Padre Nostro, è giunta l’ora. Follia della guerra, abbandono a Dio.

14 Settembre 2023 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un post lampo, di cui ringraziamo Pro-Memoria, che illustra una volta di più la follia inutile di quello che sta accadendo fra Russia e Ucraina. Mentre lo leggevamo, ci è tornato alla mente Bonconte di Montefeltro, e Dante:

E io a lui: “Qual forza o qual ventura
ti travïò sì fuor di Campaldino,
che non si seppe mai tua sepultura?”.93

“Oh!”, rispuos’elli, “a piè del Casentino
traversa un’acqua c’ ha nome l’Archiano,
che sovra l’Ermo nasce in Apennino.96

Là ’ve ’l vocabol suo diventa vano,
arriva’ io forato ne la gola,
fuggendo a piede e sanguinando il piano.99

Quivi perdei la vista e la parola;
nel nome di Maria fini’, e quivi
caddi, e rimase la mia carne sola.102

Io dirò vero, e tu ’l ridì tra ’ vivi:
l’angel di Dio mi prese, e quel d’inferno
gridava: “O tu del ciel, perché mi privi?105

Tu te ne porti di costui l’etterno
per una lagrimetta che ’l mi toglie;
ma io farò de l’altro altro governo!”.

Buona lettura, e condivisione.

§§§

PADRE NOSTRO, È GIUNTA L’ORA…

    Che sia un soldato Ucraino o Russo nulla rileva

    si è ricordato di Dio

    e credo proprio che questo atto di umiltà

    anche solo questo singolo atto di umiltà nel momento finale

    gli sia valsa la salvezza

    Pace all’anima tua, uomo

    🙏🏻 🙏🏻 🙏🏻

                Min. 0:56

 

Oppure:

                Min. 0:56

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

2 commenti

  • R.S. ha detto:

    Nel giorno dell’Addolorata

    Nella vita di Maria, l’immacolata e piena di grazia, resasi disponibile ad essere la madre di Dio, è stato posto il “segno di contraddizione” per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione.

    Quel segno è la croce, cioè la sofferenza a causa del Male patita scandalosamente dal giusto (e da Dio) fino a trafiggerne l’anima come una spada.

    La salvezza che Gesù porta al suo popolo, e che incarna in se stesso, passa attraverso la croce, attraverso la morte violenta che Egli vincerà e trasformerà con l’oblazione della vita per amore.

    Lo Spirito Santo aleggia su tutta la scena della Presentazione di Gesù al Tempio. E’ lo Spirito che porta la consolazione di Israele e muove i passi e il cuore di coloro che la attendono.

    “Luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele” (2,32): così Simeone definisce il Messia del Signore nel tema della luce, che riecheggia il primo e il secondo carme del Servo del Signore, nel Deutero-Isaia (Is 42,6 e Is 49,6) presente in qulla liturgia.

    La contraddizione è anche quella di una fede che sa riconoscere la sapienza della debolezza. Nelle gioie e nelle afflizioni del tempo presente, quando la durezza e il peso della croce si fanno sentire, la fede non fa dubitare che la kenosi di Cristo è già vittoria pasquale.

    Nella società dell’efficienza e del successo, la vita segnata dalla “minorità” e dalla debolezza dei piccoli, e dall’empatia con coloro che non hanno davvero alcuna voce in capitolo diventa un segno di contraddizione.

    Il martirio della Vergine viene celebrato tanto nella profezia di Simeone, quanto nella storia stessa della passione del Signore. La spada o lancia che ha trapassato veramente l’anima della Madre santa non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se non passando per l’anima della Madre.

    La forza del dolore le trapassò l’anima, e così non senza ragione possiamo chiamarla più che martire, perché in Maria la partecipazione alla passione del Figlio, superò di molto, nell’intensità, le sofferenze fisiche del martirio.

    Qualcuno potrebbe forse obiettare: Ma non sapeva essa in antecedenza che Gesù sarebbe morto? Certo. Non era forse certa che sarebbe ben presto risorto? Senza dubbio e con la più ferma fiducia. E nonostante ciò soffrì quando fu crocifisso? Sicuramente e in modo veramente terribile. Nel Figlio redentore operò l’amore superiore a ogni altro amore. Nella Madre corredentrice operò l’amore, al quale dopo quello di Cristo nessun altro amore si può paragonare.

    liberamente tratto da San Bernardo, ufficio delle letture

  • Simonetta ha detto:

    Splendido e doloroso post.
    Di fronte a una morte cristiana le polemiche si debbono tacere.
    Che l’anima di questo soldato e dei suoi commilitoni possano veramente riposare in pace nella luce del Paradiso !

Lascia un commento