L’Abate Faria. Ma i Tradizionalisti Non hanno Nulla di Meglio da Fare?

23 Giugno 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, è giunta notizia all’abate Faria degli sconcertanti ripetuti attacchi pubblicati dal prof. de Mattei ad personam dell’arcivescovo Carlo Maria VIganò. il che gli ha suggerito una serie di riflessioni che condivide con noi. Buona lettura.

§§§

 

Ma i tradizionalisti non hanno nulla di meglio da fare?

Grazie all’attuale pontificato (che vuole unire e non dividere…) abbiamo visto consumarsi definitivamente la rottura tra cattolici tradizionalisti e progressisti, avviatasi con Pio IX in periodo risorgimentale.

E già questo non mi pare un successo irrilevante.

Ma la capacità di dividere è continuata addirittura all’interno dei tradizionalisti di cui parleremo subito.

Curiosamente la capacità divisoria di questo pontificato è arrivata anche fra i progressisti filobergogliani, come Melloni su Repubblica magistralmente fa notare, e Riccardi descrive nel suo libro sulla chiesa che brucia…

Ma contentiamoci di parlare della rottura all’interno dei “tradizionalisti” essendo certi che in quello dei progressisti la rottura fosse scontata, visto che senza fondamenta una casa non sta in piedi per molto tempo.

Mi rifiuto, come tutti, normalmente di usare l’espressione “tradizionalisti”, utilizzando solo l’espressione “cattolici” verso “non cattolici”, secondo l’insegnamento di papa Pio X nella lettera apostolica <Notre charge apostolique> del 1910, dove spiega che i veri amici del popolo non sono i novatori, né i rivoluzionari, ma i tradizionalisti.

Secondo i trinariciuti (alla Guareschi) progressisti, invece i tradizionalisti sono una sparuta minoranza settaria contraria ad ogni novità, che segue dottrine pre-Vaticano II, che segue un catechismo vecchio di cento anni (quello di san Pio X) e che ama solo la messa tridentina, cui assiste più per motivi formali che sostanziali.

Ma ora i progressisti stanno godendo come pazzi a leggere le schermaglie fra i tradizionalisti.

La rottura all’interno del mondo “tradizionalista” che dovrebbe preoccupare di più è stata recentissimamente annunciata grazie ai dissensi e agli attacchi diretti ed indiretti, garbati e meno garbati, tra il prof. de Mattei e SER Mons. CM Viganò.

Comincia il prof de Mattei con un articolo del 1° di giugno sul fumo di satana entrato nel mondo dei tradizionalisti, commentando il simposio virtuale a Venezia del 30 maggio sull’Era post Covid, organizzato da mons. Viganò con personaggi curiosi e di dubbio prestigio, o almeno inadeguatezza per un convegno con mons. Viganò: Aleksander Dugin e Robert Kennedy.

Dugin è stato definito il filosofo più pericoloso al mondo, seguitore di Heidegger e Nietzsche, ma ispirato anche da Evola e Guenon. Robert Kennedy è un famoso membro dell’establishment anti-establishment, sostenitore di Hillary Clinton, con tre mogli, ma che si definisce fervente cattolico. De Mattei non glielo perdona.

Segue la reazione dei sostenitori pro-Viganò, che attaccano il libretto del prof. de Mattei sulla liceità morale della vaccinazione. Questo mini-saggio di de Mattei doveva rappresentare solo una opinione scientifico-morale sul vaccino Covid, eppure è diventato incredibilmente motivo di conflitto morale tra tradizionalisti. Infatti il primo scontro in proposito, è stato fra de Mattei e mons. Athanasius Schneider, ma non so come si sia concluso.

Immediatamente il prof. de Mattei replica con il recentissimo articolo, estremamente pungente e personale, sul “caso dell’arcivescovo Viganò e il suo doppio”, dove si domanda, leggendo i suoi scritti e valutando i suoi comportamenti di ieri e di oggi, quale Viganò sia il dr Jekyll e quale o Mr. Hyde (quello di ieri o di oggi?); e supponendo uno sdoppiamento di personalità o una forma di plagio da parte di qualcuno.

Io mi son chiesto se questo stile usato da de Mattei per rimproverare Viganò, non meriti le medesime considerazioni che lui rivolge a Viganò.

Invece di un dibattito, si è creato immediatamente uno scontro. Gli amici-alleati di ieri per una causa importante, son diventati nemici di oggi (persino nemici accesi ) per una causa di cui abbiamo il diritto di sospettare che ci sia sotto qualcosa di politico, qualcosa di oscuro.

Se ciò non fosse, se avessimo capito male, cari amici, vi esortiamo a confrontarvi, come gli apostoli Paolo e Barnaba. Solo con un confronto-dibattito pubblico potreste permettere a noi tutti di capire le ragioni degli uni e degli altri.

Questa rottura sta diventando ideologica, sta provocando eccessi spesso esasperati di comportamento tra “tradizionalisti”.

Ma siamo impazziti? Si direbbe sia stato organizzato un complotto per rompere definitivamente lo schieramento “tradizionalista”.

I fumi di satana entrano in tutte le fessure, probabilmente.

Mi domando con preoccupazione come il mondo della tradizione, che dovrebbe esser preoccupato di difendere il “deposito della fede” secondo tradizione divina, apostolica ed ecclesiale, reagirà alla tentazione di dividersi ancora di più grazie a fatti che non sono così evidentemente dottrinali.

Se questi fatti lo fossero in parte, dovrebbero esser materia di approfondimento e discussione, non di rottura come sta avvenendo.

Pensate a come diventa argomento di soddisfazione per i progressisti vedere vescovi pro vax e altri no vax che si lanciano “pseudo-scomuniche” come i papi degli scismi medioevali.

Pensate a come gode Tornielli.

§§§




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61 commenti

  • canadese ha detto:

    segnalo video di don Nitoglia sull’affaire https://odysee.com/@visionetv:2/don-curzio-nitoglia-dietro-l'attacco-a:6

    Secondo me tutto nasce a) dall’antipatia personale di De Mat per Nitoglia che sembra legittimo presumere dal video di cui sopra è diventato una delle pesone vicine al monsignore e b) dalla difesa dei vaccini e del lockdown da parte di RDM.

    la polemica è utile perché permette finalmente di capire che RDM non va certo guardato come l’intellettuale di riferimento del movimento tradizionale, ma solo come un commentatore litigioso che occasionalmente dice (o ricopia) idee giuste. e il suo libro sul concilio è zeppo di imprecisioni, che rendono debole l’argomentazione della tesi di RDM.

  • antonio cafazzo ha detto:

    Come spiegare la diatriba ai nipotini.

  • STESICORO ha detto:

    Questo appello all’unità è irrealistico, oltre che miope. Alla causa della Tradizione il milieu che fa riferimento a De Mattei è stato, a mio avviso, non solo di nullo aiuto, ma anche di notevole danno. La convergenza di finalità tra il lepantume assortito e la cattolicità impegnata nel recupero della venerabile Liturgia Tridentina è stata solo apparente. La risoluzione di scaricare De Mattei e i suoi adepti avrebbe dovuto essere presa già da tempo. L’Abate Faria vive in modo problematico il fatto che ciò procuri piacere a qualche mezza figura. È un problema tutto suo, del tutto irrilevante per ciò che attiene ai contenuti in gioco.

  • Iginio ha detto:

    Semplicemente, come dice un bravo sacerdote che ho conosciuto, bisogna essere per la Tradizione (quella veramente cristiana cattolica, non quella farlocca di altri), non per i Tradizionalisti.

  • STESICORO ha detto:

    “Dugin è stato definito il filosofo più pericoloso al mondo”. Da chi? Voi capirete che una definizione proposta Pulcinella non ha la stessa autorevolezza di una definizione proposta da Platone.

  • Fidem servavi ha detto:

    non si poteva esprimere in modo più adeguato la piaga che attualmente colpisce il mondo tradizionale. Questa piaga è dovuta alla mancanze di un autorità canonicamente valida ma sufficientemente cattolica per poterle fare fiducia. Come si può fare fiducia ad un Giovanni XXIII che pubblicamente umilio il Cardinale Ottaviani trattandolo di profeta di sventura, che promosse l’ecumenismo a detrimento del patrimonio cattolico, come fare fiducia a Paolo VI che si prosterno del tempio dell’arroganza umana (ONU), che distrusse la pietà cattolica con la sua riforma liturgica, che violò flagranti modo quantoi stabilito dai suoi predecessori in merito ai rapporti con il mondo non cattolico presentandosi in San Paolo fuori le mure assieme all’arcivescovo di Canterbury, massone e laico.

  • Husher ha detto:

    Cesare Baronio alias Pietro Siffi secondo De Mattei, oltre al blog ha chiuso anche Twitter che stamattina era attivo

  • antonio cafazzo ha detto:

    Profezia. Dopo un “conveniente” silenziamento sul tema, i prossimi calci negli stinchi saranno sferrati a Tosatti e A.M. Valli (amici di Mons.Viganò).

    Intanto news di attualità.
    1)Scomparso. Mons. Gustavo Zanchetta non lavora più come consigliere dell’Amministrazione vaticana del patrimonio della Santa Sede (APSA).
    (https://www.catholicnewsagency.com/news/248087/argentine-bishop-zanchetta-ends-vatican-job-at-apsa). Licenziato?

    2) Ricomparso. Il Card. Gambetti – Arciprete della Basilica di San Pietro – in una Nota circa l’ordinamento delle Celebrazioni Eucaristiche, 22.06.2021 –
    scrive: “- per le celebrazioni con il Missale Romanum del 1962 deve essere fatto tutto il possibile per esaudire il desiderio di fedeli e sacerdoti come previsto dal Motu Proprio Summorum Pontificum.” (https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/06/22/0403/00884.html). Domanda ai conoscitori dei progetti del Regnante: “ma il Summorum Pontificum è o non è in via di riforma/soppressione?”.

    3) Francesco oggi incontra e saluta Spider-Man (articolo e foto sempre in https://www.catholicnewsagency.com/news/248104/why-was-spider-man-at-pope-francis-general-audience). Alieni in vista?

  • IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:

    Scusate, ma al di là del ” ma chi è Baronius?”, qui ci si divide su quisquilie come l’ identità del Papa ! sulla validità di un concilio ecumenico! sulla validità della Messa NO ! qui molti sono convinti della affiliazione massonica dei Papi Roncalli e Montini, e che GPII fosse un eretico!
    Uno “schieramento” tradizionalista (o come volete chiamarlo) non esiste; ci sono aree in cui ci si scambiano opinioni e informazioni; e l’ agorà che il caro Tosatti (posso?) ci mette a disposizione è una di queste.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    L’aggressione a mons Viganò da parte di Corrispondenza Romana ha un antecedente molto simile, nel tono e nel contenuto, e non è privo di interesse. Esso sembra ricollegare il tutto alla difesa ad oltranza che viene portata avanti, sia da parte di tal Emmanuele Barbieri che del prof de Mattei, della campagna di vaccinazione a cui assistiamo in questo disgraziato periodo. Il Barbieri nell’aprile del 2021,in un articolo pubblicato sempre su Corrispondenza Romana, aggrediva con virulenza, e anche con falsità che vennero poi smascherate, sia la dottoressa Pamela Acker che il vice di Lifesitenews Jhon-Henry Westen. Il 21 aprile di quest’anno sul sito di Sabino Paciolla, “Oltre il Giardino”, usciva un articolo della dottoressa Acker, con prefazione di Westen, in cui si dava ragione dell’incredibile episodio. Chi fosse interessato a questo episodio “parallelo” a quello che coinvolge mons Viganò consiglio di andare a leggere l’articolo segnalato su “Oltre il Giardino”.

  • chiara ha detto:

    Ma chi??? Cesare Baronio che tante volte ha commentato anche qui su Stilum?!! Ci mancava solo questa 🤦🏻‍♀️ Non ci si raccapezza più. Ricordo uno scambio di opinioni, sempre qui su Stilum Curiae, tra mons Baronio e padre Cavalcoli, dal quale si intuiva che dietro lo pseudonimo di Baronio ci fosse effettivamente un prelato; magari non un monsignore, ma almeno un consacrato. Mah… che tristezza

  • Federico ha detto:

    In realtà l’attacco di de Mattei è ad ampio raggio.
    Il professore romano attacca il convegno di Venezia, appaiando Dugin a Soros, attacca i no vax in genere, minimizza ed elude i temi chiave sostenuti dalle altre forze tradizionaliste, come per esempio il Grande Reset, un disegno pressoché inesistente per il profssore romano, così come appoggia la narrazione covidista che domina da più di un anno le nostre vite. Allo stesso tempo l’organo di comunicazione dematteiano sposa una lettura geopolitica schiacciata sull’atlantismo d’antan con articoli illeggibili contro Putin, quasi fosse ancora il leader del PCUS.
    Gli articoli contro Viganò costituiscono il climax di questa tendenza politica.

    • STESICORO ha detto:

      A proposito di atlantismo, non so l’ambasciata a Roma, ma a Milano sul pennone del Consolato Generale USA sventola, oltre alla star & sripes, la bandiera arcobalenica dell’internazionale LGBT. Un chiaro biglietto da visita, che ben chiarisce in che mani vorrebbero metterci il povero De Mattei e il suo piccolo gregge.

  • elvi ha detto:

    Scusate, fuori tema, ma non troppo…notizia di oggi: l’ONU ha dichiarato che a causa dei cambiamenti climatici l’Umanità è destinata ad ESTINGUERSI!!!! Domanda: siamo noi “tradizionalisti “ (ovvero trogloditi,retrogradi,psicolabili,quindi manipolabili ecc.ecc. ecc.) a farneticare,a complottare e a vaneggiare… o sono i cosiddetti progressisti (ovvero illuminati,sapientoni, lungimiranti,avanguardisti,filantropi ecc.ecc.) ad essere già un pezzo avanti,anzi oltre ogni inimmaginabile diavoleria????!!!!!!!!

    • Zuzz ha detto:

      Vogliono rintontolirci con le loro fandonie.
      Sanno perfettamente che sono fandonie, ma le raccontano lo stesso per vedere l’effetto che fa.

  • Adriana 1 ha detto:

    Strano che il dotto de Mattei, che attribuisce a Pietro Sciffi una parentela con una casa nobiliare inventata di sana pianta, non si sia accorto che si tratta dei titoli e dei possessi della famiglia storica degli Scifi ( o Sciffi)…quella di S. Chiara.

  • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

    Se l’altro ieri era uno schifo la messa in scena del minuscolo roberto de mattei, quello che pubblica oggi è una pugnalata feroce ripiena d’abominio. Quello si crede che lo sa tutto su tutto.

    3 anni esatti fa, 23 giugno 2018, a Roma,q lui organizzò una delle sue conferenzze, ed INVITÒ A ME, PER ESSERE IL CELEBRANTE DEL SANTO SACRIFICIO NEL RITO, CERTO, TRIDENTINO.

    Ma io mi rifiutai e li ho detto di non voler partecipare nella sua IPOCRESIA, perche dietro le quinte odia berORGOGLIO e non lo ritiene papa, ma in pubblico fa finta. Ed io non l’odio, ma lo smaschero tale e quale è, il volto di questo COLPO DI STATO VATICANO.

    Siccome già avevo viaggio per Roma, mi fu una giornata straordinaria, perche invece, tr’altro, celebrai lo stesso 23 giugno 2018, accanto il sepolcro di San Pio V, a Santa Maria delle Neve, Maggiore, certo Gregoriana-Tridentina-di S. Pio V, o chiamisi la di sempre, come si vuole.

    Quel giorno avevo appuntamento per cena, con il carissimo Marco Tossati, ma sua unica sorella Mirella volò in Cielo lo stesso giorno. Carissimo: oggi ho offerto nel terzo anniversario.

    Stesso giorno 23 giugno ma del 2013, quando berORGOGLIO con solita astuzia domandava sullo sporco mccarrick, tra i suoi intimi amici dietro il COLPO DI STATO VATICANO, al carissimo Mgr. Carlo Maria Viganò, nunzio in USA.

    È d’insolita VILTÀ prendersila in questo modo contro Mgr. Viganò. Ancora ieri mi rispondono da “Il fumo di satana” che il professorino de mattei non semina zizzania.

    Arrivare a questo livello, pretendendo smascherare tale Pietro Siffi, non potrebbe essere un ononimo? e se non, magari quello che cerca è promozionarlo perche berORGOGLIO subito lo prenda como successore dell’altro pietro Parolin…hanno sifilide nel sistema nervoso centrale. Dice che uscito dalle congregazioni tradizionaliste, si persero le traccie, e che dopo compare come venditore dei damaschi. Magari è qui che il Sherlock de mattei, che li piace lo stilo inglese, si è confuso e cè un Pietro Siffi venditore ed altro di grande cultura storica, filosofica e teologica, che aveva suo straordinario blog Opportune et Importune.

    Mettiamola che tutto sia come la vomita oggi sulla sua corrotta corrispondenza romana, ragione in più doveva rivolgersi personalmente e privatamente a Mgr. Viganò, advertendolo di tutto questo, e non farlo pubblico, nemmeno nel caso che Mgr. Carlo Maria avrebbe risposto negativamente. Quello lo Commanda Nostro Signore: chiarire o rimproverare privatamente; se non cambia, con due testimoni, ed infine in pubblico se è il caso.

    È assoluta viltà, bassezza insolita, colui che si crede qualcosa anche perche comparirà suo titolo nobiliare nel catalogo che cita. Pure risulta adesso un AFFEMINATO, come li da d’affeminato nel lungo elenco descrivendo Pietro Siffi, mettendo tutte queste sporcizie sventolate come il gossip tra alcune donne facendosi i cappelli tinti di stravaganti colori.

    Non è d’uomo di FEDE e d’onore agire così. E questa è la tragedia vera: ovunque si guardi quello che manca è la SANTITÀ DI VITA. LE VIRTÙ. E vogliono guidare gl’altri…siete degli squilibrati mentali.

    Sia di destra che di sinistra, siano progressisti modernisti tramontati che balordi pseudo tradizionalisti, mancando il VERO AMORE, andrete finire tutti nello stridore dei denti, nell’inferno.

    Per favore amatissimo Mgr. Viganò NON LI RISPONDA ADESSO, lasci perdere e non discenda a questi livelli da bordelli.

    Se al de mattei se l’ ha confrontato nei mezzi sulla sua pure schizofrenica posizione su pseudo vaccini con cellule di bimbi amazzati, è perche ancora lui per prima la buttò sui mass media, ma cosa li ha fatto Mgr. Carlo Maria Viganò per attacare con tutte quest’immondezze?. Non ha vergogna verso sua distinta consorte, figli, ecc?

    Chi perde è solo la nostra VERA CHIESA. POVERO SEMINATORE DI ZIZZANIA. SCHIFO, roberto conte di nulla de mattei. Già non conti nulla, e tutto il “prestigio” d’un tempo, finisce descritto nell’ Inferno, da Dante. Volevi imitare, non trovando un Tevere immondo come il caro giovane austriaco le pachaimmonde, per farti l’eroe? Fai pena e schifo. Per favore attenti Famiglia, Patria e Tradizione, cacciatelo, non vi rappresenta, ed è un insulto alla memoria di Plinio Corrêima da Oliveira.

    Dalla periferia di Caracas, parroco.

    ET EXPECTO TRIUMPHUM CORDIS IMMACULATI MARIÆ.

    • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

      PATER LUIS EDUARDO RODRÍGUEZ RODRÍGUEZ
      22 Giugno 2021 alle 10:03
      Anni fa ho chiesto al de Mattei smettere seminare zizzania. Lui si crede deve essere il non plus ultra a guidare la “Tradizione”. Li ho scritto in privato, perche allora mi rispondeva con certa frequenza. Cerca di corregere tutti, come ad Antonio Socci e tanti altri. Li ho detto che avendo sua fondazione “Lepanto”, di fare quello che per Lepanto ha fatto il colossale SAN PIO V, mettere d’accordo i potenti d’allora, Spagna, Venezia, ed altri, finora divisi e per conto proprio. Dunque non usare l’immagine di Lepanto, per poi credersi più degl’ altri. E siccome questa GUERRA in corso, la più tremenda e drammatica di sempre, lasci perdere le sue lezioncine, che adesso importa non solo il pregare il Santo Rosario, ma non essere divisi, perche più astuti, i figli delle tenebre.

      ET EXPECTO TRIUMPHUM CORDIS IMMACULATI MARIÆ.
      La saluto e ringrazio ancora, amatissimo Mgr. Carlo Maria Vigano

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    A proposito di chi ha ragione e chi ha torto, se letta senza pregiudizi, a me pare molto illuminante la catechesi del Santo Padre di questa mattina all’Udienza Generale.
    Per chi volesse approfondire, questo è il link:
    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/06/23/0404/00886.html
    Poi, eventualmente, commentiamo. Grazie.

    • MARIO ha detto:

      In sintesi: anche per la Chiesa la storia si ripete da 2000 anni.
      In particolare: anche ai tempi di San Paolo, la sua missione evangelizzatrice era ostacolata dai tradizionalisti di allora.

    • Adriana 1 ha detto:

      Stilum cur. Emerito,
      a me pare la solita ” Cicero pro domo sua”, dove il Cicerone in questione paragona- indegnamente- se stesso a S. Paolo e i “rigidi” ( tradizionalisti) ,preti o laici che siano, agli ottusi Ebrei conservatori. Ma non erano, costoro, i Fratelli Maggiori circoncisi, degni di imbroccare una strada speciale per la salvazione? Senza bisogno delle cattedrali -che a quel tempo non esistevano neppure per i Cristiani-?

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Mi sembra ragionevole pensare che il brano scelto per dare inizio ad una nuova serie di catechesi, sia stato oculatamente scelto per un tautologico dar contro a chi da contro perchè è male dar contro. Scopo: rilanciare l’immagine eroica di un Papa Francesco audace paladino di un rinnovamento della chiesa ferocemente combattuto dai biechi e maldicenti conservatori. E mentre Gesù dorme, continua ad imperversare la furiosa burrasca. Usque tandem ?

  • GMZ ha detto:

    Caro Abate Faria,
    che il cattolicesimo abbia bisogno della corrispondenza di amorosi sensi tra SER Card. Viganò e il prof. De Mattei è almeno dubbio.
    Con tutto l’umano rispetto per costoro, possono andare svanti a bisticciare finché vogliono; non è che tutti i “tradizionalisti” pendano dalle loro labbra e dalle loro – ponderose! – parole… Tra l’altro, sono i trinariciuti a non ammettere dissensi, mica noi poveri tradizionalisti amanti del latinarum.
    Ossequi!

  • Luca ha detto:

    Cristo, Cristo, Cristo. Non bisogna fare Santini di nessuno. Solo Cristo dobbiamo volere. Tutto il resto è rumore, o tumore, come voleva farmi scrivere il correttore automatico. Stiamo raggiungendo una saturazione di rumore dentro la quale, come in un una tempesta, il sussurro dello Spirito diventa debole, ma si può sentire.
    Evitare tutte le stupide etichette: non tradizionalista, progressista, di destra o sinistra… Cristiano, Katholikon.
    Quello che ci manca, che abbiamo perso e di cui nemmeno i tradizionalisti parlano tanto, è la dimensione mistica/ ascetica del Cristianesimo. Seguire Gesù, morendo a sé stessi, la croce in spalla. Intromettersi in questo mondo malato per cercare di cambiarlo, ormai, è inutile, controproducente; se entri in una stalla finirai col puzzare anche tu di letame. Bisogna ritirarsi. Il messaggio va lanciato dall’esterno, dal “non ci sto” di chi decide di lasciare questa cappa asfissiante, che, infine, Iddio stesso annientera’ a tempo debito.

  • Alessandro ha detto:

    L’attacco del Prof. DE MATTEI non è sui contenuti che Mons. Viganò ha via via esposto nel corso del 2020/2021, ma nei confronti di un fantomatico personaggio che lo starebbe manipolando quasi fisicamente a mo’ di burattino. Il merito della questione sollevata da De MATTEI doveva essere relegata nel privato tra i due. La diatriba resa pubblica sortisce l’effetto di una delegittimazione vicendevole, perseguendo così l’unico devastante fine: evitare la pericolosa compattazione del mondo della “Tradizione” su Mons. Viganò e screditare totalmente le argomentazioni tradizionali, così da renderle inoperative, con buona pace di decenni di sacrifici anche da parte di famiglie e fraternità religiose. Insomma l’operazione si può definire il colpo da maestro per seppellire definitivamente la “preoccupante minaccia tradizionale”. Poi seguirà la persecuzione alle comunità Ecclesia Dei (vedasi Digione). Comunque Viganò da diplomatico sa ben muoversi tra le cose che non appaiono e mi sembra che è lui ad aver ottenuto un eccellente risultato: smascherare chi nella tradizione lavora per il nemico. E’ Viganò che in questo “guerra” ha vinto. Ora si sa chi tra di noi deve essere isolato.

    • Milli ha detto:

      Per dirla in parole povere, De Mattei vuole far passare mons. Viganò per un povero scemo, sminuendo così tutto ciò che ha affermato negli ultimi mesi, in particolare(mi par di capire) contro i vaccini anticovid.
      Tuttavia, non lo definerei un colpo da maestro, l’articolo ,anzi, gli articoli ormai sono due, per un lettore un poco critico sono piuttosto fumosi, accusano usando il condizionale, spargono veleni a destra e a manca basandosi su ipotesi e non certezze.
      Mons.Viganò ha smentito l’esistenza di un qualsivoglia ghostwriter e ha assicurato di essere ancora nel pieno delle sue facoltà.
      Tranne che il sig.De Mattei non voglia insinuare che mons. Viganò stia mentendo, siamo di fronte a una figuraccia bestiale.
      Mah!

  • Catacumbulus ha detto:

    1) Le divisioni non sono un male assoluto, perché se volersi il più possibile mantenere, con l’aiuto della Provvidenza, dalla parte della verità, comporta l’emergere di posizioni contrarie e persino contraddittorie, questo non è un male, ma un vaglio. Stare dalla parte giusta non si misura con il numero degli aderenti e nemmeno con il timore strategico per la maggior debolezza derivante dalla divisione interna al cospetto del nemico, ma sempre con il criterio superiore dell’adesione più coerente possibile al vero. Forse è proprio il caso di vedere quanto sta accadendo nella prospettiva di un vaglio provvidenziale.

    2) Su Corrispondenza Romana sono apparsi articoli irragionevolmente contrari e ostili alla Russia di Putin. Questo non perché sia ragionevole proporre Putin e il suo paese come “santini”, ma perché accusare la Russia di attuare una politica improntata al principio dei “boots on the ground”, apparentandola strettamente alla Cina e richiamando il passato sovietico, corrisponde ad una prospettazione totalmente unilaterale della situazione geopolitica (mi riferisco in particolare a questo articolo a firma di Luca Della Torre: https://www.corrispondenzaromana.it/cina-e-russia-allattacco-delloccidente/). Infatti escludere in assoluto gli USA dall’elenco delle superpotenze che da sempre e tutt’ora attuano una tale forma di politica internazionale, è addirittura RIDICOLO. A partire dalla guerra contro la Spagna del 1898 (se non già dal “repulisti” attuato nei confronti dei nativi americani e dalla guerra civile americana) la storia degli Stati Uniti è una storia ininterrotta di guerre in cui non si è fatto altro che mettere “boots” sul terreno altrui… È necessario richiamare la sceneggiata pietosamente falsa e pretestuosa di Colin Powell che agitava la boccetta di antrace per accusare il regime di Saddam, onde invadere, come poi avvenne, l’Iraq? Ripeto, questa esclusione è addirittura ridicola e testimonia chiaramente di una presa di posizione del tutto “politica”, che nulla ha a che vedere con la considerazione delle cose che dovrebbe sempre contraddistinguere uno studioso o un ricercatore! Può dunque sorgere il legittimo sospetto che anche questo insistito attacco a Mons. Viganò possa essere dovuto a motivazioni politiche di qualche genere…

  • Milli ha detto:

    Il questione sulla liceità dei vaccini sembra essere il centro del problema , uno contro, l’altro pro, allineato con il Vaticano e Big Pharma.
    E ci sono tanti interessi in ballo(e pure tanti soldi).

  • EquesFidus ha detto:

    Io non so chi ha ragione fra il prof. de Mattei e mons. Viganò, non ho letto a fondo gli scritti ed onestamente non mi interessa. Questo è proprio ciò che temevo si consumasse: la divisione (in realtàgiàpresente), probabilmente voluta dal Vaticano, del fronte tradizionale. In questi tempi di incertezza, infatti, una reazione seria e compatta, che unisse tutte le compagini dei “tradò” contro una revisione in senso indultivo del MP “Summorum Pontificum” sarebbe stata devastante per lo stesso Bergoglio (il quale, negli ultimi 8 anni, ha saputo farsi non pochi nemici anche fra i suoi sostenitori della prima ora, vedi ad esempio i recenti provvedimenti sui movimenti laicali che di certo non piaceranno alle sette dei Neocatecumenali e RnS). Così facendo, invece, diffondendo anche informazioni che probabilmente sono solo gossip (ammesso siano vere), ha disinnescato la bomba: ora, in caso di una manifestazione contro le sue revisioni personalistiche al MP, molti non parteciperanno, istigato da arruffapopoli e capibastone “tradò” (o presunto tali) a non partecipare dietro infantili ricatti, guardando non alla bontà delle iniziative in sé ma a chi vi partecipa. L’ho già detto, e lo ripeto, la divisione tra i cattolici contro i modernisti è uno dei motivi principali intra moenia per cui il Ripristino ancora non è stato ancora avviato: dovremmo stringerci a coorte, e invece ci disperiamo, non fiume in piena ma tanti ruscelletti. Tutti insieme, uniti, compatti, dalla FSSPX (che, comunque la si pensi sulle sue sparate e sulla sua condizione canonica, diciamo così, opaca, non ha mancanza di uomini e mezzi) agli Istituti di diritto pontificio a dare supporto fino ai vari gruppi, circoli e confraternite laiche ed all’iniziativa dei singoli fedeli, dovremmo lottare tutti assieme contro l’essere rinchiusi nelle riserve indiane dell’indulto (in attesa, un domani, della loro lenta chiusura, quanto pensate ci vorrà prima che vengano colpiti pesantemente i seminari ex Ecclesia Dei?) e per il Ripristino. Invece no: ci dividiamo in gruppetti gli uni contro gli altri armati, non ci sopportiamo e sopportiamo a vicenda, addirittura arriviamo a farci la guerra per cosa non lo so (spero non per motivi banali come sesso e/o soldi). E in tutto questo il diavolo se la ride, mentre dovremmo, ognuno secondo le proprie capacità, combattere per Ripristinare una situazione che, onestamente, dopo sessant’anni di “esperimento” è giunta al capolinea (basta vedere i seminari diocesani, con cifre che ormai stanno viaggiando verso lo 0 e a cui non si può semplicemente dare la colpa alla secolarizzazione della società ed all’ignoranza dei laici, come se queste cose non dipendessero dalla Chiesa post-CV II). Poi, su Facebook, mi tocca leggere di cattoliche praticanti che gridano contro l’ingerenza vaticana per l’interferenza vaticana contro (parte, troppo poca) del ddl incostituzionale Zan pro-sodomia (peccato che grida vendetta al cospetto di Dio e che è condannato praticamente da tutta la Bibbia) ed anti-cattolici: mi raccomando, questi non sono sintomi di una cancrena diffusa che ha ridotto la Chiesa a circolino di sinistra, l’importante è scannarci fra noi con la pretesa di essere nel giusto!

    • Catacumbulus ha detto:

      Secondo me le cose sono arrivate ad un tale punto di ingravescente discesa verso gli inferi, che sperare di ottenere effetti risolutivi mediante strategie umane, è pura illusione. Il che non significa non si debba tentarci, ma farsi condizionare da timori legati a maggiore o minore efficacia tattica, sarebbe fuorviante. Meglio ringraziare il cielo che sta permettendo il diradarsi delle nebbie, affinché, pochi o tanti, si possa capire su chi veramente contare. A livello personale rimane sempre determinante la virtù di chi ha saputo, certamente anche per grazia divina, conservare come fondamentale il principio di aderenza alla verità (pur con tutti gli errori e le incertezze di cui si può sempre rimanere vittime). Io, per un motivo o per l’altro, mi trovo circondato da persone che sembrano avere operato prevalentemente la scelta opposta, ossia l’opportunismo…

  • EMANUELE ha detto:

    Che la posizione di De Mattei sui vaccini anti-Covid19 (che alcuni non sono vaccini ma terapie geniche) faccia acqua da tutte le parti, sia per ragione (ricordiamo gli almeno 14.000 morti per questi “vaccini” e i circa 1.500.000 di eventi avversi gravi (fonte ufficiale EMA) sia per morale cattolica (il fine non giustifica mail il mezzo), è un dato talmente evidente che è ormai inutile parlare.

    Detto ciò gli attacchi a monsignor Viganò e a chi sostiene la non liceità di tali “vaccini” hanno raggiunto un tal livore da lasciare sgomenti.
    Se De Mattei non fosse d’accordo con le tesi di Viganò dovrebbe esporre contro idee con relative argomentazioni e continuare a portare ragionamenti convincenti.
    Invece attacca direttamente la persona del Monsignore con (due amici avvocati mi dicono che ci sono tutti gli estremi per una querela per quanto afferma qui https://www.corrispondenzaromana.it/caso-vigano-chi-e-il-vero-autore-degli-scritti-di-mons-vigano/ ).
    Perché mi chiedo io si comporta così? Perché De Mattei anziché argomentare nel merito le idee di Viganò lo attacca nella sua propria persona? E’ un modo di agire secondo carità?
    Questo elemento fa capire chi è nella ragione, chi nel torto. Chi seguire, da chi allontanarsi.

    • Enrico Nippo ha detto:

      “Io non so chi ha ragione fra il prof. de Mattei e mons. Viganò, non ho letto a fondo gli scritti ed onestamente non mi interessa”.

      Mi accodo.

      E poi restare su piano di chi “ha ragione” e che “ha torto” vuol dire condannarsi all’asfissia. Chi crede di “avere ragione” avrà sempre i suoi validi motivi, ma sarà sempre contraccambiato, alla pari, da chi “ha torto”, che così ribalta la faccenda.

      Col passare di questi giorni tragici, confusionari, conflittuali, in cui ognuno crede di stare dalla “parte giusta”, mi convinco sempre più, se ce ne fosse bisogno, che tutto questo bailamme è una distrazione micidiale da ciò che davvero conta: mettersi in contatto con Dio e salvarsi l’anima.

      Detto con linguaggio un pochino spinto di cui chiedo scusa:

      chi se ne frega di chi ha ragione e di chi ha torto!

      • Marco Tosatti ha detto:

        Non è un problema di ragione o torto. Si tratta di capire perché viene sferrato un attacco, e per quali interessi, vicini e lontani, e per conto di chi. L’argomentazione in sé è semplicemente risibile. Ma il fatto resta e va capito.

        • Husher ha detto:

          Più o meno il commento che girava all’epoca del memoriale contro il Papa. Lì però si è capito abbastanza subito chi era il mandante e quale il movente

        • STESICORO ha detto:

          Esattamente, Marco. Bisogna interrogarsi sui tempi, sui modi e sugli obiettivi. In ogni caso queste uscite del prof. hanno tolto le scaglie dagli occhi a molti, e ciò è un bene.

      • EMANUELE ha detto:

        Mi permetta una risposta.
        Avere ragione o torto intendo all’uso di questi “vaccini”, non relativamente alla polemica che lascia il tempo che trova.
        Se De Mattei attacca personalmente un Monsignore di Santa Romana Chiesa in un modo così temerario e a rischio di querela si capisce chi ha perso quella pace ed equilibrio per argomentare correttamente su un elemento centrale sia da un punto di vista morale che di fatto, ovvero questi “vaccini” .
        Quindi è logico che una persona credente ancora nel dubbio su essi può orientarsi con meno confusione e più certezza. Proprio per “salvarsi l’anima” come lei dice e non buttare nel cesso la propria vita che è un dono di Dio.
        E non sarà verso il De Mattei-vaccino pensiero.
        Tra l’altro la sua livorosa risposta alla nota da galantuomo di Viganò fa emergere due aspetti:
        1)la mancanza di argomentazione del professore;
        2)alcune domande sinistre: perché, ripeto, cercare di far terreno bruciato intorno al Monsignore in un modo così non cristiano? E’ una reazione scomposta di un pugile all’angolo? O un attacco per interesse di altri (e qui faccio mia la domanda del dottor Tosatti)?

      • Milli ha detto:

        De Mattei sta cercando di far passare Mons.Viganò per un povero scemo per sminuire quanto da lui detto negli ultimi mesi .
        E lo fa lanciando accuse e veleni, usando il condizionale, attraverso ipotesi e non certezze.
        La definirei una bassezza , una meschinità.
        Sul perché se ne può discutere (le do un indizio, forse c’entrano i vaccini).
        Sicuramente questo non fa onore a un intellettuale cattolico.

  • Il Matto ha detto:

    “Le cose cambiano, tutto cambia, ma non il Soggetto Radicale, che si mantiene uguale a se stesso, attraversando come un’ombra i tre paradigmi (Tradizione, modernità e postmodernità). Non si perde in questi spazi, né cambia la propria natura. Rimane in tutto e per tutto sempre se stesso, transitando attraverso le tre fasi. Cambia posizione, si sposta dal centro alla periferia, ma rimane esattamente lo stesso, comportandosi sempre come se si trovasse nello spazio della Tradizione. E’ un re mendicante, che nasconde la propria origine regale sotto i miserabili stracci di un servo

    Alexsandr Dugin, Il sole di mezzanotte.

    Mooooooooolto interessante!!!!!!!!!

    Anch’io ho un parente! 🤠

    • stefano raimondo ha detto:

      Bello.

      (Per un po’ non userò internet: saluto te, Enrico, Tosatti, e tutti i commentatori del bellissimo blog).

  • Maura ha detto:

    Sulla liceità dei vaccini in sintesi : un omicidio poiché è ‘ stato compiuto tanto tempo fa , non è più tanto grave. Cioè più passa il tempo e più il peccato si affievolisce al punto che oggi possiamo goderne addirittura i benefici e questo diventa moralmente accettabile . Ma che razza di ragionamento è???Monsignor Viganò non avrebbe dovuto rispondere ? Francamente non capisco perché ! Come dice Gesù : a che serve salvare le vostre vite se poi perdete l’anima ?

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Lei forse non immagina quanto a volte sia sconcertante avere a che fare con la semplicità di certe persone. Ho, in passato, conosciuto un uomo bravissimo sotto ogni aspetto, ma di una impressionante semplicità riguardo a certe cose. Lui e la moglie erano iscritti alla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli ) però erano ghiotti di uccelli allo spiedo con l’immancabile polenta ; ogni anno, ad ottobre, andavano almeno due o tre volte a farne una scorpacciata in una nota trattoria famosa per questo tipico piatto autunnale bresciano. Gli ho chiesto se non gli sembrava che quella sua abitudine fosse in contrasto col fatto di essere socio della LIPU. Mi rispose: sì forse hai ragione, ma tanto questi li hanno già uccisi; meglio mangiarli che buttarli e lasciarli marcire. Non ho saputo come controbatterlo.

      • Marco Tosatti ha detto:

        Se non ci fosse chi li mangia, forse non li ucciderebbero. O ne ucciderebbero di meno.

        • enricog ha detto:

          Anche se scandalizzerò qualcuno, credo che non ci sia niente di male nell’arrosto di uccelli. Tanto ce ne saranno sempre di meno alla faccia degli animalisti e degli ambientalisti: vicino a dove lavoro è stata installata una antenna 5G.
          Da alcuni giorni non si contano gli storni morti che troviamo a terra, per cause che apparentemente non sono spiegabili.
          Ma io sono complottista, terrapiattista, no-vax, ecc. ecc.

          • STESICORO ha detto:

            I suoi amici iscritti alla Lipu, Stilumcuriale emerito, erano, lei dice persone semplici, ma il prof. che argomenta la liceità dell’uso di catene cellulari tratte da bambini uccisi nel grembo materno non lo è altrettanto. La semplicità è cosa alquanto diversa dalla faciloneria. Le argomentazioni del prof. non mi paiono, questa è almeno la mia impressione, quelle di un animo candido e semplice, bensì quelle di chi per sostenere un partito preso rende banali e marginali questioni che sono invece delicatissime e cruciali, e lo fa con disinvolta capziosità. Maura ha pienamente ragione: la prescrizione morale dell’omicidio non esiste e non potrà mai esistere.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Un conto è sognare e invitare a sognare la costruzione di “ponti” a gogò,per abbracciare i confini del mondo, idealizzandola e incantando con i racconti della propria fantasia, altro è ripare le interruzioni di ponti preesistenti, franati sotto il peso di errori umani e… contraddizioni eclatanti.
    Sembra che per un qualche disegno, non del tutto oscuro e indecifrabile, si sia condannati a soggiacere al potere distruttivo di una forza che si sia fatta indebitamente e erroneamente interprete di quella ammissione:« Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada». (Mt. 10.34)
    Con buona (???) pace per… San Francesco!!!

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Mi rifiuto, come tutti, normalmente di usare l’espressione “tradizionalisti”, utilizzando solo l’espressione “cattolici” verso “non cattolici”, secondo l’insegnamento di papa Pio X nella lettera apostolica del 1910, dove spiega che i veri amici del popolo non sono i novatori, né i rivoluzionari, ma i tradizionalisti”.

    Chiedo scusa: c’è una contraddizione o leggo male io?

  • Girolamo Atanasi ha detto:

    Il mondo della Tradizione è purtroppo diviso da gran tempo. Basterebbe vedere come si viene guardati in cagnesco se non si appare sufficientemente tradizionalisti. A giudizio di chi e sulla base di cosa è tutto da vedere. Una situazione penosa che ha radici vecchie e parte dal presupposto molto protestante secondo cui ognuno giudica secondo il proprio criterio mascherandolo da Tradizione. Io vado alla messa antica, per la cronaca.

  • Bassa portineria ha detto:

    La mj scusi , abate illustrissimo, ma se uno ha tre mogli, come può affermare di credere nella indissolubilità del sacro vincolo del matrimonio ? Quale dovrebbe essere il suo comportamento ? Vivere da asceta? Nascondersi nel fitto di un bosco ? Andare a riposare tra i monaci ? Si accettano proposte e suggerimenti.

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Non partecipare a convegni come segno di penitenza ? Mi scusi ma, a parte ogni altra considerazione, il fatal convegno l’ha organizzato mons. Viganò? Non mi pare. E d’ora in avanti se si viene invitati ad un Convegno sarebbe bene, prima di rispondere si o no, di chiedere i curricula di ogni partecipante? Quello scientifico, quello professionale, quello morale e quello religioso? Magari sarebbe più prudente… con l’aria che tira oltre ad un filosofo ortodosso amico di Putin, il che sembra essere già grave a quanto pare, ci potrebbe essere un satanista. Comunque penso che si potrebbe ovviare ad ogni problema chiedendo il motivato parere del proprio direttore spirituale e del proprio confessore. Pareri ovviamente scritti, ed inviarli … a chi ?

  • roth ha detto:

    l’art di CR di oggi è centrato sostanzialmente su un personaggio ( a me ) sconosciuto, questo Siffi. alter Baronio. Credo che DeMattei abbia finora preparato il terreno per parlare di questo Siffi. Mi domando persino se attaccare Viganò non sia stata una scusa per parlare di Siffi. Credo siamo agli inizi .

    • Husher ha detto:

      Praticamente Cesare Baronio sarebbe un imprenditore che organizza matrimoni gay e Viganò l’avrebbe scelto come ghost writer???

      • Husher ha detto:

        Il blog di Cesare Baronio (opportune importune) è stato chiuso….

      • A pensar male... ha detto:

        Letto l’articolo di De Mattei. Questo Siffi, se ho capito bene, è entrato e uscito da un seminario all’altro senza mai essere stato consacrato sacerdote. Quindi ci troviamo di fronte a due possibilità : la prima è quella di aver prodotto un blog tradizionalista in cui chi scriveva realmente era un anonimo autentico; la seconda è che il nostro sia un’agente segreto del Vaticano spedito qua e là dai suoi capi.
        De Mattei è un nobile romano, cioè della nobiltà nera. Dovrebbe essere a conoscenza delle organizzazioni vaticane.

        • Iginio ha detto:

          Dee Mattei NON è un nobile romano. presumo frequentasse la nota principessa Pallavicini.

  • don Z ha detto:

    Io conosco mons.Viganò da circa 15 anni , . Non credo proprio che abbia bisogno di un ghost writer o di un suggeritore per fare ciò che sta facendo .
    Non sarà che sia questo Baronio-Siffi ad accreditarsi quale suo consigliere ?
    Comunque quello che mi pare rilevante è questo tentativo di demolizione di mons.Viganò . Chi l’ha ordinato ? Perchè ? Nessuno crede ad un raptus di DeMattei , nessuno crede che sia mosso da antipatia rivalità o altro . Ma nessuno può neppure pensare che DeMattei abbia dato di testa . Che sta succedendo ?

    • Alta portineria ha detto:

      Nei giorni scorsi erano emerse alcune rivelazioni sugli incarichi passati del professor De Mattei.
      Ovvero che fosse stato consigliere di un certo Gianfranco Fini da tempo scomparso dagli orizzonti della politica italiana. Poiché il Fini è un uomo ambizioso non ho mai creduto seriamente alla sua scomparsa. Ora che emerge questo suo legame col De Mattei mi viene il sospetto che ci potesse essere un patto Fini De Mattei per strumentalizzare politicamente il movimento tradizionalista.
      Ma non penso che la figura di monsignor Viganò sia strumentalizzabile.

  • Fabio ha detto:

    Il promotore della marcia per la vita che sostiene la liceità morale dei vaccini prodotti con feti abortiti è andato in cortocircuito. Che è successo al Prof. De Mattei?

  • emma ha detto:

    Ma chi è questo Sciffi- Cesare Baronio , presunto alter ego di monas Viganò , di cui parla DeMattei oggi su CR ?