La Lotta del Papa contro la “Vecchia Messa”: una Lotta contro la Chiesa. Joachim Heimerl.

20 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Joachim Heimerl, che ringraziamo di cuore. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

La lotta del Papa contro la “vecchia Messa”: una lotta contro la Chiesa.

di Joachim Heimerl

Chi si è chiesto perché Francesco non solo rifiuta la Messa tradizionale, ma la perseguita, ha recentemente ricevuto una risposta dalla sua bocca: Il Papa non si preoccupa dei bei riti o del latino; Francesco ritiene invece che il Concilio Vaticano II abbia fatto dipendere la riforma della Chiesa dalla riforma della Messa. – Chiunque sia anche solo un po’ informato sa che questo è sbagliato. Inoltre, la riforma liturgica di Paolo VI è andata ben oltre le proposte del Concilio e ha portato a un leggendario declino della Chiesa.
Ma cosa dice di Francesco la persecuzione della vecchia Messa?
Una risposta semplice sarebbe che lui – come la maggior parte dei gesuiti – non ha il senso della liturgia. Ancora peggio: per lui la Messa è solo un veicolo per la riforma della Chiesa, il che significa che è in definitiva uno strumento politico. Le liturgie papali prive di amore, persino mutilate, che stiamo vivendo attualmente ne sono una testimonianza eloquente.

Una risposta più sfumata emerge quando si studiano le cosiddette “note di Ottaviani”. – Ma cosa sono?
Il cardinale Alfredo Ottaviani si rivolse a Paolo VI nel 1969 ed espresse per iscritto le sue riserve sulla “nuova Messa”. Dopo tutto, Ottaviani era stato prefetto della fede e la sua voce aveva un peso. Il suo giudizio fu severo e sottolineò l’importanza della Messa tradizionale come “monumento completo” della fede cattolica, come insegnato da tutti i concili. La nuova Messa, invece, era carente e pericolosa; in definitiva rappresentava una nuova Chiesa.
Se applichiamo questa idea alla nostra domanda, emerge un quadro chiaro: la lotta contro la Messa tradizionale è una lotta contro le verità della Chiesa. Questo significa anche che la vecchia e la nuova Messa sono incompatibili.
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno cercato di trovare un equilibrio pragmatico: Entrambe le forme di Messa esistevano fianco a fianco. In definitiva, però, hanno simulato una continuità che in realtà non è mai esistita, sperando di preservare l’unità della Chiesa. Tuttavia, i problemi riconosciuti da Ottaviani sono rimasti irrisolti.

Con Francesco le cose sono arrivate a un punto morto. Per lui l’unità ecclesiale non è più la priorità assoluta. Egli si preoccupa soprattutto di attuare le sue riforme e solo da questo punto di vista si può comprendere il suo atteggiamento nei confronti della Messa distribuita in modo eccessivo: Francesco è interessato al rifiuto della tradizione ecclesiale nel suo complesso. Dopo tutto, un papa che permette di “benedire” l’adulterio e le relazioni omosessuali non può più fare riferimento alla Chiesa di Cristo e agli insegnamenti degli apostoli, anche se vuole nominare “diaconesse” nel prossimo futuro. Il suo pontificato segna una rottura storica, che è anche una rottura con la “vecchia Messa”.
Secondo Ottaviani, la desacralizzazione e la protestantizzazione della nuova Messa hanno già posto le basi per questo disastro: Il carattere sacrificale e la Presenza Reale non sono quasi più espressi in essa, e sono persino completamente assenti dalla problematica seconda preghiera alta.
Nel complesso, la messa rimane limitata alla definizione di “pasto”; non c’è più alcun accenno alla visualizzazione del sacrificio della croce. Non c’è traccia del sacrificio di lode alla Santissima Trinità o del sacrificio espiatorio. Scrive Ottaviani: “Nessuno dei valori dogmatici essenziali della Messa, che ne costituiscono la vera definizione, si trova qui”.
Inoltre: “Il ruolo del sacerdote è minimizzato, distorto, falsificato (….) e non si differenzia più in alcun modo da un ministro del culto protestante”. Al contrario, il popolo sembra “rivestito di poteri sacerdotali autonomi”, in quanto – ad esempio nella terza preghiera alta – si ha l’impressione che sia il popolo e non il sacerdote l'”elemento indispensabile per la celebrazione”.
Quella che Ottaviani denuncia come un’eresia della nuova Messa prenderà ora forma definitiva nella fede della Chiesa sotto Francesco. In quanto “monumento” alla vera fede, la Messa tradizionale vi si oppone e deve quindi essere eliminata secondo la volontà del Papa. La sua lotta contro la “vecchia Messa” è in verità una lotta contro la Chiesa; e questo è l’unico motivo per cui è così importante e viene combattuta così duramente.

Ottaviani considerava la nuova Messa un fatale “errore” di Paolo VI, che avrebbe avuto conseguenze “imprevedibili”. Aveva ragione e alla fine anche Paolo VI lo riconobbe. Sconvolto, nel 1972 dichiarò che il “fumo di Satana” era entrato nella Chiesa attraverso “qualche fessura”. – Non c’è da stupirsi: Paolo stesso aveva aperto questa fessura con la nuova messa.
Si dice che da allora si sia pentito del suo “errore”, ma che non l’abbia mai rivisto. Non fu certo insensibile al fatto che Ottaviani facesse notare, alla fine della sua lettera, che Papa Pio V aveva anatematizzato chiunque avesse osato mettere mano alla Messa tradizionale. – E anche se questo avvertimento dell'”ira di Dio onnipotente” era rivolto all’epoca a Paolo VI, vale ancora oggi per Francesco. In definitiva, ogni papa è solo un amministratore dal quale il Signore chiederà un resoconto chiaro (cfr. Lc 16,1-9). Tuttavia, con la migliore volontà del mondo, non riesco a immaginare che allontanarsi dalle verità della Sacra Scrittura nella dottrina e nella liturgia possa corrispondere alla SUA volontà. Il giudizio su questo pontificato potrebbe quindi essere altrettanto duro quanto la lotta di questo papa contro la Chiesa.

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN: IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT: UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Categoria:

22 commenti

  • Pat ha detto:

    Compito del Papà è confermare la fede. Compito dell’antipapa è distruggerla.

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Si lasci alle giuste osservazioni di GD e di CRISTIANA CATTOLICA demolire facilmente le eresie espresse dall’incauto articolista che non può permettersi di giudicare un Papa in materia di fede:
    “la riforma liturgica di Paolo VI è andata ben oltre le proposte del Concilio e ha portato a un leggendario declino della Chiesa”.
    Desidero commentare l’interessante link qui proposto da don Elmo Corazza:

    Ho avuto modo di commentare sul blog un altro intervento di don Corazza, ma lui non ha ritenuto di rispondere direttamente alla domanda se aveva letto l’ultimo libro del prof. Viglione. Spero che sia più gentile in futuro. Ora vedo, pubblicata una attenta analisi sul suo sito web, che dimostra di averlo letto, confermando quello che personalmente presentivo da varie interviste e citazioni.
    Don Corazza in sintesi pare individui pregi e limiti del testo circa la questione Bergogliana e, per la elezione del 2013, le vv. teorie in merito. Il libro cerca di dare una descrizione del papato bergogliano inquadrandolo nell’ambito storico-dottrinale del passsto e quindi credo affronti -summa capita- il problema del “Papa eretico”.
    Quello che già personalmente avevo intuito dalle varie voci sul libro è che Viglione non puntualizza, con un serio approfondimento, la situazione attuale di sede vacante, della quale pur si ritiene consapevole ma lascia intendere, irragionevolemente in modo anticanonico e anti dottrinale, che non si può far nulla per scacciare un elemento estraneo al papato: un evidente e certamente falso Papa:

    “A noi non rimane che prepararci per la resistenza e «pregare con fiducia […]»(p. 266)”
    Don corazza evidenzia, per quanto sopra, due affermazioni del libro che fi fatto dichiarano un antipapato in vigore:

    1. “Bergoglio non è papa perché la rinuncia di Benedetto XVI è, «con ogni verosimiglianza, invalida» (p. 268), al di là delle motivazioni[…]”.
    2. “che ci sia stata probabile illegittimità procedurale nell’elezione papale successiva, «l’elemento più determinante» (p. 248)[…] “.

    Quindi don Corazza induce a notare che di fatto Viglione bypassa la costante storica:
    – che un eretico con può essere mai valido papa;
    – che un legittimo papa non può mai divenire eretico;
    e bypassa anche la questione che:
    -non è possibile deporre un vero papa (che nessuno può rinvenire eretico “pubblicamente” ma al limite solo come “dottore privato”).

    Viglione dimentica (o fa finta di dimenticare?? e perchè?) che, non essendo Bergoglio un legittimo Papa, questo può essere scacciato in un modi concreti e normati, compreso quello di cui all’art. 76 e vari articoli -in combinati dispositivi- della UDG. Infatti ogni organo conciliare è superiore ad falso pontefice e “può agire su di lui”.

    Inoltre, in un argomento a parte, don Corazza mette in evidenza un aspetto contingente: ciò che avviene sempre più frequentemente e che si manifesta come una “repulsione” privata e pubblica verso Bergoglio e del suo operato da parte molti (“veri”, aggiungerei io) cattolici: ciò è da ritenersi un legittimo comportamento che, alla luce della coscienza, li porta alla legittima disobbedienza e ad un allontanamento dalla Chiesa bergogliana.
    Sono messe in evidenza nel libro del prof. Viglione anche alcune citazioni di mons. Viganò (che, per inciso, da parte di molti cattolici anche lui risulta sempre piu destinatario di un’avversione simile a quella riportata su Bergoglio): è noto che detto prelato, già dal mese di Nov. 2023, secondo alcuni social di lingua francese e recenti testate italiane, avrebbe deciso di scismarsi dalla Chiesa Cattolica e, non avendo smentito questa sua posizione, sarebbe opportuno, saggio e prudente, non riportare le sue questioni sulla situazione bergogliana e qualsiasi sua altra in materia di fede: “chi va con lo zoppo comincia a zoppicare” secondo l’aquinate.
    La citazione di una profezia di Anguerra inoltre fa denotare che i sacramenti e liturgie, celebrati ufficialmente “in comunione con un falso papa” (Bergoglio in particolare), siano di fatto ritenuti illecitamente officiati e illecitamente destinati e/o frequentati da fedeli, oltre che invalidi e nulli ex se, e peraltro assolutamente non sanabili:

    “23 maggio 2017: 
    «Cari figli, verranno giorni in cui gli uomini e le donne di fede troveranno l’Eucaristia solo in luoghi segreti. […] I Ministri del Mio Gesù che rimarranno fedeli agiranno come all’Inizio del Cristianesimo; Troveranno aiuto nelle case dei fedeli e lì celebreranno la Santa Messa.” 

    • P.Elmo ha detto:

      Cara “Signora”, non ho risposto perché non l’ho visto il suo commento. Per quanto riguarda la frase “la riforma liturgica di Paolo VI è andata ben oltre le proposte del Concilio e ha portato a un leggendario declino della Chiesa”, essa è sostanzialmente corretta sia nella prima che nella seconda parte. La prima è evidente a chiunque legga i testi, la seconda lo è a chiunque guardi i fatti. Per quanto riguarda il mio articolo che lei cerca di riportare, le consiglierei di rileggerlo perché non l’ha ben capito (forse anche a causa di come è stato scritto).

      • La Signora di tutti i popoli ha detto:

        Don Elmo,
        come sono soliti fare tanti detrattori ai quali si aggiunge, lei non ha argomentato punto su punto a quanto ho precisato ma chiede una rilettura, tuttavia se lei non sa esprimersi è la scrittura che va riproposta e non la rilettura, sia chiaro!, magari aggiustando la grammatica, la consecutio temporum e provando eliminare la spocchia del suo io abbassandolo in modo da non renderlo troppo irraggiungibile.

        Se lei critica il Papa e il Concilio V.2 che è la promanazione legittima e perfetta della Potestas pimaziale, ai quali lei -le ricordo- in materia di fede e di morale, deve la sua obbedienza più assoluta, lei è eretico e se ha letto i numerosi interventi in materia di GD sappia che su di lei è Anatema.
        Quello che “va oltre la riforma liturgica” ed “il declino della Chiesa” sono azioni di uomini e non certo azioni di pontefici e la realtà fattuale di degrado non si attribuisce alle leggi e a chi le genera ma a chi nella Chiesa -come lei- si permette di violarle: è difficile il concetto?
        Le insegno inoltre fraternamente che la carità cristiana è vedere ciò che provocano le nostre azioni (si chiama etica). Dunque se lei scrive un articolo è suo dovere esercitare almeno tre obblighi morali: -verificare se qualcuno le ha risposto; -rispondere compiutamente; -chiedere scusa se non ha assolto ai primi due. E se quello che lei ha provocato col il suo commento ha azioni di plagio e di corruzione degli animi, spinta alla disubbidienza e otraggio al Pontefice, la sua responsabilità si accresce e va oltre i doveri citati.
        Questo le devo perchè lei pare sia un chierico, altrimenti avrebbe da me anche una spiegazione dottrinale.
        Un saluto.

        • giuseppina 1 ha detto:

          Il morto (p.Corazza) interrogato non rispose.
          L’avvocato Prati replica e avvalora le osservazioni della SIGNORA DI TUTTI I POPOLI.

  • G. D. ha detto:

    P. Elmo.
    Si, è evidente che Bergoglio non è il papa stabilito da Cristo, bensì l’antipapa eretico stabilito dalla massoneria (sinagoga di satana), grazie dall’atteggiamento di i subordinazione generale nei riguardi della Divina Autorità dei papi concilio e post concilio.
    (vedi DOGMA dell’infallibilita’n 202 CATECHISMO MAGGIORE).
    E pertanto, chi insinua che Bergoglio sarebbe frutto del Magistero anticristico dei papi come S Paolo VI, cosciente o no, si rende corresponsabile dello scisma avviato (forse in buona fede) proprio da Mons. Lefebvre.

    Mons. Lefebvre infatti, non aveva l’autorità di consacrare visto che era già SOSPESO A DIVINIS nel 1976 da papa Paolo VI per la sua opposizione al Papa e alla VALIDITÀ del Concilio Vaticano II.

    Chiedo cortesemente di leggere cosa dice la Madonna in questo messaggio dato a D Gobbi, riguardo mons. Lefebvre, il giorno prima della sua disobbedienza a papa Giovanni Paolo II:

    *29 giugno 1988. – Solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo.

    🌹CON LA FEDE DI PIETRO.

    «Figli prediletti, illuminate la terra con la luce di Cristo.
    Figli prediletti, portate gli uomini a Cristo con la fede di Pietro.
    Solo su Pietro, Cristo ha fondato la SUA Chiesa.
    Solo per Pietro, Gesù ha pregato perché la sua fede restasse sempre integra.
    Solo a Pietro, il Signore ha affidato il compito di confermare nella fede i fratelli.
    Oggi celebrate la solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo, in questo anno mariano a Me
    consacrato.
    Come Mamma addolorata e preoccupata vi invito tutti a guardare oggi al successore di Pietro, al Papa Giovanni Paolo secondo.
    ◾È il mio Papa.
    ◾È il Papa da Me formato nel profondo del mio Cuore Immacolato.
    ◾È il Papa della mia grande luce, in questi tempi della più grande oscurità.
    Con la fede di Pietro Egli illumina la terra e conferma tutta la Chiesa nella Verità.
    Il Papa oggi, come un nuovo Pietro, riafferma la fede totale in Cristo figlio di Dio e, come un nuovo Paolo, va in tutte le parti del mondo a proclamare con coraggio il suo Vangelo di
    salvezza.
    Sostenete il Papa con la vostra filiale unità.
    Pregate per Lui, soffrite con Lui, amatelo, circondatelo di una forza potente di ubbidienza umile e coraggiosa.
    Il cuore del Papa oggi sanguina a causa di un Vescovo (mons. Lefevre) della santa Chiesa di Dio che, con una arbitraria ordinazione episcopale fatta contro il suo volere, apre nella Chiesa Cattolica uno scisma doloroso.
    Ma non è che l’inizio.
    Infatti molti Vescovi ormai non sono più uniti con il Papa e percorrono un cammino opposto a
    quello da Lui indicato. È questa una divisione più grande e più pericolosa, anche se non è ancora visibile, che addolora e fa sanguinare il mio Cuore di Mamma e fa quasi cadere il mio Papa sotto il peso di una Croce troppo pesante.
    Io vi ho preparati perché possiate aiutarlo a portare la sua grande Croce.
    Per questo è giunta l’ora in cui deve apparire, in tutta la sua forza ed il suo splendore, il
    grande esercito che in questi anni, nel silenzio e nel nascondimento, mi sono formato in ogni parte del mondo, con il mio Movimento Sacerdotale Mariano, per la difesa e per il forte sostegno del Papa.
    Così incomincia a delinearsi chiaro il disegno del piccolo gregge, che rimarrà fedele a Cristo ed alla sua Chiesa, tutto custodito nel giardino del mio Cuore Immacolato»

    ◾Vorrei ricordare che Mons. Lefebvre ha trattato papa Paolo VI da antipapa, accusandolo falsamente e pubblicamente di essere un papa modernista che, attraverso il Concilio Ecumenico II avrebbe tradito la Chiesa.

    Il Papa allora istituì una commissione per ascoltare le istanze del prelato, della quale fanno parte i cardinali Garrone, prefetto dell’educazione cattolica, John Joseph Wright, prefetto del clero, e Arturo Tabera Araoz, prefetto dei religiosi.
    Nel 1975, Roma intima a Lefebvre di chiudere il seminario di Ecône e di non procedere con nuove ordinazioni sacerdotali.
    Per tre volte Paolo VI scrive all’arcivescovo e invia prelati di sua fiducia a visitare la sede dei tradizionalisti.
    Ma dopo l’ennesimo rifiuto, Lefebvre viene sospeso a divinis, cioè dai diritti e doveri derivanti dal sacerdozio e l’episcopato. Non può più celebrare.
    Ciononostante, nell’agosto di quell’anno, presiede lo stesso la messa che gli era stata ormai proibita davanti a diecimila fedeli e quattrocento giornalisti, ottenendone un’enorme risonanza mediatica.

    Nel settembre 1976 Lefebvre è ricevuto in udienza personaleda Papa Montini a Castel Gandolfo, per chiedergli di ritrattare la sua posizione contro il papa e il CVII e togliere la sospensione a divinis.

    ◾Ultima richiesta rifiutata da mons. Lefebvre.
    Prove documentali:
    https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a12_it.htm

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Visto che le “ragioni forti” contro mons Lefebre sono due “rivelazioni” private tutto il cosiddetto ragionamento può essere considerato di valore zero. La cosa che fa arrabbiare certi mestatori di menzogna è che la realtà tragica che la Chiesa vive oggi è quella prevista da mons Lefebvre.

      • La Signora di tutti i popoli ha detto:

        Egregia Fusetti,
        qualsiasi cosa abbia previsto mons. Lefebvre, egli stesso ha provveduto a consolidarla con il veleno illecito della sua disobbedienza. Qualsiasi rigetto della autorità di Paolo VI, privilegio mai concesso ad essere umano, è azione ingiusta e spregevole. Quanto ai mestatori di menzogna cui lei con certa esperienza si riferisce è pura verità che la sospensione A Divinis resta sul capo di ogni scismatico Lefebvriano e se Benedetto XVI abbia interrotto la Scomunica come gesto rappacificatore che è stato superbamente non accolto e rifiutato, ciò non giustifica che i signori siano DENTRO LA CHIESA CATTOLICA e con loro tutti quelli che li frequentano nei loro illeciti sacramenti. Che poi un falso papa si sia permesso di concedere qualche ridicolo benefit a costoro per alimentare la loro separazione e rendere più difficile un riavvicinamento, non è rilevante, anzi è ridicolo.
        Ogni cosa abbia fatto, ogni nomina e parola, atto o gesto siano usciti dalla azione nefasta di Bergoglio sono per i cattolici più che nulli: sono come miasma infetto, corruttore e immondo, come l’originatore.

    • P.Elmo ha detto:

      G.D., le sue “prove documentali” rimandano al CCC. Le sue argomentazioni, invece, partono da rivelazioni private, per di più di un “genere” molto “basso” quali le locuzioni interiori. Di che parliamo? Di positivo le posso dire che sono d’accordo sulla “subordinazione generale nei riguardi della Divina Autorità dei papi concilio e post concilio”.

      • G. D. ha detto:

        Don Elmo, ci sono sacerdoti che sanno riconoscere la VERITÀ di questi messaggi divini sul grave SCISMA aperto da mons Lefebvre.
        E quelli invece che danno credito alle INTERPRETAZIONI fuorvianti degli scismatici lefebriani che, guarda caso, oggi fanno parte della setta massonica dell’antipapa eretico Bergoglio.
        N. B.
        Le prove documentali da me proposte, non riguardano il CCC, ma l’ultimo colloquio di papa Paolo VI con mons Lefebvre, nel tentativo di dissuaderlo dalla suo atteggiamento scismatico contro il papa e contro i documenti del CVII, che, essendo guidati approvati dallo Stesso Cristo, non possono che essere VALIDI.
        _E questo non lo dico io, ma lo insegna sia papa Pio XII nella sua lettera enciclica Mystici CORPORIS Christi, che papa Leone XIII in Satis Cognitum. (verifichi)

        Qui una breve sintesi dei fatti :
        _Papa Paolo VI istituì una commissione per ascoltare le istanze di Mons Lefebvre, della quale facevano parte i cardinali Garrone, prefetto dell’educazione cattolica, John Joseph Wright, prefetto del clero, e Arturo Tabera Araoz, prefetto dei religiosi.
        _Nel 1975, Roma intima a Lefebvre di chiudere il seminario di Ecône e di non procedere con nuove ordinazioni sacerdotali.
        _ Per tre volte Paolo VI scrive all’arcivescovo e invia prelati di sua fiducia a visitare la sede dei tradizionalisti.
        Ma dopo l’ennesimo rifiuto, Lefebvre viene sospeso a divinis, cioè dai diritti e doveri derivanti dal sacerdozio e l’episcopato. Non può più celebrare.
        _Ciononostante, nell’agosto di quell’anno, presiede lo stesso la messa che gli era stata ormai proibita davanti a diecimila fedeli e quattrocento giornalisti, ottenendone un’enorme risonanza mediatica.

        _ Nel settembre 1976 Lefebvre è ricevuto in udienza personaleda Papa Montini a Castel Gandolfo.
        L’incontro, si legge nel VERBALE, poi pubblicato, dura poco più di mezz’ora, dalle 10.27 alle 11.05. La trascrizione dattiloscritta riempie otto facciate.

        […] Paolo VI: “Ascolterò; e la inviterò a riflettere. So di essere un uomo povero. Ma qui non è la persona che è in gioco: È IL PAPA. E LEI HA GIUDICATO il PAPA COME INFEDELE ALLA FEDE DI CUI È SUPREMO GARANTE. … Lei ha detto al mondo intero che il Papa non ha la fede, che non crede, che è modernista, e così via. Debbo, sì, essere umile. Ma Lei si trova in una posizione terribile. Compie atti, davanti al mondo, di un’estrema gravità»

        «Lei lo ha detto e lo ha scritto. Sarei un Papa modernista. Applicando un Concilio Ecumenico, io tradirei la Chiesa. Lei comprende che, se fosse così, dovrei dare le dimissioni; ed invitare Lei a prendere il mio posto a dirigere la Chiesa».

        E Lefebvre: «La crisi della Chiesa c’è».

        Paolo VI: «Ne soffriamo profondamente. Lei ha contribuito ad aggravarla, con la sua solenne DISUBBIDIENZA, colla sua sfida aperta contro il Papa».

        Lefebvre replica: «Non sono giudicato come dovrei».

        Montini risponde: «IL DIRITTO CANONICO LA GIUDICA. Si è accorto Lei dello scandalo e del male che ha fatto alla Chiesa? Ne è cosciente?

        Mons. Lefebvre: i religiosi che portano l’abito sono condannati o disprezzati dai Vescovi: quelli invece che sono apprezzati, sono quelli che vivono una vita secolarizzata, che si comportano come la gente del mondo».

        Papa Montini osserva: «Ma Noi non approviamo affatto questi comportamenti.
        Tutti i giorni ci adoperiamo con grande fatica e con uguale tenacia ad eliminare certi ABUSI, non conformi alla legge vigente della Chiesa, che è quella del Concilio e della Tradizione.
        Se Lei avesse fatto lo sforzo di vedere, di comprendere quello che fo e dico tutti i giorni, per assicurare alla Chiesa la fedeltà all’ieri e la rispondenza all’oggi e sì domani, non sarebbe arrivato al punto doloroso in cui si trova. Siamo i primi a deplorare gli eccessi.
        Siamo i primi ed i più solleciti a cercare un rimedio. Ma questo rimedio non può essere trovato in una SFIDA ALL’AUTORITÀ DELLA CHIESA.
        Gliel’ho scritto ripetutamente. Lei non ha tenuto conto delle mie parole».

        Lefebvre chiede al Papa se è a conoscenza del fatto che ci sono «almeno quattordici canoni che sono utilizzati in Francia per la preghiera Eucaristica».

        Paolo VI risponde: «Non solo quattordici, ma un centinaio… … Ci sono abusi; ma è grande il bene portato dal Concilio. Non voglio tutto giustificare; come ho detto STO CERCANDO di CORREGGERE LÀ DOV’È NECESSARIO.
        Ma è doveroso, in pari tempo, riconoscere che ci sono segni, grazie al Concilio, di vigorosa ripresa spirituale fra i giovani, un aumento di senso di responsabilità fra i fedeli, i sacerdoti, i vescovi».

        L’arcivescovo replica: «Non dico che tutto sia negativo. Io vorrei collaborare all’edificazione della Chiesa».

        Gli risponde Papa Montini: «Ma non è così, di certo, che Lei concorre all’edificazione della Chiesa.
        Ma è cosciente di quello che fa? È cosciente che va direttamente contro la Chiesa, il Papa, il Concilio Ecumenico? Come può arrogarsi il diritto di giudicare un Concilio?
        «Lei comprenderà – conclude Paolo VI – che non posso permettere, anche per ragioni che direi “personali”, che Lei si renda colpevole di uno SCISMA.

        ◾ Faccia una dichiarazione pubblica, con cui siano RITRATTATE le sue recenti dichiarazioni e i suoi recenti comportamenti, di cui tutti hanno preso notizia come atti posti non per edificare la Chiesa, ma per dividerla e farle del male. Fino da quando Lei si incontrò con i tre Cardinali romani, c’è stata una rottura.
        DOBBIAMO RITROVARE L’UNIONE nella preghiera e nella riflessione».
        Il Sostituto Benelli, verbalizzante, conclude la trascrizione del colloquio con questa annotazione: «Il Santo Padre ha quindi invitato Mons. Lefebvre a recitare con Lui il “Pater Noster”, l’“Ave Maria”, il “Veni Sancte Spiritus”»

        ◾Come è noto gli auspici e le preghiere di Papa Montini saranno lasciati cadere nel vuoto. […]

        Anche se lo SCISMA LEFEBVRIANO si verificherà più di dieci anni dopo, durante il pontificato di Giovanni Paolo II, quando Lefebvre, deciderà di ordinare dei nuovi vescovi senza il mandato del PAPA […]

        https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a12_it.htm

  • Fabio ha detto:

    Ma ci vuol tanto a capire che Bergoglio non è papa perchè la rinuncia di BXVI non riguardava il munus ma il ministerium poichè era in sede impedita?

  • G. D. ha detto:

    Cari sacerdoti, vi prego di ascoltare con attenzione le parole della Madonna che, attraverso d Gobbi, ha detto riguardo papa San Paolo VI:

    agosto 1978. Primo sabato del mese.
    Festa della Madonna della Neve.

    🌹 NEL CUORE DELLA CHIESA.
    «Figli miei prediletti, guardate con i miei occhi e vedrete come la Chiesa sta interiormente
    rinnovandosi, sotto la potente azione dello Spirito di Dio. Questo esternamente ancora non
    appare, perché tanto gelo la ricopre ed è pervasa da grande oscurità. Sta ora vivendo i
    momenti più dolorosi della sua purificazione.
    Assistita e sollevata dalla sua Madre, la Chiesa sta salendo il duro percorso verso il Calvario,
    ove dovrà ancora essere crocifissa e immolata per il bene di tanti miei figli.

    ◾Ma entrate con Me nel cuore della Chiesa. Qui il trionfo del mio Cuore è già avvenuto.
    ◾È AVVENUTO NELLA PERSONA E NELLA VITA DEL SANTO PADRE (Paolo VI) CHE DA ME È CONDOTTO AD UN ALTO VERTICE DI SANTITÀ NELLA SUA QUOTIDIANA IMMOLAZIONE, che lo condurrà verso IL PIÙ VERO MARTIRIO.

    È avvenuto nella vita dei miei figli prediletti che si sono consacrati al mio Cuore Immacolato.
    Il loro numero diventa di giorno in giorno più grande. Vedete: in loro cresce la luce, l’amore, la
    fedeltà e la santità, L’EROICA TESTIMONIANZA AL VANGELO.
    Pur nella loro piccolezza, in essi rifulge il mio splendore.
    Condotti e formati da Me, saranno i
    nuovi apostoli per il rinnovamento di tutta la Chiesa.
    Sono nel cuore della Chiesa e della vostra
    Mamma Celeste.
    Questo trionfo è avvenuto nella vita di tanti consacrati che, attirati dalla mia dolce e forte azione, sono tornati a vivere con generosità la loro vocazione religiosa, seguendo e imitando
    Gesù, casto, povero e ubbidiente fino alla morte di Croce.
    È AVVENUTO nell’anima e nella vita di tanti fedeli che hanno risposto con esemplare entusiasmo
    all’invito della vostra Mamma, ed ora sono di buon esempio a tutti.
    In tutti questi miei figli il trionfo del mio Cuore Immacolato sta già avvenendo: formano
    perciò come il Cuore della Chiesa rinnovata.
    PER MEZZO DI ESSI LA MIA AZIONE È COMINCIATA;
    è poco il tempo che resta alla mia completa
    VITTORIA, poiché quando dal cuore questa vita si sarà diffusa in ogni parte del suo organismo,
    allora tutta la Chiesa rifiorirà.
    Sotto l’azione potente dello Spirito di Dio, il suo terreno si aprirà al più grande germoglio e
    nella Chiesa vi sarà uno splendore come non vi è mai stato. Essa stessa diventerà Luce a tutte
    le nazioni della terra, che verso di Lei si orienteranno per la glorificazione di Dio».

    • Chiamatemi pure Torquemada. Me ne farò una ragione ha detto:

      Sono molto in sintonia con lei su Benedetto XVI e certe accuse lanciate dai tradizionalisti, che evidentemente non capiscono quanto sia stato difficile “seguire” ai papi del concilio.

      Ma la sua difesa di Paolo VI è molto criticabile. Leggere tanti fatti di cui si è fatto protagonista lasciano quanto mai sgomenti. Specie ad uno come me che lo ammiravo

      • G. D. ha detto:

        Carissimo, la prego, non si ponga anche lei tra gli scismatici implacabili, spietati e crudeli verso i papi conciliari come Papa Paolo VI.
        Non crede che Gesù abbia scelto solo papi santi per governare visibilmente la Sua Chiesa?

        Provi ad aprire il cuore a questi due messaggi che la Madonna rivolge a tutti i Suoi figli, ma sopratutto ai Sacerdoti:

        agosto 1976. Primo sabato del mese.
        *Solo col Papa. (Paolo VI)

        «Oggi da ogni parte del mondo giunge gradito al mio Cuore Immacolato l’omaggio dei Sacerdoti a Me consacrati, di voi figli della mia materna predilezione.
        Lasciatevi condurre da Me e non sentirete il peso delle vostre difficoltà quotidiane.
        Vi voglio fra le mie braccia, tutti abbandonati al mio Cuore Immacolato, perché così potete camminare verso la meta che ho fissato per ciascuno di voi.
        Vi ho già indicato quale è questa meta: fare di voi dei Sacerdoti secondo il Cuore di Gesù.
        Dovete veramente essere Gesù oggi, per gli uomini del vostro tempo.
        Gesù che parla; e direte solo la Verità.
        La Verità contenuta nel Vangelo e garantita dal Magistero della Chiesa.
        Oggi, mentre l’oscurità scende sopra ogni cosa e l’errore sempre più si diffonde nella Chiesa, voi dovete orientare tutti alla fonte da cui Gesù fa sgorgare le sue parole di VERITÀ: IL VANGELO AFFIDATO ALLA CHIESA GERARCHICA, CIOÈ AL PAPA E AI VESCOVI UNITI CON LUI.
        ◾NON AI SINGOLI SACERDOTI, NON AI SINGOLI VESCOVI; MA SOLO AI SACERDOTI E AI VESCOVI UNITI CON IL PAPA.
        Oggi tanto ferisce e addolora il mio Cuore di Madre della Chiesa lo SCANDALO anche di Vescovi
        che NON UBBIDISCONO AL VICARIO DI MIO FIGLIO e trascinano un grande numero di miei poveri figli
        sulla strada DELL’ERRORE.
        Per questo oggi voi dovete con la vostra parola proclamare a tutti che:

        ◾GESÙ SOLO PIETRO HA COSTITUITO QUALE FONDAMENTO DELLA SUA CHIESA E CUSTODE INFALLIBILE DELLA VERITÀ!

        ◾OGGI CHI NON È COL PAPA NON RIUSCIRÀ PIÙ A RESTARE NELLA VERITÀ‼️

        Le seduzioni del Maligno sono diventate così insidiose e pericolose che riescono a ingannare chiunque.

        _ Vi possono cadere anche i buoni.
        _ Vi possono cadere anche i maestri e i sapienti.
        _ Vi possono cadere i Sacerdoti e anche i Vescovi.
        * NON CADRANNO MAI QUELLI CHE SONO SEMPRE COL PAPA !

        Ecco perché Io voglio fare di voi una SCHIERA ORDINATA E ATTENTA, ubbidiente e docile persino ai
        desideri di questo mio primo figlio prediletto, del Vicario del mio Gesù.
        Gesù che opera: dovete soprattutto rivivere Gesù nella vostra vita ed essere Vangelo vissuto.
        Per questo vi rendo sempre più poveri, sempre più umili, sempre più puri, sempre più piccoli.
        Non temete di affidarvi completamente a Me.
        Sono la Mamma Sua e vostra e altro non so fare
        verso di voi che aiutarvi a nascere e a crescere come altri piccoli Gesù per la salvezza di tutti i miei figli.

        ◾Quando questa SCHIERA DI SACERDOTI SARÀ PRONTA, allora sarà il momento in cui schiaccerò la
        testa al mio Avversario e il mondo rinnovato godrà la gioia del TRIONFO del mio Cuore».
        ———————————-

        9 agosto 1978.
        ____ IN MORTE DEL PAPA. (Paolo VI)

        «Domani, figlio mio carissimo, terminerai questo breve periodo di riposo.
        Ti ho voluto ancora qui, accanto al tuo Direttore
        spirituale e con questi bambini così fragili umanamente limitati, ma che il mio Cuore predilige.
        È solo la piccolezza e la fragilità che attira su di voi la mia predilezione materna.
        Sei vissuto con loro con tanta semplicità.
        Hai passato questo periodo nella preghiera, nel raccoglimento interiore e nella vita di unione con Me.

        ◾Con Me hai pure trascorso questi momenti di DOLORE che la Chiesa sta vivendo per la MORTE DEL
        SUO SUPREMO PASTORE, DEL VICARIO DI MIO FIGLIO GESÙ, IL PAPA PAOLO VI.

        🌟EGLI È STATO VERAMENTE UN GRANDE DONO CHE IL CUORE DI GESÙ HA FATTO ALLA CHIESA..

        _ La sua missione è compiuta.
        Come su questa terra voi siete stati molto vicini a Lui con la preghiera e con il vostro amore, così ORA DAL PARADISO LUI, CON IL SUO POTENTE AIUTO DI
        INTERCESSIONE, SARÀ VICINO A VOI PER AIUTARVI A COMPIERE LA VOSTRA MISSIONE ».

  • Cristiana Cattolica ha detto:

    Non esiste una responsabilità maggiore nella diffusione e diramazione del male nella Chiesa, quanto l’ipocrisia di quei pseudo-tradizionalisti che, anziché riconoscere il Buon Pastore Benedetto quale ultimo Vicario di Cristo, si ostinano ad accusare ingiustamente lui e tutti i papi conciliari come Paolo VI di essere i responsabili dell’attuale impostura religiosa in atto, anziché riconoscere che la vera causa è stata ed è la DISOBBEDIENZA a questi papi infallibili, attraverso i quali Cristo stesso ha governato visibilmente la Sua Chiesa.

    E che questi pseudo tradizionalisti ( coscienti o no) collaborino con l’obiettivo satanico della massoneria di separare Cristo Capo dal Suo Corpo Mistico che è la Chiesa, ne è prova la loro ostinazione nel riconoscere papa l’impostore iniquo stabilito dalla massoneria, fino al punto di offrire sacrilegalmente il Santo Sacrificio in comunione con lui e il suo ministero iniquo, rendendosi così corresponsabili dell’ABOMINIO della desolazione da lui introdotto.
    PS:
    Da ex frequentatrice della comunità di S Pio X chiedo a tutti i fedeli di non lasciarmi più sola nell’ammonire tali sacerdoti. Perché se non li ammoniscono riceveranno parte dello stesso castigo riservato a questi sacerdoti impenitenti.

  • P. Elmo ha detto:

    La lotta del papa? Note ad “Habemus Papam?”: https://padreelmocorazza.blogspot.com/2024/02/habemus-papam.html?m=1

  • P. Elmo ha detto:

    La lotta del papa? Note ad “Habemus Papam?”: https://padreelmocorazza.blogspot.com/2024/02/habemus-papam.html?m=1