Carriera Alias a scuola. Governo Schizofrenico. Revochi il provvedimento.

18 Luglio 2023 Pubblicato da 6 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, gli amici di Pro Vita & Famiglia mi hanno inviato questo messaggio che vi giriamo, e che ci sembra molto importante, in questa stagione di follia dilagante. Buona lettura e condivisione.

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Scuola. Pro Vita Famiglia: identità alias e bagni neutri per professori.
Governo mantenga le promesse elettorali
Roma, 18 luglio 2023
«E’ un atto profondamente ideologico e molto grave l’istituzionalizzazione della carriera alias per i professori nelle scuole, sancita dal recente CCNL, firmato dal Governo, ed elogiato dal Ministro Valditara. Centinaia di migliaia di genitori hanno votato questa maggioranza per l’impegno preso in campagna elettorale contro l’indottrinamento gender, mentre ora in ambito scolastico l’Esecutivo sta facendo delle aperture che ci saremmo aspettati solo da un Governo di sinistra radicale.
Chiediamo l’immediato ritiro di questa norma profondamente ideologica.
La carriera alias non è altro che l’identità di genere auto-percepita, che fu la ragione principale per l’affossamento del DDL Zan e non ha né fondamento scientifico né fondamento giuridico!
Nel contratto in questione, infatti, si legge che tale identità alias sarà possibile per chi “ha intrapreso il percorso di transizione di genere”.
Intrapreso non significa concluso, questo significa che chiunque si percepisca come tale e sia anche solamente all’inizio della transizione di genere possa chiedere e ottenere la Carriera Alias?
Inoltre, chi ne farà richiesta avrà diritto ai bagni neutri e a frequentare spogliatoi del sesso auto percepito e al loro nome di “elezione” per spazi comuni e sul cartellino di riconoscimento, nonostante che tale identità auto percepita non varrà per le buste paga, la matricola, gli atti del lavoratore e i provvedimenti disciplinari?
La confusione più totale che si abbatterà sulla scuola italiana, una scuola che ha ben altri problemi essendo al 36° posto su 57 Paesi dell’OCSE come qualità delle istituzioni e preparazione dei nostri giovani.
Come verrà spiegato agli alunni il “nome di elezione” dei propri docenti?
Cosa succederà se un collega o alunno si rifiuterà di chiamare con l’alias un insegnante?
Sarà passibile di provvedimento disciplinare, sarà tacciato di omotransfobia?
Tutto ciò avrà pesanti ricadute sul benessere degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Il passo dalla carriera alias per gli insegnanti all’istituzionalizzazione di quella per studenti sarà breve e il Governo Meloni deve urgentemente prendere le misure necessarie per bloccare questa assurdità che sconfessa le promesse elettorali».
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia.

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6 commenti

  • Sisoe ha detto:

    Spetta al corpo docente e in particolare ai presidi alzare la voce contro un contratto che e’ sostanzialmente indirizzato a distruggere ulteriormemte la scuola e a costringere gli istituti a spese folli e inutili come la maghior parte dei provvedimenti dettati dalla sinistra.
    Il loro motto e’ : TANTO PEGGIO PER LO STATO , TANTO MEGLIO PER NOI.

  • Anonimo verace ha detto:

    Non mi sembra che abbiate capito la truffa.
    Il parlamento non si e’ ancora pronumciato sul gender e dintorni e i sindacati, che conducono le trattative per il nuovo contratto nazionale di lavoro hanno , sostanzialmente, scavalcato il Parlamento introducendo nelle norme del contratto nazionale di lavoro argomenti su cui non c’e’ stata alcuna direttiva parlamentare. Hanno cioe’, per cosidire, legiferato su di un argomento riguardo al quale non avevano alcuna competenza.
    In altri tempi ci sarebbe stata una levata di scudi contro l’accordo ministero-sindacati. Oggi temo che la disaffezione sindacale del corpo docente sia tale che la maggior parte degli insegnanti non conosca neppure il testo di quel contratto nazionale di lavoro che dovra’ regolare le loro prestazioni per gli anni a venire

  • Mara ha detto:

    Destra, se ci sei, batti un colpo! Sei vergognosa su tutti i temi etici. Con un presidente del consiglio che dice “con noi non è cambiato niente” quando uno spostato come Trudeau esprime pubblicamente le sue “preoccupazioni” sul mondo gender in Italia alla luce dell’instaurazione di un governo di destra (si fa per dire…). Excusatio non petita accusatio manifesta!!!

  • Mara ha detto:

    E questo sarebbe un governo di destra??? Ma mi faccia il piacere, mi faccia, come direbbe il buon Totò!

  • Stefano ha detto:

    La cosidetta “carriera alias” è solo e semplicemente una solenne sciocchezza.

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