Il Modernismo nella Chiesa. Catholicus, Parte Quinta.

26 Marzo 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Catholicus offre alla vostra attenzione la quinta ed ultima parte del suo studio sul Modernismo nella Chiesa. Le puntate precedenti le potete trovare a questo collegamento, questo, questo e questo. Buona lettura e condivisione.

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IL MODERNISMO NELLA CHIESA CATTOLICA

P A R T R E Q U I N T A

Fatima e i modernisti

Nell’ambito della sfortunata (per noi cattolici) parabola modernista in seno alla Chiesa Cattolica, assume particolare rilevanza la vicenda del c.d. “terzo segreto di Fatima”, della sua secretazione, nonché della segregazione di Suor Lucia nel monastero di Coimbra, in Portogallo. Viene spontaneo chiedersi perché le apparizioni ed il messaggio di Fatima siano così importanti agli effetti della storia del modernismo. La risposta a tale domanda non è poi così difficile, se si ha presente la parte rivelata del terzo segreto e quella che, a detta di molti esperti della materia, non è invece stata rivelata.

Analoghi avvertimenti di Nostra Signora circa l’attuale grave crisi che sta vivendo la Chiesa Cattolica vi erano già stati nei secoli precedenti e ve ne sono stati anche dopo, ma essi non hanno suscitato l’eco provocata nel popolo di Dio dalle apparizioni e dal messaggio di Fatima. Ci riferiamo alle apparizioni di Quito, in Ecuador (1634), di La Salette, in Francia (1846), di Garabandal, in Spagna (1961-’65), di Akita in Giappone (1973) e di Itapiranga, in Brasile (1994).

Due sono le colonne portanti del messaggio di Fatima, due le disgrazie, per così dire, dalle quali esso ci metteva in guardia, offrendoci però al contempo i rimedi per prevenirle ed evitarle, od almeno per ridurre di molto i danni che esse avrebbero potuto causare.

I pericoli dai quali la Madonna ci metteva in guardia erano l’ascesa del comunismo sulla scena mondiale (cioè il suo passaggio da semplice teoria rivoluzionaria a regime dittatoriale e totalitario, e la sua diffusione a livello planetario) e l’apostasia in seno alla Chiesa Cattolica, che sarebbe partita dal suo vertice. Comunismo e apostasia della Chiesa: due minacce mortali per la Chiesa e l’umanità intera.

Riguardo al primo avvertimento si nota subito una singolare coincidenza di date. Il 1917 infatti, anno delle apparizioni, è anche l’anno in cui scoppia la rivoluzione socialista in Russia, anzi essa si verifica proprio nel mese di ottobre (il famoso “ottobre rosso” dei comunisti, nome che avevano assegnato anche al sommergibile protagonista di un famoso film “Caccia ad ottobre rosso”), quando si concludono le apparizioni, con il famoso miracolo del sole roteante (il 13 ottobre 1917).

Riguardo al secondo avvertimento, cioè quello che ci è stato finora tenuto nascosto, la natura del pericolo incombente sulla Chiesa è trapelata dalle indiscrezioni rilasciate da chi ha preso visione del messaggio. Tra gli alti prelati che hanno fatto riferimento all’apostasia della gerarchia cattolica come contenuto del terzo segreto di Fatima possiamo citare il cardinale Mario Ciappi, teologo dei Papi da Pio XII a Giovanni Paolo II. In un documento personale inviato al Professor Baumgartner di Salisburgo, il cardinale Ciappi rivelò che nel Terzo Segreto veniva predetto, tra le altre cose, che la grande apostasia nella Chiesa sarebbe iniziata dal suo vertice, conferma ufficiale, questa, del segreto di La Salette del 1846, dove si legge che “la Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventerà la sede dell’Anticristo“. Inoltre possiamo citare anche il cardinale Silvio Oddi, secondo il quale nel terzo segreto “la Beata Vergine Maria ci sta avvertendo della grande minaccia dell’apostasia nella Chiesa.” Entrambi i cardinali avevano preso visione della terza parte del segreto di Fatima, per cui sono degni della massima affidabilità. Altri prelati presero visione del terzo segreto (tra questi il cardinal Ottaviani e mons. Capovilla, allora segretario di Papa Giovanni XXIII), ma non si sono lasciati sfuggire nessuna indiscrezione.

A proposito dell’apostasia promanante dai vertici della Chiesa, bisogna tener presente che la massoneria, nemica implacabile del Papa e della Chiesa Cattolica (fatto comprensibile se si tiene conto che essa pratica il culto di Lucifero) ad un certo punto della sua battaglia contro la Chiesa, constatata la difficoltà di vincere con un attacco frontale, decise di ricorrere al sistema del “cavallo di Troia” consistente, come noto, nell’infiltrare di nascosto propri emissari nella cittadella nemica, al fine di farsi aprire le porte e così invaderla e distruggerla. E’ significativo, anche in questo caso, notare una singolare coincidenza di date, e cioè come la prima traccia scritta di questo programma della massoneria moderna (nata tra l’altro nel 1717 a Londra) si trovi nelle cosidette “istruzioni dell’alta vendita” risalenti al 1817, fatte proprie dalla carboneria italiana, un’ organizzazione tipicamente massonica, mirante all’unificazione dell’Italia tramite la distruzione del potere temporale del papato e, possibilmente, la protestantizzazione dell’Italia e della Chiesa Cattolica (quest’ultima avvenuta, di fatto se non di nome, grazie al CV II). In queste istruzioni si afferma apertamente che la lotta alla Chiesa Cattolica dovrà essere condotta dall’interno, infiltrando propri uomini nella sua organizzazione gerarchica di modo che essi, salendo gradino dopo gradino, possano giungere sino al vertice, e da lì procedere alla sua demolizione. Questo infatti è ciò che è avvenuto (anche se il lavoro non è ancora stato completato) con l’elezione al soglio pontificio di Angelo Roncalli prima e di Giovanbattista Montini poi, e con la convocazione del CV II.

Roncalli e Montini, due amici, due modernisti accaniti, due simpatizzanti dei comunisti, degli scismatici (il primo) e degli eretici (il secondo), che sono riusciti ad imprimere una svolta epocale alla Chiesa Cattolica, portandola verso l’obiettivo finale della massoneria, cioè la sua autodemolizione (compito finale che si è assunto, esplicitamente, l’attuale pontefice Papa Francesco, al secolo Jorge Bergoglio).

Impostato così il problema del messaggio di Fatima nella sua strutturazione in tre parti separate e distinte, ognuna con un suo contenuto specifico, mirante a mettere in guardia da un preciso pericolo per la Chiesa e l’umanità intera, ben si comprende perché Papa Giovanni, una volta venuto a conoscenza del contenuto del terzo segreto, abbia deciso di seppellirlo negli archivi vaticani, lasciando ai suoi successori la decisione se pubblicarlo o meno (sebbene Maria SS.ma avesse detto a suor Lucia che esso avrebbe dovuto esser reso di pubblico dominio al più tardi entro il 1960, oppure alla data della morte della veggente). Ma per impedire che suor Lucia si lasciasse sfuggire qualcosa che potesse far trapelare la tremenda verità contenuta nel terzo segreto, il cosidetto “Papa buono” dovette adottare misure restrittive anche nei confronti della veggente, segregandola a vita nel monastero di clausura di Coimbra, in Portogallo, con il divieto più assoluto di incontrare chicchessia senza l’autorizzazione del Vaticano. Questo modo di agire di Roncalli (modernista fin dai tempi di Enrico Buonaiuti, di cui era amico) non sorprende più di tanto, se solo si pensa a come perseguitò anche Padre Pio, al disprezzo che nutriva verso San Pio X ed al fatto che convocando il Concilio (che ha ribaltato la dottrina cattolica sotto le mentite spoglie di un semplice aggiornamento pastorale al mondo moderno) abbia di fatto messo la città di Dio nelle mani dei nemici di Cristo.

Ma c’è un’ipotesi ancora più inquietante che gli studiosi dell’ “affaire Fatima” (in particolare quelli dell’Associazione italo-canadese Madonna di Fatima) hanno avanzato in questi ultimi anni, e cioè che suor Lucia dos Santos sia morta (per cause naturali? perché messa a tacere per sempre?) verso la fine degli anni ’50 e che il Vaticano abbia provveduto a sostituirla con una controfigura, peraltro poi nemmeno tanto somigliante, decidendo quindi di tenerla nascosta a tutti, inclusi i familiari più stretti, che potevano comunicare con lei solo da dietro una grata che impediva loro di riconoscerla, e ciò per evitare che la sostituzione divenisse di pubblico dominio. Le rare foto della suora “post 1960”, però, se confrontate con quelle risalenti ad anni precedenti rivelerebbero l’impostura; ciò vale anche per il confronto tra la calligrafia risalente ai due periodi sopra indicati (tratta da scritti della veggente ritenuti autentici). Queste discrepanze somatiche e grafologiche sono ovviamente il risultato di approfonditi studi, eseguiti con i più moderni strumenti tecnologici di indagine.

Dicevamo prima che la Madonna, a Fatima ci aveva messo in guardia da due pericoli che minacciavano la sopravvivenza stessa della Chiesa Cattolica: l’ascesa e la diffusione del comunismo a livello mondiale e l’apostasia della gerarchia e dell’intero clero cattolico, cioè il tradimento di NSGC, il ribaltamento della dottrina bimillenaria, il rifiuto di continuare ad eseguire il compito affidato da Cristo agli Apostoli al momento della Sua Ascensione al Cielo (l’annuncio del Vangelo a tutte le genti, fino ai confini della terra, e la loro evangelizzazione, cioè il famoso proselitismo dileggiato dall’attuale pontefice), la negazione dei dogmi, dei miracoli, financo della stessa Resurrezione ed Ascensione oltre, ovviamente, alla negazione di tutti i dogmi mariani (già negati dai protestanti, dalle cui fila ha tratto origine la moderna massoneria, come già accennato).

Per fronteggiare questi pericoli, però, la Madonna ci forniva anche le armi necessarie, i rimedi indispensabili: la recita quotidiana del Santo Rosario, con la formula da aggiungere al termine di ogni decina; l’introduzione della pia devozione dei primi cinque sabati del mese, da associare a quella dei primi nove venerdì del mese; la consacrazione al Suo Cuore Immacolato di singole persone, famiglie, parrocchie, intere nazioni

Ma purtroppo i pontefici non vollero darLe ascolto e non accolsero nessuno dei rimedi da Lei propostici, tranne l’inserimento della nuova preghiera al termine di ogni decina del Rosario (“Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della Tua misericordia”). Purtroppo però nemmeno questo è stato universalmente adottato poiché, ad esempio, il Rosario trasmesso quotidianamente da Lourdes (in lingua italiana) non comprende questa formula né, tantomeno, le litanie conclusive, al posto delle quali sono invece proposte delle meditazioni, spesso del cardinal Martini o di don Tonino Bello, attribuendo così una connotazione modernista anche alla più bella preghiera mariana della Chiesa Cattolica.

In particolare Nostra Signora di Fatima chiese al Papa la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, da effettuarsi pubblicamente, “apertis verbis”, in unione con tutti i vescovi del mondo. Ma nemmeno questa richiesta è stata mai accolta. Tentativi di consacrazione ne furono fatti diversi, a partire da quello di Pio XII nel 1942, ma purtroppo senza le modalità richieste da Nostra Signora. Anche quello effettuato nel 1984 da Giovanni Paolo II, poi spacciato per valido, non aveva i requisiti richiesti; era infatti un semplice atto di affidamento (cosa diversa dalla consacrazione ufficiale) del mondo intero, nel quale Papa Wojtyla evitò di nominare espressamente la Russia. Nonostante ciò, successivamente il Vaticano dichiarò che suor Lucia aveva riferito che la Madonna aveva accettato quell’atto di affidamento come adempimento alla Sua richiesta. Ma qui ci sarebbero da fare dei distinguo: si trattava della vera suor Lucia o della sua controfigura? e, nel primo caso, era una dichiarazione spontanea o ottenuta forzando la sua volontà con richieste di obbedienza all’autorità pontificia? Fatto sta che la cosa morì lì e in seguito, di fronte a reiterate richieste di ripetere la consacrazione, Papa Ratzinger oppose sempre un rifiuto.

E’ significativo, però, riportare una specie di aneddoto che circola da anni: una volta papa Wojtyla, rispondendo a chi gli domandava insistentemente di effettuare la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria SS.ma nel modo la Lei richiesto, si lasciò sfuggire la seguente risposta “se lo facessi, mi ucciderebbero e metterebbero un comunista al mio posto”; è fin troppo facile capire a quale “comunista” si riferisse : si trattava, evidentemente, del cardinal Casaroli, l’eminenza grigia di Paolo VI, che gli aveva affidato la gestione dei rapporti con il Kremlino, la sua famosa “Ostpolitik”. Quindi non era per non irritare gli ortodossi che Karol Wojtyla non voleva consacrare apertamente la Russia, ma bensì perché sapeva che, se lo avesse fatto, i porporati rossi (non nell’abito, ma nell’anima) lo avrebbero tolto di mezzo, come probabilmente sarà stato tolto di mezzo, a suo tempo, anche il mite Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I (intenzionato come era a rinnovare tutto l’apparato della Curia vaticana, incluso il Segretario di Stato cardinal Villot, che la sera prima della sua morte ebbe con lui un violentissimo alterco, venendo a conoscenza che all’indomani sarebbe stato rimosso).

La consacrazione della Russia sarebbe stata in grado di fermare l’espansione planetaria del comunismo e di far ritornare la Russia alla fede cristiana. Secondo alcuni, però, la conversione della Russia si sarebbe riferita non al semplice ritorno alla libertà di professare la fede ortodossa (come è successo poi dal 1989), bensì alla vera e propria conversione al Cattolicesimo, cioè al rientro degli ortodossi in Santa Romana Chiesa, realizzando così quella forma di unità dei cristiani che è sempre stata nelle intenzioni dei Papi preconciliari. Il fatto che tale tipo di conversione non si sia finora verificato porta acqua al mulino di coloro che affermano che la consacrazione richiesta dalla Madonna non sia stata ancora effettuata.

Concludendo, non si può far a meno di osservare come gli strumenti di difesa offertici dalla Madonna per fronteggiare i pericoli paventati nel messaggio di Fatima siano stati rifiutati e manipolati dai pontefici e dalla gerarchia vaticana (ricordo qui il famoso “partito di Sodano”, di cui parla Antonio Socci nei suoi libri su Fatima, di cui facevano parte, oltre all’allora Segretario di Stato Angelo Sodano, anche il vescovo Tarcisio Bertone, monsignor Giancarlo Ravasi e lo stesso Joseph Ratzinger). Ciò è più che comprensibile se solo si pensa che la definitiva secretazione del terzo segreto è avvenuta dopo che le forze moderniste avevano preso il potere nella Chiesa, grazie all’elezione di Angelo Roncalli al soglio pontificio. Questi, come è stato testimoniato anche dal cardinale Oddi, non voleva assolutamente sentir parlare di profezie nefaste, di sciagure per la Chiesa e l’umanità, e lo dimostrò con quel suo sprezzante titolo di “profeti di sventura” attribuito ai veggenti di Fatima (oltre a ciò, come già accennato, nutriva disprezzo anche per S. Pio X).

Il fatto che, come affermato esplicitamente da suor Lucia (quella ante 1960, poiché quella post 1960, sia stata ancora lei, coartata dal vaticano, oppure la sua controfigura, cambiò radicalmente parere) la terza parte del segreto dovesse essere resa di pubblico dominio al più tardi entro il 1960, oppure al momento della sua morte, se fosse avvenuta in epoca precedente, ci fa subito pensare ad un altro fatto importante, e cioè che il 25 gennaio 1959 Papa Giovanni XXIII dette l’annuncio della convocazione del Concilio Vaticano II. Se si accetta quindi l’ipotesi che il terzo segreto si riferisse all’apostasia della Chiesa Cattolica, partita dal suo vertice, si capisce perché il “Papa buono” abbia deciso di secretarlo, provvedendo nel contempo anche a segregare suor Lucia, vera o falsa che fosse, preferendo annunciare l’apertura del Concilio anziché rivelare al mondo intero il tremendo contenuto della terza parte del messaggio di Fatima. Si dice addirittura che abbia rifiutato persino di leggerlo prima di aver annunciato l’apertura del Concilio, quasi a voler mettere la Madonna di fronte al fatto compiuto! Il Concilio, infatti, avrebbe concretizzato quel grande pericolo (l’apostasia della Chiesa) dal quale ci metteva in guardia Nostra Signora nella terza parte del messaggio di Fatima, una pericolosa deriva verso l’autodemolizione della Chiesa, nel pieno della quale ci troviamo adesso, grazie soprattutto all’opera di Papa Francesco, che giustamente è stato soprannominato “il grande riformatore” (sic!). Il fatto poi che il rifiuto di divulgare il testo del terzo segreto ed il contemporaneo annuncio del Concilio siano stati opera di un Papa che volle scegliere il nome dell’ultimo antipapa della storia della Chiesa (quasi a dare un segnale subliminale delle sue reali intenzioni) contribuisce a farci capire che con Roncalli è veramente iniziato un periodo di tremenda crisi della Chiesa Cattolica.

Il rifiuto opposto dai pontefici alla consacrazione della Russia riporta alla memoria un analogo rifiuto, precisamente quello opposto dal Re Sole, Luigi XIV, alla consacrazione della Francia al Sacro Cuore di Gesù, la cui richiesta gli fu avanzata da S. Maria Margherita Alacoque su incarico di NSGC nel 1689. Il rifiuto di fare la consacrazione, ripetuto poi anche da Luigi XV portò, esattamente cento anni dopo, allo scoppio della rivoluzione francese ed alla tragica fine della dinastia capetingia. “Analoga sorte subiranno i pontefici che hanno rifiutato di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Mia Madre”, disse Nostro Signore a suor Lucia. Mentre nel primo caso il rifiuto della consacrazione della Francia al Sacro Cuore di Gesù provocò la sciagura della rivoluzione francese e di tutto ciò che è ad essa seguito (la rivoluzione italiana, impropriamente detta risorgimento, la nascita e la diffusione del comunismo, la fine del potere temporale della Chiesa), nel secondo caso il rifiuto della consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria SS.ma ha portato alla diffusione del comunismo su scala mondiale e persino all’interno della stessa Chiesa (nascita della teologia della liberazione, cattocomunismo, affermazione di Papa Francesco di essere sempre stato “di sinistra”), oltre al rifiuto di condannare il comunismo ateo ed omicida da parte di Montini e dei progressisti al CV II.

Giunti al termine dell’esposizione di questo quadro apocalittico, tale da indurre chiunque alla più cupa disperazione, ci soccorrono e ci confortano le parole della Madonna, che conclude il messaggio di Fatima affermando “…quando tutto sembrerà perduto, Io sarò con voi …. alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà”. Bando alle tristezze, dunque, e in alto i cuori, sempre vigili nell’attesa della vittoria di Maria SS.ma sul serpente infernale e sui suoi piani di distruzione della Chiesa e dell’umanità intera.

ad maiorem Dei gloriam et salus animarum

Addì, 13 maggio anno di grazia 2017

quando tutto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi

.. alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà”

Maria SS.ma, Regina delle Vittorie

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13 commenti

  • E.A. ha detto:

    Caro Catholicus, a margine di tutto, inviterei a riflettere e a ponderare bene quelle parole di Papa GPII “ se lo facessi, mi ucciderebbero e metterebbero un comunista al mio posto “… Trovo fin troppo riduttivo liquidarle o circoscriverle solo nell’ambito di una probabile elezione di tizio o di caio… trovo invece doveroso, quanto naturale, fare un collegamento con quanto accaduto a Papa BXVI e probabilmente a tutti i legittimi Papi postconciliari ! A tale proposito credo non si possa non fare ricorso alla Parola Stessa del Signore, Che prima di Essere “catturato “, ci sottolinea come Egli fosse sempre stato in mezzo a loro, eppure sono andati a prenderLo di Notte, con guardie e bastoni, e per Riconoscerlo sono dovuti ricorrere, si sono dovuti affidare al bacio traditore di un Suo Discepolo, di un preciso Discepolo, che era con loro, ma non era dei loro, e in un preciso e determinato Momento, affinché Tutto Si Compisse…. Anche noi, oggi, abbiamo bisogno del bacio notturno e traditore di Giuda ( Mai scelto come Vicario da Cristo), per Riconoscere Nostro Signore?!!! Per identificare il traditore e il Preciso Tempo che stiamo vivendo?! Per decidersi da che parte stare?!

  • Liliana ha detto:

    Nella sua versione italiana e già in quella latina la formula sembra dare una priorità alle anime più lontane da Dio rispetto a quelle più vicine, quasi dicesse: salva (porta in cielo, deduc in caelo) tutti, ma soprattutto (specialmente, praesertim) i più malmessi dal punto del peccato. A me suona strambo o per lo meno impreciso. Perché Gesù dovrebbe portare in cielo specialmente i più lontani dalla fede e dalla morale cristiana? Casomai dovrebbe aiutarli maggiormente, perchè hanno più bisogno di una mano. E infatti, se non sbaglio,il testo originale portoghese non chiede a Gesù di portare in cielo specialmente le anime messe peggio, ma di soccorerle. Dice: “…porta in cielo tutte le anime, e soccorri specialmente le [/quelle] più bisognose [della Tua misericordia]”, “levai as alminhas todas para o Céu e socorrei principalmente as [/aquelas] que mais precisarem [da Vossa misericórdia]”. Detto così è molto più chiaro: salva tutti, e dai un aiuto speciale a chi ne ha più bisogno. Qualcuno sa da dove vengono fuori la versione latina e quella italiana che usiamo tutti?

    • Soccorso ha detto:

      Bella questione, Liliana. Effettivamente l’originale portoghese è migliore e la versione italiana dovrebbe essere rivista sulla base di quella. (Però la formula latina dice “perduc” non “deduc”.)

    • Desisti ha detto:

      Ma chi vuoi che sappia, possa o voglia risponderti. Non se ne sono accorti per decenni… Si accorgono a malapena che il Padre nostro è stato storpiato, figurati la decima preghiera di Fatima. Lascia stare, va’.

  • Anna B ha detto:

    A correzione del precedente commento Papa Giovanni Paolo I ebbe modo dì parlare con suor Lucia esattamente l’ 11 luglio 1977 a Lisbona e lei gli predisse che di lì a poco sarebbe stato nominato a Papa e il suo pontificato sarebbe stato di brevissima durata.

  • Anna B ha detto:

    A correzione del precedente commento Papa Giovanni Paolo I ebbe modo dì parlare con suor Lucia esattamente l’ 11 luglio 1977 a Lisbona e lei gli predisse che di lì a poco sarebbe stato nominato a Papa e il suo pontificato sarebbe stato di brevissima durata.

  • CAP ha detto:

    Ma tutto questo come si concilia con il fatto che Giovanni XXIII e Paolo VI, siano stati dichiarati santi?

    • Catholicus ha detto:

      Caro/a CAP : come si concilia, dice lei? Molto semplice, se solo si tiene conto di chi li ha dichiarati santi : i modernisti si canonizzano tra di loro, per blindare il nefasto, diabolico Concilio Vaticano Ii; se non si parte da questo assunto, o meglio assioma, non si cava un ragno dal buco, per così dire. Bisogna capire che i modernisti erano e sono un clero ribelle e rivoluzionario, che ambiva a conquistare e ribaltare la Chiesa preconciliare, ribaltandone le basi ( la dottrina), gli strumenti ( la liturgia) e gli obiettivi ( l: evangelizzazione di tutte le genti, fono si confini della terra ” e chi si farà battezzare sarà salvato, chi rifiuterà sarà condannato”, parole di Cristo, altro che ecumenismo suicida calabraghe! altro che dialogo vuoto, sterile e infruttuoso! Proselitismo una solenne sciocchezza? disse Bergoglio, da lì di capisce chi sta servendo quest’ uomo). Dal 1958 la Chiesa è occupata, usurpata, facciamocene una ragione, lo ha affermato anche mons. Viganò, oltre a molti intellettuali cattolici

  • Anna B ha detto:

    Sembra che nel 1978, poco dopo essere stato eletto a PAPA , Giovanni Paolo I era stato in Portogallo e avesse parlato con la veggente LUCIA ma a quanto pare la VERA LUCIA.

  • Sara ha detto:

    La Bestia simile ad un agnello

    Signor Cath… , penso lei sia d’accordo con me nell’affermare che se la “bestia nera simile a una pantera” citata nell’apocalisse indica la massoneria….
    la ” bestia con due corna simile ad un agnello, indica la massoneria infiltrata all’interno della Chiesa, cioè la MASSONERIA ECCLESIASTICA, che sempre più di è diffusa fra i Membri della Gerarchia.

    Infiltrazione massonica, all’interno della Chiesa, già predetta dalla Madonna a
    FATIMA, quando ci aveva annunciato che SATANA di sarebbe introdotto fino al VERTICE della Chiesa con l’obiettivo di distruggere Cristo e la sua Chiesa e di condurre le anime alla perdizione.

    Signor “Cath…” possibile che lei ancora non abbia capito che Satana si è introdotto al vertice della CHIESA fino a porre sulla cattedra di S Pietro il suo vicario JMBergoglio?

    Dunque, se lei ama la Chiesa, e sa che la Chiesa è l’unica via che conduce al Padre per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo sul cammino della perfetta unità con Pietro (ultimo Benedetto XVI che mai ha abdicato)…
    per quale motivo lei non pubblica degli articoli su tale nemico della Chiesa, per svegliare le coscienze addormentate dei sacerdoti e dei vescovi, affinché si decidano di uscire da quel covo di demoni che è la Babilonia dell’antipapa Bergoglio?
    E tornare a prendersi cura delle pecore abbandonate e private dei Sacramenti?

    Non si rende conto che col suo subdolo e continuo attacco ai legittimi PAPI di questi ultimi anni, di fatto lei collabora con la Massoneria nel suo diabolico obiettivo di distruggere il fondamento della unità della Chiesa?

    La prego, lasci alla massoneria (sinagoga di satana) il compito di ordire trame del dissenso e della contestazione ai Papi conciliari, sostenendo e propagandando le critiche e le opposizioni di Vescovi e di teologi pseudo-tradizionalisti.

    Dimostri invece di essere un vero cristiano CATHOLICUS che riconosce Benedetto XVI quale unico e legittimo Vicario di Cristo fino alla MORTE e gli obbedisce.

    Ma viceversa, se lei si ostina a riconoscere papa l’eretico massone stabilito da Satana e a demolire il fondamento della unità della Chiesa di questi ultimi 60 anni, di fatto lei coopera con la massoneria nella sua diabolica opera demolitrice della Chiesa.

    🌟 Appello filiale dei fedeli ai Sacerdoti figli prediletti di Maria

    https://youtu.be/W2OroxyP3Qo?si=1tCcmTZsakzHOSeP

    Bergoglio è un impostore e la sua chiesa è quella di Satana :

    https://youtu.be/5fPyn_imYAg?si=CoAY9HRoHVqhrklo

    • Catholicus ha detto:

      Cara Sara, se legge la mia risposta a CAP, specialmente l’ ultima frase, avrà anche la risposta che cerca, alla domanda che mi fa su papa Ratzinger. Pace e bene e Santa Pasqua in Cristo e Maria Ss.ma

  • Tobia ha detto:

    Caro Catholicus,
    sarebbero tante le cose da contestare nel suo testo, veramente tante. Mi fermo a una, la più incredibile: la “sosia” di Suor Lucia.
    Prima di scrivere queste cose, bisognerebbe essere andati a Fatima, e conscere dalla viva voce dei testimoni la verità.
    Suor Lucia a Coimbra riceveva i parenti (una di essi io l’ho conosciuta). Chi pagava o costringeva i parenti inducendoli a riconoscerla come autentica, se era una “sosia”?
    Ho conosciuto anche la superiora del Carmelo, Suor Maria Celina, anima che si era offerta a Gesù nella sofferenza: è andata in Cielo in tempi recenti. Fa veramente ridere pensare che un’anima così elevata come Suor Maria Celina non avesse scoperto l’inganno. Ancor più inverosimile che lo avesse coperto. Per carità!!!
    Tobia

    • Catholicus ha detto:

      Caro Tobia, la storia della sosia di Suor Lucia la ho riportata per dovere di cronaca. Se legge bene, vedrà che non la ho fatta mia : ho solo offerto due alternative, il si e il no, al lettore, poi, l’ ardua sentenza, per dirla con il Manzoni del 5 Maggio….serve discernimento, ovviamente, è un dono dello Spirito Santo, basta chiederlo con umiltà e sincerità. Buona Pasqua anche a lei, caro fratello in Cristo…..