Il Genocidio dell’Aborto e il Silenzio Complice di Jorge Mario Bergoglio. Quarracino

22 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, José Arturo Quarracino offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul dramma dell’aborto e sull’atteggiamento del pontefice regnante. Buona lettura e diffusione.

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Il genocidio dell’aborto e il silenzio complice di JMB

Il silenzio di Bergoglio sul genocidio dell’aborto durante tutto il suo pontificato è spaventoso e abominevole, al punto che lui stesso riconosce che non solo non figura nella sua agenda, ma che non è nemmeno registrato come un dramma del nostro tempo. È così tanto che si flirta con la legalizzazione e la normalizzazione dell’omosessualità nella Chiesa e con la de-mascolinizzazione del Corpo di Cristo, che il genocidio prenatale gli è del tutto indifferente.

 

A) Genocidio prenatale pianificato

In diverse occasioni abbiamo dimostrato che la plutocrazia finanziaria globalista ha iniziato a implementare la configurazione di un Nuovo Ordine Mondiale tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. Un Novus Ordo Saeculorum per sostituire l’ordine mondiale delle nazioni attuato in epoca moderna dallo sviluppo e dall’istituzionalizzazione degli Stati nazionali con una nuova configurazione planetaria, concepita come un “sistema mondiale di controllo finanziario in mani private per dominare il sistema politico di ogni Paese e l’economia mondiale nel suo complesso”. Un sistema concepito inizialmente all’inizio del XX secolo per essere attuato a lungo termine, lentamente ma inesorabilmente, che è il modo in cui l’élite plutocratica globalista ha storicamente eseguito i suoi piani e progetti imperialisti[1].

Questo sistema dominante ha portato alla concentrazione della ricchezza mondiale nelle mani di un gruppo plutocratico internazionalista ultra-minoritario, attraverso la supremazia dell’attività finanziaria speculativa predatoria sull’economia produttiva reale. Ecco perché questo progetto è stato “costretto” ad attuare parallelamente il piano di controllo della crescita demografica non pianificata, cioè il controllo delle nascite su scala planetaria, attraverso la mutilazione genitale maschile e femminile, la contraccezione e il genocidio prenatale (aborto), in modo che questa élite globalista potesse godere “in pace” del saccheggio e della rapina delle ricchezze mondiali[2].

Questa necessità contraccettiva e antinatalista non è stata tenuta nascosta, ma è stata espressamente ed esplicitamente formulata e imposta ufficialmente in vari documenti, come Population Growth and the American Future (1972)[3], Second American Revolution (1973)[4], Memorandum 200/74 Implications of World Population Growth for the Security of the United States and its Overseas Interests (1974), Declaration on Population and Development of the International Conference on Population and Development (Cairo, 1994)[5], tra gli altri. Ciò ha portato all’aberrazione giuridica di legalizzare un diritto all’aborto che non esiste in nessuna tradizione giuridica storica o in nessun trattato internazionale che lo abbia sancito.
In realtà, il “diritto all’aborto” è stato inventato da John Davison Rockefeller III, membro della famosissima e funesta dinastia plutocratica imperialista statunitense, che lo ha definito come “il diritto di una donna di determinare la propria fertilità”[6].

Vale a dire che il diritto all’aborto è un’invenzione della plutocrazia globalista predatrice e genocida per imporre la pena di morte prenatale in tutto il mondo, essenzialmente per “proteggere la sicurezza degli Stati Uniti e i loro interessi all’estero”, perché il Paese del Nord è la sede dello Stato Maggiore di questo globalismo troglodita, nemico di Dio e dell’intera razza umana. Approvazione e legalizzazione della pena di morte più infame di tutte, promossa, incentivata e imposta sia dall’ultra neoliberismo oligarchico che dal progressismo socialdemocratico in tutte le sue manifestazioni, a maggior gloria dei Rockefeller e dei loro scagnozzi globalisti.

In questo senso, questo sinistro e diabolico Potere disumano ha istituito un Sistema e un Ordine globale predatorio e di concentrazione delle ricchezze, sorretto e sostenuto da un oceano di sangue, che negli ultimi 60 anni ha ucciso circa 1.000 milioni di bambini non nati, come dimostrano le statistiche ufficiali delle Nazioni Unite e delle principali multinazionali dell’aborto, come l’International Planned Parenthood Federation (IPPF), l’Alan Guttmacher Institute, il Population Council, ecc..

Un genocidio spaventoso e ripugnante che uccide gli esseri umani più innocenti e indifesi di tutti e che dall’inizio del XXI secolo sta aumentando a un ritmo sempre più rapido: se nel 1995 gli aborti globali hanno raggiunto i 26 milioni e nel 1999 i 46 milioni[7], nel 2014 hanno raggiunto i 56 milioni[8] e nel 2021 i 73 milioni[9]. A rigore, un genocidio e un massacro satanico.

B) Il complice silenzio pontificio di fronte al genocidio prenatale

Di fronte a questo genocidio prenatale globale, pianificato ed eseguito a tradimento nell’arco di 6 decenni, qual è stato l’atteggiamento e l’azione di don Jorge Mario Bergoglio nei suoi 11 anni di “pontificato”? Quello di una passività e di un’inazione quasi assolute, salvo sporadiche e casuali definizioni contro l’aborto formulate in interviste informali, conferenze stampa aeree, lettere private, ecc. Ufficialmente, come politica dello Stato Vaticano, niente di niente: niente Giornate mondiali, niente Congressi, niente documenti pontifici. Niente di niente. Non si è espresso pubblicamente nemmeno quando i movimenti pro-vita in Argentina sono riusciti a ottenere il rifiuto parlamentare della legalizzazione dell’aborto nel 2018, né quando è stata legalizzata la pena di morte prenatale alla fine del 2020. Non una sola parola di sostegno e congratulazioni nel primo caso, né di condanna e rifiuto nel secondo.

Peggio ancora: questo silenzio complice è stato accompagnato durante tutto il regno di Bergogliano non solo dall’accoglienza amichevole, calorosa e cordiale di ferventi sostenitori dell’aborto – come nei casi di Ema Bonino, Hillary Clinton, Melinda Gates, dello spagnolo Pedro Sánchez, dell’argentino Alberto Fernández, del boliviano Evo Morales, di Nancy Pelosi, di Joseph Biden, di Bill Clinton, di Alexander Soros, eccetera – ma anche dalla promozione negli organismi vaticani di decisi sostenitori dell’aborto, non da ultimo nella Pontificia Accademia per la Vita, ma anche dalla promozione in organismi vaticani di decisi sostenitori dell’aborto, non meno che nella Pontificia Accademia per la Vita, in cui spiccano l’economista italo-americana Mariana Mazzucato, il sacerdote anglicano Nigel Biggar, il medico americano Robert Dell’Oro, il medico americano Robert Dell’Oro, il medico americano Robert Mazzucato, oltre che nella Pontificia Accademia per la Vita, il medico americano Robert Dell’Oro, la dottoressa Sheila Dinotshe Tlou (del Botswana), o l’impresentabile giurista argentino Eugenio Raúl Zaffaroni (ateo, abortista e omoaffettivo) dell’Istituto per la Ricerca e la Promozione dei Diritti Sociali “Fray Bartolomé de las Casas”.

Ma la prova più chiara, evidente e innegabile che per il Vescovo di Roma l’aborto non è un tema importante, e che non lo registra nemmeno, è la prefazione che ha scritto per il libro appena pubblicato dal suo amico e portavoce informale, lo scrittore inglese Austen Ivereigh, che raccoglie le meditazioni spirituali e gli insegnamenti di Bergoglio, come formatore dei gesuiti e poi come Pontefice. In questo testo, don Jorge Mario afferma che “tutte le crisi che ci assalgono nel mondo, dalla crisi ecologica alle guerre, alle ingiustizie contro i poveri e i vulnerabili, hanno le loro radici in questo rifiuto di appartenere a Dio e agli altri”, e che nelle sue riflessioni ha voluto tenere presenti “le due grandi crisi del nostro tempo: il deterioramento della nostra casa comune e le migrazioni e gli spostamenti massicci di persone”. È molto chiaro: per il Pontefice argentino, l’ABORTO NON È UN PROBLEMA DI PREOCCUPAZIONE, e non lo registra nemmeno.

Un atteggiamento indegno, condannabile e riprovevole, ma coerente con la sua attività di poeta-giullare della baronessa Lynn Forester de Rothschild e con il suo amichevole sodalizio con il clan Soros, per il quale la legalizzazione della pena di morte prenatale e del genocidio prodotto è la conditio sine qua non del loro progetto globalista.

Strana mutazione dell’attuale vescovo di Roma, che è stato eletto a servire come Vicario di Cristo e giunge alla fine del suo percorso come successore di Giuda Iscariota. Preghiamo per lui e chiediamo a Dio di avere pietà delle sue deviazioni, anche se sembra inutile metterlo in preghiera.

 

José Arturo Quarracino

22 febbraio 2024

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[1] Carroll Quigley, Tragedy and Hope. A History of the World in Our Time, The Macmillan Publishers, New York 1966, p. 324.

[3] Rockefeller Commission Report, Population Growth and the American Future, Capitulo 11, “Abortion”, enRockefeller Commission on Population and the American Future – Intro and Chapter 1 (population-security.org)

[4] Edición en español en John Davison Rockefeller III, La Segunda Revolución Norteamericana, Ediciones Tres Tiempos S. R. L., Buenos Aires (Argentina) 1975.

[5] Conferencia Internacional sobre Población y Desarrollo, Programa de Acción,  Capitulo VII. A., Naciones Unidas, Nueva York 199.

[6] Obra citada en la nota 4, p. p. 56,

[7] Alan Guttmacher Institute, Aborto inducido a nivel mundial, Nueva York (2001).

[8] Alan Guttmacher Institute, Aborto inducido a nivel mundial, Nueva York (2018).[9] Alan Guttmacher Institute, Embarazo no planeado y aborto a nivel mundial, Nueva York (2022).

 

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8 commenti

  • Giovanni ha detto:

    Il ” di bianco vestito ” e gli scudieri ecclesiastici insieme ad un gruppo di infernali miliardari magari fossero gli unici a perseguire queste ” politiche “. Purtroppo, tramite i media, hanno propagato in ogni ambito sociale queste idee, creandosi un immenso serbatoio di consenso che li legittima . Se poni alla massa questo problema rischi che, nella migliore ipotesi, ti guardino schifati, nella peggiore d’ essere malmenato. Finché saranno padroni del discorso temo si cerchi di svuotare il mare con un bicchiere.

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Caro Quarracino, il dubbio è che repetita iuvant solo a noi che ripetiamo.
    «Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.»

    https://comedonchisciotte.org/la-rivoluzione-femminista-e-linverno-demografico/
    -La felicità e la realizzazione delle donne passa unicamente per la carriera lavorativa, se possibile lontana dagli uomini, nella sorellanza, meglio se lesbiche. C’è un’innegabile correlazione nella società tra diffusione del femminismo e crollo della natalità. Da oltre mezzo secolo le nuove generazioni hanno assorbito con un martellamento costante questi insegnamenti, dalle istituzioni, dai media e nelle scuole.-
    https://www.fiorigialli.it/dossier/view/9_un-altro-mondo-possibile/2158_il-movimento-femminista-e-la-cia
    -Il nostro principale equivoco sulla CIA è pensare che serve gli interessi degli Stati Uniti. In realtà, è sempre stato lo strumento di una dinastia internazionale del settore bancario e del petrolio (Rothschild, Rockefeller, Morgan) coordinata dal Royal Institute for Internal Affairs di Londra e dalla loro filiale statunitense, il Council for Foreign Relations. È stato fondato e popolato da sangue blu proveniente dall’istituto bancario di New York e laureato nella società segreta “Skull and Bones” della Yale University.-

    https://www.maurizioblondet.it/le-cattive-compagnie-di-el-papa/
    Con un grosso punto interrogativo.
    https://www.lacrunadellago.net/natacha-jaitt-il-caso-della-prostituta-argentina-morta-che-accusava-bergoglio-di-pedofilia/

    https://theeye-witness.blogspot.com/2013/10/a-compromised-conclave.html
    -Bergoglio “secondo Wikileaks era una persona attenzionata dai servizi segreti americani dal 2005”, si legge.-
    -Perché i servizi segreti americani abbiano considerato il cardinale Bergoglio una person of interest negli ultimi otto anni è una domanda interessante, anche se è opinione diffusa che i servizi segreti, come tutte le altre agenzie statunitensi, siano stati corrotti, quindi non è chiaro come si dovrebbe valutare questa informazione o cosa c’era nelle attività del cardinale che suscitò il loro estremo interesse.-
    https://www.stilumcuriae.com/colpo-di-stato-in-vaticano-ecco-le-prove-oscurate-agostino-nobile

    https://www.repubblica.it/esteri/2016/11/08/news/clinton_podesta_wikileaks-151561999/
    -Dalle email sull’Italia del capo della campagna elettorale di Hillary Clinton, John Podesta, che Repubblica rivela in esclusiva con WikiLeaks, non ci sono dubbi: al centro dell’attenzione del cerchio magico di Hillary non c’è Matteo, ma papa Bergoglio, che batte Renzi con ben 441 messaggi che si occupano di lui, contro le misere 41 email sul nostro presidente del Consiglio.-
    -E così quando il team della Clinton discute di un dibattito televisivo in cui verrà tirato fuori il discorso delicato dell’immigrazione, e Podesta suggerisce di tirare in ballo la posizione di papa Francesco sui migranti, il capo di gabinetto di Bill Clinton, Tina Flournoy, non si trattiene: “Io amo quell’uomo”. Bill De Blasio, sindaco di New York, arriva a consigliare a Podesta di portarsi l’enclica ‘Laudato si” in vacanza, come “lettura completamente energizzante”.-
    https://www.corriere.it/esteri/vaticano-news/21_ottobre_29/biden-papa-l-incontro-vaticano-nemici-comuni-bello-essere-tornati-qui-9f9d5874-38a2-11ec-8ce2-c94918111ac8.shtml

    https://www.economyup.it/innovazione/chi-e-jeffrey-sachs-l-economista-ispiratore-del-papa-che-interviene-a-forumpa/
    -Dal 2002 al 2016 l’economista neomalthusiano è stato direttore dell’Earth Institute presso la Columbia University. In quel periodo ha guidato un’organizzazione universitaria di oltre 850 scienziati ricercatori ed esperti di policy a sostegno dello sviluppo sostenibile.-
    -Secondo indiscrezioni raccolte da “Il Foglio” a febbraio 2015 (ma anche da altre testate quali L’Espresso), Jeffrey Sachs sarebbe intervenuto con il suo “tocco” nell’enciclica allora in preparazione da parte di Papa Francesco, “Laudato Sì”, dedicata alla salvezza del creato.-
    https://www.lastampa.it/topnews/tempi-moderni/2016/02/15/news/laudato-si-nonno-malthus-1.36564638/

    https://lanuovabq.it/it/sinodo-amazzonia-il-problema-sta-nella-laudato-si
    -Un’altra svolta fondamentale della Laudato Si’ è nell’adozione del concetto di “sviluppo sostenibile”, che i precedenti pontificati avevano sempre respinto. Troppo superficialmente infatti si pensa che la “sostenibilità” si riferisca semplicemente all’inclusione del rispetto per l’ambiente tra i criteri di valutazione di iniziative economiche, sociali e politiche. La sostenibilità invece è un concetto ben più ampio, affermatosi negli anni ’80 del secolo scorso in ambito Onu, figlio di una concezione ateistica e materialistica. Fondamento del concetto di sostenibilità è una visione negativa dell’uomo, elemento di disturbo per l’ecosistema globale: per questo le politiche ambientali globali tendono a limitare l’impatto dell’uomo, quantitativamente e qualitativamente. Vale a dire: controllo delle nascite nei paesi poveri, freno allo sviluppo e deindustrializzazione nei paesi ricchi.-
    https://lanuovabq.it/it/a-nairobi-un-nuovo-summit-onu-pro-aborto

    “Esseri umani che non sono persone” in tempi meno ipocriti era la definizione di “schiavi” e “untermenschen”.
    https://lanuovabq.it/it/essere-umano-persona-non-ce-niente-da-discutere
    -Francesco, rispondendo ad una domanda sull’aborto all’interno di un’intervista pubblicata dalla rivista America dei gesuiti americani, ha fatto la differenza tra “essere umano” e “persona”: “Non dico una persona, perché questo è contestato, ma un essere umano”. Ha riproposto l’immagine, da lui altre volte adoperata, del sicario a condanna dell’aborto, però ha tenuto a precisare che con l’aborto non si può dire di intervenire su una persona ma solo su un essere umano.-

  • Corrado ha detto:

    E questo sarebbe papa?
    Se l’albero si vede dai frutti…

  • Dino Brighenti ha detto:

    Dio lo fulmini al più presto

    • Roberto P. ha detto:

      Sarà comunque sempre tragicamente, troppo tardi…

      • gladio ha detto:

        Ma no, facciamogli fare ancora un po’ di cazzate , ma di quelle grosse, di quelle che sanno fare solo lui e il suo amico Tucho,
        cosi che tutti , anche i più ottusi, anche le zucche dell’ orto si rendano finalmente conto chi è questo squallido soggetto.

  • Pierandrea Damilano ha detto:

    Caro Direttore, sembrerebbe essere De Sade il primo teorico dell’aborto come conseguenza necessaria del dominio del corpo come volontà indipendente, e del “diritto all’aborto” come diritto personale. Il “diritto all’aborto” sembra essere conseguenza “necessaria”, e non solo preventivabile, per poter mantenere il potere sul corpo e sulla propria sessualità disinibita. Saranno poi sia Marx che Nietzsche a impadronirsi di tale diritto per farne una visione sociale.
    Cfr. L. LOMBARDI VALLAURI, Abortismo libertario e sadismo, Scotti Camuzzi, Milano 1976, pp. 65-102.

  • Carlo ha detto:

    Poco dopo l’elezione è andato a Lampedusa ma in un centro di aiuto alla vita, mai.O almeno non mi risulta.