McCarrick “mentalmente incapace”. L’uomo del Deep State e della Deep Church.

31 Agosto 2023 Pubblicato da 39 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo post dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, pubblicato sul suo account di Twitter. Buona lettura e diffusione.

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Uno degli uomini più potenti della Chiesa Cattolica in America, esponente di punta della deep church infiltrata nella Santa Sede; uno che anche dopo gli scandali e le denunce per abusi sessuali è stato incaricato da Bergoglio di condurre le trattative politiche con la dittatura cinese; uno che ha lavorato per il deep state americano, amico dei Bush, dei Clinton, di Obama, di Biden, è considerato “mentalmente incapace” di sostenere il processo che lo vede imputato per gravissimi delitti di natura sessuale.

A nessuno sembra importare quali siano state le conseguenze dei suoi abominevoli atti predatori sulle vittime, che sceglieva tra i figli di amici e conoscenti che si fidavano di lui.

Non importa nemmeno a Bergoglio, che ha proceduto alla condanna di McCarrick per via amministrativa (senza mai pubblicare il documento di dimissione dallo stato clericale) allo scopo di proteggere i suoi complici, molti dei quali promossi ai vertici delle istituzioni vaticane e della Chiesa negli Stati Uniti, ed evitare di indennizzare le vittime.

È evidente che deep state e deep church hanno tutto l’interesse di insabbiare questi delitti, perché condannando McCarrick si condannano tutti coloro che, negli ultimi cinquant’anni, si sono prostituiti al potere, hanno colpevolmente taciuto dinanzi ai suoi orribili delitti, hanno contribuito ad allargare la rete di complicità e di vizi della lavender mafia.

Ma questa non è giustizia: è il trionfo della corruzione ai vertici delle istituzioni.

Viene da chiedersi se Bergoglio, cercando con il Sinodo sulla Sinodalità di normalizzare la sodomia e le unioni concubinarie omosessuali, non voglia legittimare ex post i comportamenti immorali e sacrileghi suoi e dei suoi protetti.

Esprimo la mia vicinanza spirituale e assicuro la mia preghiera alle vittime del predatore McCarrick, in particolare alla prima di esse, James Grein, che a undici anni conobbe l’orrore di essere abusato da colui che gli aveva conferito il Sacramento del Battesimo. Il dolore di quelle ferite potrà essere alleviato solo quanto giustizia sarà fatta.

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39 commenti

  • Davide Scarano ha detto:

    Per Nonsondegno, Che dire? E’ curioso che Lei ricordi meglio un passo della lettera di San Paolo che il Vangelo. Esiste però un ordine – si potrebbe addirittura definire gerarchia- secondo il quale solo un sacerdote o un diacono può leggere il Vangelo, mentre un laico può leggere una epistola (secondo il Concilio Vaticano II), così come nella Messa Vetus Ordo un seminarista ai primi anni del suo percorso può leggere la prima lettura, mentre solo al termine del suo percorso potrà leggere il Vangelo. In sintesi: esiste un ordine delle cose, interiore ed esteriore, formale e sostanziale: accettarlo è il miglior modo per evitare di far danni, a se ed agli altri.

  • Riccardo ha detto:

    Tra post e commenti vari mi pongo la domanda: il fatto che gli abusi sessuali nel clero siano fatti prevalentemente da preti gay non vi porta a pensare che i gay facciano simili abusi anche fuori dal clero? E che il problema in casi come questi è dovuto al fatto di essere gay e non al fatto di essere preti?

    Prendersela con i preti porta il plauso mediatico, accusare i gay comporta attacchi e gogne mediatiche a non finire. Avete il coraggio di prendervela con i gay o siete dei vigliacchi?

    • E.A. ha detto:

      Condivido, infatti in un passato non troppo lontano, diversi preti, purtroppo, non si sono accostati al sacerdozio per vocazione, ma per usufruire di una maggior privacy, diciamo pure di una “copertura” al loro essere gay, ed anche all’interno del clero è come se si fosse formata una specie di lobby, diventata col tempo sempre più cospicua e potente.

  • Pignolo ha detto:

    Avete detto bene : Wojtila era spiato. Ma proprio per questo le sue uscite notturne potrebbero essere interpretste come un mezzo per incontrare persone che avrebbero potuto aiutarlo nella liberazione della Polonia e che era meglio non fossero viste dalle spie stanzìate in Vaticano ?
    Un altro modo per incontrare queste persone avrebbe potuto essere il famoso confessionale di san Pietro. Chiunque avrebbe potuto accostarsi a quel confessionale come un penitente qualsiasi.

  • Topo gigio ha detto:

    Wojtila desiderava con tutte le sue forze la liberazione della Polonia dal giogo comunista. E cercava deñaro per sostenere i movimenti anticomunisti. Ricordo di aver letto che avesse ricevuto fondi (e fondi cospicui) da un cardinale americano con molti pesi sulla coscienza. Ma che avendo bisogno di quei fondi penso’ bene di coprire le marachelle di costui.

  • Pasquale ha detto:

    Mons. Viganò è sempre più voce che grida nel deserto. Dove sono i cardinali ed i vescovi?
    Credo che stiamo assistendo all’abominio della desolazione.
    È davanti ai nostri occhi.
    Dobbiamo sostenerci e sostenere con la preghiera.

  • Legionari di mammona ha detto:

    Auspico che gli scandali se si devono guardare si guardino bipartisan
    Nonsondegno

    https://donpaolo.it/2021/10/legionari-di-mammona-un-altro-scandalo-finanziario-travolge-i-seguaci-di-maciel-valerio-gigante/

  • Nonsondegno ha detto:

    Bisogna vedere perché e’ incapace. Avesse l Alzheimer…

    Dispiace per la brutta esperienza. Ho familiari che hanno avuto esperienze simili prima del CV II. Sara’ un caso che alcuni preti hanno sto vizio? Io penso di no. Come non ho mai capito il celibato. Che san Paolo sconsigliava AI VESCOVI (se non sanno tenere la propria famiglia come terranno la casa di Dio?).
    Ma questo e’ voler interpretare o LEGGERE E CAPIRE la scrittura senza mediazione della chiesa. E non scherzo nemmeno tanto.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Si aggiorni. La maggior parte degli abusi su minori avvengono in famiglia.

      • Nonsondegno ha detto:

        Don Ettore,

        Non so le percentuali ma che la chiesa fosse “un vivaio di finocchi” – per dirla alla Feltri, Ora, lo sanno tutti.

        Charamsa dice che un papa su due (la prima pietra).

        Una volta sennò dove andavano?

        Per me non c e’ problema. Basta essere omocasti come Baget Bozzo. Rip

    • mariano ha detto:

      ma ha letto bene quello che scrive S. Paolo ?

    • Davide Scarano ha detto:

      Caro Nonsondegno, il celibato sacerdotale non è un’invenzione della Chiesa ma nasce direttamente dalle parole di Gesù laddove afferma che alcuni si “fanno Eunuchi per il regno dei cieli”. A contrario: perchè un laico dovrebbe divenire Ministro straordinario dell’Eucarestia e, più in generale, perchè mischiare -ma forse dovrei dire confondere- i ruoli? Inoltre sta scritto nel Vangelo che “bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quel che è di Dio”. Evidentemente esiste una certa diversità tra la vita in famiglia e quella consacrata: che so, i figli, il lavoro, le preoccupazioni economiche. Ancora se “il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto nel campo: un uomo va e lo nasconde, poi va, pieno di goia, vende tutti i suoi averi e e compra quel campo” evidentemente Cristo afferma, in modo che a me sembra sufficientemente chiaro, la priorità delle cose di Dio su quelle del mondo ed insieme la necessità di lavorare solo per esse. Mi incuriosisce inoltre la sua citazione di San Paolo, anche perchè nella testimonianza e nell’insegnamento che è divenuto parte del Nuovo Testamento, non ricordo l’esistenza di Vescovi.

      • Nonsondegno ha detto:

        (Testo CEI74)

        3
        Il vescovo
        1E’ degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all’episcopato, desidera un nobile lavoro. 2Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, 3non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. 4Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, 5perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? 6Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. 7E’ necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo.

        I diaconi
        8Allo stesso modo i diaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti al molto vino né avidi di guadagno disonesto, 9e conservino il mistero della fede in una coscienza pura. 10Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. 11Allo stesso modo le donne siano dignitose, non pettegole, sobrie, fedeli in tutto. 12I diaconi non siano sposati che una sola volta, sappiano dirigere bene i propri figli e le proprie famiglie. 13Coloro infatti che avranno ben servito, si acquisteranno un grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in Cristo Gesù.

        • Pignolo ha detto:

          Scusi tanto : ha citato una famosissima Lettera di San Paolo, ma ha precisato la traduzione e si e’ dimenticato di dire di quale lettera si tratta. E io non me lo ricordo !!!

          • ex : ha detto:

            1Timoteo 3,1-13.

            Ma il problema non è questo. Citare passi del genere riferendone il significato ai tempi di oggi , è come dire che siccome San Paolo nei suoi lunghi viaggi non usava nemmeno una Panda, anche oggi i consacrati devono viaggiare solo a piedi o, al massimo, come molto probabilmente faceva San Paolo quando poteva, su qualche malandato calesse tirato da un asino (i cavalli erano riservati ai Signori e ai soldati).

            Quelli erano tempi in cui si stava fondando il Cristianesimo, e ovunque dove andava San Paolo era terra pagana, che lui convertive tra mille pericoli e rischi per la vita (fu più volte malmenato ed una volta anche lapidato). Per far sussistere la comunità ecclesiale che fondava in un dato posto, doveva eleggere dei Vescovi. E chi poteva eleggere come Vescovo? Ragazzotti di 14-15 anni? A quei tempi la gente si sposava, non come oggi che “single” è bello, o al massimo “mi prendo la ‘compagna’, tanto fra sei mesi quando ne saremo stufi ognuno per la sua strada”. Allora ci si sposava, e ci si spova presto, ed anche se non si era (ancora) cristiani, il matrimonio era un “vero” matrimonio. San Paolo, dopo aver scrutato la serietà e la dignita del candidato era costretto ad eleggere Vescovo chi era già sposato (e non è detto che lo fosse sempre). Ma quando San Paolo dice che il Vescovo sia: «non sposato che una sola volta», indica chiaramente la sua contrarietà che il Vescovo sia sposato: sia nella scelta del Vescovo (poteva capitare che il candidato si fosse già sposato più volte, e quindi San Paolo lo esclude dalla possibilità di sceglierlo); sia che il Vescovo già eletto, una volta diventato vedovo, si potesse risposare.

            Se a quei tempi non fosero stati eletti Vescovi già sposati probabilmente la successione apostolica sarebbe abortita subito, e il Cristianesimo con essa (ciò che ovviamente era impossibile).

            Quindi non appare affatto che San Paolo ritenesse che Il Vescovo debba essere sposato ed oberato dal peso e dai problemi legati al mantenimento di una famiglia per condurre bene la sua missione di Vescovo. E’ chiaro che quello che ha detto dopo aver raccomandato che il Vescovo non sia sposato più di una volta («Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio») è strettamente legato all’eventualità che il Vescovo sia sposato, ed è un’affermazione logica per il detto caso, direi quai spontanea se legata ad esso. Cosa doveva dire: “Diriga male la famiglia ed abbia dei figli ribelli”? Sai che bell’esempio per tutta la comunità!…

            Pure alcuni Apopstoli, San Pietro di certo, erano sposati, ma una volta eletti Apostoli (cioè quelli che nei loro successori saranno chiamati Vescovi) abbandonarono la loro famiglia (con questo non significa che se ne disinressassero – d’altro canto, contrariamente a quello che spesso si crede, non erano affatto dei pezzenti, ma dei benestanti secondo i criteri del tempo) per seguire prima il Cristo, e poi per diffondersi nel mondo nella loro attività missionaria. Come avrebbero potuto fare se avessero anche dovuto occuparsi della loro famiglia?

            « Allora Pietro prendendo la parola disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?”. E Gesù disse loro: “In verità vi dico: voi che mi avete seguito, […] chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna» (Mt 19, 27-29).

            Gesù agli Apostoli si riferiva, cioè a coloro che successivamente furono i Vescovi.

            Oggi si pensa che un Vescovo sia uno che stia pomposamente nella sua sede, e che sia attorniato da una schiera di aiutanti che gli risolvano tutti i problemi, mentre lui sta a pontificare attraverso i mass media su materie come il sacro vaccino o la liceità delle unioni omosessuali. No! Il Vescovo come San Paolo, deve percorrere le terre della sua giurisdizione per tornare a convertire e a somministrare i sacramenti secondo i tre “munus” che gli furono assegnati con la sua ordinazione: i “munus docendi, sanctificandi, regendi” (gli uffici d’insegnare la Dottrina come gli è stata trasmessa dal Magistero precedente, di santificare attraverso i Sacramenti, di governare, svolgendo continue visite pastorali nel territorio della sua giurisdizione). Tempo per sinodi, conferenze e twitter vari non ne dovrebbe avere molto. Tanto meno per occuparsi dell’andamento di una famiglia con moglie e figli.

            In quanto a vescovi e papi gay, qui si va nel “puttaneggio” (mi si perdoni la parola), e fondando le proprie convinzioni in materia sulle affermazioni del famigerato Charamsa (certamente non interessato di suo, vero?) farebbe ridere se si trattasse di altra questione, ma qui fa molta tristezza.

          • A ex ha detto:

            Oltre a charamsa ci sono gli scritti di Brunatto. Una volta si chiamavano invertiti. Uno e’ sepolto nella sua diocesi.

    • Mara ha detto:

      Cristo era celibe. In più punti del Vangelo è scritto chiaramente che bisogna abbandonare tutto se lo si vuole seguire in modo radicale. In alcuni punti si dice anche di “odiare”, ovvero di amare meno madre e padre. La famiglia di un consacrato è la parrocchia o la diocesi. E stia sicuro che ne ha da fare se prende seriamente il suo compito. Non si possono servire due padroni. Se poi vogliamo fare un discorso terra, ce lo vede un prete che dice: “Scusate, oggi non posso confessare perché i miei due gemellini sono ammalati e mia moglie è in trasferta di lavoro”? Suvvia, siamo seri!

      • Nonsondegno ha detto:

        Si e’ allora tutti i coniugati vanno all’inferno. Era meglio prima del 66 quando non si poteva accedere alle scritture?

        • Don Ettore Barbieri ha detto:

          Il celibato è una legge ecclesiastica. Su questo non ci piove. Ma che la causa dell’omosessualità o della pederastia fra il clero sia il celibato è una palla che va avanti da sessant’anni almeno e che non ha alcuna base scientifica. Vi sono uomini sposati che vanno con uomini così come donne sposate che vanno con donne ed entrambi I generi con ragazzini/ne. Perciò, non ripeta le cavolate care al mainstream, ma cerchi di argomentare meglio.

          • Priscilla ha detto:

            Guardi, don Ettore, che san Paolo afferma anche che e’ meglio sposarsi che ardere. Ovvero , il matrimonio, se si tratta di un vero matrimonio, rato e consumato, funge, per cosi’ dire , da estintore delle passioni e i 2 diventano una carne sola.
            Ma lei e’ celibe e quindi , giustamente, estraneo al discorso.

          • Don Ettore Barbieri ha detto:

            Per Priscilla: mo piacerebbe sapere che cosa c’entra la sua risposta con il mio intervento, ma probabilmente è chiedere troppo. So bene che il matrimonio ha ANCHE la funzione di incanalare la passione, ma so altrettanto bene che molte persone sposate vivono una sessualità molto disordinata, NONOSTANTE abbiano rapporti regolari con il coniuge. Perciò, il disordine sessuale non è collegato con il celibato, ma con la persona e con la sua vita.

          • Nonsondegno ha detto:

            Ho dimenticato la felice diocesi d albenga

  • Adriana 1 ha detto:

    Ma Jorge Mario non era colui che affermò che i “peccati sotto la cintura ” sono peccati di poco conto?… Specie se il peccatore,-ehm-, se il fragile porta cospicue quantità di denaro alle casse vaticane.

  • rosario ha detto:

    Perché non dica espressamente che Bergoglio non è il papà.invece di girarci attorno.

  • Dino Brighenti ha detto:

    Si ma il capo mandria è sul palcoscenico e fa teatro

    • Otty ha detto:

      Veramente i capi mandria che hanno permesso a McCarrick di delinquere sono un tantinello trapassati. Stia sicuro che nel 2013 McCarrick tanta possibilità di abusare non l’aveva più per ragioni fisiologiche….

      • laura cadenasso ha detto:

        Verissimo, sul palcoscenico fa teatro MA con la goffaggine di un VERME. Arrivo a dire che al VERME preferisco un serpente…è più elegante !!!!!

        • Nonsondegno ha detto:

          Guardi che stanno parlando di Ratzinger 😂 Il sant uffizio aveva avocato a se tutti sti casi. Ora che e’ morto si può dire. Il problema non e’ la pedofilia in Germania….

          Da papa non aveva polso. Nemmeno al Sant’Uffizio. Volendola pensare bene. Tosatti dice che non poteva per Giovanni Paolo II. Ma davanti a violentatori seriali ….non esistono mali minori..bisogna SALVARE i piccoli..certo che comanda il papa..ma io mi dimetto!

          Dubito che la percezione della sporcizia nella chiesa l ebbe solo all ultima via crucis di Wojtyla.

          Per Wojtyla può essere diverso. In Polonia i comunisti tacciavano di pedofilia per fare fuori i preti.
          Per quello non credo sia implicato in quel modo nel caso Orlandi. Era continuamente spiato. Non occorreva sparargli se ha fatto certe cose. Bastava UNA FOTO o altro.

          • Stefano ha detto:

            “Guardi che stanno parlando di Ratzinger “….🤣🤣🤣
            Ao’..
            Papa Benedetto è stato l’unico a mettere in panchina mccarrick…..ma qualcuno si ostina a voler vedere in lui un “amico” ( non so in che modo) di questo criminale….🤣🤣🤣😂😂😂😂😂. Quando non si hanno argomenti…..Tra un po diranno che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI erano pro unioni e matrimoni tra depravati ( cioè gay) mentre bergoglio ne è uno strenuo oppositore .🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😵‍💫😵‍💫😵‍💫 E magari avranno anche la faccia di….di bronzo, di asserire che Benedetto ha favorito i pedofili. 🤣🤣🤣🤣🤣🤣
            Ao’…. a me me pare che se annamo avanti de sto passo, se in in Italia ma non solo riaprissero i manicomi…il giorno dopo dovrebbero studiarne subito l’ampliamento!!!

          • Vaticano al contrario ha detto:

            Esisteva un vescovo messicano che si kamento’ di Maciel. Venne esiliato. Suvvia.

            https://youtu.be/VdePHukr9kk?si=OkhLiCVR67y9d5to

            Qui non esce “obbedienza perfetta”, ma credete che , come si papa Borgia, la storia non giudichera’?

      • Stefano ha detto:

        I capi mandria che hanno permesso a mccarrick di delinquere sono vivi e vegeti, te lo garantisco!

        • Nonsondegno ha detto:

          Dovremmo limitarci, qui, a guardare il messaggio evangelico, non “sotto la cintura”. Son convinto anzi che l’anticristo potrebbe essere addirittura vergine, inattaccabile sul piano di vista moralistico.

          Cioè Bergoglio vi va bene solo perché non e’ gay dichiarato?
          Sono esistiti papi omosessuali. Eppure i loro documenti di magistero dovrebbero essere validi.

  • laura cadenasso ha detto:

    La personale ammirazione e stima per mons. Carlo Maria Viganò aumenta costantemente. Lo ringrazio, ogni giorno di più e prego : PER LUI, con Lui.

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