“Sei tu Quello, o Dobbiamo Aspettarne un Altro?”. La Profezia di Fatima, l’Ultimo Libro di Sergio Russo.

20 Aprile 2024 Pubblicato da 62 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, Sergio Russo, offre alla vostra attenzione questa presentazione della sua ultima opera. Buona lettura e condivisione.

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SEI TU QUELLO, O DOBBIAMO ASPETTARNE UN ALTRO?”

L’ultimo “tassello” mancante alla celebre profezia di Fatima.

Questo è un libro scritto ancora in “tempi non sospetti”: esso poneva all’attenzione del Lettore il fatto che in Vaticano, dal 13 Marzo 2013, avessero cominciato a coabitare insieme “due papi”, poiché l’uno, Benedetto XVI, avendo dichiarato che “rimaneva papa per sempre”, in realtà non aveva in nessun caso validamente rinunciato, anche perché, contrariamente ai suoi predecessori che avevano effettuato quella medesima scelta, egli non era tornato ad essere un semplice cardinale, ed ovviamente non più “sua santità”, ma adesso “sua eminenza Joseph Ratzinger”, come avrebbe dovuto…, mentre l’altro, Francesco, si presentava al mondo semplicemente in qualità di “nuovo vescovo di Roma”, salutando tutti con un anonimo “buonasera”, oltreché, prima di impartire la consueta Benedizione Apostolica, chiese invece lui stesso di essere “benedetto” dalla folla osannante…

È dunque da queste apparenti “anomalie” (e poi da molte altre, che si sono aggiunte nel corso del tempo) che l’Autore ha iniziato la sua scrupolosa ricerca, andando innanzitutto a “scovare” se vi fossero profezie riguardo a due Papi e/o a due Chiese.

E la sua ricerca è stata premiata: cominciando dalla beata Anna Caterina Emmerich, beatificata da san Giovanni Paolo II nel 2004 (casualmente o… provvidenzialmente?), che parlava appunto di “rapporto fra i due papi”, che guidavano le rispettive “due Chiese”: l’una, quella di sempre, e l’altra falsa, definita “nuova, grande, strana e stravagante”.

E poi Fatima stessa, in cui si parla sia di un Santo Padre, che di un enigmatico “vescovo vestito di bianco”.

Ed ancora: il Catechismo della Chiesa Cattolica (ai nn. 675-77), il celeberrimo elenco dei papi del santo vescovo Malachia (confermato inoltre da Garabandal), le Apparizioni Mariane di Anguera, don Stefano Gobbi, del Movimento Sacerdotale Mariano, ecc.

In conclusione, vi è dunque un monito ed un incoraggiamento, sottesi a questo libro, e che l’Autore si ripropone di lanciare come “salvagente” ai tanti cattolici contemporanei, smarriti e sconcertati dall’attuale pontificato: «Coraggio, in alto gli animi, tutto ciò era stato già predetto…». Ne consegue quindi che, davvero Gesù Cristo è il Signore: l’assoluto padrone della storia umana e dei destini del mondo e della sua Chiesa, e nulla sfugge dalle sue mani!

A noi fedeli credenti pertanto, resta comunque un ben preciso dovere – che è poi quella famosa “prova finale” destinata a scuotere la fede di molti credenti, e della quale si parla nel Catechismo della Chiesa Cattolica: “… una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità!” – il dovere cioè, di rimanere fedeli al vero Vangelo, a costo della vita, poiché anche “se qualcuno vi predicasse, fosse pure un angelo, (o fosse pure un “vescovo vestito di bianco”, potremmo aggiungere!) un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema. Quanto a voi, carissimi, perseverate saldi nella Fede!”

Sergio Russo

P. S. Questa terza edizione, ampliata e a colori, la trovate sulla piattaforma di Amazon e, sempre tale medesima nuova edizione, è presente anche in versione economica (in bianco e nero). Oppure potete richiedere il libro direttamente sul sito: www.pergamene.net

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62 commenti

  • Terminus ha detto:

    Réponse à SERGIO RUSSO
    https://www.marcotosatti.com/2024/04/20/sei-tu-quello-o-dobbiamo-aspettarne-un-altro-la-profezia-di-fatima-lultimo-libro-di-sergio-russo/#comment-238446
    Rassurez-vous ! Le pape Pie X et le pape Benoît XVI croyaient en cette prophétie des papes. Faut-il pour autant conclure qu’ils étaient des idiots ?
    Toute prophétie qui est de Dieu a un principe : ”Dieu révèle aux petits ce qu’Il cache aux grands.’’ il est évident que toute prophétie ne peut apparaître authentique que lorsque qu’elle s’accomplit, que lorsqu’elle s’actualise. Et quoi qu’en pense celui-ci ou celui-là, il est manifeste que la prophétie des papes s’actualise pleinement en nos temps avec le pontificat de Benoît XVI ”De gloria olivea” directement suivi de ”Petrus romanus”, Pierre le romain, pontife païen. Mais comme disait Saint Anselme : ”il ne faut pas chercher à comprendre pour croire, il faut d’abord croire pour comprendre ”. Et c’est un principe fondamental pour comprendre les prophéties de La Salette, de Fatima ainsi que la prophétie des papes mais aussi et d’abord la vision prophétique donnée par Dieu à Saint Jean, l’apocalypse.
    Il serait intéressant de savoir si ceux qui dénigrent la prophétie des papes ont aussi été les premiers à ne pas croire et à dénoncer toute la fausseté de la mission Apollo en juillet 1969, toute la fausseté du présumé attentat contre le Word Trade Center le 11 septembre 2001, et toute la fausseté du présumé virus covid19 qui serait né des amours nocturnes d’un pangolin et d’une chauve-souris.
    C’est évidement plus facile de s’attaquer à la Vérité Révélée que de la défendre.

    Rassurez-vous ! Les événements actuels vous donnent raison de croire en cette prophétie des papes, qu’elle soit de Saint Malachie ou de quelqu’un d’autre. Tout démontre qu’elle est en parfaite concordance et corrélation avec la deuxième épître de St Paul aux thessaloniciens, versets 3 à 12.
    Il est idiot de penser que cette prophétie n’est qu’un fantôme.

  • Terminus ha detto:

    Dommage que cet article ne reproduit pas l’entièreté de l’article 675 du Catéchisme de l’Église catholique :

    ”AVANT LA VENUE DU CHRIST, l’Église doit passer par une ultime épreuve qui ébranlera la foi de nombreux croyants.
    La persécution qui accompagne son pèlerinage sur terre révélera le « mystère d’iniquité » sous la forme d’une IMPOSTURE RELIGIEUSE qui offre aux hommes une solution apparente à leurs problèmes, au prix de l’apostasie de la vérité.
    L’imposture religieuse ultime est celle de l’ANTÉCHRIST, c’est-à-dire d’un pseudo-messianisme dans lequel l’homme se glorifie lui-même au lieu de Dieu et de son Messie venu dans la chair.”

    N’oublions pas que l’Antéchrist est celui qui se substitue au Christ. C’est le personnage imposteur et usurpateur du trône pontifical qui nous a été annoncé par la deuxième épître de St Paul aux thessaloniciens et par l’Apocalypse, chapitre 13. Et l’épître de St Paul précise bien que : ”le Seigneur le fera disparaître par le souffle de sa bouche, l’anéantira PAR LA MANIFESTATION DE SA VENUÉ.” (2Th 2/8)

    Ce personnage est-il parmi nous ou bien doit-il encore venir ?
    La réponse n’est pas du tout difficile à donner pour ceux qui ont presque terminé le puzzle.
    Encore une fois, ce n’est qu’une question de tirer les conclusions qui s’imposent à la bonne foi catholique, à la bonne conscience catholique et à la raison humaine fondée sur les réalités de la vie, de l’amour et de la mort.

    Beaucoup refusent de voir, de savoir, de comprendre et de croire. C’est plus facile, mais cela n’empêche en rien la réalité de subsister et de produire ses résultats. Il va donc y avoir beaucoup de personnes prises au dépourvu comme les cinq vierges insouciantes.

  • G. D. ha detto:

    Ubi Petrus ibi Ecclesia
    Ubi anti-Petrus (JMB) ibi anti-Ecclesia
    Ergo:
    Chi ancora fa parte della antichiesa dell’antipapa JMB e partecipa alle messe INVALIDE E ILLECITE in unione con lui non è cristiano, MA APOSTATA e SACRILEGO.

    Di fronte all’attuale prova finale della Chiesa, la cui Cattedra Petrina è stata usurpata dagli astuti nemici (massoneria ecclesiastica), per stabilirvi il loro antipapa JMB col chiaro mandato di distruggere Cristo e le anime, a noi fedeli cristiani resta il DOVERE di OBBEDIRE alla SANTA MADRE CHIESA che, attraverso i Sacri Canoni (DIRITTI e DOVERI DEI FEDELI:(Cann. 208 – 223)* Così ci ordina di fare:

    ◾Can. 209 – §1. I FEDELI SONO TENUTI ALL’OBBLIGO DI CONSERVARE SEMPRE, anche nel loro modo di agire, LA COMUNIONE CON LA CHIESA (CATTOLICA).
    ( non con l’anti-chiesa massonica di JMB)

    ◾Can. 213 – I fedeli hanno il DIRITTO di ricevere dai sacri Pastori gli aiuti derivanti dai beni spirituali della Chiesa, soprattutto dalla parola di Dio e dai SACRAMENTI.

    Io è da circa 4 anni che, in OBBEDIENZA a tali obblighi della Chiesa, continuo ad inviare centinaia e centinaia di email ai sacerdoti della mia diocesi di Treviso e altrove, per chiedere il DIRITTO alla messa VALIDA e LECITA non più in comunione con l’antipapa eretico idolatra JMB.

    Ma, se qualche sacerdote ha avuto la carità di un breve confronto, alla fine TUTTI MI HANNO NEGATO IL DIRITTO ALLA MESSA VALIDA E AI SACRAMENTI.
    Perché?
    FORSE CHE SONO TUTTI APOSTATI MERCENARI?
    Oppure hanno il terrore di essere scomunicati dalla massoneria e restare senza casa e senza mensile?
    Si, anche.
    Ma forse è anche perché a Treviso sono l’unica ad inviare questa richiesta ai SACERDOTI, e quindi manco vengo considerata.

    Ma sono convinta che, se tutti noi fedeli del Piccolo Resto, in OBBEDIENZA a DIO e alle DIRETTIVE della Sua sposa Divina la S. Madre Chiesa, formassimo in ogni città dei piccoli gruppi operativi per incoraggiare (ASSIEME e non più individualmente) i Sacerdoti, questi comincerebbero ad uscire dalla Babilonia dell’antipapa JMB e amministrare nelle nostre case i S. Sacramenti in messe valide celebrate in comunione con la S. Chiesa di Cristo e mai più con L’ANTICRISTO… Certi di poter contare sul nostro sostegno spirituale e materiale.

    Qualcuno mi ha detto:
    Perché non vai dagli ortodossi laddove la messa e i sacramenti sono validi?

    Oggi sono andata ad una messa ortodossa.
    Ma dopo tre ore, e non era finita, qualche fedele mi ha spiegato che da cattolica non posso accedere ai S Sacramenti se prima non mi faccio RI-BATTEZZARE dal sacerdote ortodosso accettando la loro DOTTRINA.
    COSA CHE NON FARÒ MAI❗
    Perché da CRISTIANA CATTOLICA SEMPRE PROFESSERO’ SOLO LA DOTTRINA DI GESÙ CRISTO E OBBEDIRO’ SOLO AI PASTORI UNITI ALL’ULTIMO LEGITTIMO VICARIO DI CRISTO: BENEDETTO XVI.

    Spero solo che in questa vicina Pentecoste lo Spirito Santo effonda sui Pastori Buoni la stessa luce e lo stesso coraggio dei primi Apostoli per farli uscire allo scoperto e prendersi cura di tante anime abbandonate. Perché solo così si potrà ricostruire la Vera Chiesa di Gesù Cristo, quella povera, umile e perseguitata, costretta ad uscire dalle strutture occupate e a celebrare nelle catacombe.
    Così come già indicatoci dal nostro ultimo Santo papa Benedetto XVI:
    «… Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto…Non sarà più in grado di abitare gli “EDIFICI”…
    SARÀ UNA CHIESA PIÙ “SPIRITUALE”… povera e diventerà la Chiesa degli indigenti»…

    http://www.korazym.org/65921/la-profezia-di-ratzinger-del-1969-sul-futuro-di-una-chiesa-della-fede-e-quel-piccolo-gregge-di-credenti

    Alla fine la soluzione è davvero semplice.
    Ma per attuata è neccessario l’obbedienza a Cristo-Dio e al Suo legittimo vicario Benedetto XVI.

    • Devozioni ha detto:

      E dopo questo bel pistolotto, che ricucina la solita minestra da penitenziario minorile, tutti a nanna. Non senza prima avere recitato le devozioni serali: Apostata, Scismatico, Autoscisma, Munus, Ministerium, Eretico, Veggente, Apparizione.

      • usque tandem ha detto:

        😄😄😄😅😅
        grazie, Devozioni ! lei è impagabile… 😇mi ha ridato un po’ di buonumore in mezzo a questi assalti cioncian-catastrofisti…. che ritornano dopo una breve tregua a toglierci la pace precaria quotidiana…
        la prego…si faccia rivedere al prossimo assalto di GD e suoi amichetti che attendono dietro le quinte per rilanciare la tiritera funesta …😆
        e grazie anticipate ! 😊

        • Devozioni ha detto:

          Prego, USQUE TANDEM. Ci sono in giro un sacco di poveretti che con l’arrivo di Bergoglio sono andati in bomba. In genere si tratta di cattolici del tipo A, che per secoli è stato il tipo maggioritario, quelli tutti dottrina, norme, canoni, regole, prescrizioni, interdizioni, e via dicendo, un gregge di legalisti. Per loro il papa era una sorta di nume. Ovvio che vedendo sul soglio di Pietro un pazzoide vestito di bianco siano andati in errore di sistema. Così si aggrappano a ogni bubbola: veggenti sgangherati, madonnine ciarliere, canonistoidi miscredenti, arruffapopolo in talare e quant’altro. Fanno sorridere, ma fanno anche una gran pena, povere anime. Sfidano continuamente gli altri a produrre argomenti, credendo di possederne d’inoppugnabili. Si sentono giusti, eletti, adulti, razionali, unici veri cattolici. Sono allergici all’umorismo, perché si prendono terribilmente sul serio, senza rendersi conto di essere caricature viventi che ripetono sempre lo stesso mantra. Sanno odiare come pochi e se potessero non esiterebbero a dar fuoco alla paglia dei roghi, ovviamente, “per il bene delle anime”. Preghiamo anche per loro, poverini.

    • Stilobate ha detto:

      Anche se non le condivido del tutto nel merito e nei toni, le sue esternazioni trasudano una profonda sofferenza, cui non si può rimanere insensibili. Non sono nella posizione di poterLa aiutare, ma mi sento di darLe un consiglio: accantoni per qualche attimo le controversie ecclesiologiche e si concentri sull’unico che conti realmente qualcosa, vale a dire Gesù. La luce della salvezza viene da Lui ed è a Lui che in momenti come questi bisogna più che mai guardare. Cerchi di riconoscerne il volto nei fratelli (e nelle sorelle, come si aggiunge, pleonasticamente, oggi), nel prossimo, insomma. Vedrà allora che il resto, papa e non papa, canoni e non canoni, Le parrà secondario e il cielo tornerà più sereno. In ogni caso Le mando un saluto

      • Balqis ha detto:

        Gentile e saggio Stilobate, il suo invito fraterno è apprezzabile, tuttavia il problema è temo lei lo stia rivolgendo ad un bot a cui è stato effettuato il più volte auspicato aggiornamento dell’algoritmo. Le nuove parole-chiave sono: “profezia/e”, “veggente/i”, “apocalisse”, “fine dei tempi” e “vestito di bianco”.

  • Ma Rio Bo ha detto:

    Non conosco il russo, però l’italiano un poco sì. Per questo posso dire che a me non MI piace la tesi di Cionci, di cui non NE condivido niente. Ma PERÒ lui è stato il primo a formularla.

  • Frederik ha detto:

    Mi credo Francesco e’ papa ma non molto buono. Libro di Cionci non ha giusto.

  • Senza nome ha detto:

    Grazie di nuovo per la risposta! Rinnovo la constatazione che giudica un gesto o una parola (in questo caso mancanza di parola) come un atto che è sicuri di aver inquadrato.
    Che cosa prova la mancanza di aver pronunciato la parola Signore? Forse che odia Dio…può essere. O forse che l’emozione non gli ha permesso di essere totalmente padrone di una lingua che non è la sua…solo Dio e Bergoglio lo sanno il motivo…e apparentemente anche lei.
    Mi aspetterei che vi mettiate un dubbio sulle interpretazioni…invece suonate così sicuri che quello che pensate sia la verità.
    E per la vita sacramentale, si ricordi che se non riconosce l’eletto come papa attale, lei non è in comunione con la Chiesa Cattolica. Come può accedere quindi ai sacramenti di celebrazioni che menzionano che il papa è colui che lei non riconosce?

    Guardi: a me Bergoglio non piace nemmeno un po’ ma non esiste nessuna prova certa al 100% (e in vicende come la validità di un papa è tassativa la presenza di certezza!) che sia stato eletto con frode o in situazione di impedimento del predecessore.
    Glielo ridico: gli unici due che potrebbero avvalorare la teoria di Bergoglio antipapa sono Dio e Ratzinger e tutti e due sono poco, ma poco loquaci…

    Ogni parola che non viene da questi due è pura opinione…quindi ontologicamente “non verità”.

    Rongraziandola per il cortese scambio le auguro di trovare la verità…

    • Balqis ha detto:

      Qualcuno intervenga sul traduttore automatico di questo bot.

    • Stilobate ha detto:

      Le Sue considerazioni, caro Senza Nome, mi sembrano ragionevoli e condivisibili. Aggiungo solo che quell’uno il quale in teoria avrebbe potuto avvalorare le speculazioni su sede impedita ecc. non potrebbe in realtà farlo nemmeno se fosse ancora in vita, perché il teorema sul suo conto prevede che non si possa dare credito alle sue parole sic et simpliciter, senza cioè processarle con il filtro ermeneutico postulato dal teorema stesso. Se Benedetto XVI smentisse, si direbbe che smentisce perché, per forza maggiore, non è libero di confermare e, lavorando su fattori di codice, si troverebbe una chiave interpretativa per fargli dire il contrario di ciò che dice. Le speculazioni, dunque, tali sono e tali restano.

  • E.A. ha detto:

    A parlare, ormai, sono/restano soltanto i fatti, che incalzano inesorabili, e che, incredibilmente e con sorprendente facilità o faciloneria, proprio da tanti “cattolici “ vengono minimizzati, ignorati, edulcorati o male interpretati, alla pari di tutte le innumerevoli e conclamate Profezie, del Catechismo e delle stesse Sacre Scritture! Si deduce così che, quando non c’è più scritto o fatto che tenga, molti hanno deciso e scelto di non vedere, e ancora peggio inducono altri a fare altrettanto!

  • francesco ha detto:

    vi chiedo di andare a vedere le profezie della Madonna del pino tra tutte sono quelle più illuminanti.

    • Nathan ha detto:

      Anche quelle di Veronica del Tiglio, che vi apriranno gli occhi su cosa sta realmente accadendo.

      • Balqis ha detto:

        Vedo che lei non conosce le profezie di Genoveffa del salice piangente, pronunciate nel lontano 1634 e rese pubbliche nel 2023. Prevedono sia la prima che la seconda guerra mondiale. La invito ad aggiornarsi. A tal proposito, mi stavo giusto domandando se il C.R.E.P.A. abbia in programma di organizzare corsi di aggiornamento (cofinanziati dai rispettivi ministeri) per docenti e impiegati statali sulle profezie della veggente Genoveffa.

        • Segreteria C.R.E.P.A. - Soriano n. C. ha detto:

          Con riferimento alla Sua cortese richiesta, ci è gradito notificarLe che il C.R.E.P.A. ha aperto le iscrizioni per il corso d’aggiornamento in VACCA (Veggentismo, Apparizionismo, Citazionismo, Canonistica e Anatematica), Il corso è destinato a docenti, terapeuti e funzionari pubblici che desiderino espandere le proprie competenze in materia di profezie d’accatto, citazioni rapsodiche, funambolie canonistiche e lancio aleatorio di anatemi).

          Il corso. con l’alto latrocinio del Presidente di una Repubblica, si terrà nell’aula 11, intitolata a Sergio Andrea Gladiolo e adiacente ai servizi igienici del Centro. Le date delle sessioni, che avranno luogo ell’agosto p.v., saranno pubblicate nella pagina Feisbuc della scrivente Segreteria. Si specifica inoltre che Il materiale delle lezioni sarà approntato a cura dal nostro Istituto di Frottologia dell’ètà involutiva.

          N.B. Per ragioni di ecocompatibilità, e in conformità con i mandati della Commissione UE per la Locomozione Animale (CUELA), nelle sessioni serali ogni corsista avrà a disposizione un criceto con ruota-dinamo-lampadina e una razione di semi di girasole per la ricarica dello stesso.

          Vi attendiamo numerosi (ma rigorosamente selezionati)

          La segretaria
          Rosa Brindolo-Rizzo

          • Giovanni ha detto:

            Scusi, il presidente di quale repubblica???

          • Matterello ha detto:

            Ma la Repubbica delle Banane! Quella in cui del presidente non puoi dir male perché c’è la famosa libertà di parola!

          • Fescennina iocatio ha detto:

            “Rosa Brindolo Rizzo” è un piccolo capolavoro. Contemporaneamente greve e lieve. Evviva i Fescennini!

  • CAP ha detto:

    Infine l’episodio più inquietante ed enigmatico è descritto così dal Cornacchiola in data 21 settembre 1988:

    “Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta a un ammasso di rovine”. Nel libro di Saverio Gaeta IL VEGGENTE

    • Veniamino Vigolo ha detto:

      Né va dimenticato questo specifico passaggio della Profezia di Mascali, così registrato dal notaio Saro Cancemi in data 23 maggio 1643: «’U picciriddu [i.e. l’anonimo bimbo veggente] dici chi ‘u Papa s’accattau nu ventilaturi* a dui velocità, ‘mmeci chi a tri. E dici: “Spero chi iddu ‘u butterà via, picchì jè cùosa scandalosa assai”. E dici macari: “Chista visione mi fici vìeniri u mal ri panza, picchì vidi Santu Patri abbaddariatu».

      * A margine si legge qui lo scolio, quasi certamente di pugno dello stesso notaio Cancemi, «e chi minchia jè ’stu ventilaturi?»

  • Lucia Buttaro ha detto:

    Soltanto il mercenario vedendo arrivare i lupi scappa!
    Fugge perché al mercenario non importa del gregge!
    Lasci perdere…..ha già perso il senno, vuole perdere anche l’anima?
    Viva il Papa che è Francesco benché eretico!
    Confido in Gesù Cristo che ha vinto il peccato e la morte perché rialzi il Papa!
    Al vescovo vestito di bianco, L’ Emerito, ricordiamo le Parole : se avrai paura di loro ti farò morire di paura davanti a loro….
    Il resto è fuffa!

  • Sergio Russo ha detto:

    * Pio XII

  • Paolo Mayer ha detto:

    …il celeberrimo elenco dei papi del santo vescovo Malachia (confermato inoltre da Garabandal)… Ancora con questa colossale fesseria?! Si tratta di un falso storico ed è assodato, ormai lo sanno anche i gatti di strada, a parte certi cattolici. E basta! Una volta per tutte! Basta con le fesserie, ripetute ad oltranza!

    • Sergio Russo ha detto:

      L’ elenco dei papi non è assolutamente una fesseria, ma è uno scritto attribuito a un santo canonizzato dalla Chiesa e, per citare due attribuzioni famose (illustrate nel libro): Pio XIII si riteneva effettivamente il Pastor Angelicus, della suddetta profezia, tanto da aver commissionato un documentario sulla sua persona, intitolato proprio così. E quando venne eletto Giovanni XXIII, nell’allegato dell’Osservatore Romano, dedicato a tale specifico avvenimento, come titolo campeggiava, a caratteri cubitali, il motto PASTOR ET NAUTA!

      • Paolo Mayer ha detto:

        Queste non sono affatto prove storiche e tanto meno conferme di quelle false profezie.

        A quanto si sa nell’anno 1595 Arnoldo Wion, un monaco Benedettino, inseriva all’interno di un’opera in lingua latina, edita a Venezia e intitolata “Il legno di Vita, ornamento e decoro della chiesa”, il testo di una profezia fino ad allora ignota.
        Senza fornire nessuna indicazione sulle fonti del testo, si limitava alla seguente nota biografica:

        San Malachia morì il 2 novembre 1148. Noi possediamo tre lettere di S. Bernardo a lui indirizzate, le epistole CCCXIII, CCCXVI e CCCXVII. Si crede che egli abbia scritto pure qualche opuscolo. Ma di lui non conosco che una certa profezia sui Sovrani Pontefici. Siccome questo scritto è breve e a quanto pare non è stato ancora stampato, lo riproduco qui per rispondere al desiderio di parecchi.

        Questa profezia è un semplice elenco cronologico dei Papi, a partire da Celestino II (1143-1144) e fino alla fine della Chiesa Cattolica e del mondo. Ognuno di essi viene identificato sulla base di un breve motto latino. Ad esempio i Papi del nostro tempo sono stati Pastor Angelicus (Pio XII), Pastor ed nauta (Giovanni XXIII), Flos Florum (Paolo VI), De medietate Lunae (Giovanni Paolo I), De labore solis (Giovanni Paolo II).
        Nonostante la grande notorietà di questa cosiddetta profezia, da sempre ammirata per la sua apparente perfetta applicabilità, vi sono chiari indizi sulla reale origine e ampie prove della sua pretestuosità.
        La prova maggiore della sua falsità è che nella lista sono presenti tutti i Papi del periodo in questione, ma solo due antipapi su otto, proprio come nell’elenco preparato dallo storico Panvinio, contemporaneo di Vion che certamente ne conosceva l’opera. Non solo, anche il motto di alcuni Papi era elaborato sulla base di indicazioni biografiche erronee fornite da Panvinio. Se così non fosse, in base al documento, Malachia avrebbe non solo profetizzato i Papi futuri, ma addirittura copiato gli errori di uno storico vissuto quattrocento anni dopo di lui!
        Tutti i Papi precedenti il 1595, sono chiaramente indicati da un motto che ne sintetizza il casato o lo stemma, quelli successivi a tale data invece lo sono invece quasi tutti per elementi alquanto eterogenei. E’ evidente che l’autore della profezia ha potuto elaborare il motto, per quanto riguarda i Papi del passato, in base a una biografia. Per quelli successivi si è invece affidato alla fantasia, e, come sempre accade in questi casi, sono stati i posteri a trovare la “giusta” origine degli enigmatici motti, ricercandone l’ispirazione per lo più in qualche caratteristica personale del pontefice o in qualche episodio della sua vita, sia pure del tutto secondario.

        Dunque dove sta la profezia?

        • Prof. Dr. Gnauli ha detto:

          Lei chiede, caro amico, dove sta la profezia? Sta nella zucca di chi ha bisogno di profezie. Si tratta di un loop mentale ben noto in psichiatria (mantofilia o sindrome di Dietz-Kubach). L’alterazione è di agevole diagnosi, ma di alquanto complesso trattamento. Nelle nostre cliniche abbiamo ottenuto buoni risultati con l’idroterapia, sebbene in un arco di tempo molto dilatato (in media fra i 5 e i 10 anni).

    • Balqis ha detto:

      Si tratta di una tecnica ben precisa: una fesseria, pur se accertata come tale, ripetuta ad oltranza finisce per essere “vera”. Si possono fare molti esempi…

    • Amalia Brindolo-Almansi ha detto:

      Come affermato in Vigolo (2023), «Nell’enigmatico contesto della sottocultura cionciara la fesseria assume i tratti di una estrosità che si potrebbe definire artistica. Lo sciamanesimo del monte Minus Tella costituisce in tal senso un terreno ampio e fertile, che a dispetto delle innumerevoli ricognizioni psicopatoetnografiche si è appena iniziato a dissodare».
      Ma già agli inizi degli anni Settanta il professor Artemio Brindolo osservava: «Non ci stancheremo mai di ripetere quanta e quale importanza rivesta fra i primitivi di questa regione [scil. la cosiddetta Area 23, più tardi identificata come Cionciaria] l’estro per la fesseria. Quest’ultima assurge a sofisticata tecnica per indurre stati di trance onde elicitare messaggi di cui gli animali veicolo, tipicamente volatili quali il Cyanistes caeruleus e il Corvus cornix, sono fatti latori alla casta tribale meno provveduta o, nel gergo esoterico dell’Area 23, Limbo di Gonzi. La raccolta e l’analisi dell’intero repertorio fesseriografico questo richiederà decenni di studio». (A. Brindolo, La cinciarella e la cornacchiòla: il veggentismo ornitosofico nell’Area 23, Pistolini, Gubbio 1972, p. 398. Il saggio, ormai introvabile, è stato recentemente riproposto in edizione partenopea come 23: ’o scemo, e ’a terra sua trad. di B. Ruotolo della Carta Igienica, ’Ndugliune Editore, Aversa 2022).

    • Amalia Brindolo-Almansi ha detto:

      Come affermato in Vigolo (2023), «Nell’enigmatico contesto della sottocultura cionciara la fesseria assume i tratti di una estrosità che si potrebbe definire artistica. Lo sciamanesimo del monte Minus Tella costituisce in tal senso un terreno ampio e fertile, che a dispetto delle innumerevoli ricognizioni psicopatoetnografiche si è appena iniziato a dissodare».
      Ma già agli inizi degli anni Settanta il professor Artemio Brindolo osservava: «Non ci stancheremo mai di ripetere quanta e quale importanza rivesta fra i primitivi di questa regione [scil. la cosiddetta Area 23, più tardi identificata come Cionciaria] l’estro per la fesseria. Quest’ultima assurge a sofisticata tecnica per indurre stati di trance onde elicitare messaggi di cui gli animali veicolo, tipicamente volatili quali il Cyanistes caeruleus e il Corvus cornix, sono fatti latori alla casta tribale meno provveduta o, nel gergo esoterico dell’Area 23, Limbo di Gonzi. La raccolta e l’analisi dell’intero repertorio fesseriografico richiederà decenni di studio». (A. Brindolo, La cinciarella e la cornacchiòla: il veggentismo ornitosofico nell’Area 23, Pistolini, Gubbio 1972, p. 398. Il saggio, ormai introvabile, è stato recentemente riproposto in edizione partenopea come 23: ’o scemo, e ’a terra sua trad. di B. Ruotolo della Carta Igienica, ’Ndugliune Editore, Aversa 2022).

      • Veniamino Vigolo ha detto:

        Con la duplicazione del commento, Amalia ha certamente inteso alludere — in comunicazione impedita — allo sdoppiamento del papato.

      • gladio ha detto:

        Sig.ra Amalia nonchè Brindolo, nonchè un’ infinità di altri nick: le ricordo che un antico adagio recita “il bel gioco dura poco”
        … pertanto le sue spiritose amenità , che potrebbero anche essere divertenti in altri contesti e su altri temi , cominciano a diventare ” pesanti”. Mi permetto di farle osservare che quando si ha il pessimo gusto di deridere una persona di cui non condividiamo il pensiero, facendola oggetto di scherno con sterili facezie e senza nemmeno tentare
        di abbozzare uno straccio di argomentazione per confutarne le tesi , non si fa altro che palesare la pochezza e l’ insipienza del proprio spirito.
        Le auguro salute.

        • Daga ha detto:

          Quanto il gioco deve durare non lo decidi di certo tu, ma semmai il padrone di casa. Il quale nella sua generosa indulgenza permette a te e ai tuoi pari di far suonare all’infinito il disco rotto dell’antipapa, dell’autoscisma, del munus/ministerium e compagnia fantasticante, per non parlare dell’invereconda macedonia di profezie e apparizioni d’accatto. Sicché visto che a voi è concesso di riscaldare alla nausea la stessa sbobba, la dottoressa Brindolo-Almansi sarà pur libera di dire la sua senza che tu le faccia la morale. Va’ con Dio e sta in pace.

          • gladio ha detto:

            Caro Daga : che la durata del gioco non la decida io è pacifico , per mio conto può durare anche all’ infinito, quello che non dura è il “bello “, cioè la parte divertente . Continuare a dileggiare il prossimo facendo suonare all’ infinito il disco rotto delle sue stupidaggini credendo di essere spiritoso non fa ridere ormai più nessuno. Lei, caro signore, ha tutto il diritto di esprimere le sue opinioni a proposito di tesi che non condivide, anche in maniera rude, se vuole, ma le opinioni ( e le confutazioni ) si esprimono da uomini, con argomentazioni logiche non con stupidaggini, tra l’ altro proferite a valanga.
            Sarei lieto ( lo dico senza ironia ) di leggere su questo blog una sua confutazione su basi logiche alla tesi della ” sede impedita “. Pertanto la invito a comportarsi da uomo, da persona adulta e non da bamboccio .
            Come sempre le auguro salute.
            P:S :Unica cosa che concordo con lei è “macedonia di profezie e apparizioni d’accatto “.

          • Balqis ha detto:

            Confutazioni alla sede impedita su basi logiche??? Ma dice sul serio?? Zuzzerellone!

          • Balqis ha detto:

            Ma l’autoscisma è omologato per due (di cui uno impedito)? Per caso è a trazione anteriore larga?

          • Stocco ha detto:

            Il C.R.E.P.A. è una realtà più seria di quanto tu possa immaginare. Ma conveniamo: i nostri commenti non sono per niente spiritosi (non vogliono esserlo). Le tiritere sulla sede impedita sono molto più esilaranti. Così come quelli con le profezie di Amanda da Chiavari o Andrea da Monate. Per non parlare di chi schiuma rabbia scagliando anatemi contro i fantasmi che popolano la sua mente. I commenti di questo ultimo tipo sono illuminanti, perché fanno capire come sia stato possibile che nei secoli passati qualche scemo sovreccitato sia arrivato a torturare e uccidere in nome di Gesù Cristo (e prima che qualche simpaticone gridi “leggenda nera!”, diciamo che se questo fosse accaduto anche una volta sola, si tratterebbe comunque di una bestemmia contro lo Spirito, essendo una radicale negazione di ciò che Cristo ha insegnato).

            Va poi detto che il dottor Tosatti non costringe nessuno a leggere tutti i commenti, e nemmeno tutti i post che vengono scritti. Quindi se alcuni commentatori ti sembrano “pesanti”, non leggerli. Semplice. Se noi leggiamo le tiritere sulla sede impedita è proprio perché ci fanno ridere. Leggiamo gli estratti dalle più improbabili profezie, gli sfoghi, gli anatemi, le condanne e financo gli apprezzamenti sulla fisiognomica bergogliana (in effetti abbastanza grottesca), perché ci divertono, ci riportano al mondo, oggi (quasi) del tutto innocuo, di Brancaleone alle Crociate. Son porcheriole retrò, paccottiglia vintage, e proprio per questo molto divertenti. Ma, tu dici, l’argomento è serio e c’è poco da ridere. Questo è quello che pensi tu, legittimamente. Però c’è anche chi la pensa in modo diverso.

            Dai, sta’ su e sorridi, che la vita è bella e lassù — papa o non papa, Bergoglio o Bertoldo — Qualcuno ci ama.

            Pace e bene

          • Katana ha detto:

            @Balqis “Confutazioni alla sede impedita su basi logiche??? Ma dice sul serio?? Zuzzerellone!”. Il problema è che questi ci credono davvero, poveretti. Prendono il tutto, inclusi se stessi, tremendamente sul serio. E sono disperatamente argomentofagi.

          • Balqis ha detto:

            “Il problema è che questi ci credono davvero”: alcuni certamente (e questo, in fondo, me li rende anche simpatici); altri mah…

          • Scimitarra ha detto:

            Vero. C’è chi ha fiutato che ci si può lucrare sopra. Non solo quattrini ma anche qualche spallata alla Chiesa. Ci sono gli ingenui e ci sono i manigoldi. Poveracci entrambi.

  • Luigi ha detto:

    La qualità di un libro dipende dalla qualità dell’ autore. Che qualità può avere uno scrittore che parla dei predecessori rinunciatari di Ratzinger che a differenza di lui sarebbero tornati cardinali? Mah….

    • Sergio Russo ha detto:

      Carissimo Luigi, l’ultimo caso di rinuncia, ed anche il più conosciuto, è stato quello di Celestino V, citato anche da Dante: lui era un eremita, e Pietro da Morrone è tornato a fare l’eremita… Io ho messo un generico “tornato ad essere cardinale”, per non entrare, in un racconto necessariamente sintetico, nello specifico di tutte le rinunce.
      Prima di essere eletto papa, Ratzinger era effettivamente un cardinale che, appunto, avrebbe dovuto tornare ad essere cardinale… se fosse stata una vera rinuncia!

    • Avv. Annibale Brindolo ha detto:

      Consiglio l’approfondito saggio di Elia Bulgaro, Sì sarei io, ma non vi scaldate! La chiave decisiva per comprendere appieno le visioni di Veronica del Tiglio. Si può richiedere, nella nuova edizione raddoppiata con ologrammi a colori, direttamente all’autore via asocial media. In alternativa se ne può ottenere una copia in prestito dalla biblioteca del Centro Ricerce sull’Esoterico e il Paranormale Assortiti (C. R. E. P. A.) “Signora del conte Pepoli” di Soriano nel Cimino.

  • Antonio ha detto:

    Appena lo leggo te lo dico grazie comunque per l’interessamento alla santa chiesa cattolica..

  • Senza nome ha detto:

    Pur apprezzando il lavoro di Russo, per dovere di onestà va detto che Bergoglio, nella sua prima apparizione sulla loggia non chiese la benedizione ma una preghiera.
    Capisco che la parola benedizione è stata messa dall’autore fra virgolette, ma è mossa ambigua che induce chi non ha visto il filmato di quell’evento a pensare che Bergoglio abbia veramente chiesto la benedizione.
    Mi pare che Bergoglio abbia già commesso e commetta abbastanza errori senza che ne aggiungiamo altri, no?

    Può parere un’inezia, questa della benedizione…ma è importante per “certificare” la precisione (e la libertà)
    dell’autore.

    • Sergio Russo ha detto:

      Carissimo Senza Nome, ovviamente ho visto più volte il filmato dell’elezione di Bergoglio, e lei ha fatto bene a notare che ho messo il termine “benedizione” fra virgolette, proprio perché, pur avendo Bergoglio chiesto preghiere, come giustamente lei fa notare, ho usato quel termine apposta, visto che Bergoglio ha compiuto un inedito, proprio per contrapporlo a ciò che non hanno mai fatto i suoi predecessori, i quali sì, che hanno chiesto pure essi preghiere per il loro ministero, tuttavia, mai nessuno è stato in silenzio, col capo chino, come invece ha fatto Bergoglio…

      • Balqis ha detto:

        Embè?

      • Senza norme ha detto:

        Grazie, sig. Russo, per essersi preso il tempo di rispondere alla mia precisazione.
        La sua spiegazione mi fa però pensare. In pratica, l’unica differenza fra Bergoglio e i predecessori consiste nell’aver chinato il capo, con qualche secondo di silenzio. E questo basta perché si interpreti come una sorta di benedizione?
        Vede, Sig. Russo, il problema sta proprio qui, a mio avviso: l’ermeneutica che fate sui gesti e le parole di chi giudicate. Prenda ad esempio l’immane missione dello scrittore Andrra Cionci, al quale lei mi sembra assolutamente allineato.
        Ha costruito un apparato assai intricato e sicuramente intrigante perché ci sono indizi ed elementi a favore. Ma sono pur sempre interpretazioni ed ipotesi che uno solo può, meglio: poteva avvalorare. Ma ora quel qualcuno è tornato alla casa del Padre.
        Cionci, ma anche lei, date le interpretazioni come se fossero avvalorate dalla fonte dei gesti e delle parole che giudicate.
        Mai un dubbio…mai un incertezza sulle interpretazioni, appunto come se un Ratzinger vi avesse dato conferma di quanto affermate. Senza la prova certa, che avrebbe dovuto essere data da Benedetto, ad esempio sul metodo del Codice Ratzinger restano solo ed esclusivamente interpretazioni personali senza definitiva prova.
        Le dico francamente che avrei paura a giocarmi l’adesione alla Chiesa solo sulla base di interpretazioni. In pratica vi state escludendo dalla vita sacramentale sulla base di qualcosa che è solo ipotizzato…mi pare un rischio di grandezza incalcolabile
        Poi, però, fate voi…le auguro buona Domenica.

        • Avv. Annibale Brindolo ha detto:

          È perché non consultate mai l’annuario del C.R.E.P.A. Se ne seguiste i suggerimenti bibliografici, trovereste tutte le risposte agli interrogativi che vi travagliano. L’annuario del 2022, per esempio, riportava l’intervento di Veniamino Vigolo al XI Congresso internazionale di sottocultura cionciara, tenutosi a Soriano nell’agosto di quello stesso anno e dedicato al rapporto fra apparizionismo, veggentismo e autopromozione editoriale. La relazione, intitolata «Ganzi e gonzi: una finestra d’opportunità per la proliferazione editoriale», è ora disponibile anche in V. Vigolo, Voci di Cionciaria, LaMazza, Perugia 2023 (capitolo 3, «Vivi e veggenti»).

          • Sergio Russo ha detto:

            Brindolo ci vorrebbe brendere per i fondelli… ma non riesce neanche a farci sorridere!

          • La coltivazione del riso ha detto:

            E si capisce: in questo periodo i russi hanno poca voglia di coltivare il riso, E poi propendono da sempre per l’insalata di tutt’un po’, quella con la maionese di Malakowskoji e Garabandalëv 🤠

        • Sergio Russo ha detto:

          Già da cardinale Bergoglio si faceva benedire in situazioni molto equivoche: https://youtu.be/f68E5b8V_0M?si=rDvpJ6RVLhDEWgZ3
          E quindi la differenza con i suoi predecessori (ma gli altri sono veri papi, lui no!) non sta nell’aver chinato il capo e in silenzio per qualche secondo, bensì, in una sorta di peronismo spirituale, aver chiesto come una sua legittimità dal basso (dal popolo) e non aver ringraziato Iddio. Ed infatti sempre da quel filmato dell’elezione, si constata come Bergoglio non nomini mai il Signore.
          Altre due aggiunte: rispetto a Cionci (di cui comunque ne condivido la ricerca) io il libro l’ho scritto 3/4 anni prima…
          Io faccio una vita sacramentale e mi comunico in qualsiasi santa messa abbia la grazia di parteciparvi…

          • Fonte ispirativa ha detto:

            L’ha scritto 3 anni oppure 4 anni prima? Un anno di differenza non è poco. E per caso vuole dire che Andrea Cionci avrebbe trovato nel suo libro una fonte per il codice Ratzinger?

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