Arrendersi All’Evidenza: lo Studio di Science Direct Dà la Prova, il Siero è Pericoloso.

24 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici. e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione due elementi. Il primo è il commento che il nostro Arrendersi All’Evidenza, che ringraziamo di cuore, ha fatto all’articolo pubblicato da Stilum Curiae qualche giorno fa, basato su uno studio a livello mondiale di Science Direct. Il secondo è un articolo de La Nuova Bussola Quotidiana, che ringraziamo per la cortesia, che mette in evidenza le accuse rivolte all’ex ministro Speranza e ai vertici dell’AIFA per la politica “vaccinale”. Buona lettura e diffusione.

§§§

Articolo fondamentale e senza zone d’ombra.

I numeri, senza precedenti, dicono questo:
-nel mondo sono state somministrate più di 13,5 miliardi di dosi di “vaccini” per il Covid-19.
-al novembre del 2023 almeno il 70,5% della popolazione mondiale aveva ricevuto almeno una dose.

A questo scenario ha corrisposto una raccolta di potenziali eventi avversi al “vaccino” di speciale interesse (AESI).

La selezione degli AESI è prestabilita, basata sull’esperienza nel settore e sul confronto col periodo pre-roll out.

Gli effetti avversi sono di tipo neurologico (Guillaume-Barré syndrome, Bell’s palsy, convulsioni…), ematologico (trombosi, trombocitopenia, embolie…) e cardiovascolari (miocarditi, pericarditi…).

Il confronto deriva dagli eventi osservati (observed=O) rispetto agli attesi (expected = E) in quella popolazione.

I calcoli sono stati eseguiti mediante formule statistiche standard (significatività statistica, distribuzione di Poisson…) distinguendo il tipo di vaccino (Moderna, Pfizer etc), e il numero di dosi ricevute, fino a un massimo di quattro.

In un lasso di tempo tra i 11 mesi (Australia: febbraio – dicembre 2021) e 32 mesi (Argentina: dicembre 2020-agosto 2023) è stata condotta una disamina retrospettiva a livello globale (multi country report) dei rapporti O/E per i vari AESI selezionati in base ai dati forniti dai singoli organismi sanitari delle nazioni del network (una decina, di tre continenti, esclusi Asia e Africa: in Europa Francia, Danimarca, Finlandia e Scozia), parametrati ad analoghi criteri di valutazione (descritti in un allegato dello studio). Ad esempio, l’intervallo di rischio per collegare un evento alla “vaccinazione” varia tra 0 e 7 giorni; tra 8 e 21 giorni, tra 22 e 42 giorni e 0 e 42 giorni.

I risultati che seguono sono relativi ai 42 giorni dalla somministrazione. Sintomatologie occorse oltre i 42 giorni, anche qualora correlabili, NON sono state oggetto dello studio. Sono stati considerati invece gli eventi avvenuti ad uno stesso individuo dopo 365 giorni successivi al primo caso.

Gli individui vaccinati ammontano a poco più di 99 milioni, la gran parte in fascia di età 20-39 e 40-59 anni.

Le dosi ricevute sono state 183,5 milioni di Pfizer, 36,2 milioni di Moderna e 23 milioni Astra Zeneca.

Le persone/anno che hanno concorso agli AESI sono state 23 milioni.

La significatività di un incremento di eventi avversi correlata alle somministrazioni c’è, a volte clamorosa (in giallo tra 1 e 1,5 volte e in rosso nello studio per incidenze più di 1,5 volte l’atteso) e -interessante- mostra differenze da patologia a patologia a seconda del “vaccino”. Ad esempio Astra Zeneca è pericolosa per la sindrome di Guillaume-Barré, mentre Moderna, che non mostra questo problema, ce l’ha sull’encefalomielite acuta. AZ è significativamente coinvolta in un aumento delle trombosi cerebrali, Moderna no. In tutti i casi la prima dose è più pericolosa delle successive.

 

Pfizer e Moderna sono un rischio grosso per le miocarditi, mentre Astra Zeneca un po’ meno (ma non poco). In questo caso però ogni successiva dose mantiene l’alto rischio.

Quello che è evidente è che i “vaccini” non sono sicuri: si parla di milioni di casi di patologie gravi sofferte anche in età non anziana, per NON curare una patologia che (prescindendo dalla sua reale pericolosità e curabilità) è stata poi contratta lo stesso stante la risaputa non efficacia che si aggiunge all’insicurezza.

Il costo del “vaccino” non si limita al costo per dose (miliardi di dosi!). Ci sono infatti anche i costi per somministrare (hub, medici, addetti, burocrazia) e quelli in ore di lavoro perse, sia per recarsi all’appuntamento, sia dopo aver accusato qualche sintomo.

Poi c’è un costo occulto anche rispetto allo studio oggetto dell’articolo: infatti i “vaccini”, indebolendo il sistema immunitario, innescano altre patologie non direttamente correlabili e al difuori della finestra temporale dei 42 giorni (ad esempio tumori, ridotta fertilità, maggior propensione a contrarre infezioni respiratorie, malattie autoimmuni).

Infine un altro danno indiretto: in nome dell’idolo vaccinale si sono imposte terapie inutili e deleterie (tachipirina e vigile attesa), le quali, per lo meno in Italia, hanno determinato una conta di decessi dell’ordine delle migliaia di casi.

In Italia fa piacere che qualcuno agiti lo spaventapasseri, ma certi volatili sono  avvoltoi finti-ciechi, con tanto di pensione di accompagnamento.

 

*** 

Ed ecco il terzo articolo di Andrea Zambrano su La Nuova Bussola Quotidiana:

Il controllore Aifa trattava i prezzi dei vaccini a vantaggio delle case farmaceutiche: «Fatto di una gravità inaudita, c’è anche la richiesta al Pm del caso Paternò di non sequestrare il farmaco». L’ultima puntata dell’inchiesta con le accuse a Speranza e Magrini di corruzione e omicidio.
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
2- «Così alteravano i dati sui decessi»
Nel mese di aprile 2022 l’allora direttore di Aifa Nicola Magrini entra nello Steering Board dell’Ue sostituendo Gianni Rezza del Ministero della Salute. È lui, dunque, per stessa comunicazione di Rezza e decisione di Roberto Speranza, allora ministro, «che rappresenta il Paese». In ragione di ciò, a Magrini spetta la facoltà di «formulare una proposta entro oggi», come riferito da una mail del 4 aprile 2022 scovata da Fuori dal Coro e inserita nella corposa denuncia degli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano di Avvocati Liberi per conto del Comitato Ascoltami, che riunisce oltre 4000 danneggiati da vaccino covid e altri soggetti, tra cui il sindacato di Polizia Osa e il sindacato Finanzieri democratici.

IL REATO DI CORRUZIONE
Nella denuncia degli avvocarti Di Lorenzo e Veneziano si ipotizzano i delitti di corruzione
 (art. 318 e 319 codice penale) commessa dall’ex Dg di AIFA Magrini e dall’ex Ministro Speranza per l’asservimento della propria funzione agli interessi di privati – nella specie di gruppi imprenditoriali e multinazionali farmaceutiche produttrici dei farmaci anti Covid-19 – in violazione dei doveri istituzionali di imparzialità, trasparenza e correttezza, procurando a questi ultimi molteplici utilità grazie alla commercializzazione di farmaci imperfetti, pericolosi ed inefficaci, propagandati con l’inganno e con il falso scientifico nonché accreditati con l’abuso dell’affidamento nella loro funzione da parte delle masse obbligate ad assumere tali prodotti, ignorando i gravissimi danni alla salute individuale e collettiva e cagionando enormi danni al lavoro, all’economia ed al patrimonio dello Stato italiano.In altri termini l’accordo corruttivo sarebbe dimostrato dalla dichiarata intenzione dell’ex Dg di Aifa di fare di tutto, anche falsificare i dati e la farmacovigilanza, per non “uccidere il vaccino” e, con l’interferenza nell’attività medica, scientifica e giudiziaria, impedire l’accertamento di cause o fatti che avrebbero condotto alla revoca, alla sospensione del commercio, all’interruzione delle somministrazioni o al sequestro dei preparati vaccinali anti covid-19

Secondo i legali si tratta di un fatto «di una gravità inaudita perché gli acquisti dei preparati medicinali venivano decisi ed effettuati dallo stesso soggetto che avrebbe dovuto vigilare sull’efficacia e sulla sicurezza di tali medicinali». Una condizione, in sostanza, di conflitto di interessi che, tra l’altro, è sempre rimasta confidenziale e mai resa pubblica.

L’ipotesi corruttiva – non contestata nelle imputazioni a Magrini e Speranza – sarebbe emersa evidente nel caso AstraZeneca, la cui commercializzazione è stata permessa e difesa strenuamente dagli indagati «nonostante l’esistenza di prove e la consapevolezza dell’inefficacia, della pericolosità e della sicurezza del prodotto», che nel 2021 era già stato sequestrato dal governo austriaco e in Italia aveva procurato la morte di alcune persone, tra le quali il militare Stefano Paternò.

Ebbene, in quel caso l’ex Dg di Aifa Magrini chiedeva al Pm di Siracusa che conduceva le indagini sulla morte del militare Paternò di non sequestrare il farmaco AstraZeneca ed, in concerto con l’ex Ministro Speranza, continuava a commercializzare il farmaco su espressa richiesta della farmaceutica inglese. Secondo i legali l’ex Dg Magrini «ha persistito nella commercializzazione del farmaco in violazione dei propri doveri d’ufficio procurando morte e sofferenza ai cittadini obbligati all’assunzione ed enormi profitti all’azienda».

IL REATO DI OMICIDIO E LESIONI
E qui si innesca il delitto – questo invece contestato – di omicidi
o, in ragione anche del fatto che già nel nono rapporto di sorveglianza del settembre 2021, Aifa aveva riportato la segnalazione di 608 decessi post vaccinazione (67 decessi al mese) mentre le segnalazioni gravi corrispondevano al 14,4% del totale con un tasso di eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate. Si tratta di numeri già di per sé allarmanti anche se, da quanto abbiamo visto nelle precedenti puntate, su di essi pesa un forte pregiudizio di sottostima, dato che molti eventi correlabili erano stati classificati come indeterminati e perciò non classificati.

L’accusa di omicidio (art. 575 codice penale) – che ovviamente assorbe anche quello di lesioni personali (art.582 del codice penale) – si configura perché «al momento della pubblicazione del rapporto erano emersi importanti e numerosi effetti collaterali, alcuni addirittura fatali ed altri gravemente invalidanti quali la sindrome trombotica associata a trombocitopenia, disturbi di coagulazione del sangue, infiammazioni cardiache quali pericardite e miocardite, sindrome da perdita capillare, sindrome di Guillain-Barrè e altri sindromi neurologiche, eritema multiforme, glomerulonefrite e sindrome nefrosica, che avevano già condotto alla parziale revisione delle schede tecniche dei quattro farmaci all’epoca autorizzati: Comirnaty di Pfizer, Vaxzevria di AstraZeneca, Spikevax di Moderna e Janssen di Johnson».

E così i vertici di Aifa e del Ministero della Salute erano a conoscenza già dai primi mesi della campagna vaccinale di un eccesso di mortalità cardiovascolare del vaccino di AstraZeneca, ma ciononostante veniva avviata e proseguita senza alcuno scrupolo la campagna vaccinale. Sotto la forma del ricatto il decisore politico e sanitario non ha minimamente esitato addirittura ad imporne l’assunzione, prevedendo sanzioni di estremo rigore in caso di omessa sottoposizione all’obbligo.

Ora, su tutti questi capi di imputazione dovrà pronunciarsi il Tribunale di Roma e per la parte relativa all’ex ministro Speranza, il Tribunale dei Ministri che dovrà decidere se rigettare la richiesta di indagini dei danneggiati e archiviare il procedimento o invece se imporre alla Procura un supplemento di indagini e arrivare così ad un giudizio complessivo sulla campagna vaccinale che ha lasciato sul campo morti e danneggiati messi in conto cinicamente e ignorati per «non uccidere il vaccino».

Una decisione che a conti fatti rappresenta un vero e proprio appuntamento con la storia.

§§§

 

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Categoria:

10 commenti

  • FRANZ ha detto:

    LO AVETE DETTO A BERGOGLIO CHE TANTO APPOGGIATE? …. ATTO D’AMORE?
    SVEGLIA
    francesco

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    #@ Arrendersi all’Evidenza .
    non commento il suo scritto ma il suo nick.
    Nick da persona con forte formazione scientifica e intelligenza di tipo cartesiano.
    Nel “Discorso sul Metodo” Cartesio dice: -La prima regola era di non accettare mai nulla per vero, senza conoscerlo evidentemente come tale: cioè di evitare scrupolosamente la precipitazione e la prevenzione; e di non comprendere nei miei giudizi niente più di quanto si fosse presentato alla mia ragione tanto chiaramente e distintamente da non lasciarmi nessuna occasione di dubitarne.-
    Arrendersi è un verbo che è stato sommerso di connotazioni negative: arrendersi è considerato una vigliaccheria anziché essere considerato un cavalleresco riconoscimento della superiorità dell’avversario che induce , razionalmente, a desistere da una inutile lotta. Quindi anziché vigliaccheria, quasi sempre, arrendersi è un segno di saggezza.
    L’evidenza. I fumosi pensieri astratti raramente conducono ad una scoperta del reale. Una realtà deve necessariamente esistere anche se noi non la conosciamo. Secondo il filosofo Kant la realtà non è altro che una proiezione al di fuori di noi del nostro pensiero. Sarà. Ma non sarà mai sufficientemente riconosciuta da tutti la fondamentale importanza dei sensi esterni ed interni (quindi non solo dei cinque classici “sensi” ma anche il piacere e il dolore, l’affanno, la stanchezza, la fame, la sete e perché no?, le necessità fisiologiche e i sentimenti come la paura e l’attrazione) nei processi di APPRENDIMENTO e di COMPORTAMENTO umano.
    Quindi evviva chi si arrende all’evidenza come lei (e come me).

  • nuccioviglietti ha detto:

    Ci paiono dati un tantino esagerati… 70% di vaccinati equivarrebbe a oltre cinque miliardi di vaccinati… ma bisogna tener conto che russi sono vaccinati con loro siero tradizionale… indiani stavano a percentuali bassissime di vaccinati… vaccino cinese no sappiamo se sia tradizionale o meno… africani già ampiamente fottuti da vaccini sembra sta volta siano astenuti in massa… quindi ci pare che allegri aspiranti sterminatori di umanità abbiano pochino esagerato con ottimismo… ma se così non fosse temiamo in prossimi lustri potrebbe registrarsi una decisa depopolazione umana di pianeta!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Federico ha detto:

    Tutto ciò ci aiuta ancora di più a comprendere quanto dobbiamo essere grati ai pochissimi giornalisti che, a rischio proprio, hanno continuato nonostante tutto a rendere servizio all’informazione (ed alla salute!) delle persone. Grazie di vero cuore al direttore e ai suoi collaboratori, con l’augurio che tale merito ottenga quanto prima i dovuti riconoscimenti anche ufficiali.

  • Adriana 1 ha detto:

    E’ fortemente auspicabile che crolli questo esteso, grottesco e tragico Luna Park delle megaindustrie internazionali del farmaco, a cominciare dai nostri “mercanti in fiera” di livello inferiore, ma non meno colpevoli dei loro padroni stramiliardari che lucrano sulle morti e sulle sofferenze umane; assatanati tutti e ciascuno al proprio livello, dal Moloch del potere e del denaro.

    • Catholicus ha detto:

      Assatanati tutti e ciascuno al proprio livello, : ben detto, cara Adriana !, sono tutti al servizio del diavolo, che hanno scelto per padre, poiché fanno le sue opere, come disse Cristo ai capi del Sinedrio. Solo in Italia, nei 3-4 anni passati, abbiamo assistito ad una gara a chi le sparava più grosse, le menzogne, a chi incitava all’odio verso chi si azzardava anche solo a manifestare il più piccolo dubbio sulla folle campagna pandemico-vaccinale in corso…tutti colpevoli, tutti correi, tutti complici; se non ne rispondeanno a dei tribunali terreni (dato il dilagare della corruzione e del stanismo a tutti i livelli, di ogni ordine e grado, sia civile che ecclesiastico) ne risponderanno sicuramente dinanzi a Cristo Giudice, e lì non avranno sconti di pena, il giudizio sarà inappellabile. Christus Vioncit !

  • Adriana 1 ha detto:

    Concordo, e ora come la mettiamo con la salute/pubblicità del grafene?