Mons. Paglia, la Replica alle Critiche. Impossibile Abolire la Legge 194.

29 Agosto 2022 Pubblicato da 28 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, riceviamo e pubblichiamo questa dichiarazione del portavoce di mons. Paglia. Lasciamo a voi ogni commento.

§§§

 

Dichiarazione del portavoce di S. E. Mons. Vincenzo Paglia

 

 

Durante una trasmissione televisiva, all’intervistatrice che chiedeva se la legge 194 potesse essere abolita, mons. Paglia rispondeva che la legge costituiva ormai un “pilastro” della vita sociale italiana, tanto è incardinata nell’ordinamento giuridico italiano. E per di più nessuna forza politica al momento intende abolirla.

L’intento dell’affermazione non riguardava un giudizio di valore sulla legge, quanto la constatazione che è praticamente impossibile abolire la 194 in quanto elemento ormai strutturale della legislazione in materia. Sulla qualità, poi, del pilastro c’è molto da dire.

Mons. Paglia, nella stessa intervista, ha sottolineato con vigore che era urgente promuovere quella parte della legge che riguarda la difesa e la promozione della maternità, come, del resto, si era espresso a suo tempo anche il cardinale Ruini. Che poi la legge possa, anzi debba essere migliorata nella direzione di una più piena difesa del nascituro, questo è più che auspicabile, con l’attenzione di evitare il rischio di peggiorare la situazione, come purtroppo in qualche caso è avvenuto.

La reazione che alcuni hanno avuto all’affermazione di mons. Paglia appare in realtà più che pretestuosa, anzi offensiva. Non solo perché ci si è fermati a considerare una parola (“pilastro”) fuori del contesto (e già questo è grave!), ma soprattutto non tenendo conto dei numerosi interventi di mons. Paglia sulla difesa e promozione della vita in tutte le età (dal concepimento sino alla morte) e in tutte le situazioni (quante volte viene umiliata nei bambini, nelle donne, nei carcerati, nei condannati a morte, negli immigrati, negli anziani). Si tacciono completamente poi gli interventi di mons. Paglia contro l’eutanasia e in favore della promozione di una nuova attenzione agli anziani.

In ogni caso, per quel che riguarda l’aborto, bastava anche solo ricordare la celebrazione dello scorso 29 maggio, promossa peraltro dal Movimento per la Vita, durante la quale Mons. Paglia ha benedetto una scultura di Maria con il bimbo in grembo.

 

Fabrizio Mastrofini – pressoffice@pav.va

 

Città del Vaticano, 29 agosto 2022

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28 commenti

  • Sherden ha detto:

    Mi sembra che si stia facendo tanto fracasso per nulla: Paglia ha parlato come avrebbe fatto un politico, non come prete.
    Infatti. Cos’altro c’è da capire?

  • Guido Silurati ha detto:

    Preghiamo Dio che tramite lo Spirito Santo rimuova e converta questa manovalanza anticristiana che ha raggiunto posti chiave dentro la Santa Chiesa Cattolica: deviata e deviante la cricca verrà spazzata, sicuramente, ma dobbiamo pregare tutti e continuamente perché tante anime si stanno perdendo a causa dei meccanismi perversi innescati da questi personaggi, altrimenti pagheremo anche noi.

  • paolo deotto ha detto:

    Che tristezza! Un tempo le parole del prete (e a maggior ragione dei vescovi…) servivano a dare chiarezza ai fedeli. Oggi viviamo nell’assurdo quotidiano. Un arcivescovo, Paglia, che fa delle dichiarazioni sulla famigerata legge 194 che sono, a dir poco, ambigue. Poi, alle inevitabili proteste, fa seguito un goffo tentativo di rimediare con argomenti confusi.
    Un conto è constatare che attualmente non esiste una maggioranza politica in grado di abrogare la 194. Questo lo sappiamo tutti. Ma un altro conto è esprimersi come se, in definitiva, la 194 fosse una legge accettabile, che semplicemente va applicata meglio.
    Una legge malvagia va definita per ciò che è, ossia malvagia. Contrariamente, si dà spazio al tragico equivoco, in cui cadono anche tanti cattolici, per cui “io non abortirei mai, però se c’è una legge che lo consente, beh, vediamo di applicarla meglio”… e col tempo, come vediamo, si cancella dalla coscienza collettiva la nozione del peccato.
    E non scordiamoci che la Chiesa, quando era guidata da veri Pastori, era non solo la guida dei fedeli, ma anche la severa ammonitrice morale per tutta la società.
    Adesso tutto sfuma nel penoso tentativo di essere graditi al mondo, in nome di un “dialogo”, che sarebbe più corretto definire come mancanza di coraggio, se non, peggio ancora, mancanza di Fede. Del resto, l’esempio arriva dall’alto…
    E che fine ha fatto la massima evangelica: “Il vostro parlare sia sì, sì, no, no; il di più viene dal maligno”?

  • gladio ha detto:

    Mons. Paglia, è evidente, si sta arrampicando sugli specchi per rimediare alla figura un po’ così…da peracottaro ecco..rimediata nel corso di un dibattito in un talk show televisivo. Consiglio a Monsignore che se proprio vuole riacquistare un minimo di credibilità agli occhi di tanti semplici credenti sconcertati dalle sue ” iniziative”, di confezionarsi una bustina di carta di giornale da mettersi sulla testa, di armarsi di secchia e pennello e che cominci già da subito a cancellare con qualche mano di bianco quella schifezza che ha fatto dipingere all’ interno del Duomo di Terni.

  • Davide Scarano ha detto:

    Fior da fiore: “e’ praticamente impossibile abolire la legge 194”. E’ caduto il comunismo, il nazismo, siamo stati chiusi in casa per mesi alla faccia di una decina di articoli della costituzione, tutte cose “praticamente impossibili” da immaginare, anche solo pochi mesi prima che accadessero. E’ quindi evidente che il possibile e l’impossibile nelle cose di questo mondo è nelle mani di Dio. A fronte del celebre passo del Vangelo che ci invita a dire dei “si” e dei “no” chiari, specificando altresì da dove viene il “di più”, questo monsignore manda avanti il portavoce come un qualsiasi politico? Commento finale: preghiamo per la Chiesa, che significa anche pregare per la nostra salvezza, in questa vita e nell’altra, e teniamo ben presente quanto è scritto nel libro dell’Apocalisse.

  • Signor Brega ha detto:

    Preti.

  • Attilio ha detto:

    Tra l affermare che è un pilastro e affermare che purtroppo è una legge che in quanto credenti non possiamo legittimare ce ne passa.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    1) L’ha detto anche Biffi… 2)Le leggi dello Stato sono salde come una roccia. La prima obiezione mi ricorda la risposta di Adamo a Dio :” me l’ha dato la donna che TU mi hai dato (come aiuto convenevole), e io l’ho mangiato. ” la seconda obiezione mi ricorda un Salmo, dove il credente ringrazia il Signore per il dono della Sua Rivelazione, quella Parola sulla quale egli riposa in eterno. Per chi rappresenta questo pontificato ogni atto o parola detta da qualche persona autorevole, e cara alla memoria dei fedeli, è buona per essere levata dal contesto, ed usata per sostenere la liceità di azioni ed affermazioni che ne contraddicono tutto ciò che hanno veramente detto, è fatto.. Lo stesso rivolgimento subisce la Parola di Dio, e questo rivolgimento è, di fatto, un tradimento. Un’apostasia. Un uomo di Dio, quando è tale non solo nella forma, ne annuncia la volontà e condanna le strutture di peccato che avvolgono il mondo nel quale vive. Un uomo di Dio aborre il peccato quanto Dio stesso e non lo dichiara “una colonna” della vita attuale. L’aborto, l’assassinio di persone innocenti ed indifese è un peccato che grida vendetta davanti a Dio. Neĺl’aborto si NEGA la Sovranità di Dio, il Suo amore e cura per l’uomo che ha creato a Sua immagine e somiglianza dichiarandone la creazione “molto buona”. L’aborto, oltre ad essere una “colonna” dello Stato italiano, un importante “diritto” della modernità è, sicuramente, al di là di ogni ragionevole dubbio, la Colonna dell’inferno, nel quale dà diritto di entrare. Un diritto veramente perfetto, questo si che non sarà mai cancellato.

  • Angela ha detto:

    La toppa è peggio del buco. Qualcuno in grado di articolare un pensiero cattolico cercasi…

    • Tania ha detto:

      E’ esattamente quello che ho pensato anch’io! La toppa è peggio del buco!
      La legge è incardinata nella società ormai, dice con rassegnazione. Dobbiamo quindi smettere di batterci per abolirla? Mai. E mi stupisce che questo pensiero sia incontemplabile. Le leggi ingiuste vanno abolite anche se ormai sono date per pilastri (ma non lo sono),
      E gli Usa ci insegnano che si può, e si deve, fare marcia indietro.

      Pertanto:

      “Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata.
      Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita.
      Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l’autorità di distruggere la vita non nata.
      Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un’ emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio.
      Ci alzeremo quando l’istituzione del matrimonio viene abbandonata all’egoismo umano,
      e affermeremo l’indissolubilità del vincolo coniugale.
      Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche,
      e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell’individuo ma anche per quello della società.
      Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l’energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia.
      Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto”.
      Giovanni Paolo II

  • Astore ha detto:

    Non sono del tutto d’accordo perché in questo caso Mons. Paglia non condanna apertamente l’aborto e le sue parole risultano equivoche, come le polemiche stanno a dimostrare. Polemiche non strumentali ma che si basano sulla mancata e chiara condanna dell’aborto.
    Eppure l’aborto consiste nell’uccisione di milioni di bambini.
    La paura di sembrare ostile alle lobby non va confusa con l’esigenza del dialogo, perché per avere un dialogo devono prima essere chiari i termini e le posizioni.
    Se si usano parole dure per difendere i migranti, e, anzi le politiche sui migranti, a maggior ragione occorre schierarsi per la vita e CONTRO l’aborto

  • Dino Brighenti ha detto:

    vuol passare dalla porta stretta ma ha il culo grosso e si intoppa e questo sarebbe un sacerdote della neo-chiesa bergogliana insomma se ” dio ” c’è si deve adeguare alla legge e se no “azzi suoi”

  • Antonello ha detto:

    Il problema è che don Paglia ha detto che questa legge è un PILASTRO , una parola che esprime un concetto di accettazione entusiasta, probabilmente per accodarsi al senso comune del mondo che da cattolico è fuori da ciò che comandò Gesù, ma questa è la Chiesa di oggi

  • piero laporta ha detto:

    fuoco di Paglia

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Il termine pilastro non ha accezione dispregiativa e usarlo per commentare la legge sull’aborto è, per dire il minimo, improprio.
    La legge sull’aborto è stata promulgata da uomini, non da Dio, per cui dire che è “impossibile” abolirla suscita interrogativi sul piano della fede e della pastorale che lascio al lettore meditare.
    Ogni volta che sento nominare Mons. Paglia mi viene in mente il noto dipinto di cui è committente e co-protagonista e del quale malevoli articoli non valgono a negare la potenza evocativa.
    Concludo con una nota di speranza che sono certo Monsignore apprezzerà, perché mi pare un ottimista: “Tutte le migliori intenzioni del mondo non riusciranno a distruggere la Chiesa Cattolica!”

  • Iod Tav ha detto:

    Un perfetto peronista, sia Paglia che il portavoce!

    Dicono una cosa e poi il suo contrario…

    Il portavoce sciolina tutti gli interventi del Paglia con le parole: “non si tiene conto…si tacciono…”

    Caro portavoce: noi teniamo conto. Ma tu non tieni conto del tuo incaricante, evidentemente. Ricordi, ad esempio, quando auspicava che lo spirito di Pannella ci guidasse? Non ti pare che lo spirito di Pannella dica “aborto”?

    Non voglio fare una lista delle cose contrarie alle battaglie sante di Paglia: si starebbe ore.

    Meglio sarebbe stato il silenzio, caro portavoce…ma avete perso, entrambi, l’occasione. Spero però che non perdite l’occasione di inginocchiarvi davanti a Dio e chiedere pietà.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Abortire è uccidere un essere umano in gestazione e in piena consapevolezza, che ha diritto alla vita come ogni altro essere umano. Quindi ricade nel 5° Comandamento di “Non uccidere”. Sarebbe un peccato mortale che, non pentito, ti porterebbe all’inferno… E’ così?
    Se però credi alla cosiddetta “reincarnazione”, magari ti incarneresti in un bimbo nel grembo materno, che poi, per la legge karmica, verresti a tua volta abortito. Chi la fa l’aspetti…

    • Borghese pasciuto ha detto:

      Contrario al quinto comandamento come la pena di morte, giusto? Eppure non pochi di voi strabici fondamentalisti (tutti?) sono favorevoli a quest’ultima…

      • Marco Tosatti ha detto:

        Bentornato Borghese Scioccuto! Ci mancava una scemenza agostana. E perché voi che siete contro la pena di morte per eventuali adulti criminali siete a favore della stessa per esseri umani innocenti? Chi è strabico?

      • Stefania ha detto:

        Personalmente sono contraria alla pena di morte per i criminali. Si figuri se potrei essere favorevole alla pena di morte per gli innocenti.

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Signor Mastrofini,
    Mi creda, è assolutamente inutile il suo patetico tentativo di fare apparire bianco ciò che è nero.
    Di fatto, un vero presidente cristiano dell’accademia x la Vita, in questi ultimi anni avrebbe dovuto ammonire severamente la Corte Costituzionale Italiana per aver aperto le porte al SUICIDIO ASSISTITO ABOLENDO l’art. 580 della Costituzione, ANZICHÉ ABOLIRE l’ILLEGITTIMA E INCOSTITUZIONALE LEGGE ASSASSINA 194❗

    E guardi che oramai è noto a tutti che L’ANTIPAPA MASSONE BERGOGLIO, per fedeltà al suo mandato luciferino, ha scelto Mons Paglia col preciso mandato di distruggere il movimento per la VITA, ben sapendo che Mons Paglia è sempre stato un simpatizzante del partito radicale, grande amico e collaboratore di Pannella e quindi favorevole alla legittimazione dell’ABORTO e dell’EUTANASIA e quindi a favore degli pseudo-vaccini ILLECITI non testati e prodotti con feti abortiti, nonché a favore della LEGGE sulle UNIONI OMOSESSUALI. (quella che giustifica il secondo peccato in abominio a Dio, tanto per essere chiari).

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Vorrei fare una domanda ai vescovi e sacerdoti che ancora si ostinano a militare nella cattedra iniqua dell’impostore contro quella di Pietro:

    Perché riconoscete papa un ERETICO senza MUNUS PETRINO, che promuove e non scomunica un Mons Paglia pro aborto e pro-unioni omosessuali, oltre che per aver dato l’incarico al pittore satanista ed omosessuale Cinalli, di profanare la parete di un luogo sacro come il Duomo di Terni con un affresco sacrilego?

    È forse perché sapete che dalla sua antichiesa massonica, l’ANTIPAPA Bergoglio elimina solo i vescovi e i sacerdoti FEDELI A CRISTO E AL SUO UNICO E LEGITTIMO VICARIO BENEDETTO XVI, che temete di uscire coraggio allo scoperto e tornare in comunione col vero papa?

    Ma dove sono i pastori fedeli che hanno compassione delle pecore dilaniate dal lupo travestito d’agnello?

    GESÙ NON VI È STATO D’ESEMPIO QUANDO HA SCACCIATO CON LA FRUSTA I PROFANATORI DEL TEMPIO❓

  • Kkt ha detto:

    Caspita ragazzi ! Ma vi rendete conto che Paglia ha Benedetto una scultura della Vergine con Bambino ? E che’ , uno che ha fatto ciò , potrà mai essere amico dell’aborto ? Il suo capo ha benedetto pachamama , mica è un pagano ! Sempre il suo capo ha benedetto la statua di Lutero , mica è un eretico . Insomma , questa è la chiesa di Bergoglio ….

  • Valem Tucci ha detto:

    È inaccettabile che un pastore della Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica, richiesto di pronunciarsi su una legge che attribuisce alla donna il diritto esclusivo di sopprimere il concepito, affermi che tale diritto essendo corpus legis non possa essere messo in discussione. La codardia di tale affermazione, mostra senza ombra di dubbio la passiva acquiescienza di una personalità, che dal ruolo di guida del valore e significato della vita, passa alla deprecabile giustificazione della legittimazione del male, adducendo in piena consonanza con la pratica del doppio gioco, propria della prassi politica, l’ineluttabile pilastro della legge che anziché essere rimosso, deve continuare a mietere vittime. Il tutto per timore di apparire antiprogressista e di essere inviso a Cesare. Vorrei chiedere a questa triste personalità, se i protomartiri, che hanno dato la vita per non compiacere Cesare, avessero considerato intangibile la potestà della legge, quale ministero avrebbe potuto oggi accreditare presso la società civile tramite i mezzi di comunicazione. Uno il coraggio se non ce l’ha, pensava don Abbondio, non se lo può dare da solo, ma qui siamo all’ossimoro del coraggio che uno ha per sovvertire il ruolo di guida che rappresenta.

    • Marcella ha detto:

      Quando san Paolo ci esorta a cingerci ì fianchi con la verita’ e poi a combattere per là giustizia, e’ evidente che si riferisce al pensiero dominante e alle leggi inique contro cui i cristiani hanno combattuto nel corso dei secoli.

  • Emilio ha detto:

    Monsignor Paglia: “sno, sno, nosì, evviva il cerchio, ma mi piace anche la botte.”

  • Fuoco di paglia ha detto:

    La coda di paglia dell’ uomo di paglia che si chiama paglia invece di pagliaccio …

  • Vito ha detto:

    Quando la pezza è peggio del buco.

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