Ricordo di un Grande Cardinale: Carlo Caffarra. Bernardino Montejano.

22 Marzo 2024 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Bernardino Montejano, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo ricordo del cardinale Carlo Caffarra. La Traduzione è nostra. Buona lettura e condivisione. 

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In questi tempi bui ci sono e ci sono stati uomini che hanno illuminato le notti senza luna e senza stelle, che sono ed erano essi stessi luci che indicavano e indicano la strada del Regno di Dio.
Oggi vorrei ricordare uno di loro, il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, che Dio ha voluto togliere dal combattimento per portarlo a sé, in quel luogo dove non ci saranno più domande né risposte perché tutto sarà beatitudine, nel linguaggio di Saint-Exupéry.
Caffarra arrivò lì e un giorno, insieme ad altri tre cardinali, presentò alcuni dubbi nella speranza di una risposta di Francesco, che non arrivò mai. Caffarra pensava di essere in presenza di un gentiluomo, di un uomo preoccupato della verità, ma si sbagliava di fronte alla realtà di un politico ecclesiastico che confonde e approfitta.
Come omaggio a lui, vorrei commentare alcune delle sue risposte a Religion in Freedom/Tempi del 27 giugno 2015.
All’inizio del dialogo sul riconoscimento delle unioni omosessuali da parte del Parlamento europeo, ha risposto: È la fine. L’Europa sta morendo… L’omosessualità viene esaltata. Questo è abominevole.
Di fronte a fatti del genere che mostrano l’oscuramento della mente dell’uomo, Caffarra sostiene che “è un’opera diabolica” contro il grande edificio della Creazione che poggia su due pilastri: uomo-donna.

Oggi siamo impegnati in una lunga e dura lotta, in cui da una parte ci saranno i pastori della Chiesa e le coppie cristiane, tutte in senso stretto. Perché il cuore non inganna.
La Chiesa ha sempre insegnato: il peccato non ha corrotto radicalmente l’uomo. L’uomo ha fatto enormi disastri, ma l’immagine di Dio è rimasta.
Si riferisce ai giovani di oggi e a quelli di Sant’Agostino che si commuovevano alla vista di un vescovo Ambrogio e di una comunità che cantava la bellezza del creato.
Da uomo colto Caffarra ricorda Eraclito: “Il popolo deve combattere per le mura” e denuncia gli Stati del nostro tempo che hanno abdicato alla loro dignità, riducendosi a un registratore di desideri individuali, il cui risultato è una società di egoismi contrapposti o di fragili convergenze di interessi opposti. Segue una citazione di Tacito: Corruptissima res publica plurimae leges.
Che questo sentito ricordo di un grande cardinale serva a confrontarlo con alcuni dei successori accomodanti e politicanti dell’Italia. Canaglie, ma per fortuna non argentine.
Buenos Aires, 20 marzo 2024. Bernardino Montejano

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2 commenti

  • Fulvia ha detto:

    E guardate da chi è stato sostituito questo grande apostolo della fede…

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Chiedo un favore: aboliamo l’idea di grande. Ogni uomo da quel che può in funzione dei doni che ha ricevuto. Grande è un attributo che gli diamo noi quando ciò che ha detto o fatto ci piace o non ci piace.

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