Difendiamo Simone Pillon (e la Nostra Libertà…). Due Petizioni a Suo Favore.

17 Novembre 2023 Pubblicato da 5 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, riceviamo dagli amici di Pro Vita & Famiglia, e da CitizenGo, due messaggi relativi all’avvocato Simone Pillon, un coraggioso combattente contro le derive folli del Gender e consimili. Li portiamo alla vostra attenzione, e vi invitiamo diffonderli. Difendiamo Simone Pillon

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Pro Vita & Famiglia
@ProVitaFamiglia
Simone Pillon, avvocato e fervente difensore del diritto dei genitori all’educazione dei propri figli, sta affrontando una grave sfida legale che minaccia la libertà di ognuno di noi. La sua battaglia legale inizia nel 2012, quando un padre preoccupato gli rivela che nel liceo frequentato dalla figlia, a Perugia, senza alcuna comunicazione ai genitori, sono stati messi a disposizione volantini su come avere rapporti sessuali sicuri tra due uomini e dall’altro come avere rapporti sessuali sicuri tra due donne. La sua presa di posizione lo ha portato al centro di un processo per diffamazione, iniziato con una querela da parte dell’associazione. La vicenda giudiziaria, che include una condanna iniziale nel 2019, un’assoluzione nel 2021 e l’annullamento di quest’ultima nel 2022, sottolinea la precarietà della libertà di espressione e il diritto alla libertà educativa. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso ricevibile e ha fissato udienza di discussione al prossimo 22 novembre 2023 ore 10.00. Non lasciamo che Simone combatta questa battaglia da solo! Unisciti a noi per difendere la libertà di espressione e l’educazione dei nostri figli. Firma ora la petizione per mandare un messaggio di sostegno a Simone Pillon.
FIRMA ORA

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Ciao Marco,

Come ben saprai CitizenGO è sempre in prima linea per difendere le persone che vengono ingiustamente attaccate perchè si sono erette a scudo della libertà di religione, della libertà di parola, in difesa delle nostre radici e credenze cristiane ed in difesa delle future generazioni contro l’ideologia gender.

Fra le varie vittorie, recentemente abbiamo dato supporto in Finlandia a Päivi Räsänen assolta dalle accuse di “discorso d’odio” per aver espresso le sue convinzioni cristiane su matrimonio, famiglia e sessualità!

Con lei e per lei abbiamo realizzato due campagne globali, che insieme hanno raccolto circa 550 mila firme, e organizzato varie manifestazioni al di fuori dei tribunali e siamo stati con lei recentemente alla Corte d’Appello di Helsinki.

Ora, purtroppo qualcosa di molto simile sta succedendo in Italia, ed è necessaria subito la tua azione. Simone Pillon, un coraggioso difensore dei valori pro-life e della libertà educativa dei genitori, si trova ad affrontare un ingiusto processo. Il suo “crimine”? Essersi schierato contro l’indottrinamento gender nelle scuole.

Torniamo indietro al 2012: un genitore preoccupato ha informato Pillon di un’assemblea scolastica condotta da un gruppo LGBT a cui suo figlio era stato costretto a partecipare e in cui si parlava di sessualità e omosessualità. La sessione prevedeva distribuzione di materiale che promuoveva le relazioni omosessuali e promuoveva la partecipazione al gay pride – il tutto senza aver chiesto il consenso dei genitori.

Inoltre, era stato messo a disposizione degli studenti anche un altro volantino che illustrava le attività dell’associazione, che comprendeva feste notturne a tema LGBT.

La reazione di Pillon? Una coraggiosa denuncia pubblica, che metteva in evidenza l’insistenza dell’associazione nei confronti delle relazioni omosessuali e la promozione dei locali notturni. La sua ricompensa per aver parlato? Una causa per diffamazione.

Il 22 novembre è la data fissata per il nuovo processo e noi saremo presenti davanti al Ministero di Grazia e Giustizia. Il tempo stringe.

CitizenGO è sempre in prima linea per difendere le persone che vengono ingiustamente attaccate. 

Questo caso va oltre Pillon. È una battaglia per la libertà di parola, i diritti dei genitori e una presa di posizione contro l’invasione dell’agenda radicale LGBT nell’istruzione.

Stai dalla nostra parte. Firma la petizione per chiedere al Ministro Carlo Nordio di difendere Simone Pillon e il diritto alla libertà educativa dei genitori. Non si tratta solo di Pillon, ma della salvaguardia dei nostri valori e delle nostre libertà.

Immagina questa scena: tuo figlio viene esposto nella sua scuola a insegnamenti pro-LGBT a tua insaputa o senza il tuo consenso.Tu esprimi le tue preoccupazioni. Sarai ascoltato, messo a tacere o citato in giudizio? Questa non è una possibilità remota, ma una realtà crescente.

Questo caso non riguarda solo Pillon. Riguarda la libertà di parola e il diritto dei genitori di proteggere i propri figli dall’indottrinamento di genere nelle nostre scuole. Il suo esito potrebbe costituire un precedente che riguarda tutti noi. È chiaro il tentativo della lobby LGBT di mettere a tacere un uomo che osa difendere i valori conservatori.

Noi vogliamo quindi capire: è diventato illegale in Italia criticare ciò che i gruppi LGBT fanno nelle scuole? Le famiglie hanno ancora il diritto di decidere quale tipo di educazione offrire ai loro figli? I genitori possono esprimere la loro opinione sui pericoli dell’indottrinamento gender e LGBT nelle scuole?

La nostra libertà di esprimerci liberamente contro questo tipo di indottrinamento è sotto assedio. Oggi è Simone Pillon, domani potrebbe essere chiunque di noi, ma ogni qualvolta questo dovesse succedere noi di CitizenGO saremo presenti per difenderti!

Firma subito la nostra petizione per chiedere al Ministro della Giustizia Carlo Nordio di difendere pubblicamente Simone Pillon.

Ricorda: non si tratta di ipotesi di un futuro remoto, ma di uno scenario sempre più possibile.

Simone Pillon non è solo un avvocato o un ex politico: è un instancabile sostenitore dei valori pro-life, che non ha paura di parlare contro l’aborto, contro l’ideologia gender e altre minacce ai nostri valori. Le sue parole sono state intenzionalmente distorte e usate contro di lui, in un processo iniquo.

La realtà è che la situazione sta soltanto peggiorando: questo caso è solo la punta dell’iceberg. L’agenda LGBT diventa ogni anno più aggressiva e insistente.

Dobbiamo far sentire la nostra voce ora. Vogliamo essere al fianco di Simone Pillon nel suo processo, vogliamo sollecitare il Ministro della Giustizia a difenderlo pubblicamente.

Il processo è previsto per il 22 novembre. Non ci resta molto tempo. Dobbiamo urgentemente mobilitarci per difenderlo. Chiediamo giustizia e facciamo in modo che la nostra voce sia ascoltata, forte e chiara! Noi manifesteremo di fronte al Ministero di Grazia e Giustizia!

CitizenGO è sempre in prima linea per difendere le persone che vengono ingiustamente attaccate.

Crediamo che l’Italia sia un paese libero. Abbiamo il diritto di esprimerci, di criticare e di mettere in discussione ciò che non va bene. Questo processo è un affronto a questa libertà. Se non facciamo nulla, rischiamo di permettere alla paura e alla censura di prendere piede.

Se non agiamo subito, Pillon potrebbe essere accusato ancora una volta e costretto a pagare un’altra multa salata.

Il tempo stringe. Firma subito la nostra petizione e chiedete al Ministro Nordio di prendere posizione per Simone Pillon e per la nostra libertà.

Grazie per tutto ciò che fai,

Matilde Giunti e tutto il team di CitizenGO

Maggiori informazioni:
“Ci ha diffamati”: l’ex senatore Pillon deve risarcire Omphalos con 30mila euro”
“Pillon contro Omphalos, la Cassazione annulla l’assoluzione e dispone un nuovo giudizio”
“Guai a chi tocca il gender: Pillon condannato dal giudice a pagare i “danni”, un vero salasso”

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5 commenti

  • giovanni ha detto:

    Firmato e fatto firmare. Io sto con Simone Pillon.

  • Mara ha detto:

    Ci sto. E intendo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per la piccola Indi Gregory. La verità DEVE trionfare!!!

  • Giampiero ha detto:

    Sto facendo un “discorso d’odio” se affermo che della salute e della sicurezza di due uomini e di due donne in rapporto sessuale se ne sbattono? Ma è solo un espediente strategico che mira a ben altro?
    Cari omosessuali, lo avete capito che tante attenzioni alla vostra categoria ha di fatto come motivo la sterilità del tipo di approccio? E che vi si vorrebbe molto al di sopra del 4/5% di cui parlano le statistiche perché più “sostenibili”? Non è benevolenza la loro se siete solo funzionali alle esigenze di Gea, la Quale, come sembra, avrebbe confidato a qualche autorevole sciamano che stia sopportando 2/3 di troppo di noi bipedi.
    Coraggio! Che possiate vivere e interagire in una società che vi rispetti e che eviti nei vostri confronti ingiuste discriminazioni. Diffidare comunque di così tante attenzioni. Ripeto, non è benevolenza, è solo calcolo.

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