Italia Amore Mio Silurata a Sanremo, e una Riunione Diabolica. Benedetta De Vito.

1 Dicembre 2023 Pubblicato da 1 Commento

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta de Vito offre alla vostra attenzione questo racconto diabolico, che prende spunto da un episodio reale, l’incredibile interferenza dell’allora Presidente della Repubblica Napolitano sul festival di Sanremo (devo dire che a me sembra straordinario, questo episodio…anche conoscendo gli infimi livelli a cui l’Elegante Napolitano (cit. Cipputi, “Ecco a cosa serviva”…) è potuto giungere) verso una canzone, Italia Amore Mio…buona lettura e condivisione.

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Nella cupa magione degli omini rossi c’è la riunione dei capissimi, ssshh, non fate rumore e accostiamoci a sentire, nascosti dietro a questa tenda color sangue, che cosa dicono. “Sì, ci vuole il terzo!”, dice una voce chioccia e un’altra voce, di anziano, risponde: “Per decidere chi, come e dove prendete il Commento all’uso del diavoliano di Urs Von Baaltazzar.!” Correte marsch. E’ decisamente il capissimo dei capissimi a dare l’ordine. Si ode un lieve scalpiccio di piedi, poi un tonfo (il volume è schiaffato sul tavolo e fa un gran rumore possente, trattandosi di un grosso tomo), infine silenzio, mentre le pagine si sfogliano con un leggero criccheecracche, scritt scritt.

Mentre aspettiamo che sfoglino le pagine dell’orrido volume, mettiamo un soggetto alla prima frase. Il terzo, sottintende, sacrificio umano. Il primo: Emanuela, il secondo: Samuele. Avanti, tornano a parlare. “Ecco qui, come scegliere la vittima giusta”. Legge:  “Scegliere il nome è arte pura di diavoliano. Deve essere evocativo, significare qualcosa che soltanto chi compie il sacrificio può capire. Si aggiunge goduria al divertimento”.

Interviene una voce di donna: “Direi che ci vuole un nome classico, romano. Iulla è perfetto. Vuol dire figlia. Iulo, il figlio di Enea…”. “Sì – interviene la voce che ha parlato per prima – ma il cognome?”. Una voce nuova: “A pagina 3666, leggete ad alta voce”. Leggono: “Il nome e il cognome devono evocare qualcosa per rendere ghiotto il divertimento e impossibile da capire per i profani”. “Quindi per esempio Iulla Martiria perché, come sapete, la dottoressa Iulla Marta ha scritto un volumone dal titolo “Il sacrificio umano nell’antica Grecia!”

Sìììì, un coro stridulo si leva allegro. Una nuova voce: “Poi ci vuole il luogo dove verrà ritrovato il corpo. Deve essere un posto paradisiaco, come si legge a pagina 2666 del tomo di Baalthazar!”. “Un luogo azzurro come il mantello di quella là!”, grida una vocina sottile e col nasino all’insù dallo sprezzo. “Non solo – corregge la voce del capo – il luogo deve portare un nome che parli di noi, ma solo a noi. Proposte?”. La voce della donna che sembra rossa anche al sapore esplode: “Un lago azzurro che cominci per Baal. Sì, il Baaluccis!”.

“Infine ci vuole la spiegazione che, naturalmente, capiremo noi soli”. Ahahahaha, risate e gran divertimento in sala. S’ode, d’un tratto, una voce proveniente da un apparecchio televisivo, sembra un buggì. “Secondo l’ex premier italiano è tempo di  uccidere le Nazioni, anche l’Italia, e costruire gli stati uniti europei” (la minuscola l’ho messa apposta e dovrebbe, per me, suonare come un buuuuuuu). Schiamazzi e gran divertimento in sala quando d’un tratto, si fa silenzio e s’odono delle armoniose note musicali. “Che cos’è, chi osa mettere la canzone del Bambino e del Principe? Quella schifezza patriottica gettata alle ortiche dalla nostra giuria?”. E mentre furiosi cercano di capire da dove viene l’odiata canzone che parla di Patria, di Valori, di Dio (ecco spiegato il senso dell’odio contro il Patriarcato, gli uomini e il femminicidio non c’entrano un bel nulla, l’odio è verso la Madre Patria…) suonano  a festa le note di Italia, amore mio, canzone sanremese che fu eliminata misteriosamente nel 2010. Rido anche io: ah, sono io che l’ho messa su, con il mio vecchio mangiadischi anni Settanta! Sì, cantiamo tutti insieme, Italia, Italia amore mio! E abbasso gli stati uniti d’europa!

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1 commento

  • Orso Garibozzi ha detto:

    morto un presidente se n’è fato un altro . Della stessa pasta . Anzi per farne un altro non si aspetta che muoia quello in carica. Cominciate a fare gli scongiuri . 2016 -2022 ; 2022-…. . Credete che arrivi al 2029 quando avrà 88 anni ?
    Bah… anche questa riscoperta di sanremo 2010 finisce per aprire la corsa al quirinale , cosa mai chiusa . E che s’intreccia con le l’elezioni di europee 2024 e soprattutto le mosse per le politiche 2026 che sono già in corso … no ? Già 2026 il tempo giusto perchè il presidente si senta “stanco ” .

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