Ghiaie di Bonate, verso l’Ultimo Inganno.

19 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito. G.A., offre alla vostra attenzione questo articolo pubblicato su la Luce di Ghiaie, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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VERSO L’ULTIMO INGANNO

Il cartello posto sulla cappelletta delle apparizioni fa capire che la Curia di Bergamo prepara il compimento dell’inganno iniziato 80 anni fa, ed evidenziato col funerale di Adelaide.

Basta rileggere alcune frasi dell’omelia pronunciata quel giorno, 27 agosto 2014, dal parroco.

«Eh! siamo uomini! Sbagliamo, diceva Adelaide, con quella serenità tipica di chi per tutta la vita ha cercato uno sguardo e finalmente l’ha trovato…siamo certi che ora sta contemplando il Volto di quell’Uomo che ha cercato per tutta la vita».

Così esclamava il parroco dall’altare, per dire a tutti che Adelaide non aveva mai visto lo sguardo di Dio, tantomeno di Maria, ma ha solo cercato lo sguardo di un “Uomo”, e, sul letto di morte, ha visto solo quel che aveva sempre voluto vedere, ovvero l’Uomo cercato per tutta la vita, dopo aver ammesso di aver sbagliato, come tutti gli uomini (perché non era affatto la prediletta di Maria) e di aver detto una menzogna affermando di aver visto la Madonna.

«Il cuore di Adelaide è cambiato, cambi il nostro».

esclamava ancora il parroco, continuando poi, a ripetere a tutti che “lei è cambiata”, per far capire che il cuore di Adelaide bambina era cattivo, ma poi, quando ha confessato la menzogna, è diventato buono, potendo rivolgere, in punto di morte, all’Uomo cercato per tutta la vita, una frase sconcia, orrenda e impudica: «Vieni, vieni» (ovviamente mai pronunciata da Adelaide, che mai ha pronunciato le altre frasi a lei attribuite).

Quel funerale ha segnato la tappa conclusiva dell’opera nefasta dell’Inquisitore don Cortesi condotta in pieno accordo con la Curia. E il sermone del parroco, la pietra tombale sulla verità.

In virtù di quel funerale, Adelaide, che ha confessato la colpa, può esser dichiarata santa, grazie all’opera violenta del persecutore legittimata da lei stessa: compimento del processo vittimario, notissimo in ambito antropologico, per cui la vittima riconosce la colpa, legittima il suo persecutore, e diventa balsamo per tutti.

Manca solo una bella celebrazione finale che chiuda questo processo diabolico, prevista per quest’anno.

Ormai tutto è pronto per dichiarare l’inganno, proprio come lo ha prefigurato il persecutore di Adelaide, nell’”epilogo” del suo orrendo libro: “Il problema delle apparizioni di Ghiaie” (da lui concluso nel 1945 nel Seminario Vescovile di Bergamo, e pubblicato in quell’anno dalla Curia di Bergamo, per essere utilizzato, nel 1947, dal Tribunale Ecclesiastico di Bergamo che condannerà Adelaide legittimando la persecuzione infertale per tre anni, che continuerà per tutta la sua vita).

Così scriveva l’Inquisitore, don Cortesi, illustre membro della Curia:

Tutto è finito. In quell’angolo solitario delle Ghiaie, ove l’umanità fu beffata, rifiorirà selvaggiamente la vecchia siepe di nocciuolo, di sambuco, di biancospino; l’immensa solitudine, ricuperato il suo impero, continuerà a mescere il suo lieve sussurro col cinguettio degli uccelli e collo scrosciardel fiume. Sotto il rigurgito delle memorie, quella siepe, gli alberi, le margherite e l’erbe, negli annuali ritorni del maggio odoroso, trasalirannoe, nei fraterni colloqui notturni con le stelle, narreranno l’antica fiaba meravigliosa e malinconica di una dolce primavera di speranze, strinata dal gelo prima di fiorire, di una povera bimba settenne, tradita dal cupo genio del male. E le stelle pie, su quella terra solitaria, verseranno una lacrima.

Il luogo delle apparizioni, per la Curia di Bergamo, non è altro, dunque, che:

l’angolo solitario ove l’umanità fu beffata da una povera bimba settenne, tradita dal cupo genio del male!

Quell’illustre membro della chiesa di Bergamo deve continuare a rappresentare il faro per Bergamo, e in suo ossequio, la Curia deve convincere i fedeli delle apparizioni di Ghiaie che, per continuare la devozione alla Madonna, devono permettere di far convivere, anche in quel Luogo Santo, Maria e il cupo genio del male, ovvero Dio e il diavolo.

E ce la faranno, incapaci di vedere la Luce d’Amore, Che rimarrà per sempre nascosta ai loro occhi ottenebrati, com’è nel disegno della Divina Provvidenza.

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10 commenti

  • Valerio Falzaresi ha detto:

    11 Novembre 1940. A pochi chilometri da ghiaie nasce Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria. E’ evidente che la Madonna sapeva già come sarebbe finita e ha preparato in anticipo il suo asso nella manica.

  • Jsph ha detto:

    Forse per questa incredulità della Sua chiesa il Covid a Bergamo è stato più devastante. Quando ci si stacca dal Signore, si permette a Satana di agire alla grande.

  • Silvia ha detto:

    Anch’io abito a pochi km da Ghiaie di Bonate. io e mio marito andiamo spesso alla cappella, anche la sera tardi, mio marito a volte anche la notte, e c’è sempre, a tutte le ore, qualcuno che prega. Ci sono anche molti gruppi di preghiera che hanno il loro appuntamento fisso. Mio marito nel 2014 partecipò al funerale di Adelaide Roncalli. Erano presenti centinaia di persone, che la chiesa non riusciva a contenere. Mi disse che il parroco parlò di Adelaide come se parlasse di una santa. Non so cos’abbia capito il signor G.A.

  • Mario ha detto:

    Uno degli elementi a favore dell’autenticità dell’apparizione di Ghiaie è proprio che, nonostante decadi di sforzi da parte della curia e del clero (incluse le tonnellate di bugie ammannite al popolo bue dei fedeli), ci sia ancora gente che dall’Italia o anche dall’estero vi si reca in pellegrinaggio. Ci sono andato anch’io, portato da degli amici, e sono rimasto colpito dall’atmosfera di semplice fede viva e orante che vi si respira. Anche il messaggio della Madonna, più che attuale di questi tempi, mi fa concludere che le menzogne appartengano al clero…

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Leggendo il bel commento di Carmelo mi viene spontaneo il desiderio di aggiungere la mia personale testimonianza. Nel 1944 io avevo 14 anni ed abitavo a Brescia. Ricordo l’entusiasmo col quale la gente parlava delle apparizioni di Ghiaie di Bonate ( quasi 100 km da Brescia) e quante persone dicevano di vedere il sole girare negli orari delle apparizioni. Questo io non l’ho visto perchè temendo che potesse danneggiarmi la vista, io il sole non lo guardavo. Ma il fatto lo ricordo perfettamente.
    Dal 1981 abito a pochi chilometri da Ghiaie. Fino al 2018 (all’età di 88 anni) quasi tutti i giorni andavo anch’io a fare un giretto in bicicletta alla cappella di Ghiaie per una breve visita ed una preghiera e c’era sempre, dico sempre , gente: persone singole e gruppetti e molti recitavano il rosario. La domenica pomeriggio alla recita pubblica del rosario partecipavano centinaia e centinaia di persone che venivano anche da lontano. La Cappelletta dedicata a Maria Regina della Famiglia è riconosciuta dalla Chiesa come luogo di culto ma non come luogo di Apparizioni Mariane. Ciò per la Fede della gente non ha molta importanza. Le testimonianze del tempo riferivano che alla bambina la Madonna parlava in dialetto bergamasco e che molte delle cose dette dalla Madonna tipo “Diga a le mame che le fase mia certe pecacc” (Di alle mamme che non facciano certi peccati) avevano un significato incomprensibile per una bimba di 7 anni. E’ risaputo che la piccola Adelaide Roncalli fu perseguitata da un prete della Curia di Bergamo che addirittura la fece rinchiudere in un convento dove fu persino sottoposta ad una visita ginecologica alla quale volle assistere in persona il prete (mah! posso dire mah!) e fu costretta a sottoscrivere un documento (poi denegato con atto notarile dalla stessa Adelaide divenuta adulta) in cui le apparizioni venivano riconosciute e dichiarate false. Alla santità e alla malvagità delle persone chi potrà mai mettere un limite?

  • Donata ha detto:

    Sono stata a Ghiaie, come nel ’44 i miei genitori, bambini. Hanno fatto alla piccola Adelaide tutto il male possibile. Io credo, profondamente credo. E la Madonna stessa, nella Settima Apparizione, disse: “(…) ed io sarò riconosciuta dalla Chiesa”.

  • Carmelo G. ha detto:

    A Ghiaie è apparsa la Vergine Santissima. Vado tutti gli anni a Ghiaie, in bici da corsa, anche più volte in un anno. C’è sempre qualcuno che prega. Un po’ di anni fa ho incontrato davanti alla cappella una donna molto anziana sostenuta dalla figlia più giovane. L’anziana signora mi confidò che, finché avrà le forze, verrà sempre a pregare nella cappella delle apparizioni; da piccola nel 1944 aveva visto il sole roteare e aveva avuto paura che le cadesse addosso; c’era tanta gente. Tornando a casa in bici, mi chiedevo perché quella anziana signora avesse voluto raccontarmi il fenomeno del sole. Forse perché così la sua testimonianza potesse restare viva e continuare a trasmettersi. Un giorno sono uscito in bici per fare il mio solito giro, ma ho sentito come una voce che mi suggeriva di andare a Ghiaie di Bonate. Così sono arrivato a Ghiaie e ho visto un mare di gente davanti alla chiesa. Ho chiesto a un signore come mai tutta quella gente e mi disse che si stava celebrando il funerale di Adelaide. Ho sentito un brivido nell’anima. Adelaide mi aveva chiamato! Mi voleva vicino a sé. Ho assistito alla santa Messa fuori in strada, perché la Chiesa era stracolma. Continuo ad andare a Ghiaie e vado anche a trovare Adelaide nel vicino cimitero. La Vergine Santissima è apparsa a Ghiaie. Un caro saluto a tutti. Ave Maria!

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    Purtroppo i veggenti non hanno quasi mai avuto vita facile con il clero. È vero che esistono falsi veggenti e false apparizioni frutto di imbroglio umano o diabolico o di entrambi, però è altrettanto vero che i preti si sentono spesso i padroni del sacro e pretendono di imporre a Dio i propri schemi.
    Quanta superbia e arroganza ho riscontrato in tanti sacerdoti sia riguardo a fenomeni soprannaturali sia preternaturali, ossia diabolici.
    Ma il Signore, se lo vuole, passa sopra allegramente a tutte le resistenze umane.

  • Physicus ha detto:

    Una dozzina di anni fai ci andai. Perchè mio nonno, come raccontava mia madre, ci andò decenni prima. Mio nonno era una persona semplice e buona. Lui ci credeva. Ci credo pure io. I preti no? La Madonna a La Salette non ne aveva grande stima, figuriamoci di quelli di cento anni dopo.

  • Davide Scarano ha detto:

    Colgo un’evidente sintonia tra il senso di vuoto e di abbandono che emerge dalla foto (solo 3 Fedeli ed una bicicletta in primo piano), che testimonia il sostanziale rifiuto del messaggio di quell’apparizione e la crisi della Famiglia che da allora non ha fatto altro che aggravarsi, fino ad esplodere dall’inizio degli anni ’70 in un crescendo che coinvolge sempre più ciascuno di noi. Coincidenza o prezzo dell’orgoglio malefico di alcuni? Sta a ciascuno di noi trovare la risposta.