La barca della Chiesa trasformata nell’eco-camion di Soros. Quarracino.

4 Settembre 2023 Pubblicato da 16 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, José Arturo Quarracino offre alla vostra attenzione la seconda parte del suo articolo sulle fallacie della Chiesa bergogliana, pubblicato su Gloria.tv. Il primo articolo lo trovate a questo collegamento. La traduzione è nostra. Buona lettura e condivisione.

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Le fallacie della “Chiesa” bergogliana – Parte 2

La barca della Chiesa trasformata nel camion atmosferico di George Soros

 

È già evidente che Jorge Mario Bergoglio sta promuovendo l’associazione della Chiesa di Cristo con l’imperialismo monetario internazionale e le sue agenzie – Forum Economico Mondiale, Consiglio per il Capitalismo Inclusivo, Open Society Foundations, OMS, eccetera – che cercano di impadronirsi del mondo e di rubarlo al suo Creatore. Questo progetto diabolico ha un disperato bisogno di distruggere la Chiesa, controllandola e prostituendola, senza però annientarla, perché storicamente è stata il baluardo che in difesa dell’umanità ha dato vita ai due grandi progetti civilizzatori di portata globale: l’evangelizzazione dell’Europa e l’evangelizzazione dell’America attraverso la Spagna cattolica.

 

In un precedente articolo abbiamo mostrato come il Vescovo di Roma, nel suo ufficio di Sommo Pontefice, abbia fatto una lettura falsa e stravagante di un passo del Vangelo secondo Matteo (22,1 ss.) in uno degli incontri con i giovani che ha tenuto a Lisbona, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù 2023. L’aggravante è che don Jorge Mario ha fatto questa lettura falsificando e mutilando il testo nel suo senso letterale, poiché non solo ha trasformato una parabola su un re immaginario in un evento di cui Gesù stesso era protagonista, ma ha anche eliminato versetti e cambiato arbitrariamente le parole pronunciate dal Signore.

 

Quella che sembrava una lettura del Vangelo matteano era in realtà una lettura del “Vangelo” secondo Bergoglio, che non aveva nulla di evangelico, ma era in realtà una fake news[1].

 

Si potrebbe supporre che si tratti di un testo preso occasionalmente dal pontefice, ma in realtà si tratta di un uso abituale dello stesso testo, per giustificare la posizione aperta e “onnicomprensiva” di Bergoglio, nel senso che nella Chiesa “ci devono essere tutti, tutti, i giusti e i peccatori, i bambini e gli adulti, i sani e i malati”, cioè “tutti, tutti, tutti”. In realtà, il pontefice NON LEGGE IL TESTO BIBLICO per fare luce sulla realtà, al contrario, quello che fa è RISCRIVERE IL TESTO E MODIFICARLO COME VUOLE, per adattarlo al suo progetto politico di “mettere indiscriminatamente nella Chiesa” tutta la spazzatura e la miseria culturale e spirituale prodotta dal progetto plutocratico globalista di riconfigurare l’essere umano, per trasformarlo in un ibrido facilmente manipolabile. In questo senso, non è più Bergoglio che parla per bocca di Bergoglio, ma è Bergoglio che parla manipolando l’immagine di Gesù, per presentare le proprie idee mondane, non la Parola di Dio. In questo modo, Jorge Mario sta trasformando la Chiesa di Cristo, la Chiesa cattolica, da luce delle nazioni e annunciatrice del Vangelo di Gesù Cristo in un rifugio religioso transitorio che non evangelizza né converte nessuno, ma offre servizi di terapia riparatrice e rassicurante.

 

 

Qualche mese fa, in un’intervista al giornalista argentino Jorge Fontevecchia, don Jorge Mario ha manipolato questo stesso testo evangelico, ma lo ha fatto a pezzi e stracciato, per lasciare al suo posto ciò che gli interessa: la presunta chiamata universale a “tutti, tutti, tutti”[2].

Il riferimento alla parabola arriva quando il giornalista chiede a don Jorge “Quando è arrivato alla conclusione che la Chiesa dovrebbe essere comprensiva con i divorziati?”, al che il pontefice, sorprendentemente, risponde con una bugia: “Lo dice Gesù: mi ha battuto sul tempo”. Nei due passi evangelici in cui Gesù parla di divorzio (Mt 19,7 ss.; Mc 10,4 ss.) lo fa con parole di condanna. In questo caso, il vescovo di Roma ha inventato e mentito. E poi rafforza la menzogna: “Gesù [dice] a tutti quelli che erano in difficoltà: ‘lasciateli venire, lasciateli venire'”, che non esiste in nessuno dei quattro vangeli canonici, né nelle versioni apocrife: solo lui ha questo testo esoterico.

È a questo punto dell’intervista che passa alla parabola degli invitati alle nozze del figlio del re (Mt 22,1-14). Secondo la sua “interpretazione”, si tratta di una parabola che “dipinge Gesù nel suo corpo pieno”, sottintendendo che ciò che definisce il Signore non è la Croce ma l’esercizio del potere.

 

Poi esordisce dicendo che “gli invitati fingono di essere squisiti, si lavano le mani e non vanno”. È evidente che don Jorge Mario sta leggendo una storia, non il Vangelo matteano, perché gli invitati all’inizio non volevano andare, in un secondo momento sono andati a sbrigare i loro affari, e infine hanno ucciso gli inviati del re. Inventa da solo il lavaggio delle mani. Ma non si ferma e continua a inventare, perché dice che “Gesù appare trasfigurando Dio” (?????) e “con rabbia [sic] dice ‘andate ai crocicchi e portate tutti, sani, malati, giusti, peccatori, bambini, adulti, tutti, tutti'”: la parola è “tutti, tutti, tutti”, perché “la chiamata di Gesù è per tutti”.

 

È triste dirlo, ma a questo punto ci troviamo di fronte a una favola totalmente inventata da don Jorge, che ci fa pensare che non abbia mai letto seriamente la Bibbia o che abbia avuto pessimi insegnanti di esegesi biblica, perché:

(a) in nessun punto del testo si dice che Gesù si sia trasfigurato, anzi, in tutto il brano Gesù si limita a riferire la parabola.

  1. b) in secondo luogo, omette l’ordine del re di uccidere chi avesse ucciso i servi da lui inviati per convincere gli invitati al banchetto, perché nel “Gesù” immaginato e delirato da Bergoglio non ci può essere né giudizio né condanna.

 

  1. c) in terzo luogo, si dice che questo “Gesù trasfigurato” ordina “andate ai crocicchi e portate tutti […]”, come se fosse un padrone di ranch o un despota. A rigore, il testo dice chiaramente che le parole del re erano “invitate tutti quelli che trovate”. Evidentemente si tratta di due testi diversi: da una parte il vero e reale Vangelo secondo Matteo, dall’altra il “pio” cartone animato o racconto cinese di matrice gesuitica.
  2. d) in quarto luogo, il vescovo di Roma taglia il testo e tralascia il fatto che il re condanna uno dei nuovi ospiti che è venuto “senza gli abiti adatti”. Questa parte finale della parabola dà fastidio a don Bergoglio, perché c’è un giudizio, una condanna e una sentenza da parte del re, che disturba il suo racconto.
  3. e) Infine, forse la cosa più preoccupante dal punto di vista teologico e dottrinale, è che don Jorge Mario confonde il Regno di Dio celeste – che la parabola allegorizza con l’immagine del banchetto – con la Chiesa di Cristo. Il Regno di Dio è la meta, in quanto assemblea di tutti i credenti al banchetto celeste, mentre la Chiesa è in Cristo il sacramento o segno e strumento dell’intima unione degli uomini con Dio e dell’intero genere umano, secondo la definizione del Concilio Vaticano II di cui il Vescovo di Roma si riempie la bocca[3].

 

E come tale sacramento o segno strumentale, la Chiesa è l’ovile, il gregge, l’aratro di Dio, la vigna scelta, l’edificio di Dio, il tempio santo, la città santa, la sposa immacolata dell’Agnello immacolato, il corpo mistico di Cristo[4]. 4] Perciò non tutti sono chiamati a “entrare” nella Chiesa, ma solo coloro che sono stati scelti dal Signore, per portare il messaggio di salvezza in Cristo e attraverso Cristo ed essere così la luce di Dio tra i popoli. In ogni caso, la Chiesa è il ponte attraverso il quale ogni credente arriva a Dio.

Ma questa confusione ecclesiale del Vescovo di Roma non è innocente, è piuttosto abile e consapevole: con questa deformazione, invece di una Chiesa evangelizzatrice, battezzatrice e missionaria, don Jorge Mario intende una “Chiesa” fognaria, che raccoglie tutti i rifiuti e le deformazioni che i motori del degrado umano a tutti i livelli generano e producono con le loro politiche predatorie, depravate e genocide. In altre parole, intende trasformare la Chiesa di Cristo in un camion atmosferico di George Soros e della baronessa di Rothschild, suoi grandi alleati nell’imporre l’agenda culturale globalista all’interno della Chiesa. Insomma, una “Chiesa” che non favorisce la comunione spirituale e intellettuale della Fede con la Ragione, che non promuove e fa progredire l’evangelizzazione delle culture, battezzando tutti i popoli e le nazioni nel nome della Santissima Trinità. In altre parole, un bordello sotto forma di “Chiesa” che ospita una miscela di bene e di male.

E per chiudere il cerchio, il Vescovo di Roma ha messo nelle mani del clan Soros la diffusione della Dottrina Sociale della Chiesa, ma non più nella sua versione storica radicata e aggiornata nella Tradizione e nel Magistero ecclesiastico, bensì nella promozione dei “Diritti Sociali e della Dottrina Francescana”, per garantire i diritti economici e culturali, l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU [Agenda 2030] e la condanna dell’evangelizzazione spagnola in America come “espansione imperialista europea che ha sottomesso i popoli originari”[5]. Tutto questo attraverso l’azione di un insieme di magistrati e giudici “panamericani”, abortisti e anticattolici, i cui principali leader sono profondamente legati alla Open Society Foundations di George Soros, ora gestita da suo figlio Alexander.

In breve: togliendo Nostro Signore Gesù Cristo dal centro della vita ecclesiale (Giornata Mondiale della Gioventù 2023), deformando la Rivelazione evangelica attraverso l’empia manipolazione dei testi sacri (omelie e interviste pontificie), cancellando e annullando la Tradizione liturgica, dottrinale e magisteriale della Chiesa, e mettendo la diffusione della Dottrina Sociale nelle mani dei nemici di Dio, Il vescovo di Roma, Jorge Mario Bergoglio, si è messo al servizio del Potere globale, che intende trasformare la Chiesa di Cristo in un’istituzione ibrida che “assume” l’agenda predatoria, genocida e satanica della plutocrazia finanziaria globalista e collabora con quest’ultima per raggiungere i suoi sinistri obiettivi.

 

In breve: per impadronirsi del mondo “in pace e senza resistenza”, la plutocrazia globalista che crede di possedere l’universo deve controllare la Chiesa, non distruggerla, deve controllarla prostituendola e neutralizzandola, non annientandola, perché è fondamentale e imprescindibile far sì che la Chiesa cattolica non torni a essere la fonte e la forgiatrice della civiltà come nel Medioevo e durante l’arrivo della Spagna in America. Purtroppo, il vescovo di Roma è al servizio di questo progetto diabolico, a dispetto di tutti gli argentini e di tutti i christifidelis laici e prelati del mondo, fedeli a Gesù Cristo.

 

Nel nostro precedente articolo citato all’inizio, abbiamo affermato che il dilemma di fondo è: chi seguire: il Gesù Cristo risorto o il “Gesù” inventato da Bergoglio? Il Gesù dei Vangeli o le farfalle promosse dal Vescovo di Roma?

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha sollevato lo stesso dilemma di base, con molta più profondità, in uno dei suoi ultimi articoli: “La misura è colma ed è giunto il momento di scegliere da che parte stare. Con Bergoglio e Spadaro, con il Sinodo sulla sinodalità, con una Chiesa umana e falsa asservita al Nuovo Ordine Mondiale, o con Dio, la Sua Chiesa e i Suoi Santi. E se guardiamo più da vicino, è già inaudito dover sollevare l’ipotesi che i cattolici – non dico i sacerdoti o i prelati – possano considerare possibile una scelta” [6].

José Arturo Quarracino

31 agosto 2023

Festa di San Raimondo Nonnato

 

***

 

[1] Cfr. Le falsità della “Chiesa” bergogliana, in https://gloria.tv/post/Aomaer9xKY8x28RGFQQPcRipa.

[2] L’intervista completa si trova in https://youtu.be/19wIlrs4jx4?si=-FTuBK6o5Iqk_XZa. Il passaggio che il Vescovo di Roma scompone e reinterpreta a modo suo si trova dal minuto 22,30 al minuto 30,25.

 

[3] Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, n. 1.

 

[4] Ibidem, nn. 7-8.

 

[5] Cfr. Copaju, Atto costitutivo, 4 giugno 2019; Copaju, Dichiarazione di Roma, 4 giugno 2019; Messaggio di Francesco alla Copaju, 31 marzo 2023; Dichiarazione dei partecipanti al Vertice “Colonialismo, decolonizzazione e neocolonialismo: una prospettiva di giustizia sociale e di bene comune”, 31 marzo 2023; Quirografo del Santo Padre-Copaju come Associazione privata internazionale di fedeli, 15 agosto 2023.

[6] Mons. Carlo Maria Viganò, Dopo le parole di Spadaro la misura era colma. Bisogna scegliere da che parte stare, su https://gloria.tv/post/ymFCg8LpBtjx1twgptaGPYcTJ.

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16 commenti

  • gladio ha detto:

    Tutti, tutti, tutti….. però il nostro ” eroe ” ha omesso di raccontare che il “Re”ha agguantato per la pelle del sedere ( come si suol dire ) uno di questi ” tutti ” e lo ha scaraventato fuori dalla finestra ( e magari senza neanche aprirla )….
    Dettaglio piccolo ma tutt’ altro che insignificante.

  • unaopinione ha detto:

    Vorrei far noto a chi è interessato che sul sito “comedonchisciotte.org” (prima cliccare su “Forum” nella barra in alto e poi andare alla quarta sezione “Opinioni”) ho pubblicato il racconto completo “Il pianeta Umanitá” e che è diviso in cinque parti. Per chi ha giá letto il racconto in Stilum Curiae, le parti non ancora apparse sono la seconda metá della parte terza e tutta la parte quarta.
    Della parte giá letta l´unica sezione che varrebbe la pena di rileggere è solo il paragrafo in cui Rotes All annuncia all´universo l´operazione “Vi toglieremo tutto, anche il vostro DNA e sarete felici come dei cyborg” (in parte quinta). Tutto il resto è praticamente uguale. Ecco i link:
    https://forum.comedonchisciotte.org/opinioni/il-pianeta-umanita-racconto-di-fantasia-parte-prima/#post-364312 (parte prima);
    https://forum.comedonchisciotte.org/opinioni/il-pianeta-umanita-racconto-di-fantasia-parte-seconda/ (parte seconda);
    https://forum.comedonchisciotte.org/opinioni/il-pianeta-umantia-racconto-di-fantasia-parte-terza/#post-364326 (parte terza – seconda metá inedita per SC);
    https://forum.comedonchisciotte.org/opinioni/il-pianeta-umanita-racconto-di-fantasia-parte-quarta/#post-364337 (parte quarta – tutta inedita per SC);
    https://forum.comedonchisciotte.org/opinioni/il-pianeta-umanita-raccondo-di-fantasia-parte-quinta-ed-ultima/ (parte quinta).
    Se dopo aver letto tutto quella che c´è d´interessante da leggere in Stilum Curiae avete ancora voglia di leggere qualcosa di un altro mondo, eccovi serviti. Buona lettura.

  • unaopinione ha detto:

    Gli articoli del prof. Sarracino mi insegnano sempre tante cose.
    E richiamo le sue conclusioni per ipotizzare un qualcosa che credo che stia un piccolo passo avanti e che forse potrebbe ulteriormente svelare le finalità ultime del procedere in questo modo di papa Francesco.
    Il prof. Sarracino dice (sostanzialmente) che secondo papa Francesco nella Chiesa ci devono essere … tutti, tutti, tutti … ecc. … (ma proprio tutti!) e poi conclude: “per impadronirsi del mondo “in pace e senza resistenza”, la plutocrazia globalista (…) deve controllare la Chiesa, non distruggerla, deve controllarla prostituendola e neutralizzandola, non annientandola, perché è fondamentale e imprescindibile far sì che la Chiesa cattolica non torni a essere la fonte e la forgiatrice della civiltà come nel Medioevo e durante l’arrivo della Spagna in America”.

    Ma leggendo lo scritto a me viene il sospetto che papa Francesco non intenda in realtà quello che dice. Infatti se si sostituisce alla parola “Dio” la parola “Diavolo”, e alle parole “Chiesa” la parola “religione di Satana/chiesa di Satana” ecco che con quel “tutti, tutti, tutti” qualche malevole (e io sono uno di loro) potrebbe intendere l´intero discorso come (circa): “il Diavolo vi vuole tutti, tutti, tutti e questo lo fa sostituendo senza farvene accorgere alla religione della Chiesa di Dio quella della Sua religione”.
    Quindi io ipotizzerei un ulteriore passo rispetto a quella del Professore: controllarla e distruggerla spritualmente al di dentro ma al fine di trasformarla al Suo interno per perseguire dei fini opposti a quella per la quale è stata istituita ma conservandone al contempo esternamente le apparenze al fine di meglio ingannare le anime.
    A cosa voglio arrivare: quando papa Francesco dice “tutti, tutti, tutti”, secondo me, il suo scopo non é quello di “far sì che la Chiesa cattolica non torni a essere … ecc. …” ma di far si che all´Antagonista di Dio, per il tramite della Sua nuova chiesa/religione giá impiantata e che sempre piú si sta rafforzando e che peró si presenta ancora da Chiesa di Dio, giungano le anime … “tutte, tutte, tutte”, basta che trasgrediscano in qualsivoglia maniera i comandamenti di Dio (senza fare sembrare piú queste trasgressioni come dei peccati – per fare un parallelo … S. Giovanni Rotondo … la vecchia chiesa e la nuova chiesa: chi entra nella prima entra certamente in un tempio di Dio, chi entra nella seconda pensa di entrare in un tempio di Dio ma in realtà entra in un tempio del Diavolo). Insomma … con quel “tutti, tutti, tutti” qui credo di riconoscere la parola “inclusivitá” tanta amata dai globalisti ma cucinata in altra salsa. E chi si fa ammaliare dalle sue parole …
    Io vedo la situazione simile a quella del presidente Obama che diceva sempre nei suoi discorsi: “We can”. Tutti applaudivano come dei matti vedendosi loro stessi nel “We” ma pochi avevano capito che con quel “We” lui intendeva che i globalisti che lui serviva (ed ancora oggi serve) “potevano” e non “We the people”; oppure quella del presidente Biden e vicepresidente Harris, che hanno forgiato la seguente frase per le elezioni del 2024 (sempre se si terrano): “We finish the/this job”. Quale? Quello di distruggere definitivamente gli Stati Uniti consegnando la sua sovranitá all´ONU?
    Ma che importa … la gente applaude ancora.
    Mia opinione.

  • Ultime notizie ha detto:

    Rainews24 ha trasmesso l’intervista a Bergoglio sull’aereo di ritorno dalla Mongolia. Afferma che coloro che temono la possibilita’ di modificazione della dottrina da parte del Sinodo prossimo venturo potrebbero non conoscere la dottrina cattolica e , sotto sotto, essere influenzati dall’ideologia.
    Ha parlato anche del trattamento disumano a cui sono stati posti gli uiguri dallo stato cinese. Ho pensato che tutte le manovre fatte dalla Chiesa in Cina potrebbero essere dettate dal timore che i cristiani cattolici possano venir trattati dal governo cinese come gli uiguri , cioe’ rieducati nei laogai, i gulag cinesi.

    • William Blake ha detto:

      Ti sbagli. Ha parlato dei musulmani di Birmania

      • Ultime notizie ha detto:

        E’ possibile che mi sia sbagliato. Chiedo venia, il piu’ umilmente possibile.
        Comunque se si vuole leggere con calma l’intera intervista , vi ricordo che e’ riportata , nella sua interezza, sul sito vatican.va

  • miserere mei ha detto:

    Oggi gli agostiniani festeggiano la Madre della consolazione (della cintura).
    Perchè madre?
    Perchè sotto la croce avviene un’adozione al contrario: in e con San Giovanni, per comando di Gesù, tutti noi abbiamo adottato Maria per Madre (mentre lei adottò noi per figli!).
    E perchè può consolarci?
    Perchè in tutta la sua vita con il suo sì a Dio ha dovuto soffrire (la spada che trapassa l’anima): sa che cosa vuol dire e può esserci di aiuto e di stimolo.
    La cintura è simbolo di legame e anche di sottomissione. Quando S. Agostino finalmente si convertì fece tesoro della devozione di sua mamma Monica, che l’aveva ricevuta in visione dalla Vergine.

    Oggi il vangelo della Santa Messa è fortemente consolatorio, con parole di Gesù adatte a celebrare l’ingresso nell’anno giubilare. Tutta l’opera del profeta Isaia è fortemente intessuta di consolazione…
    mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi,
    e predicare un anno di grazia del Signore…
    Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».

    Che cosa può guadagnare da questa consolazione chi chiude il cuore a Dio per ascoltare il mondo? Niente.
    Gesù lo fa presente ai suoi concittadini, ricordando loro che cosa accadde in passato con i duri di cuore.
    Terribile essere concittadini di Gesù e vederselo passare accanto senza dispensare miracoli.

    Pare di vedere molta espressione ecclesiale attuale, troppo lontana da Gesù e scettica su di lui perchè possa ancora essere ascoltato mentre insegna a pregare il Padre di essere liberati dal male!
    Molti sembrano pregare d’essere liberati dal Dio che hanno ricevuto dalla predicazione cristiana, per rivolgersi ad un algoritmo della previdenza sociale!

  • Giuseppe ha detto:

    Non esiste Chiesa senza Cristo ! Il papa, se vero papa, è solo un amministratore più o meno fedele della Parola , della autentica parola di Cristo , non un padrone,

    «Se anche un angelo vi annunciasse un Vangelo diverso da quello che vi è stato dato, sia anatema»

    San Paolo, Lettera ai Galati (1,6-10)

  • Terminus ha detto:

    N’oublions jamais :
    Lc 6/43-44 : «Un bon arbre ne produit pas de mauvais fruits, ni un arbre malade de bons fruits. Chaque arbre se reconnaît à ses fruits: on ne cueille pas des figues sur des buissons d’épines et l’on ne récolte pas du raisin sur des ronces.”

    Les résultats ! Toujours examiner les résultats, car ce sont eux qui rendent témoignage à la Vérité Révélée, qui permettent de distinguer ce qui est vrai de ce qui est faux, ce qui est bon de ce qui est mauvais, ce qui est réalité de ce qui n’est qu’illusion.
    Ce n’est qu’une question de foi et de raison (”Fides et ratio” – Foi et raison : encyclique de Jean-Paul II – 14/09/98)

    On a beau ignorer la nature vénéneuse d’un champignon, cela ne lui enlève rien de ses propriétés et ne l’empêche en rien de produire ses effets néfastes même envers un innocent qui le consommerait.
    St Augustin disait ”La Vérité, c’est l’adéquation de la pensée avec la réalité ”. Forcément, la vérité c’est ce qui ne trompe pas sur la réalité ni sur ses résultats. Et pour la cause, Dieu ne change jamais les résultats de nos actes bons ou mauvais car ce sont eux qui rendent témoignage à la Vérité. Même si une personne est ignorante et inconsciente d’un acte malveillant qu’elle commet, elle devra quand même en assumer les conséquences néfastes lesquelles lui feront alors prendre conscience de ce qui est faux et vrai, mauvais et bon, illusion et réalité.

  • William Blake ha detto:

    Non mi riesce di capire come un bravo cristiano mortificato arrivi a escogitare simili e pestilenziali e odiosi discorsi. Non è vero che Nostro Signore diede il pane intinto nel vino a quel Giuda che tradì con un bacio il figlio dell’uomo? Ebbene, il Santo Padre fa un gran bene a perseguitare noi tridentini e a chiamarci rigidi e pelagiani e indietristi, e massimamente spiritualmente mondani, perché siamo senza carità e gli amati colpi del Mea culpa nel Confiteor battono un petto senza cuore. “Chi son io per giudicare?” Non il peccato è giudice del peccato, ma lo è il giusto che ama giustizia. Noi non siamo giusti, ma miseri e vani vermi che stanno nella terrena sozzura a pascolare nei disfiorati prati della morte. SICUT ET NOS DIMITTIMUS DEBITORIBUS NOSTRIS. Acquistiamoci il cielo con opere di vera carità

    • Enrico Nippo ha detto:

      “Noi tridentini rigidi e pelagiani e indietristi, e massimamente spiritualmente mondani, perché siamo senza carità e gli amati colpi del Mea culpa nel Confiteor battono un petto senza cuore”.

      Non male!

      • Adriana 1 ha detto:

        Enrico,
        era il minimo per uno che si fregia del nome di William Blake ( morto da autentico santo ).
        Avrebbe potuto aggiungere- per ampliare il discorso-:
        ” Le prigioni sono costruite con le pietre della Legge, i bordelli con i mattoni della Religione. “

    • ex : ha detto:

      «il Santo Padre fa un gran bene a perseguitare noi tridentini e a chiamarci rigidi e pelagiani e indietristi, e massimamente spiritualmente mondani, perché siamo senza carità e gli amati colpi del Mea culpa nel Confiteor battono un petto senza cuore»

      Scusi, perchè non parla di se stesso?

      (Ovviamente tutti dovrebbero farlo – se vogliono manifestarsi – compreso il sottoscritto, senza coinvolgere una folla anonima di cui non si conoscono le individualità, e di queste la coscienza).

  • E.A. ha detto:

    “La misura è colma ed è giunto il momento di scegliere da che parte stare.” La misura è colma per chi?!!! Per noi esseri umani, limitati e fallibili, o per il Signore, che decide secondo Giustizia e Rettitudine, è solo a Lui spetta di proferire tale giudizio e tale sentenza?!!! Chi , da tempo, ha già fatto la propria scelta di non stare con Bergoglio, non lo ha fatto in base all’ “escalation “ delle sue opere, ma nell’assoluta consapevolezza che egli non è il legittimo Papa! Il suo operato, che verrà giudicato da Nostro Signore, serve, semmai, ad avvalorare e certificare il suo non esso mai stato il Vicario di Cristo! Restare nella Santa Chiesa di Dio implica, doverosamente e coraggiosamente, riconoscere in Papa BXVI l’ultimo legittimo Papa!

  • Roberto ha detto:

    Due osservazioni: 1) non esiste una Chiesa senza Papa, quindi guai a seguire il suggerimento di Viganò che evidentemente poggia su una ecclesiologia eretica 2) quando si contesta la “inclusione” dei divorziati, Quarracino confonde l’inclusione del peccatore con l’assoluzione del peccatore e la premura verso il peccatore con il rigore verso il peccato. L’unico requisito per essere inclusi è il battesimo, poi anche il peggior delinquente sempre figlio della chiesa rimane.

    • Anonimo verace ha detto:

      Ma , nonostante la sua fedelta’ al papato (che mi permetto di ricordarle ) come lo conosciamo oggi e’ stato costruito da Gregorio VII , spero che riconosca che la Parola di Dio non puo’ essere manipolata come ha dimostrato il prof. Quarracino.
      Ovvero ne’ il Vangelo, ne’ la Bibbia tutta deve essere considerata relativa. Ma , visto anche il tenore degli articoli di padre Spadaro temo che la deriva relativista abbia travolto molti dei sacerdati dell’ordine gesuita.
      E poiche’ il fatto quotidiano e’ diretto da Marco Travaglio , apprezzato dal cardinal Bertone in quanto ex alunno dei salesiani…

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