VIGANÒ, IL RUOLO DEI GESUITI: “CORRUPTIO OPTIMI PESSIMA”.

29 Settembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, nei giorni scorsi l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, come ricorderete, ha pubblicato un’intervista a Formiche.net. Quello che state per leggere è un approfondimento di maggiore ampiezza dei temi trattati in quell’intervista. Buona lettura. 

§§§

«Corruptio optimi pessima».

San Gregorio Magno

Cercare nell’azione recente della Compagnia di Gesù una qualche coerenza con ciò che essa fu nelle intenzioni di Sant’Ignazio di Loyola è opera ardua se non impossibile, al punto da rendere improvvida, col senno di poi, la ricostituzione dell’Ordine nel 1814 dopo la sua soppressione decisa da Clemente XIV nel 1773. Non stupisce che, nel processo di dissoluzione e di autodemolizione cui è sottoposto l’intero corpo ecclesiale, il contributo dei Gesuiti sia stato – e permanga tuttora – determinante; non a caso, dal 2013, anche il più alto Soglio è occupato da un gesuita, Jorge Mario Bergoglio, pur in deroga alla Regola ignaziana che vieta ai membri della Compagnia di Gesù di assumere incarichi nella Gerarchia.

            Nel contesto geopolitico internazionale il ruolo dell’Italia può apparire per certi versi marginale: in realtà l’Italia è un laboratorio nel quale sono compiuti quegli esperimenti di ingegneria sociale che l’agenda globalista intende estendere a tutti i governi nell’arco dei prossimi dieci anni. E questo avviene sia in campo politico ed economico, sia in campo religioso. Si comprende quindi perché La Civiltà Cattolica e il suo onnipresente direttore padre Antonio Spadaro, s.j. si siano spesi in scomposti endorsement tanto della Sinistra italiana quanto di quella globale, ivi compreso il Partito Democratico in America e il Partito Comunista in Cina. D’altra parte, la vicinanza ideologica della Compagnia di Gesù a movimenti rivoluzionari di sinistra risale ai prodromi del Sessantotto, di cui il Vaticano II pose le basi ideologiche e che trovarono nella Teologia della Liberazione la loro massima espressione, dopo aver espunto dai documenti preparatori del Concilio la condanna del Comunismo. È significativo che molti dei protagonisti di quella infausta stagione dell’America Latina, dopo l’indulgenza e le moderate sanzioni comminate dalla Santa Sede negli ultimi decenni, siano stati riabilitati e promossi da un Gesuita argentino.

            Vedere Prodi e Gentiloni assieme a padre Spadaro per la presentazione del saggio “Nell’anima della Cina” (qui) non deve sorprendere: essi sono l’espressione di quel deprecabile “cattolicesimo adulto” che ignora la doverosa coerenza dei Cattolici in politica auspicata da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI, ma che tiene insieme l’eterogeneo bestiario del progressismo in nome dell’ambientalismo malthusiano, dell’accoglienza indiscriminata degli immigrati, della teoria gender e dell’indifferentismo religioso sancito dalla Dichiarazione di Abu Dhabi. Il Convegno di Assisi – Economy of Francesco – e la prossima Enciclica Fratelli tutti confermeranno l’impronta antropocentrica e la svolta green della chiesa bergogliana, che alla proclamazione coraggiosa e “politicamente scorretta” del Vangelo a tutte le nazioni ha preferito le più facili istanze ambientaliste e immigrazioniste dell’agenda globalista, drammaticamente rischiose per la nostra civiltà occidentale. E Trump lo ha fin troppo ben capito.

            A Prodi e Gentiloni in Italia – e potremmo dire anche al Premier Conte, vista la sua provenienza e la sua formazione – sul versante americano fanno pendant personaggi sedicenti cattolici come Joe Biden, Nancy Pelosi e Andrew Cuomo: tutti orgogliosamente sostenitori dell’aborto e dell’indottrinamento gender, e tutti fieramente favorevoli ai movimenti Antifa e Black Lives Matter, che stanno mettendo a ferro e a fuoco intere città americane. Un’analisi equanime e onesta degli sponsor internazionali di questi partiti, di questi movimenti “spontanei” e del progressismo cattolico rivela un inquietante fil rouge riconducibile a quei cosiddetti filantropi che manovrano le sorti politiche ed economiche del pianeta con finanziamenti ingentissimi. È di questi giorni la notizia che i Gesuiti in America sono state destinatari di contributi per quasi due milioni di dollari (in quattro anni) da parte di George Soros; e sembra che lo stesso Accordo tra Santa Sede e Regime Comunista Cinese sia stato agevolato da cospicue elargizioni annue di Pechino alle disastrate casse vaticane. L’aver assecondato supinamente il lockdown sospendendo le celebrazioni e chiudendo le chiese in tutto il mondo ha comportato un danno economico collaterale non indifferente, per il quale le donazioni cinesi e il business dell’accoglienza rappresentano una palese compensazione.

            Gli Stati Uniti vedono i vertici ed i centri di influenza culturale della Chiesa Cattolica americana schierata spudoratamente a favore del candidato democratico e in genere di tutto l’apparato che in questi decenni si è andato consolidando all’interno dell’amministrazione pubblica. Il deep state, nemico giurato di Trump, è affiancato da una deep church che non risparmia critiche e accuse al Presidente in carica, mentre ammicca indecorosamente a Biden e ai BLM, seguendo pedissequamente la narrazione imposta dal mainstream. Poco importa che Trump sia dichiaratamente pro-life e che difenda quei principi non negoziabili cui hanno rinunciato i democratici: l’importante è trasformare la Chiesa Cattolica nel braccio spirituale del Nuovo Ordine Mondiale, al fine di avere un imprimatur da parte della massima autorità morale al mondo. Cosa impossibile con Benedetto XVI.

            Bene ha fatto il Segretario di Stato Pompeo a censurare il rinnovo dell’Accordo segreto stipulato tra Bergoglio e Xi Jinping! La sua lucida denuncia porta alla luce l’aberrante atteggiamento vaticano, il tradimento della missione della Chiesa, l’abbandono della Comunità cattolica cinese per bieco calcolo politico, l’allineamento al pensiero unico. Né stupisce la piccata reazione dei Gesuiti e del progressismo cattolico, ad iniziare da Avvenire. Se Bergoglio può impunemente affermare che «Trump non è cristiano», evocando i fantasmi del Nazismo e del populismo, per quale motivo il Segretario di Stato americano, con un obiettivo più che lecito di sicurezza internazionale, non avrebbe il diritto di esprimere il suo giudizio sulle connivenze della Santa Sede nei riguardi della più feroce – ma anche più potente ed influente che mai – dittatura comunista? Per quale motivo il Vaticano, che tace dinanzi all’appoggio dell’aborto da parte dei democratici e alla violazione dei più elementari diritti in Cina, considera un’indebita ingerenza quella dell’amministrazione Trump in un Accordo che ha evidenti ripercussioni negli equilibri politici internazionali? Desta quantomeno stupore che la parresia auspicata a parole nel confronto politico sia contraddetta nei fatti da quanti vedono portati alla luce i loro piani scellerati. E non si comprende perché un Accordo presentato come assolutamente limpido e privo di punti oscuri sia stato secretato e non possa esser letto nemmeno dal benemerito Cardinale cinese, Joseph Zen. D’altra parte, se pensiamo che tra le personalità che si occuparono dell’elaborazione dell’Accordo tra la Santa Sede e il Partito Comunista Cinese vi fu l’allora Cardinale McCarrick, su incarico di Bergoglio (qui), si comprende anche il motivo per cui gli atti del processo canonico che ha portato alla riduzione allo stato laicale del potente Prelato rimangano coperti dal segreto: in entrambi i casi un’operazione di trasparenza e di verità è urgente e dovuta, perché sono in gioco l’onore e l’autorevolezza morale della Chiesa Cattolica dinanzi al mondo.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

 §§§




STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK C’È LA PAGINA

stilumcuriae




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI 




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

43 commenti

  • Casa marziana ha detto:

    L osservatore irride il cardinale: i paradisi fiscali non esistono.
    Probabilmente c’e’ una globalizzazione intergalattica e la casa di Montecarlo e’ accatastata sul suo pianeta.

  • Giovanni Gol ha detto:

    Bisognerebbe ricordarsi anche che le cosiddette elite globaliste non sono formate da novelli seguaci di Marx ma semmai seguono le dottrine filosofiche di Popper ed economiche di Frederick von Hayek!( Liberali di destra)
    I Rockefeller ( così come soros) hanno combattuto il comunismo in ogni modo! Nelson Rockefeller ( repubblicano)e suo fratello hanno fatto finanziare le chiese protestanti in tutto il sud america per andare contro la teologia della liberazione e hanno appoggiato le più sanguinarie dittature di destra per combattere il comunismo ed allo stesso tempo hanno fatto legalizzare l’ aborto in mezzo mondo sia direttamente che tramite le loro fondazioni, hanno finanziato il rapp kinsey che ha sdoganato le perversioni come cose naturali e diffuse( con dati sfalsati e di provenienza ignota), e usato la propaganda e l’ ingegneria sociale per cambiare i costumi sessuali e riproduttivi di mezzo mondo! Soros ha le sue idee che sono in forte contrasto con la dottrina della chiesa ma in confronto alla Ford e Rockefeller foundation dei tempi andati è un agnellino da latte!
    Sarebbe bello che i cattivi fossero tutti a sinistra ed i buoni tutti a destra ma non è così! Trump stesso tratta come cani i messicani che sono il popolo più cattolico delle Americhe ed è una vergogna che un monsignore cattolico lo sostenga!
    Se io fossi americano semplicemente non voterei finché non ci fosse un candidato presentabile!

  • malibu stacy ha detto:

    la marketta a zerbino fatta oggi su north korea insider da uno degli sciuscà di andreonzo lekkalekka piegakukkiai al cardinale maradiaga è talmente a 90° che pare fatta sulla Salaria

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    OT. Ho letto in questo istante l’ultimo tweet di Papa Francesco. Eccolo:
    Dio Onnipotente, che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza. #TempoDelCreato
    Ma dire che Dio è presente in tutto l’universo e nella più piccola delle sue creature è teologicamente corretto? Non è immanentismo? Qualche esperto può aiutarmi a risolvere il dubbio?.

    • Enrico Nippo ha detto:

      “Dov’è Dio?
      Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo: Egli è l’Immenso”.
      (Catechismo di San Pio X).

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Dire ” in ogni luogo” è lo stesso che dire ” in ogni cosa”? Se ammazzo un moscerino ammazzo Dio? Se fosse così perché non si dice apertamente che ammazzare un bimbo che dovrebbe nascere equivale ad ammazzare Dio?

    • Enrico Nippo ha detto:

      “Bisogna che noi entriamo nella nostra mente, che è l’immagine di Dio, immortale, spirituale e dentro di noi. Questo significa entrare nella verità di Dio”

      San Bonaventura, Itinerario della mente a Dio.

      • Cataro infrangente ha detto:

        Dio e’ dentro di noi, come dicono gli gnostici e i massoni.

        • Enrico Nippo ha detto:

          Quindi san Bonaventura era gnostico e massone?

        • Enrico Nippo ha detto:

          “O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?”

          Anche san Paolo era gnostico e massone?

          • IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:

            Enrico, Le rispondo qui, ma a proposito del nostro precedente scambio di battute sul tomismo. Chiarisco meglio affinchè non polemizziamo su ciò in cui concordiamo; sulla Rivelazione, sul cosmo, sull’ uomo, si possono usare tanti linguaggi, e, sopratutto, le nostre azioni, le nostre scelte morali superano, come valore agli occhi di Dio, ogni nostro ragionamento, fosse anche il più elevato. Io mi riferivo a un campo specifico, ovvero la metafisica, intesa come “scienza dell’ ente in quanto ente” (di cui fa parte la teologia razionale, cioè speculativa, non quella positiva). Ebbene, son almeno quattro secoli che la filosofia percorre strade alternative al tomismo, ma il risultato è sempre lo stesso: la negazione (si badi : esplicita, non per interpretazione mia o di qualcun’ altro) della possibilità stessa di una scienza dell’ essere. Tutto qui; se si crede che la metafisica non sia una illusione della fantasia umana (come afferma Kant, e tutti gli altri dopo di lui) si deve riconoscere che l’ unico modo è quello della “analogia entis” insegnata da S. Tommaso. L’ alternativa (lecita ma……secondo me assolutamente sconsigliabile) è quella di parlare di tutto (come fanno i filosofi moderni e contemporanei non-tomisti), ma rifiutando il punto di vista metafisico. Lei mi obietta che pochi, o pochissimi potrebbero allora parlare (razionalmente) di Dio; ma io Le rispondo : pressocchè TUTTI i preti cattolici del mondo lo hanno fatto, almeno dalla restaurazione di Leone XIII nei seminari , fino agli “aggiornamenti” post CVII; e, per andare più indietro, tutti i compilatori dei documenti del Concilio di Trento, e quel linguaggio l’ avranno pur capito, in giro per la Cristianità, tutti i presbiteri e i laici a cui quei documenti erano diretti! Il tomismo è stato il linguaggio razionale della Chiesa militante. Poi è verissimo che: a) la militanza non si esaurisce nell’ insegnare metafisica. b) la Chiesa non si esaurisce in quella militante (per fortuna) perchè è anche purgante, e trionfante, dove le nostre difficoltà di comprensione, nelle cose fisiche e metafisiche, sono certamente e felicemente superate.
            (P.s. concedo che fra i tomisti non vi sia accordo su tutto, ma sulle questioni fondamentali i principi sono consolidati, diciamo)

          • Enrico Nippo ha detto:

            La ringrazio.

            Ma ora, siccome sospetto che Lei sia più preparato di me, chiedo:

            a) è possibile che col trascorrere dei secoli il linguaggio subisca inevitabilmente un’evoluzione in senso depauperante e quindi sia opportuno escogitare un nuovo linguaggio che, per la mutata temperie psichica e culturale, caratteristica dei tempi odierni, non può coincidere in tutto e per tutto con il tomismo? Prima del tomismo come si faceva? E se c’è stato un “prima” del tomismo perché non potrebbe esserci un “dopo”?

            b) nel mio precedente intervento affermavo che per la santità, a cui ogni Cristiano è “naturalmente”chiamato, ci vuole ben altro che il tomismo. Con ciò intendevo dire che occorrerebbe riscoprire, più che la metafisica, la teologia ascetica, la quale non sembra goda, da molti decenni, della minima attenzione (e della quale su questo blog non appare mai nemmeno la minima traccia). Lei che ne dice?

            Grazie ancora.

          • IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:

            Per Enrico. a) naturalmente prima di Tommaso la Chiesa è sopravissuta grazie ai martiri e ai padri; ma, quando è servito, contro le eresie si è utilizzata anche la metafisica greca (la quale, assieme al diritto romano è stata provvidenzialmente conservata da quei cristiani che avrebbero potuto buttar via tutta la cultura “pagana”) . Tuttavia per le eresie medievali e moderne la metafisica classica, senza il suo “compimento” tomista sarebbe stata insufficiente. E oggi c’ è la conferma : quasi eliminato il tomismo, nessuna difesa metafisica si oppone al modernismo ormai (quasi ?) trionfante.
            b) Tanqurey e la teolkgia ascetica vanno benissimo, certo; ma, quando nelle università pontificie (!!!) si colpisce la Transustanziazione, allora non c’ è che mettere in campo (contr lo specifico pericolo, intendo) un robusto tomismo, ogni altra arma (ripeto: nel campo proprio razional-metafisico) è SEMPRE risultata inefficace.
            P.s. io non sono proprio nessuno; purtroppo al mio posto basterebbe, nemmeno un prete, ma un seminarista con un corso di studi tradizionale. Ma sono rari, e così, vergognandomi assai, entro in campo, cercando di non dire troppe grossolanità.
            P.p.s. Enrico, siamo già passati in seconda pagina; sospendiamo per un po’, oppure ci trasferiamo.
            Sono io che la ringrazio.
            …..

    • Enrico Nippo ha detto:

      «La trascendenza e l’immanenza di Dio stanno tra di loro in un rapporto inversamente proporzionale. Solo perché Dio è assolutamente trascendente rispetto al mondo, può anche essere in esso immanente in un senso insuperabile. La conservazione del mondo (creatio continua) non va quindi concepita come una serie di singoli atti creatori, ma consiste nella presenza atemporale e indivisibile dell’attualità creatrice in seno alla sussistenza e al movimento del mondo. Dio è la causa prima, che non annulla le causae secundae creaturali (forma, materia, causalità, finalità), bensì le rende capaci di operare autonomamente come soltanto Lui è in grado di fare. L’“intervento” di Dio nel mondo non può mai significare una sospensione della causalità creaturale».
      http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/muller/rc_con_cfaith_doc_20121110_muller-esperienza_it.html

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Copio:
        La trascendenza e l’immanenza di Dio stanno tra di loro in un rapporto inversamente proporzionale

        Se due grandezze sono inversamente proporzionali, al crescere di una l’altra diminuisce. Quindi se la trascendenza diventa infinita, l’immanenza diventa zero.
        O no?

        • Enrico Nippo ha detto:

          (Ri)copio anch’io:
          “Dio è la causa prima, che non annulla le causae secundae creaturali”.

          Se non le annulla vuol dire (mi sembra) che il rapporto inversamente proporzionale tra trascendenza e immanenza non viene mai meno, altrimenti (mi sembra) la creatura sparirebbe nel nulla.
          L’immanenza (mi sembra) è la trascendenza in sé infinita che anima la creatura in sé finita con la sua “forma, materia, causalità, finalità”. In questo senso, per esempio, anche nel sasso, anch’esso creatura, è immanente la trascendenza.

          Dio è in ogni luogo: le creature sono i luoghi finiti in cui Dio infinito è immanente.

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            Quindi Gesù ha sbagliato quando ha detto: — Voi dunque pregate così : Padre nostro che sei nei cieli …–
            Doveva forse dire : Padre nostro che sei nei sassi ???
            Suvvia! non credevo di suscitare un vespaio simile !
            Che tutto ciò che avviene avvenga alla presenza di Dio non l’ho mai messo in dubbio. Come ciò sia possibile rimane per me un mistero.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Perché un vespaio? L’argomento è molto importante e chi vuole dà il suo contributo.

            Per esempio, Gesù ha anche detto “sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”, e sulla terra ci sono gli uomini e … i sassi. Uomini e sassi sono creature che testimoniano la volontà creatrice di Dio.

            Ora, poiché Dio è atto puro (così facciamo contenti i simpatizzanti del tomismo) Dio non può distinguersi dalla Sua volontà che, appunto, si attua “come in cielo così in terra”.

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          Trascendenza ed immanenza sono due cose completamente diverse. La trascendenza è una qualità essenzialmente di Dio e, come tale, non cresce o decresce, è infinita ed eterna. L’immanenza è la presenza di Dio nella creazione con la quale Dio non si identifica e nella quale Dio non si esaurisce. Diversamente ci troveremmo ad una creazione che non è creazione in senso stretto, ma divina. Il Concilio Vaticano I formula la verità circa la creazione e circa il Creatore del mondo. «Questo unico vero Dio, nella sua bontà e “onnipotente virtù”, non per aumentare la sua beatitudine, né per acquistare, ma per manifestare la sua perfezione mediante i beni che distribuisce alle creature, con decisione sommamente libera, “simultaneamente fin dall’inizio del tempo trasse dal nulla l’una e l’altra creatura…”» La creazione bisogna rispettarla ma non adorarla

          • Marcolino ha detto:

            E perché la chiesa esalta “la natura”? Solo alcuna. Ricordo un papa che malediva il vaccino contro il vaiolo perché impediva un castigo divino.

    • Ezechiele ha detto:

      Dio è presente nella creazione per potenza presenza ed essenza, oltre che per un’abitazione.
      Qui peraltro l’immanentismo è escluso dal riferimento all’onnipotenza.

      • zorba ha detto:

        Ottimo! Tommaso d’Aquino a gogò. Strano, visto il blog….

        • Enrico Nippo ha detto:

          Sì, anche se è assai improbabile che una volta attraversata la soglia fatale si dovrà sostenere un esame sul tomismo, magari con una prova scritta e una orale.

          • IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:

            Nessun esame, ma….il fatto del tomismo è che ogni altro modo per parlare razionalmente delle realtà metafisiche porta ad affermazioni imprecise, insufficienti o proprio sbagliate!

          • Enrico Nippo ha detto:

            Forse è meglio non esagerare. Se il tomismo costituisse il canone assoluto del parlare, quelli che parlano dovrebbero essere veramente pochi (e ammesso che anche questi pochi non si contraddicano l’un l’altro).
            Poco ma sicuro, infatti, che la comprensione della Somma Teologica non sia alla portata dei più.
            Del resto, non tutti quelli che hanno condotto una vita di santità conoscevano il tomismo. Lo stesso san Tommaso ha considerato paglia tutto quello che ha scritto.
            Per la santità ci vuole qualcos’altro.

    • MARIO ha detto:

      Modestamente, anche se non sono un teologo, penso che il Papa ci abbia azzeccato.

      Immanentismo è far coincidere l’universo con Dio. E non è il nostro caso, ma riguarda altre religioni.

      Dio è infinito, eterno, onnipotente, onnisciente e onnipresente (cioè presente dappertutto, in tutto l’universo).
      La Sacra Scrittura conferma l’onnipresenza di Dio. Cito solo due passi:

      SALMO 139, 7-8
      [7]Dove andare lontano dal tuo spirito,
      dove fuggire dalla tua presenza?
      [8]Se salgo in cielo, là tu sei,
      se scendo negli inferi, eccoti.

      GEREMIA 23, 23-24
      [23]Sono io forse Dio solo da vicino – dice il Signore –
      e non anche Dio da lontano?
      [24]Può forse nascondersi un uomo nei nascondigli
      senza che io lo veda?
      Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore.

      Noi uomini purtroppo siamo condizionati dai limiti imposti dalle dimensioni spazio-temporali dell’universo, le uniche che noi riusciamo a percepire e che solo Dio può trascendere.

      Per un migliore approfondimento, da parte di un teologo, rimando al seguente link:
      https://www.amicidomenicani.it/se-dio-e-onnipresente-che-senso-ha-andare-nella-chiesa-tanto-e-dappertutto/

      Buona giornata.

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Dio è trascendente ed è anche immanente nel mondo, ma non si identifica col mondo. Chi lo identifica col mondo cade nel panteismo, dottrina antibibblica ed eretica che è stata combattuta ma che, come sembra, oggi sta ritornando di moda. Nell’ambito della teologia oggi si preferisce parlare di Panenteismo, termine col quale si intende che Dio è immanente nell’universo , ma che allo stesso tempo lo trascende rimanendo nella sua essenza distinto ed autonomo

    • : ha detto:

      Ovunque il guardo io giro
      eterno Dio, Ti vedo,
      nell’opre Tue T’ammiro,
      Ti riconosco in me.
      La terra, il mar, le sfere
      parlan del Tuo potere:
      Tu sei per tutto, e noi
      tutti viviamo in Te

    • Natale Galleran ha detto:

      Questo ragionamento è falso, perché al di là dei contenuti, è fior di ogni dubbio che il discorso del papa si svolge su un piano diverso da quello teologico o semplicemente filosofico. Questo non per difendere il papa, ma per un sano principio logico.

  • Adriana 1 ha detto:

    Alla disamina di Mons. Viganò si può aggiungere il giudizio di Tertulliano (attualizzato) :” La neo-chiesa è un tempio
    fondato su una cloaca ” .

  • Zuz ha detto:

    Nota a margine. Lei , illustrissimo, afferma che i buoni rapporti con la Cina sono stati sostenuti da cospicue donazioni cinesi alle disastrate casse vaticane. Ma cosa avrà voluto in cambio la Cina ?

  • crisbiagio ha detto:

    Acab farai la fine che meriti.Tu e tua “moglie” che lavora nell’ombra.E i tuoi sacerdoti di Baal. Prego solo l’eterno che abbrevi il più possibile/ questo calvario per intercessione della beata Vergine Maria.

  • Boanerghes ha detto:

    Riporto solo una famosa e vecchia diatriba sotto forma di barzelletta tra francescani e gesuiti.

    Un gesuita dice ad un francescano: Giuda aveva la barba.
    Il francescano risponde: che Giuda avesse la barba è probabile, quello però che è certo è che Giuda era della Compagnia di Gesù.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Perdoni, Eccellenza, il mio ardire nell’auspicare un recupero in tempi strettissimi dell’autorevolezza da parte dell’Istituzione che Lei ha segnalato nella nota conclusiva con la seguente affermazione: «un’operazione di trasparenza e di verità è urgente e dovuta, perché sono in gioco l’onore e l’autorevolezza morale della Chiesa Cattolica dinanzi al mondo».
    Segnalazione pervenuta anche da numerose denunce, attraverso un articolo del 16 settembre scorso di Edward Pentin per il “National Catholic Register” che a Lei certamente non sarà sfuggito e di cui evito il link per il massimo rispetto dovuto al dott. Tosatti che mi ospita.
    Un cardinale in pensione, coperto da anonimato per comprensibili e giustificati motivi (come peraltro tutti gli altri denuncianti), ha rilevato che nell’ attuale clima di «tensione mondiale, pericoli e insicurezze, è necessaria una roccia e che è stata tradizionalmente rappresentata dalla Chiesa, dal papato, ma ora il papato stesso è coinvolto in questi cambiamenti, tensioni e insicurezze».