministerium.

      Abbiamo opera di manipolazione in grande stile…

      • Maria Grazia ha detto:

        Oltretutto CIONCI ci minaccia di castighi da parte di Dio per la nostra incredulità verso le sue elucubrazioni, ma si rivolge a noi dicendo ” VOI CATTOLICI” mentre rivolto sè dice “IO SONO LAICO” . Quindi non crede in Dio ma lo fa suo alleato quando dubitiamo del suo ….. VERBUM.

        • Andrea Cionci ha detto:

          Io dico Voi cattolici perché la mia opera giornalistica parte da un punto di vista laico e bipartisan. La mia inchiesta non parte da un presupposto di fede, perché il discorso è valido e importante anche per i laici. I cattolici, viceversa, dovrebbero inorridire per quanto ho illustrato, e invece continuano a fare opposizioni inutili. Secondo la dottrina cattolica questo non dovrebbe far piacere al Dio dei cattolici. Che io sia cattolico o meno non interessa a nessuno.

          • Maria Grazia ha detto:

            Ci interessa, ci interessa, invece, Cionci, sapere se è Cattolico o no perchè è difficile parlare di fede se non si crede in Dio.

          • daouda ha detto:

            Il problema è che lei può pure utilizzare il punto di vista imparziale e disinteressato, basta che non si fondi su crasse stupidaggini ed invenzioni come invece sta facendo. Il che come riporta Maria Grazia fa un po’ venire l’orticaria visto che si “pontifica” senza alcuna possibilità che lo permetta.

            Anche perché le faccio presente che forse la cosa migliore che la Chiesa può avere è la sede vacante piuttosto che qualsivoglia papa, compreso il già Benedetto XVi che è una vecchia volpe deviante.

    • Andrea Cionci ha detto:

      I veri preti amano la verità e di fronte a 1/100000 delle cose che ho tirato fuori le avrebbe dovuto mettersi di fronte al microscopio per cercare di capire se vi fosse anche qualche minimo sospetto. E non lo ha fatto, e di questo renderà conto al Suo Superiore.

      • Maria Grazia ha detto:

        CIONCI, secondo Lei noi dobbiamo sempre rendere conto a qualcuno per non credere alle sue fandonie: Lei è forse convinto di non rendere conto a nessuno?

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Se le ho risposto, caro Cionci, è perché io servo il Superiore per eccellenza e sono dispiaciuto di quello che lei chiama verità. È lei che scrivendo cose irragionevoli, credendo di fare bene, almeno lo spero, si mette contro quello che il mio Siperiore ha fatto scaturire dal Suo Sacratissimo Cuore squarciato: la Chiesa

        • Andrea Cionci ha detto:

          No veda, io non credo di fare né bene né male, io faccio il mio lavoro che è quello di portare fatti, documenti, testimonianze e ragionamenti logici. Il fatto che lei non sia minimamente scalfito da queste tonnellate di questioni reali e oggettive, di una gravità tale che farebbero venire i capelli ricci a un calvo, la dice lunga.

    • Maria Grazia ha detto:

      Io, invece, Caro DON PIETRO PAOLO, vado avanti partendo da dove si è fermato Lei. Non è vero che CIONCI auspichi una nuova chiesa senza papa, ma come aveva dichiarato lui stesso, il prossimo papa sarebbe stato eletto in forma diversa dal solito, sarebbe stato eletto dal popolo ( si ricorda?) infatti io, in quel caso, avevo già capito a chi volesse alludere: a lui stesso, infatti io gli avevo già suggerito il nuovo nome pontificio: …. ESPEDITO PRIMO !!!!

  • Scotus Eriugena ha detto:

    Dimenticavo, concordo con chi più sotto ha rimarcato il lato ironico, quasi giullaresco, di Gesù Cristo. Non ne parla mai nessuno, ma forse perché pochi leggono il vangelo. In ogni caso, il nostro Dio si divertiva un mondo a mandare in confusione i suoi discepoli e i farisei, a fare giochi di parole (“pneuma pnei” dove vuole, etc.). Dice che non è venuto ad abolire la legge, bensì a completarla, ma agli atti pratici la sovverte completamente. Il più delle volte non spiega direttamente cosa intende, anche quando non si esprime in parabole. Lascia volutamente che chi lo ascolta si scandalizzi, pensando che stia suggerendo il cannibalismo. ma di esempi se ne potrebbero fare davvero tanti. Insomma, Gesù non è Aristotele.
    Non ci vedrei niente di male se, per salvare la chiesa, il papa si sia comportato un po’ stesso modo. Non è qui il problema, almeno. Sempre tenendo conto che “non c’è nulla di nascosto che non sarà rivelato”.

  • Scotus Eriugena ha detto:

    queste discussioni degenerano sempre, tra chi crede alla solidità della argomentazioni portate, chi non ci crede e il solito tipo che scrive commenti sconclusionati pseudo-religiosi accusando gli altri utenti di credersi illuminati in una ebbrezza dionisiaca di prelest.
    Che dire? Non c’è nessuna ruota che gira, ma solo Dio e la sua volontà. Ormai Francesco sembra più di là che qua, francamente, e mai avremmo pensato che la Chiesa sarebbe arrivati a livelli così bassi.
    Cosa potrebbe accadere se Francesco morisse prima di Ratzinger? Perché la possibilità è sempre più concreta, a mio avviso.

  • MARIA GIULIA SCACCHI ha detto:

    Vedo che il dibattito è ancora acceso ed allora mi permetto una piccola piccolissima precisazione, sicura che farà magari storcere la bocca a tanti.
    Ho iniziato ieri i commenti dicendo che l’opera di Cionci è benemerita ma poi ho letto che la sua sarebbe ” la migliore affettuosa difesa che Papa Benedetto XVI abbia finora ricevuto da uomo sulla terra” ed invece voglio ricordare un tale Don Alessandro Minutella che da anni va sgolandosi sulla questione deriso e inascoltato, lui che da teologo spiega molto bene le implicazioni della cosa. Per quanti credono che tutta la vicenda si risolva “semplicemente” in qualcosa di giuridico, vorrei ricordare che le insanabili storture prodotte da questo periodo di satanica occupazione della Chiesa si traducono in Sacrilegi agli occhi di Dio e per tali andranno scontati.

    • Andrea Cionci ha detto:

      A Don Minutella ho dedicato più articoli e citazioni di qualsiasi altro giornalista italiano. Lo cito non abbastanza, come meriterebbe perché siccome c’è molta gente che antepone le proprie simpatie personali e il proprio orgoglio alla salvezza della Chiesa, e don Minutella è andato sulle scatole a molti, allora evito. Ma lui lo avrà capito, credo.

  • acido prussico ha detto:

    “Ma insomma, la si vuol finire con questo tormentone?” scrive un “logico” geroglifico.
    Pur in un letto-a-due-piazze non si riesce a “riposare” e si scatena un desiderio buddistico di annientamento delle sensazioni di gelosia per l’esito/apprezzamento di articoli/indagine che dimostrano l’impostura di frodi religion-mafiose. Gelosia…Gelosia… Gelosia…

  • Enrico Nippo ha detto:

    STILUMCURIALE EMERITO
    3 Febbraio 2022 alle 20:45
    Conclusione: 70 commenti alla notizia che dopo 8 anni delle dimissioni di Benedetto XVI nessuno ci ha ancora capito niente.

    Capirai! e mo’ che stiamo a 112 commenti? 😂😂😂😂😂

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Mo?
      A Roma se direbbe :”che see de coccio?” 😆😆😆😆

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      E adesso che sono 122 che cosa è cambiato?
      I due grandi interrogativi riguardanti le dimissioni di Joseph Aloisius Ratzinger da Sommo Pontefice di Santa Romana Chiesa rimangono sepolte in lui e verranno sepolte con lui .
      In realtà quale fu la motivazione delle sue dimissioni e quale ne era lo scopo?

  • trilly ha detto:

    @ CIONCI

    A valle di tutta questa discussione, chiedo: ipotizzando che sia vera la teoria di un “piano ratzinger”, come si può apprezzare un programma che induca la pressoché completa totalità dei battezzati ad aderire a un falso papa? Il risultato sarebbe: tutti coloro che non riconoscono Benedetto come Papa (99,9% dei cattolici) sarebbero scismatici; Benedetto sarebbe l’istigatore dello scisma.
    Quindi: il “piano ratzinger” delineato da Cionci, condurrebbe all’inferno praticamente tutti, Benedetto compreso.
    Vorrei avere qualche valutazione al riguardo. Grazie.

    • Enrico Nippo ha detto:

      No, TRILLY,

      il “piano ratzinger” delineato da Cionci non condurrebbe all’inferno praticamente tutti.

      Si salverebbero Cionci , Minutella, Gabirela Danieli, la mia amica Veronica Cireneo e qualche altro centinaio (ma forse meno) di coloro che formano “il piccolo gregge”.

      “Piccolo gregge” che a questo punto diventa quasi “iniziatico”. Insomma per pochi.

      Manco “moti” … pochi!!! 🥴

      • daouda ha detto:

        Abbiamo già discusso del fatto che Cionci non prova nulla e che una questione giurisdizionale non inerisce sacramnetalmente la salvezza.

        Purtroppo sono arrivato tardi, fossi partito dall’inizio avrei rintuzzato come sempre l’elusivo e fantasmagorico Cionci a cui consiglio di guardare la storia della vicenda del grande scisma d’Occidente. Forse seguendo Raspail troverà un altro filone dell’opzione Benedetto ben più antico, visto che ama le favole.

      • Veronica Cireneo ha detto:

        @Enrici Nippo… 😆😆😆😆
        Grazie

    • Andrea Cionci ha detto:

      @Trilly : lo scisma è esattamente quello che vuole Benedetto, lo ha anche ribadito all’Herder Korrespondenz: “Separare i credenti dai non credenti” ma tanto ha visto l’uditorio, quindi, parole al vento. Lo scisma non è il peggiore dei mali, anzi, in ottica di fede Dio ha consentito vari scismi per purificare la Chiesa. Oggi il clero è talmente compromesso, è talmente passato a un’altra religione che l’unica soluzione è lo scisma. Ovviamente 1) per gli inconsapevoli esiste la dottrina del Supplet ecclesiae, che sono al riparo 2) dopo lo scisma ognuno farà la sua scelta, se andare con la Pachamama e i massoni, oppure starsene nella Chiesa cattolica. E’ una assunzione di responsabilità e una scelta di campo, come tutto nella vita. E’ esattamente l’avverarsi di quello che diceva Ratzinger: una chiesa più piccola, invece di questa attuale Babele, ma pura e fedele. Il Piccolo gregge per l’appunto. Come vede da questi commenti, i cattolici sono già divisi in cattolici e postcattolici. Quindi lo scisma è già fattuale, è in atto. Si trattasolo di formalizzarlo. E’ doloroso? certo. Ma Benedetto poverino voleva fare il papa, non è colpa sua se hanno tentato di farlo fuori e poi lo hanno forzato a togliersi di mezzo. Lei gli deve accedere un cero grande quanto un palo della luce perché si fosse dimesso, oggi si troverebbe un Bergoglio legittimo papa e allora ciao ciao.

    • Maria Grazia ha detto:

      Il “Piano Ratzinger” (Piano B) come ” il Codice Ratzinger” sono stati inventati, in solitudine, da CIONCI : Ratzinger, logicamente, non ne sa niente!!!

  • unaopinione ha detto:

    Ammetto che io giudico sulla questione di chi é Papa e non con tutt´altro metro di misura.
    Ma vagando vagando per internet ho trovato questo video che dovrebbe essere (credo) noto al sig. Cionci. Non so, potrebbe aggiungere qualcosa di utile?
    https://www.fromrome.info/2021/06/07/the-mystery-behind-pope-benedict-xvis-resignation/

  • Paoletta ha detto:

    ultime news: Bergoglio da Fazio!!!

    Niente da fare, questo qui non e’ il Papa. Perche’ non va a san Remo a cantare con Achille Lauro?

    • Andrea Cionci ha detto:

      Sì, gustosissimo. Un altro rospo da ingoiare per i legittimisti di Sua Eccellenza. Dio è giusto, evidentemente.

      • arrendersi all'evidenza ha detto:

        BINGO!

        Un pastore pasce il gregge. Gesù buon pastore ha delle caratteristiche precise: entra nel recinto delle pecore passando dalla porta, riconosciuto dal guardiano che gli apre e dalle pecore che ne ascoltano la voce serene e fiduciose. Gesù chiama le pecore una per una, conducendole fuori dal recinto, camminando davanti a loro, che lo seguono, sempre rassicurate dal suono della sua voce, che riconoscono. Non farebbero così con un estraneo. Gesù è la porta delle pecore! Offre la vita per le pecore, perché abbiano vita e l’abbiano in abbondanza. Non è un mercenario al quale non importa delle pecore e le abbandona quando viene il lupo. Il pastore ha altre pecore, di un altro ovile e conduce anche quelle, perché, ascoltando la sua voce, diventeranno un solo gregge e un solo pastore.
        Benedetto XVI è proprio un vicario di questo pastore. Ha fatto tutto per non disperdere il gregge, anzi preoccupandosi anche delle pecore di altri ovili. L’ha fatto perché le pecore abbiano vita, perché diventino un solo gregge. Non è fuggito davanti al lupo, non è un mercenario, non è disinteressato alle pecore.
        Il suo alter-ego, la controfigura che sta recitando la parte secondo il copione del regista mondano (tutt’altro dal Padre che invia Gesù), il protagonista di una chiesa “simia mundi”, sembra dispensare l’assenzio che vien dato per cibo alle folle e che le porta a disperare anche di Dio piuttosto di pascere gli agnelli secondo la benedizione di Dio. Tende a giustificare il mondo e i mondani, mentre fustiga chi cerca di essere santo da cristiano. Non parla di Dio, per portare a Dio, ma usa Dio per portare il gregge al mondo, dal lupo. Non parla di Luce e di Verità (Cristo) come Benedetto XVI, ma pare non curarsene proprio, propagandando i giochi di led di altri illuminati. Da quella per umano interesse e per debolezza indegna, side fra i dominati dai seminatori del Male nelle loro diverse dottrine.
        “Allora conoscerete il pastore che non si cura delle pecore abbandonate, il pastore idolo di cui parla Zaccaria”. (Maria Valtorta Quaderni del 1943, capitolo 200).
        Questo pastore sarà e starà dove vorranno i suoi padroni.

    • Adriana 1 ha detto:

      Suppongo perchè teme che Drusilla Foer, al vederlo, gli dica: ” Mi piaci così come sei! “

    • Maria Grazia ha detto:

      Bergoglio si è già candidato per il festival di un altr’anno: ci andrà in copia con Achille Lauro dopo avergli imprestato la sua stola perchè possa improvvisare il ruolo del Confessore.

  • er ha detto:

    Il Buon Tosatti dimostra di avere una grande pazienza nel dare ancora spazio a questa “novela” infinita, ormai trita e ritrita.
    Cionci non se ne abbia a male, ma più che a quanto scrive,
    io ho fede nella promessa di Gesù Cristo perché come si legge in Lc 12,2 “Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.” O in Gv 8,31-32 «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

    • Andrea Cionci ha detto:

      Mi riempie sempre di stupore mistico vedere come nella maggior parte delle volte i contestatori di questa realtà si diano mostruosamente la zappa sui piedi. Quel passo di Luca dimostra esattamente quanto affermo: cioè che arriverà un momento in cui il segreto della sede impedita sarà svelato. E allora ahivoi. Anzi, già adesso. Vedo anche che la verità non vi interessa assolutamente, dato che se foste davvero interessati cerchereste di capire qualcosa. Io ve l’ho illustrato anche con le marionette e i pennarelli, ma evidentemente non basta. Devo riconoscere i miei limiti.

      • Maria Grazia ha detto:

        E’ Lei che detiene la Verità, CIONCI? E’ a Lei che Dio ha svelato il segreto della “sede impedita”?

    • Veronica Cireneo ha detto:

      ER… cavolo!
      A parte il doppio autogol circa le citazioni della Sacra scrittura: non nominare il nome di Dio invano e non piegare a scopi umani la parola di Dio che è peccato mortale contro lo Spirito Santo che non verrà perdonato ed è disgustoso anche ai demoni, per il resto sono perfettamente d’accordo che il dottor Marco Tosatti abbia una grande pazienza, nel sopportare certi commenti.

      Approfitto dunque di questa Sua pazienza per precisare che la Verità raggiunge solo chi è disposto a riconoscerla, apprezzarla e rispettarla.
      Normalmente infatti si ritiene folle tutto ciò che non si riesce a capire: in primis, la Verità.

      Ed uno che sa Bergoldroid non è papa per il fatto che bestemmia, non può che seguire con attenzione ciò che Andrea, a sostegno di ogni intelligenza, offre di tasca propria. Anche lui con moooolta pazienza.

      Anche Dio ha molta pazienza.
      Ma è sempre prudente non abusarne.

      Una bella giornata

      • Enrico Nippo ha detto:

        A Vero’,

        ce manca poco che dai er via alla causa de beatificazione de Cionci.

        😎

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Buongiorno a tutti.
    Intendo con questo commento denigrare ogni intervento a sproposito, spesso sciocco e invidioso di incompetenti detrattori del serio impianto argomentativo tessuto dal dottor Cionci, che si dimostra mente che ragiona, che comprende, intende e formula sintesi perfettamente bilanciate, conseguenti alla studio di pertinenti tesi ed antitesi.

    L’incompetenza che voglia dettare legge alla sapienza, si mostri per quella che è, luogo in cui un bel tacer non fu mai scritto.

    Chapeau dottor Cionci

    • daouda ha detto:

      Veramente l’incompetenza è tutta del Cionci che manipola il canone 332 non tenendo conto della reversibilità del munus nel ministerium e viceversa, come le sue elucubrazioni sulla sede impedita che non è dichiarabile e varie altre cosucce.

      D’altronde ogni volta che lo si rintuzza egli ripete la pappardella preconfezionata senza rispondere.

  • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

    Anche se Andrea qualche volta mi è stato un po duro, nulla toglie alla sua bravura che ringrazio e contracambio con la PREGHIERA. Suo servizio e sforzo colossale ed ADMIREVOLE, c’ aiuta e non si contano nel mondo intero, in questa tragedia del COLPO DI STATO VATICANO. Ma capita come quella del siero di hell’s gates – schwaberORGOGLIO – ecc , e calza la stessa risposta dello stesso “ANDREA CIONCI
    4 Febbraio 2022 alle 05:46
    Non c’è niente di peggio di chi, non riuscendo a capire, o non volendo capire, accusa gli altri di elucubrazioni. Soprattutto quando gli altri non hanno nulla da guadagnare, ma tutto da perdere nel testimoniare fatti reali e oggettivi. Ma di questi atteggiamenti, di tali “dubbi ostinati” si renderà conto, o alla storia, o per chi ci crede, a Dio.”

    Dunque Andrea fa un grande bene anche se la maggioranza segue un pagliaccio come fiorello e la sua diavolica performance a Sanremo contro i “no vax”, pagata perfno anche da questi. Anche se la maggioranza segue schwaberORGOGLIO. Insomma, grazie Andrea.

    PRIMO VENERDÌ, SACRO CUORE. 30 ANNIVERSARIO COLPO DI STATO IN VENEZUELA DALL’ INFERNALE chávez.

    ET EXPECTO TRIUMPHUM CORDIS IMMACULATI MARIÆ.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Grazie Padre, ma tengo a sottolineare che io sono duro solo con chi è scorretto, denigratorio, illogico e offensivo. Di fronte a pacate obiezioni rispondo volentierissimo e secondo le più elementari norme dialettiche. Questo non è un gioco, io non mi sto affatto divertendo e lavoro pure gratis. L’antipapato ha dei costi atroci, basti pensare al referendum sull’aborto al nono mese appena passato a San Marino, per il quale dobbiamo ringraziare Sua Eccellenza Bergoglio che NULLA ha fatto per prevenire il disastro. E il potere mediatico certo non gli mancava. Quindi, mentre qui diamo retta agli Enrico Nippo e ai don Pietro Paolo del caso, dei bambini vengono fatti a pezzi col forcipe. Non scherziamo per favore.

      • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

        Grazie ancora carissimo, non mi riferisco a quel tipo di durezza, non mi sono spiegato bene, duro in tanto dai importanzza a tanti che non la meritano, sai che c’ è la realtà dell’ ignoranza invicibile, davanti la quale nessuno che la soffra accetterà mai un altro ragionamento nemmeno che riconosca l’errore. E guarda mi sei prezioso, perche per esempio io sono parroco e mi la gioco ogni giorno e non ho paura perche tu anche aiuti me essere saldo nella VERITA, dunque nella FEDE, perciò commento con mio nome e cognomi, non come quelli balordi che sotto anonimato dicono le più stupide sciochezze. Grazie ancora con la BENEDIZIONE dalla periferia di Caracas.

        • Andrea Cionci ha detto:

          Grazie Padre voi siete gli eroi i nuovi martiri. Io faccio solo il mio mestieraccio, non rischio poi molto.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Ma insomma, la si vuol finire con questo tormentone?

    Lasciamo che la Ruota giri, anche perché Essa gira lo stesso fregandosene di come vorremmo litigiosamente noi.

    Immaginiamo questa Ruota gigantesca che gira … gira … gira … e noi, più che pigmei rispetto ad Essa, che ci arrampichiamo lungo i suoi raggi ruotanti, scivolando di qua e di là, illudendoci di trarne … che?

    La Ruota gira … gira … gira…

    Buddhisticamente: mujo: impermanenza, e mappo: degenerazione, due processi in atto che nessuno vorrà negare.

    Nessuna parola o fiume di parole può fermare la Ruota.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      E perché dovrebbe tacere?
      Proprio adesso che cominciano a capire anche le pietre?
      No, no. Anzi!

      Le porte spalancate alla Verità e a chi la cerca è Dio che le apre. E le porte che apre Dio, nessuno per quanto follemente si esponga, nessuno potrà chiuderle mai.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Carissima, tu dici che

        “Le porte spalancate alla Verità e a chi la cerca è Dio che le apre. E le porte che apre Dio, nessuno per quanto follemente si esponga, nessuno potrà chiuderle mai”.

        Nulla da eccepire.

        Soltanto che qui ognuno ritiene di essere il privilegiato a cui Dio ha spalancato le porte.

        E allora la faccenda diventa preoccupante.

  • riccardo ha detto:

    Ciò che mi ha maggiormente colpito nei commenti sotto è il ridicolizzare il lavoro magistrale svolto, denigrando con varie espressioni cavillose le tesi esposte.
    Si parla di “giochi semantici”: il primo che si diverte a fare giochi semantici è proprio Nostro Signore Gesù Cristo, e guarda caso lo fa proprio con la figura del pontefice. Non devo insegnare a nessuno il Vangelo, ma chiunque lo abbia letto ed ha, non dico cultura classica, ma sensibilità fonetica infantile, sa come il sommo sacerdote del tempo di Gesù era Caifa. Cosa fa Gesù? Va a dare a Simone di Betsaida il nome di Pietro: Cefa, Pietra.
    Non voglio fare lo studio etimologico dei termini, lascio agli specialisti la questione, ma è stupendo vedere che anche un bambino avrebbe capito l’accostamento dei nomi Caifa e Cefa ed il loro parallelismo temporale e sostanziale. Ora cambiati i tempi, l’usurpazione del trono petrino richiede qualcosa di più semplice ancora, e Benedetto divide perfettamente i termini ministerium e munus, in modo tale che in comune abbiano soltanto la lettera iniziale. Questo non è un gioco semantico: è scissione sostanziale di due elementi complementari. Non si tratta di parabola per ascoltatori “ad intra”, ma di insegnamento pubblico senza pericolo di fraintendimento. È opera “ad extra” per ciascun uomo di buna volontà: il guaio che quest’ultima è la grande assente nella maggioranza degli animi moderni.
    Potremmo quasi dire, a questo punto, che i tedeschi nell’invertire i termini abbiano confuso Simon Pietro con Caifa: bella inversione! Ci sarebbe quasi una tragica ironia, che esprime il rovesciamento di ruoli che comportano la condanna a morte della Chiesa per farle vivere la sua passione alla sequela di Cristo.
    Inoltre è decisamente esperienziale il fatto che gli animi sono divisi, a seconda che il loro cuore pulsi per Benedetto o per Francesco.
    Quanti di noi sperimentano giornalmente i contrasti con i familiari, i conoscenti (ormai ex amici…), i colleghi,… per questioni di coscienza legate al Papa a cui si fa riferimento. Senza voler annoiare nessuno, porto solo qualche esempio.
    Quest’anno io ho passato il Natale con mia moglie e mio figlio ed alcuni parenti “untori” non vaccinati, mentre mio padre e le mie sorelle hanno festeggiato da soli, in quanto noi eravamo pericolosi, potenzialmente letali. Perché ci ostiniamo a seguire la nostra coscienza ed a non ascoltare Francesco che ci invita ad un atto d’amore per il prossimo?
    L’anno scorso non ho messo i piedi negli sci per via della chiusura degli impianti, ma quest’anno non li metterò lo stesso, in quanto per sciare all’aria aperta e per prendere seggiovie e skilift ci vuole il green pass rafforzato! Pur vivendo nelle montagne del nord ovest, ho voluto sempre portare mio figlio nelle Dolomiti, perché imparasse a sciare nella cornice delle più belle montagne del mondo, ma anche quest’anno non ci andremo, perché se anche lui non è tenuto ad avere il lasciapassare verde della buona novella di “Laudato si’”, chi lo porterebbe ad affittare sci e scarponi? Do i soldi in mano ad un bimbo di 8 anni ed aspetto fuori con mia moglie che arrivi portando in spalla il tutto e magari con la ricevuta di pagamento?
    La comunione in mano dopo essersi ben impiastricciati le mani di gel mi repelle dal profondo del cuore. Eppure provate a discuterne con un prete o fedele bergogliano. Venite trattati come insensati e cospiratori della salute pubblica, egoisti chiusi nel loro guscio di ben pensanti, mentre i fragili sono alla mercé della nostra imprudenza sanitaria.
    Dato che l’arte del male è arrivare al peggio gradatamente, prima di invertire il bene in male, inverte i concetti, le categorie, rende le menti assopite nel degrado del pensiero anestetizzato dal luogo comune, che si oppone al Logos.
    Grazie dunque a chi fa da sentinella della logica divina e ci dice a che punto è la notte: non manca molto per l’aurora. Già la mezzanotte dello smarrimento interiore è passata.
    Imitiamo dunque, nel nostro piccolo, Benedetto, prigioniero volontario per amore. Noi che non abbiamo il suo amore, lasciamoci imprigionare dal dolce carcere della Volontà di Dio nel seguirlo al Calvario, per essere liberi nella verità della sua e poi nostra testimonianza. Ne vale veramente la pena.

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Capisco sempre di più Cionci, costretto a ripetere ad nauseam (sua) le stesse cose.
    Per solidarietà, ripropongo un mio commento “escatologico” di qualche mese fa su munus e ministerium, che avrei potuto intitolare “Ecclesia di specchi”.
    Mesi in cui parole, omissioni e “actos de amor” imposti per amore o per forza forse hanno aiutato a distinguere il vero dai riflessi deformati.

    https://www.marcotosatti.com/2021/09/11/il-papa-non-eletto-o-forse-si-ma-con-rinuncia-porfiri-sul-card-siri/#comment-165684

    In questi giorni si è parlato di fenomeni e coincidenze astronomiche.
    A proposito di vero, falso e discernimento dei segni dei tempi: che “luce” manda l’allineamento di biancovestiti devoti di Giuda (NON il Taddeo – https://www.maurizioblondet.it/bergoglio-salva-giuda/), Simboli di Abu Dhabi, NWO, Covid, marchio QR, identità e valuta digitali mondiali, brevetti 060606 su materia corpo umano (molto-molto interessante, il modo in cui gli sbufalatori devono arrampicarsi sugli specchi -di cui sopra- per arrivare a dire che il tutto è “puramente casuale” – https://www.open.online/2020/05/17/il-brevetto-microsoft-la-criptovaluta-globale-666-e-il-microchip-tatuato-no-soliti-complotti-su-bill-gates/)?

    Ah, già. Sulla “bufala” del chip/tatuaggio prossimo venturo. Gadget insieme alla “n” dose.
    https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/microchip_green_pass_sotto_pelle_vaccino_come_funziona_svezia_ultime_notizie-6397806.html

    • Andrea Cionci ha detto:

      Caro Fantasma grazie. Mi rendo conto di dover ripetere sempre le stesse cose, ma come vede…
      Sullo specchio lei ha colto nel segno. Lo specchio è la chiave di tutto. Non so se ha letto questi miei contributi: https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26771800/papa-ratzinger-terzo-segreto-fatima-ipotesi-specchio.html https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/30204283/bergoglio-presunto-papa-francesco-e-il-vescovo-vestito-di-bianco-di-fatima-nuova-interpretazione-sulle-orme-di-papa-rat.html

      • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

        Il secondo articolo mi era sfuggito. Sono giorni pesanti.
        Siamo al paradosso che le interpretazioni “ribaltate”, secondo logica speculare, finiscono per avere più senso di quelle “corrette”: nel mondo invertito l’immagine dell’immagine è la realtà.
        Perché, volendo ampliare la… riflessione, è il nostro mondo per intero che negli ultimi sessant’anni ha sostituito il reale con ciò che gli veniva mostrato (e, per chi non l’avesse capito, la tv tutto è, tranne metafora; o elettrodomestico). Scoprendo solo ora che dietro non c’era il Paese delle Meraviglie e l’antico specchio, che separava e distingueva, era l’unica barriera contro l’Ombra, l’opposto, il peggior nemico. Che troppi abbracciano non riconoscendolo più come tale e, forse, tra poco, chiameranno “Salvatore”.
        Bergoglio in questo senso è l’immagine uscita dallo specchio oscuro della Chiesa, ciò che la Chiesa ha sempre saputo essere presente in sé e temeva più di ogni altra cosa di diventare. La simia mundi. La predestinata compagna della simia Dei.

        Osservazione messa qui, da non-profeta e non-figlio di profeta: se, come sembra di tutta evidenza, fra i due personaggi c’è una relazione direttamente speculare, la situazione arriverà molto presto a una cesura che non consentirà più nessuna ambiguità. Ha perfettamente ragione quando dice che un riflesso non può fisicamente sussistere senza l’originale.

  • Luciano M. ha detto:

    Tra tutte queste ipotesi più o meno verosimili esiste un fatto, per natura inconfutabile: Reinhard Marx, acerrimo nemico di BXVI, è stato fatto cardinale proprio da quest’ultimo. Allora mi chiedo: Ratzinger era in sede impedita anche quando, da Papa regnante, elevava alla porpora il peggiore dei suoi avversari?

    • Andrea Cionci ha detto:

      Due considerazioni: 1) il papa non era libero di nominare cardinale chi voleva, perché doveva far fronte a complessi equilibri. La sua autorità era minima. 2) Nel caso, lo avrebbe caricato sulla rampa di lancio in vista dello scisma preparato col Piano B. Marx è spacciato in ogni caso. E’ già scismato.

      • Maria Grazia ha detto:

        Si ridimensioni, CIONCI! Come fa a fare simili gravi asserzioni solo su sue personalissime opinioni!!!

    • ex : ha detto:

      E’ sicuro che Marx si sia dimostrato avversario di Benedetto XVI prima che fosse fatto Cardinale?

      Al di là di questo, e ammettendo pure che a quel tempo ci fosse già della ruggine tra i due, non certamente l’aperta ostilità che mostra oggi Marx nei confronti del Papa: il criterio di elezione al cardinalato da parte di un Papa che voglia agire con vera e sincera coscienza del proprio ruolo, deve far discendere il proprio giudizio dai proprî contrasti personali, simpatie e antipatie?
      Lasciamo perdere che un comportamento simile “è umano”: si sta parlando di un caso specifico e non generico: affermare questo in riferimento “a quella particolare persona”, significherebbe indagare sulla sua coscienza, ciò che chi ha un minimo di onestà non può fare.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Conclusione: 70 commenti alla notizia che dopo 8 anni delle dimissioni di Benedetto XVI nessuno ci ha ancora capito niente.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Per ERNESTO.

    Il male esiste perché esiste il bene. Ma non c’è niente di peggio della pretesa che le proprie elucubrazioni, fatalmente soggettive per un mucchio di ragioni, costituiscano la verità.

    Il fondamentalista non propone bensì impone il suo pensiero. Il fondamentalista è un tutt’uno con “io ho capito”, un auto-esaltato che dal piedistallo della sua arroganza sparge conflittualità a piene mani.

    Saluti a Lei.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Non c’è niente di peggio di chi, non riuscendo a capire, o non volendo capire, accusa gli altri di elucubrazioni. Soprattutto quando gli altri non hanno nulla da guadagnare, ma tutto da perdere nel testimoniare fatti reali e oggettivi. Ma di questi atteggiamenti, di tali “dubbi ostinati” si renderà conto, o alla storia, o per chi ci crede, a Dio.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Eh … si vede che lei è uno che “ha capito” ….

        e tutti quelli che non la supportano sono degli imbecilli …

      • Maria Grazia ha detto:

        CIONCI – Non metta in mezzo Dio! Lui non c’entra niente con i Suoi fuorvianti discorsi! E’ inutile che dia del deficiente a chi coglie le gravi lacune delle Sue indimostrabili affermazioni. Per una volta, invece d’ interpretare Ratzinger secondo la Sua misura, lo ascolti nella linearità e semplicità delle sue dichiarazioni.

  • Alberto Ramón Althaus ha detto:

    Iglesia y sociedad se han vuelto albañiles, constructores de la realidad, han promocionado unos la ideología de género, otros las vacunas experimentales y el encierro con endeudamientos con los bancos, otros las migraciones, otros las políticas y nuevas ideas progresistas de Bergoglio y su jerarquía, otros el aborto, otros la eutanasia, otros la ofensiva desde la ecología, otros la igualdad de las Iglesias y religiones, otros la izquierda del nuevo orden global, otros han callado y han dejado hacer, es su voluntad y no la voluntad de Dios. No se quieran hacer las víctimas, sembraron vientos cosecharán tempestades.

  • acido prussico ha detto:

    Ieri 02-02-2022. Udienza generale del Regnante. La sua dottrina “salvifica”.
    “Padre, pensiamo a coloro che hanno rinnegato la fede, che sono degli apostati, che sono i persecutori della Chiesa, che hanno rinnegato il loro battesimo: anche questi sono a casa?”. Sì, anche questi, anche i bestemmiatori, tutti. Siamo fratelli: questa è la comunione dei santi.”
    https://www.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2022/documents/20220202-udienza-generale.html
    ….
    Commento del Tossico.
    Un Papa impedito. L’altro da “chiudere”?.

  • P. Brian Paul MAGUIRE,c.p. ha detto:

    P.S. (chiedo scusa il testo volò via!

    Giacobbe/Israel che aveva lottato con Dio e aveva vinto (Gen. 32, 26.29.32), ci si sceglierà un nuovo Papa Emeritus, con o senza “job” ecclesiastico?

  • Federico ha detto:

    L’impedimento deve risultare da fatti obiettivi ed incontestabili.; che qui invece non hanno tali caratteristiche. Difficoltà anche gravissime, che da sempre caratterizzano la carica (che talora hanno portato persino al martirio), non possono assolutamente considerarsi impedimento, nel senso corretto del termine. Oltretutto Benedetto XVI ha ripetutamente confutato tali argomenti. A rigore, ogni frase potrebbe essere confutata con abili sofismi, ma la verità non è sofismo. La beata Anna Katharina Emmerick ha avuto la visione di 2 papi e delle consueguenze di una falsa chiesa. Da ciò possiamo dedurre non che vi è un papa ma due: la falsa chiesa si genera per l’adesione a dottrine stravaganti (lo dice la stessa beata), quindi per disobbedienza alle leggi del Creatore; in sostanza per un suo pervertimento. Questo è data di capire dalla spiegazione stessa della famosa visione.

    • Michele ha detto:

      @Federico,
      Benedetto XVI stesso, in una intervista, ha paragonato la sua rinuncia a quella di un solo altro papa nel millennio precedente (Benedetto VIII?), tenuto prigioniero, impossibilitato ad esercitare il Ministero ma detentore del Munus; ignorando rinuncie ben più celebri come quella di Celestino V, che si sicuramente conosce e che, invece, riguardava il Munus e Ministero.
      Poiché lui stesso, come prefetto alla Dottrina della Fede, ha precisato la distinzione Munus/Ministero nel 1973 perché paragonarsi ad un caso così particolare che rispecchia la tesi di Cionci?

      Alcuni fatti concreti si sono verificati, oggigiorno non è necessaria l’azione con la forza militare per screditare e impedire lo svolgimento di alte responsabilità:

      Bertone&C che defenestrano Gotti Tedeschi dallo IOR senza avvisare papa Benedetto che lo viene a sapere dai giornali,

      Il blocco dei conti vaticani tramite il sistema Swift che impediva qualsiasi transazione economica in uscita e on rntrata: anche i cittadini vaticani, oltre alle istituzioni, non potevano ritirare un centesimo dal bancomat.
      Lo stesso sistema Swift viene riattivato non appena papa Benedetto XVI si dimette…Casualmente.

      Gli scandali seriali sulla efebofilia e omosessualità di alti prelati in Vaticano e nei seminari contro cui si era impegnato severamente gli vengono rovesciati contro dai mass media mondiali accusandolo di durezza non misericordiosa, mentre gli addetti alle comunicazioni vaticane fanno di tutto per non difendere la verità dei fatti ed apparire goffi e incapaci (nella migliore delle ipotesi).

      Il maggiordomo che ruba documenti privati del papa con una facilità sconcertante persino in una casa privata, fa scoppiare uno scandalo planetario (l’ennesimo) e poi muore a 54 anni.

      Le differenti traduzioni della Declaratio nelle lingue volgari non possono essere casuali, stiamo parlando di persone che conoscono bene il latino e le lingue volgari. Impossibile che abbiano sbagliato per incompetenza.

      Ho scritto a braccio alcuni dei fatti più eclatanti.

      Riguardo alla Emmerick, descrive ciò che vede: due persone vestite di bianco con le sembianze di un papa.
      Se non ricordo male, essendo quasi analfabeta, e parlando solo in dialetto, si è fatta assistere da un poeta che si converti` grazie a lei, e scriveva le sue visioni in tedesco letterario e, forse, in buona fede, riempiva i vuoti con sue interpretazioni. Alcuni dei libri furono pubblicati dopo la morte, sottolineo che tutti ricevettero l’imprimatur. Fonte Rino Cammilleri.

      Lucia di Fatima (se non ricordo male), assistita dalla Madonna nella redazione dei tre segreti e del commento separato, che tanto ha impaurito e scandalizzato, distingue con più precisione un papa ed un vescovo vestito di bianco.

      Non capisco l’animosita` di alcuni nei confronti della tesi di Cionci: è ben documentata, si è avvalso della collaborazione di esperti vari che, a loro volta hanno fornito argomentazioni concrete e fondate. Personalmente ho l’impressione che vi sia un’accelerazione nella chiarificazione dei fatti e un parallelo nervosismo dei sostenitori acritici di Bergoglio.
      Se la tesi è vera la Verità verrà a galla comunque. Inutile fare polemiche. Aspettiamo fiduciosi, chi ha argomenti concreti li divulghi, noialtri possiamo pregare.

      • Michele ha detto:

        EC: ha precisato la distinzione Munus/ Ministerium nel 1983.
        Non 1973.

      • Federico ha detto:

        Prendo atto delle sue dettagliate osservazioni, a cui devo però replicare.
        1) Non ho la minima animosità nei confronti di Cionci. Non condivido, a questo proposito, che chi ha dubbi su quello che lui sostiene debba necessariamente essere considerato, ipso facto, suo nemico giurato. Anzi, per dovere di cronaca, ho amato Benedetto XVI forse più di tutti gli altri papi che ho conosciuto.
        2) I fatti principali che lei riporta debbo, in tutta onestà, valutarle come persecuzioni: gravi, gravissime, lo riconosco. Ma non riesco a farle rientrare nel concetto obiettivo di sede impedita. Posso sbagliare, ma in coscienza la tesi non mi convince affatto. Un papa prigioniero o a cui viene fisicamente impedito di muoversi, di parlare, di scrivere… capirei, ma non è questo il caso.
        3) Riguardo la beata Emmerich devo ricordarle che spessissimo le visioni o gli eventi accaduti a santi o beati sono trascritti da terzi; persino i Vangeli subirono trascrizioni e traduzioni. Questo non li scredita sic et simpliciter. Quanto alle precisione di visioni o profezie, essa non può pretendersi nei termini rigorosi che lei vorrebbe; ciò deriva dalla natura stessa delle rivelazioni, che si manifestano ad un’intelligenza umana ancora limitata ed imperfetta. Ciò non toglie che il senso ed il significato reale delle visioni possa essere correttamente colto da colui o colei che ha ricevuto la visione.
        Ripeto: non ho la presunzione di dare una risposta assolutamente certa ma le visioni della Emmerich mi pare colgano in modo sorprendente e con secoli di anticipo quanto stiamo vivendo; e non credo che certe anime prescelte abbiano visioni a caso…

        • Michele ha detto:

          Federico, anch’io apprezzo e credo alle visioni della Emmerick.
          Semplicemente, da persona semplice qual era, parla di 2 persone vestite come un papa, Lucia di Fatima, è più precisa e distingue. Anche Lucia di Fatima è da considerare, tanto più che le Apparizioni sono state riconosciute dalla Chiesa.
          Riguardo ai Vangeli il fatto che siano stati tradotti e trascritti fedelmente non significa che chi li ha scritti non fosse testimone (Matteo, Giovanni Marco) o non si dia documentato da testimoni che hanno vissuto la predicazione di Gesù (Luca con testimonianze della la Madonna in primis).
          Non volevo sminuire la Emmerick, concordo con lei sulla validità generale riguardo i tempi attuali.
          Riguardo la sede impedita è evidente a tutti che Benedetto XVI fosse “solo contro tutti”, oggigiorno non c’è bisogno di rinchiudere un papa in una fortezza per impedirgli l’esercizio del Ministerium. Tutto qui. E stato un piacere confrontarsi civilmente con lei.
          Buona domenica

    • Andrea Cionci ha detto:

      Federico ora lo decidete voi se lui aveva o no i motivi di andare in sede impedita. Davvero se state cercando di scoraggiarmi ci state riuscendo. Ci state riuscendo. Credo davvero che vi meritiate Bergoglio.

      • Federico ha detto:

        Non voglio scoraggiare nessuno; quello che sta facendo Bergoglio è sotto gli occhi di tutti e di sicuro desidero ben altro, glielo assicuro. Semplicemente ho una diversa interpretazione dei fatti, anche alla luce di quanto predisse la grande beata Anna Caterina Emmerich.

        • daouda ha detto:

          LA supposta invalida rinuncia di BXVI è scollegata dalla supposta elezione invalida di Francesco poiché la prima può essere valida ed ugualmente la seconda invalida senza che l’una implichi l’altra.

          Inoltre questa frammistione papista nel ritenere il munus papale para sacramntale è tanto incresciosa quanto utile a favorire il sensazionalismo drammatico e dietrologico , quest’ultimo per favorire il congiungimento della pseudo spiegazioni di tali trame ( certo poco chiare ) alle veggenze antitradizionali ed antibibliche.

          Ricordo a tutti che nel periodo del grande scisma d’Occidente la situazione fu ben peggiore e che fra papi eretici e papi immorali ed indegni non si è impedito nella storia che la santa Chiesa andasse avanti.

      • Maria Grazia ha detto:

        @ CIONCI – Non si offenda, Cionci, lasciamo decidere, come sempre, a Lei se Ratzinger aveva dei motivi per essere in ” sede impedita”: altrimenti le toglieremmo il lavoro e Lei non saprebbe più cosa fare! Come al solito, Lei interpreta le opposizioni al Suo pensiero come un affronto alla Sua persona:
        non mi dispiace se riusciamo a scoraggiarLa, se questo significa per Lei ascoltare, con semplicità e rispetto, le affermazioni di Ratzinger senza cercare di estrapolarle per costruirci sopra delle teorie indimostrabili.

  • P. Brian Paul MAGUIRE,c.p. ha detto:

    Ma la Chiesa ha proprio bisogno di queti giochi semantici?
    “Sì. Sì!; No, No! Tutto il resto (questi raggiri) viene del demonio!” (Mt. 5, 37).
    Ma abbiamo proprio bisogno di un Papa che ha paura…..di chi, di che?
    E sarà il “munus” o il “magisterium” che risolverà i problemi di “Traditionis Custodes”?
    Come mai che Benedetto XVI non si è fatto sentire sulla distribuzione della Santa Eucaristia agli adulteri o sulla “reabilitazione” delle teorie LGBTQ+.
    Chi ha il “munus” forse non è più responsabile del’uso “magisterium” di questo “munus”.
    Che gioco giochiamo?
    Quindi, adesso chi giura al proprio danno/svantaggio può tranquillamente cambiar idea/disdire?
    In fin dei conti, Papa Francesco chiama beati quelli che non sono……. intransigenti!
    Forse “Papa” Benedetto XVI dovrebbe leggere Gal. 1, 10.
    E se dovesse morire prima dell’altro Pietro che zoppica come

    • Michele ha detto:

      Papa Benedetto XVI non si è fatto sentire per contestare le false dottrine perché, coerentemente con la tesi di Cionci, si trova in sede impedita e non può parlare esplicitamente.
      Se non sbaglio, lo stesso Cionci, ha fatto un esempio eloquente: se una donna di trova vittima delle violenze del compagno (i mariti ne fanno stasticamente molte di meno) chiama la polizia ordinando delle pizze da portare a casa e semina nel discorso qualche parola che sia di aiuto ulteriore a chi la deve aiutare…sperando che la polizia capisca!

    • Andrea Cionci ha detto:

      Grazie Michele. Ve lo ripeto per la milionesima volta: Benedetto doveva essere tolto di mezzo, pare abbiano pure tentato di farlo fuori. Era vittima di un ammutinamento generale, in questo modo ha scritto una Declaratio che lo facesse rimanere papa e che rendesse antipapa il suo finto successore e scismasse i modernisti. E’ stato il più geniale e risolutivo piano militare di tutta la storia della Chiesa. Troverete tutta l’inchiesta qui in fondo https://www.byoblu.com/2022/01/07/papa-e-antipapa-linchiesta-fango-di-40-anni-fa-contro-papa-ratzinger-il-tragico-boomerang-dei-pro-bergoglio-parte-60/ Cerchiamo però di capire una buona volta.

  • Maria Grazia ha detto:

    Ancora il solito Cionci con le solite questioni. Visto che è un giornalista e abita a Roma perchè non va Lei a liberare Papa Benedetto? Ha mai chiesto, in questi anni in cui fa polemica, un appuntamento a Papa Benedetto? In passato per esemplificare la stretta prigionia a cui sarebbe, secondo Lei, soggetto Ratzinger, aveva portato l’esempio di chi aveva chiesto una pizza a domicilio ad un recapito della Polizia, la quale seguitava a ritenere che si trattasse di uno sbaglio, facendo prolungare, così, la detenzione del pontefice. Adesso, per non essere ripetitivo, ha sfoggiato l’esempio di chi, in macchina, lancia sulla strada bigliettini per segnalare, a vuoto, la sua prigionia. Non le sembra l’ora di smetterla? Finora le Sue elucubrazioni mentali a cosa l’hanno portata? Il fatto che Ratzinger sulla copertina dei suoi ultimi tre libri ( “Insegnare e imparare l’amore di Dio” del 30.06.2016 – ” Liberare la libertà” del 21.05.2018 – ” La vera Europa” del 16.09.2021) abbia scritto ” Prefazione di SUA SANTITA’ Papa Francesco” non le dimostra CHIARAMENTE che lo riconosce, in toto, come suo successore? Ratzinger continua a ricevere, anche se più raramente che in passato, estimatori, amici e giornalisti, pensa quindi che non sia in grado di esprimere, DIRETTAMENTE, i soprusi a cui, secondo Lei, deve sottostare? Anche nella sua malattia, Ratzinger non ha mai perso la lucidità mentale e l’autorevolezza che ha contraddistinto il Suo Pontificato, adesso Lei lo vuole descrivere come un misero uomo che non ha l’ardire di opporsi alla presunta “oppressione” da parte di un Papa “venuto da lontano”? Perchè sminuirlo fino a questo punto? Poi, nel caso se ne fosse dimenticato, Le allego (nuovamente) il video del giorno del suo commiato, in cui, al minuto 3,24 dichiara “urbi et orbi” che a partire dalla stessa sera “… non sarò più Pontefice Sommo della Chiesa cattolica…” quindi avrebbe lasciato, in tutta interezza il soglio di Pietro. Anche a me non è simpatico Papa Francesco, ma non posso non riconoscerlo come successore di Ratzinger perchè è così che lui stesso ce lo ha presentato. Invece di continuare a seminare parole che generano in molti cattolici confusione, AGISCA: vada a trovare Papa Ratzinger.

    • Maria Grazia ha detto:

      Spero che con questo contributo allegato, il tentativo riesca.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Ma perché dovete fare sempre delle figure orribili? Davvero Dio si fa beffe dei suoi nemici. Il Santo Padre Benedetto mi ha risposto, proprio nell’unico modo in cui poteva rispondere da una sede impedita. https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/29655685/papa-benedetto-risponde-lettera-papa-regnante-sede-impedita.html Più vi ostinate e più vi avviluppate da soli. Riprendetevi finché siete in tempo.

      • Maria Grazia ha detto:

        Si riprenda Lei, CIONCI, una buona volta e guardi in faccia la realtà! Su che prova può dichiarare che Benedetto sia prigioniero? Ce la dimostri. E perchè non mi risponde nel merito invece, di attaccarsi, come Suo solito, a frasi decontestualizzate? Lei cerca solo di creare confusione nei semplici e di questo dovrà renderne conto a Dio perchè Lei non è in buona fede ma sa perfettamente che sta diffondendo notizie erronee per la semplice ambizione di mettersi in evidenza. E’ Lei l’ostinato che non ama la verità e neanche Papa Benedetto, considerato il fatto che l’ha privato di ogni dignità facendolo passare per meschino, vile e pauroso.

      • Maria Grazia ha detto:

        @ CIONCI – Ho letto la risposta che il Segretario di Ratzinger le ha inviato. Come è evidente, la data è dello scorso 27 ottobre, e sappiamo in che condizioni di salute si trovi Benedetto per cui le visite che ultimamente riceve sono rare e altamente motivate. Questo non le dà adito di dedurre che il motivo sia perchè è “impedito” contro la sua volontà. Sia più razionale.

        • massimo trevia ha detto:

          e lei meno acida e magari ,Maria Grazia,si ripassi la questione della “mafia di s.Gallo”,invece di ignorare la cosa!

          • Maria Grazia ha detto:

            @ MASSIMO TREVIA – Invece di interessarle se sono acida o meno dovrebbe analizzare quello che ha sempre sostenuto Papa Benedetto invece di difendere irrazionalmente quello che dice Cionci che è sempre diametralmente opposto alle ferme dichiarazioni di Ratzinger.

        • Andrea Cionci ha detto:

          AH io devo essere razionale. Ormai è il mondo alla rovescia. Vabbè. Lei si sta prendendo una grossa responsabilità davanti a Dio, se ci crede. Comunque, se lei non vuole capire, si accomodi pure. Però i fatti sono che Benedetto ha rinunciato al ministerium e per il canone 332.2 per abdicare doveva rinunciare al munus per rinunciare al papato. Se si rinuncia fattualmente al ministerium si va in sede impedita. Questo è il dato di fatto definitivo, punto e basta. Il diritto canonico parla chiaro. Direte:”Ah si, ha scritto ministerium, ma voleva dire munus”. E chi lo dice? Lo dite voi. Buonanotte. Poi se vuole delle conferme da papa Benedetto si potrà godere le decine e decine di messaggi in codice Ratzinger. che troverà qui in fondo: https://www.byoblu.com/2022/01/07/papa-e-antipapa-linchiesta-fango-di-40-anni-fa-contro-papa-ratzinger-il-tragico-boomerang-dei-pro-bergoglio-parte-60/

          Benedetto dice “Nessun papa si è dimesso per mille anni e anche nel I millennio è stata un’eccezione”. Provi a spiegare questa frase. Io l’ho spiegata, e lui si riferisce al fatto che prima della riforma gregoriana ci fu un papa, Benedetto VIII che perse il ministerium (come lui) per essere stato scacciato da un antipapa. Ma egli rimase papa, tanto che fu poi reinsediato sul trono. E questo taglia la testa al toro, a meno di non dare delll’ignorante al Santo Padre. Potrei citarle decine di altri messaggi inequivocabili, o anfibologici, ma le darei modo di “buttarla in caciara”, come si dice a Roma. Quindi risponda a questi due interrogativi e poi ne riparliamo.

          • daouda ha detto:

            Non le viene in mente :
            a) che Ratzinger sia un coniglio
            b) che la questione in oggetto sia la gestione del Vaticano e non il governo della Chiesa
            c) che Francesco e Ratzinger siano d’accordo per favorire la dualizzazione oppositiva delle frange intraecclesiali?

          • Maria Grazia ha detto:

            @ C IONCI – Dovrebbe esserLe chiaro: a me non interessano i suoi sofismi, siccome stimo e rispetto Ratzinger prendo in considerazione solo le sue dichiarazioni.

          • massimo trevia ha detto:

            Grazie,Cionci:la sua risposta a Maria Grazia parla anche per me anche se Maria Grazia non mi ha risposto sulla Mafia di S.Gallo:cosi’ e’ fuggita…..e mi rimprovera di irrazionalità’ impunemente….ah!!!!

  • MARIO ha detto:

    Probabilmente Benedetto XVI, NON SO se a ragione o a torto, a fronte anche delle dichiarazioni del suo segretario George Gaenswein, considera il “munus” Petrino come “dono” di Dio, e come tale incancellabile, e il “ministerium” come l’esercizio attivo del “munus”.

    La rinuncia al “ministerium” però, per il venir meno delle energie fisiche o psico/fisiche dovute all’età – a fronte della contemporanea e inarrestabile crescita, per i Papi della nostra epoca, sia degli oneri sia delle aspettative di vita – comporta necessariamente lasciare il posto a un altro Papa, legittimamente eletto e riconosciuto.

    Il nuovo Papa detiene sia il “munus” che il “ministerium”, condizione necessaria e sufficiente per essere l’unico e vero Papa regnante, l’unico detentore della piena potestà di successore di Pietro.

    Il Papa Emerito invece mantiene unicamente il “munus” – inteso come “dono” di Dio e grazia di predilezione incancellabili, quasi un sigillo spirituale indelebile (da potersi esternare anche nelle vesti e nel nome) – esercitandolo nella preghiera e nel nascondimento. Nascondimento scelto e necessario (altro che prigionia…), per evitare il più possibile divisioni all’interno della Chiesa.

    Però le divisioni si sono dimostrate purtroppo inevitabili, a motivo sia degli umani sentimenti di simpatia e antipatia, sia delle ricostruzioni farneticanti di chi si intestardisce a considerare solo lui come unico e vero Papa, tirando in ballo perfino fantomatici “Piani B”. Con la conseguenza di gettare discredito, oltre che su se stessi, anche su chi si illudono di difendere.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Per favore finiamola con le invenzioni. Il MUNUS è unico. Tu es Petrus. Non esistono, nel senso del verbo essere, due papi. Il papa è uno solo ripete BXVI da otto anni senza mai spiegare quale. Ora, questo indovinello è alla portata della comprensione di UN BAMBINO DI OTTO ANNI. Uno ha il munus, ed è il vero papa, l’altro ha il ministerium ed è l’antipapa. Non è difficile eh? Benedetto non può dirlo esplicitamente perché è in quella dannata sede impedita, come ve lo devo ripetere?

      • MARIO ha detto:

        Certo, il “MUNUS è unico” (il “Tu es Petrus” vale per sempre, sia per Benedetto che per Francesco), ma se il munus è associato al ministerium si è Papa regnante, senza ministerium si è Papa emerito.

        E quando Benedetto XVI dice che “il Papa è uno solo” non può che riferirsi al Papa regnante, dando per scontato che di Cionci che potrebbero fraintendere ce ne sia uno solo, per il quale non vale la pene sprecare precisazioni inutili, quelle sì che potrebbero destare sospetti e dietrologie varie.

        Tuttavia un regalino l’ha voluto fare anche a Cionci (troppo buono…), nella lettera di risposta, per mano di Mons. George Gaenswein, alla sua richiesta di un incontro privato con Benedetto XVI (che pretese… avrà pensato), associando per ben due volte al suo nome quello di “Papa emerito”. Che bisogno c’era di scriverlo e persino di ripeterlo, se non quello di far capire bene le cose, come si fa di solito con i BAMBINI DI OTTO ANNI?

      • Veronica Cireneo ha detto:

        Andrea, non ti crucciare.
        Quod licet Iovi, non licet bovi 🤗

  • Tucci Valerio Maria - valem39@hotmail.com f ha detto:

    La disamina sempre più approfondita di Cionci conferma non solo la condizione di sede impedita, ma l’urgenza di rispondere, con un’azione unitaria caritativa di tutti i cristiani cattolici, all’ermeneutica del Concilio Vaticano II di Benedetto XVI della discontinuità nella continuità, con il riconoscimento del Magistero del vero papa garante della linea di successione che salvi la Sposa di Cristo dalla deriva della discontinuità senza ritorno dei bergogliani.

  • acido prussico ha detto:

    Amico Cionci,
    anche se lei non mi ha dato il permesso glielo dico lo stesso: “Lei è ‘na capatosta rigida”.
    Tutte le cose più importanti sono doppie:
    – Duplo è la barra più raffinata e deliziosa della Ferrero.
    – Gli aerei e gli uccelli non volano se non hanno due ali.
    – Tanto per rimanere sul nostro blog, c’è un don che ha il nome dei due pilastri della Chiesa cattolica e che celebra la messa come Giano (un volto verso Cristo e l’altro verso il popolo). E c’è un commentatore con una fede “a due piazze”: la buddista e la cristiana.
    – Anche se qualcuno si fa in quattro per eliminarne una, abbiamo due Messe: la V.O. e la N.O.
    – Due sono gli uffici pietrini.
    Dunque si sdoppi.
    P.S. Nella Messa di oggi verrà letto il Vangelo di Marco: “In quel tempo Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due…”. In quel tempo erano pochini gli uomini. Oggi siamo 8 miliardi e la Chiesa è universale: abbiamo bisogno di due Papi.
    Alla prossima sua indagine “divisiva”.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Non ho capito se è ironico…

      • acido prussico ha detto:

        Si. Con il doppio intento:
        1) punzecchiare i criticoni “a due piazze” o a “piazza unica mod. Berg”
        2) congratularmi con lei per la sua “capatosta” fruttifera anche all’estero.

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          . “Si può affermare che quasi sempre nel nostro Signore Gesù Cristo ogni evento è duplice. Duplice è la generazione, una da Dio Padre, prima del tempo, e l’altra, la nascita umana, da una vergine nella pienezza dei tempi.
          Due sono anche le sue discese nella storia. Una prima volta è venuto in modo oscuro e silenzioso, come la pioggia sul vello. Una seconda volta verrà nel futuro in splendore e chiarezza davanti agli occhi di tutti” (dalle catechesi di S. Cirillo di Gerusalemme). Anche Dio Padre ha creato le cose in coppia… ma il maligno e i suoi seguaci, cercando di imitare l’Onnipotente, inventano corbellerie e dividono.

          • Andrea Cionci ha detto:

            Sì ha ragione lei don Pietro Paolo. E’ vero, ci sono due Madonne, due Gesù, due Dio Padre e anche la Trinità fa 2×3= 6. Siccome non c’erano i registratori all’epoca, Gesù disse ” Voi due siete Pietri e su queste pietre fonderò le mie due chiese. Io me le segno queste vostre amenità, sappiatelo. Ci scriverò un libro . Anzi due.

      • Andrea Cionci ha detto:

        Acido prussico lei mi fa gli scherzi e io ci casco. Guardi che i bergogliani sono realisticamente capaci di sostenere quello che lei diceva per ironia…

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          E lei, Cionci, sarebbe quello che deduce, è razionale, logico …
          ma mi faccia il piacere! E la smetta una volta per tutte di dire cose che non stanno ne’ in cielo, né in terra….
          Ad Acido p.: mi dispiace per lei, ma le sue considerazioni su di me e su come celebro l(Giano bifronte) le può fare solo a coloro che celebrano nel cosiddetto V.O. che innalzano a Dio e parlano con il popolo di spalle ( oremus, Dominus vobiscum, orate, ecce Agnus…):
          1. . Io celebro in ” persona Christi” per cui, innalzo la preghiera eucaristica al Padre e celebro come e la Chiesa prescrive che io faccia;
          2. Come Gesù, e in Gesù, che celebrava la sua Messa sulla Croce, rivolgendosi al Padre e agli astanti senza voltarsi (Ecco tuo figlio, ecco tua Madre, oggi sarai in paradiso con me…),altrettante io, che celebro in “persona Christi”, mi rivolgo al Padre e ai fratelli senza voltarmi e avere 2 faccie.

  • miserere mei ha detto:

    Stimatissimo Dr. Cionci, grazie infinite per il suo lavoro.

    Noto che, nell’inversione tra AMT e DIENST, la cosa è successa quattro volte su cinque.

    Nella declaratio in italiano infatti la parola MINISTERO ricorre cinque volte.

    1) … non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero (in latino MUNUS) petrino.

    2) Sono ben consapevole che questo ministero (in latino MUNUS), per la sua essenza spirituale…

    3) … in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero (in latino MINISTERIUM) a me affidato.

    4) … dichiaro di rinunciare al ministero (in latino MINISTERIO) di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro,

    5) … vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero (in latino MINISTERII)…

    Mentre nei casi 1, 2, 4 e 5 è avvenuta l’inversione tra i significati propri della lingua tedesca per tradurre quelli propri di quella latina, nel caso 3 il ministerium è rimasto DIENST.

    A mio avviso il lasciarne una esattamente come doveva essere è un’ulteriore finezza a scherno (e scorno) di chi doveva, come dice lei, “autoscismarsi” nei tempi a venire di apostasia in apostasia.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Sì lo avevo notato, ma già è faticoso far capire la questione fra 1 munus e 1 ministeriu, si figuri se mi mettevo pure a eccepire sul quinto.

  • GABRIEL CATALAN ha detto:

    No se si la verita, la realta le da la ragione al aurore, ma una sola cosa se bene. Non e in CJC il autoesilio Entre gli notivi di numită di renunzia papale. E oktre motivi canonici non sono per nulla reali. Bergoglio puo essere escomunicado latae sententiae per suoi eressie, blasfemias e sacrilegios. Ma e altra cosa che sede impedita…

    • Andrea Cionci ha detto:

      L’autoesilio in sede impedita non è previsto dal CIC perché è una cosa eminentemente fattuale. E’ tutto fattuale, così come il papato emerito. La sede impedita non può essere dichiarata, ma se il papa non può esercitare il ministerium è in sede impedita e basta

  • Enrico Nippo ha detto:

    Insomma, stando ai suoi epigoni, Ratzinger avrebbe irrazionalmente detto:

    “mi tengo il munus e mollo il ministerium”,

    ovvero,

    “io sono papa vero ma lo faccio fare a un altro che è finto”.

    Quando si dice una cosa che non sta né in cielo né in terra!

    • ernesto ha detto:

      VEDE NIPPO, ALTRIMENTI COME SAREBBERO EMERSE TUTTA LA MASSONERIA ECCLESIASTICA INCLUSA LA MAFIA DI SAN GALLO , PAROLE DIEL CARD. DANNELLS E MOS. NEGRI?
      PER FAR EMERGERE CIO’ CHE E’ MALE, SI “TOGLIE” IL BENE.
      LA MIA IGNORANZA ESALTA LA SUA INTELLIGENZA, CARO NIPPO.
      SALUTI
      DOMANDA: MA SECONDO LEI IL MALE ESISTE?

    • Andrea Cionci ha detto:

      Vede che piano pianino ci arriva anche lei , sig.Nippo? Io sono il vero papa, ma, messo all’angolo, non abdico per non lasciare il trono agli eretici e non mi faccio ammazzare per non dare adito a un vero conclave. Consento ai miei nemici di usurpare il trono petrino, ma “se lo daranno in faccia” perché con la sede impedita farò in modo che si scismino da soli e che il presunto successore si sia” antipapato” da solo, in modo che verranno tutti nuclearizzati quando verrà fuori la sede impedita. Mi complimenti per i progressi. Magari in un altro paio di anni ci arriva anche lei, abbia fiducia in se stesso.

  • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

    Io vorrei andare al sodo: come si scioglie questo nodo? Chi deve agire? I vescovi uniti tra loro o noi fedeli, popolo di Dio che può proclamare un papa con la sua sola voce?

    • Andrea Cionci ha detto:

      Un sinodo provinciale, che tra l’altro potrebbe essere anche chiamato col contributo di Mons. Viganò che è incardinato nella diocesi di Roma. Ma i prelati on si muoveranno mai finché l’opinione pubblica continuerà a negare l’evidenza, come ben si vede dai commenti a questo articolo.

  • ernesto ha detto:

    Caro Dott. Cionci, se mi permette vorrei fare un’ osservazione.
    non è che i crucchi sono arrabbiati perchè il papa Bergoglio è ammalato gravemente , tipo tumore, e hanno paura che muoia prima di BXVI?
    Si potrebbe dare una simile lettura anche ai vili attacchi degli ultimi giorni?
    In attesa di sua, la saluto

    • Chiara ha detto:

      Può essere però adesso grazie a Cionci sanno che comunque il Papa è Benedetto quindi diventa irrilevante la sorte dell’altro…..

      • ernesto ha detto:

        No sig.ra Chiara, perchè se non ho capito male e se la teoria di Cionci è corretta, morto un papa che non è tale be viene fatto un altro non valido.
        Invece se muore prima BVXI, si avrebbe la parvenza di leggittimità, quasi a correggere l’anomalia iniziale.
        Dott. Cionci, potrebbe avere una logica quello che osservo?
        grazie

    • Andrea Cionci ha detto:

      Una buona osservazione, ma mi pare che l’inchiesta sia cominciata prima del ricovero di Bergoglio. In concomitanza con la pubblicazione giuridica del libro di Acosta in cui si capiva che la declaratio non era una rinuncia. Credo siano passati al contrattacco da lì

  • MARY ha detto:

    Quest’ultima evidenza di contraffazione nella traduzione della rinuncia di Papa Benedetto conferma il suo essere in sede impedita. Probabilmente coloro i quali hanno orchestrato la pantomima della rinuncia hanno falsificato la traduzione dandole i connotati che meglio si confacevano al loro piano.
    Purtroppo tutta la lucida e rigorosa inchiesta del dott. Cionci non sembra interessare “a chi compete”, muti e sordi anche davanti alle quotidiane affermazioni contrarie al Catechismo ed al Magistero della Chiesa Cattolica! Stanno lasciando che si realizzi, a qualsiasi prezzo e con qualsiasi strategia, quella “Chiesa dell’amore” in cui l’uomo prende il posto di Dio.
    Riporto di seguito stralci di un articolo del 2001 sulla contrapposizione della Chiesa ecumenica o universale alla Chiesa gerarchica di Pietro

    Siamo dai tempi di questo
    “nuovo vangelo”; «… È
    la vecchia teoria dei Rosa-Croce,
    che profetizza la Chiesa esoterica
    [= iniziatica] di Giovanni, superiore
    alla Chiesa essoterica [= non
    iniziatica] di Pietro e i cui tempi
    apocalittici sembrano oggi arrivati.
    La Chiesa romana deve cederle
    il posto, deve sparire così com’è…

    Si pone perciò la questione:
    che cos’è mai questa “Chiesa di
    Giovanni”, la Chiesa della terza
    ora, la Chiesa dell’ora dello Spirito
    Santo? La Chiesa di Giovanni
    è non più Dio, ma l’uomo al primo
    posto; non la trascendenza
    divina, ma l’immanenza; non la
    Fede, ma il gusto sensibile, il
    prodigioso, i carismi …, non
    il dogma, ma la “rivelazione interiore”,
    il soggettivismo, il profetiamo,
    l’illuminismo; non il Sacramento
    istituito da Cristo, ma
    un’altra specie di “sacramento”,
    innestato su una corrente occulta…;
    non Eucaristia-Sacrificio (di qui l’accanimento
    contro il rito detto di San Pio V),
    ma l’Eucarestia-festa; non il sacerdozio
    ministeriale, ma il carattere
    sacerdotale d’ogni fedele.
    ….
    non la Chiesa gerarchica
    e carismatica al tempo
    stesso, ma una Chiesa solamente
    casistica; non il Papa, ma un
    Sinodo paralizzante; non i Vescovi,
    ma una collegialità soffocante;
    non i parroci, ma le assemblee
    presbiterali; non la gerarchia
    ufficiale, ma commissioni,
    comitati ecc. ecc., che costituiscono
    un governo parallelo;
    non la Chiesa cattolica romana,
    ma una Chiesa universale, che
    unisca tutti i culti, resi non importa
    a quale divinità: in breve,
    quella che René Guénon chiamerebbe
    una “Chiesa integrale”. E
    questa “Chiesa integrale”, il cui
    compito è di distruggere per soffocamento
    la Chiesa gerarchica
    tradizionale, che è la Chiesa di
    Pietro, dev’essere il frutto della
    venuta dello Spirito…,
    perché è la “Pentecoste” di
    questo “Spirito” che permetterà a
    Giovanni di esercitare il suo “ministero
    d’amore”!
    Comprendiamo allora perché
    nei nostri giorni ci si parla tanto
    d’amore: «Si ingannerà il popolo
    in nome dell’amore, d’un amore
    che non è la carità teologale, ma
    che ne usurpa il nome. Mai abbiamo
    letto così tanto nelle pubblicazioni
    massoniche la frase:
    “Amatevi gli uni gli altri”. Ma la si
    adopera sempre in nome del
    Cristo contro la sua Chiesa»

    Grazie dott. Cionci , ed a chi come lei, difende la Verità e la Cattolicità!

    • Andrea Cionci ha detto:

      Grazie molto interessante… Non capisco però come una chiesa del genere possa derivare da S Giovanni. Si riferisce a quella apocalittica? QUindi con un’accezione negativa da parte dello stesso S Giovanni?

      • MARY ha detto:

        Bisognerebbe rivolgersi a qualche teologo per capire perché abbiano scelto proprio S. Giovanni…
        Quello che penso è che, purtroppo, questa nuova Chiesa ormai sia forte ed operante, e come disse lo stesso Benedetto XVI potrebbe rappresentare quella fede anticristica cui non ci si può opporre senza essere puniti con la scomunica sociale. E Lui questa scomunica sociale l’ha meritata avendo scritto la “DOMINUS IESUS” ed il Motu proprio SUMMORUM PONTIFICUM. Da questa consapevolezza credo sia partito il piano di difesa della Chiesa e del Papato sin da quando era Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede in unione a San Giovanni Paolo II.

  • Diega ha detto:

    Le mie più sincere congratulazioni al dr Cionci pe questo articolo esplicativo!!! Questo post è davvero un documento storico. Il suo lavoro è destinato alla storia.
    Grazie dr Tosatti per aver ospitato un così grande giornalista che è Andrea Cionci. Concludo questo commento con una battuta: il dr Cionci sarebbe stato un oculista di fama mondiale, visto che sta aprendo GLI OCCHI a parecchi cattolici.

  • er ha detto:

    Per onor di cronaca, Il primo giornalista a mettere in discussione la regolarità dell’elezione di Bergoglio fu Antonio Socci che ancora oggi pubblica i suoi articoli su Libero.
    Nel 2014 diede alle stampe con notevole risonanza mediatica un primo libro dal titolo: Non è Francesco.
    Qui si può leggere la sua sintetica presentazione:
    https://www.antoniosocci.com/non-e-francesco/#more-2777
    Fermo in quella convinzione nel 2018 pubblicò un secondo libro: Il segreto di Benedetto XVI- Perché è ancora papa. Tanto da domandarsi “E il papa si è veramente dimesso?…. scoprendo che egli in realtà è rimasto papa, con conseguenze ancora inesplorate” come si legge nella presentazione: https://www.antoniosocci.com/il-segreto-di-benedetto-xvi-perche-e-ancora-papa/
    Nel corso degli ultimi anni Socci ha progressivamente cambiato opinione tanto d’aver fatto un’inversione quasi completa sulla sua precedente opposizione. Se ne trova conferma in questo articolo pubblicato su Libero il 29/01/22: https://www.antoniosocci.com/zibaldone-n-39-sulla-rinuncia-e-il-papato-emerito-di-benedetto-xvi-mons-georg-ganswein-precisa-che/
    Citando le parole di mons. Ganswein, le fa proprie:
    “Da tre anni abbiamo due Papi viventi … è chiarissimo che papa Francesco detiene la plenitudo potestatis (i pieni poteri). Egli è colui che detiene la successione di Pietro”.
    Ognuno ne tragga le proprie conclusioni, liberamente. Da parte mia non credo che mons. Ganswein racconti menzogne.
    Mentre resta abbastanza singolare il fatto che due colleghi – Socci e Cionci – entrambi giornalisti di Libero abbiano nel corso del tempo maturato posizioni diametralmente opposte! Onore alla libertà di pensiero ed al confronto delle opinioni.

  • Gianfranco ha detto:

    La cosa incredibile non è tanto che il Cionci abbia scritto – mi par di capire – 60 articoli di “cavilleria”, quando è chiaro come il sole che Bergoglio NON è papa per motivi SOSTANZIALI, e grossi come una casa.
    Incredibile è che ancora qualcuno li legga.

    • Estefanía Acosta ha detto:

      Los “motivos sustanciales” NO son “la razón” (causa), sino “la evidencia” (signo, señal) de que Bergoglio no es Papa. La “razón” (causa) debe buscarse necesariamente en los “motivos formales” (canónicos). Además, Cionci se ha enfocado más que todo en desvelar el sentido (providencial) de fondo que existe tras esta realidad canónica (a la cual se refiere en los primeros artículos de su investigación), a la luz de lo ocurrido en estos casi nueve años de usurpación del Papado, de la coherencia impecable (aunque oculta tras un “código”) en el comportamiento de Ratzinger durante ese período, de la crisis actual de la Iglesia etc.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Probabilmente secondo Lei per gabbare i cardinali della Mafia di San Gallo sarebbe bastato scrivere una nota sulla Declaratio con il succo di limone. Mi pare di capire. Invece no, era un attimo più complessa la questione. Benedetto per non lasciare il trono ha messo in atto un formidabile e sottilissimo piano canonico che era stato preparato fin dall’83. Lo ha poi fatto capire poco a poco nell’arco di otto anni. Evidentemente è troppo difficile per alcuni, ma altri lo hanno capito. Lo ammetto: mi ci sono voluti 60 articoli per capire la questione e due anni di lavoro. Lei aveva già capito tutto, meno male. Peraltro sarebbe molto difficile mettere in empeachement Bergoglio dato che ex cathedra è stato molto attento a non sgarrare oltre il consentito. C’è invece una questione molto più semplice che risolve tutto. Benedetto si è ritirato in sede impedita ed è rimasto papa. Game over.

  • Francesca Calderoni ha detto:

    Sto seguendo dell’inizio l’avvincente inchiesta del Dott. Andrea Cionci, eccellente storico e scrittore.
    Sua Santità Benedetto XVI, nostro amatissimo Papa esiliato in sede impefita, ha come Suo alleato e strenuo difensore un grande giornalista coraggioso, che per quasi tre anni ha ricercato e ha messo in luce tutta la verità sull’avvenuta usurpazione del trono petrino,senza ombra di dubbio la più subdola in duemila anni di storia.
    Ho letto un commento (in altra testata) che il dott. Andrea Cionci è la “penna di Dio”, sì, anch’io lo credo fermamente. L’Onnipotente sceglie bene i suoi campioni, i migliori tra i Suoi figli, come Lei, dott. Cionci.

    Grazie infinite all’Autore e al dott Marco Tosatti.

  • Francesca Calderoni ha detto:

    Sto seguendo dell’inizio l’avvincente inchiesta del Dott. Andrea Cionci, eccellente storico e scrittore
    Sua Santità Benedetto XVI, nostro amatissimo Papa esiliato in sede imoefita, ha come Suo alleato e strenuo difensore un grande giornalista coraggioso, che per quasi tre anni ha ricercato e ha messo in luce tutta la verità sull’avvenuta usurpazione del trono petrino,senza ombra di dubbio la più subdola in duemila anni di storia.
    Ho letto un commento (in altra testata) che il dott. Andrea Cionci è la “penna di Dio”, sì, anch’io lo credo fermamente. L’Onnipotente sceglie bene i suoi campioni, i migliori tra i Suoi figli, come Lei, dott. Cionci.

    Grazie infinite all’Autore e al dott Marco Tosatti.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Un momento! Qui siamo nell’irrazionalità pura! Un impiccio terribile! Un lapsus gigantesco!

    Scrive Cionci:

    “Cioè, in latino Benedetto dice: “Siccome il munus, mi è diventato faticoso, rinuncio al ministerium”.

    Quindi scopriamo un’assurdità grande come una montagna: a Ratzinger non è diventato faticoso il ministerium che è la parte pratica, cioè il servizio (DIENST), bensì il munus cioè il “titolo divino di papa”, cioè l’AMT, la carica!

    E’ come se un campione del ciclismo dicesse che gli è diventato faticoso il titolo di campione e non il pedalare!

    Ma l’impiccio assurdo di questa faccenda risiede anche nel fatto che la versione tedesca è quella razionale e plausibile: “Siccome il Dienst-servizio mi è diventato faticoso, rinuncio all’Amt-titolo di papa. Versione che nel contempo rimedia all’assurdità irrazionale pronunciata da Ratzinger.

    Ovvero, dice il campione ciclista: “siccome il pedalare mi è diventato faticoso, rinuncio a difendere il titolo di campione e mi ritiro”.

    Tuttavia, come il ciclista diventa un ex-campione perché rinuncia a difendere il titolo, così Ratzinger è diventato un ex-papa perché, parole sue dalla versione latina difesa da Cionci: “Il munus-titolo mi è diventato faticoso”. Cioè gli è diventato faticoso essere papa. Ciò che pone una pietra tombale sul presunto “codice Ratzinger”, sul “Piano B” e sulla “sede impedita”.

    • miserere mei ha detto:

      Il campione ha detto: siccome pedalando in gruppo mi mettono il lassativo nella borraccia, pedalo da solo e mi abbevero alla fontana. La salita la faccio tutta e non smetto di pedalare, ma la punzonatura e l’organizzazione della corsa taroccata la lascio a voi.

    • P.F. ha detto:

      A rigor di logica non è affatto una assurdità. Nel caso dell’atleta, il titolo di campione dipende dall’attività agonistica (quindi un’attività umana), mentre nel caso del Papa il titolo dipende direttamente da Dio ed è per il fine del ministero e, soprattutto, a differenza del titolo di campione, non è nella disponibilità degli uomini, al di fuori di colui che ne è stato investito. Se questi si trova alle strette e subisce pressioni perché abbandoni il titolo, ma nello stesso tempo vuol restare fedele alla chiamata di Dio, può ben dire che il titolo è un peso (e per chi non lo sarebbe in quella situazione?), perciò rinuncia al suo esercizio, proprio per dare l’impressione agli avversari di aver rinunciato a tutto e smarcarsi dalla violenza. La logica della frase deve essere cercata nel contesto esterno.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Con questo Suo procedimento si può a dire tutto e il contrario di tutto.

      • MASSIMILIANO ha detto:

        Certo, come no…! Se poi me lo dice lei sono molto disattento con certezza assoluta… Grazie per avermelo fatto notare. Seriamente Nippo, Lei si sta rendendo alquanto ridicolo. Si vada a rileggere quelo che scrive e poi magari se ne riparla. Lei è quello del ma anche, e penso di averglielo già detto in altra occasione. Che faccia tosta! Che coraggio! Saluti.
        Massimiliano

        • Enrico Nippo ha detto:

          E’ Lei che NON deve leggere ciò che scrivo.

          E’ un consiglio sincero.

          • MASSIMILIANO ha detto:

            La ringrazio del consiglio. Ma vede il fatto di leggere ogni commento per me è importante. Consideri che leggere o studiare solamente ciò che piace difficilmente serve davvero a qualcosa. Ma lei questo dovrebbe saperlo… O no? Saluti.
            Massimiliano

    • Andrea Cionci ha detto:

      Nippo, per favore, non si esponga inutilmente. La frase che ho riportato è una sintesi gergale, immediata, in due parole, per far capire il sistema ” a specchio” senza che i lettori come Lei si affatichino troppo. Infatti la dicitura completa è: “Sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per ESERCITARE in modo adeguato il Munus petrino”. Il fatto che in tedesco munus e ministerium nella loro POSIZIONE siano invertiti fa sì che la Declaratio sembri una rinuncia, anche se è invalida per via del differimento, ma ciò che conta, se ha letto l’articolo E’ LA VERSIONE LATINA, QUELLA CHE FA TESTO. Ha capito? Le versioni in lingua straniera contano come il due di coppe a briscola perché è la versione latina quella che fa testo. Sarebbe come appellarsi alla traduzione in arabo di una legge italiana pubblicata in Gazzetta ufficiale, mi spiego? Ne segue che la Declaratio è stata appena “truccata” nella versione tedesca per gabbare i modernisti crucchi. Ora qualcuno dirà: “AH! Benedetto è stato sleale”. Certo, come lo sarebbe una persona rapita che lancia dei bigliettini dalla auto in cui l’hanno rinchiuso. Mi dia retta: Lei si è sempre annoiato di tale questione munus-ministerium: mi dia retta, continui a evitarla.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Cionci, immagino che Lei si definisca un democratico a tutta prova.

        Quindi stia attento a non contraddirsi facendo erompere il sentimento censorio che alligna nei confronti di chi osa mettere in dubbio le Sue argomentazioni.

        Mi sembra che Lei, come tutti, non sia uno che possa vantarsi di parlare “ex-cathedra”.

        • Andrea Cionci ha detto:

          Si risparmi questi trucchetti, li lasci a Bergoglio. Qui c’è un’oggettività da difendere e l’oggettività trascende sia me che lei. Io capisco che di fronte ai dati di fatto lei si senta in difficoltà, ma non è che sono io che sono antidemocratico, è la realtà. Oggi viviamo in un mondo dove è privilegiatala dialettica alla verità, ma questo non succede in ambito forense, storico o scientifico. I fatti o sono, o non sono e questo si stabilisce coi documenti e il ragionamento logico. per le chiacchiere da Bar dello Sport vada appunto al bar e non mi faccia perdere tempo.

    • Adriana 1 ha detto:

      Enrico,
      concordo, se le cose stanno così…e, comunque mi piacerebbe che qualche attento lettore ritrovasse quel passo dove Ratzinger affermò esser una Grazia dello S. Santo la successione -in vita- di un Papa all’altro. Si trattava di un addomesticamento giornalistico oppure di un giudizio pronunciato e/o scritto proprio da Ratzinger?

      • Andrea Cionci ha detto:

        Ma concorda su cosa scusi signora Adriana? Ma ha letto l’articolo? Ha letto la mia risposta? Va bene che la logica è passata di moda, ma a tutto c’è un limite. Quanto al passo che lei è andata a ripescare, sarà come quando BXVI ha raccomandato ai finti cardinali bergogliani che lo andavano a trovare “Ricordate l’importanza della fedeltà al papa” (senza specificare quale papa).
        Mi diverte vedere come, pur subissati da messaggi mostruoisamente chiari di Benedetto stiate davvero raschiando il fondo del barile alla ricerca di qualche rimasuglio che possa corroborare la favola della legittima elezione di Bergoglio. Continuate pure.

        • Adriana 1 ha detto:

          Non si ecciti tanto, per cortesia. Concordo con la logica quando c’è, e, nel caso, quella di Enrico. Dai suoi interventi passati ho potuto notare un’abbondanza di suoi plausi entusiastici nei confronti di chi le dava ragione e un’abbondanza di esecrazioni per chi si limitava ad esporre qualche dubbio. Tutto ciò è molto bello e “passionale”: mi ricorda qualche campione del giornalismo ” d’antan ” pronto ad affrontare un duello per sostenere le proprie ragioni. Nel caso in questione: è proprio sicuro di esser stato nominato da Ratzinger come proprio campione-difensore?

          • Andrea Cionci ha detto:

            Non si preoccupi: io mi eccito per le cose per cui vale la pena eccitarsi. Qui anzi mi deprimo, al vedere tanta incapacità di ragionamento. Se per Lei il sig. Nippo è il faro in questa questione va bene, alzo le mani. Quanto al Santo Padre, dovreste essere voi cattolici a prenderne le difese, ma vedo che siete passati in blocco al golpista. Io faccio il mio mestiere laico di giornalista e dovrebbe pure ringraziarmi dato che con l’aiuto di tante persone colte , intelligenti e preparate sono venuto a capo di una questione intricatissima. E l’ho fatto pure gratis.

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Andrea,
            ammetto che i suoi testi sono molto avvincenti, per merito, soprattutto di una istituzione, come la Chiesa di Roma, che tiene un piede sulla terra ( l’aspetto ” carnale ” e un piede in cielo ” ( l’aspetto ” divino ); quindi per il merito essenziale dell'”ambiance ” che permette a chi se ne occupa di esibirsi in salti ” dimensionali ” apparentemente prodigiosi.
            La sua narrazione mi appare intrigante quanto quella di un Alessandro Dumas o di un novello Eric Ambler ( come vede sono nomi grossi e illustri ), quanto al suo ruolo, mi evoca quello di Amedée Baraglioul nei ” Sotterranei del Vaticano ” di André Gide ( ma non per questo è costretto ad alzare mani e braccia! Qui nessuno intende fucilarla, lei è troppo simpatico e disinteressato e votato alla buona causa…all’incirca come quel boy-scout che fece investire da un autobus la vecchietta che egli intendeva aiutare ad attraversare una strada: strada che la vecchietta non aveva alcuna intenzione di prendere ).

    • P.F. ha detto:

      Un’ultima osservazione. Lei non ha spiegato ciò che ha scritto BXVI, ma ha “corretto” BXVI affinché questi dicesse ciò che a lei garba. Immagini un filologo che attuasse questo metodo sui testi che studia: finirebbe per dire che Dante ha scritto tre cantiche a Maometto.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Facciamo contento Cionci con la citazione completa.

        “Sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per ESERCITARE in modo adeguato il Munus petrino”.

        Com’è noto, non esercitando un’autorità la si perde.

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Complimenti, Enrico. Al di là del discutibile mondo cattolico (???) tedesco, La “novela” di Cionci, con il largo seguito di pseudomistiche ed esaltate, si è arricchita di una nuova trovata…pazienza

      • Andrea Cionci ha detto:

        Caro reverendo della chiesa bergogliana, certo che questo Cionci è proprio fortunato. Su ogni cosa riesce a costruire un romanzo che, guarda caso è sempre coerente. Che fortunacci,a accidenti. Ci dia una spiegazione razionale lei, magari sacrifichi un lama a Pachamama così riceverà l’illuminazione per tutti noi.

  • Gabriella ha detto:

    Sempre molto accurata l’inchiesta del dr Cionci. Perché non ne esce almeno una discussione? È la magna quaestio. Grazie.

    • Boris ha detto:

      Perché la tesi del dottor Cionci è la copia di una tesi di Agamben del 2014, già confutata dai migliori canonisti, poi ripresa a scopo commerciale da Socci (dopo che i canonisti avevano confutato la sua teoria della elezione invalida). Le discussioni ci sono già state quindi ora il dottor Cionci parla da solo o quasi. Cordiali saluti.

      • Estefanía Acosta ha detto:

        Salvo que “los mejores canonistas” que refutaron a Socci son en realidad “canonistas” del establishment, y sus refutaciones son completamente falaces.

      • Andrea Cionci ha detto:

        Pensi, i migliori giuristi di Kim Jong Un dicono che lui rispetta tutti i diritti umani, sapeva? Siete oltre ogni livello.

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Andrea Cionci passerà alla storia, anzi la storia passerà dopo lo smascheramento sempre più incisivo, divertito e distaccato di Andrea Cionci.

    Lo Spirito che tutto governa, faccia sapere e porti sollievo al Pazientissimo Martire Prigioniero, della miglior affettuosa difesa che Papa Benedetto XVI abbia finora ricevuto da un uomo sulla terra.

    Dio ti benedica, carissimo Andrea.
    Grazie

    • Andrea Cionci ha detto:

      La ringrazio Veronica, ma qui siamo tutti pedine gestite da una logica e da una verità che ci trascende. Basta riferire le cose come stanno, nessun merito particolare. Tutti i giornalisti come si deve fanno così, e anche il nostro Marco Tosatti.

      • Veronica Cireneo ha detto:

        Lo so, lo so con chi ho la Grazia di trattare, in questo nefasto tempo in cui le anime si attirano, e solo Dio sa come si trovano, per somiglianza.

        Ma non me la sento di considerare il dottor Marco Tosatti, Andrea Cionci e tant’altra brava gente, mai troppa, come pedine.
        Dio stesso non vede nessuno così.
        Piuttosto siamo strumenti più o meno docili alla Verità.
        A a misura della distanza che la creatura da questa produce nei suoi atti, ne consegue il necessario merito che essa riconosce a chi per Lei ha speso gli istanti della propria vita.
        Grazie a voi, per l’esempio.

  • miserere mei ha detto:

    Grande! Grandissimo!
    Polpetten avvelenaten per le sturm truppen di Marx e so(r)ci!

  • MARIA GIULIA SCACCHI ha detto:

    Andrea Cionci è benemerito, sta veramente fornendo un servizio all’umanità, non solo al popolo cristiano e ogni volta che aggiunge un tassello, una sfumatura alla ricostruzione ci fa amare ancora di più il nostro BENEDETTO, di nome e di fatto.