Una Via Crucis Capitolina, Ieri. Benedetta De Vito.

16 Marzo 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione questo reportage di una Via Crucis capitolina. Buona lettura e diffusione.

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Scende la sera su Roma che tiene, fino a notte inoltrata, gli occhi ben aperti nei suoi bar illuminati e nei negozi ancora aperti e pieni di clienti, passa a sirene urlanti una autombulanza e io sto andando, sui miei passi leggeri, all’incontro serale per una “Via Crucis” che partirà dalla Basilica stupenda di San Vitale, che s’apre, ma non a livello stradale, lungo la Via Nazionale.

All’arrivo, noto soltanto uno spiegamento di forze dell’ordine, un cordone di sicurezza vero e proprio che mi fa domandare al poliziotto più vicino: “Ma che cosa succede”. Risposta: “Eh signora è per la viabilità”: Ma io mi sento circondata…. Le luci azzurre brillano come finte stelle nell’aria che abbruna. Va bene, scendo la scalea marmorea e vedo tanta gente laggiù.

Piena di zelo e felice entro in Basilica e indosso il mio velo nero di pizzo e m’inginocchio davanti alla stupenda statua della Madonnina che scioglie i nodi e che non somiglia punto a quella cara a Bergoglio (qui è velata, con due puttini che le passano il nastro, in quella Bergogliana, ha i capelli sciolti e gli angeli sono adulti e uno mi pare anche un poco ambiguo nelle sue forme, ma vabbè…).

Ascolto la prima meditazione, è tempo di andare dietro la Croce. Felice, seguo i sacerdoti e ne conosco parecchi, almeno di vista perché sono “monticiani”. La tappa successiva è San Nicola da Tolentino, chiesa della Comunità armena. Dentro, l’ambiente è rovinato dalle impalcature di ferro che sono ovunque. Per terra noto i tappeti, che mi ricordano casa di mia mamma, perché oramai non vanno più di moda e chi li vede più. La meditazione è così e così e mi accorgo che c’è un refuso e viene chiamato Simone (in ebraico forse la parola è la stessa, ma per noi sono e restano per sempre Simeone e Anna), in luogo di Simeone, l’uomo giusto che preannuncia a Maria le sue sofferenze.

Vabbè, avanti. Un poliziotto mi fa luce nel buio e saliamo verso Santa Maria degli Angeli dove ci accoglie, solenne, una bellissima musica d’organo.  Tutto l’intorno è splendore d’oro e innalza l’anima a Dio. Qui la meditazione si fa pasticcio e comincio a sentirmi a disagio. Mi chiedo perché non abbiano usato le parole, che so, di Sant’Alfonso de’ Liguori, invece di tante frasi in gomitolo che mi suonano stridenti. La processione esce di lato per raggiungere la parrocchia di San Camillo De Lellis, ma io lascio perché leggo che l’ultima meta è una chiesa luterana e io non desidero entrarci. In effetti, e lo riconosco, ho sbagliato: la Via Crucis aveva per aggettivo “ecumenica”. Dovevo sapere come andava a finire e dire no da subito. Ho provato. Comunque sono stata felice di camminare per le strade della mia “Romaamor” seguendo la Croce del mio dolce Gesù.

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1 commento

  • Marco Matteucci ha detto:

    In realtà oggi all’interno della Chiesa c’è molto disorientamento, una preoccupante perdita di fede, la messa in discussione di molte verità di fede. Inoltre si sente spesso dire che c’è una profonda infiltrazione, all’interno della Chiesa, della Massoneria e del Comunismo ateo allo scopo di distruggere la Chiesa dall’interno. La Madonna dice chiaramente: Satana “sta cercando di distruggere la Chiesa di Dio tramite molti sacerdoti”. È doloroso, ma altrettanto chiaro che queste persone facciano di tutto per avversare la Madonna, negare le sue apparizioni e i suoi messaggi, impedire la consacrazione al suo Cuore Immacolato, perché questo atto costituirebbe la loro sconfitta. Che la Chiesa stia attraversando un momento storico preoccupante, viene messo in evidenza anche da grosse personalità religiose, come il cardinale Ratzinger (l’ultimo Papa Benedetto XVI°).
    Egli, nel suo libro Rapporto sulla fede, illustra la situazione attuale nella Chiesa, nella quale è venuta meno la fede sulle verità cristiane e si è fatto strada un preoccupante permissivismo in campo morale. La Chiesa “anche a detta di molti teologi appare come una costruzione unicamente umana, uno strumento creato da noi e che, quindi, noi stessi possiamo riorganizzare liberamente a seconda delle esigenze del momento”. La Chiesa non è vista più nella sua dimensione soprannaturale, nel suo essere mistero, e quindi se la Chiesa non è quella voluta da Cristo, crollano i sacramenti e crolla anche il senso della gerarchia ecclesiastica e di conseguenza viene meno la fiducia nel dogma proposto dal Magistero.

    Nel pensiero teologico modernista regna la confusione e l’eresia dottrinale che portano gravi conseguenze nella catechesi, dove quasi mai sempre viene offerto un insegnamento armonico e ortodosso sui quattro elementi fondamentali della fede: il Credo, il Padre Nostro, il Decalogo, i Sacramenti, la dottrina, la liturgia, la prassi; tutto quello che c’è di più sacro nella parola di Dio è stato adulterato per poterlo adattare alle brame anticristiche del mondo.

    Da tutto ciò ne deriva una perdita irreversibile di fede nel Dio Trinitario.

    Il nome di Cristo, quale unico Salvatore del mondo viene oscurato, si mette in risalto la Sua umanità negandone con trasgressione luciferina la Sua Divinità. Vengono sottaciute o negate molte verità sulla Madre di Dio, l’escatologia sul destino ultimo dell’uomo, viene derisa, l’Eucaristia viene quotidianamente calpestata.

    L’intera Creazione di Dio sta andando a fuoco, l’uomo corre inesorabilmente verso il burrone e l’unico rimedio a questo caos infernale, l’unica conversione che questa nuova chiesa è in grado di offrire alle anime è solamente quella ecologica, stiamo scendendo giù a rotta di collo per una china ripida e pericolosa.

    BENVENUTI ALL’INFERNO!