La Strana Consegna di Siero anti-Covid Moderna Settimane prima dell’Allarme Cinese. The Exposé.

23 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo pubblicato da The Exposé, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

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Un accordo riservato dimostra che potenziali candidati vaccini contro il coronavirus sono stati trasferiti da Moderna all’Università della Carolina del Nord nel 2019, diciannove giorni prima della comparsa del presunto virus COVID-19 a Wuhan, in Cina.

L’accordo confidenziale, che può essere consultato qui, afferma che i fornitori “Moderna” insieme al “National Institute of Allergy and Infectious Diseases” (NIAID) hanno concordato di trasferire “candidati di vaccino contro il coronavirus a base di mRNA” sviluppati e di proprietà congiunta del NIAID e di Moderna ai destinatari “The University of North Carolina at Chapel Hill” il 12 dicembre 2019.

 

Si trova a pagina 105 dell’accordo
L’accordo di trasferimento dei materiali è stato firmato il 12 dicembre 2019 da Ralph Baric, PhD, presso l’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, e poi firmato da Jacqueline Quay, Direttore del supporto alle licenze e all’innovazione dell’Università della Carolina del Nord il 16 dicembre 2019.

I firmatari del progetto si trovano a pagina 107.
L’accordo è stato firmato anche da due rappresentanti del NIAID, uno dei quali è Amy F. Petrik PhD, specialista del trasferimento tecnologico, che ha firmato l’accordo il 12 dicembre 2019 alle ore 8:05. L’altro firmatario è stato Barney Gramula, che ha firmato l’accordo. L’altro firmatario è Barney Graham MD PhD, ricercatore del NIAID, ma la firma non è datata.

I firmatari del NIAID si trovano a pagina 107.
I firmatari finali dell’accordo sono stati Sunny Himansu, ricercatore di Moderna, e Shaun Ryan, viceconsigliere generale di Moderna. Entrambe le firme sono state apposte il 17 dicembre 2019.


Firmatari di Moderna a pagina 108
Tutte queste firme sono state apposte prima di essere a conoscenza della presunta comparsa del nuovo coronavirus. Solo il 31 dicembre 2019 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è venuta a conoscenza di un presunto gruppo di casi di polmonite virale a Wuhan, in Cina. Ma anche a quel punto non aveva ancora stabilito che il responsabile fosse un nuovo coronavirus, dichiarando invece che la polmonite era di “causa sconosciuta”.


Solo il 9 gennaio 2020 l’OMS ha riferito che le autorità cinesi avevano stabilito che l’epidemia era dovuta a un nuovo coronavirus, in seguito noto come SARS-CoV-2, e la presunta malattia risultante è stata denominata COVID-19. Allora perché un candidato vaccino contro il coronavirus a mRNA sviluppato da Moderna è stato trasferito all’Università del North Carolina il 12 dicembre 2019?

utilizzato solo nel Regno Unito e negli Stati Uniti per combattere presumibilmente la Covid-19.

Cosa sapeva Moderna che noi non sapevamo? Nel 2019 non c’era alcun coronavirus che rappresentasse una minaccia per l’umanità tale da giustificare un vaccino, e le prove suggeriscono che non c’è stato alcun coronavirus che rappresentasse una minaccia per l’umanità nemmeno nel 2020 e nel 2021.

Considerando il fatto che è stato utilizzato un test PCR difettoso ad alto tasso di cicli, gli ospedali sono stati vuoti rispetto agli anni precedenti, le statistiche mostrano che solo lo 0,2% dei presunti infetti è morto entro 28 giorni da un presunto risultato positivo del test, la maggior parte di questi decessi è stata causata da persone di età superiore agli 85 anni e una massa di questi decessi è stata causata da un farmaco chiamato midazolam, che causa depressione respiratoria e arresto respiratorio.

Forse Moderna e il National Institute of Allergy and Infectious Diseases vorrebbero spiegarsi in un tribunale?

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5 commenti

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Lo scorrere del tempo mette ancora in fila il prima e il dopo in modo collettivo e incorruttibile. Anche per l’élite più esclusiva il giovedì viene dopo il mercoledì, ci sono solo 24 ore in un giorno e ieri era ieri.

    Wuhan è sede di un grande laboratorio di ricerca: non un laboratorio qualsiasi, bensì uno di quelli classificati con la sigla BSL-4 (biocontenimento di massimo livello), scrupolosamente disciplinati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la delicatezza delle operazioni che vi si svolgono. I laboratori BSL-4 sono progettati per la manipolazione di patogeni del gruppo di rischio 4, per i quali non esistono efficaci cure preventive e terapeutiche e che possono indurre nell’uomo malattie anche letali.

    “Roba cinese”? Non proprio. Nel laboratorio di Wuhan sono coinvolti scienziati di tutto il mondo, in particolare francesi e statunitensi. L’Istituto Virologico cinese risulterebbe essere stato finanziato ad esempio dal NIAID del Prof. Anthony Fauci con 3,7 milioni di dollari.
    Uno dei principali obiettivi degli studi è il “guadagno di funzione” (gain of function): in virologia, il tentativo di introdurre in un organismo (i virus sono tra più semplici, quindi più manipolabili) dei cambiamenti genetici, agendo sulle sequenze che li codificano, per acquisire/potenziare la funzione preesistente in vista di un effetto desiderato. Poiché la sequenza genica è come un nastro, per semplicità la si immagini un’opera di taglio e cucito.

    Esiste una banca dati mondiale, il BLAST (Basic Local Alignment Search Tool) che contiene tutte le sequenze geniche note in natura o brevettate. Quando si ottiene qualcosa di interessante e che promette sviluppi redditizi lo si brevetta. Ricorderete una notizia recentemente diffusa circa la sequenza genica brevettata da Moderna nel 2016 per ottenere la scissione della furina.

    Ognuno la pensi come meglio crede: la sequenza alfa Wuhan (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/nuccore/NC_045512), che ha identificato una delle caratteristiche del coronavirus diffusosi nel 2019, si sovrappone alla sequenza brevettata da Moderna nel 2016 e la notizia apparve sul
    Daily Mail.
    https://www.dailymail.co.uk/news/article-10542309/Fresh-lab-leak-fears-study-finds-genetic-code-Covids-spike-protein-linked-Moderna-patent.html

    Particolare non irrilevante: il doppio codone CGG usato da Moderna nel brevetto non lo si ritrova in nessun altro gene naturale di qualsiasi altro virus in natura capace di agire sul sito di scissione della furina.
    Esistono virus che sanno scindere la furina, ma nessun coronavirus e comunque mai attraverso il doppio codone CGG.

    Qualche curioso ha scoperto che l’NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) di Fauci aveva inviato una comunicazione a Moderna per trasferire gli allora candidati vaccini a un’Università statunitense.
    http://stateofthenation.co/?p=69645
    https://rightsfreedoms.wordpress.com/2021/06/26/confidential-documents-reveal-moderna-sent-mrna-coronavirus-vaccine-candidate-to-university-researchers-weeks-before-emergence-of-covid-19/

    Dai link è possibile ricavare che la data della firma dell’accordo è il 17 dicembre 2019.

    La scoperta del nuovo coronavirus è stata annunciata dalle autorità sanitarie cinesi e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 9 gennaio 2020. La prima sequenza completa del genoma viene fornita dalle autorità cinesi tra l’11 ed il 12 gennaio.

    A questo punto è utile riprendere alcune notizie pubblicate all’inizio del 2020. In particolare questa:
    https://www.adnkronos.com/coronavirus-vaccino-sperimentale-inviato-al-niaid_76kqX68lfndCBQAU1kAzkh

    E anche questo link all’ANSA:
    https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2020/02/16/rappuoli-e-corsa-al-vaccino-contro-il-nuovo-coronavirus_1ce03ea1-84a8-4557-8fdd-ab8c7ca7a4e9.html

    Nell’articolo (che cita ancora una volta l’NIAID di Fauci) c’è un’affermazione molto importante: “Il prototipo di un vaccino di questo tipo si può ottenere in una settimana, come abbiamo fatto nel 2013 per ottenere il vaccino contro l’influenza”, dice il Dr. Rino Rappuoli di GSK. Sotto la frase c’è un filmato, che al minuto 1.00 mostra un dettaglio che qualcuno ha immortalato (link sottostante).

    https://www.databaseitalia.it/la-scatola-di-ruckwardt-i-ricercatori-lavoravano-al-vaccino-covid-19-gia-dal-2019-altre-prove-emergono-in-un-video/

    Ruckwart è semplicemente il nome di una ricercatrice del NIH (National Institute of Health): il video promozionale è infatti dello stesso NIH, una agenzia del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti. Senza che questo costituisca qualcosa di illecito, l’Ente è finanziato dalla fondazione Gates (link a riprova).

    https://www.nih.gov/news-events/news-releases/nih-launches-new-collaboration-develop-gene-based-cures-sickle-cell-disease-hiv-global-scale

    L’autore dell’articolo su databaseitalia presenta anche altri dettagli intriganti, che sicuramente permettono ai curiosi di indagare in altre direzioni. Restando all’essenziale, da queste immagini si evincerebbe che il candidato vaccino fosse disponibile in quel laboratorio già nel mese di luglio del 2019.

    Quindi, il candidato vaccino, per un virus che sarebbe stato ufficialmente noto solo a gennaio del 2020 è congelato presso il NIH dal luglio 2019 e consegnato all’università nel dicembre del 2019?

    La scatola di Ruckwarth spiegherebbe il perchè nel dicembre 2019 il committente NIAID/Moderna possa aver incaricato l’Università della North Carolina, Chapel Hill, di studiare il candidato vaccino. Ma Wuhan che cosa c’entra?

    Il Prof. Ralph Baric insegna all’università Chapel Hill ed è esperto di studi sui guadagni di funzione. E’ noto che l’università della North Carolina collabora attivamente con Wuhan:

    https://firstinfreedomdaily.com/unc-scientist-at-heart-of-gain-of-function-research-with-wuhan-lab-working-on-universal-mrna-vaccine-to-replace-pfizer-moderna/

    Nel 2018 il Prof. Baric era riuscito in un guadagno di funzione su una spike, collegato al sito di scissione della furina (ricordate la sequenza brevettata da Moderna…), senza ottenere un virus patogeno.

    Il Prof. Baric è proprio il destinatario del trasferimento del candidato vaccino del dicembre 2019. Si notino tra gli autori anche i nomi di ricercatori cinesi associati, molti dei quali (si può verificare) sono collegati alla città di Wuhan. Per non farci mancare nulla, nell’immagine sottostante compare anche la sigla HEK293T, che rimanda alle linee cellulari da feti abortiti.

    A questo punto entra in scena un ultimo importante tassello: EcoHealth Alliance e il suo presidente Peter Daszak.
    L’EcoHealth Alliance è un ente no-profit non governativo che si occupa delle malattie emergenti e che collaborava dal 2014 con l’Istituto di Wuhan per finanziare uno studio dei coronavirus nei pipistrelli.

    Il Dr. Dzszak non è un Carneade: addirittura membro del team dell’OMS (WHO) che ha condotto in Cina le prime indagini sulla pandemia, malgrado un conflitto di interessi essendo egli stesso legato al laboratorio di Wuhan.
    https://www.nationalreview.com/2021/03/beware-chinas-internal-investigation-into-covids-origins/

    Ancor più sorprendentemente, il Dr. Daszak è tra coloro che nel 2018 avvertirono l’Organizzazione Mondiale della Sanità dell’incombente pericolo di pandemie, verosimilmente a causa di un nuovo patogeno mai entrato in contatto con la popolazione, probabilmente in un’area con una significativa interazione tra l’uomo e gli animali.
    Ovviamente all’allarme per questa “patogeno X” corrisponde la soluzione: il vaccino.
    C’è anche su Wikipedia:
    Daszak, Peter (27 February 2020). “Opinion | We Knew Disease X Was Coming. It’s Here Now”. The New York Times. Retrieved 21 June 2021.

    Quest’uomo è un genio? O un menagramo degno de La patente di Pirandello? O più semplicemente Peter Daszak è il personaggio che collega NIH, NIAID, la fondazione Gates e tutto il resto?

    Per i più curiosi ecco un altro link.
    https://www.worldtribune.com/emails-detail-multiple-efforts-by-gates-foundation-fauci-to-assist-chinas-international-exchanges/

    E’ già stato messo in risalto che anche lo studio clinico sui vaccini è stato rapidissimo. Il 24 febbraio del 2020 c’erano già le fiale pronte, inviate al NIAID per iniziare una sperimentazione clinica pianificata. Pochissimi mesi dopo (come risulta dai carteggi tra Pfizer e FDA) era disponibile una valutazione ritenuta sufficiente per dare il là alla produzione dei vaccini.

    Il virus responsabile della pandemia è stato identificato in Cina a inizio gennaio 2020. In teoria, meno di una settimana dopo i ricercatori di Moderna e del NIH disponevano già di una sequenza genica mRNA del vaccino specifico per quel virus trovato dall’altra parte del mondo.

    Unendo tutti i puntini sembrerebbe che ci fosse un discreto movimento attorno ai coronavirus prima che venisse dichiarata la pandemia e prima che ufficialmente qualcuno sequenziasse il virus.

    Si spiegherebbe così il perché, già nel febbraio 2020, molti stessero parlando dei vaccini mRNA e dessero per certo che sarebbero stati pronti in tempi inusualmente rapidi. E miliardi di uomini per cavia.
    https://www.statnews.com/2020/03/11/researchers-rush-to-start-moderna-coronavirus-vaccine-trial-without-usual-animal-testing/

    Il tempo resta incorruttibile e perciò è galantuomo.

    Non è stato possibile comprimerlo e di questa vicenda sta emergendo un passato molto più lungo di come è stato raccontato. Il resto ce lo spiegherà il futuro.

    PS: Stilum Curiae era sul pezzo già all’inizio del 2022.

    https://www.marcotosatti.com/2022/03/22/arrendersi-quanti-strani-movimenti-verso-il-siero-prima-della-pandemia/

    Guardate in fondo lo screen shot di un video.

  • giovanni ha detto:

    Ove finissero innanzi ad un Tribunale, sarebbero capaci di sostenere d’ avere doti divinatorie tali, che al confronto Tiresia era un dilettante. E sicuramente troverebbero molti disposti a credere a simili affermazioni.

  • Adriana 1 ha detto:

    Qualcuno ricorderà il povero Montagnier che affermò
    -subito aver visionato la sequenza del virus- che era un prodotto ingegneristico da laboratorio.

  • Adriana 1 ha detto:

    Qualcuno ricorderà il povero Montagnier che affermò
    -subito aver visionato la sequenza del virus- che era un prodotto ingegneristico da laboratorio.