Osservatore Marziano: Non Emergenza Climatica, ma Emergenza Mentale…

12 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il nostro Osservatore Marziano ci regala questo commento a un sapido articolo che giunge dall’altro capo del mondo. Buona lettura.

§§§

Caro Tosatti, le allego una notizia fra le più assurde mai censite negli ultimi tempi di crescita esponenziale di demenzialità mai riscontrata al mondo. Più che emergenza climatica dovremmo parlare ormai di emergenza mentale. Per chiarire cosa intendo dire prendendo spunto da una notizia apparentemente irrilevante, quale quella allegata: “ “Parlamento della Nuova Zelanda ha proclamato lo stato di emergenza climatica”.

E’ necessario spiegare di che stiamo parlando, scoprendo così che la notizia è molto più significativa di quanto non sembri ( ma non dimenticate che è una notizia commentata da StilumCuriae…), con un paio di conseguenze piuttosto ironiche e esilaranti.

La notizia che il parlamento della Nuova Zelanda ha proclamato lo stato di emergenza climatica è significativo ed inquietante perchè la Nuova Zelanda è il paese più protetto ambientalisticalmente al mondo. E’ perciò evidente che si tratta di un segnale al resto del mondo. In Nuova Zelanda tutto è protetto: animali, piante, vulcani, ecc. La Nuova Zelanda è un vero e proprio Parco Naturale Nazionale, una riserva forestale e marina. E’ il maggior esempio al mondo di coscienza ecologica degli abitanti. Gli abitanti infatti vivono in funzione della protezione del loro ambiente. E allora?? perché è stato proclamato dalla sinistra laburista al governo lo stato di allarme clima? Risposta: perchè Stilum Curiae ne parlasse ironicamente, ma facesse il giro del mondo la notizia. Vedremo il perché alla fine.

Conosco questo paese perché un mio amico di Londra ne è originario e per andare a trovare i suoi vecchi impiega 25 ore di aereo, così ci va una volta all’anno, e quando torna mi dice sempre: son stato nella Italia Australe.

La Nuova Zelanda viene chiamata infatti Italia Australe, perchè somiglia incredibilmente al nostro paese. Sia pur con due isole, ha la forma di stivale, stessa conformazione, stessa superficie italiana. Solo ha poco più di 5 milioni di abitanti e 30 milioni di capre. Non ha è vero, Enrico Letta, Di Maio, Calenda, la Bonino e Bergoglio, ma in compenso, essendo una monarchia del Commonwealth, ha una regina. La regina Elisabetta II. La quale ha un figlio, Carlo, settantantatreenne, ecologista ed ambientalista (ed altro irripetibile). Disoccupato ed annoiato, ma anche disprezzato dai suoi sudditi e dai suoi stessi famigliari. Così sembrerebbe che la sovrana del Regno Unito stia pensando di mandarlo a fare le sue “bullshits “ in Nuova Zelanda, con il titolo di vice-Monarca, per prepararsi a diventare presto leader mondiale ecologista. Facendo in tal modo pertanto concorrenza al nostro sedicente papa Bergoglio, che aspira alla stessa carica al fine di trasformare l’ecologismo nella religione universale.

In pratica una notizia apparentemente irrilevante sulla decisione del parlamento neozelandese, sta illuminando qualcosa di molto più significativo ed importante: una lotta di religione tra anglicani e cattolici per assumere il controllo della nuova religione ambientalista. Mah, chissà se Tosatti mi passa questa fantasia sulla demenzialità crescente del genere umano…

OM

***

Ed ecco la notizia originale:

 

Parlamento della Nuova Zelanda ha proclamato lo stato di emergenza climatica, pur con i voti contrari dell’opposizione conservatrice.

La Nuova Zelanda ha proclamato lo stato di emergenza climatica. L’annuncio è arrivato direttamente dal primo ministro Jacinda Ardern, che ha preso la parola di fronte al Parlamento della propria nazione, sottolineando la necessità di agire in modo rapido ed efficace, nell’interesse nelle future generazioni.

“Dobbiamo stare dalla parte giusta della Storia”

“Siamo di fronte ad una minaccia per la vita”, ha affermato la dirigente. Aggiungendo che “se non reagiremo ai cambiamenti climatici, continueremo a dover fronteggiare situazioni di emergenza sulle nostre coste”. Per questo, prima del voto, Jacinda Ardern ha esortato i deputati a “stare dalla parte giusta della storia. Per far parte della soluzione che occorre trovare collettivamente”.

Il testo che proclama l’emergenza climatica è stato approvato, alla fine, con 76 voti favorevoli e 43 contrari. A schierarsi per il “no” sono stati i membri del Partito nazionale neozelandese, l’opposizione di centro-destra ai progressisti che sostengono il primo ministro. Secondo la loro opinione, infatti, la dichiarazione potrebbe risultare controproducente, perché – ha spiegato a Radio New Zealand la leader conservatrice Judith Collins – “potrebbe far credere alle persone che sia stato già fatto qualcosa di concreto, quando in realtà non è così”.

Le critiche delle Ong alle Politiche climatiche della Nuova Zelanda

Va detto però che la nazione insulare si è impegnata anche a raggiungere la “carbon neutrality”, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette di gas ad effetto serra, entro il 2050. Il governo ha inoltre promesso di effettuare una “transizione energetica” che porti ad una produzione basata al 100 per cento su fonti rinnovabili, entro il 2035.

Al contempo, tuttavia, secondo l’associazione Climate Action Tracker, la Nuova Zelanda ha adottato fin qui politiche “insufficienti” per centrare gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi. Inoltre, Greenpeace sottolinea che nel piano sulla carbon neutrality è stato escluso il metano, al fine di preservare il settore degli allevamenti. Eppure tale gas è uno dei più dannosi per il clima.

Ciò nonostante, le dichiarazioni di “emergenza climatica” – per quanto simboliche – rappresentano un modo per ricordare quanto la crisi legata al riscaldamento globale sia grave. Secondo The Climate Mobilisation, gruppo di pressione americano che spinge affinché i Parlamenti adottino tali dichiarazioni, sono ad oggi una decina quelli che lo hanno fatto. Il primo caso, in ordine di tempo, è stato quello della Gran Bretagna, con una votazione che risale al 1 maggio del 2019.

In sostanza… stanno iniziando a caricare la molla della nuova finta emergenza, quella climatica, probabilmente in attesa del prossimo finto virus! (ndr)

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

 

Fonte: https://www.lifegate.it/nuova-zelanda-emergenza-climatica

§§§




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: ,

Categoria:

4 commenti

  • im ha detto:

    Bisogna ricordare che lo stato di emergenza viene riconosciuto solo in caso di guerra e calamità naturali. Pertanto, appena finirà la pseudo emergenza sanitaria, si dovrà controllare le pecore bipedi attraverso l’emergenza climatica. Stanno creando i presupposti per le prossime imposizioni.

  • Carlo ha detto:

    I paesi della Commonwealth – Canada, Australia, Nuova Zelanda – sono i campioni mondiali del politically correct e della putrefazione politica, spirituale e morale.
    Per capire la presente catastrofe mondiale, è importante capire come i bastioni del “mondo libero” sono diventati i baluardi della tirannide, mentre la Russia è riuscita, con la maggior parte dell’Islam, a conservare la degnità.
    Definitivamente, qualcosa non va con la storia ufficiale del secolo XX…

  • roth ha detto:

    magari Bergoglio se ne andasse in Nuova Zelanda con Carletto d’Inghilterra . Il secondo fa il monarca e il primo fa i pontefice .Entrambi sui maori e canguri .