All’Ombra del Covid 19. Guida Critica e Biogiuridica alla Tragedia della Pandemia.

30 Maggio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, credo sia interessante portare alla vostra attenzione questo libro di Aldo Rocco Vitale, “All’Ombra del Covid 19. Guida Critica e Biogiuridica alla Tragedia dalla Pandemia, per i tipi de Il Cerchio. L’abbiamo letto, e possiamo perciò consigliarlo a ragion veduta. Qui sotto trovate alcuni brani della prefazione di Vittorio Sgarbi, e esempi di paragrafi scelti per l’ironia e lo humour. Buona lettura.

§§§

Sgarbi

Le contraddizioni politiche, giuridiche e sanitarie degli ultimi due anni della nostra vita. I capitoli di questo libro costituiscono un trattato teologico-politico che nello spirito di Spinoza ribadisce che il libero pensiero e la libertà di espressione non solo non confliggono con la pace sociale e la buona politica, ma anzi le fondano.

Un vero intreccio tra cronaca e deduzioni filosofiche con rigore e non senza sottile ironia come nel paragrafo dedicato ai “viromani”  con impeccabili considerazioni.

Mai abbiamo raggiunto un livello di privazione delle libertà personali così feroce come in questi devastanti due anni.

Se tutto ciò fosse giustificato da evidenze scientifiche incontrovertibili magari avremmo potuto anche accettarlo parzialmente o per intero.

Tuttavia abbiamo assistito all’indegno spettacolo di esperti che in televisione smentivano altri esperti, e poi, non contenti smentiva la stessa stessi; abbiamo dovuto ascoltare numeri dati conteggi che definire dubbi sarebbe un eufemismo; subìto ordinanze da sindaci che giocavano a fare i duri più dei presidenti di regione mentre i presidenti di regione giocavano a fare i duri più dei presidenti del Consiglio; abbiamo rispettato la legge E ciò nonostante siamo stati denunciati sanzionati braccati come selvaggina durante le battute di caccia; siamo stati mortificati attraverso aiuti economici farseschi mentre assistevamo allo sfascio delle nostre attività lavorative ingannati dalla promessa di finanziamenti che non vengono approvati e di fondi che non vengono erogati e forse non lo saranno mai abbiamo subito l’umiliazione di vedere che quasi ovunque nel mondo I governi lasciavano inalterate le libertà fondamentali dei cittadini contando sul loro senso di responsabilità mentre noi venivamo trattati come bambini capricciosi e indisciplinati e intanto che i veri bambini (quelli che non avevano un parco privato a disposizione) marcivano in piccoli appartamenti di cemento senza che nessuno rivolgesse loro neppure un pensiero… siamo stati reclusi,  privati della possibilità di fare esercizio fisico privati perfino dei parchi pubblici quando è evidente che ci si contagia molto di più negli ambienti chiusi che all’aperto rispettando le distanze di sicurezza; siamo stati terrorizzati dal media che attribuivano al coronavirus qualunque decesso per qualunque causa per poi essere smentiti dagli stessi parenti delle vittime; siamo stati sbeffeggiati se usavamo dubitare siamo stati attenzionati dalle Task Force e messi a tacere…

Inseguiti e minacciati fin nel nostro intimo laddove più voci dal mondo scientifico e ora anche istituzionale lamentano l’assenza di misure di obbligatorietà che impongano di rimuovere I cosiddetti asintomatici positivi dalle loro abitazioni (e delle due l’un: o parliamo di un agente altamente infettivo…. oppure parliamo di un agente che non è così contagioso: e allora non serve allontanare nessuno dalla propria casa e dai propri affetti tanto meno se sta bene).

Tutto questo e molto altro troviamo nel libro di Vitale imprescindibile per chi vorrà capire prima che la guerra russo ucraina muti lo scenario psicologico, periodo storico per molti versi altrimenti incomprensibile.

***

I Viromani

Oltre il virologo tuttavia nel tempo pandemico si sono affacciate altre figure come quella del viromane.  Ma chi è il viromane? Cosa fa il viromane? Cosa pensa il viromane?

Il viromane esercita qualunque mestiere o professione, possiede tutti i titoli di studio, ma non si determina soltanto in base gli stessi perché chiunque può essere viromane.

Viromane può essere un virologo ma anche chi non distingue un virus da un batterio..

Il viromane pensa al virus, sempre al virus, soltanto al virus. Il viromane ha fatto del virus l’orizzonte di senso della propria vita quotidiana. Oramai per lui tutto gira intorno al virus non perché lo ami si intende ma perché lo teme e teme di non poterlo più temere in quanto con la paura per il virus può scaricarsi la coscienza dall’onere del pensiero.. Il viromane   non tifa per il virus ma ci tiene particolarmente poiché reputa che non sia più pensabile la vita quotidiana senza il virus senza i suoi effetti perché per il viromane il virus è fedele compagno di vita…

È protagonista degli incubi è l’oggetto di approccio e di discussione con tutti gli altri viromani.

Per il viromane non c’è più nulla di reale del virus e tutto ciò che non riguarda il virus non è reale.

Nell’era pandemica fulgido esempio di viromania è stato offerto dai componenti della infallibile casta sacerdotale giornalistica la quale ha annullato le differenze ideologiche e provenienze territoriali dell’editoria privata come di quella pubblica, di quella laica come di quella cattolica, gli interessi politico economici che non sempre, ma spesso ne determinano l’agire e che ha adottato nel tempo un battito di ciglia l’uniformità compatta e indiscutibile della viromania.

Gli esempi tal senso potrebbero essere praticamente infiniti ma alcuni sono già sufficienti per delineare il quadro. Così se per Aldo Cazzullo sarebbe stata necessaria la violenza ippotrainata da utilizzare contro coloro che hanno manifestato contro il Green Pass per Massimo Gramellini “la società del Green Pass   si sta riorganizzando intorno ai vaccinati”. E a chi ciò si oppone è soltanto un boreale egocentrico dedito all’inutile e sostanzialmente ignorante  e antiscientifico anticonformismo.

***

La pandemia ci ha regalato tre figure diverse…l’autore così le descrive.

Scienziati, Scienziologi e Scienziomanti.

 

Lo scienziologo è l’ideologo della scienza È colui che ha mistificato la natura della scienza e ha elevato tale mistificazione a livello ideologico propugnando un’ideologia di sé e della scienza che pur non trovando alcun fondamento epistemologico e razionale viene comunemente e caldamente accolta dall’opinione pubblica e in particolar modo dal folto popolo dei viromani.

 

lo scienziologo ha creato un’atmosfera quasi mistica intorno a sé… lo scienziologo così fermamente convinto del proprio sapere sa, non sa altro che non sia ciò che sa, insegna agli altri quanto è a loro superiore sapendo tutto ciò che sa.

Lo scienziologo soprattutto in quanto sa di sapere ignora di ignorare tutto ciò che in effetti non sa, e, soprattutto è immune dalla umana esperienza dell’errore ponendosi così in una condizione quasi angelicata. Non è certamente Dio ma sicuramente non è un uomo comune proprio perché da quest’ultimo si distingue per il proprio infallibile sapere.

 

Oltre questa categoria aldilà di ogni possibile immaginazione abbandonando per sempre i porti della vera scienza si trova una creatura epidemica ancor più sinistra ancor più curiosa ancor più strana e insolita lo scienziomante.

È in buona sostanza la versione mistica dello scienziato.

Lo scienziomante è ieratico asciutto composto non scade in litigi polemiche e beghe televisive; compare d’improvviso in uno spazio dedicato e isolato per illuminare le menti dei poveri pagani con le sue visioni e le sue profezie scientifiche sulla realtà in genere e sull’epidemia del C 19 in particolare.

Lo scienziomante è colui che rassicura le masse di viromani sul futuro della pandemia poiché lo scienziomante vive nell’oggi ma pensa alla variante futura del virus all’adeguamento vaccinale alla escatologia sanitaria.

Lo scienziomante è il messo divino che pasce le anime dei viromani dispersi nel mondo. Non è un caso che la categoria più tipica di viromani cioè i giornalisti parli di predizioni profezie di oracoli.

Così per esempio se per Roberto Burioni il 3 febbraio 2020 l’epidemia era qualcosa che si sarebbe potuto controllare per Ilaria Capua il 9 marzo 2021 sarebbero stati sufficienti soltanto un paio di mesi per essere fuori dalla pandemia in quanto il vaccino avrebbe fatto miracoli mentre per Sergio Abrigani il 9 gennaio 2022 si sarebbero registrati 2500 decessi entro 30 giorni tra non vaccinati; infine per Massimo Galli in data 11 gennaio 2022 non c’era luce in fondo al tunnel…

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11 commenti

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Strano. C’è un paragrafo titolato : “Scienziati, Scienziologi e Scienziomanti.”
    Però nello sviluppo parla solo di “Scienziologi” e di “Scienziomanti” . E gli “Scienziati” dove sono finiti?
    Mi domando se questo è “fare cultura”. Forse che sì forse che no.
    Mai sentito parlare di TAT (Test di Appercezione Tematica) Di Morgan e Murray e delle famose macchie di Rorschach ?
    A parte l’uso più o meno corretto che ne può essere fatto, sono prove scientificamente evidenti della selettività della appercezione umana per cui non c’è nulla da stupirsi riguardo a ciò che avviene. Sarebbe augurabile una più approfondita e diffusa conoscenza della natura e della psiche umana per controllare meglio, con parole e fatti, ciò che ci avviene intorno. Non bastano la fantasia e l’humor. Occorre una vera SCIENZA DELL’UOMO PENSANTE E OPERANTE.

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    All’ombra del covid diciannove
    s’era assopito ogni controllore
    mette la firma all’esito deciso
    e si bea di sè da buon narciso.

    • MARIO ha detto:

      Grazie, Sig. Sieromane…
      (Il sieromane pensa al siero, sempre al siero, soltanto al siero.)

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        E i demoniomani , gli angelomani, i rosariomani , i veterusordiomani, i latinomani dove li metti ?

      • arrendersi all'evidenza ha detto:

        Paradossale sentirsi dare del sieromane.

        Al siero ho pensato abbastanza per non farlo.
        Penso però a chi l’ha fatto.
        E come ha fatto chi ha voluto farglielo fare.

        Mettiamola così, con un vecchio paradosso.

        L’acuto esploratore fu catturato da una tribù di cannibali che erano gentili, logici e con il freezer pieno di carne congelata.
        I cannibali per gentilezza lasciarono all’acuto esploratore una scelta: poteva essere cotto arrosto oppure bollito.
        Per il suo consenso informato l’acuto esploratore doveva pronunciare una frase tale che, se era vera sarebbe stato cotto arrosto e se era falsa sarebbe stato bollito.

        L’acuto esploratore però riuscì a salvarsi.
        Come ci riuscì?

        Disse: “Morirò bollito.”
        Se questa frase è vera allora i cannibali devono cuocerlo arrosto, ma così facendo la frase diventa falsa.
        Se la frase è falsa devono cuocerlo bollito, ma così facendo la frase diventa vera.

        Nel dubbio i cannibali logici mangiarono la carne surgelata che avevano nel freezer.

        Il problema vero è che dietro i vaccinatori ci sono dei cannibali idioti.

        • Davide Scarano ha detto:

          Caro “Arrendersi” e caro Tosatti si può dire che “l’acuto osservatore” ha avuto culo? Osservo però che la fortuna, così come qualsiasi altra variabile stocastica non dovrebbe costituire la base del processo decisionale. Circa la presenza di cannibali idioti rimando all’inarrivabile riparto del genere umano narrato ne “il giorno della civetta” di Sciascia, talmente bello da dover essere preso pari pari: “Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…” PS Di fronte alle debolezze ed alla bassezza dell’Uomo ed alla sua strabica memoria, capace di ricordare volentieri i difetti altrui dimenticando ciò che di buono vi è in ogni vivente viene da chiedersi: “ma chi gliel’ha fatto fare a Gesù di morire per noi?

  • Nicola ha detto:

    Goduria. Goduria. Goduria. 7 miliardi di dosi non utilizzate..

    https://www.maurizioblondet.it/ammissioni-di-un-insuccesso/

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Ogni tanto penso alla signora Ilaria Capua, per me una specie di mistero, umanamente parlando, ben inteso. Essa, tipica scienziomante assunta all’onore delle cronache grazie al virus ( e forse anche a Monti), vive in Florida dove dovrebbe, secondo contratto, esercitare il mestiere di ricercatore scientifico. Ed è qui che la mia curiosità si accende : l’assertiva signora a casa sua, finito il lavoro quotidiano, raggiunge la sua magione, che tra palme ed ibischi l’attende o, carica del fardello della scienziomantia, si reca nel più vicino Studio Televisivo a ripetere le scienzocavolate che sforna a nostro uso e consumo ? Mi permetto di dubitarne, e la ragione è molto semplice, per cui la spiego. È vero che gli USA sono la patria di Fauci, un tizio che è così potente da andare davanti a Commissioni federali e mentire con una faccia di tolla degna dei suoi educatori ( gesuiti), ma lui è a Washington e li il deep state ha un innegabile potere. E se lo tiene stretto. Invece la signora Capua abita e lavora in Florida, ed il Governatore è Ron Desantis, nipote tosto di immigrati italiani, che ha dimostrato di essere insofferente verso ogni forma di scienziomantia . Un Repubblicano che, forte di uno staff governativo di tutto rispetto, ha persino “osato” dire a Sleepy Joe “aggiustati” (sintetizzo ovviamente), e dare anche un tremendo schiaffo in faccia (leggi faccia intendi conto corrente) alla potentissima Disney e alla sua politica aziendale genderista. Insomma temo che la signora Capua lì in Florida sia molto più sobria che in Italia. In fondo anche i ricercatori sono esseri umani, ce ne sono di onesti e ce ne sono di “paraculo”, ed i secondi sono molto attenti a chi gestisce il potere, ed a come lo gestiscono. In Florida Desantis difende la Costituzione americana nello spirito e nella lettera, per cui difende i cittadini del Paese di cui è Governatore da ” agenti nemici” interni, in Italia chi gestisce il potere (e la cosiddetta opposizione) ogni giorno della Carta Costituzionale, spirito e lettera, ne fanno barchette e mascherine.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    In tutta sta bufera epidemica… bipedi idioti ancora una volta hanno dato prova (e tanti continuano tuttora dare) di inarrivabili vette a cui può assurgere… propria idiozia!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/