Esposto all’Agcom per le Oscenità di Sanremo. Iustitia in Veritate

25 Febbraio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, gli amici di Iustitia in Veritate annunciano un’iniziativa presso l’Agcom in relazione alle oscenità del Festival di Sanremo. Buona lettura e diffusione.

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Iustitia in Veritate, facendo seguito alla diffida preventiva inviata alla RAI e al Comune di Sanremo, ha presentato un esposto all’AGCOM, unendosi così al coro delle sacrosante proteste che si sono levate dopo l’ultima edizione del festival di Sanremo.

Nell’esposto sono stati segnalati i gravi episodi, purtroppo ormai arcinoti, di violazione della normativa vigente, a danno in particolare dei piccoli telespettatori.

L’abito di Chiara Ferragni, che riportava la raffigurazione del suo stesso corpo nudo, unito alla scritta “pensati libera” che la co-conduttrice del festival aveva mostrato su uno scialle precedentemente indossato, ha costituito un inequivocabile messaggio secondo il quale essere liberi significa mostrarsi nudi.

Inutile sottolineare quanto tutto ciò sia tanto diseducativo per i bambini e gli adolescenti, quanto degradante per le donne. Tale scritta sullo scialle ha poi dato l’input ai social, dove sono comparsi i più svariati meme che sostituivano quel messaggio con altri ironici e irriverenti.

La popolare influencer ha poi indossato un gioiello a forma di utero e ovaie che, per sua stessa ammissione, era volto a promuovere a Sanremo i “diritti riproduttivi”.

Tra tali “diritti” rientrerebbero sia l’aborto volontario, che nel nostro ordinamento, salvo determinate eccezioni, è una condotta vietata, sia la procreazione assistita, che costituisce reato nel caso comporti la pratica del c.d. utero in affitto, della clonazione e della cessione illegale di gameti.

Questioni così sensibili non possono evidentemente essere trattate con una tale superficialità e senza un contraddittorio, per giunta in una manifestazione canora che dovrebbe essere essenzialmente di intrattenimento.

Procedendo nella rassegna di quanto accaduto sul palco dell’Ariston, non possiamo non rilevare quanta verità ci sia nel popolare adagio “Chi si somiglia, si piglia”. Infatti dopo le prodezze della moglie, sono arrivate quelle del marito.

Fedez e Rosa Chemical hanno simulato un rapporto omosessuale (compiendo gesti qualificabili come atti osceni in luogo pubblico) sotto gli occhi della moglie del rapper, presentando così l’infedeltà coniugale come usuale e accettabile e compiendo un altro passo nel percorso di umiliazione della donna già precedentemente intrapreso.

Il tutto, ancora una volta, davanti a un pubblico composto anche da piccoli telespettatori.

La circostanza che i contenuti della trasmissione fossero rivolti anche a un pubblico minorile è stata indirettamente confermata anche dal conduttore della trasmissione, il quale consta che abbia affermato, in conferenza stampa, di volersi rivolgere proprio ai bambini.

Nel bel ritratto di famiglia presentato al grande pubblico di Sanremo, non poteva mancare il nonno, ed ecco arrivare sul palco Fedez, J-Ax e Gianni Morandi che hanno espressamente promosso l’uso di sostanze stupefacenti, vietate dalla legge, davanti a un vasto pubblico di spettatori, anche minorenni. Il “nonno” Gianni Morandi, nella conferenza stampa prima della puntata, riferendosi alla cannabis aveva incredibilmente dichiarato “non l’ho mai provata, devo rimediare”.

Non poteva poi essere da meno la prestazione del giovane Blanco il quale, nonostante abbia tenuto una condotta che costituisce reato, devastando le decorazioni floreali presenti sul set del festival, non è stato né rimproverato, né punito adeguatamente dai responsabili del programma.

Il risultato è stato un altro bel messaggio diseducativo inviato ai minori: quando qualcosa non va come si vorrebbe, sarebbe legittimo sfogare i propri attacchi di rabbia contro qualsiasi cosa ci si trovi davanti, senza badare se si tratti di beni pubblici o altrui.

Concludiamo questa triste rassegna citando quanto dichiarato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza: “La voce dei ragazzi reclusi negli istituti penali minorili è arrivata finalmente nelle case di tutti gli italiani grazie al monologo di Francesca Fagnani sul palco di Sanremo. Un testo che ha il merito di aver portato in prima serata le storie complesse, difficili e umane di ragazzi che hanno sbagliato, ma ai quali va data la possibilità di avere un futuro”.

Condividiamo certamente queste affermazioni, ma ci sentiamo di aggiungere che meglio sarebbe stato non veicolare parallelamente sul palco di Sanremo messaggi che rischiano di far diventare i bambini di oggi i reclusi di domani, reclusi nelle dipendenze e nei vizi, se non addirittura nelle patrie galere.

Alla luce di tale quadro completo dell’evento, Iustitia in Veritate sta valutando quali ulteriori azioni intraprendere, secondo quanto in via preventiva comunicato con le diffide legali già inviate alla Rai e al Comune di Sanremo.

Milano, 25 febbraio 2023 – San Gerlando di Agrigento

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6 commenti

  • Carlo ha detto:

    Ok, è importante combattere il satanismo mediatico, ma è solo un sintomo. Come va lo studio teologale della morale sessuale tra i cattolici? Chi riesce a spiegare con un minimo di razionalità la morale sessuale cattolica agli adolescenti, partendo dalla teologia annacquata e contraddittoria del post concilio? La castità è difficile, tutti lo sappiamo, e senza una fede solida e energica è quasi impossibile. Non per caso la chiesa bergogliana è piena di pedofili e pederasti. L’ambiente ecclesiastico post conciliare è una macchina di perversioni.

  • Mara ha detto:

    Chi lo ha detto “costretti a pagare”? Costretti da chi o da cosa? Basta disdirlo il canone, caro signore! Va fatto ogni anno, inviando il modulo all’agenzia delle entrate. Semplicissimo. È solo questione di volontà, che non mi sembra ci sia tra i tanti “resistenti”. Facciamoci tutti un serio esame di coscienza e meno lamentele da bar

    • Tempi bui ha detto:

      Non è così semplice disdire il canone, cara signora. Si informi meglio sui presupposti per l’esenzione.
      Fra l’altro:
      …E’ prevista una sanzione che va dai 200€ ai 600€, con il rischio che l’importo verrà iscritto a ruolo e si provvederà alla riscossione coattiva mediante l’Agente della riscossione (Equitalia), che invierà la cartella di pagamento. Nell’ipotesi in cui non paghi procederà con il pignoramento
      Quanto a esami di coscienza e lamentele da bar, beh, non le sembra di esagerare un po’?
      Ossequi, comunque.

      • Mara ha detto:

        Ma che cosa dice, se lo faccio ogni anno. Il massimo che si può fare per esserne sicuri è avvisare anche il proprio fornitore di energia elettrica. È facile, è facile. È solo questione di volontà…

  • Mara ha detto:

    https://www.provitaefamiglia.it/petizione/basta-propaganda-gender-sulla-rai-intervenga-il-governo-firma-ora. Firmate questa petizione indetta da Pro Vita e Famiglia. E spegnete il televisore! Chissà quanti ancora, tra i “resistenti”, guardano ancora certi programmi… Il boicottaggio di prodotti e servizi allineati è l’arma più efficace per porre fine a certe narrazioni.

  • Tempi bui ha detto:

    Iniziativa lodevole, ma credo purtroppo inutile nella mefitica atmosfera che avvolge ogni cosa e ogni ambiente. Il copione di Sanremo tutto precedentemente scritto, compresa la distruzione dell’arredo floreale, non solo è un’offesa per il pubblico che ha seguito la kermesse, ma una ulteriore manifestazione di come il diktat luciferino debba necessariamente attuarsi per il rovesciamento e lo stravolgimento di ogni regola di ordine naturale e dell’intera società.
    Oltre tutto, nel caso di Sanremo, con il concorso di tutti i cittadini costretti a pagare il famigerato e odioso canone.