FARIA, AVVENIRE E LE UNIONI OMOSESSUALI. È PROPRIO STRABILIATO.

10 Novembre 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, l’articolo dell’Investigatore Biblico era appena uscito che abbiamo trovato nella posta un messaggio dell’Abate Faria, che doverosamente vi giriamo…buona lettura!

§§§

Caro Tosatti,

quando si dice la communio sanctorum! Mi ero ripromesso di mandarle anche io qualche osservazione sulla strabiliante risposta apparsa il 30 ottobre scorso sul già cattolico giornale dei vescovi, di cui le ha giustamente scritto Investigatore Biblico. Oltre alle più che puntuali osservazioni che ovviamente condivido, mi permetta di aggiungere un paio di veloci commenti.

Innanzitutto, la domanda posta dal lettore era la seguente: “qual è la frase esatta pronunciata dal Papa e dove si rintraccia nella Parola di Dio e nel Catechismo della Chiesa Cattolica la creazione dell’omosessualità”. Come si vede una domanda non polemica e puntuale innescata  – lo premette il lettore stesso  – da due articoli apparsi sullo stesso quotidiano a firma di Lucia Capuzzi e Luciano Moia che riportavano, il secondo in particolare, questa frase rivolta dal Papa ad un omosessuale cileno, Juan Carlos Cruz: “Juan Carlos, che tu sia gay non importa. Dio ti ha fatto così e ti ama così e non mi interessa. Il Papa ti ama così. Devi essere felice di ciò che sei”. Bene. Ora vediamo la risposta.

Risposta che anziché limitarsi a poche battute tanto semplice e (provocatoriamente, aggiungiamo noi) scontata è la domanda, si presenta invece come un lungo quanto imbarazzante esercizio di funambolica distrazione di massa. A partire dalla prima parte che ripercorre, non richiesta, la storia di come nel tempo è mutato l’approccio pastorale della Chiesa nei confronti degli omosessuali, dalle condanne iniziali al progressivo riconoscimento della loro uguale dignità e del rispetto e dell’accoglienza ad essi dovuti. Tutto vero e giusto, ci mancherebbe. Solo che, appunto, la domanda non verteva su quello.

E come spesso succede, rischia di essere fuorviante cambiare le carte in tavola spostando l’attenzione su un aspetto – l’approccio pastorale  – quando la questione è un altra, cioè dottrinale. Fatto questo excursus storico, ripetiamo, non richiesto, la risposta entra nel merito affrontando il tema Parola di Dio e omosessualità. Con una domanda: “E nella Parola di Dio? Ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia”. Ora, anche sorvolando sul fatto che non è chiaro su cosa, esattamente, dovrebbe vertere questa enciclopedia, in effetti messa così l’affermazione poteva avere un senso tali e tanti sono i riferimenti nella Bibbia che direttamente o indirettamente condannano l’omosessualità.

Ma c’è un “ma”. Ed è che,  come dice la massima attribuita a Nietzsche “i fatti non esistono, esistono solo le interpretazioni dei fatti”. Perché è vero che vengono subito citati, per l’Antico Testamento, Gn 19 e i passi del Levitico 18,22 e 20,13, ma per quanto riguarda l’episodio di Sodoma e Gomorra (Gn 19) – come ha sottolineato Investigatore Biblico – si fa prontamente menzione di un studio della Pontificia Commissione Biblica che “rovescia completamente l’interpretazione tradizionale. Il peccato di Sodoma non sarebbe (occhio al condizionale, ndr) l’omosessualità, ma la mancanza di ospitalità verso lo straniero bisognoso e indifeso”.

Ora, a parte il fatto che ai succitati giornalisti sembra essere sfuggito il non banale dettaglio che nessuno studio, per quanto autorevole, può esserlo più della Parola di Dio – e la domanda da cui siamo partiti verteva su cosa dice la Parola di Dio, non i suoi studiosi – la cosa che sarebbe interessante approfondire è se e in che misura vi sia un qualche legame tra la nuova lettura del brano di Sodoma e Gomorra e la, come dire, accresciuta sensibilità ecclesiale nei confronti del fenomeno migratorio.

Ma lasciamo stare. E andiamo avanti con la risposta. Risposta che passando dall’AT al Nuovo Testamento deve necessariamente fare i conti con San Paolo il quale, com’è noto, usa parole non esattamente accondiscendenti nei confronti della sodomia. Ma è proprio a questo punto che il discorso si fa intrigante (pregasi allacciare le cinture). Se è vero infatti che nel Nuovo Testamento di omosessualità “… se ne parla in tre testi delle lettere di Paolo (1Cor 6,9-10; 1Tim 1,9-10; Rom 1,26-27) con toni di condanna collegati all’idolatria”, è altrettanto vero che – udite udite –  “Non mancano però studiosi che hanno colto in alcuni racconti biblici (l’amicizia tra Gionata e Davide, quella tra Saul e Davide) un’implicita approvazione dei rapporti omosessuali. Un dibattito tuttora aperto”.

E oplà, con un gioco di prestigio che manco il mago Otelma, le condanne di quel San Paolo forse un pelo troppo rigido vengono neutralizzate da “studiosi” (aridaje) che colgono l’amicizia tra Davide e Gionata niente meno che come un’implicita approvazione dei rapporti omosessuali. Ci sarebbe da schiantarsi dalle risate se la cosa non fosse, ahinoi, tremendamente seria come , di nuovo, ha sottolineato da par suo Investigatore Biblico a cui rimando. Qui ci si limita ad osservare, intanto che mettere sullo stesso piano San Paolo – che ci risulta essere ancora Parola di Dio – con non meglio precisati “studiosi” ci sembra, come dire, un tantino azzardato; inoltre, la cosa che balza agli occhi e che risulta oltremodo indigeribile è il macroscopico tentativo di trovare a tutti i costi una pezza d’appoggio pur di non ammettere ciò che è di sesquipedale evidenza, limpido, cristallino. E anzi se possibile di provare a rovesciare una volta per tutte la prospettiva.

Perché poi il messaggio, implicito ma chiarissimo, è il seguente: se è la Bibbia stessa a contenere “un’implicita approvazione dei rapporti omosessuali” , il passo successivo non può che essere di rimettere mano anche alla dottrina sull’omosessualità di cui al n. 2357 del Catechismo della Chiesa Cattolica, che gli atti omosessuali li definisce “intrinsecamente disordinati”, “contrari alla legge naturale” e che “in nessun caso possono essere approvati”. O no? Intendiamoci, anche così è assai dura per non dire impossibile che l’omosessualità venga sdoganata, posto che i testi di San Paolo (e non solo) rappresentano un ostacolo insormontabile con buona pace degli improbabili “studiosi”.

Ma già questa piccolo episodio la dice lunga del modus operandi e dell’andazzo di certi ambienti. Ma non è finita.

C’è infatti la terza e ultima parte della risposta, che dopo l’approccio pastorale (non richiesto) e la Parola di Dio (trattata nel modo che s’è visto) uno s’aspetterebbe toccasse il Catechismo e la frase esatta pronunciata dal Papa, come chiesto dal lettore. Invece no. O meglio, c’è solo un’affermazione sulla frase del Papa, che da un lato conferma che si tratta di una frase riportata in prima battuta dal quotidiano spagnolo El Pais, e dall’altro ricorda che il fatto che Francesco “valuti la condizione esistenziale dell’omosessualità come pervasiva e costitutiva dell’identità della persona…è confermata da altre frasi simili rivolte a persone omosessuali”. Cioè, se non abbiamo capito male, in buona sostanza uno omosessuale ci nasce. Ciò che evidentemente dovrebbe rappresentare anche un’implicita risposta alla domanda del lettore circa il Catechismo. Si tratta però di un’operazione che presta il fianco a un paio di critiche. Primo, la domanda era precisa e verteva sul Catechismo, se cioè nel Catechismo l’omosessualità è ultimamente riconducibile a Dio. E sul punto non è stata data alcuna risposta. Secondo, e cosa più importante, quella espressa da Francesco parlando informalmente con l’omosessuale cileno (o in altre occasioni simili) è una sua personale opinione, che in quanto tale non è in alcun modo vincolante per i credenti come lo è, invece, il Catechismo.

Tutto il resto è (Capuzzi&) Moia.

Abate Faria

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26 commenti

  • Nicola Buono ha detto:

    ULTIMISSIME NOTIZIE ELEZIONI USA 2020 !!!!

    https://youtu.be/EqXidv4vr40

    ROSICATE !!!! FORZA TRUMP !!!!

  • Enrico Nippo ha detto:

    http://blog.messainlatino.it/2020/11/vattimo-si-riconosce-in-francesco-e.html#more

    Adesso anche un Vattimo qualunque ha voce in capitolo 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

  • Elisa ha detto:

    https://youtu.be/tCcsKNGTE1I
    Che sia vera la notizia o falsa? Se è vera bè non manca tanto all’ira Divina, stavolta l’uomo ha superato ogni limite, e la follia ha preso totalmente sopravvento sulla ragione. Perciò non stupiamoci se il Signore decidesse di estinguerci utilizzando la natura. Quindi non c’è solo il problema lgbt o dell’utero in affitto. Ora esiste l’utero artificiale.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Mi permetto di aggiungere un piccolo tassello al dibattito corrente. Nel Libro dei Giudici al cap 19 c’è un episodio che è quasi parallelo a quello di Genesi 19. La storia narra che un levita, con la sua concubina e il suo servo si fermò, per passare la notte, a Ghibea città del territorio di Beniamino. Il testo dice che “un vecchio” diede loro ospitalità ed offrì loro anche la cena :”Mentre stavano rallegrandosi, ecco alcuni uomini della città, gente perversa, circondarono la casa, picchiando alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa :”Fà uscire quell’uomo che è entrato in casa tua, perché lo vogliamo conoscere !” Ma il padrone di casa, uscito fuori, disse loro; “No, fratelli miei, vi prego, non comportatevi in modo così malvagio; poiché quest’uomo è venuto in casa mia, non commettete una simile infamia ! Ecco qui mia figlia vergine e la concubina di quest’uomo; io ve le condurrò fuori, e voi umiliatele e fatene ciò che vi pare; ma non commettete contro quest’uomo una simile infamia !” Ma quegli uomini non vollero dargli ascolto. Allora l’uomo prese la sua concubina e la condusse fuori da loro; essi la conobbero e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare solo quando cominciava ad albeggiare.” (Giudici 19:22-25) In questi versetti è chiaro cosa intenda la Bibbia, anche in questo contesto, con il verbo conoscere. Leggendo tutti e due gli episodi si potrebbe obiettare che in entrambi i casi si tratta di stupro di gruppo, e che in ogni caso è lo stupro di gruppo che è condannato, e perciò da condannarsi. Un rapporto affettivo non ha niente a che fare con la violenza, né di un singolo né di un gruppo, per cui non sarebbe la sodomia in sé che viene condannata ma il modo violento. Questo dubbio infatti potrebbe essere legittimo, e mi sembra che la traduzione CEI del 1974 che del 2008, abbia come sottofondo questa idea. E, come ho detto, potrebbe apparire ad una prima, affrettata lettura, pure legittima se non ci fossero altri versetti che, nel merito, sono chiarissimi, e cioè Levitico 18:22 e 20:13. Il primo afferma “Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole” ed il secondo ribadisce con maggior forza “Se uno ha relazioni carnali con un uomo come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole, e saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. “ Per cui sono gli atti di sodomia in sè che vengono interdetti, e la trasgressione di questo interdetto era punito con la morte essendo essi “cosa abominevole”. E non mi sembra che nel Nuovo Testamento Dio abbia cambiato opinione, come per altro non ha cambiato opinione, né mai la cambierà, anche sugli idoli, sul matrimonio, su quanti sono i generi sessuali, sulla proprietà privata, sull’avidità, su come si gestisce la giustizia, sulla corruzione, e via di questo passo…

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    Caro Abate Faria, circa vent’anni fa ho comprato un libro di un certo Gerald Messadié, edito dalle edizioni San Paolo, intitolato Davide Re (prima edizione 2001) per regalarlo ad un ragazzo che si chiamava appunto Davide. Per fortuna, la mia innata diffidenza mi ha fatto dare un’occhiata al testo: si tratta di un romanzo ispirato alla storia biblica di Davide, con parti descrittive pornografiche, in particolare, quelle relative all’incontro con Betzabea e a quello con Gionata, che viene presentato come un rapporto omosessuale. Leggo che l’Autore è morto e il libro è fuori catalogo. Ovviamente, non regalai più il libro, ma lo dico per sottolineare quanto la storia di Davide e Gionata omosessuali sia vecchia (lo era già allora, a dir la verità) e quanto case editrici sedicenti cattoliche abbiano contribuito a diffonderla.

  • Lucy ha detto:

    Cari abate Faria e Investigatore biblico vi siete dimenticati di una testimonianza fondamentale contro il peccato di sodomia. Nel Nuovo Testsmento non è solo sanPaolo a condannare tale peccato ma anche Gesù stesso nei passi evangelici dove la distruzione di Sodoma e Gomorra è citata tre volte come esempio di punizione esemplare per chi si ostina nel peccato : Mt -10,15 ;11,21/24 ;Lc -10,12 ,17/29.
    Ma la terribile domanda che i veri cattolici si pongono è : PERCHÈ la chiesa di Bergoglio insegue con ostinazione, mistificazione , disonestà logica e teologica lo sdoganamento degli ATTI omosessuali ?

  • antonio cafazzo ha detto:

    Guerra di detersivi:
    “AVA come lava!” oppure “niente lava al mondo meglio di OMO”?.

  • antonio cafazzo ha detto:

    Oggi viene pubblicato il Rapporto McCarrick.
    Avvenire lo darà in omaggio a chi presenta la tessera LGTB.

  • stefano raimondo ha detto:

    “…catto-genderisti di Avvenire…”

    Irredimibili.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    La sveglia di questa mattina ha avuto un suono oltremodo sgradevole costringendoci a riaprire gli occhi su una realtà che preferiremmo considerare coda di un incubo notturno. Così non è.
    La giornata è ancora lunga e l’agenda di oggi lascia presagire qualche altra sorpresa. Per il momento non mi sbilancio con gli aggettivi: alle 14 sarà reso noto il sospirato (con turbamento degli animi) rapporto su McCarrick…che il card. Dolan ha valutato come un “altro schiaffo per la Chiesa”.
    E così: dopo la colazione, anche il pranzo sarà stato servito..

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Ecco qua: si tyratta di un documento di 461 pagine di cui è vietata la riproduzione. Per chi volesse leggerselo e magari commentarlo questo è il link.
      http://www.vatican.va/resources/resources_rapporto-card-mccarrick_20201110_it.pdf

      Buona lettura.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        La parte che ho letto – giusto per verificare se i miei fossero peccati di pensiero – da pag. 277, mi è sembrata uno scambio epistolare improntato alla … tenerezza… sempre valida, che dice tutto e niente, a conferma della versione dettata per l’opinione pubblica fin dall’esplosione del “caso”, comprese le prove a carico e a discolpa dei chiamati in causa. Ovviamente interessante e opportuna sarebbe qualche… replica.
        Tutto sommato mi sembra un po’ troppo il tempo occorso per assemblare il materiale riprodotto, considerando anche il numero degli impiegati nei vari uffici interessati alla ricerca delle prove.
        E non mi convince un’ altra coincidenza: è vero che da qualche tempo il clero polacco è nella tempesta, ma che proprio ieri sia scoppiata la “bomba” riguardo al comportamento del card. Dziwisz, su cui proprio oggi si è saputo che il presidente della Conferenza episcopale polacca ha autorizzato l’apertura di un’ indagine… beh! lo trovo un rimescolio delle carte in tavola, non insolito… Un nuovo “caso” su cui far convergere l’attenzione per far dimenticare l’altro cui si è scritta la parola “fine”.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Degno di nota anche il comunicato del Segretario di Stato Mons. Parolin. Qui il link:
      http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/11/10/0582/01340.html

      • Maria Michela Petti ha detto:

        E sarebbe mai potuta mancare la nota di accompagnamento con un velo di tristezza e un po’ di cenere sul capo? Lei, che è attentissimo a codeste “fonti”, ha letto il “concentrato” offerto da Tornielli ai colleghi giornalisti… con embargo???

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Di Tornielli ho letto l’articolo pubblicato come editoriale di Vatican News e lì ho appreso che su McCarrick hanno sbagliato tre papi ma la colpa è tutta di Viganò che “non compie tutti gli accertamenti che gli erano stati richiesti. Inoltre, continuando a seguire lo stesso approccio usato fino a quel momento, non compie passi significativi per limitare le attività e i viaggi nazionali e internazionali di McCarrick.”
          Francesco e solo Francesco è stato tempestivo e risoluto nel prendere il toro per le corna…..

          • Maria Michela Petti ha detto:

            Ecco la presentazione schematica del Rapporto da parte di Tornielli che conclude l’analisi con la ricetta per la cura della “ferita aperta e sanguinante”, Sanabile non in breve tempo, ammette: “umiltà e penitenza”, “chiedendo al Signore il perdono e la forza per rialzarci”. Mi sembra che come rito penitenziale sia monco di qualcosa…certamente sbaglierò i; vengo dalla scuola del vecchio catechismo.
            https://drive.google.com/file/d/1qtzPpoPxAwGZuVTHSP3a2CDm0_zzyG8u/view

  • arthorius ha detto:

    http://www.30giorni.it/articoli_id_9737_l1.htm

    il n. 2358 del Catechismo della Chiesa cattolica, editio typica 1997 (normativa) recita:
    “Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova.”. E’ stato dunque espunto il precedente riferimento -evidentemente erroneo- a “tendenze omosessuali innate”. Se la tendenza o. è “oggettivamente disordinata”, ergo essa non può essere ultimamente riconducibile a Dio, che è sommo Ordine. Il disordine può venire da Dio?

  • monsX-bis ha detto:

    Abate Faria , la invito a verificare quanto le dico , non la invito a credermi, la invito a verificare.
    Avvenire ha sempre avuto al suo interno un gruppetto di giornalisti appartenenti alla “lobby” , qualcuno mi diceva che riflettevano la composizione degli ambienti dietro le mura. Ha avuto anche un famoso direttore con detti gusti ( peraltro bravissimo) . Ha ancora adesso fra i redattori figli o figliocci di personaggi influenti , sempre con questi gusti . Di che meravigliarsi caro Abate ? Ognuno difende o esalta la sua identità come e quando può. E se si occupa di morale ,ed è capace, cerca di convincere che ciò che lui fa è bene , che è morale , ed è immorale pensare e dire il contrario Ma la prego, verifichi direttamente quanto le ho detto.

    • zuzzurellone ha detto:

      Perdonatemi illustrissimi : tutte le vostre osservazioni sono ottime.
      Ma, se, nella redazione del quotidiano proprietà della CEI si verifica quanto già detto, bisogna cercarne la cause non nella Sacra Scrittura, non nel Catechismo, ma nella letteratura gesuitica.
      Osserva infatti Blaise Pascal nella sua quinta lettera scritta da un provinciale ad un amico che in quel tempo ( Parigi, 20 marzo 1656) , dentro la Compagnia, esistevano insegnamenti di diverso tipo, più rilassati e più severi, se così si può dire.
      Afferma il saggio esperto all’ingenuo Pascal che lo scopo dei gesuiti non è quello di corrompere i costumi, ma neppure quello di riformarli, perché sarebbe una cattiva politica. Ecco qual’è il loro pensiero : essi hanno un’opinione abbastanza buona di se stessi per credere che sia utile e quasi necessario al bene della religione che la loro autorità si diffonda ovunque e che essi governino tutte le coscienze.
      E poiché le massime evangeliche e severe servono per governare alcuni tipi di persone, se ne servono in quelle occasioni in cui esse giovano loro. Ma siccome queste stesse massime non s’accordano con le tendenze della maggior parte delle persone, nei riguardi di queste le abbandonano, per poter soddisfare tutti. Per questo motivo, avendo essi a che fare con gente di tutte le condizioni e appartenenti a nazioni tanto differenti , è necessario che abbiano dei casuisti adatti a tutte queste diversità.
      comunque si consiglia la lettura diretta della lettera suddetta.
      W Pascal !!!

  • Sebastiano ha detto:

    Tra un po’ diranno che anche Gesù era omosessuale perché ” amava” Giovanni.
    Vogliamo scommettere ?
    Mai commentato così tristemente una possibilità latente…..

    • emma ha detto:

      guarda che lo dicono da un bel pò di tempo .

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Confermo quanto asserito da Emma. Già 35 anni fa anche nelle Chiese protestanti più antiche (luterani, calvinisti, metodisti, battisti) anche in Italia era sussurrato da pochi. Poi affermato con una certa sicurezza esegetica da alcuni “teologi” per così dire all’avanguardia, che avevano fatto gli studi per il pastorato a Tubinga e dintorni, ma senza sussurri di sorta per quello che riguarda l’amicizia tra Davide e Gionata, data sicuramente per “omo” (era parte del “dibattito”). Oggi penso proprio che nessuno trovi necessario sussurrare, tanto chi si era scandalizzato ha preso la porta, e così il protestantesimo si è “purificato” dalla maggior parte dei cosiddetti fondamentalisti. Termine sempre utile per intimidire e demonizzare chi non si allinea alle blasfeme castronerie à la page, come sovranisti, fascisti, tradizionalisti ecc Nulla di nuovo sotto il sole, sempre la solita minestra trita e ritrita.

  • Sebastiano ha detto:

    Tra un po’ diranno che anche Gesù era omosessuale perché ” amava” Giovanni.
    Vogliamo scommettere ?

    • Silvio Esposito ha detto:

      Hai ragione pienamente. Già alcuni filmati e alcuni documentari hanno fatto questa de-mente ipotesi. Presto lo faranno anche delle persone di chiese che si prostrano al mondo con il modernismo.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Sono anche gli atti mentali dei catto-genderisti di Avvenire e dei loro simili ad essere “intrinsecamente disordinati”, “contrari alla legge naturale” e che “in nessun caso possono essere approvati”.

    Dico “atti mentali”, dato che definirli pensieri non è il caso. I pensieri li concepisce la mente, ma al de-mente sono preclusi.

    Atti mentali inconsulti, producenti un olezzo nauseante.