Benedetta De Vito Racconta come ha Risolto un Puzzle Infernale.

23 Settembre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, la nostra Benedetta De Vito ci offre alcune interpretazioni del puzzle infernale che stiamo subendo e vivendo e di cui solo Dio conosce sviluppi e esiti. Buona lettura…

§§§

Da piccola mi piaceva giocare a scacchi, senza saper nulla di schemi e di aperture, ma era divertente muovere, sul pavimento a quadri, pedoni, alfieri, cavalli. Mio fratello Marco, invece, amava Stratego e a volte ci sfidavamo, io con i rossi e lui con i blu, rincorrendo la spia… I puzzle, no, non li ho mai fatti perché mi parevano una perdita di tempo e tanta noia, e mi stupii quando, anni più tardi – e già lavoravo al Gazzettino di Venezia – conobbi un certo ragazzo che ne andava ghiotto. Ne faceva di difficilissimi, quelli di Mordillo pieni di pupazzetti colorati, a piramide, in grovigli da capogiro, e le mappe geografiche con montagne, laghi e fiumi. Una volta conclusi, i suoi puzzle diventavano quadri e ne riempiva le pareti delle stanze. Camere intere piene di puzzle. Ho pensato a lui, a Francesco, proprio ieri perché è a lui (che è volato giovanissimo in cielo) che dedico – per lui pregando – questo piccolo pezzo cucito nel gioco che a Francesco piaceva tanto. E mentre sul tavolo sparpaglio i pezzi del mio puzzle personale, che poi riguarda tutti noi che viviamo queste ore tenebrose, prendo fiato e cerco il bandolo della matassa. Ecco, ho trovato il primo pezzo e lo metto proprio qui, in bella mostra, prima di scendere al primo piano per continuare il gioco.

Il primo pezzo del puzzle ha la brutta faccia di una statua di Moloch, l’atroce divinità cartaginese con la quale, non so se nel 2019 o  già nel 2020, mi ritrovai occhi negli occhiacci, mentre camminavo intorno al Colosseo. Vidi quel mostro, intronizzato nel simbolo stesso della Roma Eterna. Vidi che  non era un pezzo archeologico, ma lucido e nuovo, confezionato con cura nelle fucine di Mordor. Aveva  le corna, due alucce e sul petto l’occhio di Iside che ora la signorina Chiara Ferragni ha disegnato, come fosse una cosuccia allegra e innocente, sugli astucci e sui quaderni delle nostre ignare bambine… Lo vidi, quel mostro,  tra gli archi del Colosseo, non ci feci troppo caso e a  quanti riferii l’orrore, chiedendo lumi, la risposta fu che era solo una mostra (certo, la sposa del mostro…) sui cartaginesi e che non dovevo preoccuparmi, figuriamoci. E che esagerata ero a veder male in tutto! Certo certo… Peccato che, poco tempo dopo, ci fu il Mo-lock down (come lo chiamo io) e fummo tappati tutti in casa come criminali ai domiciliari. Non  ripensai, lo ammetto, al Moloch del Colosseo, ma mi rigiravo in testa la frase che Catone il censore pronunciava di continuo, ovverosia “Delenda Carthago” e il brano di Ennio sugli usi orripilanti di quelle contrade, cioè i sacrifici di bambini… Solo una esposizione, sissignori.

Ecco il secondo pezzo del puzzle, frutto insano della finta pandemia che hanno dichiarato e che abbiamo dovuto sopportare, con le notti dell’incubo, le cifre dell’angoscia, il silenzio della Chiesa.  Esso ha un nome bellino: si chiama “green pass”, ma a scorrere il dizionario di diavoliano con la sua bella copertina rosso sangue, edito per i tipi de “I signori delle mosche”, scopriamo che il significato è ben altro. Vuol dire, infatti, grim path, ovverosia, tradotto dall’inglese (che piace molto ai demoni) il truce cammino. E chi ha aperto il passo al truce cammino? Ma certo, il vaccino pfeiffer-pifferaio magico (in diavoliano diventa Pfeizer), fatto, tu guarda caso con cellule fetali, cioè con bambini uccisi. Il vaccino che conduce al truce sentiero… Il puzzle piano piano va riempiendosi, il disegno emerge dalle nebbie. Ed è piuttosto divertente farlo, perché man mano che i pezzi prendono il loro posticino, il quadro si fa sempre più chiaro e ballano in esso, nude, tutte le cattive intenzioni.

Bene, eccoci dunque sul truce sentiero e dove mai conduce questa allegra stradina? La risposta mi è arrivata proprio ieri leggendo una innocente notiziola. Che cioè al Quirinale sta arrivando una scultura di Rodin che si chiama “La Porta dell’Inferno”. Ed ecco qui dove conduce il truce sentiero in cui ci siamo incamminati! Ma che cosa dici, Benedetta, sei proprio una Cassandra, la stupenda scultura di Rodin  (mai conclusa) è parte della mostra (di nuovo la moglie del mostro…) che dedichiamo al Sommo Poeta Dante Alighieri. Suvvia, carina, non essere esagerata, dai, non scherziamo. Taccio. E me lo dicono anche i miei “correttori” di pezzi, persone molto più sapienti di me, pieni di logica e che usano bene la materia grigia. Mi dicono che sono solo i soliti mezzi per riempire la mostra e far quattrini…

Ma io rispondo loro, citando il Vangelo di Matteo e Nostro Signore: “Tu es Petrus, et super hanc paetram aedificabo ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebnt adversus eam”. E invece, le porte degli inferi, le portano nel cuore di Roma, sul Colle più sacro della Città Santa! Sì, ahaha, quando Satana offrì la mela a Eva mica era un frutto bacato con il verme. Era bella rossa, invitante e succosa. Il diavolo sa bene come mascherarsi perché se i visitatori della mostra (di nuovo la moglie del mostro) “Inferno” che sarà inaugurata alle Scuderie del Quirinale lo vedessero per come è, bè, scapperebbero a gambe levate. Invece lui, l’arcinemico, inganna, suadente: “Ovvia, è soltanto una mostra, che sarà mai?”. Intanto però ecco il buon visitatore, con il suo brutto green pass, simbolo di schiavitù (che è di libertà soltanto nel mondo distopico di George Orwell…), davanti alle porte degli inferi…

E ora che il puzzle è finito, corro a pregare perché il Signore perdoni i suoi figli diventati tutti superbi, pronti, per salvare la propria pellaccia a fregarsene dei bimbi uccisi, figli prodighi che non si pentono e non si convertono. Preghiamo, sì preghiamo, perché il diavolo che fa le pentole, ma non i coperchi, scivoli su una buccia di banana e mostri a tutti il suo vero volto.

§§§




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55 commenti

  • unaopinione ha detto:

    Per il gentile dott. Tosatti: é un commento molto divagante ma anche un poco in argomento. Ma forse porta qualche pensiero utile. A lei la facoltá di farlo noto.
    Cordiali saluti. Da rendere noto dalla riga successiva
    Prendo come inizio una storia di fantasia che ho giá scritto prima ma che ora sviluppo diversamente .
    https://www.marcotosatti.com/2021/01/25/spasimi-di-censura-di-cirinna-c-su-una-campagna-anti-aborto/ mio commento del 25.1.21 ore 13,09
    Sento la necessitá di farla nota a chi troverá tempo e diletto a leggerla. Che ognuno ne faccia quel che vuole. Spero che non abbia commesso gravi errori dottrinali e … in ogni caso … che Gesú mi perdoni se non ho fatto la volontá di Dio.
    Racconto di pura fantasia.
    Il narratore si trova nell´anno 2033 e racconta dell´anno 2028.
    “Quando la notte é fonda ”.
    Gesú venne di nuovo sulla Terra e inizió a percorrerla in lungo ed in largo per amministrare la Giustizia promessa. Gesú proprio quel giorno, mancavano alcuni minuti a mezzogiorno ed il sole splendeva con tale forza come come mai prima aveva fatto sulla Terra, stava salendo su un pendio dove c´era un bosco ancora mai raggiunto dalla civiltá, lasciandosi alle spalle una immensa pianura dove stavano tutte le cittá popolate della Terra. Queste stavano bruciando tutte ed erano state visitate da ogni tipo di devastazione. Mentre stava cosí facendo, tutta l´umanitá, erano ancora miliardi, lo raggiunse di corsa tutta trafelata ed impaurita perché stava fuggendo da una pari moltitudine di diavoli che che si erano materializzati sulla terra e che li avevano quasi raggiunti per poi portarli via con loro.
    Un tale, per tutti, gridó a Gesú: “Buon Maestro, buon Maestro, che cosa dobbiamo fare di buono per evitare la dannazione eterna?”
    Gesú si voltó ed alzó imperiosamente la mano verso il cielo… e i diavoli si fermarono.
    Poi si rivolse al tale: “Di buono? Se non fosse per la mia presenza” e poi indicando con la mano quelli stavano camminando accanto a Lui “e per la quella degli Eletti” ed indicando il bosco “e per la natura che non ha mai disobbedito ai comandi di Dio non ci sarebbe ormai piú nulla di buono sulla Terra… “
    Il tale non lo fece finire: “Si, si … questo non ha importanza … la cosa é piuttosto urgente …vedi quelli che ci inseguono? cosa vogliono da noi se non abbiamo nulla di valore addosso? … abbiamo bisogno di un miracolo, presto…“. E vedendo che Gesú non si risolveva a rispondere aggiunse, cosí come molte altre volte aveva fatto prima per smuovere la gente a fare qualcosa a suo vantaggio che altrimenti non avrebbe fatto: “Presto, presto … la casa sta bruciando!”
    Gesú allora disse: “A quest´ora tarda? perché dovrei dirvi cosa dovreste fare per salvarvi?”
    Il tale: “Perché il mondo é troppo forte e la nostra carne é troppo debole per resistergli”.
    Gesú li passó allora con lo sguardo in rivista uno per uno e li trovó quasi tutti alterati nella carne e nel sangue. Stava per voltarsi per andarsene via quando, cedendo a sé stesso come faceva sempre in queste circostanze a causa della Sua indole misericordiosa, inizió a pensare a quando anche Lui si era incarnato come Uomo e a quanto non fosse stato neanche per Lui facile resistere alle attrazioni della materia … perché la carne, soprattutto negli spiriti piú deboli, che abbondavano soprattutto quanto era piú elevato l´incarico che il mondo, senza alcun proprio vero merito, gli offriva, soccombeva quasi sempre alle lusinghe del Diavolo. E si domandó se magari questa era l´occasione buona per riscattare l´umanitá dalle grinfie del Diavolo una volta per tutte. E disse: “Giá una volta sono salito sulla Croce per voi … ma a cosa é servito? non mi avete ascoltato … e se lo faccio un´altra volta chi mi assicura che non farete la stessa cosa?”
    Il tale: “Prima non ti abbiamo ascoltato perché eravamo tutti sparsi per la Terra ed eravamo anche distratti con le nostre cose, ma ora siamo tutti qui … certo che ti ascolteremo … perché saremmo venuti tutti insieme da te altrimenti?”
    Gesú rivolto a tutta l´umanitá: “Dunque mi ascolterete finalmente?”
    Tutti risposero: “Siiii … ti ascolteremo finalmente”.
    E poi si rivolse ai diavoli in lontananza: “Udite voi cosa mi dicono? Che finalmente mi ascolteranno. Perché dunque volete che vengano con voi se forse decideró che verranno tutti con me?”
    E questi risposero: “Che forse loro vogliono insegnare a noi come si confezionano le menzogne? … li conosciamo piú che bene .. non pensare minimamente che se Tu dovessi salire un altra volta sulla Croce ti ascolteranno … lo hanno fatto giá una volta … e dopo averTi conosciuto per duemila anni, piú come mito che da Dio, ora loro stessi ci hanno chiesto di venire nel loro mondo spalancandoci la Porta dell´Inferno … non sapevano in quale abisso si sarebbero volontariamente gettati? … ora non gli va piú di precipitare nella disperazione e non poter mai toccare il fondo? … non siamo venuti qui per perdere il nostro tempo e non abbiamo nessuna intenzione di andarcene a mani vuote …”,
    E allora Gesú si rivolse di nuovo all´umanitá di fronte a Lui: “Io stesso peroreró la causa di ognuno di voi davanti al Padre mio… ma prima ognuno di voi dovrá dimostrare di meritarlo e per ottenere questo dovrá darmi la sua risposta secondo veritá alla domanda che faró”.
    Il tale: “Te la daremo … sappiamo tutto ormai … ogni giorno rispondiamo con successo ai quiz piú disparati che ci fanno la televisione ed i giornali … non é rimasta pietra in fondo all´oceano che non ci abbia rivelato i propri segreti …”.
    E Gesú, guardando in su verso il sole accecante che stava spaccando proprio in quel momento il mezzogiorno, fece la domanda: “Dunque ditemi … che ore sono?”
    Quasi tutta l´umanitá di fronte a Lui, in sincrono, ognuno tirando velocemente fuori il proprio smartphone dai propri abiti, con il viso rivolto esclusivamente in giú per cercarvi la risposta e ripetendo solo l´orario che vedeva sullo schermo, in coro disse: “Sono le ore 00:00”.
    Gesú: “Detto altrimenti?”
    Quasi tutta l´umanitá di fronte a Lui in coro come ipnotizzata e dando sempre e solo ragione allo smartphone: “É il momento piú buio della notte sulla Terra”.
    Gesú, aprendo le braccia per farsi meglio vedere nel Suo splendido fulgore: “E dunque …anche se per tutti voi questo é il momento piú buio della notte non riuscite a vedere la Luce che sta splendendo proprio davanti a voi? guardateMi dunque … non riuscite proprio a riconoscerLa?” (1)
    Quasi tutta l´umanitá di fronte a Lui, non mostrando nemmeno un accenno di voler alzare lo sguardo e sempre con le spalle piegate a mó di adorazione verso quello che sembrava essere il nuovo vitello d´oro per vedere se questo segnalava in cielo almeno la presenza della luna, rispose: “Sono le ore 00:00 … e la luna é nera… neanche lei ci raggiunge piú con la sua luce … mai prima d´ora la notte é stata cosí fonda”.
    Gesú, scuotendo desolatamente il capo e rinunciando definitivamente al suo proposito: “Ma anche se veniste via con me a che vi servirebbe? … tenebre pure ormai siete e tenebre pure per sempre rimarrete”.
    Detto questo si voltó e con gli Eletti e con quei pochi che si erano uniti a Lui, per aver dapprima gettato via per sempre il proprio aggeggio infernale e per poi aver dato le giuste risposte, proseguí la Sua ascesa.
    .(1) Nonostante é Gesú stesso che parla, ho preferito scrivere la “Luce, “Mi” e “La” con la iniziale maiuscola.

    • unaopinione ha detto:

      Ci sto pensando e vorrei sostituire la frase:
      “Io stesso peroreró la causa di ognuno di voi davanti al Padre mio… “
      con
      “Io stesso prenderó di nuovo in considerazione i pensieri, le opere, le azioni e le omissioni di ognuno di voi secondo la Mia misericordia … “
      Devo ammettere che la prima frase non sta per niente bene, anzi … sta proprio male … malissimo.
      Sí, perché é in contrasto con, p.e. le seguenti veritá: “Angello di Dio che togli i peccati del mondo … “ (naturalmente qui io capisco: “tutti i peccati del mondo” anche quelli piú efferati e non solo alcuni); e con: “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo …” (1Corinzi 6:19-20 parz), che, io capisco, si riferisce al sacrificio di Gesú sulla Croce e che si riferisce a tutti i “corpi” degli uomini sulla Terra e non solo a chi sta ascoltando o leggendo (e che, io capisco, di fatto ha strappato al Diavolo il diritto di impadronirsi sempre e comunque di ogni individuo che fa parte dell´umanitá – ma ora il Diavolo é di nuovo uscito allo scoperto per riprendersi quello che ritiene essere Suo).
      E questo perché Gesú salendo sulla Croce non vi é salito per Un terzo, non per la Metá e nemmeno per Due terzi, ma ha offerto tutto Sé stesso, interamente, ogni suo gene se cosí si puó dire … cosí ottenendo dal Padre il diritto di decidere della sorte di ogni peccatore e del perdono di ogni peccato indipendentemente dalla gravitá di questo e da chi l´ha commesso.
      Perció con la prima frase ho implicitamente negato questa veritá e la correggo davanti a tutti.
      Credo, a questo punto, che un ciclo di preghiere si apre davanti a me per chiedere perdono a Gesú per il tremendo torto che Gli ho fatto.
      Del resto … é anche una buona occasione perché Lo supplichi, anche se io stesso sono pieno di peccati, perché faccia in modo che la Porta dell´Inferno non venga aperta o venga quanto meno aperta con il maggior ritardo possibile. Forse ognuno dovrebbe farci un pensiero sopra: non avevano forse alcuni mistici ricevuto delle visioni secondo le quali i demoni un giorno avrebbero invaso la terra per tre giorni? Quanto siamo lontani da quei tre giorni?
      Sí, perché … guai se questa porta si apre … e a nessuno venga in mente di attraversarla … anzi se ne vada a Firenze e attraversi piuttosto, come atto di Fede, la Porta del Paradiso.
      Quanto sopra sono le mie riflessioni e convinzioni. Forse sbaglieró, ma chi sa meglio di me puó correggermi: certamente ascolteró.

  • Il Matto ha detto:

    ARTEMIDORO E LEO,

    avete proprio ragione 😄😄😄

    prendiamoci unaboccata d’aria!!!

    https://youtu.be/uLoSG6QulJI

  • Il Matto ha detto:

    A proposito di Ravasi, quanto segue mi sembra interessante e istruttivo.

    https://www.cortiledeigentili.com/ite-missa-est-tra-inni-e-cantici/

  • Il Matto ha detto:

    ARTEMIDORO, stando alla misericordiosa, cattolicissima considerazione di VALERIA FUSETTI nei mie confronti, deve aver assaggiato qualche buon bicchiere di lambrusco dalla stessa botte in cui sono caduto io.

    Monna VALERIA, non può nemmeno sospettare quanto il suo modo di apostrofarmi mi incoraggi ad affogare de-li-zio-sa-men-te in altre botti di lambrusco! Voglia accettare un mio modesto ma sentito omaggio floreale accompagnato da un altrettanto amorevole sorriso.
    🌹😊

  • Abate Busoni ha detto:

    Mi ero perso la vicenda del moloch al colosseo, sono quindi andato a cercare notizie per meglio capire cosa fosse avvenuto. Ho visto una foto e ho avuto un’immediata reazione di orrore mista a repulsione (mi chiedo comune a quanti si siano trovati di fronte quell’inquietante spettacolo?).

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Prendo atto che nel XXI secolo c’è qualcuno che pur avendo “fatto” il classico ha riscoperto i quattro principi del metodo di Cartesio:
    – Evidenza
    – Analisi
    – Sintesi
    – Controllo.

    E sciao, meno mal – direbbe Scarpe Grosse.

  • Chedisastro ha detto:

    Cara Benedetta, le dico una cosa: “Sono “esagerata” tale e quale a lei e mi dispiace per i ciechi che vagano dappertutto credendo di vederci a 10 diottrie, ma io il male nelle cose che ci circondano lo vedo e come. E ancora rido di una notizia che mi è stata riportata, secondo cui un paio di cattolicissime e giovani signore che ben conosco, impegnandosi in profondissimi studi, hanno concluso che i “vaccini’ sono ultra etici perché in fondo le cellule fetali sono del ’74, quindi remotissime. Al che mi è venuta in mente la questione del peccato originale, commesso nella notte dei tempi, eppure presente nella nostra povera umanità fino alla fine dei secoli. Un parallelismo che ho limpido nella mente, dunque.
    Credo però che quell’assassino che tutto pare divorare sia così scatenato perché si sente braccato e sa di essere agli sgoccioli. Maria Santissima e tutte le schiere celesti sono già schierate in battaglia.

  • Milly ha detto:

    In questo affascinante puzzle manca una tesserina, ” quella del Drago”!

    • Roberto ha detto:

      E nessuno si è interrogato sul trasparente significato italiano del cognome del signor FAUCI?

      • Artemidoro ha detto:

        Vero. E a suo modo è un nome un po’ sinistro anche “Mattarella”. Però ci sono anche “Speranza” e “Figliuolo”, anche se nel caso del primo bisognerebbe “in che cosa” e nel caso del secondo “di chi”…

  • Il Matto ha detto:

    E’ accaduto spesso che gli antichi miti siano sopravvissuti ai popoli che li hanno creati e che, con nomi diversi e con le dovute modifiche, siano entrati nella vita delle popolazioni successive. Così l’Olimpo greco ha dato vita alle divinità romane. Ma alcuni fra questi miti hanno avuto la forza di arrivare fino a noi.

    La storia di Iside, Osiride e Horus molti secoli dopo si ripropone sorprendentemente per i cristiani nella Vergine Maria che dà alla luce un bambino, il salvatore dell’umanità. Attraverso le figure della Vergine Maria e di suo figlio Gesù, colui che illumina tutti gli uomini liberandoli dal buio del peccato e dell’oppressione, il mito della Grande Madre che genera il Sole risorge in epoca moderna.

    Ma gli insegnamenti dell’antico Egitto avrebbero avuto una forza ancora maggiore: il simbolo della Grande Dea Iside si sarebbe diffuso in tutta Europa, assumendo la forma della madonna nera, una rappresentazione della Vergine Maria e del suo santo bambino con il volto scuro che si ritrova in molte nazioni.

    Spesso le madonne nere sono state ricavate da rocce vulcaniche eruttate dalla profondità della terra, nascendo così dalla stessa materia primordiale di cui è costituito il nostro pianeta: esse simboleggerebbero quindi, nel materiale stesso di cui son fatte, la sostanza originaria su cui si innestano tutte le trasmutazioni spirituali. Il bambino Gesù che esse tengono in braccio raffigurerebbe, secondo alcune letture, Horus, il figlio di Iside e Osiride.

    Così, al centro dei misteri della tradizione cristiana potremmo trovare la rappresentazione egizia del centro della galassia che dà alla luce il Sole.

    Si veda anche:

    http://www.templaricavalieri.it/grande_madre_madonne_nere.htm

    Lo so, lo so, già vi sento: “dagli all”untore! preparate il rogo!”

    ma che diamine … allargare lo sguardo ogni tanto non fa poi così male 😊

    • Ibrahim ha detto:

      – il mito della Grande Madre – la mitica Pachamama: Francesco ha allargato lo sguardo! Adesso lo alzerà e finalmente gli alieni atterreranno sulle tracce su Nazca.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Siccome non c’è abbastanza confusione in giro, questa teologia in salsa nippica ci mancava proprio.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Questa non è teologia, è cultura. E da quando la cultura è causa di confusione?

        Ah… questi Cattolici tutto d’un pezzo timorosi di guardarsi intorno credendo che il mondo sia limitato al “loro” mondo.

        ✋😊

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Sarà anche cultura, ma in fatto di figure fondamentali per il nostro credo religioso non è consentito fare confusione tra mythos e logos cioè tra leggenda e storia. Peraltro il discorso è tutt’altro che nuovo ed ha impegnato menti ben superiori alla mia e alla tua (vedi ad esempio Bultmann). I documenti del magistero ecclesiale (a partire dai Padri) rifiutano la presenza dei miti nei testi biblici e ancora oggi storiografia e mito sono considerati due modi di rapportarsi al reale diversi e non omologabili. Forse io non ho capito niente di quello che hai scritto, ma mi pare proprio roba da matti.

          • Giovanni B. ha detto:

            Concordo pienamente. E poi questi qui che accosta miti e storia come un qualsiasi cardinale Ravasi…per dire.

          • Il Matto ha detto:

            Il cardinal Ravasi è uno dalla doppia personalità: è un modernista che però in quanto a cultura e capacità di illustrare parabole e quant’altro bisogna lasciarlo stare.

        • Alessandro ha detto:

          Enrico, fatta salva la pluralità (e la bellezza, il valore, il significato) delle diverse culture, che qui nessuno nega, tuttavia sorge il dubbio che lei sia caduto nel relativismo – somma dittatura odierna e male per l’uomo.

          E’ bello sapere e imparare e viaggiare e rispettare tutto e tutti. Ma sempre tendendo in mente la Verità, che è Dio Uno e Trino.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Mi permetta soltanto di osservare che al relativismo fa da contraltare l’assolutismo.

            Invece assoluto e relativo sono inscindibili: senza il relativo l’assoluto rimarrebbe inespresso, e senza l’assoluto il relativo non potrebbe esistere.

          • Valeria Fusetti ha detto:

            Più che nel relativismo mi sembra che Il Matto sia caduto in una botte di lambrusco, ed il suo ridicolo esercizio di ” storia delle religioni” è talmente stantio che non vale la pena di mettere al rogo nessuno dei libercoli che lo hanno ispirato. Mi sembrano i deliri di un tal Peter Kolosimo, che piaceva tanto a mio fratello quando era bambino. Ma Sandro è cresciuto.

          • Artemidoro ha detto:

            Di Kolosimo si vociferava che non disdegnasse i prodotti a base di etanolo, ma non so quanto ciò corrispondesse alla realtà. *** Però con “stantio”, “ridicolo” ecc. si va poco lontano. Ricordo ancora l’omelia di un prete che irrideva con compiaciuta albagia la dottrina orientale del karma, di cui evidentemente poco sapeva e ancor meno aveva capito. È un po’ quel che toccò a san Paolo in aeropago, anche se gli ateniesi si comportarono in modo un po’ meno sguaiato di quel prete.

        • ARTEMIDORO ha detto:

          Il nesso fra il culto di Iside e le Madonne nere è solo un’ipotesi di lavoro, anche se suggestiva. Scartarla a priori sarebbe però sciocco, soprattutto alla luce del dato di fatto che molti elementi pagani sono stati assorbiti, attivamente o passivamente, dal Cristianesimo e in esso incorporati, soprattutto, ma non soltanto, a livello popolare e folclorico (lo ha ben mostrato, tra gli altri, Jean Delumeau in un saggio che ai lettori di buona volontà avevo già segnalato). *** Il travaso di elementi cultuali egizi (come la morte e resurrezione/rinascita di Osiride) in seno al mondo della romanità imperiale e poi, per lo più inerzialmente, della cristianità, non è cosa da liquidare con un’alzata di spalle, benché non vada enfatizzato più del necessario. Il fatto è che il Cristianesimo nasce e fiorisce in un ambiente culturalmente plurivoco, poliprospettico e per più versi sincretico. Il dato stesso che la lingua del Nuovo Testamento sia la koinè dovrebbe fare riflettere. *** E ancora: confondere il “mito”, inteso nel senso svalutativo di favola, racconto immaginario, ecc., con il simbolo, e il simbolo con il “mito”, è una leggerezza. *** Leggerezza oggi comune, perché per l’uomo del nostro tempo il linguaggio simbolico, la sua semantica e la sua sintassi sono in larga misura divenuti estranei e incomprensibili. Al punto che il concetto stesso di simbolo viene ormai per lo più equiparato a quello di metafora, cioè di innocua (e inefficace) trasposizione figurata. *** L’equiparazione di logos a storia non è meno riduttiva che quella di mythos a leggenda: il logos è assai più della concreta datità storica, così come il mythos è assai più del mero racconto fantastico. *** Una postilla sui materiali: rocce ignee, sì, ma anche aeroliti, per la loro origine celeste reputate sacre in tutte le culture tradizionali; per le Madonne nere, però, soprattutto legni scuri, scuriti o scruritisi, nel caso di figure dipinte, opportuni pigmenti, o inopportuni (quando l’annerimento è accidentale). *** P.S. @Stilumcuriale Emerito: affermare che una persona ha scritto una o più idiozie non significa tacciarlo di essere un idiota, ci mancherebbe! Anche i più grandi geni del passato hanno nel loro bagaglio qualche sesquipedale sciocchezza. Aristotele, tanto per citare il primo esempio che mi viene alla mente, affermava che la funzione del cervello fosse quella di raffreddare il sangue. Avrei tuttavia fatto meglio ad avvalermi di un termine più cortese, come “sproposito”. Del che – avendo letto che se ne è avuto a male, e stimandoLa persona di valore, oltre che di fede e di cultura – Le chiedo sinceramente venia.

        • ARTEMIDORO ha detto:

          Il nesso fra il culto di Iside e le Madonne nere è solo un’ipotesi di lavoro, anche se suggestiva. Scartarla a priori sarebbe però sciocco, soprattutto alla luce del dato di fatto che molti elementi pagani sono stati assorbiti, attivamente o passivamente, dal Cristianesimo e in esso incorporati, soprattutto, ma non soltanto, a livello popolare e folclorico (lo ha ben mostrato, tra gli altri, Jean Delumeau in un saggio che ai lettori di buona volontà avevo già segnalato). *** Il travaso di elementi cultuali egizi (come la morte e resurrezione/rinascita di Osiride) in seno al mondo della romanità imperiale e poi, per lo più inerzialmente, della cristianità, non è cosa da liquidare con un’alzata di spalle, benché non vada enfatizzato più del necessario. Il fatto è che il Cristianesimo nasce e fiorisce in un ambiente culturalmente plurivoco, poliprospettico e per più versi sincretico. Il dato stesso che la lingua del Nuovo Testamento sia la koinè dovrebbe fare riflettere. *** E ancora: confondere il “mito”, inteso nel senso svalutativo di favola, racconto immaginario, ecc., con il simbolo, e il simbolo con il “mito”, è una leggerezza. *** Leggerezza oggi comune, perché per l’uomo del nostro tempo il linguaggio simbolico, la sua semantica e la sua sintassi sono in larga misura divenuti estranei e incomprensibili. Al punto che il concetto stesso di simbolo viene ormai per lo più equiparato a quello di metafora, cioè di innocua (e inefficace) trasposizione figurata. *** L’equiparazione di logos a storia non è meno riduttiva che quella di mythos a leggenda: il logos è assai più della concreta datità storica, così come il mythos è assai più del mero racconto fantastico. *** Una postilla sui materiali: rocce ignee, sì, ma anche aeroliti, per la loro origine celeste reputate sacre in tutte le culture tradizionali; per le Madonne nere, però, soprattutto legni scuri, scuriti o scruritisi, nel caso di figure dipinte, opportuni pigmenti, o inopportuni (quando l’annerimento è accidentale). *** P.S. @Stilumcuriale Emerito: affermare che una persona ha scritto una o più idiozie non significa tacciarlo di essere un idiota, ci mancherebbe! Anche i più grandi geni del passato hanno nel loro bagaglio qualche sesquipedale sciocchezza. Aristotele, tanto per citare il primo esempio che mi viene alla mente, affermava che la funzione del cervello fosse quella di raffreddare il sangue. Avrei tuttavia fatto meglio ad avvalermi di un termine più cortese, come “sproposito”. Del che – avendo letto che se ne è avuto a male, e stimandoLa persona di valore, oltre che di fede e di cultura – Le chiedo sinceramente venia. *** @Alessandro: non credo che Enrico sia caduto nel relativismo. Direi che cerca di applicare al mondo della spiritualità lo sguardo a croce polidimensionale proprio dei migliori samurai. L’importante è, come Lei giustamente segnala, non perdere mai di vista il centro.

    • Milli ha detto:

      Scusi, sig.Matto, ma se lei crede a questo, non crede a Maria SS. e a Gesù, perché sarebbero solo dei miti di seconda mano rimaneggiati per opportunismo
      Penso che lei sia un credente cristiano, però capisco che ci si possa domandare perché in tante religioni c’è questo mito di morte e resurrezione, anche se imperfetto, ad es: Mitra o il mito di Dioniso, oltre a quello egizio.
      La risposta c’è, ma non ce l’ho sottomano, se vuole trovo il testo.

      • Enrico ha detto:

        Ma carissima Milli,

        abbia pazienza, cosa c’entra le fede con la cultura?

        Uno che s’interessa alle Tradizioni diverse dal Cattolicesimo deve per forza aver perso la fede nella propria?

        Uno che stravede per la Messa Tridentina non crederebbe in Gesù e Maria?

        Come si dice, il mondo è bello perché è vario, e personalmente trovo gratificante ed edificante conoscere le diverse concezioni sacrali-religiose.

        Il tutto senza dire di una certa contiguità tra le varie Tradizioni sacre (se lo Spirito è Uno), di cui le splendide Madonne nere sono un bellissimo ed interessantissimo esempio.

        Davvero non capisco la chiusura mentale peculiare di un fondamentalismo religioso che non può non condurre alla divisione e alla conflittualità.

        • Milli ha detto:

          Mi stupisco di chi vede la chiusura mentale di altri senza aver capito cosa ho scritto.

          • Il Matto ha detto:

            Chiedo scusa. Mi son fermato a rispondere al prima parte del Suo intervento.

            Per la seconda parte apprezzo la sua gentilezza: se vuol trovare il testo di cui parla gliene sarei grato.

            Mi scusi ancora.

      • Dafne ha detto:

        Tempo fa avevo letto queste spiegazioni, che mi pare risalissero ai padri della Chiesa (ma non ricordo i riferimenti):
        – i miti delle divinità antiche sono prefigurazioni ( luci) che la Provvidenza ha acceso nelle menti pagane per prepararli alla venuta di Cristo.
        – il nemico, per confondere le menti sulla venuta del Cristo, ha “scimiottato” ciò che sarebbe venuto tramite i miti pagani.
        Credo che sia possibile ritrovare le fonti a chi è interessato …

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Può darsi che mi sbagli ma a me sembra che questo Matto sia un sano di mente che si sta divertendo come un matto a prenderci in giro.

        • Il Matto ha detto:

          Non mi permetterei mai! E se ho dato questa impressione chiedo scusa.

          Invece, a mio parere, occorre prendere atto, da parte di tutti, sani di mente o matti non importa, che la libertà di pensiero o e totale o non è.

          Non ci può dichiarare liberali e/o democratici se poi ci si lamenta del pensiero altrui e, sotto sotto, si nutre il desiderio di una censura (almeno finora impossibile) nei suoi confronti.

          Sarebbe mooooolto interessante😊 sapere quanti fra i Cattolici frequentatori di questo blog sono sinceramente liberali e/o democratici e quanti invece propendono decisamente per un incoffessabile torquemadismo (possibilmente con comminazione di rogo o, almeno, reclusione a vita nelle segrete di Castel Sant’ Angelo).
          😈

          • Artemidoro ha detto:

            …”inconfessabile torquemadismo”… In certe frange del cattolicesimo questo rimane un problema serio. Fortunatamente la Provvidenza ha privato la Chiesa di dun braccio temporale diretto e questa gente non è più in condizione di nuocere ai corpi. Nuocciono ancora alle menti e alle anime, ma essenzialmente alle proprie.

    • cattolico ha detto:

      ha ragione.il cristianesimo nasce ad alessandria d’egitto dove nacque anche lo yahwhismo degli israeliti. l’egitto dei tolomei era la fusione della storia egizia scritta da manetone, con l’ellenismo greco.le due culture sono presenti in ambedue le religioni.l’impero romano parlava latino a roma e greco ad alessandria d’egitto la quale, con la biblioteca, era diventata la capitale culturale dell’impero.

  • Il Matto ha detto:

    Forse l’occhio di Iside non è da disprezzare soltanto perché ne ha fatto uso Chiara Ferragni (nome e cognome del nulla).

  • davide ha detto:

    l’autrice dimentica anche che contemporaneamente al moloch al colosseo, proprio in quei giorni, si verificava l’idolatria della pachamama in vaticano.
    e da lì iniziò tutto…

    • Gaetano2 ha detto:

      Quisquilie!
      Il neoclero (gran parte o forse tutto), della neochiesa, della nuova pentecoste… non se ne è nemmeno accorto

      • Adriana 1 ha detto:

        In tema di simbologia mancante…procedendo con un certo ordine, ci metterei la Sala Nervi ( esterna e interna), il parco giochi di Cinecittà con un grande Moloch per bambini,i il caprone in legno a Milano le cui orme vennero riprodotte perfino sulla segnaletica stradale.

  • Milli ha detto:

    Ce lo stanno dicendo, con quella gioia sadica di quei cattivi nei film, che dicono alla vittima ciò che stanno per fare a loro. Ci stanno dicendo che ci sarà la “nuova normalità “, che il mondo deve essere green, che i vaccini risolveranno il problema della sovrappopolazione (Gates 2011), che spariranno i soldi di carta, che il Great Reset è un progetto (Barbara Palombelli).
    Non ci dicono invece della enorme crisi energetica e (forse ) alimentare che sta arrivando, dei colossi finanziari che potrebbero crollare perché troppo indebitati, dell’inflazione che sta scoppiando e che, guarda caso, può essere tenuta a bada con un lockdown globale.

    Tra i puzzle artistici, definiamoli così, aggiungerei la statua bronzea dedicata ai migranti davanti a San Pietro, piena di simbologia massonica e, per ultima, l’orrendo burattino gigante rappresentante una bambina profuga che è transitata pochi giorni fa in piazza San Pietro. L’ impressione è stata spaventosa, anche se non ho compreso bene tutti i sottintesi.

  • Dafne ha detto:

    Parlano in modo sempre più insistente di cominciare a vaccinare anche i bambini per il Covid. Tutti i ragionamenti ulteriori li lascio al buon senso (sacrifici fatti dagli stessi genitori compresi). Quella che a me continua a tornare alla mente è la sorte dei primogeniti d’Egitto: i loro genitori pagarono la loro ostinazione sulla propria stessa carne. Sarò felicissima di sbagliarmi e, a posteriori, ridere di questo pensiero balzano, l’alternativa sarebbe troppo orribile…

    • Adriana 1 ha detto:

      Quindi Yahwè equivarrebbe al Moloch?

      • Dafne ha detto:

        Credo sia ovvio che non è questo il paragone: chi si oppone a Dio si consegna al male e sacrifica sé stesso (e i propri figli) alle conseguenze del proprio peccato.

        • Adriana 1 ha detto:

          Dafne, perdoni, ma non è ovvio. Qui si aprono molti problemi di ” rapporto”, tanto è vero che lo stesso Ezechiele chiede a Yahwè come mai fosse stato così duro e crudele con gli stessi Ebrei in numerose occasioni e la risposta è che Egli aveva avuto a che fare con uomini dalla testa troppo dura per convincerli in altro modo…ma che da allora aveva mitigato il proprio comportamento….
          L’A.T. non è proprio una lettura per signorine benintenzionate.

          • Dafne ha detto:

            Ha perfettamente ragione: per chiarire l’argomento bisognerebbe citare numerosi trattati di teologia, esegesi e metafisica motivando ogni volta nel dettaglio i propri post., conoscendo nel dettaglio il retroterra culturale specifico del proprio interlocutore. Naturalmente ciò non è possibile in questo contesto. Meglio che ognuno si informi e chieda spiegazioni ad un buon sacerdote. Certo credo si possa comunque dire, senza scandalo, che chi si incammina sulla via del male richiama su di sé il male stesso, sia per il castigo di Dio che per essersi messo (in un modo o nell’altro) su una strada di morte, provocando direttamente o indirettamente la rovina dei propri figli.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Puzzle altro no sono che somma di piccoli indizi a formare prova finale… incontestabile… come certi accadimenti insignificanti in se ma decisivi in concorso con tanti altri convergenti…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Andrea Cionci ha detto:

    Anche il sottoscritto ha ricomposto un puzzle infernale… Ne so qualcosa…