Monache di Pienza. Replica a una lettera pubblicata da Avvenire.

7 Luglio 2023 Pubblicato da 20 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e volentieri pubblichiamo questa risposta a una lettera pubblicata dal quotidiano Avvenire in merito al caso del monastero di Pienza, di cui Stilum Curiae si è occupato più volte, riportando le dichiarazioni dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Buona lettura e diffusione.

§§§

Gentile Direttore di “Avvenire”, con la presente intendiamo chiederle la pubblicazione di una nostra risposta  all’articolo-lettera aperta di Don Silvano Nardi relativo alle vicende delle Monache Benedettine di Pienza, pubblicato dal suo giornale in data 24/06 u.s.
Facciamo appello ad un legittimo DIRITTO di REPLICA rispetto ad affermazioni molto lesive della immagine e della dignità delle Monache e della loro amata Badessa, cui il vostro giornale ha dato voce.
Certi che un quotidiano cristiano qual’è il vostro abbia a cuore in via prioritaria la RICERCA della VERITÀ, e convinti come siamo che il nostro contributo, offrendo ai lettori un diverso punto di vista, possa riequilibrare un “taglio” tanto ostile nei confronti delle protagoniste della vicenda,  rimaniamo in attesa di un vostro riscontro. 
Dio sia benedetto! 
Cordialmente, (seguono in calce alla lettera 69 firmatari)
Egregio reverendo Nardi,
abbiamo letto con preoccupazione il suo “sfogo” a mezzo stampa nazionale su AVVENIRE del 24/06 u.s. circa le “terribili” monache di Pienza e la loro ingratitudine verso le magnanime proposte vaticane e diocesane di “accomodamento”.
Noi cattolici sappiamo che il Signore sarà un Giudice giusto, ascolterà a tempo debito la sua requisitoria da pubblico ministero (un ruolo di accusatore che nel Giudizio finale a dire il vero spetterà al maligno), ma ascolterà certamente con la stessa attenzione anche la versione dei fatti esposta dalle suore.
E loro ricorderanno all’Onnipotente la lunghissima sequela di ingiustizie, soprusi, umiliazioni, pressioni che hanno subito, non ultimo il coinvolgimento di magistrati e forze dell’ordine e dichiarazioni mendaci sul loro conto. Sono state trattate non come preziose spose di Cristo quali sono, ma come vere e proprie lestofanti che col loro inaudito comportamento addirittura si autoescluderebbero dalla Comunione ecclesiale!
Non stentiamo a credere che, pur nella urgenza e nella necessità quotidiana di partecipare alla Santa Messa, le religiose abbiano preferito non accostarsi ai Sacramenti, laddove amministrati da chi nei loro confronti aveva mostrato atteggiamenti inquisitori, accusatori e davvero poco cristiani e caritatevoli. Ma le suore in questione non “hanno rotto la Comunione” con nessuno, tantomeno con la Chiesa Cattolica di cui fanno parte con amore ed a pieno titolo; esse hanno semplicemente esercitato un loro diritto canonico, facendo ricorso contro un provvedimento disciplinare che ritenevano ingiusto, ancorché non motivato. Difatti a tal riguardo le monache sono e restano in attesa di chiarimenti e spiegazioni dalla Santa Sede che a tutt’oggi non sono pervenuti.
Nella sua malevola e molto lacunosa ricostruzione (nel suo articolo ella non fa cenno alcuno alle ispezioni senza preavviso, ai relativi verbali, DOVUTI e mai ricevuti dalle stesse, all’assoluta mancanza di chiarezza, di accuse circostanziate o di semplici addebiti su cui  riflettere ed a cui eventualmente replicare, alla volontà di smembrare la piccola, fiorente comunità guidata da una Madre Badessa tanto amata e rispettata dalle consorelle e da tanti fedeli del luogo, alle minacce di ridurle allo stato laicale, alle bramose mire di molti sul loro monastero, che appare con ogni verosimiglianza essere la vera chiave di lettura della vicenda), vi è però una frase che va ben considerata: “La pandemia ha cambiato qualcosa nel vostro comportamento”.
In realtà, illustre sacerdote, non è nelle suore che la pandemia ha cambiato qualcosa, ma piuttosto nei vertici del Vaticano, in larga parte della gerarchia e nei sacerdoti come lei: impauriti dal contagio, angosciati dalla malattia, annichiliti dalla paura della morte terrena (e pensare che San Francesco la chiamava amorevolmente “Sorella Morte” in quanto preludio all’Incontro tanto atteso e desiderato…aah, va beh! ma lui era Santo e si era meritato il Paradiso!), avete chiuso le chiese, privato i fedeli dei Sacramenti, ovvero i malati ed i moribondi dei conforti religiosi, dell’Unzione degli infermi e del Viatico, i neonati del Battesimo, i fidanzati del Matrimonio, i peccatori della Santa Confessione; avete sostituito l’acqua benedetta, prezioso sacramentale, con il gel sanificante, avete privato il popolo di Dio persino della S. Messa di Pasqua, avete imposto e reso prassi la Santa Comunione sulla mano! Nel momento di massimo bisogno avete cioè, consapevolmente abbandonato il gregge affidatovi dal Signore, lo avete privato delle cure, del necessario Nutrimento Spirituale e della Speranza e, cedendo a paure tutte umane, avete dato la morte spirituale a tante, innumerevoli anime!
Chi ha tradito? Chi ha rotto la “Comunione ecclesiale”?
Siete voi che avete dato a Cesare quello che era ed è solo di Dio!
La Santissima Eucarestia, in cui il Signore Gesù si rende mirabilmente Presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità, è un Dono che riceviamo dal Papa, dai vescovi, dai sacerdoti solo in qualità di ministri, umili strumenti perché Gesù stesso, attraverso le loro mani consacrate, da Lui investite di questa facoltà, si dona a noi per la Salvezza delle nostre anime. Con che diritto (e con quale incommensurabile danno!) avete potuto sic et simpliciter privarci della Sua Presenza, del Dono più Prezioso, indispensabile per la nostra Salute spirituale e temporale, che non era e non è nella vostra diretta disponibilità?
E ancora, reverendissimo, dal suo articolo trapela tutto il suo biasimo, la sua deplorazione, la sua censura per la Badessa che le confessa che le monache non si faranno mai vaccinare. Ancora oggi, dinanzi alle quotidiane morti “improvvise” di giovani e giovanissimi e agli innumerevoli, gravissimi e provati danni che il siero sperimentale ha causato e continua a causare a un numero enorme di persone, lei ha il coraggio di toccare questo argomento? Ancora?
Tutto il suo stigma ed il suo afflato rigorista è riservato a queste suore “disobbedienti”? Neppure un pochino di biasimo per la Congregazione Vaticana per la Dottrina della Fede che, nella nota approvata da Papa Francesco, ha osato sostenere che “è moralmente accettabile ricorrere a vaccini che hanno utilizzato linee cellulari di feti abortiti nella loro ricerca e/o produzione” poiché tali aborti sono lontani nel tempo ed il nostro grado di coinvolgimento in tali abominevoli pratiche è risibile? Non si scandalizza neanche un pochino per monsignor Paglia e per il vescovo Eijk per i quali evidentemente il fine giustifica i mezzi?
E che dire di Papa Francesco, il quale ha definito il siero sperimentale un “gesto di amore ed un imperativo morale”, inducendo alla vaccinazione con le sue parole “autorevoli” tanti fedeli altrimenti dubbiosi, e addirittura spingendosi poi ad imporlo, primo nel contesto mondiale, senza remore a sacerdoti, religiosi, religiose e ai residenti e lavoratori laici nel “suo” Stato Vaticano?
Ed oggi, quando finalmente la scienza indipendente (quella cioè non finanziata da Big Pharma) converge sul fatto acclarato che il siero sperimentale non sia stato efficace per prevenire il contagio (ergo: quale gesto d’amore?) e che non fosse così sicuro come sbandierato imprudentemente per tutta la campagna vaccinale  (poiché in percentuali molto significative di inoculati anche a distanza di mesi ha provocato gravi effetti avversi, invalidanti e persino letali), non solo chi di dovere non azzarda neppure un “tiepido mea culpa”, ma  addirittura si continua ad accusare e perseguitare chi saggiamente, con prudenza e forse proprio ispirato dallo Spirito Santo tanto invocato, ha deciso di non farsi cavia di una sperimentazione? Tutto ciò è inaccettabile soprattutto se proviene da membri della Nostra Madre Chiesa!
La Santa Obbedienza e la Santa Umiltà sono fondamenta della Sposa di Cristo, ma sempre sottoposte anzitutto alla VERITÀ, che da Dio viene ed a Dio porta.
I martiri hanno versato il loro sangue per rimanere fedeli e obbedienti a Gesù Cristo ed anche le monache di Pienza, ne siamo certi, sarebbero disposte a tutto per il loro amato Sposo; giammai per prestarsi alla narrazione dei potenti del mondo -purtroppo oggigiorno avallata da larga parte della gerarchia cattolica – che, ahinoi, sembra proprio non avere come vero obiettivo la salute, la sicurezza e la prosperità (la Salvezza!) del genere umano, ma al contrario quello di favorire gli interessi delle elites economico-finanziarie ed attuare programmi ed agende satanico-massoniche.
Abbiamo avuto l’onore di conoscere personalmente le suore: ci hanno profondamente colpiti per la gioia e per l’amore che trasmettono che non può che venire da Gesù, per la loro vita nel segno della semplicità e del rigore nella grande tradizione benedettina (ORA et LABORA) e per una serenità frutto di un totale affidamento alla Divina Provvidenza. Crediamo che molti dovrebbero attingere alla loro spiritualità, lei per primo, egregio don Nardi così occupato e preoccupato da spese, tasse , bollette, ICI, IMU,..  Per una onesta verifica della sua vocazione, potrebbe forse trarre grande vantaggio da quell’esame di coscienza che nel suo articolo consiglia ad altre.
Pensando alle care suore di Pienza e ad ogni singolo cattolico desideroso di fare la Volontà di Dio, terminiamo con il grave attualissimo monito di San Paolo:
“Se anche un angelo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi è stato dato, sia anatema”.
Queste parole sono qui, davanti a noi come macigni, inamovibili, ad indicarci fin dove può arrivare il dovere dell’OBBEDIENZA e dove deve iniziare la TESTIMONIANZA per Amore di GIUSTIZIA e VERITÀ, cioè per AMORE DI DIO!
Sia lodato Gesù Cristo, Ora e Sempre.
(seguono le 69 firme)

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20 commenti

  • mario ha detto:

    Sono da tempo costernato e non solo per questo. Forse Dio ci ha messo alla prova. La domanda che mi ricorre: chi vuol passare per la porta stretta? Perseguiamo nella nostra fede, quella che ci è stata trasmessa con le vecchie traduzioni bibliche perché quelle recenti del dopo concilio non penso che riportino la vera parola di Gesù

  • giovanni ha detto:

    piena e convinta solidarietà’ alle monache di pienza, prego che il loro esempio di pia e risoluta resistenza al corso sfascista di questo “sulfureo” pontificato possa essere il nucleo attorno al quale si coaguli e si aggreghi un vero e proprio movimento di dissenso e opposizione che sia pur in spirito di carità’ e senza violenza alcuna renda palese al popolo cattolico che non tutti ci stanno ad assistere indolenti e passivi allo scempio in atto

  • Enzo Ricciardi ha detto:

    Piena vicinanza e sostegno alle nostre carissime suore. Dio vi benedica e la Vergine Maria vi sostenga sempre. Coraggio!

  • gladio ha detto:

    Care monache: la persecuzione nei vostri confronti non deve affatto stupire, in una chiesa in mano a Satana è logico che i giusti soffrano e i manigoldi gioiscano.
    Ed è in questo contesto che “Papa” ( si fa per dire perchè Papa non lo è mai stato) Bergoglio persegue nel suo squallido magistero: ” calcando i buoni e sollevando i pravi. “, come argomentava l’ Alighieri a proposito dei falsi pastori del suo tempi.
    Quanto al quotidiano ” Avvenire”…beh, care sorelle, forse per voi sarà una doccia gelata ma toglietevi dalla testa che sia ancora un giornale cristiano.
    Sarebbe opportuno che gli editori avessero l’ onestà intellettuale di cambiargli nome, chessò.. ” Il Misfatto Bergogliano”, o, meglio ancora, ” La Voce dell’ Anticristo”.
    esprimo a voi tutte care Sorelle la mia solidarietà, la Chiesa sta
    attraversando la sua ora più buia. Bergoglio ha Satana dalla sua, e Satana è potente, ma voi, care monache , avete Gesù e Maria che sono ancor più potenti.
    Vi saluto con un abbraccio.

    • Fritz ha detto:

      Ha reso ciechi i loro occhi
      e ha indurito il loro cuore,
      perché non vedano con gli occhi
      e non comprendano con il cuore, e si convertano
      e io li guarisca!

      L’avvenire ha forse pubblicato la lettera di cui trattasi? Non mi risulta. L’avvenire della menzogna è la Geenna.
      E quel prete bergogliano, Nardi, forse non ha avuto la possibilità di vergognarsi per la mancata pubblicazione ma che figura escrementizia! Sporcare la talare col tradimento, ma mal comune mezzo gaudio, il Nardi pensa. Ma anche se leggesse, se quei preti leggessero e scoprissero che hanno venduto l’Ordine Sacro per la salvezza del loro corpo, citati anche essi da questa lettera assolutamente vera, quei traditori di Cristo anche se pure la leggessero, non vederebbero la verità.
      Dice mia moglie: “non avendo la buona volontà non possono avere la grazia di accorgersi di nulla”: sono fregati:
      Vescovi senza Grazia, sacerdoti senza Grazia e fedeli senza Grazia ! Che messe ricca per il Diavolo.
      Penso a quel direttore di radio che ancora oggi ha coraggio di farsi chiamare “padre” quando appoggiando, sollecitando e dichiarando pertinacemente per mesi e mesi che il vaccino è l’unico rimedio al Covid si è reso complice di strage col suo falso e omicida papa. In attesa di vedere avverarsi i segreti della Gospa ha venduto la sua primogenitura, non per una bella ragazza di nome Maria ma una radiolina a transistor ed ha scelto la meretrice Pachamama. Che tremendo peso sulla coscienza avere appoggiato Bergoglio, per paura di essere traferito lontano dalla radio ma il veder trasformare un opera buona, una radio missionaria, in una opera morta non sarebbe ancora peggio?!?
      Chi leggerebbe mai un Vangelo se in copertina ci fosse la foto di Bergoglio? Lo spirito strozzerebbe in gola la Parola corrotta dall’effige abietta di quel satanista. Così quale gloria può portare a Dio, e quale salvezza può venirne, se una opera dichiarata missionaria è sporca di sangue?
      Povere suore esser circondate dalla apostasia dei preti, esser nutrite da sacramenti illeciti se non invalidi. Che mondo troverà alla sua venuta il Figlio dell’uomo?

  • Pasquale Alba ha detto:

    Quanto all’ obbedienza, il dottore San Bernardo di Chiaravalle, anch’Egli figlio di San Benedetto, ne distingueva tre tipi: l’obbedienza perfetta, l’obbedienza sufficiente e l’obbedienza indiscriminata.
    Se si pensa al motto massonico: “Distruggeremo la Chiesa per mezzo della stessa obbedienza“, appare evidente che quella indiscriminata può essere fatale e talvolta bisogna disobbedire agli uomini per obbedire a Dio. Soglio di Pietro e Prelati hanno un’autorità vicaria: si obbedisce a loro con l’unico fine di obbedire a Nostro Signore Gesù Cristo. E quindi tenendo conto anche dell’art.675 del Catechismo.

    • Federico ha detto:

      Sintesi perfetta dell’attuale situazione. Grazie per aver ricordato questo basilare insegnamento che in troppi hanno dimenticato.

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Sarebbe tempo di ammettere di essersi sbagliati, ma è ancora merce rara.

    Poi verrà il tempo di chiedere scusa a chi è stato costretto a subire le conseguenze degli errori e giungere fin lì per molti comporterà una durissima lotta contro l’orgoglio. Anche dopo la quasi scomparsa delle inutili mascherine e la ricomparsa dell’acqua benedetta nelle chiese, il gel lavamani resta imperterrito presente sugli altari.

    Nel frattempo sarà importante che chi ha ricevuto la grazia di non sbagliarsi si mantenga nell’umiltà e nel timor di Dio, per non peccare di orgoglio.

    In fondo ad essere stati offesi non siamo noi, ma Dio.
    Se nell’immaginario di molti il virus è annidato sul Santissimo Sacramento e il gel lavamani ha un suo significato “vero” sull’altare, significa che la fede in una certa narrativa è più di quella riposta nel catechismo che insegna ben altra presenza e conseguenza.

  • Pasquale Alba ha detto:

    Grandi le nostre carissime Sorelle!
    Sono fiero di Voi!
    Dalla Sicilia preghiamo in famiglia col Santo Rosario per Voi, per Mons. Viganò e per tutti coloro che difendono in prima linea la Tradizione Cattolica. Chi resisterà fino alla fine si salverà.
    La Santissima Vergine, lo Spirito Santo e
    San Benedetto Vi proteggano e benedicano sempre!
    Laudetur Iesus Christus!

  • Marco l'altro ha detto:

    Una bella e circostanziata celletta
    Un saluto solidale alle monache benedettine di Pienza

  • Sede occupata ha detto:

    Vaccini anche fossero sperimentati all’età della pietra su feti abortiti io trovo la cosa ugualmente orribile. Perché, per il Padreterno il tempo che passa ha importanza? La chiesa ammette? Ma fatemi il piacere…

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Ricordo un film americano “la verità uccide” e dopo aver letto questa sacrosanta lettera, ininpugnabile e inconfutabile, si ha il desiderio un po’ pagano che si realizzi quel film e che la parola di verità sia più della spada, facendo questa volta vera e sacrosanta giustizia umana, sottraendo alla terra i traditori della cristianità.
    Benchè subito pentiti, avviene qualche volta si desideri, ingiustamente è vero, che esista un Dio vendicatore su questi alti e bassi prelati che tradiscono ogni giorno la loro vocazione e il loro credo… ma anche si pensa però, un po’ addolciti, che il povero nostro Salvatore, debba avere dentro una misericordia al “titanio” se ancora sopporta ben altra stirpe di malvagio che, pur vestendosi di bianco, rappresenta il nero, profondo ed iniquo Male stesso…

    Chi ha dato ordini di chiudere le Chiese? Chi ha sancito che il vax sia un atto d’amore, chi ha vomitato dalla bocca che tale immondo liquido sia la scelta etica per oltre un mliardo di cattolici nel mondo? Chi ha levato il viatico ai moribondi. E il SS Spirito lo ha mai assistito??
    È stato un essere, una creatura indegna dell’amore creativo di un Dio, che per nostra punizione certamente, permette che l’abisso di iniquità possa esistere in un uomo che ha lo spudorato coraggio di dire a tutti che è pàpa, quando tutti poi dovrebbero sapere che nessun Pàpa può esser diabolico nelle azioni, e parole, oltre che adoratore di demoni come costui.

    Perchè chi scrive questa lettera in difesa delle tenere monache di Pienza e chi la legge non considera che un demone incarnato non può essere papa? Ma cacchio, nessuno riesce a sentire nel suo cuore il disgusto che nasce solo a sentire il suo nome, Bergoglio? Perchè tenerlo per sè, perchè non espellerlo?
    Non è noto da 2023 anni che il Male non può essere adorato da un vero Papa? Dal Vicario di Cristo… ma come: ci si dimentica che su un elevato pinnacolo Gesù fu sollecitato a adorare Satana e oggi invece si crede che un vero Pontefice possa farlo??
    Perchè non si grida al mondo che un falso papa ha levato la libertà ad un uomo mite e santo come Benedetto XVI e da 10 anni, rompendo i nostri cocomeri, indegnamente esercita un potere senza averne dignità regale?
    Non si vede che da un falso papa non può nascere un vero magistero, non può confermarsi nella fede cristiana nessun fedele, non può più chiamarsi Chiesa quella che prima lo era?

    Non è di fede che esista un “papa Diavolo”, peccatore sì, ma un papa di Keriot no! Sic et simpliciter Bergoglio, non è papa, non lo è mai stato, è un abusivo, un fake-pontefice, una pessima imitazione. Ed è persino una scimmia di anticristo, poichè non ne ha nè l’intelligenza ne la cultura, nè la leadership. Oro di Bologna, falso come uomo, come falsa è stata la sua elezione dei capponi di S.Gallo che per la U.Dominici Gregis hanno scomunicato se stessi e Bergoglio (che sapeva e voleva) ha scomunicato se stesso, imponendosi su un vero pontefice ancora vivo e legittimo. Eppure questo aborto argentino ci tazza l’anima tutti i giorni!

    È il momento di affermare che Bergoglio NON è papa o siamo così masochisti da volercelo godere fino all’ultimo?
    Se sì, allora tenetevelo e godetevelo, specialmete voi preti omertosi pantofolai!

    • Stefano Valiani ha detto:

      Quid est Veritas?
      Est vir qui adest.

      La gente crede più ad una grossa menzogna che ad una piccola; e se viene ripetuta abbastanza spesso la gente prima o poi ci crede.

      (Walter Langer)

      Non è per nulla strano quello che stiamo vivendo.

      A seguire la Verità tutta intera, a testimoniarla , di solito si è misconosciuti, incompresi e spesso perseguitati.

      Specialmente in casa propria.

      Nemo profeta in patria.

      A volte si fa la rapida fine del grillo parlante , altre si vive in croce per anni interi.

      Ma persino in questi tempi oscuri, in cui le tenebre sembrano avvolgere anche la sede di Pietro , non perdiamo la fiducia.

      Si avvicina per tutti l’ora del Getsemani , vegliamo e preghiamo senza allontanarci dal Signore.

      E rallegriamoci perché si avvicina l’ora della nostra liberazione

      Sorgi Signore!
      Non tardare, xchè non vengano meno le nostre fragili speranze.

      La tua Sposa Immacolata col suo piccolo gregge fedele sono pronti!

      Davanti a tutti nel sacrifizio , voi giovani fanciulle che avete fatto voto e accompagnate la Regina in ori di Ofir…

      Ps
      Caro fratello , che sembri dire che va bene prendere le parti di qste monache contro i soprusi della gerarchia…ma da qsta falsa chiesa cosa aspettarsi? CHE BISOGNEREBBE AVERE PRIMA DI TUTTO “IL CORAGGIO” DI DENUNCIARE A VISO APERTO IL “FALSO PAPA” invece di perdere tempo dietro a qste quisquilie…

      Che sembri darci dei pavidi conigli patofolai..

      Ricordati di Simon Pietro quello vero(!)
      che preso da coraggio ( ne aveva eccome!) e dai suoi piccoli progetti penso’ di correggere Gesu’ che gli spiegava che da li a pochi giorni lo avrebbero ucciso…

      • La Signora di tutti i popoli ha detto:

        Pietro ancor prima di ricevere la sua risposta vide negli occhi fiammeggianti del Cristo il rifuto risoluto del suo banale e modesto pensiero, quello del mondo. E le parole dure non furono da meno, poco mancava che coincidessero col “vade retro Satana”… immagino il gesto di allontanamento che fece Gesù! Tutti i tre anni di predicazione pubblica e di istruzione privata ai discepoli erano gettati al vento dal bonario ma incredibilmente deludente Pietro, tentatore da strapazzo.

        No, tacere caro fratello, non è preghiera a Dio, tacere Lo offende e offende il mandato di far conoscere la Sua Grazia fino all’ultimo secondo degli ultimi tempi e fino all’ultimo centimetro di ogni angolo della terra, finchè poi Lui venga.
        Quelle 69 firme sono purtroppo solo laiche, ma comunque dovrebbero scuotere le coscienze di chi, come qui sul blog è stato detto, da consacrato ha venduto pian piano la primogenitura per un piatto di lenticchie. E come è stato anche detto ci vuole la Grazia e la buona volontà di chiederla e di accettarla, ci mediti su.

        Non si tratta di dimostrare a qualcuno la propria dignità sacerdotale ma di abbandonare se stessi vecchi Pietri e in se stessi lasciare quel sentirsi debole carne per vivere l’amore. Nessuna dimostrazione a nessuno ma solo voler cambiare corpo ed incarnarsi in Gesù ed essere Lui, se necessario anche fra i banchi dei cambiavalute nel Tempio, ma con la stessa purezza che Lui aveva e solo questa può permettere l’uso della sferza.

        Pietro no, non cercò di correggere il Maestro ma con le sue parole così umane volle sentimentalmente proteggerLo da quello che sembrava uno spunto concettuale esagerato, quasi un volo pindarico di un giovane amico che vede a portata di mano un motivo di dolce martirio; per il più ” maturo” Pietro ciò era fuori luogo e eccessivo, quello dell’ideale di un sacrificio di se. Ma niente affatto però: anche come uomo Gesù non avrebbe certo accettato di bere un tale calice se non fosse stato necessario, come lo era. Questo ricorda un po’ S.Francesco che redarguì i confratelli che volevano partire per la Spagna mussulmana solo per morire martiri per dimostrare la loro fede. Pietro era piuttosto lui lontano dall’accettare la necessità di compiere i Profeti e realizzare i mezzi della Salvezza e ragionava in modo sempre attuale, anche oggi: “per pagare e per morire c’è sempre tempo…!, “a tutto c’è rimedio, ma non alla morte…””
        No, Pietro rifiutava un martirio (comunque donato, per amore o per obbedienza) e accettava piuttosto quello logico e “spintaneo” di una morte probabile o meno in un combattimento difensivo.

        La nostra spada è invece la Parola, usiamola sempre, nè per offendere nè per difendere, solo perchè è la nostra vita, perchè sostiene il motivo della nostra esistenza, è il nostro ossigeno èd è sinonimo di Vita e Verità, ed è la Via da percorrere ogni giorno per scelta, per scelta coerente.
        Tacere dunque è più che mentire, è accettare vilmente, conficcando un’altra spina fra i bei capelli biondi di Gesu, che la menzogna compia il fine che il Serpente si pose nell’Eden: uccidere e questo, caro amico consacrato non deve più avvenire. Il Signore ci dia la forza.

  • Pasquale ha detto:

    La persecuzione religiosa dei Cattolici fedeli alla Tradizione Cattolica è silenziosa ma reale. Si è scatenata subito dopo la riforma liturgica del post-concilio Vaticano II. Ha avuto un apparente sollievo dopo la Summorum Pontificum ma un ritorno di fiamma spietato con la Traditionis Custodes.

  • Sergio ha detto:

    Brave! Sia lodato Gesù Cristo.

  • Federico ha detto:

    Si consolino le suore: questo trattamento è stato riservato a moltissimi fratelli nella fede. Piena solidarietà alle sorelle ed invito a sperare: sentiamo che più la notte è avanzata e più si avvicina la luce. Prego perché l’intervento del Signore, giusto giudice, faccia cessare presto le persecuzioni ai suoi fedeli ed ai piccoli.

  • Astore ha detto:

    Lettera polemica ma con spunti di verità.
    Avrei evitato di parare dei vaccini perché non lo si può fare in poche righe mettendo tanta carne al fuoco: in certi casi, quando un’eventuale pandemia davvero pericolosa non si può contrastare se non con vaccini, e non esistono altri vaccini se non quelli sperimentati decenni prima su un feto abortito, la Chiesa ammette che ci si possa vaccinare.
    Il problema è che il covid si poteva curare eccome: ci sono stati medici che lo hanno curato secondo scienza e soprattutto coscienza, che non hanno registrato nessuna vittima, mentre gli uomini di Chiesa si sono schierati con le lobby, facendo orecchio da mercante (nel tempio?) nei riguardi di molti e illustri scienziati contrari alla sciocca narrazione di scienziati meno illustri ma più addomesticati.
    L’errore di tanti Pastori, e lo dico con rispetto filiale, come parlerei di mio padre che prendesse, però, fischi per fiaschi, è stato quello di far passare una scelta politica per una scelta pastorale, cosa in se gravissima perché ingannevole.
    Per quanto riguarda l’ubbidienza, va sempre data ai Pastori, a meno che non comandino un’ingiustizia, ovvero un peccato. In questo caso sono loro che disubbidiscono al loro ministero, ovvero a Dio.
    E l’aver abbandonato il gregge loro affidato proprio nel momento del covid, è una colpa. Stare in combutta con uno stato tirannico invece di avere il coraggio di stare col popolo, è un tradimento del ministero che è stato loro affidato.
    Ma non è il solo caso: oggi chi difende più davvero la famiglia o i feti, a parte parole di circostanza che, infatti, vengono prese dai più come dovute? Come se i Pastori non possano non dirle e, una vokta dette e tolto il pensiero, possano tornare ad essere fedeli servi sciocchi delle lobby?
    (Uso certe espressioni non per mancanza di rispetto, che so bene che non sono sciocchi, ma per rendere l’idea della situazione).

    • laura cadenasso ha detto:

      Tra una lettera “polemica” non solo efficace ma anche puntuale ed un politico -fuori posto e luogo- preferisco il primo. La ringrazio Monsignore, se Lei non fosse realta’ bisognerebbe pregare il Padreterno di inviarci un uomo come Lei. Che Dio la protegga sempre !

    • Adriana 1 ha detto:

      Astore,
      però non la rende (l’idea) finchè continuerà a chiamare vaccino un siero sperimentale coperto dal segreto militare.

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