Peter Pan, i Bambini Perduti, l’Innocenza e Gorsad Kiev. Benedetta De Vito.

26 Gennaio 2023 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni su alcune espressioni “artistiche” legate all’infanzia…buona lettura e condivisione.

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D’un tratto in sogno m’appare la verità: che Peter Pan, considerato (anche da me) un classico per l’infanzia, in realtà è un libro maligno che racconta per filo e per segno che cosa accade ai “bambini perduti”, vestiti da animaletti (come ce li mostra la Disney) e cacciati dal perfido Capitan Uncino.

Rapiti dal demone verde Peter Pan (il dio pagano Pan), con un magico zufolo (il pifferaio-pfizer), portati nell’isola che non c’è. E sapete perché Wendy si chiama così? Semplice: perché la caccia ai bambini perduti si svolge di mercoledì (Wednesday in inglese) e quindi Wendy… E non soltanto nell’isola che non c’è.  Succede anche nell’Ovelook hotel e altrove… Mi sveglio di colpo. Ecco apro gli occhi, è notte fonda e sono sola. Per sapere che ora è accendo il cellulare e, oh no, altri bambini perduti.

Il mio amico fiorentino mi manda le foto di un certo gruppetto ucraino, che fa pari e patta nei  biechi e tristi contenuti pedopornografici, con Balanciaga (le foto pubblicitarie con sconcezze e bambini) e con gli ultimi travestimenti orrifici della signorina Ciccone… ma un saltello e giù dabasso.

Ed eccoci nell’”isola che non c’è” di Odessa dove lavorano questi sedicenti artisti ucraini (forse anche a loro arrivano i nostri soldi, chissà…) e giovanissimi. Il gruppetto infatti si chiama “Gorsad Kiev” che, parola loro, vuol dire “giardino urbano”. Quindi un’isoletta verde simile a quella di Peter Pan anche se in città. Ma che cosa cambia? Anche i bambini perduti di Peter Pan si smarriscono nei Kensington Gardens, giardini urbani…

Lasciamolo dire a loro, nella mia traduzione in italiano: “Gorsad è un’astrazione di luogo e di tempo”. Oh che bellini, ma davvero? E che cosa succede in questa isoletta che non c’è? Si fotografano bambini con sacchetti di plastica in testa, una bimba con zainetto trasparente vi reca dentro un bel fallo rosso, una ninfetta viene ritratta con il sangue al naso e un’altra mentre bacia in bocca un cane. In un caso la testa di una bimba sembra mozzata e solitaria su un telo bianco. Ma che bellezza! Quanta arte! Che grandi altezze! E pensate che per cotanto estro han trovato spazio anche su Vogue…

E questa sarebbe, a detta loro, “l’Ucraina alternativa”. Ma che meraviglia! Tutto questo accade mentre noi ci stracciamo le vesti per una guerra che ci sta trascinando verso un punto di non ritorno. E i fotografi dicono chiaramente che loro se nel impipano della politica “perché è tutto molto triste”.

Ora basta con l’orrore ( se non vi basta il gruppetto ha anche un profilo instagram), oggi si festeggia la stupenda conversione di San Paolo raccontata con semplicità e meraviglia negli Atti degli Apostoli. Pregando, ricordo che Gesù diceva lasciate che i bambini vengano a me. Sì, l’innocenza dei bambini era kalòs kai agathòs. La verità del cuore infantile che gli adoratori di Satana detestano.

E il mio pensiero vola a due Santi giovinetti, Santo Stefano e San Lorenzo, che dormono nella silenziosa basilica di San Lorenzo Fuori le mura. Vengono raffigurati in tonaca sanguigna (nel sangue sparso del loro martirio), biondi, a piedi nudi. Tali e quali al giovane vestito di rosso ritratto in primo piano da Piero della Francesca nella flagellazione di Cristo. Lui, come Stefano e Lorenzo, bello e buono, nella verità che è sempre odiata dal mondo. Il mondo che ha flagellato la Verità cioè Cristo. E che continua a farlo, nelle personcine dei tanti bimbi innocenti e perduti, vittime dei tanti Peter Pan nocivi, gli eterni nemici della Verità… Preghiamo.

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2 commenti

  • Roberto ha detto:

    L’orrore su i bambini, spacciato come “arte”, viene considerato “normale” – “interessante” – “stimolante” – da molta parte della nostra “cultura”. La perversione è un giochino maligno che, per poter continuare a divertire, deve diventare sempre più spaventoso. Tutto questo è solo ORRORE e non ha nulla a che fare con il genere umano. E, con una piccola chiosa, mi permetto di ricordare la polemica tra la ” gratuità paolina” e ” l’obolo di Pietro” ed invito a rileggere le lettere ed il contesto.
    Di certo se avesse prevalso la gratuità paolina non ci sarebbero stati palazzi a Londra né comunità contemplative distrutte per questioni immobiliari. Chissà se la storia della Chiesa avrebbe potuto prendere un altro corso

  • Chedisastro ha detto:

    Sì, “oggi si festeggia la stupenda conversione di San Paolo” su cui stamattina ho ascoltato un’appassionata ed entusiasmante omelia…e pensare che in tempi di fantasiose e impertinenti libertà, in un tal testo universitario (dove si nega e si rovescia praticamente tutto il nostro sacro credere) si scrive che non si trattò di conversione, ma di vocazione. Mah… nella mia pochezza non capisco la puntualizzazione e neppure resisto di fronte a un’altra corbelleria per cui San Paolo pare decidesse di andarsene a predicar lontano dopo divergenze e liti con San Pietro.
    Perbacco, vedo il mondo rovesciarsi sempre più e nel più profondo stupore, mi è impossibile immaginare le due colonne della Chiesa in contrasto e stizzite fra di loro.