Dagli USA Dovremmo Importare Thanksgiving, non Halloween…Maurizio Ragazzi.

24 Novembre 2023 Pubblicato da 11 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, il Dr. Maurizio Ragazzi, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste brevi riflessioni sulla Festa del Ringraziamento. Buona lettura e condivisione.

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RINGRAZIARE DIO COME NAZIONE

(Dr. Maurizio Ragazzi, Washington)

 

               Purtroppo, la natura umana decaduta rende più facile la diffusione fuori dagli USA di una festa deteriore come Halloween[1] che non quella del Ringraziamento. Sentitissima in tutti gli Stati Uniti (ed altri stati quali il Canada) quale festa nazionale, le prime celebrazioni del Ringraziamento rimontano addirittura ai Padri pellegrini nel 17mo secolo.[2] Le sue origini sono quindi chiaramente religiose, anche se molti oggi ne ignorano il significato profondo. Non così il primo presidente degli Stati Uniti, al quale si deve la dichiarazione del Ringraziamento quale festa nazionale. Dal suo proclama, qui riprodotto in traduzione italiana,[3] emerge quel senso religioso che ha contraddistinto la storia degli Stati Uniti, anche nelle sue manifestazioni pubbliche.   

               Qui negli USA, la festa del Ringraziamento è osservata il quarto giovedì di novembre. Quindi, di regola, anticipa di pochi giorni la solennità di Cristo Re, che dopo il Concilio Vaticano II è stata collocata nell’ultima domenica dell’anno liturgico. La vicinanza temporale della festa del Ringraziamento alla solennità di Cristo Re non potrebbe essere più appropriata. Nell’istituire la festa di Cristo Re con l’enciclica Quas Primas,[4] e riprendendo un tema già accennato nella sua prima enciclica Ubi Arcano Dei, Papa Pio XI sottolineò come non ci sia “differenza fra gli individui e il consorzio domestico e civile, poiché gli uomini, uniti in società, non sono meno sotto la potestà di Cristo di quello che lo siano gli uomini singoli. È lui solo la fonte della salute privata e pubblica”. Ed è questo lo stesso spirito che anima il proclama del presidente Washington: chiamare tutto il popolo statunitense a riconoscere, come nazione, la divina provvidenza, e a fare la sua volontà con gratitudine per i tanti benefici ricevuti da Dio.

***           

Proclama del Presidente degli Stati Uniti d’America:

               Considerando che è dovere di tutte le Nazioni riconoscere la provvidenza di Dio Onnipotente, obbedire alla sua volontà, essere grati per i suoi benefici ed implorare umilmente la sua protezione ed il suo favore;

e considerando che entrambi i rami del Congresso, attraverso il loro Comitato congiunto, mi hanno chiesto di raccomandare al popolo degli Stati Uniti una giornata di ringraziamento pubblico e di preghiera da osservare riconoscendo con cuore grato i numerosi favori ricevuti da Dio Onnipotente, in particolare l’opportunità di stabilire pacificamente una forma di governo per la loro sicurezza e felicità;

ora, dunque, raccomando che il prossimo giovedì 26 novembre il Popolo di questi Stati consacri al servizio di quell’Essere grande e glorioso, che è l’Autore benefico di tutto il bene che fu, che è, o che sarà — affinché possiamo tutti unirci nel rendergli i nostri sinceri ed umili ringraziamenti

– per la sua generosa cura e protezione del Popolo di questo Paese prima che diventasse una Nazione,

– per le sue molteplici e segnalate misericordie, e le interposizioni favorevoli della sua Provvidenza che abbiamo sperimentato nel corso e nella conclusione dell’ultima guerra,

– per il notevole grado di tranquillità, unione ed abbondanza di cui abbiamo goduto da allora,

– per il modo pacifico e razionale in cui siamo stati abilitati a stabilire costituzioni di governo per la nostra sicurezza e felicità, ed in particolare quella nazionale recentemente istituita,

– per la libertà civile e religiosa con la quale siamo benedetti; ed i mezzi di cui disponiamo per acquisire e diffondere conoscenze utili; e, in generale, per tutti i grandi e vari favori che si è compiaciuto di concederci.

 

Ed anche affinché possiamo poi unirci nell’offrire con la massima umiltà le nostre preghiere e suppliche al grande Signore e Sovrano delle Nazioni ed implorarlo di perdonare le nostre trasgressioni nazionali e di altro tipo

– per consentire a tutti noi, sia in posizioni pubbliche che private, di compiere i nostri numerosi e relativi doveri in modo appropriato e puntuale,

– per rendere il nostro governo nazionale una benedizione per tutto il popolo, essendo costantemente un governo di leggi sagge, giuste e costituzionali, eseguite e rispettate con discrezione e fedeltà,

– per proteggere e guidare tutti i Sovrani e le Nazioni (segnatamente quelli e quelle che ci hanno mostrato gentilezza) e benedirle con il buon governo, la pace e la concordia,

– per promuovere la conoscenza e la pratica della vera religione e virtù, e la diffusione della scienza tra loro e noi,

– e, in generale, per garantire a tutta l’umanità quel grado di prosperità temporale che solo lui conosce essere il migliore.

 

Dato di mia mano presso la Città di New York il terzo giorno di ottobre dell’anno di nostro Signore 1789.

 

Firmato: George Washington

 

[1]           Non si vuole ovviamente qui disconoscere la lunga e complessa storia di questa ricorrenza, messa bene in luce da Corrado Gnerre nel seminario organizzato da Schola Palatina il 30 ottobre 2023: https://www.scholapalatina.it/courses/halloween-festa-pagana-diventata-cristiana-o-festa-cristiana-diventata-pagana/.

[2]           Si veda M. Rubboli, Alle origini della storia americana. I Padri pellegrini tra storia e mito (1620-2020), Edizioni Unicopli 2020, pp. 81-86.

[3]           Per la trascrizione del testo originale, in inglese, si veda https://www.mountvernon.org/george-washington/the-first-president/thanksgiving/.

[4]           Si veda M. Ragazzi, “Quas Primas”, in M.L. Coulter et al. (ed.), Encyclopedia of Catholic Social Thought, Social Science, and Social Policy, vol. 2 (Scarecrow Press, 2007), pp. 898-899.

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11 commenti

  • Una ipotesi ha detto:

    Mi sembrava piuttosto strana la data scelta per la ricorrenza in questione ovvero in prossimita’ dell’inizio deĺl’Avvento secondo il calendario giuliano. Cosi’ ho consultato l’oracolo , cioe’ google. Domanda : Introduzione calendario gregoriano in Inghilterra. Risposta : Germania e Olanda si convinsero ad adottarlo solo nel 1700. L’Inghiltmerra nel 1752. Ecc.
    Quindi i Padri pellegrini seguivano ancora il calendario giuliano quando attraversarono l’Atlantico. E poiche’ all’epoca le quaresime erano una cosa seria, con ogni probabilita’ il giorno detto del Ringraziamento era uno degli ultimi giorni in cui si poteva mangiare carne. La quaresima di Natale , secondo il calendario giuliano inizia esattamente il 28 novembre.
    Vi sembra che il ragionamento fili ?

  • Chema Ribadeneira ha detto:

    La primera comida de Acción de Gracias celebrada en el territorio de los actuales Estados Unidos,se celebró 56 años antes de la llegada de los peregrinos puritanos y fue con ocasión de la derrota de los colonos calvinistas franceses que habían invadido el territorio de Florida que pertenecía a la corona de España, día 8 de septiembre de 1565, en señal de agradecimiento a su colaboración, Pedro Menéndez de Avilés compartió una gran comida y una misa con algunos de los nativos saturiwa que se encontraban en San Agustín, ciudad que él mismo había fundado y que hoy es la más antigua de los Estados Unidos. Según las crónicas el banquete fue a base de cerdo salado y garbanzos galletas de barco y vino tinto por parte de los españoles y parece que los indígenas aportaron venado, tortuga terrestre y diversos vegetales. El celebrante de la ceremonia religiosa fue el primer sacerdote de San Agustín, padre Francisco López de Mendoza Grajales y el día de fiesta en el calendario de la Iglesia fue el de la Natividad de la Bendita Virgen María. No sabemos qué pensaron los nativos de esas extrañas celebraciones litúrgicas, excepto que, en su crónica personal, el padre López escribió que “los indios imitaron todo lo que vieron hacer”.

  • stilumcuriale emerito quello vero ha detto:

    Mah! Io, casualmente , mi sono trovato due volte negli USA nel thankgiving day e devo dire che già sessant’anni fa l’aspetto religioso era alquanto secondario anche fra gli oriundi italiani di religione cattolica. Quello che contava era di quanti pound (1 pound = 454 grammi) doveva essere il turkey (alias tacchino) e quanti erano gli invitati a pranzo.

  • Maurizio Ragazzi ha detto:

    Molte grazie per questi commenti, che m’inducono ad una precisazione. Riconoscere la sovranità di Dio nella vita di ogni persona e di ogni società, ed il dovere di ringraziarlo per tutto ciò che abbiamo, concetti che sono al centro del proclama di Washington, non implica che si debbano passare sotto silenzio i limiti evidenti delle idee di Washington e degli altri fondatori degli Stati Uniti. Proprio in virtù di questa distinzione, anche i cattolici americani celebrano questa festa civile, rivendicandone il senso profondo di gratitudine a Dio, ed indicando che le vere origini di una festa di ringraziamento così intesa si collegano in realtà alle prime comunità cattoliche stabilitesi nel nuovo mondo. Un caro saluto a tutti, ed un augurio per la solennità di Cristo Re ed il tempo di Avvento/Natale.

    • Il Nipote di Carlo Magno ha detto:

      Quando finiremo di vedere negli USA un modello, forse ritroveremo maggior fierezza nel recuperare la nostra originale identità europea: cattolica ed imperiale.
      E solo allora saremo finalmente e pienamente noi stessi.

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      Ormai solennizziamo sempre meno i veri giorni di festa, come quello di Cristo Re, perché commercializziamo tutto, perdendo così il senso e il valore di ciò che conta. Il commercio è arma di distrazione di massa…
      E siamo incapaci di ringraziare perché ci è venuta a mancare l’esperienza della Provvidenza, vivendo nello spreco e nel superfluo. Diamo tutto per scontato: ringraziare per cosa, dunque?

      Perciò grazie, grazie per averci ricordato di ringraziare Dio. O di farlo più spesso.

      Un caro saluto a lei e sante, imminenti festività!

  • Paolo Mayer ha detto:

    Essere grande e glorioso… puzza tanto di massoneria e di un altro essere infinitamente meno grande e tutt’altro che glorioso.

  • carlo ha detto:

    La festa del ringraziamento fu introdotta dai puritani (quelli che bruciavano le “streghe” a Salem) nel XVII secolo per ringraziare la primo raccolta dopo l’arrivo in America. Chesterton diceva “Bisogna introdurla in Inghilterra, loro ringraziano per essere arrivati in America noi perché se ne sono andati”. Da molto tempo è una festa pagana e comunque francamente le feste calviniste non mi esaltano.

  • unaopinione ha detto:

    Di questo sono sicuro: il fratello George Washington amava Dio sopra ogni cosa:
    https://www.grandlodgescotland.com/george-washington-freemason-was-born-290-years-ago-this-month/ (in inglese)

  • nuccioviglietti ha detto:

    Senonché facciamo parte di specie con innata capacità… di estrarre massivamente sempre il peggio da ogni realtà… figuriamoci cosa potevamo mai ereditare da realtà yankee!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • gigi ha detto:

    Il Ringraziamento è principalmente una festa civile più che religiosa…ha a che fare con la legttimazione dell’arrivo dei coloni più che col ringraziamento a Dio, di cui ci si serve per ammantarsi di una “benedizione divina”

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