I cattolici imprigionati in un cul de sac. Porfiri.

28 Giugno 2023 Pubblicato da 7 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il maestro Aurelio Porfiri offre alla vostra attenzione queste riflessioni sullo stato delle cose nel mondo cattolico. Buona lettura e condivisione.

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Cercare di osservare le cose cattoliche con un certo sano distacco, a volte aiuta. Aiuta perché permette di capire perché accade quello che accade e, se possibile, come uscirne fuori.

Una cosa molto evidente è che non pochi cattolici oggi si ritrovano in una situazione che i francesi chiamerebbero cul-de-sac. Cioè, proprio per le proprie ferme convinzioni sanno che fuori della Chiesa non c’è salvezza, ma pure dentro la Chiesa non si sentono più a casa propria. Io ed Aldo Maria Valli discutemmo questo feeling nel nostro libro Sradicati. Cioè, si percepisce che questa Chiesa sembra non adempiere alla sua missione essendo oramai allineata alla narrativa mondana. Una Chiesa che ha sistematicamente distrutto tesori di spiritualità, di tradizione, di arte, per rincorrere un mondo che verso di lei ha perso ogni interesse.

Come si reagisce a tutto questo? Non ho una risposta pronta. C’è chi si fa la sua Chiesetta personale, chi salta in un’altra Chiesa, chi cerca di resistere, chi si rifugia nelle speculazioni teologiche più o meno convincenti.

Non si parla molto di questo cul-de-sac cattolico, ma ci sono persone che vivono questa situazione da tutta una vita. Hanno conosciuto solo questo.

Arrendersi è facile e in questa situazione sembra anche pienamente comprensibile. Per me la questione dolorosa è quella della verità. Se non credessimo che la Chiesa possiede la verità tutta intera, sarei il primo a suggerire di uscirne. Ma se la possiede?

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7 commenti

  • Miriam ha detto:

    Quella chiesa che vediamo adesso. ..è come diceva il segreto di Fatima… è come “guardare in uno specchio… ”
    In esso l’immagine sembra la realtà…ma non la è…così la chiesa bergogliana… è la caricatura di una chiesa …ma non la è di fatto… e lo ha dimostrato abbondantemente nella reiterata e pervicace apostasia ed eresia, che ormai apertamente esprime.
    Chi non ne uscirà in tempo potrebbe restarne ammaliato e imprigionato.
    Ho letto una frase che sottolineo con tutto il cuore…ultimamente si sostiene che il Papa è un cattivo Papa ma è il Papa. Allora dobbiamo rinunciare alla figura che finora ci hanno insegnato del Papa che è tale e lo seguiamo, proprio perchè dice la Verità.

  • E.A. ha detto:

    Giunti a questo punto, a mio modesto avviso, l’unica cosa che rimane da fare, cari fratelli in Cristo Gesù, che amate Dio non con “sano distacco “, ma con tutto il cuore, tutta l’anima e tutta la mente, è ritrovarsi insieme nei pressi del Vaticano, e con un “sano distacco del piede”, dare un bel “ stac de cul” all’ impostore, a tutti i suoi sostenitori, ed in primis a tutti quei catto-cristiani che a furia di filosofare, disquisire, pontificare, hanno perso la bussola, pertanto si sentono confusi, smarriti, sradicati, senza risposte. A quest’ultimi il “sano distacco di piede” verrebbe dato fraternamente e caritatevolmente, solo per il loro bene! Senza polemiche e senza ironia, ma convintamente.

  • Giampiero ha detto:

    Appunto, se la possiede ancora questa Verita. E se tutto, come invece sembra, non sia foriero di un continuo e progressivo scollamento da questa Verità. Una Verità sempre identica a se stessa, anche se in continuo sviluppo (così dovrebbe essere se non vogliamo passare per CATTO-CONGELATORI) ma che tale rimane e rimarrà.
    Lo sviluppo verso la Verità tutta intera non ha, però, nulla a che vedere con quanto si profila. Ciò che si profila è purtroppo una SOSTITUZIONE di certe verità con altre verità.
    Ad es. parliamo di verità concernenti l’aspetto della morale. Cosa diremmo a quelle persone che per una vita , e con sacrifici, hanno cercato di aderirvi il più possibile a queste verità? Che in fondo i tempi sono cambiati e che certa ascesi è ormai anacronistica?
    E a coloro che, ingranando ulteriormente le marce, dicono a loro stessi: come abbiamo visto la Chiesa ha cambiato certe cose, dunque, stiamo solo anticipando i tempi. Un giorno , come vedrete, la Chiesa ci darà ragione e cammineremo di pari passo. Non saremo così stupidi come hanno fatto in tanti , sacrificando l’oggi per un domani che , come abbiamo visto, verrà…
    Insomma miei cari, una Chiesa che sull’essenziale si sbaglia e può sbagliarsi non solo è istintivamente rifiutata dalla sensibilità dei fedeli ma , fatto ancora più grave, non sarebbe neanche attraente per tanti, tantissimi, che a parole la vorrebbero più permissiva e inclusiva. A parole,appunto,Nei fatti ( e col tempo) la risposta sarebbe ben altra…

  • Sede occupata ha detto:

    Il punto è che cosa intendiamo per chiesa. La Chiesa con la c maiuscola è Cristo, la Via, la Verità, la Vita. La Chiesa è la Verità che si fa Persona e parla attraverso i Suoi ministri, in primis il Suo Vicario. Questo è il punto; in questa Chiesa si può anche decidere che la carbonara va fatta col sugo di pomodoro o che la Russia sia l’aggressore e Zelenski un vero democratico, non importa. In questa Chiesa importa soltanto una cosa: che la Verità Rivelata sia ascoltata, adorata, messa in pratica. Su questo non si transige, non si sgarra, non si indietreggia di un millimetro. Siamo in una trincea che non è nostra, è dell’Altissimo. Qualunque altra cosa, fossero pure i Sacramenti, (a maggior ragione per la loro sacralità), deve vivere in questo sacro ambito. Chi esce dalla Verità passa nell’altra squadra, come dice Cionci; non importa come si chiami e quale sia il colore del suo abito. Chi fa questo creando scandalo e confusione nel popolo di Dio è fuori dalla Chiesa, nell’altra squadra. La Verità è prima di tutto e oltre; la Verità è il nostro Tutto. Ora pensate alla organizzazione di Bergoglio e guardate come i dubbi si sciolgono come un gelato a Siracusa.

  • Paolo da Genova ha detto:

    A livello filosofico, capisco il problema e non saprei cosa suggerire. A livello pratico, invece, le cose mi sembrano molto più semplici. Si conserva il rapporto con il Signore con la preghiera personale e accostandosi ai sacramenti e alle liturgie (messe, rosari, processioni, ecc.) per amore Suo. Si ignora, quando necessario, quanto di eterodosso dice, fa o propone il parroco.

  • Cristiana cattolica ha detto:

    Secondo quale nuova dottrina, sta scritto che la chiesa di Cristo sarebbe la società degli apostati scismatici che si ostinano a non riconoscere il legittimo Pietro BENEDETTO e a militare nella setta massonica dell’antipapa eretico contro quella di Cristo❓

    Guai a voi farisei ipocriti, che prima giudicate l’antipapa anticristo- eretico e massone prolgbt…
    Ma poi vi ostinate vergognosamente nel riconoscerlo vostro capo e così, davanti a Dio vi rendere corresponsabili delle sue opere diaboliche!

    Ma a voi che vi illudete di ricevere Gesù eucaristia nelle messe sacrilegheuna cum L’ERETICO, ribadisco una frase di
    Papa S. Leone ripetuta dal suo Decreto che afferma:

    🔴 “Altrove, (ossia “fuori della Chiesa, che è il corpo di Cristo”) né buono è il sacerdozio né vero è il sacrificio”.
    🔴 Ma gli ERETICI, gli SCISMATICI e gli SCOMUNICATI SONO SEPARATI DALLA CHIESA.
    🔴 DUNQUE, NON SONO IN GRADO DI FARE UN VERO SACRIFICIO❗

    http://www.carimo.it/somma-teologica/III_q82.htm

  • Grazia ha detto:

    Nella Chiesa c’è Gesù, il quale ci chiede di soffrire con lui. È la strada della salvezza che ci chiede di percorrere con Lui, la strada della croce che il mondo rifiuta, persino i suoi ministri. E noi ci gloriamo di professare la fede della Chiesa, quella vera che non ci ha mai dato illusioni:” hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. È la chiesa che ci salva, non siamo noi a salvarla, noi attendiamo fiduciosi la Venuta del Signore, come il vecchio Simeone.

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