Cosa cambia se l’Apocalisse ha ragione. Fra’ Giovanni Maria.

28 Agosto 2023 Pubblicato da 44 Commenti

apocalisse, giudizio

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Fra’ Giovanni Maria offre alla vostra attenzione queste considerazioni e riflessioni sull’Apocalisse di Giovanni. Buona lettura e diffusione.

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Cosa cambia se l’Apocalisse ha ragione

Il Millennio e la Battaglia Escatologica Unica

 

di fra Giovanni Maria

 

Quando Gesù aveva detto “Io sono venuto nel nome del Padre Mio e voi non Mi accogliete; se un altro verrà nel proprio nome, lo accoglierete” [i], egli, secondo sant’Ireneo [ii] e san Giovanni Crisostomo [iii] ha parlato dell’anticristo. Anche quando aveva detto:”Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l’abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele…[iv], egli ha parlato dell’anticristo. [v]

 

Ma Gesù ha parlato del regno, del millennio? Quando Egli dopo la risurrezione dagli apostoli è stato domandato, se Lui adesso ricostituisce il regno di Israele, Lui ha risposto: Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere…” [vi] Questo permette la conclusione, che Egli ha affermato l’esistenza del millennio a venire, riservando però il rivelare dei tempi alla sapienza di Dio.

 

Nell’Apocalisse di Giovanni leggiamo il seguente brano: “In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni.[vii] Questa frase difficilmente si può mettere in un contesto di eternità. ‘E solo nel tempo della Nuova Terra, che le foglie dell’albero – della Croce di Cristo – ancora servono a guarire le nazioni! Come vediamo, la Sacra Scrittura offre tanti brani che testimoniano l’esistenza del regno del millennio, come descritto nell’Apocalisse, e non solo.

 

Fatima e il vuoto teologico sul Millennio

 

Secondo la cronologia dell’apocalisse, alla fine dei tempi (=fine del regno di Satana [viii]) è prevista la grande apostasia ossia la grande crisi della chiesa [ix], la manifestazione dell’anticristo e la manifestazione susseguente di Cristo, il giudizio, la prima risurrezione e il regno millenario sulla terra (= la storia trionfale della chiesa), un dato dell’apocalisse confermato dai patri della chiesa, ma visto con sospetto dal magistero in vigore. [x]

 

‘E significante per la crisi della chiesa questo rifiuto teologico del trionfo del regno millenario con la precedente crisi dell’anticristo, che in effetti ha preparato l’avanzo del comunismo ateista, predetto nel Messaggio di Fatima[xi], come se l’utopia del paradiso terrestre dovrebbe riempire il vuoto del regno millenario di Cristo. Vediamo davanti agli occhi come in nome della cosiddetta sinodalità si vuole giustificare nella chiesa ogni e qualsiasi libertà e diritto umano, non rendendosi conto che questa apostasia porterà a “guerre e persecuzioni della Chiesa”, al martirio dei buoni, all’estrema  sofferenza del Santo Padre e alla distruzione di varie nazioni. [xii]

 

Da un lato abbiamo coloro che negano il millennio, seguendo l’equivoco di S.Agostino [xiii], dall’altro abbiamo la cecità di coloro che si rifiutano vedere la crisi attuale del tutto straordinaria. Preferiscono chiamare “Santo Padre” chi propaga l’eresia, ignorando che la sede apostolica di Papa Benedetto XVI era impedita.  [xiv]

 

Corrobora questa visione della crisi apocalittica il Papa Leone XIII nella versione originale dell’Esorcismo contro gli angeli apostatici’ dove dice: “Lì dove fu istituita la Sede del beatissimo Pietro e la Cattedra della Verità, hanno posto il trono della loro abominazione ed empietà, così che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso. [xv] Con ciò il papa evoca i termini escatologici “abominio della desolazione” in Mt 24 e “l’empio” di 2Ts2,8s; con il “colpire il pastore allude al “togliere di mezzo di colui che finora trattiene l’iniquità” (2Ts2,7), confermando così che la crisi futura del papato sarà la crisi dell’anticristo. [xvi]

 

L’equivoco sulla cosiddetta seconda battaglia escatologica

 

Esiste purtroppo una considerevole confusione, un grande equivoco sulla posizione e il significato del millennio felice che segue la battaglia escatologica [xvii], in seguito ad una interpretazione rischiata di sant’Agostino di Hipona, che voleva prevenire un’interpretazione abusiva da parte dei millenaristi crassi arrivando al punto di identificare la reclusione del satana nell’inferno per mille anni [xviii] con la vittoria pasquale di Cristo, contraddicendo e seppellendo così l’esegesi finora prevalente [xix] della Didaché,  di S.Barnaba, S.Ireneo, S.Cipriano, il papa S.Ippolito, S. Giustino, Tertulliano e Lattanzio. [xx] Ancora oggi ci sono degli autori che nutrono l’idea dell’esistenza di una seconda battaglia escatologica che segue il millennio del trionfo di Cristo, citando dei passaggi di santi e padri della chiesa in favore di questo errore, come se il trionfo di Cristo sarebbe stato solo parziale e persino inefficace. [xxi]  Questo è un pensiero di fatto inaccettabile. Si riferiscono al brano dell’apocalisse c. 20 versetti 7-9, dove Satana è liberato per l’ultima volta seducendo gli abitanti dei quattro angoli della terra, per essere sconfitto immediatamente dall’intervento divino e essere consegnato con loro allo stagno di fuoco.

 

Intanto è il capitolo sette del libro di Daniele che conferma la tempistica presentata da san Giovanni nell’apocalisse. Lì è descritto ripetutamente che con la sconfitta del “piccolo corno”, cioè dell’anticristo, inizia il regno eterno “del popolo dei santi dell’Altissimo”, concludendo così la narrazione [xxii]. Parlando delle “altre bestie a chi fu tolto il potere e concesso di prolungare la vita fino a un termine stabilito di tempo”[xxiii], Daniele conferma Ap 20,2, dove si parla della prigionia di Satana per mille anni. Daniele insieme con tutti gli altri profeti non parla di una cosa simile a una seconda battaglia escatologica dopo il millennio perché semplicemente non è previsto e non fa senso. Citazioni bibliche da parte di Ianuzzi in favore di questa teoria come Gioele 2,1-3 e Ezechiele 38,1-20 si rivelano come non consistenti e ambigue, perché contengono vari elementi che si applicano alla battaglia precedente la venuta di Cristo.

 

Con quattro versetti non si può costruire una seconda battaglia escatologica contro le forze del male già sconfitte nella battaglia che ha preceduto il millennio, una tale costruzione il testo non lo permette. Quello si che si vede è la sapienza infinita di Dio che, dopo il confinamento nell’inferno per mille anni, mette a prova Satana e tutti i condannati liberandoli ancora dalla loro prigionia. Scrive Lupieri: “Si direbbe che Giovanni supponga per costoro (i morti condannati) una specie di ultima possibilità, quella di rifiutare la seduzione satanica; la loro decisione di seguire il Satana mostra la loro caparbietà e quindi la giustezza della punizione”. [xxiv]

 

Di fatto, il testo parla delle genti che si trovano ai quattro angoli della terra, dicendo che loro ascendono sulla superficie [xxv] della terra. La Bibbia di fatto conosce solo il modello della terra piana, con il sole in alto al firmamento, e così gli angoli della terra sono la parte più lontana dal sole, che ricevono un minimo di luce, come se fosse quella parte all’indietro, al di sotto dell'”angolo” alla confine della pianura, che per natura della fisica si trova nell’ombra, una posizione ideale per evocare nella mente umana gli inferi, le tenebre dell’inferno. Il verbo “ascendere” sulla “superficie” [xxvi]  completa la chiarezza dell’espressione, cioè crea l’idea di salire alla superficie illuminata dal sole, ascendendo dalla parte buia, dal luogo della condanna.

 

Come Dio già sapeva di anticipo, così adesso possono attestare anche tutti i futuri membri della corte eterna dell’Agnello Immolato, che anche mille anni nell’inferno non hanno potuto cambiare al minimo lo spirito di ribellione contro Dio da parte degli angeli caduti e degli uomini condannati. Essi finora sono pieni di odio contro gli eletti che devono ereditare il cielo, così che Dio li consegna tutti al castigo eterno. Si tratta di una dimostrazione sapiente di Dio per tutti gli eletti, che non è  la mancante misericordia divina che condanna eternamente allo stagno di fuoco, ma  la perversione della volontà di coloro che una volta erano fratelli e compagni.

 

[i]    Gv 5,43 traduzione secondo la Vulgata

[ii]             adv.haer. 5,24,4 (Contro le Eresie)

[iii]  Commento alla seconda lettera ai Tessalonicesi

[iv]           Mt 24,15

[v]          adv.haer. 5,25,2 “Quel tempio nel quale si siederà l’Avversario, quando tenterà di presentarsi come Cristo, come dice il Signore: “Quando vedrete l’abominio della desolazione predetto per mezzo del profeta Daniele,…””

[vi]  At 1,7

[vii] Ap 22,2

[viii]       vedi xiv

[ix]  Cat.Chiesa Catt. 1992, § 675

[x]   DS 3839 (Enchiridion Symbolicumm)

[xi]           https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000626_message-fatima_it.html

[xii] vedi nota xi, Il Secondo Segreto di Fatima

[xiii]       vedi nota xx

[xiv]       CIC Can. 412: La sede episcopale (anche papale) si intende impedita se il Vescovo diocesano è totalmente impedito nell’esercizio dell’ufficio pastorale nelle diocesi, non essendo in grado di comunicare nemmeno per lettera con i suoi diocesani a motivo di prigionia, confino, esilio o inabilità.

[xv]            Acta Sanctae Sedis, vol.XXIII, 1890-91, Tipographia Poliglotta, S.Congreg. De Propaganda Fide

[xvi]       https://www.sabinopaciolla.com/due-papi-la-bibbia-conferma-la-sorprendente-rivelazione-dellultima-battaglia-escatologica/

[xvii]      Apc 19,11ss

[xviii]     Apc 20,2

[xix]       cf. E.Lupieri, L’apocalisse di Giovanni, Mondadori, 1999, pag. xx

[xx] Martino Penasa, Il ritorno di Cristo, Ed.Segno, 2011, pag. 141-146 citando  S.Agostino, De civitate Dei, lb.20 c.7

[xxi]         J.Ianuzzi, Antichrist and the endtimes, St.Andrew’s productions, 2005

[xxii]         Dn 7,27

[xxiii]       Dn 7,12

[xxiv]       E.Lupieri, L’apocalisse di Giovanni, Mondadori, 1999, pag. 318

[xxv]      super latitudinem, Volgata

[xxvi]     Apc 20,8

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44 commenti

  • Mimma ha detto:

    @Fra Giovanni Maria
    La Chiesa definisce nel catechismo il millenarismo , anche quello moderato , ” falsificazione ” .
    Sembra una condanna, seppure ambigua.
    Ma soprattutto nella catechesi spicciola, cioè nelle omelie e nello scambio personale di vedute, i sacerdoti si mostrano restii, poco convinti e inclini a considerare creduloni e vittime di veggenti poco accorti coloro che invece, come me, attendono una venuta intermedia di Cristo GESÙ.
    Poco importa quando e se sarò viva o morta…
    Maranatha

  • Mimma ha detto:

    Questione difficilissima, ma madre di tutte le questioni.
    Nel Pater invochiamo ” venga il Tuo Regno “.
    Venga cioè dove noi siamo, sulla terra.
    Quale regno? Di che tipo?
    Un regno dove la volontà di Dio si compia sulla terra come si compie in cielo.
    In duemila anni ancora non ci siamo.
    Non solo.
    La maggioranza dei viventi non conosce o rifiuta Cristo.
    Siamo però alla fine di questo bimillennio, senza alcun dubbio.
    Gioacchino da Fiore ipotizzava un periodo, un’era dello Spirito Santo, all’insegna del regno totale del Cristo totale, dopo l’era del Figlio Redentor che dovrebbe coincidere con gli ultimi duemila anni, preceduta dall’era del Padre, ovvero quella della Legge dei Profeti.
    Gesu parla di frutto della vite che berra ancora quando verrà…
    Certo non berrà vino quando verrà da Giudice per la risurrezione e il Giudizio finale.
    Sebbene la Chiesa condanni il millenarismo,le ultime profezie fanno intravedere un periodo di rinascita della fede cattolica, di risurrezione della Chiesa dopo la sua ( apparente?) morte,
    con la conversione di tutte le genti a Cristo
    Il giudizio finale assume in questa ottica un pieno senso logico oltre che escatologico: tutti gli uomini daranno giudicati sullacfedekta o sulla infedeltà al.loro Redentore che rutti avranno conosciuto .

    • frate Maria Giovanni ha detto:

      La condanna del millenarismo: “Il millenarismo, anche quello mirigato, non può essere insegnato con certezza.” Non mi sembra condanna, o forse esiste il martello che non ho visto?

  • Terminus ha detto:

    Pour faire bref :
    ▪︎L’apocalypse est une vision, une révélation donnée directement à l’apôtre St-Jean par Dieu qui est tout, qui sait tout qui voit tout dans le temps et l’espace. Elle n’est pas du tout une invention de St Jean comme le prétendent certains faux prophètes.

    ▪︎L’apocalypse n’est pas un scénario ”PlayStation” que Dieu aurait inventé pour s’amuser avec les hommes qui n’auraient d’autre choix que de le subir sans rien y comprendre. C’est une vision qui révèle anticipativement des événements ultérieurs qui sont tous l’œuvre des hommes. L’apocalypse nous décrit soigneusement et anticipativement ce que les hommes feront pour détruire le christianisme et l’Église que le Seigneur Jésus-Christ a instituée, la Sainte Église catholique romaine uniquement (on ne parle pas du tout des autres Églises chrétiennes). Elle nous montre le combat qui est mené à l’extérieur et a l’intérieur de l’Eglise catholique. C’est pourquoi, on ne peut vraiment bien comprendre la vision apocalyptique que dans la sphère catholique parce qu’elle inclut des réalités qui ne sont pas toutes acceptées par les autres religions chrétiennes (l’Eucharistie, la papauté, les dogmes afférant à la Vierge Marie, la communion des saints)

    ▪︎L’Apocalypse n’invente rien de la réalité. C’est l’histoire projetée – en avant – du combat de Satan contre Dieu, contre son Église et contre les croyants de l’Eglise catholique. Pour cette raison, l’apocalypse est une VISION FIGÉE, on ne peut rien changer puisqu’elle ne fait que nous rapporter et nous décrire les faits réels qui sont générés par l’homme et qui provoquent la fin des temps antichrists. Quand un journaliste ou un historien rapporte des faits passés, il ne sait plus rien changer à la réalité qu’il décrit. Il en est de même pour la vision apocalyptique sauf que les faits qu’elle rapporte lui sont postérieurs au lieu de lui être anterieurs. Tout ce que la vision révèle arrivera comme elle l’a décrit anticipativement, on ne saurait rien y changer. Et les événements que nous pouvons constater présentement sont la pleine ”actualisation ” des chapitres XI – XII – XIII et XVII de la vision.

    ▪︎Puisqu’elle décrit la fin des temps antichrists, la vision apocalyptique décrit des faits et des événements réels qui ne commencent pas du tout au début du christianisme mais SEULEMENT À L’ÉPOQUE où surgissent ensemble ”le signe grandiose apparut au ciel” (Ap 12/1-2 – 1917) et ”l’énorme dragon rouge/feux à sept têtes ” (Ap 12/3-4 – 1917), puis, plus tard, ”la Bête à sept têtes surgie de la mer” (Ap 13/1-7) et puis un peu après ”la Bête surgie de la terre qui a deux cornes comme un agneau, mais qui parle comme un dragon” (Ap 13/11). Par après, cette ”Bête” est assimilée à un personnage humain que la vision appelle ”le faux prophète ”. Tous ces événements se suivent dans un ordre chronologique, dans une plage du temps. Et la vision donne suffisamment d’éléments pour distinguer, cette époque, cette plage du temps clairement et avec la certitude de ne pas se tromper. Les interprétations qui incluent des événements antérieurs à cette plage du temps ne peuvent pas être correctes et ne sont pas cohérentes.

    ▪︎N’oublions pas pour mieux comprendre ! Même pour l’Église catholique, la terre est ronde et l’Église devient réellement universelle seulement depuis le 16eme siecle.

    ▪︎La vision apocalyptique ne parle pas de la fin physique du monde mais de la fin d’un monde, le monde des temps antichrists. Son message est celui de la vive espérance : le Seigneur interviendra pour sauver son Église et la faire triompher universellement. Et dans l’attente de sa manifestation, il faut surtout se détourner de la ”Bête à sept têtes” et du ”faux prophète” qui détruisent la Sainte Eglise catholique romaine.

    • fra Giovanni Maria ha detto:

      Merci, reverendo Terminus. Ho capito anche senza il traduttore. Una bella e condivisibile visione dell’Apocalisse. Un punto: entendo perche dice che la chiesa divenne universale solo con il secolo XVI. Io aggiungo: divenne universale perche era già cattolico. L’essere cattolico della chiesa unica di Gesù che si distingue della falsa chiesa fatta a Roma dagli uomini nell’attualità la ha portata a divenire universale. E nel millennio, piacia o no a qualcuno, tutti i popoli della terra la riconosceranno, la desidereranno e si uniranno a lei. Il trionfo definitivo del Cuore Immacolato di Maria è il millennio che ci aspetta. Lo insegna Lei, e lo confermano le Scritture Sacre, anche Daniele come dice Padre Lorenzo.

  • FRA LORENZO MARIA ha detto:

    Per come intendo il punto di vista da cui parti, ti confermo in tutto la forzatura che sei costretto ad operare sulla sequenza specifica proposta proprio dal Libro della Apocalisse e delle relative interpretazioni patristiche. Ma quello che ho trovato però molto convincente della tua proposta è l’obiezione che muovi a partire invece dalla cronologia della profezia di Daniele.
    Anche a me pare che in Daniele si focalizzi più in profondità, più lontano nell’avvenire, il contenuto di avvenimenti ultimi che il Libro della Apocalisse condensa nei brevi scorci finali. Infatti è seguendo Daniele che si può parlare di un Regno dei santi anche riguardo ad un parallelo con quei nuovi Cieli e nuova terra finali riferiti dall’Apocalisse dopo dello scatenamento satanico e molto dopo il Millennio di quell’unico regno dei santi di cui parla esplicitamente il Libro dell’Apocalisse.
    Infatti in Daniele si pone una riduzione semantica inversa a quella che notiamo nel Libro dell’Apocalisse, e mi pare di aver intuito che sia proprio questa, la effettiva spinta a quella che ti segnalavo come tua confusione, che in ultima analisi non giustifico ma posso ben comprendere.
    Daniele allude, nei versi che tu citi e a cui ti richiami, effettivamente ad un regno dei santi che sarà ormai eterno, entro un trionfo finale di Cristo senza più alcuna riserva e dilazione.
    Ma viceversa, se vai indietro, troviamo quello che pure poi richiamavi, ed ossia che “alle altre bestie” fu concesso di prolungare la vita fino ad un termine stabilito nel tempo, proprio nel mentre che appare il Figlio dell’uomo a cui è dato in effetti il regno, che qui viene già detto eterno ma in quanto è suo, non in quanto è già del tutto comunicato ai santi, che direttamente non menziona. Ma dove che invece vi era già proprio qui il parallelo allora con la battaglia escatologica che nell’Apocalisse introduce al Millennio del regno, ancor intermissorio, dei santi. E dunque “quelle altre bestie” sono ciò che l’Apocalisse indica come l’incatenamento del Drago lungo il Millennio.
    Mentre quando poi continua, Daniele, a parlare di quel corno cui saranno dati in potere i santi per un tempo, due tempi e la metà di un tempo, si riferirà ormai già a quello che l’Apocalisse enigmaticamente evoca come quello scatenamento per un tempo “più breve”.
    Più breve, poi quindi, delle persecuzioni dei primi secoli e del millennio subentrato presi assieme? Infatti, se posso insistere, non dovresti affatto dare per scontato che, come scrivi, il demonio sia “immediatamente” annientato dopo il suo scatenamento. Giacché sarà dopo un tal tempo non poi così breve, che alla fine veramente ne staremo avendo di come quello ne stia per essere “distrutto completamente”, con il regno eterno del Figlio dell’uomo che questa volta ne sarà definitivamente esteso anche al “popolo dei santi dell’Altissimo” dunque in via ormai stabilmente continuativa.
    In poche parole, Daniele rischia effettivamente di confonderci, se non stiamo accorti, perché non parla esplicitamente di Regno dei santi mentre sta alludendo al parallelo con quello che nell’Apocalisse è il regno del Millennio, mentre dopo parla in modo chiarissimo di regno dei santi, del loro regno questa volta eterno, quando parla della fase che nel libro dell’Apocalisse corrisponde allora allo scorcio finale in cui con questa non se ne fa più menzione esplicita di un regno dei santi.
    Detto ciò, non dovrebbe in un futuro risultare difficile tornare a rifletterci e riconoscere che la Cronologia del Libro dell’Apocalisse si sofferma molto di più di quanto ci piacerebbe nel dettaglio delle vicende già intercorse nei secoli e nei millenni già succeduti dopo la Pasqua, e ci lascia intravedere poco di quello che le profezie dei Sinottici, della stessa Lettera di Giovanni, o la lettera ai Tessalonicesi, per non dire Daniele, citato dal Signore, ci dicono più apertamente e diffusamente circa la vicenda invece terminale dell’apostasia e dell’avvento anticristico.
    Su questo, si dovrebbe poter cominciare a concordare senza difficoltà. Una volta che tu abbia la prontezza di renderti conto che l’obiezione spirituale grave che rivolgi ai sostenitori della tesi che non accetti, ossia che ci sarebbe stata, secondo loro, una prima vittoria escatologica del Signore che ingiustamente questi considererebbero imperfetta e parziale, in realtà rischia di essere il limite del tuo punto di vista, perché li finisci di dilazionare del tutto più avanti, il primo regno dei santi, la prima resurrezione, e quella che tu pretendi come l’unica “battaglia” escatologica, tanto che quello che ormai finirai comunque, tuo malgrado, di presagire come un Giudizio finale di Cristo ne è poi per te che si riduce a dover apparire inaccettabilmente imperfetto perché oggi vi presupporrebbe ancor da capo quello che l’Apocalisse chiamava il Millennio, cosicché Satana non vi sarebbe qui già completamente distrutto ma ancor solo limitato tanto da poter essere ancora scatenato tra altri mille anni, o giù di lì.
    Ed ecco che comprensibilmente a questo punto vi fai bene qui a cercare di minimizzarti la cosa, e a pensare che sì, in fondo sarà (sarebbe) in fondo scatenato per modo di dire perché “immediatamente”, dici, sarebbe distrutto.
    Invece, quello che fu il primo combattimento escatologico fu in Cristo ma non già tutto di Cristo, non vide la piena “discesa in campo” del Risorto, né per l’Apocalisse, né per Daniele, quanto invece la sua Apparizione gloriosa. La quale però coincide con un intervento ancor qui del Padre stesso, il “Vegliardo” in Daniele, o l’Angelo sul sole che proclama il Banchetto di DIO e la “spada che esce dalla sua bocca” come soggetto dell’azione, senza che il Signore stesso già qui vi ci “scenda”, nel corrispondente punto precoce, quindi, dell’Apocalisse.
    Quando poi, in quella, invece, che sarà la conclusione davvero ultima, nel combattimento dunque finale in senso ultimamente cristologico, secondo l’Apocalisse non qualcosa o qualcuno che promana da Cristo, ma il Fuoco stesso che è quel nuovo adamo Spirito datore di Vita che il Signore è per sempre, scende, per manifestare la sua potenza: proprio come se ne dice nella 2Ts: “lo distruggerà con il soffio della sua bocca”, dove il soggetto dell’azione questa volta è appunto il Signore direttamente in persona. E il tutto senza poi allora che ci saranno più altre dilazioni o rigurgiti di “scatenamenti” satanici.
    Perciò prova sul serio a riconsiderare quel fattore oggettivo di possibile confusione che intercorre nel modo correlativo e inverso di nominare il “regno dei santi” nella cronologia di daniele rispetto a quella dell’Apocalisse.
    Sforzati di prenderne in considerazione che è proprio vero che non ci possiamo permettere di ritenere che la vittoria che Cristo sta per riportare, che secondo le promesse evangeliche siamo tenuti ad attendere non come ormai tanto remota, sia semplicemente una battaglia parziale in vista poi di una ciclica riviviscenza satanica. Questo davvero è inaccettabile, come anche tu vorresti mostrare di professare. Quindi il regno dei santi che nella fede possiamo sperare che venga ad essere instaurato, non può più ormai essere il regno transitorio che sarà stato il millennio, ma deve essere il regno eterno non solo e non già per il Figlio dell’uomo da se stesso, cosa pur conseguita, in sé già definitivamente, con la prima resurrezione, ma quello in cui il regno stesso e il Giudizio sono partecipati agli eletti proprio perché intanto Cristo vi si manifesta agendo direttamente infine per se stesso, e perciò insieme così ai suoi eletti.
    Altrimenti, dimmi un po’…i martiri, gli apostoli…aspettano ancora di risorgere? Non incominciarono mai ancora a regnare, seppur loro imperfettamente, con Cristo? Fino ad oggi abbiamo sempre e solo conosciuto un potere di Satana che poi anzi dovrà solo essere ancora incatenato per poi comunque riservarsi ancor sempre il suo Gran finale?
    Ma ecco, tutto questo ti spinge verso appunto un’eresia millenaristica. Né più che meno. Diciamolo con rispetto, di questi tempi è quasi un complimento potersi ritenere eretici e non semplicemente apostatici… abominevoli, o quant’altro tu voglia. Ma riuscire a non essere eretici non è così semplice come sembra…
    Restiamo con i Padri, che certamente negavano che il Regno dei santi avesse cominciato ad instaurarsi già subito nella prima generazione, ma tanto meno intendevano procrastinarne il pur transitorio inizio di migliaia di anni: Dio castiga la colpa sino alla quarta e alla quinta generazione, che è un eufemismo che implica il culmine biblico del computo generazionale, di cento anni per ciascuna, ma mantiene la sua benedizione per mille generazioni, dove invece c’è l’enfasi che può intendervi per ciascuna il minimo, di un solo anno…
    Non dobbiamo cercare di sottrarci all’Avvento del Figlio dell’uomo, cercare di prendere ancora tempo per regnare in lui ma ancora in lontana attesa di lui, come nella nostra fiabesca infanzia del medio evo. Viene il tempo della vigilanza, dell’obbedienza, per morire e tornare insieme con Lui.
    Decidiamo da che parte stare.

    • fra Giovanni Maria ha detto:

      Vedo, padre che insiste, bene, risponderò oggi o domani. Grazie

      • fra Giovanni Maria ha detto:

        Reverendo frate, vedo la sua sincera convinzione, vedo che mi vuole aiutare e darmi la mano dalla sua barca “sicura” per salvarmi dalle onde del mare agitato dove mi vede minacciato a affondare. Che devo dire? Ci distingue forse che la mia laurea non viene dall’università, ma dalla bocca della Madonna che parla come profeta nel nostro tempo, come regina dei profeti, a partire di Fatima 1917. E tutto il resto segue. L’Apocalisse è ciò che deve avvenire. ‘E uno specchio della fisionomia della chiesa come tale che si trova nella storia con Cristo, ed è una cronologia vera di ciò che deve avvenire alla fine, un dramma che ha preso inizio, come dice il lettore “Terminus”, con la rivelazione della Donna vestita di Sole/Cristo, l’Immacolata nel capitolo 12 dell’Apocalisse. E ciò che segue ha da vedere con ciò che viene dopo questa rivelazione, dopo cronologicamente in modo letterale e secco.

        Perciò questa visione dell’millennio posto nel medioevo la vedo scorretta. Sant’Ireneo rende perfettamente testimonianza dei sei millenni della storia, a cui manca uno, il settimo, il millennio a venire, a cui segue l’ottavo giorno che è l’eternità. Sta la. Non l’ho scritto manco io. A proposito, perché il 666? C’è uno che non vuole arrivare al settimo giorno, perché sa che sarà la sua fine.

        Ma la crisi monofisita, la fondazione dell’Islam anticristico, la rivoluzione idealista dello spirito ex cristiano che ha portato l’Europa cristiana dal nominalismo di Beckham, passando Kant e Lutero fino al marxismo ateista, e oggi fino alla creazione dell’uomo fuso col computer tramite l’iniezione mRna e tutto ciò che conduce alla sottomissione alla bestia, certo non dei fedeli; ma cosa non avremo di soffrire fino all’intervento del Figlio dell’Uomo: Frate, avete veramente il coraggio di dire che questo fosse il tempo in cui satana è legato all’inferno per mille anni? I mille anni dall’autore sacro sono posti dopo la sconfitta dell’anticristo, non si deve, come ha fatto sant’Agostino, identificare la sconfitta dell’anticristo con la Croce di Cristo 2000 anni fa. Lei dovrebbe sapere che tanti Papi hanno chiesto l’esegesi cattolica di rispettare il senso letterale della Bibbia.

        Non posso per causa del tempo limitato a disposizione adesso presentare tutti gli argomenti. Voglio però fare una concessione: mi pare che uno “sbaglio” di san Giovanni abbia alimentato la comprensione sbagliata del sacro testo rivelato, perché egli non ha copiato Daniele, ha visto tutto veramente, come ha scritto. I capitoli ultimi 21 e 22 sono messi alla fine, anche se “cronologicamente appartengono “anche” ad un posto anteriore. Questi capitoli della Gerusalemme che scende santa dal cielo da Dio, SCENDE dall’eternità di Dio al tempo dell’uomo, questi capitoli per limitazioni di esposizione del testo non potevano apparire prima, benché dal punto di vista cronologico/teologico appartengono “GI’A” a Ap 20,7-10, dove si parla della città amata, dell’accampamento dei santi, bersaglio dell’attacco di satana difeso da Dio, che non arriva al contatto con la città amata, dopo il millennio a venire. (Veda la nota sul contributo di Lupieri) Appaiono solo dopo che fu trattata la fine della terra vecchia, del nostro mondo, e del giudizio sui morti del cap. 19. Ma per natura delle cose già appartengono al millennio ossia alla “città amata” e all’ “accampamento dei santi”, che sono il frutto della vittoria della Chiesa di Cristo sull’Anticristo a venire, perché la vittoria di Cristo era 2000 anni fa alla Croce. Sempre secondo la Sacra Scrittura e sant’Ireneo, i Nuovi Cieli e la Nuova Terra non hanno fine in eterno, il regno di Cristo non finisce mai, tutto alla fine sarà glorificato insieme agli eletti che risorgono nella gloria eterna. La “città amata” (concetto usato solo una volta in tutta la Bibbia) del capitolo 20 essenzialmente è la città santa che SCENDE dal cielo nei capitoli 21/22. In essa per 1000 anni regnerà la giustizia ( la triplice potenza dei 10 comandamenti), commentato da Isaia alla fine del suo libro, ci sarà ancora la vita umana biologica che deve generare figli fino al numero previsto da Dio (Isaia). Sarà un tempo, come dice sant’Ireneo, dove già dimenticheranno di morire. Finito i mille anni, occupati tutti i posti del cielo previsti per gli uomini, il tutto passa nell’adorazione eterna di Dio.

        Per non prolungare mi fermo qua, lei ha esposto il suo e io il mio. La Madonna Immacolata ci illumini.

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    @Lorenzo p. Franceschini osm Grazie, ci mancava un intervento autorevole. Con rispetto reverendo padre, ma non lo so da dove lei si prende tanta superiorità, sicuramente non dal Testo Sacro e dai Padri della Chiesa. Le auguro ogni bene, ma non vedo la possibilità di incontro con lei nella visione dell’Apocalisse. Vorrei che lei abbia ragione, temo però che si sbagli. Ho scritto esattamente per mettere il dito nella piaga di un certo dogmatismo esegetico, non posso e non devo rinunciare a niente, la chiedo scuse ma il problema non sono io o il mio lavoro … la Madonna Immacolata ci illumini.

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    strano, vedo solo pochi commenti

  • Lorenzo p. Franceschini osm ha detto:

    Con questo articolo abbiamo toccato il fondo. Si tratta di una crassa riproposizione del contradditorio fraintendimento dello schema fondamentale dell’Apocalisse totalmente schiacciato sull’eresia millenarista pura e semplice. L’autore nega sfacciatamente che nel testo rivelato si parli di un secondo e ultimo intervento del Signore ben oltre quello che ne introdusse, nella storia sacra, il millennio preparatorio del regno dei santi e, in cielo, la prima resurrezione degli eletti. Se tale Millennio non fosse già stato instaurato dopo la grande crisi apostatica della tarda antichità, allora dovremmo intendere che sinora, nella storia del cristianesimo non avremmo avuto altro che non l’imperversare continuo di bestie e falso profeta. Mentre invece l’Apocalisse molto semplicemente afferma con assoluta chiarezza che dopo quel primo travaglio ecclesiale antico ci fu il primo intervento del Signore che lasciò quindi instaurare il regno millenario “incatenando” il Nemico ma già gettando definitivamente nel “lago di fuoco” quella bestia e falso profeta, quelli almeno di cui appunto parlava l’Apocalisse stessa. Forse che non finirono, quella volta, le persecuzioni dei pagani, divenendo il Cristianesimo la religione lecita che avrebbe plasmato senza Rivoluzioni il millennio successivo..? Dopo di ché, dopo quel millennio relativamente protetto, ci sarebbe stato lo “scatenamento” del demonio per un tempo più breve del regno millenario che si era concluso. Ma dopo questo lungo tempo successivo al Millennio – il quale millennio ovviamente era intanto passato e, secondo l’Apocalisse, come tale NON ritorna, ecco che dopo poi di quel tempo di scatenamento satanico quindi SUCCESSIVO ad esso Millennio il quale che, piaccia o no, pare dunque coincidere più o meno proprio con il periodo lungo la tarda antichità e l’alto medioevo, finalmente, ecco che ne avremo – dopo, sia perciò chiaro, di questo lungo Scatenamento che nel frattempo sia stato quindi successivo al Millennio ben da prima concluso – ne avremo, che ci sarà poi perciò ECCOME, il secondo e risolutivo intervento del Signore che non introduce più ad un nuovo Millennio, tanto meno al primo Millennio che per assurdo non fosse mai ancora avvenuto, e infatti non conduce ad alcun nuovo incatenamento del demonio, mentre invece comporta che il Serpente antico sia ora a sua volta proprio definitivamente anche lui gettato nel “lago di fuoco” dove già da prima dell’inizio del Millennio erano stati gettati bestia e falso profeta. E a questo punto, ripetiamo, noi non si va verso alcun Millennio intermedio, verso una specie di nuovo medioevo che invece già avvenne, ma verso quello che l’Apocalisse chiama i Nuovi cieli e nuova terra. Che, lo ripetiamo un’ultima volta, non sono affatto da confondere con quello che proprio l’Apocalisse indicava come Regno MILLENARIO che appunto sarà stato intanto precedente. Mentre l’avvento definitivo e ulteriore, che poi è quello che noi ormai possiamo attendere secondo lo schema e i tempi proposti dall’Apocalisse ( grazie, perciò anche, alla preparazione che provvidenzialmente proprio la prova del lungo “scatenamento” satanico Dio abbia provveduto ), potrà esso allora essere certamente inteso come l’Avvento dunque definitivo, senza fine, del Regno di Dio, ma mentre appunto non può più esservi l’arrivo di quel Regno millenario intermedio, che secondo quindi l’Apocalisse, e secondo la ovvia Dottrina ecclesiastica che ad essa si riferisce, era già avvenuto riflettendosene questo sul piano storico ecclesiastico lungo tutto il periodo quindi altomedievale, E non fu certo solo Agostino a sostenere questo, ma TUTTI gli antichi Padri e Scrittori ecclesiastici patristici indicavano che quel Regno millenario stesse arrivando, o si fosse già appena instaurato, con la caduta della Roma imperiale pagana. Non è difficile da capire. Uno può non crederci, non accettarlo, che è un altro discorso. Ma non si può forzare il testo dell’Apocalisse tanto da far sembrare che la Rivelazione dicesse l’opposto di quello che realmente invece scrive e profetizza.
    Perciò questo articolo non è una provocazione utile, e non meritava visibilità. Si tratta di una consapevole manipolazione del testo sacro che come tale provoca contrarietà e preoccupazione, e alimenta un’inutile confusione.
    Vorrei che apparisse chiara questa commiserazione che provo per la disonestà intellettuale in una materia così bella e profonda da parte dell’estensore del pezzo.
    Si arrampica sugli specchi contando sulla disinformazione del lettore medio dei social.
    Che dobbiamo fare, trovare una qualsiasi giustificazione per questo tipo di operazioni?
    Bene, quello in cui ci si può indirettamente ritrovare, è il riconoscimento che una qualche corrispondenza cronologica tra gli avvenimenti celesti e il succedersi delle fasi decisiva della Storia salvifica nel tempo l’Apocalisse di suo pare bensì suggerirla, e non è necessariamente solo atemporale, indistintamente buona per tutti i tempi di mezzo tra questa vita e l’altra, come spesso si tende a semplificare nel senso opposto a quello assunto nell’approccio dell’articolista.
    Però allora ripetiamo: se vorremo leggere in chiave non solo riduttivamente simbolica le scansioni temporali che il testo dell’Apocalisse evoca, in base alla lettera del testo sacro facciamolo quindi pure, ma cercando dunque di NON stravolgere a nostro piacimento lo schema che il testo ci ha lasciato.
    Con tanta perplessità…

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    pazienza, non vedo niente

  • Terminus ha detto:

    Réponse à MARA – 29 aout 2023 – 06h29
    Votre principe est vraiment tout ce qui arrange pleinement le faux pape faux prophète Antéchrist Bergoglio pour lui permettre de continuer à détruire l’Eglise de l’intérieur !
    Vous travaillez au Vatican avec lui ?
    ”Heureux ces serviteurs que le maître en arrivant trouvera en train de veiller ! En vérité, je vous le dis, il se ceindra, les fera mettre à table et, passant de l’un à l’autre, il les servira.” (Lc 12/37)

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    @Tonino T.
    Il libro della vita si apre due volte, come lo vedo io, sempre commentando l’Apocalisse. Compreso come atto di giudizio in riguardo ai buoni e cattivi, si apre per la prima volta in Ap 20,4: “Vidi alcuni troni” – la prima risurrezione. Gesù la chiama “risurrezione dei Giusti”, di coloro che sono morti nella grazia di Dio (Lc14,14). La seconda volta si apre dopo il Millennio, Ap 20, 12-15, nel giudizio dei “morti”. I morti sono giudicati secondo “i libri”, anche “quei libri”, perché non erano trovati nell “altro libro, quello della vita”. Impressionante la costruzione del capitolo 20 da parte di san Giovanni: Prima risurrezione, quella dei giusti; dopo i mille anni con satana nell’inferno; e alla fine la “seconda morte”, evitando dire “seconda risurrezione”, perche non sarà per la vita, ma per la condanna nel lago di fuoco.

    • Tonino T ha detto:

      Grazie mille per la risposta, penso anche io che il Libro della Vita si apra 2 volte per quanto riguarda il giudizio.
      “libro della vita” così come scritto ricorre 8 volte nelle Sacre Scrutture, in

      Salmi 69:28
      Filippesi 4:3
      Apocalisse 3:5
      Apocalisse 13:8
      Apocalisse 17:8
      Apocalisse 20:12
      Apocalisse 20:15
      Apocalisse 21:27

      ed è proprio in alcuni di questi versetti che si apprende che il nome può essere cancellato, oppure può essere stato mai scritto fin dalla fondazione del mondo, oppure di quelli dei vincitori, confessato al Padre e davanti ai Suoi Angeli.

      Ho voluto cercare il termine “cancellato” per capire se Dio interagisce con il libro della vita aprendolo per cancellare i nomi in altre occasioni che non sia il giudizio, e nelle 9 occorrenze, che per lo più si trovano nei Salmi, non cita il libro della vita, ma comprendo che il nome può essere cancellato o radiato in eterno, oppure anche che il nome può essere dato come migliore, un nome eterno.

      Per quanto riguarda la chiusura dell’inferno, penso che i primi 3 versetti di Apocalisse 20 dicano già abbastanza, se l’angelo ha le chiavi potrebbe usarle lui per chiudere.

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    @Caro R.S. e @nonsondegno
    Grazie per i commenti, il tema dev’essere affrontato, perché ci tocca. Metto in discussione un pensiero che mi era venuto pochi giorni fa: Millennio, 10 x 10 x 10, un prodotto dei dieci comandamenti nel Padre nel Figlio e nello Spirito Santo. Mi confermerebbe S. Pietro nella sua seconda Lettera, dove dice: “Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, dove abita la giustizia.” Giustizia = Vivere i 10 comandamenti.” Il Millennio sarà un mondo del trionfo della chiesa cattolica, dove non regnerà satana come attualmente, ma Cristo, nella Sua santa sposa, la chiesa cattolica. I giusti sopravvissuti esistono, sono “i rimasti” ( Contro le eresie 5,35,1e 5,26,2) citati varie volte nei profeti (Is 6,12) che vivranno sulla terra i dieci comandamenti “moltiplicandosi”. Loro corrispondono alla terra nuova, i risorti nel momento della venuta ai cieli nuovi, nuovi perché i santi riavranno come ricompensa i loro corpi. Evidentemente questo “moltiplicarsi” nella giustizia finirà, quando il numero degli eletti sarà raggiunto. Interessante, il Credo, sia il Niceno sia l’Apostolico, distinguono due momenti di parusia: prima il giudizio dei buoni e dei cattivi, e dopo alla fine la vita eterna. La risurrezione meriterà una considerazione dettagliata, sempre seguendo l’Apocalisse.

  • R.S. ha detto:

    Apocalisse è una visione che riassume tutto, dal primo rigo di Genesi al compiersi dei tempi.

    Prima del tempo Dio c’è già. Dio vuole una creatura che gli sia simile.

    All’inizio dei tempi Dio crea l’uomo e c’è uno sposalizio (un primo fidanzamento) tra Dio e l’umanità.
    Con il peccato originale il fidanzamento è rotto dall’uomo che si separa da Dio ed esce da Eden.
    Naufraga il fidanzamento sponsale, ma Dio rimane fedele (Osea) e stabilisce un’alleanza con un popolo.

    Dio conduce il popolo prescelto all’appuntamento con l’Incarnazione del Verbo, nella pienezza dei tempi.
    Si tratta dello sposalizio della divinità con l’umanità (presuppone una madre terrena, Maria madre di Dio).
    Con la prima venuta la redenzione è la nuova alleanza che incorpora misticamente a Cristo (nella Chiesa).
    Cristo-sposo e la Chiesa-sposa, Maria madre della Chiesa sul Golgotha (nel dolore: a Betlemme generò senza dolore).
    L’Eucaristia è come una medicina, ma nemmeno la redenzione è sufficiente ad arrestare la ribellione.

    Siamo nel tempo della Chiesa, ancora un tempo di prova, ancora di fidanzamento.
    La volontà di Dio non cambia mai, ma all’uomo, in libertà, è sempre chiesto di scegliere.
    Alcuni santi hanno conosciuto le nozze mistiche con Cristo, ma per il resto si sperimentano anche eresia ed apostasia.

    Alla fine dei tempi si ricapitola tutto, con la seconda venuta di Cristo Re e le nozze dell’Agnello.
    Questa volta finalmente ci saranno le nozze (Apocalisse capitoli 21 e 22) e la sposa prenderà posto nel Regno.

    Il matrimonio cristiano, sacramento, è figura di questi misteri che riguardano l’umanità intera, trasfigurata di luce.

  • Mara ha detto:

    Con il nostro attaccamento alla Parola salvifica, la testimonianza, la preghiera e il digiuno possiamo attenuare gli effetti di ciò che dovrà accadere, quindi ai vari giornalisti che girano l’Italia vendendo i propri libri su sedi impedite e distinzioni nette tra MUNUS e MINISTERIUM non rinvenibili nel codice di diritto canonico umilmente dico: basta proclami, più azione dall’interno della Sposa di Cristo. Il resto avverrà secondo le intenzioni del Padre.

  • Tonino T ha detto:

    Le porte dell’inferno sono aperte, ma ha permesso l’apertura Dio. Il fumo di satana è entrato nella Chiesa, ma il tempo sta concesso sta per terminare.
    Come si chiuderanno le porte dell’inferno, chi le chiuderà? Come farà? Chi sarà l’ultimo ad essere incatenato?
    Cosa occorre per chiudere le porte dell’inferno?
    Spetta a Dio o alla Santa Chiesa e al vero Santo Papa o a entrambi, chiudere, legare, unire e sciogliere, sigillare?
    La Santa Chiesa Cattolica Universale aiuterà Dio nella procedura di chiusura?
    Il libro della Vita, viene letto solo dopo i mille anni e dopo la visione del trono bianco e di Colui che vi sedeva sopra?

    Apocalisse 20
    https://www.vatican.va/archive/ITA0001/__P10U.HTM

  • Terminus ha detto:

    Apocalypse now !
    Ça commence à sentir de plus en plus le roussi pour Bergoglio !
    Dommage pour ceux qui n’ont pas compris qu’un vrai pape ne peut pas être comme Bergoglio. Ils vont se retrouver du mauvais côté de la barrière.
    https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/36724920/benedetto-xvi-era-in-sede-impedita-quel-volo-che-riscrive-tutto.html
    28 août 23
    De Caorle , en Vénétie, jusqu’aux Marches , jusqu’à Fano : un vol de 350 km pour traîner dans le ciel une banderole avec les mots “Benoît XVI était dans un empêchement” . En pratique, 9% des côtes péninsulaires ont été “couvertes”, prenant par surprise les baigneurs rassemblés sur la côte romagnole (jamais autant que cette année). Le passage de l’avion jaune, qui a également connu plusieurs évolutions, a été accueilli par le désarroi, des applaudissements, quelques rires amusés, une majorité de visages interrogateurs.

  • R.S. ha detto:

    Ancora sul cap. 20 di Apocalisse.

    Ricordiamoci il salmo 89:

    Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.

    Satana è stato legato con la catena ad opera di un angelo che ha la chiave dell’abisso; Satana è rimasto lì finché non gli è stato permesso di essere sciolto per un po’ di tempo (Ap 20,1-4)

    Gesù fa vedere a Giovanni questa scena, ma subito gli mostra anche dei troni con assiso chi ha ricevuto il potere di giudicare; e vede le anime dei decapitati a causa della testimonanza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano (Ap 20,4-5). La scena è durante i mille anni, durante i quali costoro regnano già con Cristo, prima della permissione a Satana di slegarsi. Ad altri questo non è dato (di risorgere). Chi sono questi? I battezzati!

    I battezzati sarebbero già nel Regno (se vivessero da risorti). I mille anni perciò sono il tempo della Chiesa!
    I battezzati in realtà non muoiono (sono già “annegati” nell’acqua battesimale e poi risorti), ma soltanto si addormentano. Peccato l’aver smarrito l’importanza decisiva e il peso del battesimo cristiano (Ap 20,6).

    Ma poi ritorna il tempo di Satana che seduce tutti, anche i battezzati (Ap 20,7-8) coinvolgendo ogni nazione della terra.

    Ma Satana è destinato alla disfatta, e ad apocalisse è sufficiente un “ma” e gettare nello stagno di fuoco, diavolo, bestia e falso profeta: in eterno (Ap 20,9-10).

    A tutto questo segue il giudizio universale dei morti.
    Per i vivi, la vita continua: a finire è questo mondo sotto le grinfie del tentatore sciolto -per un po’- dalle catene.

  • Resurrezione della carne ha detto:

    51 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
    54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
    La morte è stata ingoiata per la vittoria.
    55 Dov’è, o morte, la tua vittoria?
    Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?
    56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. 57 Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! 58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore

  • Resurezione della carne ha detto:

    51 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
    54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
    La morte è stata ingoiata per la vittoria.
    55 Dov’è, o morte, la tua vittoria?
    Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?
    56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. 57 Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! 58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore

  • Victoria ha detto:

    Preferiscono chiamare “Santo Padre” chi propaga l’eresia, ignorando che la sede apostolica di Papa Benedetto XVI era impedita

    Bravo, Bravo. Comincia a dirsi apertamente . Andrea Cionci ha sempre avuto ragione. Onore a lui per il suo lavoro.

    • fra Giovanni Maria ha detto:

      Lei sa che lo ha detto prima la Madonna

      • Nonsondegno ha detto:

        La madonna avrebbe detto che Benedetto era in sede impedita? In quale manifestazione?

        Mi brucia ancora quando la madonna o chi per lei disse che nel 1988 veniva l’anticristo (666×3) e la Parusia con il giubileo del 2000 (Ai sacerdoti, figli prediletti della madonna, “don Gobbi”.

        Pure Ratzinger ha le sue “colpe”. Era prefetto della fede quando commento’ come concluso il segreto di Fatima. Ricordo che poi da papa emerito scrisse che non serviva la conversione degli ebrei. Nessuno e’ santo in vita e senza errori. Certo, sarebbe auspicabile capire se parlava da teologo da papa da papa emerito. Bergoglio…e’ quel che e’. Ma i gesti pubblici di Ratzinger…

        Cionci si scandalizza perché Viganò non accetta di dire che era impedito. C e’ acrimonia, a mio avviso, in Cionci e pure in Vigano’. Il secondo era a contatto di Ratzinger. Fu mandato in America da lui! O sa’ cose che non dice?

        Diciamo che con tutti sto segreti, non risposte ecc., siamo una setta esoterica pure noi e gli gnostici non la rendono essoterica.😂

      • Errata corrige ha detto:

        1998 non 88! Però a rileggerli…potrebbe anche essere riferito a un periodo non all anno!

        Il 666, indicato tre volte, cioè per 3, esprime l’anno 1998, millenovecentonovantotto.

        In questo periodo storico, la massoneria, aiutata da quella ecclesiastica, riuscirà nel suo grande intento: costruire un idolo da mettere al posto di Cristo e della sua Chiesa. Un falso Cristo e una falsa Chiesa. Pertanto la statua costruita in onore della prima bestia, per essere adorata da tutti gli abitanti della terra e che segnerà del suo marchio tutti coloro che vorranno comprare o vendere è quella dell’Anticristo.

        Siete così giunti al vertice della purificazione, della grande tribolazione e della apostasia.L’apostasia sarà ormai generalizzata perchè quasi tutti seguiranno il falso Cristo e la falsa chiesa. Allora sarà aperta la porta per la comparsa dell’uomo o della persona stessa dell’Anticristo! Ecco, figli prediletti, perché vi ho voluto illuminare sulle pagine della Apocalisse, che si riferiscono ai tempi che vivete. Per prepararvi con Me alla parte più dolorosa e decisiva dalla grande lotta che si sta combattendo fra la vostra Mamma Celeste e tutte le forze del male che si sono scatenate. Coraggio! Siate forti, miei piccoli bambini. A voi tocca il compito, in questi difficili anni, di restare fedeli a Cristo ed alla sua Chiesa, sopportando ostilità, lotte e persecuzioni.

        Ma siete parte preziosa del piccolo gregge, che ha il compito di combattere e di vincere alla fine la forza potente dell’anticristo. Tutti vi formo, vi difendo e vi benedico.

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    @ R.S.
    Grazie del commento, ne sono d’accordo in grande parte. “Il millenarismo, però, anche mitigato, secondo il magistero non può essere insegnato in maniera sicura.” Questo il giudizio della Congregazione della fede. Non si tratta di una condanna, ma la chiesa si astiene di un giudizio definitivo nella vicenda.
    Mi ricordo che un padre gesuita di Francoforte, collaboratore del “Lexikon für Theologie und Kirche“, enciclopedia cattolica più importante in lingua tedesca, che ha redatto il commento sul Millenarismo, ha confessato che gli sembra ingiusto quando nella storia non ci fosse un periodo di trionfo, se questo trionfo fosse soltanto riservato al cielo, perché allora il vincitore nel tempo fosse rimasto satana, come lo vediamo attualmente.
    Sto offrendo un aiuto esegetico per far ripensare su un’opinione teologica che non corrisponde ne alla Bibbia ne al magistero dei primi padri della chiesa. Confesso che non viene da me, ma che mi inspiro con il magistero dell’Immacolata, che Lei compie con grande competenza e autorità.

    • R.S. ha detto:

      Grazie Fra Giovanni Maria. Non vedo millenarismo alcuno: è semplice attesa della Parusia. Cercherò di spiegare meglio ciò che appare abbastanza chiaro nel testo giovanneo.
      Non sta minacciando la fine del mondo, ma promette la beatitudine!

    • Nonsondegno ha detto:

      enciclopedia cattolica più importante in lingua tedesca, che ha redatto il commento sul Millenarismo, ha confessato che gli sembra ingiusto quando nella storia non ci fosse un periodo di trionfo, se questo trionfo fosse soltanto riservato al cielo, perché allora il vincitore nel tempo fosse rimasto satana, come lo vediamo attualmente.

      La storia sara’ redenta. Ci saranno ancora viventi al ritorno del Signore?(1 tessalonicesi). Credo la resurrezione della carne per la vita eterna. Gesu’risorto MANGIA. La didache’ lo diceva…il regno di Dio non e’ solo di spiriti. Quella e’ la visione ellenizzante. Filosofica. Il regno viene da Dio, e’ un miracolo. Quello che i filosofi rifiutarono nell’ areopago: LA RESIRREZIONE DELLA CARNE.

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    @ Nonsondegno
    Grazie del commento, il millenarismo, anche mitigato, secondo il magistero non può essere insegnato in maniera sicura. Questo il giudizio della Congregazione della fede. Non si tratta di una condanna, ma la chiesa si astiene di un giudizio definitivo nella vicenda.
    Mi ricordo che ho letto che don Gobbi era andato dal Cardinale Ratzinger perché si accorgeva della dottrina “Nuova” della Madonna sui cieli nuovi e la terra nuova. Ratzinger aveva risposto che doveva continuare come faceva. Mi sembra che ha risposto con la sapienza della chiesa che avverte ai pericoli ma non condanna ciò che si legge nella Bibbia.
    Comunque ho esposto che i padri della chiesa erano in favore del millennio come esposto nell’apocalisse, e non erano certo ignoranti.

    • Nonsondegno ha detto:

      Ho seguito don Gobbi e parlato e MANGIATO con lui.
      Si salvarono in corner, retrocedendo le locuzioni interiori a meditazioni. Nel 1998. Non dimentichiamo CHE AVEVA L’IMPRIMATUR.

      E fecero bene imho..perché le date che dava non si avverarono.
      Ma ….per me fu di consolazione. Passai un tempo di ateismo,, forse lo son sempre stato. Ora ho fede.

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    ogni volta che mando la mail dicendo che non vedo niente, dopo averla inviata vedo i commenti

  • frate ha detto:

    Non vedo i commenti, anche con browser differente

  • Nonsondegno ha detto:

    Mi scuso. Nella citazione del catechismo e’ saltata la cosa piu importante. LA CHIESA CONDANNA IL MILLENARISMO SECOLARE MA PURE CRISTIANO.

  • Si, si, no, no! ha detto:

    Ccc

    della Chiesa

    675 Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. 637 La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra 638 svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.

    Mia interpretaziine: nin esiste nessun millennio felice. Il millenarismo e’ fuori della dottrina cattolica.

    A tal proposito voglio parlare del TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA.

    Anche i piu’ scettici riconoscono questo oassaggio nel messaggio UFFICIALE di Fatima (che io assumo come autentico, ma non ha importanza).

    In quanto cattolico NON SONO OBBLIGATO a credere nei messaggi mariani PURE se aporovati.

    NON FANNO PARTE DEL DEPOSITUM FIDAE!!!

    Cone e’ pissibile che oer alcuni SEMBRA che invececsia DOGMA DI FEDE? Su cui tra l’altro, unicamente, basare l’attesa?

    Ricordo che in don Gobbi (locuzioni interiori) coincideva con la PARUSIA. IO SPERO TRIINFI IL CUORE IMMACOLATO ma.. Non essendo dogma il messaggio poteebbe non trionfare.

    SINTESI

    Il CATTOLICO ASPETTA DI FEDE LA PARUSIA DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO. CRISTO RE. A questo e’ TENUTO. QUESTI SONO CERTI. OGGI! chiaro ch e se un domani il trionfo venisse dichisrsto dogma..ms oggi non e’.

  • Pasquale ha detto:

    Una analisi buona e profonda.
    Che rinfresca l’anima.
    Certo sono tempi terribili. Oltre al proprio destino personale c’è il carico del destino dell’umanità tutta che può far tremare anche gli animi più saldi.
    Ma Gesù, Via Verità e Vita, è dentro di noi ed intorno a noi.
    Sempre a lui rivolgiamoci con fiducia invocando sempre il suo Nome

  • Venga la fine del mondo: si o no? ha detto:

    Mi pare che la chiesa, durante i millenni, ha cambiato escathon diverse volte.

    https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2008/documents/hf_ben-xvi_aud_20081112.html

  • Nonsondegno ha detto:

    Ot

    Tempo fa’ sentivo online un’omelia di Comastri sul ritorno di Cristo. Diceva quello che ho sempre pensato. I primi cristiani la attendevano. Oggi la attendiamo?

    Non mi e’ chiaro se cio’ sia vero (esiste una catechesi su 1 ts di papa Ratzinger.. ma sinceramente non la capisco).

    Ne mi e’ chiaro se ritorno di Cristo sia fine del mondo.

    Umanamente NON ATTENDO ALTRO. Si, lo so che sono l’ultimo che puo’ essere giustificato dinnanzi a Dio… forse l’ultima frase e’ una (mia) bestemmia.

  • R.S. ha detto:

    Il libro dell’Apocalisse compie definitivamente la rivelazione di Nostro Signore Gesù Cristo: Egli stesso la trasmette all’apostolo Giovanni, il discepolo che stava più vicino al suo cuore, al quale affidò la Madre dalla croce e che con Maria visse fino alla sua Assunzione in cielo, in anima e corpo.

    Stiamo quindi trattando di una specifica rivelazione affidata al discepolo certamente più attento e che aveva già scritto il suo vangelo. Un discepolo degno di prendere il posto del figlio che Maria aveva umanamente perso dopo l’Ascensione di Gesù.

    E che cosa rivela l’Apocalisse? Certamente che Dio tiene saldamente in pugno la storia, presentata come un mare insidioso, profondo e oscuro che però la visione trasforma in un pavimento di cristallo, trasparente.

    La rivelazione non è primariamente la minaccia o la profezia di cataclismi e della venuta dell’anticristo, ma soprattutto (per ben sette volte) l’annuncio di beatitudine per chi questo scritto lo prende davvero in considerazione, senza modificarlo.

    Poi c’è la faccenda del millennio… L’Incarnazione ha coinciso (alla pienezza dei tempi) con la prima venuta del Signore. La Parusia coinciderà con il ritorno annunciato da Nostro Signore il giorno dell’Ascensione.
    Maranatha: vieni presto Signore Gesù!
    Tra la prima venuta e il ritorno di Cristo c’è “il tempo del già e non ancora”.
    Satana, che è il principe di questo mondo ed ha infestato la storia umana dall’inizio dei tempi, già sconfitto dalla croce e dalla resurrezione, si è mantenuto potente nel mondo e in tutti quei cuori che preferiscono il mondo a Cristo.
    Viene un tempo (sembra questo) in cui non solo regna, ma sembrerà regnare incontrastato, sciolte le sue catene. Tutti i re della terra sono coalizzati in un unico disegno (Ap 17,13) contro l’Agnello.

    Quando però sembrerà tutto nelle mani di questo potere avverso, improvvisamente franerà. Avverrà in un un istante, attraverso mezzi apparentemente piccoli contrapposti ad eserciti minacciosi ed imponenti, di fatto impotenti contro la volontà di Dio.
    Verrà la città di Dio, verranno cieli nuovi e terra nuova.
    Il mare (la storia umana che rema contro Dio) non esisterà più.

    I “mille anni” del capitolo 20 sono quelli tra la prima e la seconda venuta. UN tempo in cui Cristo dovrebbe regnare ma, anche per il nostro peccato e la poca fede, vedono il perdurare di volontà anticristiche.
    Apocalisse 20,7-8 è la sintesi dello scontro che avviene alla fine dei tempi, che non è la fine del mondo, ma di questo mondo.

    Non è da temere: anzi, non dovremmo che chiederlo incessantemente in preghiera, ogni giorno, attendendolo e facendoci trovare pronti.

    Tutti ricordiamo come inizia la Bibbia:
    “in principio Dio creò il cielo e la terra…
    Ma impariamo bene anche come finisce:
    “la grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen!”

    • Nonsondegno ha detto:

      Enno’! La bibbia si chiude con : Ecco vengo presto! Vieni signore Gesu’!

      Ecce, venio cito
      Maranatha’

      “Maranatha’, come suona strano questo saluto dei primi cristiani!” (Sergio Quinzio)

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