Chiesa e Massoneria: La Tiara e la Loggia. Recensione di mons. Ics.

5 Luglio 2023 Pubblicato da 15 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici  nemici di Stilum Curiae, mons. Ics offre alla vostra attenzione queste considerazioni su un libro appena uscito, su Chiesa e Massoneria, per i tipi di Fede e Cultura, La Tiara e la Loggia.  Buona lettura e condivisione.

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Mons.ICS a Tosatti

Caro Tosatti, raramente mi è capitato di iniziare un libro e non saper smettere perché mi cresceva “l’appetito “ di continuare e arrivare in fondo, obbligandomi a fare riflessioni originali e stimolanti.

Mi riferisco al libro “LA TIARA E LA LOGGIA” di Gaetano Masciullo.( Ed.Fede&Cultura 2023 ). La -Presentazione- di Mons. Nicola Bux lo impreziosisce preparando il lettore a riflettere su quanto la cultura dominante ha modellato la nostra capacità di pensare e capire e come sta cambiando la nostra visione della Verità, della fede, della morale.

Il pensiero del lettore va subito a ricordare che è stato detto recentemente che “ Dio non è cattolico “, o che Dio possa aver permesso tanti credo religiosi opportunamente, o che la Chiesa debba imparare e non insegnare ( colonizzando culture religiose), ecc.. Ciò detto e recepito, diventa più facile credere alla prospettiva” divina” di una religione universale, dove si condivide uguaglianza, amicizia e pace. Dimenticando l’Incarnazione di Dio e preparandoci alla nuova Annunciazione della Religione dell’UNESCO.

Per cercare di spiegare questa sintesi Masciullo ha scritto questo libro introdotto appunto da Mons.Bux, uno dei maggiori teologi e apologeti, coraggioso come pochi.

Il libro di Masciullo descrive con importanti riferimenti bibliografici, ( il lettore lo ha già capito ormai..) la Teologia della Massoneria, ma anche la storia delle idee rivoluzionarie negli ultimi cinque secoli.Dalla Riforma all’Illuminismo, Rivoluzione americana e francese, il ruolo di Napoleone, il socialismo, il Risorgimento, Fascismo e Nazismo.Con un paio di considerazioni originali sul pensiero di Hegel e Marx. E’ un libro destinato a formare la coscienza del lettore affinchè capisca l’ansia ( e il pericolo ) di negare oggi il Libero Arbitrio.

Detto libro propone indirettamente ed implicitamente, una riflessione, che potrei definire la 6° prova della esistenza di Dio ( oltre le 5 proposte da S.Tommaso d’Aquino). Detta 6° prova si intuisce capendo lo sforzo strategico operato da sempre, di distruggere Dio e la sua Chiesa. Questo enorme sforzo, soprattutto in crescita evidente negli ultimi tempi, non è forse da considerare prova della Sua esistenza? Se non esistesse davvero perché tanto sforzo e tante risorse usate, per negarlo? Che c’è in gioco?

Sempre implicitamente il libro porta a riflettere sulla differenza di spiegazione della Verità tra Platone ed Aristotele. Platone spiegava che la Verità si trova solo guardando dentro sé stessi, perché fuori tutto è inganno. Aristotele, al contrario, corresse il maestro invitando a cercare e trovare la Verità con i propri sensi osservando e comprendendo il mondo. E questa opera di Masciullo stimola proprio a osservare, riconoscere, analizzare e comprendere proprio ciò che è avvenuto e avviene nel mondo. Ricordandoci s.Agostino d’Ippona quando spiegò la storia quale guerra tra la Città di Dio e la città terrena, del mondo.

In più questo libro aiuta a comprendere la Gnosi in questo contesto. La Gnosi che spegne la luce necessaria a chi vuole vedere per effetto di una illuminazione “illuministica” accecante.

Mons. ICS

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Scheda editoriale

Che cos’è la Massoneria? Com’è organizzata? In cosa crede? Che obiettivi intende raggiungere? A queste e altre domande risponde questo libro diviso in due parti: la prima prende in esame l’organizzazione interna (le logge, le obbedienze, i riti e i gradi iniziatici) e i fondamenti del pensiero massonico (la gnosi, il panteismo, il templarismo, e i Rosacroce); la seconda invece affronta la Massoneria storica, vale a dire le strategie messe in pratica per realizzare nella società il proprio modello religioso e politico in chiave anticattolica. Questa ricerca è necessaria per spazzare il campo dalle fantasiose teorie e approssimazioni complottistiche che abbondano sul web e minano la comprensione del fenomeno: se infatti è innegabile l’influenza che i massoni hanno avuto in determinati processi storici, è bene chiarire che la loro azione è sempre stata indirizzata soprattutto contro la Chiesa cattolica, dal momento che la Massoneria è una contro-Chiesa, anzi la contro-Chiesa per eccellenza. Quello tra la loggia e la tiara è infatti un conflitto ancora in corso e le cui conseguenze più devastanti sono sotto gli occhi di tutti. Presentazione di Nicola Bux.

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15 commenti

  • + GP ha detto:

    per il sedicente don Alessio.
    caro don Tornielli,( l’ultimo pseudonimo è Alessio ?) , la sua rabbia e risentimento sono esemplari , da vero prete di questi tempi.
    La Tiara oggi l’ha mons.Viganò. Lei invece è esempio chiarissimo di Loggia.
    si converta .

  • MSG ha detto:

    Certo che l’ectoplasma di Tornielli è vero che legge StilumCuriae
    Con maggior attenzione di quanto non lègga Avvenire …

  • il Matto ha detto:

    Quello di Masciullo, dice Monsignore, “è un libro destinato a formare la coscienza del lettore affinché capisca l’ansia ( e il pericolo ) di negare oggi il Libero Arbitrio”.

    Che significa “formare la coscienza del lettore”? Forse che il lettore non ha una coscienza ed abbisogna di libri (in questo caso quello di Masciullo) che gliela formino?

    La coscienza non è “da formare”, perché l’uomo già ce l’ha: ci nasce avendola in dono e in nuce per poi svilupparsi chiara e nitida. Dopo di che arrivano quelli che, da ogni parte, gliela vogliono “formare”, che equivale a limitare, giacché ogni forma è un limite.

    Nella coscienza chiara e nitida alberga “naturalmente” la Luce divina che è la sua vera Forma, e che è … senza forma, giacché la Luce non ha forma.

    Ecco la tragedia umana: la “formazione delle coscienze” – fenomeno di massa – che ovviamente ogni fazione vuol “formare” secondo quel che crede, sicché la povera coscienza si trova ad essere oggetto di contesa tra coloro che le vogliono imporre una forma per esprimersi secondo tale forma, quindi tutt’altro che liberamente.

    Ci troviamo quindi agli antipodi di quanto auspica Monsignore a proposito del Libero Arbitrio: come può una coscienza “formata”, cioè occupata, limitata e condizionata da un forma, esprimersi liberamente?

    Il Libero Arbitrio può esercitarlo soltanto la Coscienza chiara e nitida, cioè incondizionata da qualsiasi “forma”, la Coscienza illuminata dalla Luce divina che è senza forma.

    In principio era il Verbo. E il Verbo non è una “forma”.

    • dr. MR ha detto:

      Lei , caro Matto, la in-coscienza ce l’ha di certo, formata e matura …

      • il Matto ha detto:

        Vorrebbe gentilmente argomentare la sua sentenza?
        Grazie.

        • Wgm ha detto:

          Quello di Masciullo, dice Monsignore, “è un libro destinato a formare la coscienza del lettore affinché capisca l’ansia ( e il pericolo ) di negare oggi il Libero Arbitrio”.

          Che significa “formare la coscienza del lettore”? Forse che il lettore non ha una coscienza ed abbisogna di libri (in questo caso quello di Masciullo) che gliela formino?

          La coscienza non è “da formare”, perché l’uomo già ce l’ha: ci nasce avendola in dono e in nuce per poi svilupparsi chiara e nitida. Dopo di che arrivano quelli che, da ogni parte, gliela vogliono “formare”, che equivale a limitare, giacché ogni forma è un limite.

          Nella coscienza chiara e nitida alberga “naturalmente” la Luce divina che è la sua vera Forma, e che è … senza forma, giacché la Luce non ha forma.

          Ecco la tragedia umana: la “formazione delle coscienze” – fenomeno di massa – che ovviamente ogni fazione vuol “formare” secondo quel che crede, sicché la povera coscienza si trova ad essere oggetto di contesa tra coloro che le vogliono imporre una forma per esprimersi secondo tale forma, quindi tutt’altro che liberamente.

          Ci troviamo quindi agli antipodi di quanto auspica Monsignore a proposito del Libero Arbitrio: come può una coscienza “formata”, cioè occupata, limitata e condizionata da un forma, esprimersi liberamente?

          Il Libero Arbitrio può esercitarlo soltanto la Coscienza chiara e nitida, cioè incondizionata da qualsiasi “forma”, la Coscienza illuminata dalla Luce divina che è senza forma.

          In principio era il Verbo. E il Verbo non è una “forma”.

          • Madman ha detto:

            Quello di Masciullo, dice Monsignore, “è un libro destinato a formare la coscienza del lettore affinché capisca l’ansia ( e il pericolo ) di negare oggi il Libero Arbitrio”.

            Che significa “formare la coscienza del lettore”? Forse che il lettore non ha una coscienza ed abbisogna di libri (in questo caso quello di Masciullo) che gliela formino?

            La coscienza non è “da formare”, perché l’uomo già ce l’ha: ci nasce avendola in dono e in nuce per poi svilupparsi chiara e nitida. Dopo di che arrivano quelli che, da ogni parte, gliela vogliono “formare”, che equivale a limitare, giacché ogni forma è un limite.

            Nella coscienza chiara e nitida alberga “naturalmente” la Luce divina che è la sua vera Forma, e che è … senza forma, giacché la Luce non ha forma.

            Ecco la tragedia umana: la “formazione delle coscienze” – fenomeno di massa – che ovviamente ogni fazione vuol “formare” secondo quel che crede, sicché la povera coscienza si trova ad essere oggetto di contesa tra coloro che le vogliono imporre una forma per esprimersi secondo tale forma, quindi tutt’altro che liberamente.

            Ci troviamo quindi agli antipodi di quanto auspica Monsignore a proposito del Libero Arbitrio: come può una coscienza “formata”, cioè occupata, limitata e condizionata da un forma, esprimersi liberamente?

            Il Libero Arbitrio può esercitarlo soltanto la Coscienza chiara e nitida, cioè incondizionata da qualsiasi “forma”, la Coscienza illuminata dalla Luce divina che è senza forma.

            In principio era il Verbo. E il Verbo non è una “forma”.

    • Federico ha detto:

      Il problema che l’uomo ha una coscienza non più libera: il peccato originale ha inquinato e ferito tutto l’essere umano (coscienza inclusa). Essa va quindi irrobustita e rettamente indirizzata, come si fa con una pianta debole e malata, sinché non abbia formato radici robuste e tronco solido.

      • Adriana 1 ha detto:

        ” IL PECCATO ORIGINALE” la causa della corruzione della coscienza…Strano che Gesù non l’abbia mai affermato…lo dice solo S-Paolo che non ha mai conosciuto di persona Gesù

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