Laporta. A Che Servono NATO e UE se Uccidono l’Economia e Portano la Guerra in Casa?

12 Luglio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo articolo che il generale Piero Laporta ci ha inviato, e di cui lo ringraziamo di cuore. Buona lettura.

§§§

All’inizio della primavera, quando le tramontane si fanno più robuste, un attacco nucleare sull’Ucraina, sul Donbass e sulla Russia occidentale sarà vantaggioso per troppi farabutti. Le polveri radioattive andrebbero verso il Mediterraneo e anche verso l’Italia. Il popolo con le mascherine, già domato dalle esercitazioni Covid, risponderà con disciplina e forza d’animo all’imperativo categorico: mascherati, resilienti e obbedienti. Sarà davvero così? Il futuro, si sa, è nelle mani di Dio, sebbene troppi vorrebbero sostituirlo.

BoJo, per esempio, convinto d’essere indispensabile, ha capito troppo tardi che Betty darebbe fuoco pure ai nipoti per tenersi il trono. Si divorano fra di loro, questo è l’aspetto positivo.

Che la prima bomba N sia russa o statunitense poco importerà. L’attacco nucleare inasprisce la guerra: cioè quanto desidera – è evidente fin dal giorno dell’invasione russa – una quantità di criminali, a cominciare da ebrei, cristiani e mussulmani apostati delle rispettive fedi, sparpagliati negli opposti fronti. Finché c’è guerra c’è speranza a casa dell’ineffabile Charles Schwab, della sciura Ursula von der Leyen, di Vladimir Putin e del geniale Joseph Robinette Biden, inteso Manomorta e del suo amico Erdogan.

Una bomba nucleare, ovunque e da chiunque sganciata, all’Italia regalerebbe un rinvio sine die delle elezioni politiche. Possiamo immaginare la disperazione di Quirinale, palazzo Chigi, Montecitorio e palazzo Madama. Come dubitarne? Dopo tutto sono persone affidabili, sincere e oneste.

Il Parlamento? Tale Graziano Claudio, già capo di stato maggiore della Difesa, certifica quanto il Parlamento davvero conti. Egli racconta come Berlusconi e Napolitano assassinarono gli interessi italiani in Libia. A teatro, sembra incredibile, ma andò proprio così, a teatro, il 17 marzo 2011, prima del Nabucco, direttore Riccardo Muti, nel teatro dell’Opera, Va’ Pensiero sull’Ali Dorate e hanno ucciso l’Italia: «Nel primo intervallo, appena appresa la notizia della Risoluzione dell’Onu, viene organizzata una sorta di riunione di governo in una sala riservata del teatro» Nel camerino del capocomico? Il Graziano non lo dice: «In quella sede viene espresso un parere favorevole per un pieno impegno italiano al fianco degli alleati per porre fine alle violenze contro i civili perpetrate da Gheddafi. Terminato il Nabucco, ci riuniamo di nuovo in una saletta del teatro, questa volta alla presenza del presidente Napolitano. Il ministro degli Esteri Frattini si collega telefonicamente».

Ed ecco i due gabellatisi poi quali vittime d’un “colpo di Stato”: «I ministri presenti (ndr tra cui il premier Berlusconi e quello della Difesa La Russa) contribuiscono per la loro parte di responsabilità. Quando usciamo dal Teatro dell’Opera, è stato dunque concordato che l’Italia interverrà militarmente in Libia».

Il Parlamento? Ai presidenti delle Camere, chessò una telefonatina, solo per dire:«Ciao! Come stai?… Noi andiamo in guerra, hai presente “Faccetta nera dell’Abissina”?!? Ecco, la chiamiamo come al solito missione di pace, che te ne pare?».

Gianfranco Fini avrebbe ricevuto la telefonata a Montecarlo, sorseggiando un doppio whiskey senza ghiaccio. Saputo quanto avvenuto nel camerino del capocomico del Teatro dell’Opera, che cosa fa il Fini Gianfranco? S’addormenta oppure chiama lo Schifani Renato, presidente del Senato: «Che facciamo? Convochiamo d’urgenza il Parlamento (sovrano), magari in seduta congiunta, per decidere lo stato di guerra, come prevede la Costituzione e lasciar decidere al Parlamento (sovrano) se dobbiamo farci derubare dei nostri interessi in Libia?»

Lo Schifani, sonnecchiante di suo, non ha capito nulla. Costituzione? Interessi nazionali? Parlamento sovrano? Quel Fini è il solito esagitato, e riprese a guardare “C’è Posta Per Te”, sorseggiando la tisana al finocchio, absit…

Andammo in guerra contro i nostri interessi nazionali, andammo in guerra mettendo in ginocchio il Parlamento (sovrano) grazie a inetti e traditori tuttora processabili, per reati gravissimi e imprescrittibili, commessi in associazione a favore di potenze ostili. Andammo in guerra a fianco di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna per pagare a usura l’energia di cui necessita la nostra industria. Migliaia di imprenditori suicidatisi, famiglie sul lastrico, lavoratori disoccupati e la Libia in un caos ingovernabile, coi pozzi derubati da Francia, Gran Bretagna e Turchia. Il ministro dell’Inferno dei profughi, è italiano. Ieri il Maroni e il Salvini, oggi Lamorgese. Fu deciso in un teatro.

Anche la guerra in corso è una guerra petrolifera, come tutte le precedenti, anzi un po’ di più, con reciproci vantaggi fra le fila degli opposti governi combattenti. Anche questa è una guerra finta coi morti veri, come quella del 6 Ottobre 1973, quando ebrei e cristiani apostati, venduti ai petrolieri, s’accordarono con mussulmani della stessa risma e finsero di non aver visto, al di là della linea di contatto sul Sinai, ben due divisioni corazzate, 2.220 carri armati e 1200 artiglierie semoventi. A tanti mezzi occorre un’area come i litorali da Rimini a Riccione per schierarsi. I satelliti non li videro.

Un carro armato del 1973 faceva più fracasso di trenta automobili a tutta manetta. Lì c’erano 2.220 + 1.200 = 3.400 rumorosissimi mezzi. Non li sentirono.

Ognuno di quei mezzi esigeva – a essere tirchi – non meno di 500 litri, cioè 1milione e 600mila litri di carburante, pari a 8mila fusti da 200 litri, ammucchiati a ridosso della prima linea. Non li hanno visti.

Puoi spalmare come vuoi nel deserto tutti quei mezzi e quei fusti di gasolio, li si vede eccome, anche coi satelliti del 1973. Non videro i mezzi, non videro i magazzini, non sentirono il fracasso di 3.400 mezzi di combattimento più altrettanti logistici.

Tre giorni prima della guerra finta coi morti veri, Enrico Berlinguer a Sofia subì un attentato. Non disse nulla e sulla guerra fu categorico: «Vogliamo la Pace». Aldo Moro non volle la NATO, in quanto tale, nella guerra di ebrei, cristiani e mussulmani apostati.

La guerra cominciò. Il 6 Ottobre 1973 la benzina costava 100 lire a litro, dopo una settimana costò 500. La guerra finì nel bel mezzo d’una cosiddetta controffensiva, una pagliacciata mediatica ante litteram. Secondo giornali, tivvù e strateghi da bar dello sport, il generale Ariel Sharon, il 16 ottobre 1973, dieci giorni dopo che l’esercito egiziano “aveva colto di sorpresa gli israeliani”, attraversò il Canale di Suez e portò i suoi carri armati sulla sponda opposta, attraverso uno stretto varco nel fronte egiziano. Ma guarda che genio della guerra.

Secondo giornali, tivvù e strateghi da bar dello sport, nel giro di sei giorni, quest’azione costrinse il presidente egiziano Anwar Sadat a chiedere un immediato e incondizionato cessate il fuoco perché non aveva più forze sufficienti neppure per difendere la strada per il Cairo.

Una macabra buffonata. Lo “stratega”, genio della guerra Sharon dette misura di sé a Sabra e Chatila, altro capolavoro di apostati ebrei, mussulmani e cristiani.

Quel 16 Ottobre 1973 lo scopo fu conseguito: il carburante alle stelle, consacrando dollaro e sterlina monete di scambio per il greggio. Bretton Wood definitivamente agli atti. E arrivò l’Austerity: la prima parola inglese per una supposta fiscale italiana.

Oggi è una schifezza analoga, su scala più grande, ma non si sono ancora messi d’accordo su quale sarà la moneta di riferimento finale. Una bomba nucleare o due o trenta aiuterebbero a decidere. Troveranno un teatro dove stabilire chi fa che cosa.

I nostri capataz sono/sembrano pacifisti. Ne hanno ben donde. La NATO non combatte, ormai è chiaro anche nei lupanari di Timbuctu, dove si sganasciano per le montagne di denaro nostro agli ucranazi e per le fantasie crociato-onanistiche sulla difesa europea dello stesso Graziano del teatro dell’Opera. Stoltenberg tutt’al più può vende/regala armi, pagate dai soci atlantici, per la felicità delle industrie statunitensi, inglesi, canadesi e australiane. Suvvia qualche briciola anche per noi rimane.

Se però il conflitto s’inasprisse, arrivando fino in casa nostra, scopriremmo due cose. La prima. Se combattessimo contro la Russia, come Mussolini a luglio 1941, mutatis mutandis il nostro esercito è oggi in condizioni di gran lunga peggiori e non ha generali con gli attributi necessari, se non per figurare in un camerino di teatro. La seconda. Se scendiamo direttamente in guerra, più d’uno si domanderà a che cosa servono la Repubblica, la NATO e la UE se uccidono l’economia, massacrano industria e lavoro, diffondono malattie e infine ci portano la guerra in casa. In quel momento rinfocolerebbe il ricordo di piazzale Loreto. Eppure alimentano la guerra, come i loro padroni esigono. Però vogliono la pace, presumendo basti sculettare da fighette poliglotte per ottenerla.

George Bernard Shaw in questi giorni direbbe:«Per fare politica non è necessario essere stupidi, però aiuta». Egli lo disse del golf, ma i farabutti al potere sono idioti e ci portano a morire. Ci sarà pure un motivo se, fra tragedia e farsa, più d’uno rivaluta Lenin, Stalin e Mao Tse Tung. Cristo Vince, Egli, non altri.

www.pierolaporta.it

Gen. D.g.(ris.) Piero Laporta

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44 commenti

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Il Generale è lucido e chiaro come sempre, non una parola superflua o fuori posto. E’ anche questo il prezioso bagaglio di un militare abituato a situazioni operative.
    Meriterebbe approfondimento il perché l’Italia non sappia darsi una classe dirigente che faccia l’interesse nazionale e come mai ci sia “nei secoli” collusione e corruzione a un punto tale, che apparati dello Stato (deviati quanto si vuole ma sempre Stato) facciano fuori i rari personaggi politici che servono il proprio Paese anziché altri

    • piero laporta ha detto:

      Grazie. Le sono grato per l’attenzione e per la fiducia che lei accorda al mondo militare. Spero lei abbia ragione, perché, come ho detto e come temo, se si andasse in guerra, saremmo combinati peggio che ai tempi di Mussolini.

  • alessio ha detto:

    Invece i carabinieri sabaudi
    che invasero la toscana
    parlavano francese .

  • Armando Stavole ha detto:

    C’è un libro in circolazione in Italia, forse poco conosciuto, ma serio e ben documentato, ovviamente con qualche piccola sbavatura od omissione, ma in sostanza fa capire quanto la storia sia da riscrivere. Il potere enorme dei veri manovratori ha fatto sì che si scrivesse la storia in modo utile per i loro disegni futuri facendo credere alle masse che dipende dai loro capi e/o governi ed invece leggete DEEP STATE di Marco Pizzuti e capirete che non solo una nazione, ma intere nazioni sono state manipolate con la forza del denaro.

    • piero laporta ha detto:

      caro Armando, leggerò questo libro, ma ti chiedo: Draghi, Berlusconi, Meloni, Letta, ecc. sono lo Stato o la sua c/immagine?😎😆

    • Armando Stavole ha detto:

      Purtroppo, tolta la massa di ignavi che non hanno contezza di esistere come esseri pensanti, quei signori rappresentano un buona parte del nostro popolo, Montanelli dixit!
      Mi ricorda un reparto di allievi (400) disgustato per il rancio quasi tossico nel lontano 1961. Tutti d’accordo nel rifiutare il pasto a pranzo, ci trovammo in un plotone di 20 che lo fece ed all’inchiesta le risposte furono diverse, ma chiare. Finì all’italiana, poiché avevamo ragione, ma furono momenti di ansia.

  • Marco l'altro ha detto:

    Andammo in guerra contro i nostri interessi nazionali, andammo in guerra mettendo in ginocchio il Parlamento (sovrano) grazie a inetti e traditori tuttora processabili, per reati gravissimi e imprescrittibili, commessi in associazione a favore di potenze ostili.
    Mi è venuto in mente leggendo il suo articolo una considerazione su ricordi di quanto aver studiato in storia tanti anni fa:
    Di tutt’altro genere l andare in guerra con la spedizione in Crimea di 18000 bersaglieri del regno di Sardegna ,guidato dall primo ministro conte di Cavour ,affianco della Francia .Gran Bretagna ,impero turco contro l impero Ruso. Altre menti altri risultati.
    Grazie Generake per i suoi articoli veramente interessanti una finestra sulle nostrane vulgate contraffatte.

  • Mimma ha detto:

    Temo molto le false flag : confondono e impediscono l’orientamento.
    Quando finalmente si capisce, grazie a uomini che sanno muoversi anche nella nebbia, come lei, Generale, è spesso tardi. Stavolta sarebbe non solo tardi, ma inutile per i pochi sopravvissuti alle foschie nucleari.
    Vorrei tanto un’Europa Cristiana che comprendere anche la Russia e , nel recente passato, mi pare di aver capito che anche Putin lo avrebbe desiderato.
    È stato però malamente respinto dalle tigri angloamericane che desiderano allungare gli artigli sulle risorse di quel grande Paese, come hanno fatto su tutte le altre che sappiamo, dopo averlo abilmente separato dalla Germania.
    Mi conforta soltanto la sua conclusione, Generale Laporta, abituale ormai nelle sue riflessioni da un po’ di tempo a questa parte: Christus Vincit.
    A Lui la gloria e la potenza nei secoli!

  • MARIO ha detto:

    Penso che se l’Ucraina fosse stata nella NATO prima del 24 febbraio 2022, la Russia (o meglio Putin) non l’avrebbe sicuramente invasa e adesso non ci troveremmo immersi, noi e il mondo intero, in questo grande caos.

    • ex : ha detto:

      Cioè: se la carica di dinamite fosse stata ancora più vicina al fuoco, oggi staremmo molto meglio (tutti nell’aldilà).
      Mi pare un ragionamento perfetto.

      • MARIO ha detto:

        Cioè saremmo tutti degli Ex? E lei un ex-Ex? Chissà che soddisfazione…
        Mi pare che il mio “ragionamento perfetto” sia anche quello condiviso dalla maggioranza di svedesi e finlandesi, che di Russia (o di Putin) forse ne sanno più di lei…

        • ex : ha detto:

          «Cioè saremmo tutti degli Ex? E lei un ex-Ex? Chissà che soddisfazione…»

          Certamente saremmo tutti ex, ma la soddisfazione sarebbe la sua che vuole avvicinare al fuoco la carica di dinamite, mica la mia.

          «Mi pare che il mio “ragionamento perfetto” sia anche quello condiviso dalla maggioranza di svedesi e finlandesi, che di Russia (o di Putin) forse ne sanno più di lei…»

          A sì? i Dati, i riferimenti, i link!… Perché a portare in causa Cinesi e Indiani sarei capace anch’io. Non si fanno queste affermazioni senza portare uno straccio di testimonianza, di riferimento da poter consultare. E poi Lei molto probabilmente confonde le affermazioni dei rappresentanti degli Svedesi e Finlandesi con quelle dei popoli svedese e finlandese, allo stesso modo che Svedesi e Filandesi potrebbero confondere quelle di Draghi e Speranza con quelle del popolo italiano Dove sono i sondaggi che Svedesi E Finlandesi la pensano come Lei?.

          Ma tranquillo, voglio fargliela passare su Svedesi e Finlandesi, con i quali Lei come al solito svicola pur di rispondere qualcosa senza restare attinente al tema, che consiste nel fatto che assiepare missili nucleari alle soglie di casa della Russia (i Paesi NATO intorno alla Russia ne sono dotati, ma perfino quelli lontani come noi), sarebbe un segnale di pace piuttosto che di guerra.

          Svedesi e Finlandesi (insieme a Lei ovviamente) possono conoscere della Russia ogni minimo particolare, e di Putin tutto ciò che forse neanche lui conosce di sé stesso; ma cosa c’entra con i missili che la Nato, senza bisogno che l’Ucraina sia nella Nato, già sono davanti alla Russia, e con l’Ucraina nella Nato ne sarebbero sull’uscio di casa?

          Guardi che in Europa non ci sono solo Svezia e Finlandia, e le guerre non si fanno più con le spade come al tempo dell’Impero Romano; non è detto che i Paesi più pericolosi per un Paese belligerante siano quelli più vicini, a meno che non facciano parte del fronte nemico (ed oggi Svezia e Finlandia non sono ancora nella NATO – le faccia entrare e poi sentirà che musica…); lo sono invece i Paesi che sono dotati di armi micidiali a lunga gittata, anche se lontani, come quelli che hanno all’interno le basi missilistiche della NATO, di cui noi abbiamo il triste vanto di esse i capofila. Espandendosi la guerra, altro che Svezia e Finlandia, siamo noi che avremo l’onore di costituire oggetto delle attenzioni del Signor Putin e compagnia…

          Tutti gli esperti di queste cose, tranne Zelenskj, Biden, Draghi… e Lei, sono concordi sul fatto che la causa della guerra è l’aver attorniato la Russia di missili nucleari, e Lei afferma che mettendogliene ancora degli altri è assicurata la pace. Formidabile!

          Mi perdoni, ma tra un “esperto” come Lei, e un esperto come il Generale Laporta, io mi affido al giudizio del Generale, ovviamente riconoscendo ragionevoli i suoi scritti ricchi di dati ed informazioni e di fatti che né io né Lei possiamo contestare.

          Ma al di là di tutto e tornando alla sua logica, anche per uno che ha appena la capacità di far funzionare il proprio cervello: “più rendi pericolosi i Paesi ai confini della Russia, meglio è assicurata la pace”… Come dice il buon Stilumcuriale emerito: posso dire Mah!…?

          Chiudo qui. La pensi pure come vuole!

    • piero laporta ha detto:

      La storia, come la guerra, non si fa coi se e coi ma, proprio per questo si uccide e si muove guerra. Ora avventuriamoci nella sua congettura.
      Se l’Ucraina fosse stata nella NATO, Putin l’avrebbe invasa ugualmente e la NATO non avrebbe combattuto, esattamente come non combatte ora e come non ha combattuto altrove. Messa alle strette potrebbe passare direttamente alla bomba N se qualche pazzo al Pentagono o (più verosimilmente) al Dipartimento di Stato convince il vertice che possono farcela. Non possono comunque farcela ma la bomba N è tuttora a appesa a un filo e lo rimarrà a lungo.

      • MARIO ha detto:

        “Se l’Ucraina fosse stata nella NATO, Putin l’avrebbe invasa ugualmente.”
        Io invece penso di no, così come lo pensano Svezia e Finlandia.
        Buona giornata.

        • Cris ha detto:

          A dicembre Putin aveva mandato un ultimatum, chiedendo garanzie verificabili che l’Ucraina non sarebbe entrata nella NATO, altrimenti avrebbero messo in atto misure “tecnico-militari”. Nessuno ha voluto ascoltare, e la Russia ha messo in atto le sue minacce. Questo processo sarebbe potuto avvenire anche prima, l’ipotesi Ucraina nella NATO e tutti felici semplicemente non esiste e mai è esistita. Comunque, queste sono formalità: la NATO ha addestrato l’esercito Ucraino, fornito armi e intelligence e ha mandato diversi “mercenari”: questo è già di fatto un confronto tra un esercito NATO e l’esercito Russo, manca solo il timbro ufficiale, che evita di dover coinvolgere anche gli USA, per ora.. e speriamo mai.

        • piero laporta ha detto:

          Guardi, Mario, se la NATO avesse capacità di combattimento avrebbe attaccato la Russia prima che invadesse l’Ucraina. Trovare un pretesto è la cosa più facile. La capacità di combattimento non è data solo dalla potenza economica o tecnologica. Gli USA hanno innescato una cinquantina di conflitti dopo la 2GM; ne hanno vinto solo uno: l’invasione di Grenada, nel 1983, un’isola 200 kmq più vasta dell’Isola d’Elba. Per il sistema USA l’importante non è vincere le guerre ma combatterle, fabbricare armi per le guerre e stampare denaro per pagare le armi. Allargare la NATO senza capacità di combattimento è utile solo a dare un alibi a Putin, che non è farina da ostie, sia chiaro.

  • Donna ha detto:

    Ho la netta sensazione che nell’acquario ci siano troppi squali, mentre le prede grandi cominciano a scarseggiare,quelle rimaste si stanno facendo furbe ed i pesciolini non bastano a saziare la fame di uno squalo,figuriamoci di molti. Così dalla fame cominciano a diventare nervosi, a qualcuno scappa un morso ad un altro squalo,e si sa,il sangue lo sentono ad un miglio….chissà che pian piano non si divorino a vicenda.. il collante fra essi è il potere e il denaro…e Giuda è fra loro… peccato che non ricordino la fine che ha fatto

  • edoardo ha detto:

    Al solito molto interessante, peccato il grossolano errore di misura: per fare un metro cubo occorrono mille litri, quindi 10 litri per 3400 mezzi fanno 34000 litri, ovvero 34 metri cubi, un’autocisterna. Un fattore mille di troppo…

  • LUCIANO MOTZ ha detto:

    Egregio Generale, il risultato non è scontato, perché dietro le quinte c’è un attore non nominato: la Cina.
    Interpretare l’idea della Cina è quasi impossibile, tanto lontano dalla nostra è la loro elaborazione del pensiero. Oltretutto, alcune azioni cinesi si pongono su fronti opposti: l’informale patto d’alleanza con la Russia farebbe intravedere un progetto volto a ribaltare l’impero del dollaro; ma non si deve dimenticare il virus uscito dal laboratorio di Wuham, dove venivano fatte ricerche finanziate dagli USA e che, per la loro natura, non potevano non avere finalità d’impiego bellico. Un rompicapo peggiore di quelli della Settimana enigmistica!

    • piero laporta ha detto:

      Il virus è uscito dagli USA – ho lasciato la collaborazione con La Verità su questo punto – brevettato in USA e da lì passato ai laboratori all’estero.
      Luttwak il giorno dopo lo scoppio della pandemia disse che il virus era troppo debole per avere finalità militari. Excusatio non petita poi smentita dai fatti. In realtà non si può neppure dire “sono stati gli USA” perché la costellazione di interessi in capo a Hussein Barak Obama (come oggi su Bidén) è troppo variegata per una sola bandiera.
      Che cosa farà la Cina? Correrà in soccorso del vincitore fra Usa e Russia, momentaneo vincitore. Non di meno i legami fra i BRICS sono una realtà di fatto che porta verso un ordine monetario nel quale il dollaro, quello di oggi, ha poco spazio.

  • Davide Scarano ha detto:

    Caro Laporta, la prenda con affetto, ma se fossi un assicuratore avrei paura ad assicurarla per le verità che dice. Siamo talmente immersi nelle veline mediatiche e nell’inedia che non sappiamo di non sapere, ciò evidentemente è pericoloso per se stessi e per la Nazione in cui viviamo. Ad esempio nulla sapevo, forse perchè non ritenevo l’argomento importante, circa lo sviluppo della guerra dei sei giorni. Che dire? Come ho già detto in altre occasioni le prove che Dio ci manderà forse riusciranno a scuotere menti e coscienze.

    • piero laporta ha detto:

      Non la “guerra dei sei giorni”, quella del 5-10 giugno 1967. Io ho parlato di quella dello Yom Kippur, del 1973. Anche la prima tuttavia nacque in un contesto nebbioso persino più della seconda.

  • Cris ha detto:

    Caro Generale, tutto chiaro, a parte la “guerra finta con morti veri”. Per la guerra del Kippur ho capito, ma nel presente non pensa che i Russi (e dietro di loro l’Eurasia) stiano facendo sul serio? Sul serio nel senso che si stanno giocando l’opportunità di porre fine all’egemonia americana e creare il loro polo. Infatti ho la netta impressione che il resto del mondo (il c.d. “Sud globale”) stia a guardare distante ma interessato per decidere con chi schierarsi. Per entrambi (Russia ed elite Anglo) è una questione di vita o di morte, o sto esagerando? Grazie.

    • piero laporta ha detto:

      La “questione di vita o di morte” riguarda quelli come noi.
      Le élite cercheranno un punto di equilibrio, senza curarsi troppo dei morti e dei confini. L’importante è cadere in piedi. Forse non gli riuscirà ma il tentativo di far fare la guerra per procura mi pare ci sia. Sì, Putin appare più pulito,per ora, ma aspettiamo la fine.

      • Cris ha detto:

        Giusto. Del resto, un obiettivo dichiarato di Putin è trovare una nuova architettura per la sicurezza collettiva europea, parole sue dette piu’ volte. Questo implica rimettere in discussione la NATO per come è oggi. Se non ci riesce, la Russia ricadrà ai tempi di Eltsin e peggio. Se riesce.. spero e prego che non si avveri quello che ha scritto all’inizio.

        • piero laporta ha detto:

          La Russia di Yeltsin non credo sia ripetibile nel suo abbrutimento, senza uno scontro nucleare. Essa è quindi lontana nel breve periodo, non di meno auspicata nel medio da Oltreatlantico.
          La strategia di Putin non consente a Bidén & C. larghi spazi di manovra. guardi questo video e non occorre capire il russo.
          https://bit.ly/3caftwn
          Strategia devastante perché tutte le maggiori metropoli statunitensi sono costiere, eccetto Dallas e Detroit.
          E’ quindi possibile che il sistema occidentale imploda prima di quello russo. Potremmo assistere a un simmetrico altrettanto inatteso della Caduta del Muro o chissà che altro ha in serbo la Provvidenza. Di certo i segni di crisi interna agli Usa, alla NATO e alla UE sono importanti e incalzanti. Vedremo.

  • Sherden ha detto:

    “A Che Servono NATO e UE?”
    A nulla, caro Generale. Proprio a nulla. O, nella migliore delle ipotesi, a far danni. E non solo all’economia.

    • piero laporta ha detto:

      Grazie, ma non dimentichiamo la cerchia che sull’utilità d’ambedue non ha dubbio alcuno

    • Signor Brega ha detto:

      Non è esatto: ai nostri PADRONI d’oltreoceano (che non sono stupidi, quantunque noi pensiamo che tutti gli Americani sono molto stupidi; e ignoranti) servono eccome; poi capisco che ammettere di avere dei PADRONI è complicato e che è più consolatorio raccontarsi altro…

    • Cris ha detto:

      A cosa serve la NATO, pare lo ammise un certo Ismay: “to keep the Russians out, the Americans in, and the Germans down”, tenere gli Americani in Europa, tenerne i Russi fuori, e i Tedeschi giu’. Questo anche oggi, infatti siamo tutti sull’attenti. Quello che le persone non hanno ancora capito è che la UE è la copia della NATO dal lato economico e serve i medesimi interessi.

      • piero laporta ha detto:

        La Germania non si è fatta mettere sotto, qui è il punto della guerra.

        • Cris ha detto:

          FInché c’era frau Merkel.. ma adesso herr Scholz e i verdi stanno facendo colare a picco la loro economia (e noi con loro). Faranno presto la fine di Bojo?

  • luca antonio ha detto:

    Si dice che “chi dispone du tutti i mezzi determina tutti i fini.”
    Il mezzo piu’ potente e’ la stampante del denaro, con sopra le armi a protezione della stessa. FMI, FED, Bce, Banca Mondiale, UE e Nato sono dominati dalla stessa banda di criminali, la prova e’ data dalle porte girevoli, Stoltemberg e’ candidato a presidente della Banca mondiale, Draghi passa da Goldman sachs a presidente Bce, e fin qui ci puo stare, poi a presidente, guerrafondaio e svenditore , del Consiglio e poi e’ candidato a capo della Nato al posto di Stoltemberg. Mentre quaggiu’ il bestiame viene fatto litigare -con la regia del terzo mezzo che determina i fini, “l’informazione” – su bagatelle di nessun conto per non far vedere che la lotta da fare non e’ in orizzontale, tra il bestiame, ma verticale , contro un “alto”, che ha deciso che e’ il momento di passare dalla mungitura alla macellazione.

    • piero laporta ha detto:

      Grazie. Non sono affatto convinto del risultato scontato. Mi confortano almeno due motivi. Primo, il disegno è troppo complesso e le variabili indipendenti così tante da non poter fare alcun sicuro affidamento neppure sui supercomputer e le intelligenze artificiali. Secondo, gli squali intorno alla preda sono affamati e feroci non solo per la preda, bensì fra loro primariamente. Se ne dubita chieda a BoJo. Ricordo sempre san GPII: “Il male divora se stesso”. Coraggio, assistiamo al banchetto.😂😂

      • alessio ha detto:

        A me risulta che gli eserciti
        di Egitto e Giordania
        attaccarono insieme Israele nel
        Giorno festivo dello Yom Kippur
        e che il Buon Dio li salvò ,
        con i pochi mezzi che
        allora avevano ,
        come li salvò nella
        battaglia di El Alamein ,
        perché se fascisti italiani
        e nazisti sfondavano , si
        sarebbero ritrovati in Israele
        o Palestina e congiunti
        con le truppe mussulmano-
        bosniache del mufti di
        Gerusalemme ,che avevano
        divise tedesche ,come si
        può vedere in fotografia
        su internet .
        Il mufti di Gerusalemme
        diventò il protettore di
        arafat , che era egiziano
        di nascita .
        Mentre nella civilissima
        Europa. abbiamo visto
        come sono stati trattati
        gli Ebrei.
        Poi a me interessa la
        storia e non entro
        in politica .

        • piero laporta ha detto:

          La guerra è una cosa, lo Yom Kippur è un’altra. In quanto a buttarla sempre sulla persecuzione degli ebrei, giustissimo esecrarla ma non farsene mantello.

          • alessio ha detto:

            Non mi pare che se ne sia
            fatto un mantello il suo
            Pio XII , mentre il mio
            Arcivescovo di Firenze
            Elia Dalla Costa è stato
            fatto Giusto fra le Nazioni ,
            invece sono stati fatti
            santi omuncoli come
            giovanni XXIII e paolo VI .

        • piero laporta ha detto:

          Ascolti bene Alessio, non si permetta mai più, dico mai più, di nominare irrispettosamente un gigante come S.S. Pio XII di venerata memoria.
          Egli ha rischiato la vita e ha speso tutto il suo patrimonio personale per salvare centinaia di migliaia di ebrei i cui figli e nipoti, per coprire le complicità col nazismo di pochi farabutti ebrei non hanno esitato a coprire di calunnie chi, come come S.S. Pio XII di venerata memoria, si è prodigato per loro concretamente e al punto di essere proposto per il Nobel per la pace dagli stessi ebrei. premio rifiutato da S.S. Pio XII di venerata memoria.
          Non osi mai più.
          https://bit.ly/3z2Xn8c
          https://bit.ly/3IwI2jE
          Noi cattolici e io per primo perdoniamo e perdoniamo col cuore in mano le persecuzioni subite dagli ebrei per secoli, agli albori del Cristianesimo, a Roma e ovunque fossero ebrei e cristiani.
          Noi cattolici e io per primo perdoniamo e perdoniamo col cuore in mano le persecuzioni subite oggi – nel momento corrente – per mano di ben note famiglie di mafiosi ebrei da non confondere con il popolo Ebreo, confratello di noi cattolici.
          I cattolici non mettono sulla bilancia i miliardi di martiri per calunniare altri e presentare cambiali scadute alla Storia.
          Questo non autorizza a criminalizzare né S.S. Pio XII di venerata memoria né i cattolici in quanto tali, come noi non dobbiamo criminalizzare gli ebrei per figuri come Hitler, Beria e certuni della comunità ebraica italiana tuttora all’opera.

          Sono stufo di volgari geremiadi sulla pelle di noi Cristiani.

          • Michele ha detto:

            QUANDO CI VUOLE CI VUOLE!
            Complimenti generale, non uso quasi mai i caratteri maiuscoli perché corrispondono alle urla, ma, in questo caso, sono anch’io arcistufo di vergognose falsità ripetute all’infinito da decenni e utilizzate per finalità ancor più torbide. Condivido ogni parola.
            Grazie

          • piero laporta ha detto:

            My reply [please, see https://bit.ly/3O5iWcO%5D to one who dared disrespect of the venerable Pontifex, H.H. Pius XII.
            “Listen carefully, Alessio, never again allow yourself, I mean never again, to disrespectfully name a giant like the venerable Pontifex, H.H. Pius XII.
            He risked his life and spent all his personal wealth to save hundreds of thousands of Jews whose children and grandchildren, to cover up the complicity with Nazism of a few Jewish scoundrels, did not hesitate to cover with slander who, such as the venerable Pontifex, H.H. Pius XII, did his utmost for them concretely and to the point of being proposed for the Nobel Peace Prize by the Jews themselves in the aftermath of WW2. Award refused by the venerable Pontifex, H.H. Pius XII.
            You never dare again.
            https://bit.ly/3z2Xn8c
            https://bit.ly/3IwI2jE
            We Catholics and I are in the first front line to forgive (and forgive with heart in hand) the persecutions due to Jews for centuries, at the dawn of Christianity, in Rome and wherever Jews and Christians were.
            We Catholics and I are the first front line to forgive and forgive with heart in hand the persecutions suffered today – during the current moment – by the hands of well-known Jewish mafia families not to be confused with the Jewish people, joint by brotherhood to the Catholics.
            Catholics do not put billions of martyrs on the scales to slander others and present past due bills to history.
            This does not authorize to criminalize nor S.S. Pius XII of venerable memory nor Catholics as such, as we must not criminalize Jews for figures like Hitler, Beria and some of the Italian Jewish community still at work.
            I’m tired of vulgar jeremiads, like yours, Alessio, to our cost, of us Christians ».