Pianeta Umanità. Una Opinione, Parte Prima.

18 Luglio 2023 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Una Opinione offre alla vostra attenzione questo racconto, che per comodità di lettura divideremo in più parti. Buona lettura e diffusione. Ecco la prima parte.

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In onore di ed in ricordo delle sofferenze del servo di Dio conte János Esterházy (* 1901 in Veľké Záluži – attuale Slovacchia –  + 1957 in Mírov – attuale Repubblica Ceca) (1).

Martire del flagello rosso … flagello che oggi opera camaleonticamente attraverso i colori fluidi della “Democrazia”.

***

Ufo, ufo, ufo che si vedono volare dappertutto, anche in Stilum Curiae … l´ultimo e quello più sensazionale …

 

E Dio disse, dopo averlo creato, affinché ogni cosa che sembrava vagare senza uno scopo nell´universo sapesse del perché della propria esistenza: “Quel che abbiamo creato è veramente buono, ma qualcosa manca perché il tutto sia veramente perfetto: ad ogni opera il suo creatore appone sempre la propria firma e così vogliamo fare noi prima di tutti. Creiamo dunque anche un pianeta che sia a nostra immagine e somiglianza e che vivifichi l´universo per noi e attorno a cui ruoti tutto ciò che sembra caos … un pianeta che apparentemente sembri vivere da sé ma che noi animeremo nascostamente e che ci lodi incessantemente a testimonianza della nostra esistenza e che anche faccia intendere a chiunque si imbatta in esso e che sia dotato di una giusta intelligenza che nulla è lasciato al caso. E guai a chi, seppur solo in esecuzione dei disegni del più provetto architetto dell´universo, osi cambiare anche un solo suo tratto, e questo pure se fosse il più recondito ed apparentemente insignificante … solo maschio e femmina lo creeremo ed il suo nome sarà:

 

“Il Pianeta Umanità”,

 

(ovvero un incredibile racconto extraterrestre come nessun´altro con uno scioccante incredibile finale terrestre – o nuovo inizio? – come nessun altro).

 

Inizio

 

Spazio immenso e desolato. L` imponente ed invincibile, perché supertecnologicamente avanzata, astronave galattica “Rotes All” (2) sta solcando degli spazi mai percorsi prima, né popolati da alcuna civiltà a lei conosciuta. Il suo compito è quello di far conoscere nella maniera più incruenta possibile la “Democrazia” a tutto l´universo. La sua missione è quasi terminata: dopo aver convertito ai propri valori, secondo il programma di missione, tutti i pianeti visitati, è in cerca dell´ultimo pianeta previsto nel programma di spedizione a cui trasmettere i valori della “Democrazia universale”.

 

Alzando gli occhi al cielo nel buio della notte, la riusciamo subito ad individuare a distanza di milioni e milioni di chilometri fra tutte le galassie, buchi neri, stelle, comete, ammassi vari, ecc. che gli fanno da sfondo perché si sta freneticamente muovendo a scatti di qua e di là  per il cielo. E rispondendo ad un nostro desiderio e quasi per magia iniziamo a sollevarci nello spazio, non senza prima aver indossato un pesantissimo cappotto termogalattico che ci protegge dalle bassissime temperature cosmiche che arrivano fino ai duecentosettanta gradi sotto zero, e ad avvicinarci velocissimamente a lei non senza comunque provare dei brividi di freddo.

 

Giunti nelle sue vicinanze ci rendiamo subito conto che Rotes All non sembra avere le idee molto chiare su cosa fare: prima prende una direzione, poi si blocca, vira lentamente di novanta gradi … forse ha sentito il rumore fatto da qualcuno che ha appena nascosto sotto il materasso qualcosa di valore, si precipita verso giù, poi gira a sinistra, sopra, a lato, fa un´inversione ad U … e visto che non approda a nulla, pensando di adottare finalmente la strategia vincente, decide di compiere su sé stessa una rotazione completa di trecentosessanta gradi e si proietta un´altra volta in avanti, fa un paio di veloci ed eleganti capriole spaziali per evitare un paio di grossi asteroidi – i pericoli nell´universo sono sempre in agguato – e dopo un giorno di manovre che sembrano casuali si ritrova allo stesso punto di partenza: sembra cercare qualcosa di molto importante ma non lo trova.

 

E per capire perché sta facendo questo, ci avviciniamo ancor di più con la dovute precauzioni. Ed un altra immagine si apre ai nostri occhi: il comandante della nave sta  proprio in questo momento in una lussuosissima sala e si sta gingillando al pensiero di aver portato quasi a compimento la propria missione, cioè di aver già convertito alla Democrazia centonovantaquattro dei centonovantacinque pianeti esistenti nell´universo … ne manca ancora uno affinché la missione possa dirsi compiuta e si possa tornare a casa per assaporare gli onori riservati ai veri vincitori … sì, perché questo pianeta pare sottrarsi a tutti i sofisticatissimi strumenti di rilevazione dell´astronave ed ormai tutti a bordo sono convinti che lo si può scovare solo solo a vista … impresa per nulla facile nell´universo. “Il pianeta che non esiste” lo chiamano tutti i membri dell´equipaggio perché si sono ormai stancati di cercarlo inutilmente, ma il comandante sa più di loro perché sull´ordine di missione c´é scritto chiaramente a parole inequivocabili: “Scovare il “Pianeta Umanità”, vietato ritornare senza averlo totalmente soggiogato – firmato: Il Grande Architetto dell´Universo”. “E se così dice Lui, cosí deve essere” afferma fra sé e sé il comandante”.

 

Il comandante sta facendo scorrere davanti ai suoi occhi la lista dei singoli pianeti conquistati ed accanto ad ogni pianeta c´é il nome e la fotografia di chi è stato messo al suo comando perché sono diventati fedeli ai valori della Democrazia universale ed hanno giurato fedeltà eterna a Colui che da sempre la promuove: “Ah … questo è il pianeta dove abbiamo messo un banchiere al governo; su questo abbiamo invece messo uno che ha svenduto all´alta finanza lo Stato per il quale lavorava; questo invece obbedisce solo all´alta finanza che lo remunererá adeguatamente appena si dimetterà; qui abbiamo messo uno che ha l´intera famiglia con degli investimenti in alcuni laboratori biologici; qui invece abbiamo messo uno che ha liberato il proprio uccellino dalla gabbia e gli ha insegnato a suonare il pianoforte, però! …; questa donna invece è un fisico; questa è una giornalista e questo era il sindaco di una famosa città … ed invece questo è un grande produttore di droghe e questa è un medico; questa invece è un cavallo …  un cavallo?  … ora che guardo meglio … è un trans che scambio sempre per un cavallo, e stringendo con tutta la prepotenza della mano l´intera lista fino a ridurla ad una  grossa pallottola accartocciata: “Ce li ho tutti in pugno”.

 

Così passa il tempo quando una giovane ed avvenente pilota dell´astronave entra di corsa senza bussare nella sala così come è prescritto ed urla: “Comandante, comandante …”. Il comandante, attonito per la mancanza di disciplina della pilota e rendendosi improvvisamente conto che il suo nome non sta nella lista che tiene accartocciata in mano, piccato replica: “Io comandante? Comandante un cavolo, io sono solo il presidente. Colui che qui veramente comanda è un Altro … perfino coloro che abbiamo messo a governare sui 194 pianeti che abbiamo appena conquistato sanno Chi è, e lei che sta qui da quando è nata ancora non lo ha ancora imparato?” L´addetta tutta mortificata: “Mi scusi davvero se le sue altissime faccende democratiche non fanno parte della mia vita quotidiana … il fatto è che anche quando lavoro, invece di vedere in che direzione va l´astronave, mi guardo sempre i film di quella famosa serie televisiva con quel simpatico personaggio … Spuk, e poi lo sa?  … uhmmm … come è bono il comandante … proprio il compagno dei miei sogni … un vero comandante stellare, mica uno stagionato come lei … e se vagando senza meta per l´universo come stiamo facendo ora ci imbattiamo nella sua astronave do subito le dimissioni, mi trasferisco da lui e me lo tengo per tutta la vita … lui sarà il mio unico coccolone ed io sarò la sua unica coccolina … e questo fino a  quando la morte non ci separi“ dice la pilota tutta impudente. Il comandante, facendo una faccia tutta schifata e ricordandosi che questo è uno dei più importanti ed anche il l´ultimo obiettivo da distruggere affinché la “Democrazia” dilaghi incontrollata in tutto l´universo: “Matrimonio? Famiglia? Vuole per caso vivere per sempre e solo con lui? Ma non sa che la famiglia è l´istituzione più deleteria che possa esistere per la Democrazia?” La pilota non sapendo neppure cosa sia il matrimonio o la famiglia ma dando sfogo alle sue più caste fantasie di poter vivere per sempre con il suo comandante stellare e di fatto enunciandone bene le caratteristiche essenziali ed i vantaggi che ne deriverebbero per lei: “Certo … e dopo essermi assicurata in esclusiva il mio coccolone, che dovrà pensare soprattutto a sfacchinare per me e per tutti quelli che gli darò, me la spasserò pure con tanti bei futuri coccolini e coccoline che crescerò personalmente a tempo pieno e che saranno solamente nostri e non di proprietà di questa astronave così come succede qui ora …  e fatto questo, arrivata ad una certa età, mi metteró a pensare tutto il tempo con orgoglio alle mie imprese di madre e di fidata compagna e ad osservare come faranno bene nella vita, ma anche a guidarli, i miei futuri coccoloni e coccoline … e non ad oziare come sta facendo lei in questo momento”.

Il presidente sembra risentirsene e riesce solo a replicare puntando un dito verso sé stesso: “Chi sta alla guida della Democrazia per portarla al trionfo universale ed eterno non ozia mai”. La pilota, squadrandoselo tutto: “Dice? Uhmmm … da come sta passando il tempo ho i miei dubbi ma se lo fa dire ai professionisti dell´informazione tutti ci crederanno”. E ricordandosi improvvisamente del perché è entrata ma scordandosi la precedente lisciata: “Comandante, una notizia terribile … se continueremo sulla rotta che lei ha ordinato di tenere, l´astronave con tutto il suo carico democratico andrà a sbattere trionfalmente contro qualcosa che secondo i nostri calcoli è impossibile che esista e che alla fine ci distruggerà”.

Il presidente, vendicandosi subito: “Impossibile? Che ci distruggerà? Per Noi niente è impossibile e nulla ci potrà ormai distruggere se siamo riusciti ad arrivare fino a qui … impossibile sarà per un essere imperfetto come lei” ed ammirando allo specchio il suo curato melone e con un atteggiamento di sufficienza “mi dica … cosa sarebbe mai questo qualcosa che la mette così tanto in agitazione”.

L´addetta, ingoiando il rospo: “Comandante, siamo appena entrati casualmente in un sistema stellare che è composto da un piccolo astro e nove pianeti … il nono pianeta si sta facendo un lungo giro ma arriverà fra poco, e … non ci crederà, ma il terzo dei suoi pianeti … i nostri strumenti di bordo fanno fatica a rilevarlo ma lo possiamo vedere nitidamente da qui solo con un buon cannocchiale, quello contro cui sbatteremo se continueremo ad eseguire i suoi ordini, è solo blu”. Il presidente: “Solo blu? Ma cosa mi viene mai a raccontare … abbiamo viaggiato nell´universo per secoli e secoli e tutto quello che abbiamo visto è  solo marrone, rosso, verde, magenta, giallo, nero e cioé che non si vede proprio, arcobaleno, totalmente woke e tutte le altre combinazioni di tutti i colori possibili ed immaginabili, ma mai solo blu … è impossibile”. L´addetta: “Appunto, però questo l´ho detto prima io”. Il presidente, ingoiando stavolta lui il rospo, ma ripromettendosi di fargliela pagare: “Mi faccia avere subito un rapporto preliminare circa le caratteristiche di questo pianeta e metta i propulsori a tutta forza … finalmente forse abbiamo trovato il “Pianeta Umanità” … il pianeta incompatibile non con la vita, ma con la Democrazia … non il “pianeta che non esiste”, ma il pianeta che non deve continuare ad esistere così com´è”.

 

Ricevuto il primo rapporto e prese le prime misure urgenti, il presidente convoca una riunione di tutto l´equipaggio che ormai ha saputo della scoperta (chi non è presente in sala, vede tutto sul proprio monitor). Il presidente: “Ho ricevuto un primo e parziale resoconto sul “pianeta blu” e sono ormai certo che si tratti del pianeta che tutti noi da tempo stavamo cercando … il “pianeta Umanità”, e facendo capire a tutti che lui è informato su tutto, ma proprio tutto su quello che succede nella nave … “quello che tutti voi, miscredenti ed anche propagatori delle più astronomiche teorie della cospirazione, chiamavate “il pianeta che non esiste“. Ho già mandato alcuni esploratori sul pianeta per capire chi sono, come pensano, come agiscono, cosa fanno … ed il risultato è che il compito di convertirli alla Democrazia non sarebbe per nulla difficile se non ci fosse un grandissimo ostacolo … questo è un pianeta dove la gente si comporta diversamente da tutti gli altri che abbiamo convertito alla Democrazia perché …“

 

Un membro dell´equipaggio, intromettendosi e dimostrando di aver imparato bene la lezione: “Quale Presidente, la Democrazia non conosce ostacoli”.

 

Il presidente, tirando un sospiro di preoccupazione che fa capire quanto la questione sia seria: “Il fatto è che si ricordano ancora di essere stati creati da Dio e laddove c´è di mezzo Lui non c´é mai spazio per la Democrazia …, e qui c´è un grossissimo problema … più per voi che per Noi, in quanto gli ordini parlano chiaro” e mostrando parzialmente l´ordine scritto affinché tutti possano leggere: “Scovare il pianeta Umanità, vietato ritornare senza averlo totalmente soggiogato” e continuando “se volete tornare presto a casa, allora dovrete fare tutto il possibile per sottrarli velocemente dall´ovile di  Dio e condurli alla casa dorata della Democrazia … e tanto più presto questo avverrà tanto più presto potrete tornare a casa e potrete dividere con le persone da voi amate gli onori ed il bottino che la Democrazia sempre assicura  a chi la serve con totale abnegazione e senza farsi domande”.

 

Un membro dell´equipaggio, già pensando a come portare subito al dunque la vera sostanza della Democrazia sul pianeta Umanità per cosí appropriarsi il più velocemente possibile di tutte le cose da sempre appartenute ai suoi abitanti: “Presidente non capisco … perché sprecare tempo ed energie a soggiogarlo magari invischiandoci anche nelle loro faccende … io stesso che sono stato mandato da lei in esplorazione sul pianeta mi sono reso conto che sono tecnologicamente arretrati … tirano ancora i loro carri servendosi delle bestie. Perché non ricorrere ai nostri potenti mezzi tecnologici e li distruggiamo noi stessi una volta per sempre: entriamo di prepotenza con la nostra astronave nell´atmosfera del pianeta, da là li bombardiamo fino all´estinzione e poi ci appropriamo subito di tutto”.

 

Il presidente: “Sarebbe troppo bello fare così come dice lei, ma quando c´é di mezzo Dio le cose non funzionano così e questo perché esiste una legge che non sta scritta né nel libro informativo sugli abitanti del pianeta Umanità che ognuno di voi ha appena ricevuto né in quello più dettagliato di chi dovrà scendere futuramente fra di loro e a cui anche gli umani non hanno mai dato il peso dovuto, ma che ció nonostante è fermamente scritta in cielo: e cioè che a colui che chiede sará dato … e questa è una legge che impera senza eccezioni in tutto l´universo. Ora … se scendessimo come dei pirati sul pianeta come dice lei, Dio, su supplica degli umani, e questo perché Lui stesso ha sempre promesso agli umani che tutto quel che Gli chiederanno Lui glielo darà, ascoltando le loro suppliche, alla fine interverrà e ci butterà fuori a calci … e quando dico questo vuol dire che proprio ci annienterà … Noi con tutta l´astronave …. e questo perché è un Dio che quando promette, mantiene”.

 

Un membro dell´equipaggio: “Presidente, ma se è così non abbiamo speranze … abbiamo ancora la possibilità di tornare indietro prima che ingaggiamo battaglia con questo invincibile guerriero  che loro chiamano Dio …  e poi … se è perfino capace di rottamare la nostra superastronave non sarebbe meglio allearci con Lui? Con cosa navigheremo poi?”

 

Il presidente: “Così tradendo la Democrazia e soprattutto il suo Ispiratore che è anche il nostro Capo? Giammai! La legge del “Chiedete e vi sarà dato”, in quanto legge universale, non riguarda solo il loro Dio ma anche tutte le entità diverse presenti nell´universo ed appunto per questo la potremo sfruttare tutta a nostro vantaggio. Se riusciremo a fare in modo che inizino ad indirizzare di loro libera volontà le loro richieste a Noi anziché al loro Dio, avremo legato a Questi le mani. Infatti una volta che inizieranno a rivolgersi solo a Noi, Dio non potrà dare a loro niente perché niente Gli si chiederà ed allo stesso tempo non potrá impedire che Noi glielo diamo e questo non solo per effetto della legge appena detta ma anche in quanto ha lasciato a loro il libero arbitrio … ed una volta che riusciremo a sviare in questo senso la loro volontà non avremo più ostacoli nel perseguire i nostri obiettivi …”

 

Un membro dell´equipaggio, tutto deluso perché giá si vedeva portare a casa l´oro, l´argento ed i gioielli degli umani: “Ma presidente, come fare?  Anche se ci mischiassimo fra di loro saremmo subito riconosciuti … noi siamo tantodiversi da loro …”

 

Il presidente, riconoscendo la pertinenza dell´osservazione ed iniziando a parlare con un filo di voce sottile quasi per non farsi sentire al di fuori dell´astronave e con un viso quasi cospiratorio: “Appunto … per questo dovremo operare nell´ombra da veri serpenti ma apparendo ai loro occhi come delle innocenti colombe … ed una volta acquistata la loro fiducia dovremo fare in modo da indurli a che siano loro stessi a chiederci di farsi spogliare di tutto quel che hanno cosí come fecero i loro  progenitori che, sedotti dall´idea di decidere loro stessi cosa era il bene e cosa era il male e non tenendo in alcun conto il precedente avvertimento di Dio che se lo avessero fatto sarebbero certamente morti, mangiarono il frutto avvelenato decidendo così di non farsi più guidare solo  da Lui ma di determinare esclusivamente loro stessi e da soli il proprio destino e … quindi sí …. dovremo necessariamente interagire con loro … se andassimo così come siamo ci riconoscerebbero subito e subito supplicherebbero Dio di sbatterci fuori, cosa che Egli senz´altro fará. E per evitare questo dovremo mescolarci fra di loro facendoci passare per dei loro simili … i mezzi per apparire davanti a loro come tali li abbiamo, ed una volta conquistata totalmente la loro fiducia, quando meno se lo aspettano, colpiremo”, ed assumendo un viso austero di passata memoria e con il mento rivolto verso un preciso schermo in alto in cui poteva vedere solo lui “quale presidente … dopo essermi consultato ed aver ricevuto l´approvazione del nostro Capo supremo che sempre ci guida ed osserva, ho elaborato un primo programma d´azione che ci assicurerà il sicuro successo finale … voi dovrete fare solo quello che Noi vi diremo di fare e tutto andrà bene”.

 

Tutti i partecipanti, ormai convinti che la cosa sarebbe andata facilmente come era andata per gli altri 194 pianeti, e giá pensando di mettere le mani anche su tutte le ricchezze dell´ultimo pianeta esistente: “Quale, presto presto …”

 

Il Presidente, contento di aver suscitato l´interesse e l´impazienza dell´equipaggio e stringendo energicamente il pugno per afferrare, senza però riuscirci, tutta l´aria che poteva ed in segno del sicuro successo del piano: “Per sovvertire l´ordine naturale dato a loro dopo la loro rovinosa caduta ed in cui stanno attualmente vivendo, ci avvicineremo cautamente con l´astronave e la faremo orbitare attorno al loro pianeta ben nascosta alla loro vista. Una volta fatto questo manderemo alcuni dei nostri agenti sul pianeta con grande dotazioni di ricchezze perché operino in incognito. Per prima cosa daremo agli umani ma senza farci prendere dalla fretta perché altrimenti daremmo subito nell´occhio, l´umanesimo affinché inizino a concepire tiepidamente l´idea che le proprie opere possano essere simili o addirittura superiori a quelle di Dio ed anche perché inizino a passare più tempo a guardarsi attorno per rendersi conto di quello che li circonda e a vedere cosa fanno i propri simili anziché a scrutare il Cielo per interpretarne la volontá come stanno facendo ora. Poi daremo a loro la scienza, in maniera tale che l´umanitá riceva le conoscenze teoriche necessarie per soddisfare da sola i propri bisogni e per cosí instillare nella loro mente la falsa idea che possano fare a meno di Dio ma con l´ultimo obiettivo di far dimenticare la Sua esistenza prima e la Sua venuta poi. Poi gli daremo la rivoluzione industriale anche affinché inizi il trasferimento delle popolazioni verso le città ed in maniera tale che le campagne inizino ad essere spopolate. Poi gli daremo l´elettricità affinché venga messa a loro disposizione tutta l´energia, ovunque questa sia necessaria, per produrre in modo massiccio tutto quello che la scienza, in opposizione alla volontà di Dio, renderà concretamente possibile produrre. Li aiuteremo in questo dandogli anche il nostro denaro fiat emesso ad interessi affinché tutto quello che la scienza rende realizzabile attraverso la tecnica possa essere velocemente ed illimitatamente finanziato e per di più che si indebitino onerosamente ben fin più sopra del loro ultimo capello … ed inoltre che sia introdotta la produzione in serie e cioè che molti oggetti di uso comune  siano tutti uguali e siano prodotti in grande quantità e non più ciascuno un unicum che è una caratteristica di ogni creazione di Dio nell´universo e di riflesso di ogni artigiano che lavora manualmente  … prima inizieremo dalla produzione in serie dalle cose e poi passeremo agli umani che alla fine dovranno essere tutti parzialmente standardizzati tanto da poter essere considerati privi di una propria volontà e quindi non più, nelle loro originarie caratteristiche individuali fisiche e spirituali, considerati un unicum creato da Dio, e che da Noi saranno certamente riconoscibili attraverso l´assegnazione a ciascuno di loro di un numero di serie … loro per Noi più di questo non saranno. Poi gli daremo anche i nostri mezzi di propaganda travestiti da mezzi di informazione libera ed indipendente affinché la fiducia nella scienza ed in tutto quello che faremo, anche se lo considereranno inizialmente irrazionale, possa alla fine apparire per loro sempre buono ed essere stampato indelebilmente e quotidianamente nelle loro menti … prima di tutto per promuovere l´accettazione delle nostre idee che sono incompatibili con il loro attuale modo di vivere e pensare e che mai concepirebbero senza la nostra invadente presenza mediatica per così anche suscitare in loro dei bisogni di cui veramente non hanno bisogno … ed anche perché tutte le voci critiche che si renderanno conto del pericolo che il “progresso” rappresenta per l´umanità vengano messe a tacere. Gli daremo anche la persona giuridica fra cui spiccherà la società anonima affinché tutti i diritti naturali concessi da Dio e che gli verranno da Noi levati non vengano aboliti ma legalmente trasferiti ad altre entità fittizie create da Noi, e questo facendo in modo che non si rendano conto che dietro alle più grandi persone giuridiche private ci staremo Noi … se semplicemente abolissimo i diritti passeremmo per dei dittatori e si ribellerebbero anche spiritualmente ed avremmo subito a che fare con Dio e questo lo dobbiamo assolutamente evitare. Aboliremo anche per il tramite delle guerre ció di cui si serve Dio per governare in modo giusto sul pianeta Umanità … e cioè i regni, ed una prima grande guerra in particolare ci servirà per levare al più eminente dei loro re, cioè all´imperatore, il diritto di veto all´elezione del Vicario di Dio sul pianeta Umanità … ed una seconda grande guerra perché un particolare territorio, che ci servirà per accogliere al momento stabilito e cosí come dicono le profezie il nostro “Capo” sul pianeta Umanità, giunga totalmente in nostro possesso. Per fare tutto questo inizieremo sostituendo il tutto dapprima servendoci di varie rivoluzioni, poi introducendo alcune ideologie quali il comunismo, il nazismo ed il fascismo e finiremo con una forma di governo che chiameremo appunto Democrazia … per dare loro l´impressione di potersi collettivamente autodeterminare nelle scelte e di essere così liberi, ma in realtà per giustificare davanti a loro, e questo per il tramite dei nostri agenti che si butteranno nell´arena politica appunto per questo scopo, il venire ad essere di un crescente groviglio normativo che inizialmente ostacoli ma che infine metta sotto nostra approvazione a pena di pesantissime sanzioni economiche, finanziarie e restrizioni personali … ma anche la pena di morte se è necessaria, tutte le loro normali azioni di tutti i giorni  … anche le più insignificanti e che poi le sostituisca normalizzando tutte le azioni contrarie ad esse, e che loro, appunto perché prese sotto il falso pretesto che servono al bene della collettivitá, riterranno essere vincolanti ma che risponderanno di fatto solamente alla tutela dei Nostri interessi e non dei loro. Inoltre utilizzeremo la Democrazia, che agirà nella veste giuridica degli Stati democratici, affinché si faccia inizialmente carico di soddisfare alcune esigenze umane che ora sono gestite all´interno della famiglia, rendendola con il tempo incapace a provvedere a sé stessa,  per poi trasferirle alle nostre persone giuridiche private perché lo Stato si rivelerà, e questo soprattutto attraverso il caos che i nostri agenti causeranno di proposito agendo ai suoi vertici … più ignoranti saranno e più saranno adatti a ricoprire i ruoli di governo che gli daremo, inefficiente ed irrazionale, mentre le nostre persone giuridiche passeranno, soprattutto a seguito delle affermazioni dei nostri esperti pagati profumatamente per dire ciò, come più efficienti nel soddisfare i loro bisogni e quindi in modo che accettino che tutto cada nelle Nostre mani attraverso la privatizzazione. Introdurremo infine il falso mito secondo cui alcuni virus e microbi possono far ammalare le persone scalzando così la realtà, e cioè che se il corpo si ammala è perché l´anima che vi sta dentro si è prima spiritualmente allontanata da Dio … e questo lo affermeremo perché con la scusa di volerli guarire potremo raggiungere indisturbati i loro corpi con i vaccini ed altri medicamenti di cui potremo in qualsiasi momento cambiare la composizione a nostro piacimento senza suscitare alcun allarme sociale … non solo … ma attraverso questi medicamenti ci limiteremo tutt´al più a far scomparire i sintomi di ogni malattia se non proprio a provocare altri effetti indesiderati che mai avevano avuto prima, arricchendoci cosí ulteriormente sulla loro carne e sul loro sangue. E per ultimo annunceremo attraverso i nostri ideologi e falsi teologi che “Dio è morto” e questo perche´se riusciremo a raggiungere pienamente tutti questi obiettivi Dio sará alla fine veramente morto nelle loro menti e di fatto il pianeta Umanità sará tutto in nostro possesso perché chi ha dimenticato Dio non ha più alcuna protezione contro di Noi”. E guardando tutta la platea: “Domande?“ Tutti i presenti erano non più solo interessati ma addirittura entusiasti, con stampati sul viso una sola domanda: “Quando iniziamo?” Il Presidente, senza attendere la risposta: “Subito … il piano è esecutivo, ognuno di voi riceverá a breve degli ordini su cosa fare … al lavoro dunque …”…

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2 commenti

  • unaopinione ha detto:

    Nel racconto ho scritto questo:
    „la Democrazia, che agirà nella veste giuridica degli Stati democratici, affinché si faccia inizialmente carico di soddisfare alcune esigenze umane che ora sono gestite all´interno della famiglia, rendendola con il tempo incapace a provvedere a sé stessa, per poi trasferirle alle nostre persone giuridiche private perché lo Stato si rivelerà …inefficiente ed irrazionale, …”
    Ebbene si pensi alla funzione che prima svolgeva la famiglia nel prendersi cura dei genitori anziani e non piú autosufficienti (che l´avano perpetuata a monte). Con il disgregamento della famiglia, questa non é stata piú in grado di assistere gli anziani della propria famiglia e si é passato al sistema pensionistico e assistenziale curato dalla Democrazia. Ora vanno tutti nelle RSA (o muoiono di stenti) e se l´assistito non ha soldi che si fa? Soluzione: piandemia ed eutanasia.
    Questa é la Democrazia.

  • Milly ha detto:

    Veramente illuminante e precisa questa trasposizione di quello che è avvenuto e che avverrà!
    Il vero problema che abbiamo oggi sul pianeta Terra non è tanto l’affannarsi dei “cattivi” contro l’Umanità ma è
    l’indolenza e l’apostasia dilagante dell’Umanità stessa verso il proprio Creatore e di conseguenza verso sé stessa che alla fine la porterà dritta dritta nelle spire del serpente antico!
    Ma, come dice il nostro generale (La Porta), alla fine Cristo vincerà senza “se è senza ma”!

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