Pro Vita al Parlamento Europeo: fermate l’utero in affitto (mascherato…).

7 Luglio 2023 Pubblicato da 1 Commento

Marco Tosatti

Miei diletti StilumCuriali, abbiamo ricevuto ieri e offriamo oggi alla vostra attenzione questo messaggio dagli amici di Pro Vita & Famiglia; vi preghiamo di diffonderlo, perché certamente non ne troverete traccia nei mass media di regime, (anzi, del passato regime, visto che sono tutti collegati ai partiti di sinistra e alla grande finanza, ai burattinai del mondo). Buona lettura.

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Marco,

siamo riusciti a compiere un’impresa storica…

Martedì scorso abbiamo infranto il muro di silenzio e omertà imposto dai burocrati europei riuscendo a portare il mio e il tuo messaggio direttamente nel cuore dell’Europa.

Pro Vita & Famiglia- a capo di una delegazione delle principali associazioni per la vita e la famiglia europee e con il prezioso supporto dell’eurodeputata Alessandra Basso – ha organizzato e presieduto un convegno al Parlamento europeo per denunciare la pratica dell’utero in affitto e i pericoli insiti nella proposta di regolamento sulla genitorialità transfrontaliera promossa dalla Commissione europea.

Il contributo dei relatori del convegno è stato di altissimo livello e il risultato è stato raggiunto.

Infatti, dalle conclusioni esposte è emerso a chiare lettere che il contenuto della proposta della Commissione europea è altamente dannosa per i bambini, le donne e le famiglie di tutta Europa.

Si scrive “genitorialità transfrontaliera”, ma in realtà si legge “utero in affitto”, “adozioni e matrimoni omosessuali” obbligatori per tutti gli Stati membri, compresa l’Italia.

Guarda ora il VIDEO del nostro intervento al Parlamento europeo:

Si è trattato di un evento unico e forse irripetibile. Ti prego, aiutami a divulgare il nostro messaggio in Europa contrario all’utero in affitto: CONDIVIDI il video su tutti i tuoi social!

Questa proposta non è altro che l’ennesimo tentativo con cui i burocrati europei al servizio delle lobby LGBTQ cercano da tempo di scavalcare i governi nazionali nella definizione delle politiche familiari al fine di imporre la loro agenda ideologica.

Marco, lasciamelo dire: stiamo riuscendo a fare la differenza non solo in Italia, ma anche in Europa. E questo lo dobbiamo solo a te.

Insieme, dobbiamo continuare a sostenere con ragione la crudeltà della maternità surrogata: si tratta di una pratica barbara, considerata addirittura “inumana” da Papa Francesco, e che quindi deve essere perseguita sempre, anche se non portata avanti in Italia.

Per questo pensiamo sia necessario e anzi URGENTE promuovere azioni concrete per proteggere i bambini dalla compravendita e le donne dallo sfruttamento in tutta Europa: questa conferenza ha rappresentato il primo punto messo in azione dell’agenda di Pro Vita & Famiglia in vista delle elezioni europee del 2024.

La battaglia contro il mercato dei figli non può rimanere circoscritta a livello nazionale. Vogliamo che la proposta italiana di rendere l’utero in affitto reato universale diventi patrimonio dell’Unione Europea! 

Affinché questo accada, la posizione dei partiti su questo tema sarà per noi cruciale in vista delle elezioni europee di giugno 2024, quando chiederemo a tutti i candidati di esprimersi esplicitamente su questo punto.

Marco, conto sul tuo aiuto e sul tuo sostegno per mettere fine al mercato dei figli una volta per tutte.

In alto i cuori!

Jacopo Coghe
Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus

P.S: clicca qui per vedere le foto della conferenza di Pro Vita & Famiglia al Parlamento europeo.

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1 commento

  • Giampiero ha detto:

    Se un demone non mi inganna mi pare di poter constatare che l’omosessualità , contrariamente all’eterosessualità , non sia orientata alla procreazione. E intanto sempre più coppie omosessuali avvertono l’insostenibile voglia di paternità (o maternità). Voglia da soddisfare attraverso contorsionismi resi ormai possibili dalla scienza, dalla tecnica e, ovviamente, da certe politiche. Ma una domanda si impone: da dove scaturisce questa smania di avere figli in soggetti dall’orientamento sessuale che non ha tra i suoi obiettivi la procreazione. È evidente certo conflitto tra istanze, certa discrepanza che diventa spia di una situazione disarmonica. Prenderne atto è già un modo per fare scricchiolare certo costrutto tutto ideologico.

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